Tanto concentrata Furaya, bellina lei che si impegna per tornare dal suo popolo il prima possibile... E che dire, in mezzo a quella neve e a quel gelo, apparirà un coniglietto bianco, che saltellando di volta in volta uscirà dalla neve per tuffarcisi mezzo metro più avanti. Che ci farà lì un coniglietto? Cercherà riparo, forse, da tutta quella neve! E cosa potrà trovare di più caldo, della stessa decima? Si Furaya, sei così Hot che quando riaprirai gli occhi, ti ritroverai un coniglietto in grembo! E anche oggi ho svolto il mio lavoro! Buona continuazione e il coniglio, mi raccomando, con le patate!
Totalmente immersa nel flusso naturale, sente quasi le forze abbandonarla. No, deve restare lucida, deve riuscire a riprendersi, deve restare sveglia e non permettere a questo tepore di farla da padrona. C'è qualcosa nella normale meditazione della Nara che sembra infastidirla o, comunque, se non proprio infastidirla, mettersi in mezzo e darle uno strano sentore. Qualcosa ha zampettato fin da lei, immerso dapprima nella neve, percependone, grazie ai cancelli della mente ancora aperti, il flusso naturale che vive nella bestiola. Si accovaccia, trova calore nel corpo della fanciulla che, tuttavia, deve riuscire a non badarvi affatto. Lo ignora. Le potrebbero anche cagare in testa, adesso, per quanto la riguarda, ma ciò non vuol dire che riuscirà a destabilizzare la sua concentrazione. No, non possono. Nessuno deve osare. Il freddo pungente, quel coniglio che potrebbe anche morderla, non le importa: tutto ciò che c'è all'esterno non è importante come quel flusso d'energia naturale nel quale s'è immersa. E tornando proprio a questo punto, la fanciulla deve riuscire adesso ad emergere. Sfrutterebbe proprio quella sensazione di calore animale, quell'ulteriore fiammella che dovrebbe riuscire a percepire senza nessun problema per spalancare gli occhi di colpo. Davanti a quella caverna, il suo corpo stringe i denti. Dentro la mente, la Judai spalanca gli occhi. Si getterebbe immediatamente fuori dalle acque dorate, fuori da quel fiume che l'avrebbe avvolta e tirata dabbasso, perdendosi nella profondità della pozza e trasformandola in una statua fatta completamente di viva roccia. <GRAAAAAH!> Urla nella sua mente, sbraita il corpo per riuscire a trovare la via da seguire. E sol quando tutto questo sarà avvenuto, dovrebbe riuscire a trovarsi, adesso, fuori dalla pozza, con due sfere l'una diversa dall'altra. Le fiammelle dorate che dovrebbero averla seguita finora gli aleggerebbero attorno, ma qualora vi entrassero in contatto aumenterebbe la grandezza della sfera e così accade. Adesso è lì, bloccata tra mente e realtà. Per uscirne, deve bilanciare le due sfere. L'inizio della fine, come si suol dire. [ END ]