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Al Miaeda -Ponte Naruto-

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con Furaya, Itsuki, Mattyse

22:14 Mattyse:
 Si è preparato dalla mattina, apposta per poter avere tutto chiaro quando fosse arrivato il momento di iniziare quello spettacolo pirotecnico. Mat allaccerebbe gli stivali, stringendo l'ultima sezione delle stringhe dello stivale sinistro a metà stinco, permettendo ai calzari di stringere completamente i pantaloni neri. Questi sono un paio di pantaloni neri semplici, privi di tasche e comodi per qual si voglia movimento. La maglietta a mezze maniche è dello stesso identico colore e si stringe in maniera alquanto aderente al corpo del giovane. Mat afferra il porta kunai che va a legare attorno alla coscia sinistra, inserendovi poi due kunai a cui sono legate due carte bomba, esattamente nelle tasche esterne, mentre in quella centrale va a inserirvi le diciassette carte bomba attivate in mattinata. Ancora una volta ha la tentazione di saltare in aria da solo, ma ormai è così vicino... sarebbe troppo noioso. La borsa porta oggetti risulta inutile in quella situazione, non avendo nulla da portarsi dietro. Il braccio destro viene sollevato, volgendo il palmo verso il proprio viso, per controllare l'esatta posizione del fuuda contenente due kunai legati fra loro da uno spago di quaranta centimetri. La mano sinistra afferrerebbe l'ultimo kunai, l'unico che non ha legato due carte bomba ma solo una, per portarla fra i denti di Mat, che successivamente utilizzerebbe entrambe le mani per raccogliere quanti più capelli possibili per poi tenerli con la destra in una piccola coda alta. La mancina afferrerebbe di nuovo il kunai per poi usare lo spago che lo tiene legato alla carta bomba per legare i bianchi capelli in una piccola coda alta, da cui sfuggirebbe un ciuffo che ricadrebbe davanti all'occhio sinistro. Ultimo controllo. Sembra avere tutto. Userebbe volentieri la tecnica della trasformazione ora, ma uscire dal proprio alloggio nei panni di una ragazza potrebbe dare problemi con Mekura. Mat corre in direzione di quello che è il ponte Naruto, non è intenzionato a raggiungerlo subito, a contrario, si ferma qualche vicolo prima, andando a cercare una stradina buia in cui potersi nascondere. Nascostosi, Mat alzerebbe le mani per comporre il sigillo della capra dinanzi al proprio petto, per poi andare a nascondere gli occhi ambrati sotto alle proprie palpebre. Il ragazzo cercherebbe di muovere il proprio chakra verso l'esterno del proprio corpo, tenta di ricordare come ha fatto con Mekura per poterlo rifare: tenterebbe di spostare il chakra verso l'esterno del proprio corpo, con l'intenzione di creare una sorta di patina che andrebbe a ricoprire l'intero corpo. Successivamente Mat andrebbe a disegnare con la propria mente l'immagine di Tamaki. Se la ricorderebbe con una maglietta rosa, che mette in mostra la spaccatura del seno e dell'ombelico, accanto a quest'ultimo la firma di Sosachi Doku; le leve inferiori sono coperte, se così di può dire, da una gonna corta che mettono in mostra le gambe snelle che vanno a finire in un paio di stivaletti neri. I capelli della ragazza vengono ricordati lunghi e arancioni, ma nella sua immagine sono legati in una coda alta, stretti dallo stesso kunai e da un fuuda, che andrebbe a nascondere la carta bomba. Disegnata al meglio la figura che Mat è intenzionato ad assumere, cercherebbe di utilizzare il chakra precedentemente portato sulla propria pelle per modificare la propria sagoma e ricreare quella sua visione. Se vi riuscisse, assumerebbe così le sembianze di Tamaki, con una coda alta formata da un kunai, che penzola dal lato destro, ed un fuuda, che penzolerebbe dal sinistro. [Tentativo tecnica della trasformazione 2/4][Chakra 25-2][Equip: 2x kunai con 2 CB, 1x kunai con CB, 17x CB attive, 1x fuuda con 2 kunai]

22:40 Itsuki:
 Forse avrebbe dovuto essere più preciso, stabilire un giorno ed un'ora più precisa nella quale trovarsi, con quel ragazzo, insomma, è già passato un paio di volte dal Ponte in quel suo vagare, di sera o di giorno che sia, ma non ha avuto modo di scorgere il ragazzo dai capelli bianchi, quello della carta bomba. Indossa il solito completo, solite scarpe comode ma eleganti, capelli legati d'ebano, neri come i guanti, dritta in tasca e mancina che andrebbe a scostarsi dalle labbra in quell'allontanare il filtro dal viso, un sospiro per esalare il fumo di quel primo tiro, mentre continua passeggiando, in direzione proprio di quel ponte. Perenne conflitto con il proprio dolore, ma oramai in uno stato che pare avere un che di statico, almeno fino alla prossima scintilla, per ora scivola lungo il luogo in quel ritrovarsi al limitare di quella porzione di cemento che si antepone ai cancelli, perennemente presidiati, giusto in tempo per fermarsi e cercare di studiare nuovamente una strategia in quel voler tentar di far saltare in aria il ponte, o almeno una porzione di quella, tutto, a causa delle centinaia di metri, sarebbe ben più complesso < Mh... > mugola semplicemente tra sè e sè soffermandosi, rimaner voltato in direzione in direzione del, Nel frattempo, non sarebbe minimamente al corrente della finta Tamaki che giunge sul pasto, a lui sconosciuta quella figura, cerca piuttosto il ragazzo della foglia i bazzica proprio da quelle parti in quell'attenndere. ck on}

