Quanto tempo è ormai passato che sei rinchiusa nell'inferno dei dannati, Kimi? Potrebbe essere passato davvero tanto. Hai perso la cognizione del tempo. Ogni secondo corrisponde ad un andazzo differente rispetto all'esterno. Tua madre, la Regina, ti ha avvisata. Sul tuo corpo, non stai percependo niente del passaggio di quest'inferno, soltanto il calore che ti investe dalla testa ai piedi, ma che tu perpetua ignori, proseguendo nel tuo allenamento costante, senza mai aprire gli occhi, mai fermandoti dal fare tuo questo progresso. AvÄ«ci. Questo è il punto del Naraka in cui ti trovi, dove le anime dei morti, di coloro che hanno sputato sull'onore e sulla gratitudine, vengono continuamente bruciati vivi. Kimi sopravvive con le urla dei dannati nelle orecchie, persone che vengono bruciate vive e che, dopo pochi istanti, tornano nuovamente integri bruciando ancora una volta. Per loro, il tempo è infinito. Dura talmente tanto che non sanno quantificarlo. Secoli, più della loro normale vita umana. La donna è riuscita a regolare la quantità di Chakra nella sfera e l'energia naturale nell'altra, in modo tale che possano essere equiparate, della stessa grandezza, senza perdere il controllo né sull'una né sull'altra. La Regina s'avvicina, la squadra dall'alto, tenendosi svolazzante a neanche un metro di distanza dalla fanciulla. Tace, per il momento, venendo inebriata dal canto dei dannati, dalle urla di dolore che ogni istante, ogni giorno, ogni secondo passato continuano. <E' il momento. Alzati in piedi. Mantiene costante il flusso d'ambedue le forze. Non perdere la concentrazione.> La invita a seguirne gli insegnamenti, forse è giunto il momento d'uscire da quell'inferno con una consapevolezza in più? [ Senjutsu - Final Act ]
La forza della natura scorre in te. La senti pervaderti dalla testa ai piedi, irrorando ogni membra del tuo essere. Risale, dorata come fiamme fantastiche, illuminandoti e smuovendo i tuoi capelli sulle spalle. La Regina ti guarda, fiera, possente. Austero lo sguardo e l'espressione che viene mostrata verso di te. Sta in silenzio, attende che tu possa bilanciare correttamente le tue energie. E quando ciò avverrà, sentirai attorno al tuo corpo qualcosa mutare. Non te ne renderai conto immediatamente, ma con la coda dell'occhio quel potere ti mostrerà un cambiamento assurdo. Stai diventando parte di quella famiglia che sono le farfalle del Naraka. Uno stuoia s'apre ad altezza delle scapole. Con le mani rivolte verso l'alto e le due energie poste sui rispettivi palmi, incanala correttamente le due forze che compongono il Senjutsu. Nessuna delle due deve prevalere sull'altra. Si formerebbero due ali, incapaci di permetterle il volo sia chiaro, puramente estetiche e che proverrebbero dalla potenza scaturita dal Senjutsu, quel potere naturale che adesso la pervade e la rende sempre più vicina alle sue sorelle, alla famiglia acquisita che sono le farfalle. Le ali formatesi assumono un colorito verdastro che sfuma in tante altre piccole tonalità: verde acqua, azzurrino, con sfumature violacee alle rispettive estremità. Se soltanto le guardasse meglio, non sarebbero affatto dissimili dalle ali delle sue compagne. Queste, però, scendono da sotto le scapole come se fossero di libellula, dalla stessa forma delle farfalle sue evocazioni, scivolando sin al suolo per via della loro lunghezza, come se fossero un abito che la copre, che la difende dal resto del mondo che pare volerla domare fin dall'alba dei tempi. Lei, mai doma, forse la più vicina alla stessa Rayuki che vuole eliminare con ogni fibra di se stessa. Anche sulle palpebre, si