Storia

 

Indice:

Introduzione

La storia di Black Soul Shippuden prende spunto da un certo punto del manga di Naruto per poi svilupparsi su un ramo totalmente diverso dell'ambientazione, anche perchè quando BSS è nata la storia di Naruto non era ancora finita.
La storia è anche particolarmente estesa: questo non per una vena sadica degli autori, ma perchè il gioco ormai ha compiuto 13 anni e le vicende accadute in questo lasso di tempo sono ormai molte. Alla gestione di BSS piace lasciare agli utenti la possibilità di fare per davvero la differenza nello sviluppo della storia del gioco, permettendogli di dare la propria impronta allo sviluppo del gioco. Per questa ragione negli anni il background di Black Soul Shippuden si è allontanato dall'idea originale da cui si era partiti quando la land ha aperto.

L'Inizio di Black Soul Shippuden

[Brano estratto dalla pergamena di Kakashi Hatake, detto dello Sharingan, conservata nella biblioteca di Konoha, scritta prima della sua morte]

Le forze mi abbandonano, attimo dopo attimo; ormai sono un vecchio shinobi, sopravvissuto a troppe battaglie e senza più nulla per cui combattere. Ho perso tutti quelli che amavo e non mi resta altro che raccogliere in questa pergamena le mie ultime memorie.

Shinobi che un tempo ho tenuto sotto il mio controllo e che eseguivano i miei ordini, oggi sono divenuti troppo forti. E io, dall'alto monte della mia vecchiaia, li osservo spaventato e orgoglioso allo stesso tempo.

La Storia è una ed unica, e anche se di solito la scrivono i vincitori, quest'oggi mi prendo la briga di scriverla io, che non sono altro che un perdente di successo.

Capitolo 1: La Luna

Il satellite terrestre, illumina la via del girovago di notte, riflettendo i raggi del sole. Una cosa qualunque, una piccola parte dell'universo.
NO! La Luna è la più grande creazione del più grande Ninja di tutti i tempi, ineguagliato e creatore di tutte le tecniche che usiamo ancora: l'Eremita delle Sei Vie. Lui che che per primo comprese come sfruttare la forza del chakra e fece dei Ninja un'istituzione.

Forza portante del Jubi – il demone Decacoda – l'Eremita creò la Luna per intrappolare il Biju – il demone – in una sua tecnica tanto formidabile quanto a tutt'oggi inarrivabile. È grazie al combattimento tra due esseri straordinari come loro che conosciamo il mondo quale è oggi: il meccanismo dei Jinchuuriki – dei demoni sigillati nei corpi dei Ninja – è stata la risposta dell'Eremita alla forza incontrollabile dei Jubi.
Quando il demone cercò di distruggere il mondo, l'unico a potersi opporre fu proprio l'Eremita delle Sei Vie. Proprio lui fu il primo a sigillare nel proprio corpo il Jubi, riuscendo in seguito anche a controllarlo.

Eremita delle Sei Vie, possessore del leggendario Rinnegan, primo Jinchuuriki della storia, capostipite di tutti gli shinobi: alcuni credevano fosse solo una storiella per bambini, una leggenda; dicevano sarebbe arrivato dall'altro mondo, quando questo mondo sarebbe collassato, divenuto troppo corrotto per proseguire la sua esistenza, nei panni di una divinità creatrice o distruttrice.

Ma ciò che è successo in seguito, pone solide basi per credere alla sua reale esistenza, alla quale io per primo non posso evitare di credere; perchè sebbene incredibilmente potente e dal chakra straordinario, nemmeno lui ha potuto evitare la morte. Anche se a ben pensarci, continuo a ripetermi che per una mente organizzata la morte non sia altro che una nuova grande avventura.

Ad ogni buon conto, alla fine della sua vita, l'Eremita lasciò dietro di sè un'eredità: il Jubi. Capendo che non poteva lasciarlo a nessuno intero, troppo potente da poter essere controllato da chiunque altro, divise quindi il chakra del Jubi in nove demoni, con un numero di code crescenti da una a nove, e li sparse in tutto il mondo. Fu allora che sigillò il corpo del demone con una tecnica nominata Chibaku Tensei, intrappolandolo in quella massa di rocce che ad oggi conosciamo come Luna. Solo allora morì, in pace con se stesso, e speranzoso in un futuro migliore.

Infatti oltre ai demoni lasciò due figli, che però mai dalla loro nascita fino alla loro morte si riuscirono a capire. Il figlio maggiore ereditò gli occhi del padre, ed era sicuro che per ottenere la pace servisse un'azione di forza. Il secondo invece era convinto che per la pace servisse l'amore, ed ereditò dal padre la capacità di poter intrappolare i cercoteri – i demoni.

Sul letto di morte, l'Eremita lasciò ai figli una missione: utilizzare la via del ninja, da lui creata, per portare la pace nel mondo. Ma la missione venne affidata al figlio minore, e nel maggiore l'odio crebbe finchè sfociò nel conflitto. Così fù guerra: la prima, e non certo l'ultima, tra i capostipiti dei due Clan rivali più famosi del nostro mondo: gli Uchiha e i Senju. Infatti negli anni le rivalità tra i fratelli non si placarono, e gli scontri anzi continuarono anche tra i rispettivi discendenti, fino a che il clan degli Uchiha non venne quasi completamente trucidato da uno dei propri membri.

Capitolo 2: Le guerre

Mantenere la pace nel mondo dei ninja, significa fare la guerra. Parrebbe quasi un ossimoro, ma è questa la realtà. Sostenere il proprio Status di Forza, da parte di ogni paese, vuol dire prevalere sugli altri. Disdicevole o meno, la nostra società funziona in questo modo. Il Paese più forte è quello che vive più a lungo in pace.

Ad anni di distanza dall'Eremita e dai suoi due discendenti, le cose non sono cambiate di molto.

Nel corso della Storia, a partire dai due fratelli, le guerre sono state tanto numerose che sarebbe assurdo anche solo pensare di elencarle tutte. Ogni Paese Ninja faceva guerra agli altri Paesi, e all'occorrenza si alleava con il suo precedente Nemico, per poi trafiggerlo alle spalle appena fosse servito.

Ma è proprio durante le guerre che alcuni tra i più grandi Ninja hanno avuto la possibilità di mettersi in mostra per le loro capacità sensazionali. Sono sorti nuovi eroi, e i loro nomi sono diventati di dominio pubblico.

È bene citare solo alcune cose riguardo alle guerre mondiali ninja.

Prima guerra mondiale: ci sono pochi documenti che trattano queste battaglie. Gran parte dei ricordi sono morti con i ninja che hanno sacrificato le loro vite. Poco è stato scritto e ancor meno tramandato fino a noi. Ma si sa con certezza che il motivo più in vista per cui il conflitto è sfociato nella prima guerra mondiale è stata la scelta di Hashirama Senju, il primo Hokage di Konoha, di distribuire i Biju ai villaggi, affinchè le potenze fossero equilibrate e la pace potesse quindi regnare. Questo in realtà non fece altro che aumentare il malcontento. Durante una delle battaglie il Secondo Hokage, Tobirama Senju, perse la vita sacrificandosi per combattere lo squadrone Kinkaku di Kumo. È ricordato soprattutto per la creazione delle Polizia Shinobi di Konoha, e la ghettizzazione del clan Uchiha, tutto in favore del prosperare del suo villaggio. A lui succedette poi Hiruzen Sarutobi.
Ma di ben maggiore importanza è stata la sfida tra i due ninja più grandi che il nostro mondo abbia mai visto, a parte l'Eremita delle Sei Vie: Madara Uchiha e Hashirama Senju, terminato con la vittoria di quest'ultimo e la sparizione del primo.