22:57 Mattyse:
 Mat esce dal vicolo, grazie alla tecnica con le sembianze della ragazza, passeggiando poi ancora in direzione del ponte. Non è intenzionato a passarvi sopra, in fondo così lo pulirebbe dalla polvere e al massimo da qualche passante, ma no. itsuki gli aveva proposti di fare le cose in grande e in grande lui vuole farle. Prima cosa da fare è osservare come poter scendere da lì per raggiungere il livello dell'acqua, ma in ogni caso si sente in dovere di trovare il Goryo. E' proprio passeggiando che riconoscerebbe l'abbigliamento del ragazzo, a cui tenterebbe di affiancarsi. Essendo dinanzi alle guardie non deve dar nell'occhio, non troppo. Vuole proteggere anche la sua identità, quasi come se già lo considerasse un amico. Mat così cercherebbe di conquistare il suo fianco, per poi avanzare ancora di un passo con il piede sinistro, successivamente usato come perno per ruotare in senso antiorari, per pararsi di fronte a lui. "Hey Mat." Lo saluterebbe ad alta voce, utilizzando però l'abbreviazione del proprio nome con la speranza che lui lo avrebbe riconosciuto. "Pensavo te ne fossi dimenticato. Andiamo?" Continuerebbe lui mentre con un lieve cenno del capo indicherebbe la sinistra del Goryo per far comprendere in quale direzione avrebbe preso a camminare. "Ho trovato un posticino in qui fare quella cosuccia che ti piace tanto..." Nel parlare cerca di mostrare un lieve tono di malizia, mentre la voce viene appena abbassata per simulare quell'effetto di una frase udibile, ma che non sarebbe da proferire in luogo pubblico. "Non vorrai mica farlo qui davanti a tutti..." Continua mentre il piede destro viene sollevato per esser spostato nella stessa direzione indicata, riprendendo così a camminare con passo spedito. Non ha la certezza che lui lo abbia riconosciuto o meno, e la sua parte comunque l'ha fatta. Se lo seguirà, non dovrà attaccare tutte quelle carte bomba da solo e avrà la certezza che non gli abbia fatto male. Se così non fosse... Può solo sperare che lui sia al riparo al momento dei fuochi d'artificio. "Sai, ti ho pensato molto in questi giorni" Prenderebbe lui a parlare mantenendo quella sorta di falsa, ignaro se Itsuki lo stia seguendo o meno, ma mal che vada sta parlando da solo no? "Mi piace molto quello hai detto e ho cercato un modo di... accontentarti? Sta sera tornerai a casa tutto felice." Altre allusioni, che non fanno altro che fargli sperare che lui capisca, ma non può certo biasimarlo nel caso così non fosse. Mat ha studiato per gran parte del giorno il modo migliore per far crollare il ponte e la soluzione si trova proprio sotto a questo. I pilastri che lo reggono. Basteranno due carte bomba a pilastro, possibilmente posizionate ognuna sul lato opposta del pilastro precedente, in maniera da far cedere la struttura in direzioni diverse e garantire anche una spaccatura dovuta al movimento e non solo al crollo. Si tratta di una stupida idea utile per massimizzare i danni. [Tecnica della trasformazione][Chakra 23][Equip: 2x kunai con 2 CB, 1x kunai con CB, 17x CB attive, 1x fuuda con 2 kunai]

23:20 Itsuki:
 Dunque di lì a poco verrebbe affiancato dalla figura trasformata di Mattyse stesso, lui starebbe semplicemente facendo cadere la cenere dalla punta della sigaretta nel mentre < Mh? > volge lo sguardo di lato in quel vedere una ragazza al suo fianco, capelli arancioni ed un viso sconosciuto, ci prova a ricondurlo a qualcuno di familiare ma proprio non ci riesce, nonostante il breve sforzo che sarebbe in fretta sfociato in un rimprovero, di lì a breve, nei confronti di quella, un tono sicuramente non poco burbero o lugubre in quell'eventuale dirgli che avrebbe sbagliato persona, ma si sofferma un'attimo meglio sul come lo chiama, ovvero, non con il suo nome, ma con quello del ragazzo di Konoha. Certo, riconoscerlo è ben difficile e potrebbe anche considerare il fatto che lei sia un qualcuno che è stato introdotto nel piano, non capisce lì per l' ma sembra volersi fidare dopo qualche istante di silenzio nel quale avrebbe fissato meglio la figura femminile, soffermandosi su quell'elastico per capelli esplosivo, andando a confermare il fatto che se non è lui trasformato, minimo ha a che fare con una complice < ... > silente, lascia parlare il ragazzo in vesti opposte al proprio sesso, un'altro tiro dalla sigaretta per poi andare a scuotere lievemente la testa, non in un chè di negativo, ma giusto un filo di onesta curiosità, nonostante l'ambiguità di quelle parole. Un lieve ghigno sul volto < Buonasera, intraprendente direi. > ed il tono è relativamente spento per un qualcuno al quale gli verrebbero dette cose simili da una ragazza carina, ma sono dettagli, non ha intenzione di trasformarsi lui ne di fare nulla di particolare ora come ora, lo farà se e quando ce ne sarà bisogno, per ora basta l'immagine di lui per seguire quel pretesto < Direi che può bastare. > è un mormorio sommesso il suo ma andrebbe a cercare di tagliare corto riguardo la sfera e l'ambito sessuale al quale chiaramente si starebbe solo alludendo, nulla di concreto, ma si, può bastare così. Nel frattempo lo starebbe seguendo, affiancandosi a lui, chiaramente quelle allusioni hanno un chè di palese doppio senso e non è quello sessuale che si vuole cogliere stasera, no, è una trovata comoda quella di imboscarsi con una pretesa simile, quindi non vede perchè dovrebbe avere da obiettare riguardo ad una scelta simile, anzi, non lo fà e basta, cerca di comprendere l'immagine da lui scelta, domandandosi se l'intento è quello di essere precisamente qualcuno o sembra una ragazza a caso, mentre da dentro <{ C'è da dire che si da da fare, ammirevole. }> la voce di Eiji è pigra ma a un velo di simpatia ne confronti di quel Genin zelante che pare quasi essersi preparati alla situazione, mentre teoricamente loro due dovrebbero scende assieme delle scale che portano ad un classico tratto di cemento sottostante al ponte stesso, quello di solito presente all'inizio ed alla fine, per andare a donare più solidità ai due lembi, o forse per chissà quale altro motivo, al Goryo di certo non interessa, non è un'architetto ed a loro due quel ponte interessa farlo crollare, non tenerlo in piedi < Dunque, cos'hai in mente? Sorprendimi, io sono qui in caso le cose si mettano male.. > direbbe fumando nuovamente dalla sigaretta, osservandolo una volta giunti nella penombra che cova da la sotto le loro immagini, presumendo un possibile giungere delle guardie, qual'ora vedessero atteggiamenti strani, ma dopotutto, poggiare della carta su un muro, qual'ora non si abbiano sospetti, non è un gesto a cui si farebbe effettivamente caso, no? Chissà, vedremo. { Ck on - eq scheda }