formerebbe un sottile "trucco" per così dire, che richiamerebbe i colori e la forma delle ali, in maniera forse più astratta, meno incisiva. Le darebbe uno sguardo apparentemente pacato, ma che nasconde la morte più tenebrosa. Il risveglio, con il relativo aumentare della di lei potenza, viene finalmente risvegliato. Sei riuscita ad ottenere quello che volevi, piccola farfalla, sei riuscita nel tuo obiettivo e ne stai uscendo finalmente più forte. Non sei più la Kimi d'un tempo, hai perseguito un percorso che ti ha maturata, che ti ha resa quella che sei adesso. Ma c'è un problema. Non appena inizierai anche solo a muoverti dietro alla Regina, la quale vuole condurti verso l'uscita del Naraka, invitandoti a seguirla, sentirai qualcosa aggrapparsi alla tua caviglia. Brucia. In un primo momento, sentirai proprio un bruciore attorno ad essa, che intaccherà relativamente la tua pelle ma che non lascerà grandi ferite. Una mano umana, forse. Carbonizzata, resa totalmente nera e fragile, con un volto deturpato dalle fiamme eterne, laddove è possibile vedere soltanto un occhio azzurro. Come il tuo. <Non... lasciarmi... qui...> Una voce che... somiglia alla tua. [ Senjutsu - Final Act ]
Austera a sua volta, guarda dall'alto la figura carbonizzata che cerca di fermarla ad ogni costo. Vi s'aggrappa con una mano, la pelle continua piano a bruciare, ma non lascia nessuna ferita, solo una brutta sensazione. L'anima dannata la fissa intensamente tramite il suo solo occhio blu. <Portami... con... te...> Sostenendo il suo sguardo per qualche altro istante ancora, sarà per lei possibile notare dolore, tanto tantissimo dolore. Come se fosse l'unico sostentamento che quell'anima possiede affinché possa sopravvivere. Quello stesso dolore che la lega a Kimi. L'incapacità di sopravvivere in un mondo che non ragiona come lei, che ragiona al contrario secondo i principi morali della Doku. Un mondo nel quale lei s'è insinuata con ogni fibra di se stessa, facendo prevalere il proprio pensiero. L'allontanamento di Yukio, suo padre, l'annullamento di qualunque legame ci fosse tra i due. Ti sei lasciata alle spalle tutto questo. Allo stesso tempo, però, fa parte di te. Non puoi realmente dimenticare quello che è stato. Nuvolette rosse iniziano a svolazzare in questa visione magica di ciò che una volta eri, immersa nel potere naturale delle cose, rivestita della forza della natura che fa di te l'essere che adesso mostri alla Regina e all'anima dannata che fosti. <Andiamo.> Perentoria la Regina che continua a muoversi e ad allontanarsi per tornare al Naraka ghiacciato, ma aspettando paziente che Kimi possa liberarsi di quel fardello o accoglierlo nuovamente con sé. Senza d'esso non sarebbe chi è diventata, ma con esso non potrebbe continuare ad agire come sta facendo. Una scelta per prevalere. Adesso, sei forte. Non più debole. Una lacrima di sangue scende da quell'occhio di cui poco rimane se non il blu del cielo, quel cielo che non vedi da ormai molto tempo. [ Senjutsu - Final Act ]
Si mantiene connessa a quello che è il suo passato. Ancora per poco probabilmente. Sceglie di lasciarla lì perché non ha bisogno di lei. Non ha bisogno di niente che sia legato al proprio passato perché lei è rinata. Una farfalla. Un'appartenente a quella grande famiglia. Carica il colpo, porta la mano a trapassare il petto già bruciato e marcescente della vecchia sé. Il cuore. Epicentro di qualunque emozione e sentimento viene brutalmente cancellato dalla mano di Kimi che vi passa attraverso. Si copre di fuliggine, di carbone, macchiandosi indelebilmente. Una bruciatura nera come la tua