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{Senjutsu} Breaking Out

Rayuki - Il Non Domato

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con Furaya, Kimi

Quanto tempo è ormai passato che sei rinchiusa nell'inferno dei dannati, Kimi? Potrebbe essere passato davvero tanto. Hai perso la cognizione del tempo. Ogni secondo corrisponde ad un andazzo differente rispetto all'esterno. Tua madre, la Regina, ti ha avvisata. Sul tuo corpo, non stai percependo niente del passaggio di quest'inferno, soltanto il calore che ti investe dalla testa ai piedi, ma che tu perpetua ignori, proseguendo nel tuo allenamento costante, senza mai aprire gli occhi, mai fermandoti dal fare tuo questo progresso. AvÄ«ci. Questo è il punto del Naraka in cui ti trovi, dove le anime dei morti, di coloro che hanno sputato sull'onore e sulla gratitudine, vengono continuamente bruciati vivi. Kimi sopravvive con le urla dei dannati nelle orecchie, persone che vengono bruciate vive e che, dopo pochi istanti, tornano nuovamente integri bruciando ancora una volta. Per loro, il tempo è infinito. Dura talmente tanto che non sanno quantificarlo. Secoli, più della loro normale vita umana. La donna è riuscita a regolare la quantità di Chakra nella sfera e l'energia naturale nell'altra, in modo tale che possano essere equiparate, della stessa grandezza, senza perdere il controllo né sull'una né sull'altra. La Regina s'avvicina, la squadra dall'alto, tenendosi svolazzante a neanche un metro di distanza dalla fanciulla. Tace, per il momento, venendo inebriata dal canto dei dannati, dalle urla di dolore che ogni istante, ogni giorno, ogni secondo passato continuano. <E' il momento. Alzati in piedi. Mantiene costante il flusso d'ambedue le forze. Non perdere la concentrazione.> La invita a seguirne gli insegnamenti, forse è giunto il momento d'uscire da quell'inferno con una consapevolezza in più? [ Senjutsu - Final Act ]

12:01 Kimi:
 Un solo memento di pausa quello che si è concessa, ha ascoltato il canto del dolore dei dannati intorno a lei, si è immersa in loro lasciando che la cullassero ed ora è una voce ad interrompere quel momento, quel singolo istante che si è concessa per riprendere fiato. Lenta si rialzerebbero le gambe, tornano a portare il peso di tutto il corpo e di quell’abito ormai bagnato dal sudore ma che conserva la sua originaria eleganza. La frangetta sta su quella fronte pallida, appiccicata, i capelli le ricadono lungo le spalle, immobili. Gli occhi bicromi si spostano con attenzione verso la regina, lo sguardo è serio, deciso e in pace. Lei è questo che ha trovato grazie alla natura, la pace mai sperimentata prima, quello è il luogo in cui è sempre stata destinata a vivere, il luogo dal quale proviene e forse grazie anche a questa consapevolezza ha trovato la pace. Annuisce sicura di sé verso la farfalla, la osserva inebriandosi della sua bellezza solo un secondo, permette a sé stessa di stupirsi nuovamente della maestosità di quella creatura il tempo necessario per riprendere la concentrazione. Eccola, quindi, che esattamente come imparato durante la sua permanenza in questo luogo andrebbe solo a concentrarsi. Ispira profondamente, il chakra che andrebbe ad espandersi mentre anche le sue percezioni vorrebbero farlo, questo dovrebbe coincidere con l’espirazione, come se la stessa aria calda dei suoi polmoni veicolasse quell’azione. Se fosse riuscita tornerebbe a comprimere la sua energia andando ad afferrare quella della natura, le riporterebbe semplicemente in equilibrio, immaginando quelle due sfere, una accanto all’altra, dai colori così simili. L’unica vera differenza che potrebbe cogliere tra le due sarebbe le vibrazioni che emanano, se il suo chakra per quanto più calmo porta con sé dolore e vendetta la natura, la sua forza, è solo in essere. Precisa, perfetta e soprattutto neutrale. Se fosse riuscita eccola tornare a fissare la realtà, sempre concentrata così da non perdere il controllo di quel delicato equilibrio che permette una comunicazione tra le due forze ma anche una perfetta parità, nessuna sovrasta l’altra <sono pronta> replicherebbe a questo punto. Un passo quello che vorrebbe venir portato con lentezza, in avanti, ad avvicinarsi alla regina. Lei è pronta a risvegliare quel potere, pronta a difenderle, pronta ad uscire da quel luogo, nel quale è certa che prima o poi farà ritorno. Come una ragazza che lascia la casa di famiglia per la prima volta, incontro all’ignoto ma con la certezza che il suo focolare sarà sempre lì ad attenderla [chk on][tentativo bilanciamento energie]

