Giocata del 27/10/2022 dalle 15:37 alle 19:40 nella chat "Piccola Oasi"
Questa sera all'oasi di Suna a Kagegakure c'è un grande evento, un'associazione ricreativa di artisti di strada e acrobati in generale hanno deciso di organizzare con il permesso delle autorità cittadine un festival di giochi, musica e spettacoli circensi di vario genere pubblicizzandolo nei giorni precedenti con volantini appesi nelle bacheche di tutto il villaggio. L'oasi è stata scelta proprio per la sua grande adattabilità per gli spettacoli itineranti ed una piccola città in miniatura si è venuta a formare in quel luogo. Ci sono carretti con giochi tipici delle fiere addobbati a festa, tiro al bersaglio, in due varianti con kunai e shuuriken che alla modica cifra di cinquanta ryo permettono a chi vuole di vincere dei premi; chioschi di cibo tipico, bevande e una piccola sala da thé improvvisata nella quale il proprietario dice di servire il thé più buono del pianeta; ma l'attrazione principale è senza dubbio il tendone da circo bianco a strisce rosse che si trova in fondo al viale, durante la serata si avvicenderanno spettacoli di magia, con animali e sul tardi addirittura ci saranno degli stand-up comedians. Il viale è ben illuminato da lampade di stoffa in stile cinese rosse con kanji dorati, il cui significato ricorda tutte parole inerenti al divertimento e alle feste. Famiglie con bambini si assiepano per la strada chi va verso una locanda chi verso un gioco a premi, urla e risa dei bambini fanno da sottofondo per tutta la zona oltre alle varie musichette dei singoli stand. Gli odori che si sentono nell'aria sono quelli tipici delle fiere di paese: popcorn, pannocchie e fritti e arrosti di ogni genere, ce n'è per tutti insomma. Vicino a quasi ogni bancarella possiamo trovare delle ragazze, teenager per lo più che fermano per la strada le persone invitandole a consumare da una parte o dall'altra con la promessa che il loro cibo sarà il migliore o con uno sconto più alto. Se si guarda in cielo l'oscurità della sera passa completamente in secondo piano dati i riflettori luminosi che puntano verso il cielo posti tutti attorno al tendone del circo. [Ambient chiusa - Turnazione libera]
15:45
Utente anonimo:
Indossa un pantalone azzurro chiaro, un tessuto appena elasticizzato di jeans aderente sulle gambe magre che ne fa apparire la figura ancor più snella ma che tutto sommato sembra un passo avanti più giovanile rispetto al solito outfit, alla cinta è attaccato il suo portaoggetti dove tiene un fuda con tronchetto, due tonici curativi e due di recupero del chackra, l'auricolare spento e privo di sintonizzazione ed il suo Ninjaphone. Passo leggero avvolto in scarpe da outdoor grige con decorazioni verde fluo a lacci e lati. La stagione inizia a rinfrescarsi per la desertica, pure più di quanto non si vorrebbe per un Sunese, indossa quindi un gilet appena imbottito, un 20gr, grigio scuro, che aderisce contro quello che pare essere un maglione di cotone nero dalle maniche lunghe a tutti gli effetti. Una figurina scura quindi che apparirebbe comunque disarmata non fosse per la giara che ne ricopre interamente la schiena allungandosi quasi fino al di sotto dei glutei e ne inspessisce la figura per larghezza come una compagna silenziosa. Eppure non ha peso per lei la presenza di Sunodeki, quasi fosse mera estensione del suo animo o delle sue carni; essa appare come una clessidra in vetro ambrato, traspare sul cumulo di sabbia disposto a superare la metà inferiore ormai che si mostra in quel momento quieta. I biondi e corti capelli sono scarmigliati intorno al viso emaciato che emerge ancor più chiaro contro le vesti scure e magro come tutta la sua figura, nessun orpello se non il coprifronte portato al collo con il simbolo di Suna esposto a mò di collare che non viene celato su quella sagoma apparentemente infantile. Passa tra i banchetti e le idols per quell'evento che essendo responsabilità di Suna ha mobilitato molti del suo quartiere, chi ufficialmente chi meno come la fennec che cerca di evitare contatti con ogni estraneo possibile mangiando i suoi gnocchi di riso nel cartone trattenuto nella mano sinistra ed usando le bacchette con la mano destra ed una flemma statica. Come tutti sta muovendo verso il circo principalmente, a muoverla la curiosità di poter vedere un animale, non uno qualsiasi ma uno specifico che le consenta di identificare Amatsu, il primo sangue e primo amore della sua sabbia. Non si lascia sedurre da quelle ragazzette quindi, intrisa nel suo intento {Chk ON} E' venuta a conoscenza di un evento organizzato in quel di Suna, settore non eccessivamente distante da dove abitano. Ha convinto dunque il bianco a fare un giro, tanto per cambiare un po' d'aria viste e considerate le loro inclinazione giornaliere che spaziano perlopiù tra ideare piani e stare avvolti tra le lenzuola. Gli occhi chiari della donna stanno puntando un punto preciso del ritrovo, trattasi del lancio di kunai e shuriken - pur avendone qualcuno dietro, nell'effettivo, poiché sia mai che possa girare senza armi e con il Chakra disattivato. <Andiamo lì?