Seconda Guerra mondiale Ninja: vi parteciparono la maggior parte dei villaggi ninja, ma coloro che più di tutti ne furono protagonisti erano Konoha – guidata da Sarutobi – , Suna – dal terzo Kazekage –, Ame –da Hanzo delle Salamandre – e Iwa – dal Terzo Tsuchikage. Quasi tutto il conflitto è stato combattuto nei territori di Ame, distruggendo quei territori prima in pace. Tra i tanti ninja combattenti come non ricordare i Tre Ninja leggendari di Konoha: Orochimaru, Tsunade e Jiraiya. Allenati da Hiruzen Sarutobi, terzo Hokage, quando erano ancora genin. Divenuti adulti dimostrarono il loro valore durante la Seconda Grande guerra Ninja, soprattutto nell'epica battaglia con Hanzo della Salamandra, Kage del villaggio della Pioggia.
Fu Orochimaru, scartato come Hokage proprio dal suo maestro Hiruzen Sarutobi, a fondare il villaggio di Oto, per cercare poi la sua vendetta su Konoha. Tsunade invece succedette a Hiruzen come Quinto Hokage, quando questo venne ucciso da Orochimaru, durante le selezioni dei Chunin di Konoha. Jiraiya potrebbe quasi sembrare il meno importante tra i Tre, ma sarebbe un insulto alla sua memoria dirlo. È stato maestro dei primi fondatori dell'Akatsuki: Nagato, Yahiko e Konan. E anche del Quarto Hokage, Minato; e dopo ancora di suo figlio Naruto. Ma tutto questo è accaduto ben dopo la seconda guerra mondiale dei ninja. In quest'occasione tra i tre Sannin leggendari vi era ancora grande amicizia e lealtà. Furono gli eventi seguenti a dividerli.

Terza guerra mondiale: a causa del declino del potere delle nazioni, il regno dei Cinque Grandi Paesi Ninja (Kumo, Iwa, Konoha, Kiri e Suna) si stava sgretolando. Nelle frontiere i conflitti scoppiavano, inizialmente sporadici, poi ripetuti. Questa più delle precedenti fu una guerra di logoramento, al punto che le nazioni soffrirono la mancanza di militari pronti a scendere in campo. Si diffuse così l'uso dei giovani genin soldato, gettati sul campo di battaglia per non farne quasi mai ritorno. Da questa guerra altri grandi nomi vennero alla luce: Killer Bee di Kumo, Sasori della sabbia Rossa di Suna, Il Lampo Giallo Minato Namikaze e Kakashi Hatake – io – il Copininja di Konoha.

E mentre tutto questo accadeva, e i grandi villaggi spadroneggiavano sui più piccoli, ad Ame il trio composto da Yahiko, Konan e Nagato, formò un gruppo per fronteggiare e sconfiggere Hanzo: la prima formazione dell'Akatsuki era pronta a cambiare il mondo, mossa senza saperlo da altri ideali. Infatti, sebbene inizialmente fosse nata per portare la pace nel mondo dei Ninja – proprio come Jiraya aveva tanto cercato di inculcare ai suoi primi tre allievi –, l'Akatsuki divenne con il passare del tempo tutt'altro. Da una parte sembrava essere guidata da Nagato, alias Pain, ma in realtà era allo stesso tempo mossa dagli ideali più guerrafondai di Tobi. Quando ormai fu palese che a comandare fosse Tobi, solo allora, divenne possibile comprendere che gli ideali iniziali erano stati abbandonati, in favore della conquista totale imposta dal mio vecchio amico Obito.

Capitolo 3: L'Akatsuki

Pare che il primo ceppo di Akatsuki in realtà abbia avuto luogo nel villaggio di Kiri, ai tempi del "Villaggio della Nebbia insanguinata", del Quarto Mizukage Yagura, controllato da Tobi con un genjutsu, e sostenuto dallo spadaccino Kisame Hoshigake.

Durante i conflitti mondiali, l'Akatsuki – come organizzazione composta da mercenari – aiutò i Villaggi in base alle richieste e al denaro versatogli, così da finanziare piani ben più importanti.
Dopo aver lasciato la leadership a Nagato, Tobi si mise da parte. Il nome di Nagato divenne allora Pain. All'Akatsuki si unirono ninja di grande valore e forza: Orochimaru e Itachi Uchiha – quest'ultimo dopo aver sterminato il suo clan che progettava un colpo di stato – di Konoha, Deidara di Iwa, Sasori da Suna, Hidan proveniente da Yuga, Zetsu di Kusa e Kakuzu di Taki.

Capitolo 4: L'inizio di nuove ostilità

Il tempo passa veloce e ormai la luce che arriva ai miei occhi si fa più tenue. Ma voglio narrare ancora parte di quanto è accaduto.

Orochimaru, dopo aver creato Oto e aver perso le sue tecniche e le sue braccia nel combattimento per distruggere Konoha contro Sarutobi, ha stretto nelle sue grinfie il suo nuovo pupillo, colui che sarebbe dovuto essere il suo contenitore, perchè a questo lui mirava: lo sharingan e il potere di Sasuke. Il giovane genin fu uno sciocco immaturo ad ascoltarlo, fidandosi delle sue promesse di potere. Ho cercato di fargli capire che la vendetta non lo avrebbe portato a nulla, ma non mi ha voluto ascoltare.

Mentre Sasuke si allenava con Orochimaru, il sommo Jiraya e madamigella Tsunade presero come allievi Naruto e Sakura, i quali diventarono giorno dopo giorno più forti e più simili ai loro tutori.

Io invece sono rimasto solo, senza più genin da seguire, in quanto sono diventato comandante in capo degli Anbu di Konoha, sostenuto da Yamato.

I giorni e i mesi passarono veloci e Sasuke, come immaginavo, divenne identico al suo Sensei, sia caratterialmente che in forza. Al punto da arrivare ad uccidere – sempre che si potesse uccidere veramente – il Sannin Leggendario stesso, per lasciare invece scappare l'infido Kabuto, servo di Orochimaru.
Il mondo ha gioito per questa notizia, ma solo in pochi hanno compreso le cause del gesto dell'Uchiha, e io sono stato uno di quelli. Io che l'ho conosciuto e che l'ho consigliato fin da quando era ancora un ragazzino.
L'Uchiha divenne così capo del villaggio di Oto e nuovo Sannin, dimostrando a più riprese quanto la sua forza non fosse solo leggenda. Dopo un breve periodo di anonimato infatti rese di pubblico dominio il suo ruolo ad Oto.
L'Akatsuki intanto procedeva inesorabile con la cattura dei Biju che ormai possedevano tutti fatta eccezione per la volpe a nove code, custodita all'interno di Naruto Uzumaki, figlio del Quarto Hokage e di Kushina Uzumaki. Naruto, a quei tempi, aveva raggiunto un livello molto alto, da quando aveva imparato ad usare il senjutsu dei Rospi come il suo maestro. Ma per sicurezza io, Yamato, Jiraya e altri ninja di valore lo proteggevamo personalmente, affinchè non rischiasse di cadere in mani nemiche. I rinnegati, sicuri delle loro capacità, ne erano però a conoscenza e si preparavano in segreto per lo scacco matto.

Mentre queste voci si sparsero nell'intero mondo dei ninja, un altro grande scontro era alle porte: il team capitanato da Asuma Sarutobi, del quale faceva parte Shikamaru Nara, ha incontrato in combattimento Hidan e Kakuzu dell'Akatsuki. I due, dopo aver ucciso Asuma, sono stati raggiunti da me, Choji Akimichi e Ino Yamanaka, per uno scontro all'ultimo nel sangue nel quale i due Ninja Traditori sono morti.

