Oh guarda piccolo Shiroi, la pioggia sta cadendo di nuovo , lede la tua anima, accarezza i contorni del tuo stesso essere per donarne una forma confusa agli occhi di chi ti guarda, quella dell'acqua. Ame è con te questo giorno, ti accompagna nel tuo ritorno a quella che un tempo fu la casa dei tuoi avi, ad esser colui che porta ancora seco antichi insegnamenti andati perduti tra le piaghe di un tempo fatto ancora di morte e dolore. Il sangue che ti scorre nelle vene s'ha di antico per coloro che ancora hanno la forza e il desiderio di rimembrare ma qui nessuno ti conosce, nessuno sa chi tu sia, eppure porti sulle tue spalle un grande fardello. Te ne farai carico con l'onore che distingue i membri degli Ishiba oppure crollerai sotto il suo peso? Noi siamo qui per scoprirlo ed osservare come le tue piccole farfalle andranno ad evolversi. Sei stato gentilmente accompagnato proprio da Sango fino all'entrata del grande tempio in antico stile giapponese, il tetto spiovente di un blu molto particolare, le porte in legno scuro che sorreggono quella struttura. Delicate quelle statue si inerpicano ai lati d'esso, insieme a quel piccolo giardino che si innalza all'interno dello stesso creato appositamente da mani e occhi esperti di chi della bellezza ne ha fatta la propria arma. La rossa che ti ha accompagnato silente presa dai suoi pensieri non ti ha annunciato nulla su ciò che troverai al di la di quella singola porta, starà a te scoprirlo e tornar ad esser ciò che sei . Due guardie gemelle attendono i tuoi passi in tacita attesa davanti l'unica entrata che tu possa veder, i loro lunghi capelli neri li fanno apparire quasi dello stesso sesso eppure quelle iridi verdi seguono ogni tuo singolo movimento, pronti a tutto pur di proteggere quella che è la loro nuova casa. Priva di guerre, di divisioni interne eppure un odore quasi nauseabondo par impregnar l'etere di ciò che pare stia morendo. Ti ritrovi qui dunque, tutti attendono un tuo fare eppure i tuoi passi si muoveranno da soli, solo a te verrà permesso avanzare all'interno di quel loco, annuncia a tutti il tuo nome, riporta agli antichi albori questo mondo che sta dimenticando cosa significa essere Shinobi. Porta con te la speranza perfino di una donna che pare non averne più, ed essa attenderà li la conclusione di tutto quanto e attenderà te. Ma adesso sei tu il protagonista di questa storia, della tua storia, ed ogni tuo passo verrà seguito dai Kami della pioggia e da colei che fu un tempo la tua stessa nonna, gli stessi che adesso ti stanno donando lo scorcio di un villaggio ormai morto che forse non hai mai avuto modo di viver e vedere sulla tua stessa pelle pura. Avanza, noi ti attendiamo.