> Propone con un tranquillità, stendendo l'arto destrorso e allungando l'indice della relativa mano così da indicare lo stand del tiro a bersaglio. Sarà lei a conquistarsi l'oggetto più grande messa in regalo con le sue doti da lanciatrice di coltelli. No, non è vero. Al massimo, può permettersi di lanciare una katana da qualche metro di distanza e sperare di colpire l'obiettivo nel centro esatto della schiena. Il modo di vestire della Judai tende ad essere sì un po' più moderno, ma al tempo stesso all'antica - o quanto meno ben poco giovanile. D'altronde, pur dimostrando soltanto una trentina d'anni, anagraficamente ha superato i quaranta. Veste con una camicia bianca ben abbottonata sul davanti con un fiocchetto nero a circondarne il collo, chiudendosi sul davanti e sulle pieghe della stessa. Le maniche, per quanto lunghe, giunte ad altezza dei polsi vanno leggermente allargandosi per coprire anche parte della mano. La schiena e il ventre sono circondati da un bustino nero con agganci argentati, facendo risaltare meglio la silhouette della donna. Continuando a scendere, vi sono un paio di pantaloni d'egual cromia del bustino infilati in un altrettanto paio di stivali arrivanti poco sotto il ginocchio. Anch'essi son muniti di lacci, richiamando quello che hanno al collo, allacciati sul davanti. Il tacco non è altissimo, ma comunque le permette d'apparire leggermente più alta del solito. Tra i capelli rosei, spicca il consueto coprifronte che porta sempre - e per sempre - con sé. E' privata della katana ch'era solita portarsi dietro poiché l'incontro con Fenrir dopo dieci anni non è stato certo rose e fiori. Per difendersi dall'altrui furia, l'arma bianca è andata praticamente distrutta. Attorno alla coscia destrorsa, poco sotto l’indumento citato, v’è anche posizionato una tasca porta kunai e shuriken avente al suo interno ben tre kunai. Sul gluteo posteriore dall’opposto lato, prende posto un’ulteriore tasca porta oggetti avente al suo interno tonici di recupero Chakra e coagulanti, qualche fuda contenente dei tronchetti. Al polso mancino, nascosto dalla manica della camicia, vi ha posto un fuda esclusivo nel quale ha sigillato la frusta che, di recente, ha optato come arma a discapito di spade più grosse della propria figura che, al momento, non riesce neanche ad usare come vorrebbe. Sul petto – sotto i vestiti – è stato posto un ulteriore fuda, al cui interno è invece sigillata la sua nuova arma: la spada di Chakra, ch’è in realtà soltanto un manico nel quale è possibile trasmettere il proprio Chakra. Al momento, non riesce ancora ad inquadrare la figura di Kore ch'è ferma da tutt'altro stand, anche perché l'attenzione della rosata è al momento finalizzata proprio a tutt'altro genere di obiettivo. [ Vestiario: https://i.pinimg.com/236x/cd/ab/2b/cdab2babd260728e90a1185932dc3401.jpg ][ Chk On ] Aveva promesso alla rosata una cena, certamente quella sera non è adatta per rispettare la promessa fatta alla compagna ma quanto meno sarà utile al bianco per accontentarla temporaneamente, lei alla fine dei conti vuole un uscita romantica, no? Questo basterà per concedere al Senjuu maggior tempo. Il nostro terrorista di fiducia ha optato ad un outfit elegante, difatti ha rispolverato le proprie scarpe eleganti, che si abbinano bene ad un pantalone nero, stretto in vita da una cintura in pelle, tenuto all'interno del pantalone sopracitato la camicia bianca, ben stirata e abbottonata, mentre sulle spalle ricade una giacca scura, che viene però tenuta aperta. L'assenza dell'arto sinistro è impossibile da nascondere, la manica sinistra di conseguenza viene piegata e fissata con una spilla. Per l'occasione si è pure pettinato i lunghi capelli di colore bianco, tirandoli appena indietro, permettendo solamente ad un ciuffo di finire davanti al suo volto. Un vestiario semplice, privo di componenti che possano ricondurlo al mondo degli shinobi, ma il bianco non vuole rinunciare al proprio terrorismo, difatti ha deciso di portar con se questa sera una parte fondamentale del proprio equipaggiamento, l'unica cosa che non lo ha mai tradito: 20 carte bomba. Specifichiamo, 20 carte bomba piegate a metà come se fossero banconote e infilate nella tasca destra, in modo che siano facilmente accessibili pure per una persona priva di un arto come lui. La voce della rosata rompe il silenzio iniziale, questa lo invita ad avvicinarsi alle bancherelle per il tiro al bersaglio, per Mat quel gioco sarebbe una sfida, non impossibile ma divertente, ma è consapevole che sarà la Nara a portarsi a casa qualsiasi premio ella desideri... si tratta del ex kage di Konoha, se si è dimenticata come si lancia un kunai significa che è giunta l'ora del pensionamento! < Non possiamo certo rifiutare una vittoria gratuita, no? > ed è con un piccolo sorriso che compirebbe il primo passo per avvicinarsi alla bancarella indicatagli, sta volta senza difficoltà nel camminare, rispetto a quando ha ripreso i sensi davanti all'ospedale, ove la gestione del peso influiva particolarmente il suo andamento. Ancora nulla su Kore, il suo sguardo non cattura figure a lui già conosciute al di fuori di qualche passante che potrebbe aver incrociato durante la sua permanenza in quel villaggio delle ombre [Equip: tasca destra (20 carte bomba)]La tavola è apparecchiata e tutti i partecipanti alla nostra giocata hanno fatto il loro ingresso, abbiamo una Sunese e du Konohani, hanno intenti diversi al momento l'una è subito attirata dalla sete di conoscenza e si dirige verso il tendone nella speranza di vedere qualche animale selvatico che le ricordi una missione svolta tempo addietro; gli altri due invece sembrano del tutto intenzionati ad andare a vincere qualche premio alla bancarella del tiro a segno, chissà se ci riusciranno. Iniziamo dalla Chuunin Sunese che mangia i suoi gnocchi di riso con gusto mentre cammina verso il tendone distante si e no una trentina di metri da lei ma ovviamente, dato lo sfavillio delle luci e la grandezza dello stesso è impossibile da non notare; più ci si avvicina al tendone più la calca si fa affollata e pressante, sembra ci sia un imbonitore all'ingresso del tendone che sta staccando i biglietti per l'ingresso e svariati artisti di strada che invitano le persone a mettersi in fila; un mangia-fuoco da sfoggio delle sue abilità intrattenendo la folla in fila; è un omone alto quasi due metri e largo quasi lo stesso, muscoloso e peloso; indossa una canotta a strisce orizzontali nere e un pantaloncino attillato che lascia ben poco spazio all'immaginazione dei più maliziosi, i capelli e i baffi sono neri, umettati di tutto punto con una fila al centro e schiacciati contro la calotta cranica i capelli e a manubrio e all'insù i baffi, viene da chiedersi visto il suo mestiere come quest'uomo faccia a non prendere fuoco ad ogni pié sospinto. <Signori e Signore, siete pregati di mettervi in fila ordinata, il nostro tendone è grande abbastanza per tutti ma rispettiamo le norme di sicurezza, formate una fila ordinata verso quella direzione!