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{Senjutsu} Inglobare l'energia della natura

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con Furaya, Mattyse

01:22 Furaya:
 E siamo ancora qua, eh già! Fenrir non si muove dalla sua statica posizione, forse timoroso di disturbare quello che potrebbe rivelarsi essere un passo importante per la donna. Stessi abiti, stessa posizione. Ogni giorno che passa, sembra riuscire ad assumere anche una posizione migliore del solito per evitare ulteriori scompensi. Non parla, non fiata. Resta con gli occhi chiusi, concentrata al massimo delle proprie capacità. Non deve perdersi d'animo, deve riuscire a proseguire, a fare un altro passo, sempre diverso e sempre più lungo sino all'obiettivo finale. La percezione di quelle fiammelle tutt'attorno alla propria figura le dà da pensare. Quindi, è così che funziona? Percepire chiunque esista funzionerebbero esattamente in questo modo? Ma non è abbastanza, questo lo sa. Secondo gli indottrinamenti di Fenrir, ella dovrebbe adesso preoccuparsi principalmente di inquadrare bene il flusso energetico di tutte queste piccole fiammelle che la circondano dalla testa ai piedi. Deve riuscire ad entrare anch'essa in quel flusso, ma allo stesso tempo a non perdersi. E come fare? C'è un appiglio? Deve crearlo? Potrà riuscire a comprendere di più in merito al flusso della natura soltanto riuscendo ad entrarvi in contatto, soltanto riuscendo a sentirlo parte di sé. Fino ad allora, le sue diventano soltanto congetture senza capo né coda, le quali hanno bisogno di una spiegazione migliore che non saprebbe darsi a parole. Quindi, permarrebbe concentrata al massimo, ignorando tutto ciò che c'è all'esterno, qualunque voce, a meno che non si tratti di percepire l'energia vitale e naturale, come poc'anzi appunto. Non un fiato, non un verbo. Schiude appena le labbra per prender un nuovo respiro, ma niente di più. Le spalle sono rilassate, il corpo è rigido come un tronco, ma sotto pelle sembra fremere. E' pronta a tutto: è pronta a fare quest'ennesimo passo che la porterà sicuramente ad essere più vicina a chi vuole diventare. Perché essere un eroe quando puoi essere una divinità? [ Chakra ON ]

17:28 Furaya:
 Il prossimo passo è importante. Deve restare più concentrata di quanto già non sia. Immagina le due sfere che compongono il Chakra, l'energia fisica e quella psichica che, una volta unite, come già lo sono nel suo caso, danno forma ad un'unica sfera bluastra che permette l'unione delle energie precedentemente citate. La terrebbe da un lato, portando ambedue le mani a rivolgere i palmi verso l'alto. Come se queste mani potessero tenere su di esse ambedue le sfere in questione, con la seconda che andremo a narrare a breve. Gli occhi restano ovviamente chiusi, l'espressione rasserenata ma alcune volte contratta per via della difficoltà della concentrazione. Non deve mai perdere di vista l'obiettivo, anche se l'allenamento diventa via via sempre più intenso. Riesce ormai a mantenere la concentrazione senza nessun problema, estraniando il resto del mondo, ma non gli elementi naturali di cui essa è composta. Le dita arcuate verso l'altro, l'energia spirituale e fisica unite nel formare il Chakra sarebbero le prime che verrebbero condensate e riunite sottoforma di piccola sfera bluastra che continua a ruotare su se stessa. Comparirebbe sul palmo della mano sinistra, riuscendo ovviamente ad adoperarla come meglio crede. Sono anni ormai che ne fa un uso costante, senza smettere mai neppure d'allenarsi. Rammenta ogni prova fisica che ha dovuto sopportare, le torture del padre che l'ha resa un prodigio dal punto di vista delle innate, della potenza, forse immaginando che non sarebbe sopravvissuta a lungo, pur trattandosi d'un'ottima cavia da laboratorio. Le ferite del corpo che ha dovuto riportare, le innumerevoli cicatrici che ne costellano il corpo, per non parlare quelle della mente. Torture psicologiche subite da un genitore poco affettuoso o forse troppo, che cercava per la figlia il meglio che potesse volere, ma non ciò che quest'ultima potesse desiderare. Vuole essere più forte di quanto già non sia. Vuole essere imbattibile. Vuole dimostrare a suo padre che non c'è bisogno di nessuna strategia medica, di esperimenti o quant'altro per essere forte, ma soltanto duro allenamento e volontà inimmaginabile. Sprigiona orgoglio da ogni poro, una particolarità che non perderà mai. [ Chakra ON ]