Oh per chi di Ame la pioggia è un problema? Forse per coloro che non la amano, ma non sei tu. Le tue vestigia si son rese pesanti, il rosso che si scurisce per la stessa eppure tutti gli occhi son su di te. Vi è solo un amaro sorriso da parte della donna, ma son i due shinobi adesso che odono le tue parole senza alcun problema, lo sguardo indagatore che scivola sul tuo vestiario. Elegante senza alcun dubbio perfino nelle tue attuali condizioni , per terminare sul tuo viso all'udire il tuo nome. Non riconoscono nemmeno il cognome che porti eppure sei un Ishiba , la sola presenza della rossa è come un piccolo accordo tra loro, riportare il clan a ripopolarsi raccogliendo le piccole anime che ancora vagano su quel mondo dismesso. "il capo clan può riceverti" il dire verrà solo dalla ragazza vicina, la stessa che andrà ad aprir le porte di quel caldo loco per immergerti infine nella calura che scivola sul tuo stesso viso giovane. Una stanza molto grande si aprirà ai tuoi occhi, delicate le decorazioni circondano quel lungo tavolo in legno scuro, basso , dalle gambe sottili che lo reggono nonostante il peso. I cuscini sono disposti per tutto il circondario, decorati con trame di fili di immagini astratte dai mille colori, e tutti i visi andranno a volgersi su di te. Non sono molti, troverai due bellissimi uomini sulla destra intenti a scribacchiare su delle pergamene, così come quelle donne che scivolano avanti e indietro portando seco bevande e sussurrando a colui che par esser il padrone di quella tenuta, colui che si trova al centro di tutto con aria particolarmente annoiata. I capelli rossi scivolano fino alle spalle, lo sguardo fiero e sottile che si solleva come serpe dorata e potrai notare quella piccola rossa farfalla tatuata sotto l'occhio sinistro. Le sue vesti son candide e bianche, quel kimono lasciato poco più aperto sul petto per mostrar la sua candida pelle intonsa. Il gemello andrà ad avvicinarsi ad esso per sussurrargli qualcosa all'orecchio, ti sta annunciando. "bene, un nuovo Ishiba dunque?" quella voce calda e basso ti arriva addosso come graffi di una tigre, come se volesse cibarsi di te e della tua pura bellezza "per quanto la tua bellezza possa esser alla nostra altezza " le braccia si allargano indicando i giovani presenti, tutti meravigliosamente belli in quelle loro vesti antiche e nei modi così curati - sprezzante in quel suo dire di chi si ritiene nettamente superiore all'umana concezione "e ti abbia accompagnato quella nostra traditrice di un tempo" un piccolo cenno alla donna che sosta ancora fuori di cui poco ancora sai "voglio veder la tua bellezza" lo stesso corpo dell'uomo che si solleva da terra , leggermente più alto di te ti verrà incontro con molta lentezza attendendo un tuo dire, un tuo fare. "mostrami cosa sei" le parole son state scelte molto bene per quel momento, e quello sguardo scivola sul tuo stesso corpo senza alcun ritegno, mentre il brusio delle varie genti inizia a scemare per porre l'attenzione solo su di te. I respiri che si fermano improvvisamente lasciando che il silenzio cada su quella stanza, tutti ti stanno aspettando, e la carta è ovunque presente in quel loco - bianca e pura come te ti sta aspettando. [chakra attivo per Shiroi]
Inutile aggiunger come tutti ti stiano osservando, come quel chakra dentro il tuo corpo vada a muoversi cercando la tua essenza primordiale per coglierla come un dolce fiore inalando la sua essenza. La stessa che andrà a collegarsi con quella carta che scivola verso il basso , la stessa che comanderai per unirla in quei piccoli pezzi per formar quelle tue ali bianche, si, ma lievemente trasparenti alla luce che filtra attraverso quelle finestre . Una visione angelica che si apre in un mondo oscuro, il bianco che ti dona così come quei capelli che madre natura ti ha lasciato "vedo che sai comandare già la nostra innata " sebbene il tuo potere sia ancora acerbo è vivo dentro di te adesso permettendoti di controllare in quel raggio tutto ciò che ti è avvezzo . Lo stesso capo clan che sorride mesto a quella visione, e allo stesso modo anche le sue di ali andranno ad aprirsi. Carta che proviene dalla sua stessa essenza eppure non bianca e pura come la tua, sbiadendo sulle punte con quel piccolo rosso che lo fa apparire come un angelo caduto , bello e terribile allo stesso tempo. Un contrasto di colori