> è il mangia-fuoco a parlare, con una voce bassa e roca, ha un modo tutto suo per indicare la direzione della fila, di fatti subito dopo aver pronunciato quella frase prende una boccetta contenente un liquido infiammabile e se l'avvicina alle labbra, ne prende una bella sorsata e, avvicinando un bastone con una fiamma su un lato alle labbra sputa il liquido su quest'ultima creando una lunga striscia di fuoco in direzione del tendone, scatenando eccitazione e applausi dalla folla in fila. I due Konohani invece sono oramai vicino alla bancarella del tiro al bersaglio, non è troppo affollata, la gente è troppo impegnata a mangiare e a fare la fila per le bancarelle del cibo; davanti a loro due c'è un solo altro avventore, una bambina, di circa nove anni, che vuole a tutti i costi vincere il peluche più grande dello stand: un Orso polare alto ottanta centimentri largo sessanta. La piccola indossa una magliettina a collo alto rosa antico con dei fiorellini neri stampati sopra di essa, dei leggins neri e degli stivaletti col pelo rosa; porta i capelli a caschetto, rossi come la fiamma; sul suo volto c'è una costellazione di lentiggini da fare invidia al cielo e gli occhi sono verdi profondamente irritati. <Non è giusto nonnetto dammi altri tre shuriken sono sicura di riuscirci stavolta> dice in direzione dell'uomo dietro al bancone, un bel cinquantenne dai capelli brizzolati e ricci e dall'aria distinta che non è troppo convinto dalla situazione <Piccola hai provato un sacco di volte e hai mancato tutte le volte il palloncino, perché non risparmi i soldi per qualche dolcetto?> il tono è paterno e pacato nei confronti della piccola che però sembra essere di tutt'altra opinione <Soldi miei decisioni mie! Dammi altri tre Shuriken!> bofonchia la piccola mentre lancia in malo modo le monetine in direzione dell'uomo che sospirando allunga i tre shuriken di legno alla piccola. L'uomo solo ora si avvede dei suoi altri due avventori e li accoglie con un sorriso <Buonasera ragazzi! Vi sentite fortunati stasera? Ho premi per tutti i gusti! Perché non provate a vincere qualcosa?> gli occhi neri dell'uomo passano dalla Judahime al terrorista cercando di convincerli a fare una cosa che i due avevano effettivamente già intenzione di fare. <Vecchio! Altri tre!> è ovviamente la piccola che ha mancato nuovamente il bersaglio e vuole riprovare. <È qui da quaranta minuti, non si è avvicinata nemmeno una volta al bersaglio ma non vuole andarsene, non vedo nemmeno i suoi genitori in giro>. Si lamenta con i due il vecchio mentre porge nuovamente gli shuuriken alla piccola e mette il denaro in cassa.[Ambient chiusa - Turnazione Libera]
16:34
Utente anonimo:
Se osserva la gente in quel suo incedere è per evitare di finirci contro, quindi nel suo percorso non si accorge ancora di Furaya e Mattyse perchè evitare gli estranei richiede, mangiando peraltro, attenzione estrema specialmente quando nei trenta metri si sta addentrando nella folla in qualche modo, usando persino la sua Giara come impaccio fisico per evitare che la gente la urti manco fosse un animale da soma. Degli artisti a destare la sia attenzione è il mangiafuoco, non tanto per le nudità ma...come fanno quei baffi a non prendere fuoco? Questa è magia per la Sabaku, i piccoli dettagli ignifughi. Lo fissa con attenzione e non può che esser vagamente sedotta dall'idea della fila ordinata, così nessuno la toccherà. <Oh, grazie ai kami!> Soffia mettendosi in fila ma continuando a mangiarselo con gli occhi. Intanto l'omone sta dando sfoggio delle proprie abilità, la bocca allappa un altro gnocco tra le labbra. <Senti non ce la faccio devo chiedertelo.> Indicandolo a debita distanza con le bacchette. <Come fanno a non prendere fuoco? Il pelo è la cosa più ignifuga che riesco a immaginare...> Non riesce proprio a trattenerla quella domanda? A quanto pare...beh no. Ma non si scompone dalla fila, imperterrita per il suo biglietto cercando di attirare così le attenzioni del baffuto seminudo. <Voglio sapere se ci metti qualcosa, sbancheresti tra i rimedi al Katon, è vero che l'olio di grasso di pesce tonno aiuta?> Immaginate ora quest'energumeno che tutte le mattine si imbalsama le ascelle ed il petto peloso con l'olio di tonno e avrete compreso quanto le fantasie di Kore siano ad una bizzarra ed improvvisa deriva {Chk ON} Il bianco si avvicina così insieme alla rosata allo stand desiganto, ciò che resta del suo sguardo ambrato viene catturato dalla presenza di quella bambina che inizialmente sembra aver da discutere con il proprietario del tiro al bersaglio, ottenendo in fine ciò che desidera, altri tre shuriken di legno. Mat tiene lo sguardo fisso su di lei mentre la osserva lanciare, è una bambina, non si aspetta mica che centri tutti i bersagli, ma osserva come ognuna delle armi da lei usate va a vuoto. Il viso del Senjuu salta repentinamente sulla figura della rosata a cui porge un piccolo sorriso. < Penso tu abbia già capito... > Mat è un terrorista e uno shinobi che non si è mai fatto problemi a uccidere o torturare, ma ciò che è accaduto con sua figlia e che sta vivendo lo ha reso particolarmente debole alla presenza dei bambini, che lo addolciscono rendendolo quasi innocuo. QUASI. Raggiunta quindi la bancarella ascolterebbe il dire del vecchio, annuendo un poco con il capo. < Ci pensiamo noi vecchio. > Come il signore riarma la piccola, Mat ci si avvicinerebbe, portandosi alla sua destra. < Ti serve una mano scricciolo? Così non li colpiresti neanche se il bersaglio fosse quello scorbutico del proprietario. > Si, poco rispettoso nei confronti del povero lavoratore, ma per Mat tutte quelle bancarelle sono solo una truffa legalizzata dallo stato !!11!. Il bianco quindi attenderebbe risposta, mantenendo un ampio sorriso sul proprio volto. < Quando ho iniziato a lanciare shuriken mi hanno detto