La forza della natura scorre in te. La senti pervaderti dalla testa ai piedi, irrorando ogni membra del tuo essere. Risale, dorata come fiamme fantastiche, illuminandoti e smuovendo i tuoi capelli sulle spalle. La Regina ti guarda, fiera, possente. Austero lo sguardo e l'espressione che viene mostrata verso di te. Sta in silenzio, attende che tu possa bilanciare correttamente le tue energie. E quando ciò avverrà, sentirai attorno al tuo corpo qualcosa mutare. Non te ne renderai conto immediatamente, ma con la coda dell'occhio quel potere ti mostrerà un cambiamento assurdo. Stai diventando parte di quella famiglia che sono le farfalle del Naraka. Uno stuoia s'apre ad altezza delle scapole. Con le mani rivolte verso l'alto e le due energie poste sui rispettivi palmi, incanala correttamente le due forze che compongono il Senjutsu. Nessuna delle due deve prevalere sull'altra. Si formerebbero due ali, incapaci di permetterle il volo sia chiaro, puramente estetiche e che proverrebbero dalla potenza scaturita dal Senjutsu, quel potere naturale che adesso la pervade e la rende sempre più vicina alle sue sorelle, alla famiglia acquisita che sono le farfalle. Le ali formatesi assumono un colorito verdastro che sfuma in tante altre piccole tonalità: verde acqua, azzurrino, con sfumature violacee alle rispettive estremità. Se soltanto le guardasse meglio, non sarebbero affatto dissimili dalle ali delle sue compagne. Queste, però, scendono da sotto le scapole come se fossero di libellula, dalla stessa forma delle farfalle sue evocazioni, scivolando sin al suolo per via della loro lunghezza, come se fossero un abito che la copre, che la difende dal resto del mondo che pare volerla domare fin dall'alba dei tempi. Lei, mai doma, forse la più vicina alla stessa Rayuki che vuole eliminare con ogni fibra di se stessa. Anche sulle palpebre, si formerebbe un sottile "trucco" per così dire, che richiamerebbe i colori e la forma delle ali, in maniera forse più astratta, meno incisiva. Le darebbe uno sguardo apparentemente pacato, ma che nasconde la morte più tenebrosa. Il risveglio, con il relativo aumentare della di lei potenza, viene finalmente risvegliato. Sei riuscita ad ottenere quello che volevi, piccola farfalla, sei riuscita nel tuo obiettivo e ne stai uscendo finalmente più forte. Non sei più la Kimi d'un tempo, hai perseguito un percorso che ti ha maturata, che ti ha resa quella che sei adesso. Ma c'è un problema. Non appena inizierai anche solo a muoverti dietro alla Regina, la quale vuole condurti verso l'uscita del Naraka, invitandoti a seguirla, sentirai qualcosa aggrapparsi alla tua caviglia. Brucia. In un primo momento, sentirai proprio un bruciore attorno ad essa, che intaccherà relativamente la tua pelle ma che non lascerà grandi ferite. Una mano umana, forse. Carbonizzata, resa totalmente nera e fragile, con un volto deturpato dalle fiamme eterne, laddove è possibile vedere soltanto un occhio azzurro. Come il tuo. <Non... lasciarmi... qui...> Una voce che... somiglia alla tua. [ Senjutsu - Final Act ]