23:37 Mattyse:
 Doveva aspettarsi che il ragazzo prima poi avrebbe detto basta, supplicando pietà per quelle allusioni e la cosa un po' lo diverte. Scendendo le scale tenterebbe di dare nell'occhio il meno possibile, non è intenzionato a farsi vedere mentre attacca delle carte bomba sui pilastri, ma in fondo la trasformazione serve proprio a quello no? I due apparenti sposini raggiungono così un isoletta di cemento in penombra, non molto distante da sotto al ponte e dai primi pilastri. Lì Mat dovrebbe aver modo di parlare apertamente quanto meno, anche se non ci tiene ad abbandonare completamente la sua copertura. "I pilastri. Se facciamo crollare quelli è fatta. Una fila avrà due carte sul lato destro, così da spingere la struttura a sinistra, quella successiva sul lato opposto e via così... In maniera che le esplosioni distruggano i sostegni e l'onda d'urto faccia spaccare in più punti..." Non sa effettivamente come si chiama la parte superiore del ponte, che di conseguenza indica con l'indice della man mancina. "Distruzione ottimizzata." Termina così prima di voltarsi, dando le spalle al Goryo per osservare i sostegni del ponte mentre la mano mancina andrebbe la ove è il porta kunai per afferrare le diciassette carte bomba già attive. Due per fila, una per pilastro... Su cento metri, dovrebbe riuscire a buttar giù gran parte di quel ponte. "E scusa per l'aspetto. Ma se cercassero la sua testa anziché la mia mi farebbero un grosso favore. Quella str***a deve imparare." La parte finale della frase è più un commento personale che un informazione utile al piano. Mat andrebbe a prendere il pacco di carte bomba con una mano, stringendolo bene fra le dita, mentre l'altra andrebbe a slegare il nodo fatto per tenerle unite. Successivamente le dita andrebbe a dividere in due piccoli mazzi, uno da otto carte, l'altro da nove. Quello da otto verrebbe offerto a Itsuki, con un lieve sorriso. "Grazie per la copertura allora. Ma non pensi sarebbe noioso?" Chiederebbe prima di accennare ad una lieve risata. Mat successivamente si concentrerebbe per andare a portare il chakra inizialmente nei propri piedi e, quando solleva il sinistro per portarlo sull'acqua, spostare l'energia sulla pianta, sotto alla suola dello stivale, intento a camminare sull'acqua. La parte difficile non terminerebbe con il permettere l'azione possibile attraverso il chakra, quanto stare in equilibrio su una superficie tanto complessa. Ma se vi riuscisse, il ragazzo trasformato, prenderebbe a dirigersi verso il primo pilastro ove attaccherebbe la prima carta bomba sul lato sinistro. [Tecnica della trasformazione][Chakra 23][Equip: 2x kunai con 2 CB, 1x kunai con CB, 17x CB attive, 1x fuuda con 2 kunai]

00:17 Itsuki:
 Giunti quindi la sotto, senza particolari interruzioni, ecco che il tono di lui tornerebbe meno civettuolo e fasullo, onesto in quell'andare a puntare i pilastri che non potrebbe far altro che far volgere le rosse di Itsuki in direzione di quegli stessi atti a sorreggere, le rubine che scorrono lungo quelli che si estendono a perdita d'occhio, mentre annuisce con un cenno abbastanza profondo del capo ritornando in direzione del Konohano, in quel sentire il di lui etichettare il tutto come distruzione ottimizzata. Gli piace, suonano bene quelle due parole messe vicine tra di loro, si accostano in maniera congeniale e non potrebbero far altro che far sì che un lieve brivido vada a percorrere la spina dorsale del Goryo, che si concede un sorriso malevolo appena meno flebile del solito, assottiglia lo sguardo, la mano con la sigaretta sempre all'altezza del viso, più o meno < Mh, sì.. Mi piace. > accompagna quell'asserire quindi con quelle sue parole, tranquillo e conciso, denotando poi quel fastidio progressivo nell'animo del Genin. Si inclinano le sopracciglia vagamente, le espressioni su quel viso sono una rarità ed appunto è tutto così minimo ed impercettibile da quasi risultare indecifrabile, ma la perplessità si rende vagamente tangibile in quell'andar a comrpendere che effettivamente non è un'aspetto scelto a caso quello di Mat, piegando quindi la testa di lato, a seguirlo la coda d'ebano in quel vago dondolio < Imparare cosa..? > riesce a suonar appena più curiosa e degna di un punto di domanda alla fine quella frase, meno imperioso dell'ultimo giorno, lì in quella rilassatezza indomita con la quale starebbero praticamente allestendo le basi per quello che potrà essere considerato un'attacco terroristico, un gesto minaccioso, che invece sarà semplicemente l'espressione artistica di un Genin traviato da un Chunin in grado di mettere in testa probabilmente soltanto idee dannose e pericolose < Mmmh... Effettivamente. > afferma andando a portare la sigaretta tra le labbra per poggiarla lì tra le sottili, di lato, la cenere vien fatta cadere prima di quel gesto e poi le mani guantate si allungano ad afferrare le carte bomba, le porta in mano, piegato tra di loro per poi contarle come se fossero un piccolo fascio di banconote < Otto, non male. > direbbe per poi andar dunque a spostare le vermiglie dalle bombe che tiene nella mancina, l'indice che si porta in direzione dell'acqua sul quale lo stesso Mat starebbe per andare a posare un piede < Guarda che non è così semplice, te lo sconsiglio. > direbbe in quell'andare a presumere che probabilmente non ha mai provato a camminare sull'acqua, non ha idea del tempo trascorso da Genin da parte di quel bombarolo da strapazzo, ma non gli sembra che sia un ragazzo così navigato da fregiarsi di una conoscenza oltre al proprio grado, lo avvisa appunto con quel tono pigro, per poi andar invece a ricreare quella patina in maniera automatica ed abitudinaria. Il Chakra verrebbe smosso verso le gambe e veicolato proprio in direzione delle piante dei piedi, laddove in sostanza vien modellato per andare a ricreare una patina invisibile di un lieve azzurro, un moto concentrico e spiralato in quel ricreare quello strato di Chakra che vuole andare a porsi ora tra l'acqua e la suola della scarpa, non dovrebbe aver nessun problema ed i passi dovrebbero muoversi in maniera precisa e confidente, in quell'avvicinarsi verso il primo pilastro, e quindi chinarsi, mettendosi su di un ginocchio, posando il destro sul quale per qualche istante andrebbe a smuovere il Chakra a sua volta, creando un punto d'appoggio sempre tramite quella precisa energia, dando solidità all'articolazione per poggiarsi sulla superficie liquida, infilando appena un paio di dita in acqua ,in quel voler attaccare le carte bomba per metà immerse e per metà fuori dal filo dell'acqua, proprio lungo quella sottile linea che al minimo muoversi della marea risulta più confusa e distorta, premendo quando basta, volendo evitare di bagnarsi quanto più possibile. E il primo, pare andato, a che punto è Mat? Si volta, in direzione del ragazzo della Foglia, mentre Eiji andrebbe a domandare in quel corpo di loro due <{ Vediamo cosa si inventa... }> incuriosito dall'intraprendenza di quell'altro dai capelli bianchi. {stessi tag}

