Pare che Boryoku abbia finalmente deciso di adoperare un metodo di arrolamento diverso dal solito. La signorina Sabaku in questione non è legata, tuttavia è bendata. Non deve riuscire a vedere dove viene condotta ed è stata prelevata dalla propria abitazione sott'ordine del Generale Anbu in piena notte, cosicché nessuno potesse accorgersi di quanto fatto e scortarla in maniera sicura sin dov'è arrivata. Ovviamente non conosce in alcun modo l'esatta ubicazione, hanno sempre cercato di depistarla e non farle ascoltare rumori nei dintorni. Ha solo sentito un lieve eco ogni tanto, ma niente di che. Al momento, risulta trovarsi in un ufficio neanche tanto grande, scortata da due uomini in veste Anbu con tanto di maschera che non le hanno parlato più del necessario. Le hanno soltanto detto che deve seguirli, punto e basta. E quando gli sbirri vengono a prenderti direttamente a casa, difficilmente tenti di sottrarti al tuo destino - a meno che tu non voglia passare guai ben più grossi. Varcato l'ingresso dell'ufficio, l'uomo alla sua sinistra le rimuoverà la benda dagli occhi permettendole di inquadrare sia l'interno della stanza che una persona seduta sul bordo della scrivania che giace al centro d'essa. Ciò che si può vedere all'interno è una parete bianca, alla quale è semplicemente appesa una sorta di lavagna digitale sulla quale poter riportare eventuali pianificazioni, orari, nomi dei sottoposti, turni di guardia e quant'altro di utile per il Generale. In questo momento, poiché disattivata, non sarà permesso al ragazzo d'intravedere possibili utilità. Al centro esatto della stanza, quindi posta frontalmente all'ingresso, una scrivania rettangolare viene occupata direttamente dalla donna dal lungo crine biancastro e dalla maschera a forma di lupo - la quale possiede qualche graffio non ben identificato, maggiormente ad altezza dell'occhio manco. Che sia stata una chimera a fargliela? Sulla superficie del bancone da lavoro un computer portatile, un mouse e un portadocumenti fanno la loro comparsa. Lateralmente, lungo le pareti dell'ufficio, vi sono soltanto attestati, stendardi rappresentanti la corporazione in questione e alcune maschere appartenenti a vecchi generali deceduti in battaglia o luogotenenti distintisi durante una di queste. <Salve.> Enuncia soltanto da dietro quella maschera con una voce pressoché metallica e non ben identificata. Anche le forme femminili sono squadrate dalla divisa, quindi se non fosse per la snellezza mostrata e i lunghi capelli bianchi che fuoriescono sul retro, sarebbe difficile quantificarne il sesso. Silenzio, per ora. Con un cenno del capo, la donna indica ai due uomini d'uscire e di lasciarle da sole e così fanno. [ Ambient - Chiusa ]
Il bello dell'arruolamento degli Anbu è che lascia sempre un punto di domanda nella vita dell'arruolato - o del presunto, come in questo caso. Boryoku tamburella con le dita sulla superficie della scrivania, aspettando che l'albina possa dire o fare qualunque cosa. Non sembra volersi alzare e andarsene, non sembra volerla attaccare e farsi poi probabilmente catturare poiché anche un idiota capirebbe che non è il momento adatto per muoversi, questo. Il capo del Generale tentenna di lato, squadrando la ragazza che ha di fronte. <Hai fatto qualcosa di sbagliato ultimamente?> La domanda risulterebbe essere anche abbastanza lecita dal momento che Kore crede d'essere in arresto per qualche motivo in particolare. Tutti penserebbero di esserlo quando vengono prelevati da casa e condotti nella base Anbu, direttamente davanti agli occhi glaciali del Generale. Cerca di guardarla dalla testa ai piedi, squadrarla, cogliere qualche dettaglio in più su chi ha di fronte. <Cosa potresti aver fatto per doverti ritrovare qui?