12:45 Kimi:
 Eccolo il potere, lo ha bramato, studiato, si è protesa verso di lui e adesso la pervade, come una nuova fiamma di vita e morte scuote il corpo. Lo sente e si lascia inebriare tornando a socchiudere le palpebre mentre un profondo respiro viene preso, un sorriso sadico che nasce sul volto, non nasconde il piacere che sta provando in quel momento. Percependole appena delle ali nascono dalle sue scapole, le ricadono come un elefante vestito, si poggiano al suo corpo, gli occhi vanno a tingersi e così mentre lei li riapre la pace prende il sopravvento, un primo istante di inebriamento e nuovamente assoluto controllo. Questa è la natura, questa è la vastità di ciò che ha sempre ignorato, questo è il potere. Si gode ogni singolo istante, lascia che siano le sue percezioni aumentate a permetterle di prendere davvero consapevolezza di quello che sta succedendo, incapace di parlare gli occhi si fanno umidi eppure lacrime non cadono, una commozione che nasce davanti a quella forza che mai si era ritrovata a sperimentare o anche solo osservato, qualcosa che non aveva mai cercato davvero ma che durante questo percorso si è riscoperta bramare con ogni singola fibra di cui è composta. Dolore poi, proprio lì dove nascono le ali, un dolore che si tramuta immediatamente in piacere, un sospiro che viene lasciato fluire fuori, non si nasconde, non ha bisogno di farlo lì. Gode di quel singolo istante prima di andare lievemente a voltarsi, calma e pace che tornano a dominare quel volto, non c’è brama o lussuria nei suoi occhi, così com’è nata si è assopita. Andrebbe ad osservare quell’anima carbonizzata, gli occhi che si posano su di lei, la mano fragile, il singolo occhio azzurro e quella voce, Non sussulta, non reagisce solo resta lucida. Chi è lei e che valore hanno i suoi sentimenti difronte a quel potere? Nulla. Questo è un concetto che si è sedimentato in lei durante i suoi allenamenti e così il volto esprime, per la prima volta in assoluto, calma pietà <questo è il tuo posto> replica a quella richiesta, un che di decisa dolcezza nella sua voce, sa di cosa parla, ora che è parte del Naraka è convinta di saperlo <così come questo sarà il mio posto> continua semplicemente, uno sguardo verso la Regina, come alla ricerca di intesa <un giorno> puntualizza <quando la non domata sarà schiacciata, quando la minaccia conclusa e quando il mondo tornerà a temere e rispettare la Morte> la natura, la morte. Questo è il suo scopo, lasciare che tutti si rendano conto di cosa è davvero il mondo e di che potere dorme nel Naraka, lasciare che la stolta società ninja lo comprenda prima di prendere il suo posto tra le sorelle, solo allora potrà tornare a casa [chk on][SENJUTSU DA STRAGNOCCA ON]

Austera a sua volta, guarda dall'alto la figura carbonizzata che cerca di fermarla ad ogni costo. Vi s'aggrappa con una mano, la pelle continua piano a bruciare, ma non lascia nessuna ferita, solo una brutta sensazione. L'anima dannata la fissa intensamente tramite il suo solo occhio blu. <Portami... con... te...> Sostenendo il suo sguardo per qualche altro istante ancora, sarà per lei possibile notare dolore, tanto tantissimo dolore. Come se fosse l'unico sostentamento che quell'anima possiede affinché possa sopravvivere. Quello stesso dolore che la lega a Kimi. L'incapacità di sopravvivere in un mondo che non ragiona come lei, che ragiona al contrario secondo i principi morali della Doku. Un mondo nel quale lei s'è insinuata con ogni fibra di se stessa, facendo prevalere il proprio pensiero. L'allontanamento di Yukio, suo padre, l'annullamento di qualunque legame ci fosse tra i due. Ti sei lasciata alle spalle tutto questo. Allo stesso tempo, però, fa parte di te. Non puoi realmente dimenticare quello che è stato. Nuvolette rosse iniziano a svolazzare in questa visione magica di ciò che una volta eri, immersa nel potere naturale delle cose, rivestita della forza della natura che fa di te l'essere che adesso mostri alla Regina e all'anima dannata che fosti. <Andiamo.> Perentoria la Regina che continua a muoversi e ad allontanarsi per tornare al Naraka ghiacciato, ma aspettando paziente che Kimi possa liberarsi di quel fardello o accoglierlo nuovamente con sé. Senza d'esso non sarebbe chi è diventata, ma con esso non potrebbe continuare ad agire come sta facendo. Una scelta per prevalere. Adesso, sei forte. Non più debole. Una lacrima di sangue scende da quell'occhio di cui poco rimane se non il blu del cielo, quel cielo che non vedi da ormai molto tempo. [ Senjutsu - Final Act ]