00:41 Mattyse:
 Pare non essere intenzionato a rispondere alle domande del Goryo, forse troppo preso dai suoi pensieri, forse non è intenzionato a rispondere quanto consapevole che quella motivazione sia alquanto ridicola per alcuni. Ma per lui quel libro aveva una certa importanza, soprattutto per un grande amante della lettura come è lui. La voce di itsuki spezza ancora il silenzio in un avviso, non è semplice come può sembrare camminare sull'acqua ed il genin lo ha visto fare giusto una volta dallo stesso sensei che gli ha fatto sostenere l'esame. L'ha trovata fin da subito una tecnica interessante e sembrava un ottima occasione per tentare di riprodurla. Ma il corvino ha ragione, non è così semplice come Mat possa pensare, motivo per cui quando posa la pianta del piede sull'acqua, non può che caderci come una mela cade dall'albero. La caduta in acqua andrebbe anche a interrompere la tecnica della trasformazione. Ecco, tanta fatica nel pensare ad un buon piano e tutto va a puttane come suo solito. Deve smettere di progettare e improvvisare come suo solito, le cose vengono sempre meglio quando improvvisa. Riaperti gli occhi, ancora sotto a quello che è il livello dell'acqua, tenterebbe di far capolino con la testa per prendere una prima boccata d'aria, mostrando la propria pettinatura non così diversa da quella usata nei panni di Tamaki se non per il colore e la lunghezza dei capelli. Se riuscisse a riempire i polmoni d'aria, si immergerebbe di nuovo per rimanere nascosto e tentare di nuotare in direzione del pilastro dal proprio lato. Se riuscisse a raggiungerlo senza lasciarci le penne, farebbe sbucare ancora la testa fuori dall'acqua, seguita dalla mano mancina che stringerebbe una delle nove carte bomba che verrebbe attaccata per metà al di fuori dell'acqua, e l'altra metà al di sotto. Anche Mat poi si volterebbe in favore del collega, per accennare ad un lieve sorriso. "Avevi ragione. Ma se non provo ho già fallito." Risponde con estrema positività prima di riprendere ancora fiato ed immergersi un altra volta. Continuerebbe così a nuotare sott'acqua, trattenendo il respiro per poi far capolino al secondo pilastro, ove anche lì piazzerebbe la carta bomba e riprenderebbe fiato. "Sarà meglio che stia attento." Mat prenderebbe a parlare molto meno rispetto al solito, ma non per qualche problema con il chunin, che ha confessato di essere lì solo per difenderlo, quanto più per non sprecare aria ed affaticare maggiormente il proprio corpo, già impegnato a compiere svariati movimenti con braccia e gambe per tenerlo a galla e farlo spostare all'interno dell'acqua[Chakra 23][Equip: 2x kunai con 2 CB, 1x kunai con CB, 17x CB attive, 1x fuuda con 2 kunai]

21:00 Itsuki:
  [Sotto al Ponte] L'intraprendenza dell'altro permette a quella questione riguardo la ragazza da lui citata di passare in secondo piano, così come quel suo chiudersi in se stesso e forse percepire il consiglio del Goryo sin troppo tardi, avrebbe potuto salvarsi ma non è così, e dire che il Chunin è raro dare consigli, seppur forse da un'occhio lontano, da un punto di vista esterno e distante come quella di una pigra e distratta guardia che possa guardare verso il basso, tutto potrebbe alimentare l'idea del sembrare un'innocua e banale lezione, un'allenamento o comunqeu qualcosa di simile. Scuote appena la testa, non è un cenno di diniego profondo e pesante ed allo stesso tempo si concede un sospiro leggero che andrebbe ad accompagnare il tonfo sordo di Mat che cade inevitabilmente in acqua, non vuole stare a rimproverarlo perchè non è di ccerto lì in veste di Sensei, semplicemente maniente lo sguardo sottile e tagliente, per quanto l'espressione sia perennemente atona e priva di qualsiasi particolare inflessione, così come il tono che ora si rivolge a lui < Fà come credi. > avrebbe detto lui senza dare alcun particolare consiglio appunto, dirigendosi poi in direzione di quel primo sostegno, camminando sull'acqua tramite alla patina di Chakra citata in precedenza, facendo sì che la prima carta bomba venga attacccata, poi la seconda più in là, alla prossima colonna e così discorrendo si troverebbe alla terza. Movimenti rapidi e precisi, non si guarda intorno, non si cura di apparir losco perchè semplicemente dal suo punto di vista non starebbe facendo nulla di male, non ancora, tranquillo e pacato quasi in grado di pregustare il suono dell'esplosione ed il crollare di un pezzo del ponte, lasciando che un flebile sorriso gli si dipinga sul viso <{ Siamo sicuri quindi di quello che stiamo facendo? }> domanderebbe Eiji dall'interno del corpo, mentre al chinarsi per la terza carta bomba Itsuki andrebbe rispondendo con un mormorrio vagamente udibile, chiaramente ad Eiji stesso < Se hai intenzione di dubitare, è tardi oramai.. > la propria intenzione ormai è chiara, nato tutto da un gettar un'idea in maniera del tutto spassionata, un voler quasi esagerare che però si è rivelato illuminante agli occhi del Genin che ha preso alla lettera quel suo dire, un qualcosa di ispirante al quale lui credeva ed allo stesso tempo non credeva, reso semplicemente tangibile e reale dalla volontà folle dello stesso Mat, un qualcosa al quale non avrebbe di certo potuto resistere, ne uno ne l'altro, in quell'avviare il ragazzo probabilmente verso una via di Caos e distruzione, un traguardo, un risultato positivo agli occhi del Moro, praticamente <{ Non sia mai, è che se poi non crolla niente, sarò il primo ad esser deluso. }> ed esagera appena un'espressione imbronciata e triste quel Principe in quell'ironizzare ed andare ad attribuire un che di personale a quell'esplosione, quasi come se fosse il soddisfare un capriccio quel crollare della porzione di ponte, concedendo al Corvino di concedersi un paio di note di una truculenta risata, flebile e distante, ancor più di giorni addietro, spenta da quel dolore di sottofondo, ma perlomeno in grado ogni tanto d'esistere. Nel frattempo, oramai avrebbe attaccato la quarta e starebbe dirigendosi per la quinta, le rubine si scostano dai pilastri e vanno quindi in direzione di Mat volgendo il capo a cercare la figura del nuotatore, un ragazzo indubbiamente curioso, si concentra ora andando a farsi più serio mentre si smuove nelle acque andando ad attaccar la prima, più faticoso per lui in quel dover necessariamente andar di braccia e gambe, ma va bene così < Ma sì, vedila come un'attaccare degli innocui volantini.. > direbbe andando a sollevar le spalle in quel gesto chiaramente scostante per poi andare a far sì che l'indice della mancina vada smuovendo il piccolo cumulo di quelle carte bomba rimaste in mano, ne mancano altre quattro e praticamente è lì di fianco alla quinta colonna, sulla quale torna posando lo sguardo dopo aver sminuito con quella semplicità disarmante la gravità della cosa. Sii naturale, l'ansia tradisce. { Ck On | Rilascio Ck + | Stesso Eq }