di allineare le spalle, la linea che unisce le spalle indica il punto in cui vuoi colpire. > E' giusto l'inizio di una lezione teorica, non può forzare la bambina a mettersi in una posizione meno che un altra, deve prima assicurarsi che questa accetti veramente il suo aiuto. < Certo che il legno non è un materiale stupido per il tiro al bersaglio eh? > Alzando la voce, voltandosi ora sia verso Furaya che con il proprietario di quello stand. < Molto leggero, basterebbe un po' di vento per mettere in crisi un ottimo lanciatore. > Ma Mat ha sempre un asso nella manica. Se le cose andranno male, rimedierà lui in qualche modo. Modo ovviamente poco piacevole. Quindi Mat rimarrebbe lì, in attesa di risposta dalla bambina e dal vecchio, mentre renderebbe la propria fiamma rosata il soggetto del suo sguardo. < Ci mostri come si fa? > [Equip: tasca destra (20 carte bomba)] Insomma... il divertimento ivi presente n'è per tutti. Bisogna soltanto trovare quello adatto al momento e alla situazione, nonché al proprio mood. La donna non può esimersi dal tiro a bersaglio, ben consapevole d'avere una mira eccelsa e precisa. O l'aveva. E' pur sempre passato un po' di tempo, dieci anni di stasi nel cristallo si fanno tutt'ora sentire e, pur avendo recuperato buona parte della propria energia e forza, non vuol dire che le sia tornata nel suo complesso. V'è anche il fattore dell'innata base, ma per quella il discorso da fare è decisamente tutt'altro. <Già.> Replica soltanto in direzione del bianco, donandogli un'occhiata un po' più attenta così dar attenzione al vestiario che ha deciso di indossare per l'occasione. <Non è un po' troppo elegante?> La domanda sorge spontanea, stringendosi però nelle spalle perché sia mai che passi come una lamentela. Si sporge in direzione del bancone adibito a tira a segno, portando le mani dietro la schiena come se stesse atteggiandosi a brava scolaretta in attesa di spiegazioni da parte del Sensei. Uno sguardo viene lanciato alla volta della bambina nonché successivamente in direzione di Mattyse, affinché possa conseguentemente dargli quel TACITO ASSENSO di cui necessita. <Schiena diritta, occhio puntato al bersaglio. Il braccio deve seguire una precisa traiettoria di distensione, altrimenti colpirà il punto sbagliato.> Cerca di dare a sua volta una spiegazione, aggiungendovi un sorrisetto di contorno pur sempre donato alla bambina, così da non sembrare troppo aggressiva nei modi di fare e nel tono sostenuto nei suoi confronti. Soltanto alla fine di questo fugace discorso spiegativo, si rivolgerebbe finalmente al proprietario della baracca. <Potrei provare? Quanto costa?> Le domande più che lecite pare siano state postate, motivo in più per attendere che le vengano concessi gli shuriken da lanciare - altrimenti, potrebbe anche decidere di usare i propri. Tuttavia, l'intenzione è di non dare eccessivamente spettacolo. Quindi, tenta quanto meno di non farsi distinguere dalla massa. D'altronde, ha già a che fare con un terrorista con cicatrici visibili e privo d'un arto; son dettagli che volente o nolente non passano inosservati, poiché differenti dalla massa che li circonda. Senza contare che il volto della Judai è tutt'ora scolpito s'un monte nel settore konohano. [ Vestiario: https://i.pinimg.com/236x/cd/ab/2b/cdab2babd260728e90a1185932dc3401.jpg ][ Chk On ]La fila scorre lenta ma costante portando la Sabaku proprio di fronte al mangia-fuoco, l'uomo sulle prime non presta attenzione a nessuno se non al suo compito da sorveglia fila, ma è quando l'albina gli rivolge la parola che svolge il suo sguardo nero e penetrante nella sua direzione, compie qualche passo per avvicinarsi alla ragazza e ascolta la sua domanda riguardo i baffi. <Oh i miei baffi? Ti piacciono?> chiede l'omone ridendo di gusto manco avesse fatto una battuta tra le più esilaranti del pianeta, poi continua <Oh nono, non suo l'olio di grasso di pesce tonno, non ne conoscevo nemmeno l'esistenza prima che me lo nominassi tu, piccoletta! Semplicemente sono anni e anni di pratica e una pettinatura ben studiata per evitare di prendere fuoco, non volevo finire mica come il mio vecchio! Pensa che lui aveva la faccia tutta bruciata, dal labbro superiore in su, aveva i capelli lunghi ed era molto peloso, un disastro annunciato, forse lo conosci! Il Grande Fiammini? Non ti dice niente? Sono suo figlio, il piccolo Fiammiferino!> l'uomo parla fin troppo e non sembra avere un freno, quanto al suo nome poi non ne parliamo un uomo della sua stazza, definirlo piccolo fiammiferino è quanto meno incoerente. Rivolgiamo però ora il nostro focus sulla bancarella del tiro a segno. Il terrorista è il primo a rivolgersi alla bambina che lo guarda attenta negli occhi e poi si focalizza sulla manica ripiegata sulla spilla, poi con tono acido gli risponde <E tu che vuoi vecchio, non sarai mica uno di quegli adesca bambini di cui mia mamma sente parlare sempre alla radio? Guarda che ho lo spray al peperoncino con me!> dice la ragazzina indicando la bomboletta attaccata al suo collo <Ora su da bravo e fammi concentrare! L'orso polare sarà mio!> insomma la piccola ha un carattere tutt'altro che docile e i suoi capelli sembrano essere un avvertimento da parte di madre natura di fare attenzione che la piccola è una tosta. Non degna nemmeno di una risposta la rosata, ma parla nuovamente col terrorista <è troppo bella per te, ha il gusto dell'orrido!> e gli fa una linguaccia tornando a lanciare shuuriken verso il palloncino adibito alla vittoria dell'orso polare, quello più lontano e che in apparenza sembra essere leggermente più sgonfio rispetto agli altri. È l'uomo poi quello che si sente chiamato in causa dalle parole di Mattyse <Signore con permesso, il mio gioco è lecito e il legno è stato scelto solo come misura preventiva per evitare danni a cose o persone> l'uomo parla come un manuale di sicurezza sul lavoro, ma dalle narici larghe si può tranquillamente notare che l'insinuazione del Senju sia tutt'altro che gradita. Quando poi la rosata gli pone le sue domande l'espressione dell'uomo torna affabile e gentile <Certo che potete provare, signora, il costo è di cinquanta ryo per tre shuuriken di legno oppure per un kunai, capisce bene che è più facile mirare con quest'ultimo e quindi non posso permettermi di darne più di uno per tentativo. Ovviamente anche il kunai è in legno, capirete spero.