Sasuke, memore di quanto accaduto a Konoha e dell'estinzione del suo clan, voleva però ancora saziare la propria sete di vendetta uccidendo suo fratello, Itachi. Per farlo formò una squadra di ninja esperti capitanata da lui stesso per cercarlo: gli Hebi. I tre che formavano questo gruppo erano le cavie di Orochimaru: lo spadaccino Uzuki Suigetsu, Jugo di Tenbin – è dal suo clan che Orochimaru prese spunto per il sigillo maledetto – e Karin – una kunoichi sensitiva infatuata del suo capoteam. Con la sua squadra Sasuke riuscì ad uccidere Deidara dell'Akatsuki – non prima di avergli preso alcune informazioni – per poi, grazie ai dati raccolti, trovare il fratello ed insieme ad egli, ingaggiare uno scontro mozzafiato.

Ho seguito quello scontro nascosto nella boscaglia, per ordine dell'Hokage: è stato uno scontro micidiale, nessun colpo sembrava andare a segno e per un attimo pensai che nulla potesse portare il combattimento ad una conclusione. Itachi era un guerriero temibile, forse il più grande Uchiha di sempre dopo Madara, ma come si scoprì solo nel finale del duello era ormai quasi del tutto cieco, e una malattia mortale lo affliggeva. Credo, e ne sono quasi sicuro, che abbia fatto in modo di essere trovato dal suo fratellino minore, per quest'ultimo grande combattimento. Quando Itachi ha usato le sue armi più temibili, come il fuoco nero che brucia ogni cosa o l'armatura degli Dei, pensai non ci fossero possibilità per Sasuke. Invece, grazie anche a doti inaspettate, il mio vecchio allievo riuscì a sopravvivere, lasciando che suo fratello crollasse al suolo dinanzi a sè, dopo un ultimo contatto insanguinato.
Queste morti illustri hanno creato grande gioia nel mondo dei Ninja. Tutti hanno scioccamente pensato che l'Akatsuki andasse verso il declino. Ma i membri dell'organizzazione non dimostrarono grande interesse per le morti di Itachi e Deidara proseguendo col loro piano, fatta eccezione per il vecchio compagno dell'Uchiha: Kisame; e ovviamente Tobi, che da quanto si seppe, pare abbia avuto un colloquio privato con Sasuke, in cui spiegò al giovane Sannin ogni cosa sul passato del fratello e su quanto accaduto realmente a Konoha.

Il sommo Jiraya intanto, spinto da questi eventi favorevoli, decise di partire verso Ame per cercare di ristabilire la Pace Mondiale e fermare così quello che era il Capo dell'Akatsuki e prima ancora il suo primo e prediletto allievo. Di questa battaglia si sa davvero poco, e fu Konan –vecchia allieva anch'ella di Jiraya– a raccontarla al mondo intero. L'unica certezza era che il Sannin leggendario fu sconfitto da Pain, lasciando così Tsunade come l'ultimo dei ninja leggendari del tempo antico della seconda guerra mondiale.

Konoha entrò in seguito in stato di allerta, come tutto il resto mondo ninja a dire il vero. L'Akatsuki, forse un po' avventatamente, decise in un pomeriggio assolato di infiltrarsi nel nostro villaggio, senza riserve riguardo alle nostre difese. Furono devastanti, e anche quando l'Hokage in persona è scesa in campo, sembrava che nulla potesse fermarli. La Principessa delle Lumache, Tsunade, ha così esalato l'ultimo respiro, portandosi però nell'oltretomba Kisame Hoshigake, morto contrastandola. Durante l'assedio invece, perse la vita Konan, la migliore amica di Pain. Nemmeno così però abbiamo mai avuto la reale possibilità di contrastarli: con troppi Shinobi morti e senza una guida, non riuscimmo ad organizzare le nostre forze rimanenti. Tant'è che Tobi e Zetsu riuscirono a sconfiggermi e a catturare Naruto mentre Pain metteva a ferro e fuoco l'intero Villaggio, distruggendolo in gran parte.

Mandammo allora una squadra di soli Jonin e Special Jonin per il recupero del Kyubi – la Volpe a Nove Code. Erano tutti Ninja molto vicini a Naruto: si parla di Shikamaru Nara, Neji Hyuga, Rock Lee, Sakura Haruno, Choji Akimichi, Kiba Inuzuka, Hinata Hyuga, Ino Yamanaka e Ten Ten capitanata da Iruka; questa squadra apparentemente inarrestabile ebbe il doppio compito di recuperare Naruto e affrontare l'Akatsuki per sterminarla definitivamente.
Si mossero rapidamente e, giunti innanzi al rifugio, attaccati dai seguaci di Pain e da ninja di Ame, dettero battaglia; i ragazzi stremati dal viaggio, dalle fatiche della battaglia per difendere Konoha e dalle cattive notizie susseguitesi, persero subito due dei suoi componenti: Ten Ten e Ino Yamanaka. Il resto del gruppo in ogni caso riuscì a penetrare nel covo, ma i tre restanti appartenti all'Akatsuki avevano appena finito di estrarre la Volpe da Naruto. Ansimante al centro della grotta, il mio più caro allievo esalava davanti ai suoi amici d'infanzia il suo ultimo respiro. E mentre la piccola Hinata, insieme a Sakura, si lanciava su Naruto per cercare di rianimarlo, la battaglia riprese.
Rock Lee e Neji Hyuga provarono a bloccare il possessore del Rinnegan; Iruka e Shikamaru attacarono Tobi; e Kiba, con il suo Akamaru, e Choji fronteggiarono Zetsu.

Per Naruto non c'erano più possibilità però, egli morì tra le braccia della sua adorata Sakura. Con lui morirono tutti i suoi sogni, e quelli del suo maestro Jiraya: non era ancora tempo di pace, e nemmeno la profezia del più vecchio e saggio tra i rospi poteva essere rispettata. Purtroppo con i gruppi ninja di sostegno non arrivammo in tempo per salvare il portatore del Kyubi e men che meno per fermare Pain o gli altri appartenenti all'organizzazione Akatsuki. Lasciandoli quindi diventare i reali possessori di tutti e nove i Biju. Nell'ultima parte della battaglia persero la vita anche Iruka, Hinata, Rock Lee, Choji e Kiba. Il futuro di Konoha era appeso questa volta ad un filo. Con un'intera generazione di grandi ninja cancellata, doveva ricominciare da zero. Ancora ricordo la storia, pregna di metafore proprie della volontà del fuoco, narratami dal mio vecchio amico e compagno Asuma Sarutobi – ex maestro di Shikamaru –, riguardo i due re nel gioco dello Shogi (simile agli scacchi): i Re, personaggi da difendere a tutti i costi per non perdere la partita, non sono i Kage, i grandi Nobili o proprietari terrieri…I Re sono la nuova Generazione. E noi fallimmo miseramente nel difenderla.

Una scura ombra incombeva ormai sul mondo, una scura ombra di demone firmata Akatsuki. Il consiglio di Konoha, onde fronteggiare questa minaccia crescente, elesse un nuovo Hokage: Shikamaru Nara. Ha avuto così inizio la quarta guerra mondiale dei ninja nella quale persero vita altri grandi ninja, come il mio migliore amico Gai Maito, i fratelli di Gaara (Temari e Kankuro), la neo madre Kurenai, Yamato e i sopravvissuti ai precedenti scontri, Sakura e Neji. Nessuno di loro tornò a casa.