21:33 Mattyse:
  [Sotto al ponte] Mat continuerebbe a nuotare, immergendosi al termine di quel piazzare la carta bomba per nuotare il più nascosto possibile da eventuali occhi indiscreti. Tutti i ragionamenti del Goryo, o dei Goryo, non sono sbagliati. Per lui quello spostamento da pilastro in pilastro è nettamente più difficoltoso, ma la soluzione è questa o dover allungare, risalendo il ponte per raggiungere il pilastro successivo e scendere nuovamente... Ed ormai che la tecnica della trasformazione è conclusa... Meglio stare più nascosti possibile, almeno per ora. Quanto riguarda la possibilità che quelle carte bomba non siano abbastanza? In effetti la possibilità rende Mat alquanto nervoso, ma è lo stesso motivo per cui ha preparato diciassette carte bomba anziché sedici. Si assicurerà ad ogni costo che almeno uno dei pilastri crolli, indebolendo l'intera struttura e favorendo così una reazione a catena. La risposta che Itsuki pare darsi da solo non riesce ad udirla, un po' per il tono usato, sommato alla distanza e al fatto che Mat in quel momento sia immerso, in procinto di allungare la mano libera per posarla sul bersaglio ed usare questo appoggio improvvisato per risalire rapidamente. Il bianco attaccherebbe anche qui la carta bomba, seguendo la linea dettata inizialmente. Prima a sinistra, seconda a destra, terza a sinistra e così via. Attaccata la terza bomba, prenderebbe un respiro più profondo, iniziando ad accusare così la stanchezza, anche se ancora in maniera lieve. Raggiunto il quarto pilastro tirerebbe nuovamente la testa fuori dall'acqua, posando il palmo libero sul nuovo pilastro per sorreggersi. Itsuki pare voler calmare quella sua ansia di essere scoperto, ma in effetti per Mat non è un ansia, anzi, sotto certi aspetti lo spera... Solo con il tempismo giusto. "Sai... La tua presenza mi tranquillizza molto, mi da sicurezza che per ora qualcuno mi possa dar modo di salvarmi." Ammetterebbe prima di posare il piede destro sul pilastro per darsi una spinta con questo e così cambiare il metodo usato per spostarsi da obbiettivo a obbiettivo. "Ma dopo il momento saliente andranno a cercare le persone che più si sono avvicinate... Fra qui te e la signorina di cui ho rubato le vesti." Ora le mani verrebbero usate per frenare il proprio moto, poi verrebbe attaccata la quinta carta bomba. "Però non so bene come farle esplodere. Non ho pensato al metodo migliore." Cercherebbe di instaurare un qualche discorso anche costruttivo, mentre lentamente aggirerebbe il pilastro prima di posarvi contro le piante dei piedi e darsi l'ennesima spinta, intenzionato ad attaccare in breve anche la sesta carta bomba. "Hai qualche idea più o meno suicida?" [Chakra 23][Equip: 2x kunai con 2 CB, 1x kunai con CB, 17x CB attive, 1x fuuda con 2 kunai]

22:21 Itsuki:
  [Sotto al Ponte] Attaccata pure la quinta andrebbe poi afferrando la sesta rialzandosi dal quel chinarsi al quinto e posare la carta bomba lì a filo d'acqua, mugolando in un cenno scostante e dispersivo riguardo a quel suo sentirsi tranquillo, un vocalizzo che ha un che di ovvio < È giusto poter dare i giusti mezzi ad un'idea di distruzione.. > direbbe in quell'alzare la voce giusto per farsi sentire da lui e non oltre a quelle spesse lastre di cemento sopra di loro, puntando le rubine in direzione del sesto punte in questione dove andare ad apporre l'esplosivo, mantenendo perennemente quell'espressione in viso che appare piatta come al solito, nessun segno di una particolare emozione o preoccupazione, anzi sembra quasi tanto spensierato da concedersi l'intonare di una melodia lenta e sommessa, a labbra serrate, nel mentre che preme con due o tre dita su di un'angolo della sesta < Mmmmmhmhhmhhh ~ > il tutto è di una naturalezza ai suoi occhi che sembra quasi disarmante tentare di convincerlo di fare diversamente, le vie del Caos sono molteplici e quale miglior maniera ci sarebbe per dar sfogo a quella forza se non con un'atto esplosivo, un simboleggiare della stessa forza dirompente controllata ma allo stesso tempo distruttiva e casuale degli esplosivi, un'equilibrio precario che in qualunque caso porterà alla sinfonia tanto attesa, al rovinare di un simbolo come il Ponte Naruto, un'atto non da poco che andrebbe ora come ora a domandarsi quanto possa o meno essere convenevole rivendicare, valutando i pro e contro. Sente pure il dire del Genin ed annuisce flebilmente soffermandosi in prossimità del settimo pilastro volgendosi appena verso di lui, osservando in direzione di quel suo sospingersi utilizzando ora i pilastri come resistenze di volta in volta per aiutarsi negli spostamenti, interessante, seppur le sue parole sono ciò che più coincidono con i suoi dubbi < Mh... Come agente del Caos è mio dovere prendermi le responsabilità di un'atto simile, ma mi chiedo se sia necessario rivendicarlo palesemente... > ed andrebbe appena guardandosi intorno, puntano lo sguardo verso quella breve e stretta riva se così vogliamo chiamarla, lì da dove ha messo il primo piede sull'acqua per incamminarsi sotto al ponte, ragionando, nel mentre che torna in direzione del pilastro. Un'altra carta bomba, un'altro rimettersi in piedi dopo essersi chinato, rispondendo nel mentre all'altro, mentre in mano rimane l'ultimo esplosivo e più avanti l'ultimo pilastro da decorare, volgendosi però con il viso in direzione dell ragazzo che nuota < Sarebbe inutile strafare o mettersi a rischio... > chinandosi piegando giusto il busto per posare quell'ultima carta bomba, andando a pigiar con la punta delle dita per poi scuotere appena la dritta in quel voler scrollare l'acqua che ha preso dentro nel mentre del gesto dal guanto nero, le carte bomba sono tutte al loro posto, ma tra tutto, meno male che i capelli non si sono bagnati. Preoccupazioni diverse, quelle del Chunin, che continuerebbe il dire di prima riprendendolo nel mentre che si gira verso di lui < Immagino tu voglia poterlo raccontare, dopotutto. > e detto ciò riporterebbe le mani dietro la schiena, solleva il mento e cammina più impettito e composto che negli ultimi giorni, con quella coda d'ebano che dondola dietro di lui seguendolo fino a riva, dando un''occhio a quel misto tra sabbia e ciottoli, asciutto e distante dal moto delle onde, lì dove la marea è anche mitigata dalle fondamenta del ponte stesso. Osserva in direzione di Mat che dovrebbe presumibilmente tornare a riva dopo aver finito con le sue nove, e nel frattempo Itsuki farebbe per accendersi una sigaretta, fili grigi di fumo a circondare il viso androgino mentre poi un sospiro lascia che uello si disperda verso l'alto, lì dove abbandona lo sguardo, facendo poi un'ulteriore tiro, riflettendo ad alta voce < Potremmo lasciare un messaggio.. > sì, ma quale di preciso? È un parlare riferito sia ad Eiji che allo stesso della Foglia lì presente, mentre da dentro il fu Jinchuuriki andrebbe ponendo un lieve e prolisso mugolio in quel pensare e cercar un qualcosa di estetico ed allo stesso tempo originale, mentre entrambi attenderebbero anche un dire da parte dello stesso Mattyse, andando per ora a considerare l'idea che forse citare semplicemente il Caos e nessun'altra parola, può bastare a far sì che il gesto vada a fregiarsi di quel senso caotico-artistico che l'atto in sè deve rappresentare. Chissà, proposte? { Stessi Tag }