> dice l'uomo tranquillo con un sorriso a trentadue denti. <Però dato che il vostro compagno sembra essere scettico prima che facciate la vostra scelta vi faccio valutare peso e bilanciamento sia degli shuuriken che del kunai così che non pensiate a degli imbrogli, che ne dite?> L'uomo non sembra rendersi conto di chi ha di fronte, deve essere veramente a digiuno di storia recente, o anche di politica per non fare il collegamento con il volto di pietra scolpito nel settore di Konoha con quello della bella donna presente di fronte al suo stand. <Ah Dannazione, non mi ci sono avvicinata nemmeno stavolta!> urla la bambina saltando sul posto e scuotendo i pugni in alto e in basso in preda alla stizza. Mattyse sarà così buono da fornirle nuovamente assistenza oppure lui e la rosata opteranno per altre soluzioni? [Ambient chiusa - Turnazione libera]
17:19
Utente anonimo:
Gli occhi nel colore nero come la pece vengono assorbiti come dettaglio solo secondariamente, quando la fissa, come se non riuscisse a distrarsi dai suoi baffi. <Non dico che ne vorrei di uguali ma...>è la resistenza al fuoco che le interessa, che la attrae in qualche modo verso il seminudo fuochista. L'olio di tonno a quanto pare non è la risposta, una risposta che potrebbe essere in realtà deludente, solo l'acconciatura? Mentre l'altro nomina la sua stirpe circense addenta un altro ed ultimo gnocco dalla sua scatoletta d'asporto in cartone mettendoci dentro le bacchette. <Fiamminì? Non era quello famoso del Circo Orfai?> Chiede dopo aver rigorosamente deglutito ma continuando a fissarne i baffi con insistenza. <No, non me la bevo, non può essere solo la pettinata qualcosa ce l'hai messa sicuramente...Fammeli toccare!> Oh, ma peggio dei bambini, san tommaso se non tocco non credo, che poi lei la gente la schifa pure se deve farsi curare ma quei baffi, no, quelli no, all'improvviso la sua ossessione è unilaterale verso il fuochista e vuole sapere ogni angusto segreto della nera e arricciata peluria, quando si dice conoscere ogni pelo di qualcuno insomma. <Perchè ti fai chiamare piccolo fiammiferino comunque? Potresti farti chiamare che sò...Il largodispallecannoneinfuocatodikagegakure, per dire.> Sentenzia prendendo un sospiro come se dovesse insegnare lei al circense a scegliersi un nome d'arte efficace. <E poi la faccia bruciata ha il suo stile...Ha quel non so che di bullo e sensuale. Non escludere qualche ustione volontaria prima della fine della carriera, fa paura ai bambini...Senti, così mi evito la fila, ci sono gli animali nel circo? Grossi felini che sembrano pumatigrelinceleopardoleonegatto?> Che se non c'è, non entra, a quanto pare {Chk ON} La voce della bambina spicca in acutezza rispetto quella del vecchio, attirando ancora l'attenzione del bianco che viene malamente minacciato, ma non la prende a male, a contrario, si mette a ridere soprattutto quando questa palesa di essere armata. < Oh no, lo spray al peperoncino no! > con tono beffardo, continuando a ridere. < Dai piccola, ho un braccio e un occhio solo, non posso essere una minaccia neanche per una bambina grande come te. > Proviamo a comprarla con la storia del "bambino grande", di solito è quello che i bambini si vogliono sentir dire... < Cosa ti costa provare a fare come ti diciamo noi? Magari impari a lanciare come un vero kage! > Il volto torna repentino verso il vecchio a cui porge un sorriso più beffardo, prendendo quella come una sfida. < I prossimi shuriken alla bambina li pago io. E anche un kunai. Vediamo se il peso cambia così poco come dici... Anche perché, il problema delle armi non è il materiale. > Parla di sicurezza, in tal caso dovrebbe usare punte smussate, che influirebbero sulle prestazioni del gioco. La risposta ricevuta dal vecchio quindi fa addrizzare le orecchie a Mat nemmeno avesse fiutato del marcio, il bianco tornerebbe a osservare la rosata, porgendole un altro sorriso. < Però la piccola ha ragione, sei troppo bella per me... chissà che ci trovi > Scrollando appena le spalle. Il bianco chiuderebbe entrambi gli occhi per poi ricreare nella propria mente un immagine del proprio volto. Questo avrebbe entrambi gli occhi aperti, i diversi colori sarebbero ben visibili e messi in risalto: il destro un ambrato piu` acceso rispetto a come sia realmente, ed il sinistro cosi` opaco da essere paragonabile al bianco della cornea. Mat andrebbe a concentrarsi inizialmente sul sinistro, associando a quel bianco quella che sarebbe l'energia mentale, tentando inizialmente di smuoverla con una vibrazione, come se si trattasse di un liquido, per poi cerca di farle compiere un movimento circolare. Se vi fosse riuscito, andrebbe a concentrarsi sull'occhio destro, quello ambrato, a cui tenterebbe di assegnare l'energia fisica, caratterizzata dalla forza dei propri muscoli, anche con questa tenterebbe inizialmente di smuoverla con una vibrazione per poi farla girar in senso orario, come quando si mescola un minestrone con il cucchiaio di legno. Se fosse riuscito nel ricreare le due energie, continuerebbe inizialmente a farle girare, per poi cercar di farle avvicinare, proprio come due liquidi, verso il centro di quel volto ricreato dalla sua mente. Mat tenterebbe di farle riunire attraverso sempre una rotazione, l'energia mentale cercherebbe di unirsi dall'alto, mentre quella fisica dal basso, cercando di mischiarsi man mano che i due recipienti, gli occhi, andrebbero a svuotarsi, donando il loro contenuto al quel miscuglio. Cercherebbe cosi` di mischiare le due energie, intento ad unirle per ricreare quello che, se vi riuscisse, inonderebbe il suo corpo come Chakra. Riaperti gli occhi, andrebbe a fissare i diversi bersagli < A quale stai puntando? > Chiede ancora alla bambina, iniziando a studiare le distanze fra loro e quel palloncino. [Impasto chakra 3/4][Chakra 25/25] [Equip: tasca destra (20 carte bomba)] La bambina sembra avere un caratterino tutto pepe... tanto da poter tenere testa al terrorista a prescindere dalle venti carte bomba che si trascina dietro come un mazzo di banconote. <Però, sai sicuramente come farti rispettare.