Degli antichi ninja sono rimasto solo io, ma, ahimè, già dalla missione di recupero di Naruto mi diagnosticarono una grave malattia che a tutt'ora mi prosciuga lentamente la vita.

I demoni vennero liberati e scatenarono la loro rabbia e la loro furia per la lunga reclusione consentendo ad Ame e Oto di estendere i loro domini; le forze di Ame annessero alle loro terre, dopo averli saccheggiati, i villaggi di Kusa e Taki mentre Oto ottenne tutti i territori limitrofi raggiungendo il confine con Kumo.
I demoni non possono essere controllati, sebbene nessuno lo avesse considerato al momento della loro liberazione, al punto che dopo le recenti vittorie i demoni rilasciarono la loro intera rabbia sui rimanenti membri dell'Akatsuki stessa. Zetsu finalmente lasciò questo mondo, e sia Pain che Tobi si ridussero molto male.
Nessuno li trovò mai, però.

Così finì, tra lutti e atrocità, la Quarta Grande Guerra dei Ninja lasciando scomparire nelle sabbie del tempo l'organizzazione di criminali mondiale più forte mai creata.

Capitolo 5: Il futuro

Ho visto il volto del nuovo Hokage scolpito sulla roccia di fianco a quello dei ninja possenti del passato; è così espressivo e speranzoso che mi fa quasi tenerezza, ed ora che ormai è passato un anno dalla quarta grande guerra mondiale dei ninja, penso che Shikamaru sia stata la migliore delle scelte possibili. L'Hokage ha vent'anni, è giovane, spero che diventi il grande ninja che promette d'essere col passare del tempo. Intanto, tra i nostri alleati, il Kazekage Gaara–Sama si è fatto risigillare il demone tasso monocoda per il suo villaggio, Suna, cosa che ha suscitato grande ammirazione per questo Capo, un tempo tanto odiato.
Ormai per me è giunta l'ora; non riesco nemmeno ad alzarmi dal letto e a mangiare qualcosa. La malattia mi ha distrutto e mangiato come un pezzo di ferro logorato dalla ruggine. Con me finisce la dinastia dei ninja antichi di Konoha, fatta eccezione per l'ultimo genin allenato ai miei tempi, l'attuale Hokage Shikamaru Nara.
Dopo la ritirata di Sasuke Uchiha nel suo villaggio e dopo essersi ripreso dalla perdita dei numerosi ninja del suono, la potenza di Oto si è risvegliata capitanata da Sasuke ora Sannin di Oto. Formata ufficialmente una nuova potenza, ora nota come Paese dell'Aria, si assiste a un nuovo potere capace di distruggere tutti i villaggi spazzandoli via. Assisto a tutto questo dall'alto monte della mia vecchiaia, con Sasuke ancora animato dai desideri di vendetta, ora verso Konoha. Tobi deve avergli raccontato qualcosa di molto importante in passato, qualcosa che a me sfugge. Pensavo non sarebbe mai accaduto, ma brama il potere e vuole il dominio su tutti i ninja, come il suo maestro Orochimaru, che l'ha evidentemente creato a sua immagine e somiglianza sotto molti aspetti.

Ame, la terra di Pain, è invece fedele al suo sommo capo e anch'essa come Oto desidera ardentemente il potere che gli spetta, così da poter mantenere accesa la fiammella della speranza che reca per il proprio Dio, Pain stesso. Costui non è scomparso nel nulla (?), così come Tobi molto probabilmente. E' possibile stiano ancora complottando immersi nelle ombre.

Kakashi Hatake  Il ninja dello Sharin...

[La scrittura viene interrotta di colpo e una sbavatura termina la parola "Sharingan". Pochi giorni dopo venne celebrato il suo funerale a Konoha.]

Capitolo 6: I Kami

[Un uomo sta parlando, la voce è stanca e rotta dalla vecchiaia ma le sue parole resteranno impresse nella mente. Dieci lunghi anni...]

Se vi dicessi che un giorno di dieci anni fa gli eventi costrinsero tutti gli shinobi dei Grandi Villaggi a non riuscire più a proteggere questo mondo, voi ci credereste?
Io vi racconterò tutto cercando di tralasciare meno dettagli possibili ma voi iniziate a credere da subito a questa storia. La "Disfatta dei Monti Ardenti" passata alla leggenda con questo nome, è stata la più grande sconfitta del Mondo Ninja. In un periodo di guerre, ribellioni ed incertezze in cui l'organizzazione criminale Yugure si impose come nuovo protagonista dopo la conquista di Otogakure, l'Alleanza e i ninja a lei devota decisero di dare battaglia per terminare una volta per tutte i disordini e le rappresaglie. Una sola ed unica grande guerra per decidere le sorti dell'umanità. Pace o Caos, proprio come tutti noi a quei tempi eravamo abituati. I civili furono portati in luoghi sicuri per prevenire le loro vite. I ninja all' inizio delle loro carriere gli fu risparmiata la chiamata alle armi e ricevettero l'ordine di tenere sotto controllo gli innocenti. Gli shinobi più potenti e influenti invece si presentarono tutti in prima linea, pronti per chiudere la questione una volta per tutte e determinare chi avesse il diritto di dominare su quello che sarebbe stato un nuovo mondo.
Quella battaglia non è passata però alla storia come si sarebbe voluto. Lì in quel luogo, al culmine dei combattimenti, colui che era conosciuto come il falso Dio fece la sua comparsa. Un nemico che era comparso da tempo, pensato ormai sconfitto e indebolito a tal punto da non sembrare più una minaccia. Lui si presentò a sorpresa in quel campo di guerra imponendosi sugli shinobi ormai stremati dalla precedente battaglia e si rivelò essere l'effettivo vincitore. Nessuno dei superstiti seppe dire con certezza cosa successe. Quel giorno, i corpi di alcuni dei ninja più importanti restarono bloccati nel loro ultimo attacco, come se il tempo si fosse congelato per loro, e rimasero lì senza che nessuno potesse far qualcosa. Nessuno comprese la loro scomparsa e il mondo iniziò a rivalutare il ruolo di eroe degli shinobi nella società. Da quel momento, il mondo cadde nel buio più totale.
Colui che quel giorno rinacque come Dio devastò negli anni seguenti l'intero territorio mondiale. Lui usò il suo potere per evocare bestie gigantesche, uscite direttamente dai peggior incubi di ogni essere umano che insieme a lui iniziarono a dettare il nuovo dominio del mondo. La sua convinzione fu che la società degli shinobi non meritasse più l'esistenza e dunque provò ad annientarla. E il Dio ci andò molto vicino. La svolta avvenne quando intervenirono i Daimyo più ricchi e potenti del mondo che si accordarono per il bene comune e unirono le loro risorse per creare un unico Villaggio con l' obiettivo di resistere agli attacchi continui subiti. Questi signori diramarono un avviso per chiedere aiuto a tutti gli shinobi rimasti al mondo e, al contempo, un'offerta a tutti loro: un luogo sicuro in cui proteggersi e la chiave per ristabilire l'equilibrio ovvero l'utilizzo di una nuova tecnologia sviluppata per migliorare l'abilità di un ninja. Si iniziò così a costruire immense mura per poter resistere alla potenza del Dio utilizzando l'abilità degli artigiani e il chakra degli shinobi che avevano accettato quella offerta. Tutti unirono le loro capacità e imponenti difese vennero erette per difendersi dai pericoli esterni mentre lentamente ognuno si rimetteva in sesto. I Villaggi esistenti, quasi al collasso, e gli shinobi sopravvissuti ebbero dieci mesi di tempo per trovare e raggiungere questo luogo sicuro. In questo periodo, non tutti entrarono nel Villaggio. Alcuni decisero di restare fuori convinti che la tecnologia e l'unione non fossero la strada corretta, altri non fecero in tempo ad arrivare all'interno. Così iniziò il piano di vendetta degli shinobi contro il Dio. Le nuove armi tecnologiche furono efficaci per respingere i continui attacchi delle bestie e i ninja iniziarono a ritrovare la speranza di vincere questa lunga ed estenuante guerra. Nel frattempo, in questi dieci anni la tecnologia permise al Villaggio di prosperare e recuperare una parvenza di normalità simile ai vecchi tempi mentre i Villaggi abbandonati regredirono ad uno stato decrepito e in disuso. Dieci anni di pericoli, di attacchi e di incursioni continue. Dieci anni di sperimentazioni e tentativi di migliorare sempre di più l'evoluzione scientifica e sociale. Dieci anni in cui il Dio usò il suo potere deperendo sempre di più le sue energie. Più potere usò e meno ne ebbe a disposizione nel corso degli anni. Questo permise agli shinobi di mettere alle strette il potere del Dio e permise loro di sconfiggerlo finalmente dopo tutti questi anni. Dieci lunghi anni sono trascorsi e oggi il mondo torna libero, la società torna libera.
Oggi ci siamo ripresi il nostro Mondo.
Oggi l'oscurità è scomparsa.
Da oggi tutto è luce.