19:13 Furaya:
 Questa sfera è soltanto l'inizio, il primo passo per raggiungere il secondo: la creazione d'una seconda sfera che vuole condurre sul palmo della destrorsa. E' consapevole che l'energia spirituale e fisica, unite assieme per formare il Chakra, sono soltanto la via per raggiungere la seconda. Non basta saperla usare, bisogna sfruttarla per l'ottenimento della forza. Tramite il Chakra stesso si è ninja, grazie ad esso si diventa forti. Avvicinerebbe la mancina ad altezza dello stomaco, raggiunta subito dopo dalla speculare opposta. Entrambe non toccherebbero direttamente la sfera, che null'altro sarebbe se non il Chakra della donna, bensì la avvolgerebbero con il loro calore. Le dieci dita sono equidistanti dal centro della sfera in questione, colorata dal blu che rappresenta proprio quest'energia. Essa fungerà anche da luce per il cammino che deve intraprendere. Inizierebbe a percorrere una via che apparirebbe piuttosto scura, immersa nel buio. La sfera energetica che sostiene al centro del petto sarebbe la sua torcia, grazie alla quale riuscire a camminare senza perdersi. Un passo dopo l'altro, tenta di memorizzare quanti ne compie per riuscire, subito dopo, a tornare indietro ma sol quando sarà riuscita a trovare ciò che sta cercando. Viene ammantata da quelle piccole fiammelle che, tuttavia, sembrano fini a se stesse. Non hanno nessun'altra particolarità, oltre ad essere percepibili come fonti d'energia naturali. Muoverebbe un passo, subito dopo l'altro, mantenendo la schiena ben diritta ed attenta ad ogni minimo particolare. Purtroppo, tutt'attorno alla propria figura, illuminata soltanto da quelle luci, non vi sarebbe altro che la luce. Prova a tendere l'orecchio, ad aprire gli occhi della mente come già fatto coi cancelli di quest'ultima. Deve proseguire. In silenzio, permette ai propri sensi sviluppati ed esclusivamente mentali di percepire tutto il resto che ha attorno e che non sia strettamente collegato a quella sfera e le energie che la circondano. Silenzio ed oscurità. La natura che percepiva è formata da se stessa e quelle fiammelle dorate. Ma non basta. Il flusso energetico maggiore deve essere lì, da qualche parte; deve lasciarsi guidare, ma non completamente. [ Chakra ON ]

19:22 Furaya:
 Come se fosse un fiume in piena, dovrebbe finalmente riuscire a sentire qualcosa che scorre. Un'energia nuova, qualcosa che non ha assolutamente niente a che fare con il Chakra, con le due energie che lo compongono. E' qualcosa di nuovo, di perfettamente naturale, ma che va rincorso senza perdersi in esso. Quindi, si volterebbe per cercare di tenere sotto controllo la strada che percorre, lasciando man mano dietro di sé una piccola fiammella azzurrognola che indicherebbe una goccia di Chakra ad ogni metro, così da ritrovare la strada di casa anziché perdersi. Di conseguenza, qualora trovasse il flusso naturale nel quale immergersi per acquisire anche l'altra sfera, le basterà dopodiché tornare indietro per passare alla parte del bilanciamento. E' tutto un piano che riguarda e comprende anche il quarto passo. Ma, come detto più volte dal Re dei Lupi, bisogna che si prosegui un po' per volta, senza strafare, altrimenti diventerà una di quelle statue a forma di lupo. E no, non sono i suoi predecessori ma coloro che hanno tentato lo stesso percorso della Nara e si sono persi per strada, proprio in quel flusso, non superando il terzo passo. Seguirebbe man mano il suono dello scroscio ascoltato in precedenza, lasciandosi sempre dietro di sé quelle gocce di Chakra che potrebbero essere associate alle briciole di due fanciulli delle storie da bambini che, proprio per non perdersi nel bosco, avevano adottato questo strambo metodo. Se ci riuscirà, è difficile saperlo. Per il momento, dovrebbe riuscire a vedere una pozza nella quale è contenuta quell'energia naturale che vive in ogni cosa: nei fiori, negli alberi, nell'aria, nella vita, negli animali, negli esseri umani. Una pozza che dovrebbe racchiudere tutto questo e dalla quale deve riuscire a raccogliere la sfera energetica non dissimile da quella del Chakra. Concentrazione massima, mentre vi s'avvicinerebbe con passo costante, senza correre, continuando a voltarsi indietro per sincerarsi che non si stia perdendo. Al di fuori da questo sogno così vivido, l'espressione permane concentrata, le sopracciglia aggrottate e una goccia di sudore, una nuova, che scende dalla tempia. Ma la pozza è lì, non rimane che immergerti nel flusso che tutto è. [ Chakra ON ]