> Mormora in direzione della piccola, lasciandosi andare anche ad una piccola risata di circostanza - nervosa, più che altro. <...gusto dell'orrido?> Oltremodo sorpresa dal commento altrui, la rosata tende però a concentrarsi anche su quel che sta facendo. Sia mai che l'orgoglio la faccia da padrone e le faccia vincere quel peluche soltanto per non darlo alla ragazzina. Sì, lo farebbe. Sì, ne ha così tanto da non lasciar vincere una bambina soltanto perché tale. La donna tasta la tasca porta oggetti così da riuscire a sfilare una banconota da cinquanta ryo che rivolge al proprietario della bancarella. Non ha problemi ad usarli una volta tanto per un divertimento legato a sé stessa. Specialmente quando la stragrande maggioranza delle volte a sé stessa non ci pensa affatto. Attende che le vengano dati gli shuriken. La sborona in questa situazione sarebbe meglio non farla. Il tentativo unico con il kunai toglie le varie possibilità di prendere in esame quella vittoria. A tal proposito, infatti: <Scelgo gli shuriken.> E' vero che con il kunai riuscirebbe ad avere una mira perfetta rispetto allo shuriken che gira su sé stesso durante il lancio, tuttavia pretende anche d'avere qualche possibilità in più per evitare che fallisca del tutto. Quando chi di dovere le avrà fornito il necessario, la donna compirà qualche passo indietro così da sistemarsi praticamente frontale al bersaglio da colpire - differente ovviamente da quello della bambina. <Lascia che impari da sola coi propri errori. Le abbiamo fornito l'insegnamento necessario e dei consigli che non vuole seguire. Vuol dire che spenderà i soldi della sua paghetta come preferisce e che quel peluche gigantesco lo prenderò io!> Sì, sta cercando proprio di sfidare la bambina. D'altronde, ha un atteggiamento piuttosto aggressivo nei loro confronti e pare che sia orgogliosa tanto quanto la Judai. Tanto vale sfruttare la situazione a proprio vantaggio. Porterebbe l'arto inferiore mancino in avanti rispetto allo speculare opposto, così da aver in ogni caso un solido appoggio. La schiena risulterebbe essere al contempo piuttosto ritta, così da sfruttare adeguatamente la posizione a proprio vantaggio. Le spalle si ritroverebbero poste frontalmente al bersaglio, mentre le dita si occuperebbero di sorreggere lo shuriken dal centro vuoto, facendo chiaramente attenzione alle lame. Cerca di allineare lo sguardo con una mira ben precisa, tenendo sott'occhio l'obiettivo. L'arto superiore destrorso verrebbe dapprima piegato in direzione del petto durante la fase di cattura della mira, dopodiché ben disteso in avanti irrigidendo la fascia muscolare sottostante. Si distanzierebbe dal plesso solare, portando le dita ad aprirsi nella parte finale del tragitto così da esser certa d'aver mirato come si deve. [ 2/4 - Lancio Shuriken ][ Chk On ]Furaya perfavore lanciami 3 d100 da 67 in su colpisci il bersaglio
Furaya tira un D100 e fa 92
Furaya tira un D100 e fa 84
Furaya tira un D100 e fa 43
La ragazza delle sabbie sembra essere ipnotizzata dai baffi a manubrio del piccolo Fiammiferino come un gatto con una piuma attaccata ad uno stecchino e la sua attenzione è tutta rivolta verso l'uomo e non più verso la fila tant'è che un paio di persona provano anche a passarle avanti di soppiatto. Fiammiferino ovviamente distratto dalla conversazione con la fennec non si accorge di nulla. <Ohohoh ti ringrazio è un bellissimo complimento per me!> le dice lisciandosi il riccio del baffo destro con la mano del medesimo lato, ma l'uomo apre la bocca stupito quando Kore mostra di conoscere effettivamente suo padre <Oh ma allora sei un'appassionata! Sì mio padre lavorava proprio per il circo Orfai, però chiuse i battenti dopo la guerra.> dice con tono contrito l'uomo. La ragazza poi vuole toccare i suoi baffi, nemmeno fosse una bambina che vuole provare a strappare la barba a babbo natale per vedere se è veramente lui; ma l'uomo sembra aver preso in simpatia la fennec e quindi le si avvicina tranquillamente lasciando che quest'ultima tocchi i suoi baffi cento percento naturali e solo impomatati con della comune brillantina, cosa che lascerà la mano della fennec leggermente unticcia dopo il fatto. <Non ho scelto io il mio nome, l'ha scelto mia madre, sono il piccolo della famiglia, non lo cambio per rispetto nei suoi confronti> risponde l'uomo molto tranquillamente <Ma Allora sei veramente tanto informata! LargoDiSpalleCannoneInfuocatoDiKagegakure è mio cugino! È entrato nella compagnia giusto qualche mese fa, lo vedi? È il biondino all'ingresso del tendone a mezzanotte sparerà dei fuochi d'artificio eccezionali! Pensa che in un vecchio libro ha trovato anche dei disegni della volpe a nove code e l'ha ricreata con i fuochi d'artificio! Lui si che è un maestro!> Dice l'uomo con tanto di luccichio negli occhi segno di quanta stima lui abbia nei confronti del cugino LargoDiSpalleCannoneInfuocato! La domanda della Sabaku poi lo lascia un po' interdetto, ci pensa qualche secondo poi si guarda attorno e avvicinandosi alla fennec le sussurra <Non dovrei dirtelo, ma no, non ci sono felini tra gli animali, solo qualche Passero ammaestrato, qualche cuculo e un inuzuka col suo cane> dice il mangia-fuoco vuotando il sacco con la Sabaku <Però lo spettacolo di magia è veramente bello, tagliano in due una donna!