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Storia dei Villaggi

Ame

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Dopo la Quarta Guerra Mondiale dei ninja e la scomparsa di Nagato, ad Ame si era instaurato un regime religioso dittatoriale che imponeva la venerazione del dio Pain e del suo ritorno. I religiosi poco a poco dominarono il paese e schiavizzarono o uccisero gli avversari o chiunque non abbracciasse la religione. Nel frattempo, Seiri divenne il portatore dell'Esacoda e fu eletta protettrice del credo religioso. Quello che non è conosciuto, è il suo doppio gioco con cui fece credere ai religiosi di stare dalla loro parte, ma meditando nell'ombra di sovvertire l'ordine e liberare Ame dal loro giogo. Inaspettatamente, il ritorno di Nagato fu una sorpresa e venne accolto come un Dio, riappropriandosi del suo dominio. Shin Shikyou, ricercato di massimo livello, decise che doveva ucciderlo per diventare il nuovo capo dell'Akatsuki. In breve tempo, si tenne lo scontro fra Shin e Nagato e nel frattempo Seiri si mosse nelle retrovie per abbattere il capo della setta religiosa. Nello scontro, Seiri ebbe problemi con il controllo del demone venendo addirittura salvata dal Mukenin Shin. Così facendo, si assicurò la sua casa come parte salva del villaggio dove poter agire indisturbato. Intanto ad Ame, si decideva come proseguire e Seiri venne proposta come nuovo Kage per le sue idee di Alleanza con i villaggi.

Il regno della giovane Sorakage non fu molto lungo. Infatti l'instabilità popolare e correnti sotterranee nel Consiglio la portarono in una scomoda e letale posizione, da cui non uscì viva. Dopo la sua morte, il demone a sei code venne recuperato e sigillato in un luogo sicuro.

Un periodo di oscurantismo ha seguito la morte di Seiri, dove il consiglio di fanatici seguaci di Pain acquistò sempre più potere. Fino al ritorno ad Ame di Sen Shikyou nelle vesti di Kenji Tsuki, Kokukage di Oto, che forte delle sue capacità ninja e del jutsu che gli aveva permesso di riportare in vita i grandi ninja del passato (sia dell'Akatsuki che non) avanzò le proprie pretese al trono di Ame. Sulla corrente di un possibile risveglio di Ame ai suoi antichi splendori, con l'annessione di Otogakure ai suoi territori, Kenji venne accettato come nuovo Sorakage. Tuttavia, la pace è destinata a durare sempre poco e il nuovo Sorakage affronta Eiji Kagurakaza, il principe detentore del potere del Nibi. Lo scontro risulta essere talmente distruttivo da incorrere in danni incalcolabili per il villaggio di Ame.

Gli anni successivi sono un continuo miglioramento tecnologico e strutturale del Villaggio, il quale acquisisce abbastanza potere e s'allinea come entità neutrale nell'Alleanza. Tuttavia, la devastazione del Dio colpisce anche Ame, costringendo la popolazione a fuggire e a perire sotto i violenti colpi delle bestie divine.

Anno 0~10DG - il Futuro

Sono passati dieci lunghi anni dalla caduta del mondo Ninja per come lo conosciamo. Le terre ninja, grazie ai Daymio, si riuniscono sotto un unico villaggio per poter rinascere, formando l'attuale Kagegakure: il villaggio delle Ombre. Ogni villaggio possiede un suo settore all'interno, ma nessuno di loro ha barriere. Ciò che è rimasto fuori ha preso il sopravvento sulle terre ormai libere, ma tra le mura di Kagegakure il sapere umano ha continuato ad accrescere la tecnologia utile per vivere al meglio. In pace.

Kiri

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Kiri è stato fin dall'antichità uno dei Cinque grandi Stati Ninja ed è situato nel paese dell'Acqua. Il suo capo è il Mizukage.
I Ninja di questo villaggio sono normalmente esperti nell'utilizzo di tecniche d'acqua. In tutto il periodo in cui era al potere il Mizukage Yagura, il periodo in cui il paese veniva chiamato "La Nebbia Insanguinata", bisogna segnalare che l'esame genin era estremamente diverso da quello di oggi. Infatti per riuscire a diplomarsi all'accademia ninja, era d'obbligo per gli studenti, che durante i corsi erano stati amici e compagni, combattere tutti contro tutti, con il fine di selezionare solo i migliori e i più forti. Da questo esame, uno dei ninja più famosi prodotti da Kiri, è stato senza dubbio Zabusa Momochi, che durante i test arrivò ad uccidere tutti i suoi compagni.

Durante la "Nebbia insanguinata" il comando vero e proprio di Kiri è passato ad Obito Uchiha, ovvero Tobi dell'Akatsuki, che appoggiato da Kisame Hoshigaki, lanciò un potente genjutsu di controllo sul Mizukage Yagura, divenendo l'Uchiha a tutti gli effetti il Kage del paese. Yagura inoltre era la forza portante del Sanbi, il demone a tre code.

I sette ninja più forti del villaggio sono conosciuti come i Sette Spadaccini della Nebbia, congregazione vecchia quanto Kiri stessa. Ogni componente è dotato di ottime capacità nei Jutsu acquatici e ha una spada particolare con poteri fuori dal comune. Inoltre, si trattava di esperti conoscitori dell'arte "dell'omicidio silenzioso". La formazione probabilmente più famosa degli spadaccini è la seguente, rispettivamente con le proprie spade:
Kisame Hoshigaki e successivamente Fuguki Suikazan (Pelle di Squalo),
Zabusa Momochi e successivamente Grimmjow JeagerJaques (Mannaia Decapitatrice),
Jinpachi Munashi (Spada Esplosiva, detta anche Spruzzo),
Mangetsu Hozuki (Grandi Spade gemelle),
Ameyuri Ringo (Zanna del Fulmine, in seguito appartenuta anche a Raiga),
Akebiro Jinin (Scure Spaccaelmo)
Kushimaru Kuriarare (Ago da Cucito).



Il villaggio dell'eterna nebbia è stato molto torturato durante la Quarta Grande Guerra, per via dei numerosi traffici commerciali che facevano tutti approdo nel paese delle onde. Kiri risultava un bersaglio militare importante e ciò ha causato il coinvolgimento nel conflitto, che ha portato un numero catastrofico di morti. In questo periodo, si ricorda l'estinzione degli Hoshigaki, come un tempo fu la stessa sorte del clan Kaguya, così come molti altri clan Ninja. Anche il Quinto Mizukage Mei Terumi, nel mezzo di questo conflitto, perse la vita.