> Le domande sono mirate al ragionamento, al farle comprendere da sola e con le proprie forze la motivazione che l'ha spinta ad essere tra le spire degli Anbu. Boryoku è un'abile giocatrice e manipolatrice di menti, soprattutto grazie alle illusioni delle quali vive. Quindi, potrebbe anche adottare quei suoi soliti giochetti del cavolo... Ma non lo sta ancora facendo, per quanto possa saperne ovviamente Kore. Lei adesso è soltanto sott'interrogatorio se tale vogliamo definirlo, anche perché la situazione non è così impensabile come si crede. Ha facoltà di muoversi e di rispondere, mica come Akainu che poteva soltanto sostare dietro le sbarre ed attendere che Boryoku smettesse di giocare con lui. <Ho anche il tuo ragazzo in custodia.> Letteralmente, oseremmo dire, dato che per lasciare quella corporazione dovrà quanto meno ucciderlo o togliergli i ricordi dalla mente. [ Ambient - Chiusa ]
Piega la testa lateralmente, di nuovo. Cerca di fissarla, di comprenderla, di capirla, trovando un motivo per il quale doverla arruolare. Tornerà veramente utile? Con Akainu, poi. Riusciranno a collaborare sotto mentite spoglie o si scanneranno prima del tempo? Non può saperlo, ma reputa che potrebbe diventare oltremodo interessante guardare. Male che va dovrà sbarazzarsi di entrambi i nuovi fanciulli. Non può fidarsi immediatamente di chi è appena entrato nella corporazione, figurarsi di chi ha di fronte e che deve ancora in qualche modo valutare. E quindi sta ferma lì, sul bordo della scrivania, ad adocchiare quella figura albina appartenente al clan Sabaku. <Ho saputo che hai fallito una missione di livello B di recente e che è morta una vostra compagna di missione a causa della vostra inettitudine.> La sta provocando, ma il tono di voce con il quale esprime il tutto è chiaramente piatto, atono. Non si lascia sconvolgere poi molto da questi giochetti, anche se sotto quella maschera si stia palesemente divertendo ad avere sotto torchio qualcuno. E' da molto che non tortura nessuno, dopotutto. Dovrà trovare qualche nuovo giochino da seguire e per il quale perdere tempo. <Quindi, la missione conta ma i vostri compagni di team no?> Questa volta è palese il punzecchiamento, provando a farla agitare o comunque innervosire ed attendendone ovviamente la reazione prima d'ogni altra cosa. Continua però ad ascoltarla, a capire cosa stia dicendo. Si stringe nelle spalle alla domanda inerente ad Akainu, poiché mal intenzionata a darle maggiori informazioni in merito all'individuo in questione. E difatti non aggiunge altro, addirittura si potrebbe pensare che stia ignorando deliberatamente la domanda. D'altronde, perché mai dovrebbe darle un'informazione del genere e tranquillizzarla in qualche modo? [ Ambient - Chiusa ]
Quella ragazzina ha la lingua lunga abbastanza da rispondere per le rime al generale. Comprende il modo in cui lo fa, sentendosi indispettita, ma non per questo zittendosi o mordendosi la lingua. Un punto a favore per Kore, ovviamente. A Boryoku piacciono queste persone. Quindi, probabilmente non è neppure un caso che l'abbia voluta arruolare sulla base di queste piccolezze, provando a scoprire il resto man mano durante questo velato interrogatorio. <Alcune cose come le vostre tattiche o il vostro lavoro di squadra?> Domanda impertinente, con la lingua da vipera sempre pronta a dar man forte al proprio dire. Potrebbero scontrarsi un bel po' soltanto tramite questa parlantina. E il Generale potrebbe finalmente trovare qualcuno con cui divertirsi, finché non si scoccerà come al solito - quest'è ovvio. E' una bambina impertinente che tenta sempre di trovare un nuovo giocattolo, viziata abbastanza da lasciarlo andare presto non appena l'ha ricevuto. <Stai scaricando la colpa su un morto che non può rispondere e non può difendersi dalle tue accuse.