anima dalla forma d'un fiore di loto che ha un significato ben preciso. Sei riuscita a rinascere, lasciandoti dietro le spalle tutto quello che ti stava rendendo debole. Anche adesso, hai scelto la tua strada un'ennesima volta senza cambiare direzione. Tra pollice e indice, dunque, sul dorso della mano, si formerà questo simbolo scuro, come se continuasse a bruciare per l'eternità e si riformasse. Quando uscirai dal Naraka, se riuscirai a superare anche la prossima prova che t'attende seguendo la Regina, rimarrà una simbologia nera, totalmente. Ti brucia nell'istante in cui rimuovi l'arto da quel corpo bruciato che vola via col vento. Fuliggine che s'alza, evapora quasi fosse acqua, sparendo nell'aria così com'è apparso e tornando a far parte del Naraka stesso, del lato infernale in cui adesso ancor ti trovi. Seguendo la farfalla, dunque, ti porterà ad una nuova tempesta. Ti lasci dietro quel corpo di cui non rimane niente se non la polvere, se non la coscienza d'averlo incontrato e d'aver reciso i legami con esso. Dopodiché freddo. L'aria pungente e glaciale ti lambisce il volto, le braccia. Ancor rivestita di quel potere mistico che hai risvegliato, nulla pare poterti trattenere. Liberata delle tue catene, araba fenice che torna a vivere, fiore di loto che ti mostri in tutta la tua bellezza. Davanti a te, adesso, la distesa di ghiaccio a te ormai familiare. [ Senjutsu - Final Act ]
Nel dubbio, F5 per la song.
Fuori dalle lande infuocate, ti trovi nella distesa di ghiaccio dove, non solo gli abiti ti si diventano rigidi ed il volto ti diventa immediatamente gelido, ma il vento porta con sé gli ululati. Le anime dannate che hai dovuto sopportare durante le prime fasi del tuo allenamento tornano a farsi sentire chiare e forti. Giungono nel tuo apparato uditivo, ti circondano, non ti lasceranno andare così facilmente. Faranno sempre e costantemente parte di te. Anche adesso che segui la Regina per uscire dal Naraka, poiché l'unica che può condurti all'esterno tramite il potere che hai appena acquisito, senti dietro le tue spalle dei piccoli sospiri. Pare ti stiano alitando proprio sul collo, come se fossero sempre con te anche se non li vedi. Una in particolare, d'un tratto, sembra stia ripetendo in maniera costante il tuo nome. Di nuovo. <Anima del Naraka come noi, Kimi.> Un nuovo sussurro alle sue spalle, uno di quelli che potrebbe farle risalire un brivido lungo la schiena. <Dove tu ci hai spediti, qui tornerai. E quando morirai, subirai le medesime ripercussioni. Pentiti ora che sei in tempo perché dopo non vi sarà scampo.> Non è un'entità che puoi vedere, ovviamente. Si tratta esclusivamente di voci che puoi sentire, che il tuo Senjutsu non ti permette di /percepire/ poiché di naturale in loro non è rimasto nulla. Il loro corpo è stato maciullato diverso tempo fa, i ricordi che ti lambiscono la mente ti fanno rammentare di quello che hai causato alla prigione di Keimusho: le persone che avevi promesso d'aiutare ma che sono perite nell'assalto e nel successivo crollo. Ti ricordi di loro, Kimi? Un giorno, tornerai a trovarli e a far parte delle loro stesse torture. [ Senjutsu - Final Act ]