Durante la quarta Guerra Mondiale Ninja, Kiri si schierò ovviamente contro l'Akatsuki. Ma quando Mei Terumi morì il villaggio cadde di nuovo nel baratro, da cui si risollevò solo in seguito grazie ad un movimento rivoluzionario riconducibile a Moritsune Oboro, Shura Oboro, Shigeru Korisuke e Joji Yoton.

Il paese, fino a quel momento governato dal consiglio degli anziani che operavano una fine dittatura sul popolo e sui Ninja, fu liberato dopo alcuni cruenti scontri dal movimento rivoluzionario; sfortunatamente Moritsune Oboro non ne uscì indenne, finendo infatti in coma. Mentre quest'ultimo non era disponibile, gli altri ninja del movimento, formarono un Triumvirato: Shura non si occupava della vita politica ma solo di quella militare, Shigeru badava alle condizioni di Moritsune e Joji governava il villaggio come un Kage. Seguì un periodo di pace, in cui Joji Yoton regnò come Mitsukage eletto dopo il triumvirato. Alla sua morte, dopo una fulminante malattia che lo consumò in poco tempo, gli successe il parente stretto, e fino ad allora eremita, Kyuzo Hosoi Yoton, che forte del potere della propria casata poté accedere al trono facilmente.
A lui si devono una serie di imprese positive per il villaggio, come la stipulazione di un patto d'alleanza commerciale tra Kiri, Oto e Konoha. Fino ad un giorno fatale, in cui un colpo di stato da parte del casato dei Kori lo costrinse a fuggire e ritirarsi nel Paese del Ferro con i samurai suoi alleati. Tuttavia, morì suicidandosi nel Palazzo del Governo di Kiri.

Poco dopo la fine del conflitto mondiale, il villaggio della nebbia è stato travolto da numerose guerre intestine e la successione al potere fu affidata ad un governo tecnico formato da un consiglio degli anziani cittadini. Questo, tuttavia, non mise fine alle scorribande che razziavano il villaggio, creando non pochi disordini. Il luogo, quindi, era in balia di una completa anarchia, dove le forze pubbliche risultavano incapaci di gestire l'ordine, lasciando vigere la legge del più forte e della giustizia personale.

Questo fu un nuovo periodo di lotte interne per Kiri, con il ritorno del clan Oboro fuggito dopo la morte del Signore delle Spade e l'ascesa al trono di Fuyu Kori. Fuyu si rivelò essere in combutta con il Paese dei Fulmini con l'intento di formare un unico Paese dalle Tempesta. I suoi sforzi furono però contrastati dal clan Oboro e da un esponente del suo stesso clan, Shigeru Kori; che riuscirono a impedire l'unione e a uccidere Fuyu.

Gli successe Hotsuma Oboro, fratello di Moritsune Oboro, che fu ninja di spicco nella guerriglia contro il traditore Fuyu, come Ottavo Mizukage di Kiri.

Nel 62 D.K. Ryota Nara, ex shinobi e mukenin di Konoha, dichiarò guerra all'Alleanza iniziando ad attaccare i Villaggi, tra cui Konoha. Con il tempo, Ryota riuscì a creare un vasto esercito composto da traditori dei Villaggi appartenenti all'Alleanza di Kusagakure, tra cui un vecchio nemico della Foglia come Kuugo Gaito che riuscì a fuggire dal Carcere in cui si trovava. La Guerra scoppiò in tutti i Villaggi. La Foglia, il Suono, la Nebbia e la Sabbia furono messe a dura prova dagli attacchi dell'esercito nemico.

A cavallo del 72DK, il villaggio di Kiri e il suo Mizukage Hotsuma Oboro richiedono l'intervento dell'Alleanza per aiutare la Nebbia contro un nemico comune. La realtà dei fatti è ben altra: il Mizukage è in realtà alleato d'una finta divinità che ambisce a recuperare il Chakra perduto e donato ai ninja durante i secoli. Poiché la Decima Hokage si oppone ai piani di Hotsuma Oboro, quest'ultimo, assieme alla divinità a cui s'è alleata, attacca Konoha che viene strenuamente difesa da Furaya Nara e Hitomu Kibou dove il Mizukage trova la sua fine. Il Finto Dio, nonostante sia rimasto solo, continua la sua battaglia contro i ninja affinché possa ripristinare il suo chakra perduto tramite un albero capace di risucchiarne. Alcuni dei maggiori esponenti dei differenti villaggi alleati indeboliscono la divinità, ma falliscono nel sigillarla, inducendola soltanto a scomparire per recuperare le energie.

Kiri, nel frattempo, piange il suo Mizukage ponendone un successore: la vecchia Kokoro che, durante i piani malefici dell'Oboro, ha cercato d'opporsi ad esso, mostrando dunque fedeltà nei confronti del Villaggio della Nebbia. Inoltre, assieme a Kusa e Konoha, il Villaggio della Nebbia forma il Triumvirato cardine dell'Alleanza.


Anno 0~10DG - il Futuro

Sono passati dieci lunghi anni dalla caduta del mondo Ninja per come lo conosciamo. Le terre ninja, grazie ai Daymio, si riuniscono sotto un unico villaggio per poter rinascere, formando l'attuale Kagegakure: il villaggio delle Ombre. Ogni villaggio possiede un suo settore all'interno, ma nessuno di loro ha barriere. Ciò che è rimasto fuori ha preso il sopravvento sulle terre ormai libere, ma tra le mura di Kagegakure il sapere umano ha continuato ad accrescere la tecnologia utile per vivere al meglio. In pace.



I Mizukage più famosi:

Secondo Mizukage: Appartenente al clan Hozuki. Nel particolare momento storico in cui il Secondo Mizukage è salito al potere, Kiri ha avuto frequenti scontri con Iwa, e pare che il Mizukage abbia combattuto più volte contro il tembile Muu, Tsuchikage della roccia, per finire poi con un ultimo scontro in cui si sono uccisi a vicenda. Era un abile conoscitore dell'elemento Yin, grazie al quale le sue illusioni erano grandiose e difficili da contrastare. Poteva richiamare inoltre una vongola gigante, con la quale dava vita a potenti miraggi. Sapeva anche secernere, al posto della semplice acqua come gli appartenenti al clan Hozuki, un liquido oleoso e molto pericoloso.

Quarto Mizukage, Yagura: Forza portante della Tartaruga a Tre code. Cadde sotto il controllo del Genjutsu di controllo di Tobi, dell'Akatsuki, perdendo i suoi reali poteri e la possibilità di scegliere di sua volontà. Questo permise all'Akatsuki di creare il primo avamposto per la loro futura guerra, proprio a Kiri. Era un abile esecutore di Jutsu acquatici e sapeva creare del materiale simile a corallo per paralizzare il nemico.

Quinto Mizukage, Mei Terumi: del clan Yoton. Prima Kazekage donna. Di lei si sa con certezza che era una donna molto affascinante. Il suo personale Team era formato da Ao del Byakugan e dallo spadaccino Chojuro. Portò una nuova aria di libertà e fratellanza a Kiri dopo la fine del periodo della "Nebbia insanguinata". Possedeva ben due abilità innate: l'Arte dell'Ebollizione e quella della Fusione.