> si affretta ad aggiungere l'uomo sperando di non aver fatto perdere un cliente al suo tendone con la sua lingua lunga. Nel frattempo allo stand del tiro a segno l'aria si fa infuocata; la rosata sembra prendere sul personale le risposte scorbutiche della piccola e decide quindi di sfidarla al tiro al bersaglio. Intanto la piccola risponde al terrorista che prova a ragionarci in modo adulto e razionale, peccato che lei non lo sia affatto, né adulta né tantomeno razionale, dopotutto si sa, i giovani credono sempre di avere la verità in tasca. <Beh se hai un braccio solo e un occhio solo vuol dire che sei un pessimo rapitore di bambini e che qualcuna ti ha fatto il culo prima di me!> parole al vetriolo quelle della bambina rivolte al terrorista che però sembra averla presa in simpatia per qualche modo e le paga un altro giro di shuriken e uno di kunai; l'uomo prende i soldi e porge gli oggetti alla bambina <Siete libero di credere quello che volete signore, ho la coscienza pulita, e non sono responsabile per la capacità di mira dei miei clienti. La bambina sente però subito dopo le parole della rosata che presa dallo spirito competitivo tipico del fuoco che arde dentro ogni Konohano (?) decide di rivolgerle la parola <Non azzardarti, sto qui da un sacco per quel peluche!> e detto questo prenderà il kunai e gli shuuriken che ha scroccato e li inizia a lanciare proprio quando l'ex decimo hokage inizia a lanciare i suoi shuuriken: primo lancio, centro perfetto, il palloncino esplode lasciando cadere in terra dei coriandoli contenuti al suo interno; secondo lancio con il medesimo risultato; ma quello più strabiliante è il terzo che viene deviato per puro caso dal kunai lanciato a caso dalla bambina nella speranza ancora una volta di colpire il palloncino con l'orso polare. L'uomo è strabiliato e pensa di risolvere la situazione bambina in un modo non proprio convenzionale <Complimenti per la mira signora, visto che ne ha colpiti due su tre può scegliere se prendere l'orso polare oppure se invece preferisce i due ragnetti di peluche> la speranza dell'uomo è ovviamente che la Judahime prenda l'orso così da togliersi la bambina dalle scatole. [Ambient Chiusa - Turnazione libera| Il chakra di Mattyse si attiva]
L'atteggiamento della bambina è sempre su quel passivo aggressivo che però a Mat ricorda molto il fare della propria bambina, quella che si sta addentrando nell'adolescenza e che se mai tornerà a casa con lui lo farà nel momento esatto in cui inizierà ad avere tutte quelle grane che i ragazzini tendono ad avere dopo gli undici anni, per questo non ha difficoltà a sorriderle nonostante la mancanza palese di educazione, rimanendo lì disponibile per quella spiegazione teorica del lancio dello shuriken. A quanto pare la fanciulla accetta però la sfida di Furaya, che scaglia le sue armi facendo due centri su tre. Lo sguardo cade inizialmente sulla rosata, per poi portarsi verso il vecchio. < Se l'ex kage avesse sbagliato, avresti dimostrato di aver ben più che la coscienza pulita. > Suona quasi come una minaccia proveniente dalla sua voce, Mat spera pure che il proprio aspetto lo aiuti a incutere un pizzico di timore nella altrui figura. Giunta la decisione della Nara riguardante il premio, Mat si volterebbe verso la bambina a cui continuerebbe a sorridere. < ti sarebbe bastata un po' di educazione in più... > E si chinerebbe in avanti, concentrandosi ora sulla bomboletta di cui la piccola parlava poc'anzi, il bianco tenterebbe di sfruttare la propria agilità per allungare l'unico arto a sua disposizione e afferrare quella bomboletta e sottrargliela come se fosse un ladro. Se vi fosse riuscito, drizzerebbe successivamente la schiena per portar l'oggetto il più lontano possibile dalla creatura. < Conviene che torni da mamma e papà ora... saranno preoccupati. > [2/4 tentativo shippo spray al peperoncino][Chakra 25/25][Equip: tasca destra (20 carte bomba)] Il primo Shuriken viene diretto verso uno dei palloncini, facendolo esplodere di netto. Successivamente anche il secondo compie la medesima traiettoria e facendo in modo d'avere anche lo stesso risultato. L'ultimo, contrariamente a quanto pensato, viene divelto dall'arrivo del kunai della bambina. Sbaglia mira, facendo sì che anche quella della Judai vada spostandosi e non colpisca l'ultimo palloncino. La fortuna pare essere comunque dalla sua parte, tanto che il proprietario pare permetterle di scegliere tra l'orso di peluche e due ragnetti. In effetti, potrebbe optare per i due ragnetti così da dividere il premio anche con la bambina - di base, un adulto potrebbe comportarsi proprio in questo modo. Gonfia il petto, al contrario. Mostra un sorriso fiero, stendendo l'arto precedentemente usato per il lancio delle armi alla volta dell'enorme vincita. <Voglio l'orso!> Esclama convinta, fiera d'aver trovato una soluzione e d'aver persino vinto. Nell'attesa che le arrivi il premio tra le mani, lo sguardo di superiorità adornato da quel sorrisetto compiaciuto va focalizzandosi alla volta della bambina - solo per vedere che faccia fa. S'appropinqua poi ad avvicinarsi all'orecchio del bianco, così da sussurrare qualcosa che solo lui - e lui soltanto - potrà sentire. <Sai cosa ci trovo? [ Il resto non è narrabile ] > Lascivo il tono con il quale gli sussurra all'orecchio, abbastanza poi da staccarsene onde evitare che la bambina possa cercare di accalappiare quel peluche troppo grande persino per lei. Tiene sott'occhio il bianco affinché possa accertarsi che non faccia a sua volta qualcosa di troppo sconsiderato - non si sa mai cosa gli possa passare per la testa. <Se avesse tentato d'imbrogliare, ce ne saremmo accorti.