14:26 Kimi:
 Osserva e riconosce quel dolore, non dimentica e sa chi è. Conosce quella lacrima, quante volte è scesa lungo il suo vivo? Quante volte rabbia e disperazione l’hanno pervasa? Quante volte ha sognato che qualcuno arrivasse e le togliesse la vita? Sta lei stessa addestrando la generazione che sarà in grado di ucciderla, Eryk che tratta duramente così che il suo veleno possa crescere, permettendogli di distruggerla proprio come lei stessa ha fatto con Itawooshi, Tenshi che sta guidando verso il percorso oscuro della morte così che quell’entità mai abbandoni il mondo dei viventi ed infine Rio, al quale ha spezzato il cuore spezzando anche il suo, che vuole guidare ed istruire fino al momento in cui le dimostrerà d’essere cresciuto, d’averla superata, fino al momento in cui avrà abbastanza forza, potere e sicurezza per ucciderla, riuscendo lì dove lei ha fallito. Un rapporto a tratti simile a quello che lei ha reciso con Yukio, seppur non sia mai stata in grado di farlo fuori, si è solo limitata ad avvisarlo. No, uno di quei tre giovani ninja riuscirà ad annientarla permettendole di tornare nel Naraka, ma fino a quel momento il suo compito è altro ed adesso che tutta quella forza scorre in lei le appare limpido e chiaro quanto sia stato stupido arrogarsi quel diritto, provare sentimenti simili, essere così ciecamente egocentrica da non riuscire a scorgere il quadro generale delle cose. Compassione nei suoi occhi mentre osserva quella figura <arrivo> andrebbe a sussurrare quasi verso la regina. Non ha altro da aggiungere, non c’è altro da fare. Vorrebbe solo andare ad allungarsi verso quell’anima ormai debole, ciò che vorrebbe fare è muoversi di scatto, con la mano destra che aperta si sposta velocemente verso il petto di ciò che forse un tempo lei è stata. Non si muta lo sguardo, non parla né manifesta alcun sentimento differente sul volto, la sua maschera resta intatta. La traiettoria di quel colpo è chiara e limpida, quello che lei vorrebbe fare è solo andare a trapassarla, andando dove lì si ritenga stiano le emozioni, come a strapparle il cuore, mettendo fine a tutto questo <questo è il tuo posto> direbbe semplicemente se fosse riuscita, per poi chiudere la mano a pugno, come a voler distruggere i sentimenti stessi. Solo a questo punto come preannunciato si volterebbe per andare verso la Regina, seguirla ed allontanarsi [chk on][senjutsu op on]

Si mantiene connessa a quello che è il suo passato. Ancora per poco probabilmente. Sceglie di lasciarla lì perché non ha bisogno di lei. Non ha bisogno di niente che sia legato al proprio passato perché lei è rinata. Una farfalla. Un'appartenente a quella grande famiglia. Carica il colpo, porta la mano a trapassare il petto già bruciato e marcescente della vecchia sé. Il cuore. Epicentro di qualunque emozione e sentimento viene brutalmente cancellato dalla mano di Kimi che vi passa attraverso. Si copre di fuliggine, di carbone, macchiandosi indelebilmente. Una bruciatura nera come la tua anima dalla forma d'un fiore di loto che ha un significato ben preciso. Sei riuscita a rinascere, lasciandoti dietro le spalle tutto quello che ti stava rendendo debole. Anche adesso, hai scelto la tua strada un'ennesima volta senza cambiare direzione. Tra pollice e indice, dunque, sul dorso della mano, si formerà questo simbolo scuro, come se continuasse a bruciare per l'eternità e si riformasse. Quando uscirai dal Naraka, se riuscirai a superare anche la prossima prova che t'attende seguendo la Regina, rimarrà una simbologia nera, totalmente. Ti brucia nell'istante in cui rimuovi l'arto da quel corpo bruciato che vola via col vento. Fuliggine che s'alza, evapora quasi fosse acqua, sparendo nell'aria così com'è apparso e tornando a far parte del Naraka stesso, del lato infernale in cui adesso ancor ti trovi. Seguendo la farfalla, dunque, ti porterà ad una nuova tempesta. Ti lasci dietro quel corpo di cui non rimane niente se non la polvere, se non la coscienza d'averlo incontrato e d'aver reciso i legami con esso. Dopodiché freddo. L'aria pungente e glaciale ti lambisce il volto, le braccia. Ancor rivestita di quel potere mistico che hai risvegliato, nulla pare poterti trattenere. Liberata delle tue catene, araba fenice che torna a vivere, fiore di loto che ti mostri in tutta la tua bellezza. Davanti a te, adesso, la distesa di ghiaccio a te ormai familiare. [ Senjutsu - Final Act ]