22:53 Mattyse:
  [Sotto al ponte] Seguendo i piani iniziali, Mat continuerebbe a nuotare con l'intento di posare le carte bomba rimaste, seguendo sempre quella logica iniziale: cinque sinistra, sei destra, ora si dirigerebbe verso il lato sinistro del settimo sostegno di quel ponte che pare essere simbolico per Kiri. Il ragazzo si è sempre chiesto perché porti il nome Naruto. Possibile che non ne abbia mai letto nulla? Forse sarebbe il caso di informarsi su cosa sia intenzionato far scoppiare la prossima volta, quanto meno per cultura! Il bianco poserebbe la settima carta bomba, metà immersa nell'acqua e metà al di fuori di questa, come ha fatto per quelle precedenti, rivolgendosi in fine verso l'ultimo pilastro, quello su cui avrebbe attaccato la carta bomba aggiuntiva. Vista però la preoccupazione riguardo la forza dell'esplosivo sta effettivamente prendendo in considerazione l'idea di usare anche i kunai per accertarsi la caduta di quel supporto. No. Due carte basteranno, o almeno spera. E se proprio andasse male, può lanciare le restanti cinque per finire il lavoro. Il ragazzo tenterebbe di raggiungere, anche l'ultimo obbiettivo con lo stesso metodo utilizzato, spingersi con i piedi da un pilastro all'altro per ridurre al minimo i propri sforzi, che corrisponderebbero al rimanere a galla e correggere il moto per non perdere il bersaglio. Mat andrebbe ora ad attaccare le carte bomba rimanenti. Assicuratosi di averle attaccate bene, l'una affianco all'altra, si volterebbe nella stessa direzione del corvino. Forza, un ultima nuotata, un ultimo sforzo che lo porterebbe su quell'ultimo luogo in cui la trasformazione è stata attiva. E' la stanchezza ad impedirgli di parlare fino a quel momento, fin quando non tenta di tirarsi fuori dall'acqua a carponi, facendo dei profondi respiri nel tentativo di riprendere più fiato possibile. "Un... Un messaggio? Tipo fate qualcosa per la nebbia?" Chiederebbe continuando a respirare pesantemente. "Non sono un poeta... Al massimo uno scultore." Si definisce in maniera alquanto bizzarra uno scultore, consapevole che non è il termine giusto. "Te pensa a qualcosa... Io faccio inseguire la str***a."[Chakra 23][Equip: 2x kunai con 2 CB, 1x kunai con CB, 1x fuuda con 2 kunai]

23:28 Itsuki:
  [Sotto al Ponte] Tutti i preparativi sono stati ultimati, i pilastri sono stati forniti ognuno della propria carta bomba e l'esplosione sarebbe imminente, tutto sta filando secondo il piano, che poi non esiste alcun piano effettivamente, la base di tutto ciò era la disinvoltura ed il fatto che si è presi e stanchi dai continuo turni a causa della Guerra, snervati a tal punto da non curarsi più di tanto effettivamente di due Ninja nei pressi del ponte, dopotutto cosa potrebbero mai fare di così grave? Ed è il presumere che nulla di assurdo possa succedere che permette all'assurdo di accadere. Un'imprevisto non calcolato, una disaccortezza momentanea, un'attimo di pigrizia ed ecco che avviene il misfatto, scatta la scintilla e quello che non ci si sarebbe mai immaginati diventa realtà, seppur ci sarebbe da prendere le dovute distanze, ma prima, si concede quel dire da parte del ragazzo della foglia che dopo aver preso fiato ed esser tornato dunque sulla terraferma, ottiene in tutta risposta un'osservare serio da parte di Itsuki che appiattisce ancor di più lo sguardo in quel sentire il suo magro consiglio, senza però effettivamente disdegnare il fatto che sì, dovrebbero far qualcosa per quella stramaledetta nebbia < ... > silenzio, non cederà ad un'inezia simile per quanto il fastidio accumulato nei giorni lì a Kiri sia oramai tangibile, un barlume, un'istante soltanto nel quale quell'idea nasce così come muore subito dopo, lasciando un breve sospiro divertito in suo onore, per poi scuotere lievemente la testa nell'andare ad osservarlo poi meglio, pensando a lui come un'abitante della Foglia, alla Foglia stessa, Konoha, Konoha e Kiri, l'attacco e le mura < Mmmh.. Può andare, non preoccuparti, ho trovato... > direbbe annuendo ora nel mentre che quindi lo sguardo si distoglie dal ragazzo ed un'altro tiro verrebbe tratto da quel filtro di cotone, sentendo riecheggiare nella mente il ridere truculento di Eiji che, dopo quell'elegante e malvagio gioire, si concederebbe un'attimo di fiato per poi profferire <{ Ah.. Ci sarà da divertirsi.. }> ed è un puro voler gettare scompiglio nel mondo il loro, un voler veder le cose scontrarsi, le parti schierarsi da un lato e dall'altro, i tumulti e le divergenze tutto un'insieme di pensieri che lo porterebbero ordunque a pensare a quell'insieme di piccoli concetti per decretare che il miglior simbolo da lasciare sarebbe proprio quello della Foglia stessa, andando a smuovere il proprio Chakra di Vento, smuovendo la dritta da dietro la schiena verso il terreno, lì dove un misto tra sabbia e ciottoli li sostiene. Lo sguardo permane lì verso il suolo e nel frattempo risponderebbe a Mat che lì di fianco a lui incomincerebbe nel frattempo a concepire al meglio la propria posizione in questo gesto, il ruolo a lui attribuito in questo evento come lo scultore dinamitardo, concedendogli uno sguardo profondo e quello che è l'impercettibile e vago cenno di un ghigno, senza mai sforzarsi troppo e senza riuscir a sfuggire ancora a quelle tracce di dolore recondito < Visto..? Cominci già a vedere le cose in grande. > e poi nulla di più e nulla di meno, mantiene la mancina lì in prossimità del viso a distanza di poco più di una spanna, senza voler indagare riguardo a quell'astio nei confronti della ragazza da prima impersonata, volendo concentrarsi piuttosto sul ricreare una sfera dal diametro di non più di cinque centimetri, un'ispirarsi ad un Jutsu conosciuto per ricreare una versione meno potente e più controllabile, più preciso e meno dirompente quel vento che viene costretto ad un qualcosa intorno ai cinque centimetri di diametro, la fa sorgere lì nei pressi del terreno e smuove già qualche ciottolo, ma con un pò di manualità vedrebbe di smuoverla attraverso un direzionar dell'indice per iniziare a tracciare il contorno di quello che è il simbolo di Konoha, andando ad incidere, smuovere e premere in profondità quel misto tra sabbia e ghiaia, disegnando con parsimonia il tutto < Se ti chiedi perchè, non c'è un perchè nel voler semplicemente veder bruciare il mondo. > e lo sguardo rosso che riluce di un fulgido bagliore andrebbe osservando il proprio operato senza concedersi il fare del Genin, che probabilmente ha intenzione di ritrasformarsi nella Ishiba a lui sconosciuta. { Ck - 6 ! 44/50 | Manipolazione Fuuton ! Stesso EQ }