Come nelle lande infuocate, Kimi persevera nel suo obiettivo e nelle proprie credenze. Lei non ha commesso niente di sbagliato. Pretendeva un obiettivo e lo ha avuto, lo ha conquistato con tutte le sue forze. Nonostante or vi siano persone da lei stessa uccise nel Naraka, ululati che rappresentano le loro urla in procinto di morire, a lei non interessa. Non interessa perché ha raggiunto l'obiettivo finale, perché ha avuto quel che voleva, il potere a cui anelava. E replica a tono a quelle voci, le quali sono ovviamente contrarie al dire della donna. Continua nel suo cammino seguendo la Regina delle farfalle senza fermarsi, superando il punto in cui è stata seduta ad aprire i cancelli della mente neanche qualche istante prima. Per te. Come se fosse l'entità suprema che le condanna e le perdona, Kimi guarda tutti dall'alto al basso. Cerca quelle anime in pena che hanno osato rivolgerle la parola promettendole ingiurie. Nel girarsi, però, non troverà niente. Niente che possa essere definito un volto, intendo. Una folata di vento agiterà le vesti pesanti che porta indosso, smuoverà il crine scuro. E come suddetta folata, mostrerà lungo questa la presenza di molteplici anime in pena. Biancastre, grigiastre, trasparenti ecco. Innumerevoli volti che non hanno più una faccia, ma soltanto fori vuoti per gli occhi e una bocca allargata in maniera smisurata da cui provengono violente urla di tormento e sgomento. Kimi si sentirà incatenata al terreno, come se delle vere e proprie catene si fossero avviluppate attorno ai polpacci, attorno alle cosce e non oltre. Proverà fatica nel muovere gli arti inferiori, vedrà finalmente quell'ammasso informe di anime dannate che la supplicano, quasi, di restare nel Naraka con loro e di non andare via. Non si tratta più di se stessa, ma delle anime che ha ucciso, dei morti che ha lasciato dietro la sua scia di distruzione e che, adesso, pretendono un tornaconto personale. Liberati delle catene, Kimi. Mostra loro cos'hai imparato stando nel Naraka così a lungo. Sfrutta il tuo potere per far loro capire qual è la differenza tra te e loro. [ Senjutsu - Final Act ]
Il magico drago celestiale. Adoperando l'arte eremitica, componendo dei sigilli che per Kimi sembrano essere affatto nuovi, ma che in realtà lo sono, svilupperebbe dall'alto, per dodici metri e mezzo di lunghezza, un drago. Un drago azzurro chiaro, come la luce d'un fulmine che scende dalle nuvole e s'abbatte sui nemici. Stessa cosa accadrebbe con questo drago, dalla forma per tutto identica a quest'ultimo che, a fauci spalancate, si getta a capofitto contro il terreno e contro quelle stesse anime che cercano di avviluppare il corpo di Kimi. Un ringhiare feroce quello della tecnica che s'abbatte con forza, con velocità maggiore rispetto alle altre tecniche esercitate dalla Doku. Potrà rendersene conto d'aver raggiunto un potere invidiabile. Le urla delle anime dei dannati vengono circondate ed inglobate dal ringhiare della tecnica, la quale sparisce subito dopo essere apparsa, lasciando un cratere di medie dimensioni nel terreno con qualche bruciatura in esso. Le anime, tuttavia, svaniscono nell'etere. Rimasta sola, finalmente, guardando davanti ai propri occhi potrà vedere l'uscita. Il primo raggio di sole che t'attende, un passaggio che viene consentito soltanto alla tua figura. Nel farlo, il Senjutsu si disattiva e ti senti spossata per i minuti a susseguire. Utilizzare quel potere ti ha per un attimo destabilizzata, in fondo è soltanto la prima volta, ma anche nelle successive operazioni dell'arte eremitica, dopo un certo lasso di tempo d'utilizzo, scoprirai che avrai bisogno di riprenderti dalla fatica spirituale. Non ci saranno tremendi cambiamenti nel tuo fisico, forse un piccolissimo capello bianco al centro del capo che non ti darà grande pensiero. Sei invecchiata cinque anni, Kimi. Il prezzo da pagare, oltre alle anime dei dannati, per avere quel potere. Ma ora sei libera, vola via farfalla. Le porte del Naraka resteranno aperte per te, sempre, in attesa del tuo ritorno come custode. [ END ]