Ottavo Mizukage, Hotsuma Oboro: del clan Oboro. Ottavo Mizukage, governò Kiri secondo il suo volere, tornando ad esser un villaggio volto alla formazione di ninja potenti tramite pesanti addestramenti. Signore degli Spadaccini della Nebbia, anch'egli era un abile utilizzatore di armi bianche, in quanto appartenente all'ormai estinto Clan Oboro. Durante l'ascesa del Dio, si macchiò d'avervi preso accordi, ottenendo un occhio Byakugan per aiutare la divinità a riprendersi il Chakra perduto. Verrà poi sconfitto durante un assalto a Konoha dal Decimo e Nono Hokage.


Al villaggio di Kiri è affidata la custodia di Sanbi, il Demone a Tre code, contenuto in una reliquia nascosta in un tempio sicuro e delle leggendarie spade degli Spadaccini della Nebbia. Ad oggi, tuttavia, non si conosce l'attuale posizione dei Sette Spadaccini della Nebbia, tanto meno delle loro spade andate probabilmente perdute.

Kusa

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Cronologia degli Eventi

Dalle Prime Guerre Ninja fino all'anno 56 - Il Villaggio dell'Erba agli albori


Kusagakure fu usato come campo di battaglia durante molti scontri delle tante Grandi Guerre Ninja e fu decimata per quanto riguarda le sue costruzioni durante il conflitto della Terza Grande Guerra e della Quarta Grande Guerra. Dopo questo periodo, Kusa era in fase di ricostruzione. Dopo poco tempo, si unì al Villaggio di Amegakure, insieme a Taki, divenendo provincia del Paese del Cielo.

Anno 57DK - Il Progetto dell'Alleanza


In seguito alle vicende che videro interessato il Villaggio della Pioggia sotto il governo del Sorakage Kenji Tsuki, Kusa fu ceduta come zona franca.
Questo villaggio venne quindi usato dai Villaggi partecipanti al progetto come una zona neutrale, un esperimento, in cui i politici invitati dai governi delle nazioni Ninja cercavano di stabilire una pace tra i Villaggi. Tutti gli shinobi dei Villaggi aderenti all'Alleanza erano i benvenuti ad entrare nel Villaggio dell'Erba con l'obiettivo di creare un'unione tra persone con culture, abitudini e storie diverse tra loro.


Anno 62DK - La Quinta Grande Guerra Ninja


Il consiglio di Kusa guidò il Villaggio dell'Erba per anni perseverando in pace con il tessai Yukio Kokketsu ma l'arrivo di un nemico come Ryota, cambiò le carte in tavola. Yukio decise di prendere in mano le redini del villaggio, gestendo l'intero paese da solo cercando di evitare ulteriori tumulti che minino la sicurezza del paese. Il motivo scatenante di tutto ciò fu la distruzione del Carcere mondiale per mano dell'ex shinobi della foglia, Ryota Nara. Il periodo di pace finisce e Ryota Nara dichiara guerra a tutta l'Alleanza Ninja, compresa Kusa, organizzando vari attacchi su vari fronti per abbattere ogni governo esistente e prendere il comando del Mondo Ninja. La situazione sprofondò nel caos più totale, l'esercito dell'Erba perse molti uomini e riuscirono a respingere gli attacchi nemici con fatica. Ryota Nara subì la morte che meritava per mano di Hitomu, Nono Hokage di Konohagakure, mentre i ninja di Kusagakure riuscirono a battere l'ultimo ostacolo rappresentato da un genetista all'interno del carcere riportando la pace nel Villaggio dell'Erba.

Anno 65~66DK - La Guerra Civile


La Guerra sembrava la punta dell'iceberg, ma i fatti accaduti successivamente segnarono per sempre la storia del Villaggio dell'Erba. Nell'Anno 64 D.K., il consiglio di Kusagakure aumentò le tasse in modo esponenziale rendendo impossibile ai cittadini di condurre una vita dignitosa. Alla luce di questa situazione, Yukio Kokketsu avvertì il Consiglio di un'imminente crisi interna del Villaggio ma il Tessai venne bandito da Kusagakure e segnato come Mukenin, dopo un attacco di quest'ultimo ai danni del Villaggio stesso. Così, Yukio divenne un traditore nei confronti di tutta l'Alleanza. L’aumento delle tasse portò, ben presto, anche a un aumento della povertà all’interno del villaggio e nelle zone limitrofe. Nessuno riusciva a pagare il denaro dovuto e, come di conseguenza, la povertà portò la malattia e la malattia portò la morte. Gli abitanti morirono uno dopo l'altro e il Villaggio sprofondò nel devasto più totale. Il popolo, stanco della situazione, decide di ribellarsi creando una fazione ribelle per contrastare il Consiglio creato dallo stesso Yukio. Cominciarono così i prima attacchi mirati per indebolire i Consiglieri. Nel frattempo, Yukio si diresse verso i Kage dei Villaggi per cercare il loro aiuto nella battaglia cruciale per la salvezza di Kusagakure. Il Tessai ottenne il loro aiuto e, così, cominciò lo scontro decisivo per le sorti del Paese dell'Erba. La popolazione fu portata in salvo e gli shinobi diedero vita ad una vera e propria guerra civile tra la fazione consigliera e quella ribelle. Dopo mesi di scontri e agonia, la Ribellione vinse e i Consiglieri vennero arrestati. Il solo Kasumi, consigliere di Ame, riuscì a salvarsi ottenendo una seconda possibilità. Nella Piazza del Villaggio, Yukio Kokketsu vene nominato Primo Hasukage dal suo fedele braccio destro Totoro e da Raido Oboro, Jonin inviato dal Mizukage Hotsuma per aiutare in segreto la Ribellione. Al momento, il Villaggio vive sotto il comando di Yukio nell'obiettivo di continuare a crescere come Shodai Hasukage.

Anni 67DK~73DK: il secondo Triumvirato e l'ascesa del Dio


Durante il mandato di Yukio Kokketsu, a cavallo del 72DK, il villaggio di Kiri e il suo Mizukage Hotsuma Oboro richiedono l'intervento dell'Alleanza per aiutare la Nebbia contro un nemico comune. La realtà dei fatti è ben altra: il Mizukage è in realtà alleato d'una finta divinità che ambisce a recuperare il Chakra perduto e donato ai ninja durante i secoli. Venendo sgominato il suo attentato all'intera Alleanza, ma fallendo nel sigillare la divinità a cui s'era alleato, si forma il secondo Triumvirato della storia di Kusa: Konoha - Kusa - Kiri come cardine dell'Alleanza. Poco tempo dopo, i villaggi vivono un periodo di massima allerta per via della Yugure.
La Yugure, un insieme di individui voltati a riprendersi Oto e toglierla dalle mani della Kokukage Kunimitsu, riescono nel loro intento e tradiscono l'Alleanza Ninja. La guerra tra le due fazioni avviene ai Monti Ardenti più rude che mai, generando una battaglia epocale che intacca sia le forze alleate che quelle avversarie. Innumerevoli bestie giganti vengono evocate dai migliori shinobi, partendo dalla presenza in campo dell'Hokage Furaya Nara, il Nono Hitomu Kibou, il nuovo Kokukage Kioshi Uchiha e la Yugure tutta. Scende in campo anche il Villaggio dell'Erba e le forze alleate dell'Hasukage. Nel bel mezzo di questa ennesima lotta per la pace, i ninja d'entrambe le fazioni iniziano a cadere a causa della presenza massiccia di bestie mai viste prima: chimere incapaci da abbattere con qualunque mezzo. L'oscura presenza della divinità torna a farsi sentire con tutta la sua devastante potenza, riuscendo ad ottenere la distruzione del mondo ninja e la caduta del Villaggio dell'Erba assieme agli altri.