> Le fa notare, incrociando le braccia al petto e tentennando nuovamente con quella testolina a forma di lupo, dal crine bianco che le scende lungo la schiena sin quasi ai glutei ancor poggiati contro la scrivania. Gesticola leggermente con la mandritta, giusto per lasciar andare quel discorso riguardante gli Uchiha. Stanno girando attorno alla questione come sempre, mentre Kore pare aver capito tutt'altro da quell'interrogatorio sbucato per caso in una notte tranquilla. <Facciamola finita, non mi interessano gli Uchiha. E vedo che sei abbastanza sicura del tuo uomo, divertente.> Ammette con una piccola risata che viene spenta nel giro di qualche istante, non durevole, affatto, tornando seria immantinente. <Dammi tre buone motivazioni per volerti arruolare.> Sarebbe oltremodo ilare se Kore affermasse di non aver intenzione alcuna di arruolarsi. Beh... quell'interrogatorio terminerebbe piuttosto in fretta, dopotutto. [ Ambient - Chiusa ]
Resta leggermente sorpresa dalla risposta riguardante i morti, costretta però ad arcuar un sopracciglio che non sarà notato all'esterno a causa dell'ovvia maschera che indossa. <In che modo?> Pare esserne alquanto curiosa, tanto da chiedere informazione e aspettare una papabile risposta. L'argomentazione conseguente riguardante una papabile richiesta per tutt'altra corporazione fa sì che il Generale presti maggiore attenzione ai dettagli e alle particolarità di quant'affermato dalla Sabaku. <Oh, ma se hai fatto domanda per entrare nella Shinsengumi, cosa dovrei farmene di te? Perché non aspetti di venir convocata?> Le domanda con tono ironico, pungente. E' un quesito però importante dal momento che non avrebbe ragione alcuna per arruolarla, dal momento che ha preferito entrare nella Shinsengumi e farvi richiesta. Considerando il desiderio del lupo alpha che sta detenendo quest'incontro, rubare un membro a quella squadra sarebbe una gran bella cosa. Tuttavia... andiamo per gradi, alla fine questa non è altro che una bella chiacchierata. Deve darle ovviamente delle delucidazioni in merito a cos'è un Anbu e a come si comporta, schiarendosi appena la voce e lasciandola fuoriuscire melliflua, pur modificata dalla maschera. <Non ti porterai alcuna giara in missione o quanto meno dovrai poi assicurarti che chi ti ha visto usare l'innata non sopravviva.> Una delle tante regole fondamentali per vivere serenamente all'interno della corporazione in questione. <Verrai addestrata nell'uso delle arti che più ti sono congeniali, potresti anche imparare a sfruttare qualcosa di nuovo.> Giusto per dirne una, per esempio. L'addestramento è gratuito, figurarsi, dovrà soltanto spaccarsi la schiena per cercare di stare al passo il più possibile. Niente di impensabile, no? <Pensi veramente che nessun Anbu qui arruolato abbia un'innata?> Potrebbe averla anche Boryoku stessa per esempio, ma non averla mai mostrata a nessuno per via della segretezza che questo ruolo comporta. <L'addestramento non è facoltativo, ovviamente. La maschera non è facoltativa. Gli ordini non sono facoltativi. La missione non è facoltativa. Ti è tutto chiaro sin qui?> Sarà affidabile? Accetterà di essere 'comandata'? Certo, come Shiroichi, potrebbe riuscire anche ad aver diritto di parola nei confronti del Generale... ma questo non è da sapersi adesso. [ Ambient - Chiusa ]