Nel dubbio, F5 per la song.

15:01 Kimi:
 Un simbolo, un fiore di loto che appare, brucia e si riforma, un continuo. Lo9 osserva per qualche istante mentre si soffia sulla mano a far volare via la fuliggine mentre segue la regina. Si è separata dal suo vecchio dolore e dal suo vecchio rancore. Ha compreso e mai avrebbe pensato di avere altro da apprendere. Apre appena le ali, andrebbe a muoverle come istintiva mentente, orgogliosa di ciò che è diventata. Un sentimento nuovo se provato verso sé stessa ed è questo che la porterebbe a mostrare la bellezza di quel potere che la circonda, come una farfalla che sta per volar via andrebbe a mostrarsi maestosa prima di farle ricadere inermi lungo la sua schiena, Un singolo battito, una sola apertura che ha il significato di vittoria, di una fame finalmente saziata. Tace però lasciando che i suoi occhi si posino solo sulla regina, l’amore che nutre per quelle creature si stupisce di come non si spenga mai, anche ora che è così vicina a loro continua ad osservarla con rapimento, non si ritiene nemmeno un decimo della loro bellezza, per quanto ora sia più vicina che mai. Sorride appena, permettendosi quel momento di ammariamone pura e profonda prima di venir risvegliata dal freddo. Sta ripercorrendo al contrario la strada che l’aveva portata ad arrivare fin lì, fino a quella nuova consapevolezza di sé stessa. Il bagnato dei suoi capelli va come a farsi cristallo, sulla sua fronte lo percepisce chiaramente, persino i suoi vestiti si rendono ora più rigidi, eppure questo non fa altro che darle sicurezza, non è che un piccolo essere se paragonato alla Natura, la stessa che ora la anima, le da forza e soprattutto la conoscenza a cui è sempre stata tremendamente cieca [chk on][senjutsu op on]

15:01 Kimi:
 [chk on][MANNAGGIA AL SENJUTSU ON]

Fuori dalle lande infuocate, ti trovi nella distesa di ghiaccio dove, non solo gli abiti ti si diventano rigidi ed il volto ti diventa immediatamente gelido, ma il vento porta con sé gli ululati. Le anime dannate che hai dovuto sopportare durante le prime fasi del tuo allenamento tornano a farsi sentire chiare e forti. Giungono nel tuo apparato uditivo, ti circondano, non ti lasceranno andare così facilmente. Faranno sempre e costantemente parte di te. Anche adesso che segui la Regina per uscire dal Naraka, poiché l'unica che può condurti all'esterno tramite il potere che hai appena acquisito, senti dietro le tue spalle dei piccoli sospiri. Pare ti stiano alitando proprio sul collo, come se fossero sempre con te anche se non li vedi. Una in particolare, d'un tratto, sembra stia ripetendo in maniera costante il tuo nome. Di nuovo. <Anima del Naraka come noi, Kimi.> Un nuovo sussurro alle sue spalle, uno di quelli che potrebbe farle risalire un brivido lungo la schiena. <Dove tu ci hai spediti, qui tornerai. E quando morirai, subirai le medesime ripercussioni. Pentiti ora che sei in tempo perché dopo non vi sarà scampo.> Non è un'entità che puoi vedere, ovviamente. Si tratta esclusivamente di voci che puoi sentire, che il tuo Senjutsu non ti permette di /percepire/ poiché di naturale in loro non è rimasto nulla. Il loro corpo è stato maciullato diverso tempo fa, i ricordi che ti lambiscono la mente ti fanno rammentare di quello che hai causato alla prigione di Keimusho: le persone che avevi promesso d'aiutare ma che sono perite nell'assalto e nel successivo crollo. Ti ricordi di loro, Kimi? Un giorno, tornerai a trovarli e a far parte delle loro stesse torture. [ Senjutsu - Final Act ]