> Replica infine all'indirizzo sempre del Senjuu, così da concludere anche quella sottile avversione nei confronti del proprietario e l'ipotesi che abbia potuto in qualche modo imbrogliare. [ Chk On ]La rivelazione del mangia-fuoco alla Sabaku provoca in lei disinteresse nei confronti del tendone per il quale stava facendo la fila motivo per il quale esce dalla fila e decide di andare da un'altra parte; il Piccolo fiammiferino è interdetto e non fa altro che commentare <Torna a trovarci, la prossima volta i miei baffi saranno ancora più lunghi! (?) > e detto questo torna ad occuparsi della fila e degli avventori che stanno andando ancora verso il tendone. Allo stand del tiro a segno la diatriba tra l'albino e il proprietario sembra non essere finita, forse il proprietario ricorda al terrorista qualcuno che lo picchiava da piccolo, o almeno questo è ciò che lui pensa. <Il fatto che abbia colpito i bersagli dimostra la sua bravura e la sua cattiva fede signore, dovrebbe fidarsi un po' più del prossimo> dice l'uomo senza sembrare minimamente intimorito dall'aspetto dell'uomo, conscio anche del fatto che attorno al perimetro della festa le forze dell'ordine sono all'erta in caso di problemi di ordine pubblico. L'uomo poi non degna più di uno sguardo il terrorista andando poi a prendere il peluche dell'orso polare e consegnandolo nelle braccia della donna <A lei signora ex kage> dice l'uomo con un sorriso ampio e allegro, più che per la vittoria della rosata perché spera di essersi tolto dalle scatole la piccolina. La bambina quando sente la risposta della donna tira un urlo acuto simile a quello di un famoso cattivo di un film di fantascienza <Noooooooo> e oltre al danno la beffa; il terrorista con un rapido movimento strappa dal collo lo spray al peperoncino della bambina e le intima di tornare dai suoi genitori. La bambina fa tanto d'occhi che le iniziano a diventare lucidi in un misto tra rabbia e tristezza per aver perso quello che avrebbe dovuto essere il suo peluche e inizia a correre in direzione di un mangia-fuoco vicino al tendone urlando <NON è GIUSTO QUELLA DONNA MI HA RUBATO IL PELUCHE E IL VECCHIACCIO CON LEI MI HA RUBATO LO SPRAY!!!> Corre ad abbracciare il Piccolo Fiammiferino parlando tra le lacrime e venendo presa in braccio da quest'ultimo mentre lacrime e muco della bambina sporcano il petto villoso dell'uomo. Se l'attenzione dei due fosse ancora diretta nei confronti della piccola bisbetica potrebbero sentire il mangia-fuoco rimproverarla <Ti ho detto mille volte di non disturbare Sokka-san mentre lavora e di non spendere i tuoi soldi in quella roba, hai due mani sinistre, e poi fai passare Sokka-san per un truffatore!> a seguito di ciò la bambina continua a piangere sbattendo i pugnetti sulle spalle di un esasperato Fiammiferino che si chiede come mai sua figlia abbia quel caratteraccio. L'uomo dello stand in tutto questo congeda i nostri due avventori con un semplice <Passate una buona serata signori, spero di rivedervi al prossimo evento> sorride gentile donando loro un ultimo sguardo prima di abbassarsi al di sotto del bancone per recuperare altri due palloncini da sostituire a quelli fatti scoppiare dalla rosata. Cosa faranno ora i nostri due eroi con il loro fido compagno orso polare? Sta a loro decidere. [Ambient Chiusa - Turnazione Libera | SE End]
Il karma colpisce sempre le bambine maleducate, in questo caso, il karma porta il nome di Mat e Furaya. Certo, il bianco ci ha messo giusto un po' a decidere di fare un torto alla fanciulla ma sperava che la sua fosse arroganza e non maleducazione... ma se la rosata ha scelto di punirla appropriandosi del suo premio, allora il bianco stava sbagliando nel vederla con così tanta allegria... Il Senjuu segue inizialmente con lo sguardo la bambina che corre via in lacrime, voltandosi successivamente verso la rosata, che si era avvicinata per sussurrare parole indicibili al suo orecchio. Mat addrizza di colpo il capo, portando poi lo sguardo in direzione del vecchio. < E' stato un piacere. Buona serata. > Rapido, andando a portare lo spray al peperoncino nella propria tasca, insieme alle carte bomba, per poi tentar di afferrare una delle mani della rosata che lo accompagna, intenzionato successivamente a prendere a camminare verso una direzione poco precisa tirandosela dietro di forza... sempre ammesso che lei non decida di far resistenza, cosa che gli renderebbe la cosa a dir poco impossibile. < Vieni con me che ti faccio vedere a che serve la cintura. > Aveva chiesto come mai si fosse vestito così elegantemente no? Meglio quindi non precisare cosa il Senjuu abbia per la testa, ma è qualcosa sicuramente causato da ciò che la donna ha sussurrato nel suo orecchio. Che la serata romantica sia già finita? Dubito io a pensarlo, ma ho lo strano sentore che se Furaya non faccia resistenza, quell'orso rischi di diventare un accessorio poco consono per una bambina, come? Non è dato saperlo, non qui [END] Purtroppo è denotabile come il bianco e la rosata difficilmente possano svolgere il ruolo di genitore... il problema è che ambedue si sono riprodotti e ne hanno uno. E, col senno di poi, è poi denotabile come abbiano lasciato ad altri l'obbligo morale di educarli. La frase che gli ha sussurrato nell'orecchio pare aver sortito talmente l'effetto sperato che il bianco sancisce già di doversi recare altrove - di fretta, di forza. Le cinge una mano e inizia a tirarla chissà dove, in quale anfratto buio e nascosto. Sta di fatto che la donna lancia un'ultima occhiata alla bambina che è scappata piangendo dal padre evidentemente, seguendo una scrollata di spalle da parte della Judai. La ricordano già come una dittatrice, figurarsi se ormai si pone qualche problema. Deve dimostrare agli altri che è una persona stabile e che potrà riportare Konoha a quella d'un tempo, ma non lo farà certo regalando peluche ai bambini - che come valenza politica hanno ben poco. <Salve.> Saluta a sua volta il proprietario della bancarella, così da dirigersi altrove in compagnia del bianco. A questi invece rivolge un'occhiata divertita, lasciandosi trainare chissà dove da quella foga momentanea. <Oh, sono curiosa!> Esclama, ben consapevole tuttavia di dove questi voglia andare a parare. Sta di fatto che andrà via assieme al compagno, affinché possano sì visitare ulteriormente quel circo, ma al contempo divertirsi in maniere poco consone ai minori di diciott'anni. Insomma... come uscita "romantica", non è neanche andata così male. S'è vinta un peluche da sola (?). [ Exit ]