00:08 Mattyse:
  [Sotto al ponte] Riuscirebbe finalmente ad avere la forza di alzare il proprio sguardo in direzione del Goryo, a cui poi porgerebbe un amplio sorriso. "E' solo grazie a te." Risponderebbe al primo commento ricevuto, quello riguardo il suo definirsi uno scultore. Mat ora cercherebbe di recuperare la posizione eretta, riportando i propri occhi ambrati verso un punto impreciso. La supposizione del ragazzo è corretta, è intenzionato a recuperare le sembianze della Ishiba, motivato da una piccola idea che ha conquistato la sua mente. Quale modo migliore di far accusare la donna se non quella di far vedere alle persone che si tratti proprio di lei? Il ragazzo cercherebbe di superare la fatica per sollevare entrambe le mani verso il plesso solare, ove comporrebbe il sigillo della capra. L'immagine della ragazza è ancora nella sua testa, grazie alla prima trasformazione eseguita, ma vi deve fare dei piccoli ritocchi. I capelli arancioni prenderebbero un colore lievemente più scuro, causato dall'acqua, i capelli apparirebbero così appesantiti dal liquido. La maglia rosa che ha ricreato prima apparirebbe anche lei di una tonalità poco più scura e sarebbe schiacciata contro il corpo della giovane Ishiba. La firma di Sosachi Doku sarebbe rovinata, appena sbavata. La coda alta non sarebbe più presente mentre anche la corta gonna, da cui sputerebbero le due gambe snelle, apparirebbe più scura e carica d'acqua. Questa è l'immagine che Mat tenterebbe di ricreare nella propria mente prima di andare a convogliare il proprio chakra all'esterno del proprio corpo, con l'intenzione di creare una sorta di patina a contatto con la propria pelle che inizialmente lo avvolga e, successivamente, andrebbe a rimodificare la sua sagoma per trasformarsi nella stessa ragazza in cui si è trasformato a inizio serata, con la variante del bagnetto. Gli occhi di Mat, anche se nei panni di Tamaki, si volterebbero verso il fare di Itsuki a cui porgerebbe l'ennesimo sorriso. Non prova interesse per quella sorta di firma, in fondo del suo villaggio gli importa relativamente poco. "Però non mi sto chiedendo il perché. Sto solo pensando a come finirà." E a quali altre cose potrebbe fare esplodere, con e senza di lui. Per il bianco quella potrebbe essere la nascita di un incredibile, bizzarra ed esplosiva amicizia! Ora inizierebbe a ripercorrere la strada percorsa inizialmente a camminare lungo la riva, costeggiando la parete che regge la strada soprastante e cercando di non finire nuovamente in acqua. Prima di far esplodere il tutto, i due devono allontanarsi di almeno una quindicina di metri per accertarsi di poter far saltare tutto senza rischiare effettivamente di essere colpiti a loro volta. Mat così cercherebbe di mettere un po' di distanza fra se ed il ponte, camminando lungo quella sottile riva e sorpassando le scale che lo riporterebbe in strada. [Tentativo tecnica della trasformazione 2/4] [Movimento verso destra per allontanarsi 15m 2/4] [Chakra 23-2][Equip: 2x kunai con 2 CB, 1x kunai con CB, 1x fuuda con 2 kunai]

00:23 Itsuki:
 Piega la testa di lato, prima a destra e poi a sinistra, fa spallucce al sentir del suo dire in quel falso non sentirsi lusingato, come sempre entusiasta del riuscire a traviare qualcuno in direzione del male, che poi quello sia un punto di vista più tecnico e meno artistico è solo un dettaglio, lui semplicemente nel ragazzo vede del potenziale per andare a realizzare opere distruttive, una semplice necessità che potrebbe trasformarsi in un'ossessione vera e propria, quello dell'aver a che fare con le carte bomba, per il ragazzo dai capelli bianchi che ora svanisce per lasciar spazio alla figura di Tamaki, Itsuki continua fumando mentre le rubine saettano per il luogo, senza trovare nessuno di preciso a guardarli, nessuna figura fastidiosa in più del solito < Mi sembra l'approccio migliore, gioisci dell'operato, non questionare l'operare in sè. > e si perdono nell'aria fili di fumo nel mentre che Eiji stesso andrebbe come a sbuffare, in quel non voler nemmeno stare a comprendere di preciso il volersi ritrasformare dell'altro, sembra quasi un gatto al quale non viene data l'attenzione necessaria ed è un lamento palpabile quello che può udire Itsuki nella propria testa, che è sol il preludio di < Sì, ma io voglio vedere l'esplosione. > direbbe quindi in un tentare di esortare Itsuki ad esortare a sua volta Mat, così che le vermiglie si posano sul ragazzo ora, assieme al quale inizierebbe ad allontanarsi assieme a lui in quel distanziarsi in maniera preventiva, non troppo distanti, volendo vedere chiaramente l'esplosione e potendo godere di quello spettacolo fugace appieno, camminando con un passo deciso e fiero, dando le spalle a quel ponte che di lì a poco verrà giù, non del tutto chiaramente, ma almeno un buon frammento < Non abbiamo tutta la notte. > direbbe semplicemente Itsuki in un voler andar appunto ad indicare all'altro che sarebbe il caso anche di sbrigarsi, il segno della foglia è stato lasciato e non ha idea di quali siano le precise intenzioni di quel Genin, ma lo lascia fare per ora, seppur non si nega quell'intimargli di darsi una mossa, comunque elegante nel tono e con solo una punta di severità, nulla di esagerato, non sia mai che inizino le ronde notturne più profonde e precise, ll risulterebbe tutto un pò più scomodo, per quanto oramai la maggior parte del lavoro è stato fatto, ora non resta che godersi i fuochi d'artificio. { stessi tag }

00:44 Mattyse:
  [Sotto al ponte] E' palese che il ragazzo inizi ad aver fretta, in fondo lui non ha motivo di far crollare il mondo di qualche ragazzina per una sorta di vendetta personale, per quanto questa possa essere ridicola o meno. La voce del Goryo raggiunge le orecchie del bianco nei panni della ragazza. "Vuoi far crollare tutto tra le fiamme e non hai la pazienza di spargere bene la paglia?" E' una metafora alquanto complessa e inventata sul momento, quanto l'uso della paglia per diffondere un incendio non sia esattamente il massimo, ma dovrebbe rendere l'idea del lavoro e dell'impegno che ci vuole e che ci sta effettivamente impiegando! Mat, se raggiungesse la distanza da lui designata, andrebbe a comporre il sigillo del bue, seguito da quello del cane, del drago e in fine quello del cinghiale, tutti verrebbero formati dinanzi al plesso solare. Successivamente il bianco andrebbe a portare il proprio chakra all'esterno del proprio corpo, creando di nuovo quella sorta di patina che, a differenza della tecnica precedente, si sarebbe dovuto staccare dal corpo del genin per andare a ricreare quella che per se è una semplice immagine che sarebbe scomparsa al primo contatto con qual si voglia persona. Il clone avrebbe anche lei l'aspetto di quella tamaki dai panni bagnati. La stessa maglia rosa, di una tonalità più scura, come gli stessi capelli arancioni, inscuriti e appiattiti appena da quell'acqua che in realtà stava coprendo Mat. Se il ragazzo fosse riuscito ad utilizzare la tecnica della moltiplicazione del corpo, il clone andrebbe a eseguire le indicazioni con cui sarebbe nato: Raggiungere la strada, passando per quella stessa parete che sarebbe al loro fianco, poi cercare un valido nascondiglio che andrebbe a nascondere la sua sparizione al termine del lavoro. Il compito assegnatoli sarebbe semplice, trovare dove sparire, rimanere in mezzo alla strada, portare la mano destra dinanzi al petto e comporre il sigillo della capra dopo esattamente trenta secondi, in contemporanea al corpo originale di Mat, per poi gridare a gran voce "KAI!", tentando di coordinarsi al "kai" di Mat attraverso quel conteggio. Se tutto dovesse andare bene, il clone dovrebbe attirare tutta l'attenzione dei presenti, per poi cercare di correre in direzione di quel nascondiglio in cui si tufferebbe prima di sparire in una nuvola di fumo, e le carte bomba, già attivate, dovrebbero scoppiare. [Tentativo moltiplicazione del corpo 2/4] [Esplosione 17 CB 1/4][Chakra 21-2][Equip: 2x kunai con 2 CB, 1x kunai con CB, 1x fuuda con 2 kunai]