prima che quelle stesse scompaiano così come sono nate, come una brevissima visione di ciò che può lui solo per mostrarla a te, piccolo pulcino da poco nato , a mostrarti quella sua grandezza in confronto alla tua fragilità "e io ti ho chiesto di farmi vedere cosa sei" le donne che scivolano via da quella stanza come al sentore di un certo pericolo, gli uomini che chinano il capo sul tavolo stesso con evidente imbarazzo , in attesa che tutto si compia. I passi che risuonano lievi su quel pavimento liscio e privo di alcuna imperfezione , gli stessi che permetteranno al rosso di poterti osservare in tutto il tuo splendore "mostra il tuo corpo ad Akihiro Ishiba" un nome vezzeggiato con arroganza ,di colui che può tutto su coloro che vivono sotto la sua stessa ombra, di colui che spadroneggia all'interno di quel loco e di tutti coloro che alla fine gli appartengono " e mostrami il tuo attaccamento a me" lui, possessore di quel potere, fautore di un passato in cui è riuscito a racimolare le ultime anime divise di quel clan per farlo tornare ad esser qualcosa di simile che vi è stato prima "o sei talmente stolto da ascoltare una rossa che non ha alcun potere qui adesso e che ha tradito tutti noi?" una prova è quella che si sta svolgendo, spogliarti di quelle vesti per nutrir lo sguardo di colui che adesso ti è nuovo davanti, in quel sorriso arrogante di chi può far tutto al suo interno. Lui è il clan, esso è vivo per sua mano, e adesso ti attende ancora poco più vicino al tuo viso, di qualche metro che vi divide mentre attende la tua decisione, la curiosità che illumina quello sguardo d'ambra che si riflette nel blu del mare dei tuoi occhi. Decidi dunque, ormai il tempo sta scadendo, pensa a quelle sue parole e pesale nella tua nuova giovane mente.
Nulla dei tuoi ricordi, dei pensieri, può esser visto da coloro che sono li. Solo quello sguardo bieco porta qualcuno a pensare che forse quel clan non sia più quello di un tempo, e il ricordo permane amaro in coloro che tolgono lo sguardo da quel giovane uomo. Un senso di inadeguatezza si amplia nella stanza ampia e luminosa che pur par perdere quell'insita bellezza che vi è stata costruita attorno, tutto per quelle mani che si sollevano come un dio nei tuoi confronti. Eppure non verrai toccato, solo ammirazione da parte di quell'esser dagli occhi d'ambra. Gli stessi che scivolano veloci sul tuo corpo, di un re senza corona che si innalza al di sopra di coloro che non riconosce meritevoli della propria attenzione, ma non crolli nemmeno qui, ci vorrà molto altro per porre le tue ginocchia sulla fredda pietra per inchinarti a chissà quale vero kami. La bruciatura si inerpica sul tuo petto giovane, su quei muscoli inesistenti di un giunco appena cresciuto che ancor deve sbocciare mostrando i suoi petali più belli . "vedo che sei anche intelligente" un piccolo complimento? Ma quello sguardo permane li ancora a notar la tua cicatrice, lo stemma di un villaggio che non vi è più a viver ancora di qualche respiro "questa non è più l'Amegakure di un tempo ne il clan di cui qualcuno ti abbia potuto parlare. Questo è il mio clan adesso. " il suo piccolo regno ove spadroneggia come desidera, di coloro che non hanno la forza di continuare a combattere dopo quei lunghi dieci anni di supplizio continuo. " Lo comprenderai a tuo tempo giovane Shiroi" lo stesso capo clan che adesso volgerà te le spalle, soddisfatto d'aver preso per se qualcosa di intimo di un altro, di poter pensare di raggirare e di sottomettere coloro che lo circondano, e ancora alcuno s'è innalzato ancor più di lui. "prendi le tue vesti, sei libero di andare" un concedo che avverrà in breve quando avrai modo di veder le sue spalle per un'ultima volta in questo giorno prima che scompaia attraverso una delle porte laterali. Adesso sei libero di far ciò che desideri eppure verrai poco dopo accompagnato di nuovo alla porta da quei due gemelli che non guardano te, ma potrai coglier forse un senso di dolore nel profondo dei loro occhi e di parole non dette. Non è più l'Amegakure che ti è stata narrata, non vi è più quel clan di cui tanto hai sentito parlare, questo è un nuovo mondo ove il potere rimane nelle mani dei pochi che son riusciti a prenderlo a loro tempo. Custodisci queste parole, lo comprenderai ad ogni tuo piccolo passo come il tuo mondo candido , qui, non esiste. [fine]