Ignora deliberatamente la prima parte della conversazione, lasciandola cadere e ammutolendosi, piuttosto facendo spallucce poiché non trova altro da aggiungere al contesto. <Ed è una valida motivazione? Magari non gli interessi oppure sei poco portata per quel ruolo. Pensi che per questo saresti adatta?> Provare dell'odio o del risentimento per quella corporazione tornerebbe utile al Generale, per questo tenta di capire quanto più possibile da parte della Sabaku. Anche solo un accenno di quel sentimento potrebbe venir accresciuto direttamente da Boryoku o da chi lavora all'interno delle fila Anbu. Al di fuori, è naturale che gli Anbu e la Shinsengumi siano alleati, ma dall'interno... è tutt'altra storia. Tornando ad argomenti più spinosi ed interessanti, cerca di darle una risposta quanto più esaustiva possibile col suo solito tono mellifluo, ma a tratti quasi ironico. <Conosci benissimo le arti esistenti oltre al Ninjutsu. Siamo ottimi utilizzatrici d'armi, potrebbe tornarti utile. Abbiamo dei validi insegnanti.> Così, per dirne una ad esempio. Reputa che sia quanto più necessario specializzarsi anche in altro, piuttosto che restare fermi nel proprio stile di combattimento. <Se pensi che sopravvivere in missione sia fattibile esclusivamente con la tua sabbia, vuol dire che non sei abbastanza sicura di te. Voglio metterti alla prova.> Ammette, stringendosi nelle spalle, ma non per questo alzandosi o muovendosi dalla propria posizione. Non sembra essere poi molto volenterosa d'attaccarla o causarle chissà che problematiche. Forse, non è tra quelle quattro mura che intende metterla alla prova. <Non puoi credere che in ogni combattimento avrai contro un Genjutser. La tua sabbia non esiste soltanto per affrontare le illusioni, così come non esiste solo quella per difenderti e combattere.> Non vuole farle la morale, anzi ha il tono di una ramanzina bella e buona dal momento che la qui presente pare adoperare esclusivamente la sabbia. Non dovrebbe neppure definirsi Ninjutser, ma solamente Sabaku poiché s'affida esclusivamente alla sua innata in base alle parole con le quali s'è finora espressa. <Che ne pensi?> Riferendosi per ultimo alla prova pratica che vuol farle fare per arruolarla ufficialmente. Ormai, dovrebbe esser piuttosto chiara l'intenzione dietro quella maschera da lupo. [ Ambient - Chiusa ]
L'importante è che la Sabaku abbia capito che non può sopravvivere affidandosi esclusivamente alla propria innata, per quanto faccia parte di sé stessa. Deve anche comprendere che molte volte non sarà in grado di usarla per un motivo o per un altro. E in quel momento cosa farà? Resterà a guardare il mondo che cade a pezzi assieme alla sua vita o proverà a reagire? Tuttavia, è sempre meglio avere un piano di riserva piuttosto che starsene con le mani in mano e non saper come comportarsi di fronte al pericolo diretto. Boryoku si limita ad un mero cenno del capo, annuendo alle sue stesse parole. L'importante è che non abbia in alcun modo rifiutato quella prova che vuol farle fare. <Ottimo, finalmente abbiamo qualcuno ben volenteroso di imparare.> La prende bonariamente in giro, facendo spallucce e lasciandosi cadere giù dalla sedia. Ora, non è altissima come persona, tuttavia quella maschera da lupo è la protagonista delle sue storie ed è quella che solitamente dovrebbe incutere maggior timore. A seguito di quant'avvenuto, da un momento all'altro si sentirà stranamente sonnolente e s'addormenterà nel giro di pochi istanti. Quando riaprirà gli occhi, si ritroverà nuovamente nella sua abitazione senza saper esattamente come sia riuscita a raggiungere quel posto senza neanche rendersene conto. Le abilità del Generale son molte e vaste, perlopiù improntate nell'ambito delle illusioni, ma la qui presente non può neanche immaginare di cos'altro sia capace quella donna. Lo scoprirà, forse... strada facendo. [ End ]