14:28 Kimi:
 Ignora gli ululati, come se fossero semplicemente una musica di sottofondo, qualcosa che la celebra invece di spaventarla. Così si chiude a quelle voci, a quelle urla dei dannati che le risultano quasi affettuose, come la musica che si espande da una casa, le risate dei bambini per una persona comune. Tutto questo rappresenta il Naraka: casa, tutto questo e molto altro per lei è quel mondo, ha sempre pensato di appartenere a loro, ha sempre pensato d’essere nient’altro che un0anima dannata mandata sulla terra per permettere a quel mondo di continuare a prosperare, esistere. Che tutti temano la Morte perché la sua visita e il suo sorriso sono l’unica cosa certa nella vita di chiunque, questo il pensiero che l’ha sempre guidata, il precetto fondamentale della sua stessa vita. Un soffio ancor più freddo giunge alle sue spalle, percepisce quelle voci, le lente chiamarle eppure non vuole rallentare il passo, segue semplicemente la regina, rivelando la sua maestosa condizione e la pietosa calma che ora la possiede, si circonda e si riempie di quel sentimento. La chiamano, ancora e ancora, qualcuno le rivolge la parola, rallenta appena il passo lei ma senza fermarsi, se vuole importunarla allora dovrà quantomeno procedere con l’andatura, come a voler costringere costui ad adeguarsi alle sue regole. Non ha mai seguito i dettami altrui, si è sempre costruita la sua strada imponendola a chi le stava intorno e anche oggi prosegue con quel modus operandi. Le parole le sente ma non la spaventano, ha firmato un patto molti anni fa ormai, ha donato la sua anima a quel mondo e sa che il suo destino è ormai raggiungere le schiere delle torturatrici e per quel che riguarda la possibilità d’essere a sua volta punita non sente timore. La sua vita terrena le ha già mostrato il lato peggiore, il dolore l’ha conosciuto con più forza di chiunque altro, non ha fatto altro che allungare la mano verso una felicità che le veniva sempre tolta all’ultimo, è arrivata ad uccidere Katsumi, a liberarsi di lui e con esso di parte di sé stessa, ha sacrificato tutto senza nemmeno leggerlo come tale, è andata a fuoco e rinata dalle sue stesse cenere più volte di quante saprebbe consciamente elencare <pentirmi?> domanda appena, la voce non muta, una calda nota amorevole si espande dalle sue corde vocali <non ne ho motivazioni, ho compiuto ciò che andava fatto. Io emissario del Naraka ho solo svolto il mio dovere> una piccola pausa in cui lo sguardo si permette di perdersi in quel vasto spazio di ghiaccio <la natura è equilibrio e la vostra morte è equilibrio rispetto alla vita> ammette ancora con semplicità <la vera tortura sono i propri sensi di colpa, senza di essi il dolore è nullo> spiega brevemente quella sua nuova concezione di vita. Solo la colpa porta con sé la necessità di una redenzione ed è per questo che se non esiste pentimento allora anche la tortura risulterà vana. Equilibrio, conoscenza e potere sono le tre cose che ha appreso, l’illuminazione avuta durante gli allenamenti, la patetica consapevolezza che ora ha. Solo ora volterebbe il capo per cercare quell’anima, quelle anime che la seguono, lo sguardo pieno di sicurezza e di comprensione, come se le stesse perdonando, non li biasima per quel disperato tentativo anzi li accetta per le anime in pena che sono[chk on][senjutsu on e chi ci crede]