E' l'inizio di una nuova era.


Anno 0~10DG - il Futuro


Sono passati dieci lunghi anni dalla caduta del mondo Ninja per come lo conosciamo. Le terre ninja, grazie ai Daymio, si riuniscono sotto un unico villaggio per poter rinascere, formando l'attuale Kagegakure: il villaggio delle Ombre. Ogni villaggio possiede un suo settore all'interno, ma nessuno di loro ha barriere. Ciò che è rimasto fuori ha preso il sopravvento sulle terre ormai libere, ma tra le mura di Kagegakure il sapere umano ha continuato ad accrescere la tecnologia utile per vivere al meglio. In pace.

Suna

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Valente alleato di Konoha, il villaggio della Sabbia non ha subito danni catastrofici nella quarta grande guerra. Suna era guidata dal Kazekage Gaara Sabaku, che fu assassinato negli anni 30 D.K. ad opera del famoso ricercato Shin Shikyou; negli anni successivi, il paese è guidato da un consiglio di anziani, nella disperata ricerca di risollevarlo dalle sorti nefaste che incombono sul suo futuro.

Nel 59DK, il Villaggio della Sabbia chiese aiuto a quello della Foglia per una missione d'urgenza. Il Demone Tasso si liberò dal suo contenitore e un Team di emergenza fu inviato dalla Foglia. Le forze unite della Foglia e della Sabbia riuscirono ad arginare il potere del Monocoda che fu rinchiuso in una statua divina. Dopo alcuni anni di diverbi tra i due Villaggi, questo evento riuscì a dissipare ogni malumore e, grazie all'intervento di Konoha, Suna entrò a far parte dell'Alleanza di Kusa.

Nel 62 D.K. Ryota Nara, ex shinobi e mukenin di Konoha, dichiarò guerra all'Alleanza iniziando ad attaccare i Villaggi, tra cui Konoha. Con il tempo, Ryota riuscì a creare un vasto esercito composto da traditori dei Villaggi appartenenti all'Alleanza di Kusagakure, tra cui un vecchio nemico della Foglia come Kuugo Gaito che riuscì a fuggire dal Carcere in cui si trovava. La Guerra scoppiò in tutti i Villaggi. La Foglia, il Suono, la Nebbia e la Sabbia furono messe a dura prova dagli attacchi dell'esercito nemico. Il Centro dell'Alleanza, il Villaggio dell'Erba, fu anch'esso campo dei vari scontri avvenuti. Nonostante il piano di Ryota, le forze della Foglia riuscirono ad avere la meglio su quelle nemiche. Ryota e Kuugo trovarono la via della morte durante l'ultima battaglia avvenuta davanti alla Magione del Villaggio della Foglia.

Nel 73DK, la Yugure, un insieme di individui voltati a riprendersi Oto e toglierla dalle mani della Kokukage Kunimitsu, riescono nel loro intento e tradiscono l'Alleanza Ninja. La guerra tra le due fazioni avviene ai Monti Ardenti più rude che mai, generando una battaglia epocale che intacca sia le forze alleate che quelle avversarie. Innumerevoli bestie giganti vengono evocate dai migliori shinobi, partendo dalla presenza in campo dell'Hokage Furaya Nara, il Nono Hitomu Kibou, il nuovo Kokukage Kioshi Uchiha e la Yugure tutta. Al fianco di Konoha, scende in campo anche il Villaggio dell'Erba e le forze alleate dell'Hasukage. Nel bel mezzo di questa ennesima lotta per la pace, i ninja d'entrambe le fazioni iniziano a cadere a causa della presenza massiccia di bestie mai viste prima: chimere incapaci da abbattere con qualunque mezzo. L'oscura presenza della divinità torna a farsi sentire con tutta la sua devastante potenza, riuscendo ad ottenere la distruzione del mondo ninja.

Sono passati dieci lunghi anni dalla caduta del mondo Ninja per come lo conosciamo. Le terre ninja, grazie ai Daymio, si riuniscono sotto un unico villaggio per poter rinascere, formando l'attuale Kagegakure: il villaggio delle Ombre. Ogni villaggio possiede un suo settore all'interno, ma nessuno di loro ha barriere. Ciò che è rimasto fuori ha preso il sopravvento sulle terre ormai libere, ma tra le mura di Kagegakure il sapere umano ha continuato ad accrescere la tecnologia utile per vivere al meglio. In pace.

Possiedono lo Shukaku, il demone Tasso monocoda.

Calendario

"Un giorno il Buddha diede questo annuncio a tutti gli animali: "La mattina di capodanno venite da me per farmi gli auguri. I primi dodici animali diventeranno, secondo l'ordine di arrivo, gli animali–guida di ciascun anno". Gli animali attesero l'arrivo del fatidico giorno ognuno sperando di arrivare per primo. Il gatto, però, si dimenticò della data dell'incontro e lo chiese al topo. Il topo gli indicò il giorno successivo a quello vero e il gatto, non sospettando nulla, andò via felice.
Il giorno del capodanno il bue disse: "Io mi muovo lentamente, perciò partirò un pò prima". Il topo sentì le parole del bue e, senza farsi vedere, si lasciò cadere dal tetto della stalla sul dorso del bue.
Il bue giunse al palazzo del Buddha per primo ma non c'era ancora nessuno. Quando i cancelli vennero finalmente spalancati, il topo si lanciò giù dalla gobba del bue e corse nel palazzo, giungendo per primo. A seguire, arrivarono il bue, la tigre, il coniglio, il drago, il serpente, il cavallo, la pecora, la scimmia, il gallo, il cane e infine il cinghiale.
Dato che il gatto giunse con un giorno di ritardo, non gli fu concesso di unirsi ai dodici animali. Si dice che da quel giorno il gatto odia il topo e non smette di dargli la caccia."

Lo zodiaco di BSS prende come anno 0 l'anno in cui il Kyuubi è stato sconfitto e Naruto è nato, indicando con la sigla A.K. (Avanti Kyuubi) gli anni precedenti e D.K. (Dopo Kyuubi) quelli successivi (il nostro anno 2011 è l'anno 21DK). I segni zodiacali sono dunque così disposti:
TOPO [子] (ne) - 60AK, 48AK, 36AK, 24AK, 12AK, 0K, 12DK.
BUE [牛] (ushi) - 59AK, 47AK, 35AK, 23AK, 11AK, 1DK, 13DK.
TIGRE [虎] (tora) - 58AK, 46AK, 34AK, 22AK, 10AK, 2DK, 14DK.
CONIGLIO [兔] (u) - 57AK, 45AK, 33AK, 21AK, 9AK, 3DK, 15DK.
DRAGO [龍] (tatsu) - 56AK, 44AK, 32AK, 20AK, 8AK, 4DK, 16DK.
SERPENTE [蛇] (mi) - 55AK, 43AK, 31AK, 19AK, 7AK, 5DK, 17DK.
CAVALLO [馬] (uma) - 54AK, 42AK, 30AK, 18AK, 6AK, 6DK, 18DK.
PECORA [羊] (hitsuji) - 53AK, 41AK, 29AK, 17AK, 5AK, 7DK, 19DK.
SCIMMIA [猴] (saru) - 52AK, 40AK, 28AK, 16AK, 4AK, 8DK, 20DK.
GALLO [雞] (tori) - 51AK, 39AK, 27AK, 15AK, 3AK, 9DK, 21DK.
CANE [狗] (inu) - 50AK, 38AK, 26AK, 14AK, 2AK, 10DK.
CINGHIALE [豬] (i) - 49AK, 37AK, 25AK, 13AK, 1AK, 11DK.

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