19:31 Furaya:
 Pur mantenendo ancora la sfera tra le due mani ed al centro del petto, senza perderne mai la presa neanche per un istante, inizierebbe ad immergersi. Avvicinatasi alla dorata pozza, vi infilerebbe dapprima l'arto inferior manco e, subito dopo, con una calma sempre maggiore ed i battiti del cuore mantenuti costanti, anche la specular opposta. Inizierebbe ad avanzare con passo calmo, lasciando fluire quell'energia naturale, permettendole d'investirla. Risalirebbe lungo le gambe che sarebbero le prime ad essere entrate nel flusso, dopodiché risalirebbe sino alla cintola. Deve proseguire, deve riuscire ad immergersi completamente. Soltanto dopo, soltanto in seguito, potrà finalmente mettere piede fuori con una consapevolezza maggiore. Quindi, avanzerebbe senza fermarsi, lanciando soltanto delle occhiate dietro di sé per sincerarsi, come sempre, che non stia perdendo in nessun modo la via del ritorno. Analitica come sempre, come suo padre prima di lei, permetterebbe a quel fluido di risalire. Adesso si troverebbe ad altezza dello stomaco dov'è posta anche la sfera di Chakra. Anch'essa verrebbe immersa, rivestita di quella stupenda aura dorata, coprendo la fanciulla sino alle spalle. Dopodiché la si vedrà immersa sino al mento, sino al naso. Trattiene il respiro e si getta completamente nel flusso naturale che tutto è. Si fa avvolgere completamente, dalla testa ai piedi, chiudendosi su se stessa come un riccio, ricoprendosi della sua magica armatura. Sì, quella scintillante, quella che ogni volta ti ha protetto dal male, dalle cattive intenzioni degli altri, dalle spiacevoli prese in giro e dagli insulti di persone che fingevano di volerti bene. Essa dovrebbe fungere da aiuto maggiore. Vuole sentire su di sé e su quella scintillante armatura la forza della natura, l'energia che tramite essa fluisce. L'armatura, invece, funge da difesa verso quella stessa energia a doppio taglio che, anziché aiutarla, potrebbe rivoltarlesi contro come il peggior nemico. Alleata e antagonista al tempo stesso, deve riuscire a trovare quella sfera dorata, quella che racchiude il potere che cerca. N'è rivestita, ma n'è troppa. Non riuscirà mai a controllarla come si deve. Bisogna trovare quella parte, equilibrarla all'energia del Chakra che scorre in lei, e solo allora, solo dopo ciò riuscire a bilanciare ambedue. Saremo ripetitive ma... un passo alla volta. [ Chakra ON ]

Tanto concentrata Furaya, bellina lei che si impegna per tornare dal suo popolo il prima possibile... E che dire, in mezzo a quella neve e a quel gelo, apparirà un coniglietto bianco, che saltellando di volta in volta uscirà dalla neve per tuffarcisi mezzo metro più avanti. Che ci farà lì un coniglietto? Cercherà riparo, forse, da tutta quella neve! E cosa potrà trovare di più caldo, della stessa decima? Si Furaya, sei così Hot che quando riaprirai gli occhi, ti ritroverai un coniglietto in grembo! E anche oggi ho svolto il mio lavoro! Buona continuazione e il coniglio, mi raccomando, con le patate!

19:42 Furaya:
 Totalmente immersa nel flusso naturale, sente quasi le forze abbandonarla. No, deve restare lucida, deve riuscire a riprendersi, deve restare sveglia e non permettere a questo tepore di farla da padrona. C'è qualcosa nella normale meditazione della Nara che sembra infastidirla o, comunque, se non proprio infastidirla, mettersi in mezzo e darle uno strano sentore. Qualcosa ha zampettato fin da lei, immerso dapprima nella neve, percependone, grazie ai cancelli della mente ancora aperti, il flusso naturale che vive nella bestiola. Si accovaccia, trova calore nel corpo della fanciulla che, tuttavia, deve riuscire a non badarvi affatto. Lo ignora. Le potrebbero anche cagare in testa, adesso, per quanto la riguarda, ma ciò non vuol dire che riuscirà a destabilizzare la sua concentrazione. No, non possono. Nessuno deve osare. Il freddo pungente, quel coniglio che potrebbe anche morderla, non le importa: tutto ciò che c'è all'esterno non è importante come quel flusso d'energia naturale nel quale s'è immersa. E tornando proprio a questo punto, la fanciulla deve riuscire adesso ad emergere. Sfrutterebbe proprio quella sensazione di calore animale, quell'ulteriore fiammella che dovrebbe riuscire a percepire senza nessun problema per spalancare gli occhi di colpo. Davanti a quella caverna, il suo corpo stringe i denti. Dentro la mente, la Judai spalanca gli occhi. Si getterebbe immediatamente fuori dalle acque dorate, fuori da quel fiume che l'avrebbe avvolta e tirata dabbasso, perdendosi nella profondità della pozza e trasformandola in una statua fatta completamente di viva roccia. <GRAAAAAH!> Urla nella sua mente, sbraita il corpo per riuscire a trovare la via da seguire. E sol quando tutto questo sarà avvenuto, dovrebbe riuscire a trovarsi, adesso, fuori dalla pozza, con due sfere l'una diversa dall'altra. Le fiammelle dorate che dovrebbero averla seguita finora gli aleggerebbero attorno, ma qualora vi entrassero in contatto aumenterebbe la grandezza della sfera e così accade. Adesso è lì, bloccata tra mente e realtà. Per uscirne, deve bilanciare le due sfere. L'inizio della fine, come si suol dire. [ END ]

Visione astratta dell'inglobazione dell'energia.
Terzo passo del Senjutsu.

All'attenzione di Kimi ♥