Come nelle lande infuocate, Kimi persevera nel suo obiettivo e nelle proprie credenze. Lei non ha commesso niente di sbagliato. Pretendeva un obiettivo e lo ha avuto, lo ha conquistato con tutte le sue forze. Nonostante or vi siano persone da lei stessa uccise nel Naraka, ululati che rappresentano le loro urla in procinto di morire, a lei non interessa. Non interessa perché ha raggiunto l'obiettivo finale, perché ha avuto quel che voleva, il potere a cui anelava. E replica a tono a quelle voci, le quali sono ovviamente contrarie al dire della donna. Continua nel suo cammino seguendo la Regina delle farfalle senza fermarsi, superando il punto in cui è stata seduta ad aprire i cancelli della mente neanche qualche istante prima. Per te. Come se fosse l'entità suprema che le condanna e le perdona, Kimi guarda tutti dall'alto al basso. Cerca quelle anime in pena che hanno osato rivolgerle la parola promettendole ingiurie. Nel girarsi, però, non troverà niente. Niente che possa essere definito un volto, intendo. Una folata di vento agiterà le vesti pesanti che porta indosso, smuoverà il crine scuro. E come suddetta folata, mostrerà lungo questa la presenza di molteplici anime in pena. Biancastre, grigiastre, trasparenti ecco. Innumerevoli volti che non hanno più una faccia, ma soltanto fori vuoti per gli occhi e una bocca allargata in maniera smisurata da cui provengono violente urla di tormento e sgomento. Kimi si sentirà incatenata al terreno, come se delle vere e proprie catene si fossero avviluppate attorno ai polpacci, attorno alle cosce e non oltre. Proverà fatica nel muovere gli arti inferiori, vedrà finalmente quell'ammasso informe di anime dannate che la supplicano, quasi, di restare nel Naraka con loro e di non andare via. Non si tratta più di se stessa, ma delle anime che ha ucciso, dei morti che ha lasciato dietro la sua scia di distruzione e che, adesso, pretendono un tornaconto personale. Liberati delle catene, Kimi. Mostra loro cos'hai imparato stando nel Naraka così a lungo. Sfrutta il tuo potere per far loro capire qual è la differenza tra te e loro. [ Senjutsu - Final Act ]

14:55 Kimi:
 Loro la trattengono, ora provano ad incastrarla, sordi alle sue parole, non comprendono il significato delle frasi da lei pronunciate e soprattutto non comprendono il suo potere. Non c’è odio mentre andrebbe a prendere un profondo respiro per andare semplicemente ad incanalare quell’energia della natura, non c’è rabbia mentre le mani velocemente vorrebbero andare a comporre i sigilli di serpente, tigre, gallo, bue, scimmia, cavallo e capra. Non prova astio nei loro confronti mentre vorrebbe innalzare quel nuovo potere verso il cielo, mentre si concentrerebbe per far in modo che ascenda verso il cielo del Naraka la natura stessa, veicolata al suo chakra. Non ha intenzione di far entrare con le brutte il concetto in quelle anime mentre andrebbe a modellare il chakra per cercare di far in modo che prenda le forme di un dragone, il suo chakra colorato ora di verde e viola, con quei toni e quelle sfumature che vorrebbero mostrarsi sulle sfumature di quel dragone. Non li sta punendo, né tantomeno istruendo, quello che sta semplicemente cercando di fare è continuare a procedere lasciando che l’equilibrio regni nuovamente, che loro ricevano la tortura. Se fosse riuscita a formare i sigilli e modellare quel dragone andrebbe ora a lasciare che lui si muova sinuoso, come se fosse avvolto ad una scia di luce che ha lei come centro, un pilatro che si innalza dalla sua testa, lui velocemente vorrebbe scendere, volteggiandole attorno. Una tecnica quella che sta usando che le viene quasi suggerisce inconsciamente, non l’ha studiata eppure durante i suoi allenamenti ne ha avuto sentore ed eccola quindi sfruttare solo il Senjutsu, ciò che è quella potenza naturale stessa a dirle, le sussurra alle orecchie e lei confidando in quella voce esegue. Quello che dovrebbe succedere, se tutto fosse andato per il meglio, dovrebbe essere un dragone che ora con forza discende, seguendo quel moto circolare che va a disegnare esattamente lo spazio che lei occupa, dovrebbe quindi impattare verso il terreno, andando a provocare danni e distruzione intorno a lei, lasciandola, dato che si trova nell’epicentro, immune dagli effetti stessi, sta mirando a quelle anime ai suoi piedi, tutt’intorno a lei. Le scorre intorno, lo osserva quel drago mentre scende, allunga una mano per andare quasi a sfiorarlo, la destra che delicata si alza, affascinata da quel potere e da quella sua manifestazione. Non ci sono parole dal canto suo, perdona il loro ostinarsi, compatisce la loro sofferenza e passa oltre, se fosse riuscita a liberarsi infatti ora riprenderebbe a camminare per seguire la regina, nuovamente libera. Potente e sicura, calma come il mare prima di una tempesta, capace di scatenare tutta quella forza senza modificare quell’espressione pacata [chk on][senjutsu op top adoro on][drago celestiale]

Il magico drago celestiale. Adoperando l'arte eremitica, componendo dei sigilli che per Kimi sembrano essere affatto nuovi, ma che in realtà lo sono, svilupperebbe dall'alto, per dodici metri e mezzo di lunghezza, un drago. Un drago azzurro chiaro, come la luce d'un fulmine che scende dalle nuvole e s'abbatte sui nemici. Stessa cosa accadrebbe con questo drago, dalla forma per tutto identica a quest'ultimo che, a fauci spalancate, si getta a capofitto contro il terreno e contro quelle stesse anime che cercano di avviluppare il corpo di Kimi. Un ringhiare feroce quello della tecnica che s'abbatte con forza, con velocità maggiore rispetto alle altre tecniche esercitate dalla Doku. Potrà rendersene conto d'aver raggiunto un potere invidiabile. Le urla delle anime dei dannati vengono circondate ed inglobate dal ringhiare della tecnica, la quale sparisce subito dopo essere apparsa, lasciando un cratere di medie dimensioni nel terreno con qualche bruciatura in esso. Le anime, tuttavia, svaniscono nell'etere. Rimasta sola, finalmente, guardando davanti ai propri occhi potrà vedere l'uscita. Il primo raggio di sole che t'attende, un passaggio che viene consentito soltanto alla tua figura. Nel farlo, il Senjutsu si disattiva e ti senti spossata per i minuti a susseguire. Utilizzare quel potere ti ha per un attimo destabilizzata, in fondo è soltanto la prima volta, ma anche nelle successive operazioni dell'arte eremitica, dopo un certo lasso di tempo d'utilizzo, scoprirai che avrai bisogno di riprenderti dalla fatica spirituale. Non ci saranno tremendi cambiamenti nel tuo fisico, forse un piccolissimo capello bianco al centro del capo che non ti darà grande pensiero. Sei invecchiata cinque anni, Kimi. Il prezzo da pagare, oltre alle anime dei dannati, per avere quel potere. Ma ora sei libera, vola via farfalla. Le porte del Naraka resteranno aperte per te, sempre, in attesa del tuo ritorno come custode. [ END ]

Siamo finalmente giunte al termine di questo lungo percorso.
Kimi riesce ad ottenere il Senjutsu, a far parte della stessa natura. Deve però dare conto dapprima a colei che ha deciso di abbandonare per i suoi scopi e successivamente alle anime uccise e spinte nel Naraka dalla sua crudeltà.

Adopera una tecnica formidabile, sfrutta il nuovo potere acquisito, invecchiando cinque anni per via del suo soggiorno nel Naraka. E ne esce vittoriosa, con un nuovo potere.

Le ho permesso d'adoperare la tecnica del Drago Celestiale soltanto perché siamo in prossimità del reset (e perché l'avrebbe acquistata comunque). Avevamo bisogno di epicità e fangirlamento, sorry not sorry ♥

Ottieni il Senjutsu, sis. NO EXP.