E alla fine, arriva il... KAI! Sì, perché il Ponte Naruto è rimasto in piedi troppo a lungo per non tentare di buttarlo giù. E qui abbiamo due tipetti veramente particolari, laddove però Itsuki sembra fare la parte del diavoletto sulla spalla di Mattyse. Questi è sotto mentite spoglie di Tamaki, la quale è rea soltanto d'avergli rubato un libro. Capite fin dove possa spingere la necessità di vendicarsi per un mero libricino che, sicuramente, sarà ormai divenuto un origami? Allontanatisi verso la riva per cercare un nascondiglio congruo alle loro esigenze sicché l'atto che stanno per compiere potrebbe comportare per loro non pochi problemi, può iniziare lo spettacolo. E sono un totale di DICIASSETTE carte bomba quelle che esplodono, disposte affinché i pilastri vengano giù per primi. D'altronde, se non si ha il sostegno, nulla resta integro. E sono ben otto coppie di pilastri quelli che sono stati contrassegnati dalle carte bomba. Ogni pilastro ne possiede almeno che potrebbe far crollare una grandezza pari a cinque metri di raggio, tenendo quindi conto dell'ampiezza delle carte bomba stesse. In una rapida sequela, tanti puntini giallastri e rossi, contornati d'un fumo nero che andrebbe man mano ad ampliarsi, saranno visibili anche da lontano. Il mare brilla di una nuova luce, quella d'un bombarolo pazzo che ha deciso per diletto di far saltare un ponte STORICO legato a Naruto Uzumaki, ormai deceduto da secoli. Alcuni pilastri non subiscono l'esatto danno desiderato, stoici persistono nella loro impresa di sostegno del ponte ma non tutti riescono a reggere il peso della distruzione umana. Così come delle mani lo hanno costruito, allo stesso modo non sarà il tempo a distruggerne il ricordo, ma la stessa arte che l'ha creato, soltanto un po' meno fiera. Un atto che, senza dubbio, verrà ricordato. Al primo... "BOOOM!" ...le guardie poste all'ingresso del ponte s'allarmano. <Che cazzo sta succedendo?> Già, come sono riusciti a non rendersi conto di quel che stavano architettando un Goryo ed una ragazzina dai capelli arancioni? Inammissibile che si siano fatti infinocchiare così. <Andiamo, ma chi è attacca 'sto ponte di merda?> Commenta una delle tre guardie che s'arma immediatamente di Katana nel caso in cui debba far a fette qualcuno. Già, ma chi? <Eh, il Finto Dio! Chi altri, sennò?! Chiama i rinforzi!> Bercia l'ultimo interessato, mentre il primo cerca di mettersi in comunicazione tramite ricetrasmittente. Fortunatamente per loro, NESSUNO si trova sul ponte dato l'orario prettamente notturno, eccetto le guardie che, appunto, hanno avuto modo di sentir quel che sta accadendo. Buona parte del ponte, almeno una cinquantina di metri d'esso, non totalmente per via del fatto che non tutti i pilastri cedono dato anche il danno che una carta bomba effettivamente può causare e considerato il materiale della struttura stessa, inizieranno inesorabilmente ad inabissarsi nel profondo del mare. E loro lì, dalla riva, dal loro nascondiglio, potranno non solo godersi lo spettacolo pirotecnico messo in atto e riuscito ma, al tempo stesso, si renderanno conto che restare lì a lungo ad ammirare quell'opera di distruzione risulterà deleterio. Le guardie inizieranno fin da subito a cercare chi sia stato, preoccupandosi del fatto che, per attivare delle carte bomba, non si è necessariamente distanti dal luogo del misfatto. Quindi, sia Itsuki che Mattyse, o per meglio dire Tamaki(?), povera anima innocente, possono -anzi DEVONO- iniziare a correre. Certo, qualora il Konohano venga visto vi saranno comunque le fattezze di Tamaki a farne da protezione, ma stessa cosa non potrebbe dirsi per il Goryo. Ma, in fin dei conti, il fato non è qui per decretare delle ideologie o dare consigli: la storia narrata sta nelle mani dei due che l'hanno ideata. [ Ambient - Go ]

01:23 Mattyse:
  [Sotto al ponte] Ed ecco finalmente il grande desiderio della coppia che si realizza. Le esplosioni iniziano a catena vanno ad investire i sedici pilastri su cui le carte bomba sono state posizionate e, successivamente, inizierebbe la caduta del ponte, o almeno dei punti in cui i sostegni sono venuti a meno a causa delle esplosioni. Mat risulterebbe però amareggiato. Per le carte bomba utilizzate, quei cinquanta metri, che corrispondono a mezzo ponte, non bastano. Si gode il crollo, il caos ed il casino generato con la sola forza della calma e l'organizzazione, ma non è affatto soddisfatto. "La prossima volta tre carte per pilastro." Commenta il bianco, prima di scuotere appena il capo e soffiare via l'aria da un lato, mentre il piede destro andrebbe a indietreggiare per dar vita a quel moto che porterebbe il genin ad allontanarsi di un primo passo. "Sarà meglio andare." Continua in maniera secca, come Itsuki ha fatto al primo incontro. La delusione è ben visibile nei suoi occhi, per quanto lo spettacolo sia gradevole per lui voleva di più. Bhe, in compenso può prenderla come una lezione sulla vera potenza delle carte bomba. Con una carta bomba può spazzare il pavimento! Meno male che si è rifiutato di metterle sul punto come se fossero dei tappeti o Kiri avrebbe dovuto pagarli per la pulizia della strada. La domanda che subito dopo si pone il ragazzo è quanta attenzione possa aver attirato la copia, ma non avrà risposta tanto presto, in realtà non sa neanche se qualcuno l'abbia notata o se ne avrà mai conferma. Portato in dietro il piede destro, il ragazzo nei panni di Tamaki lo userebbe come perno per ruotare rapidamente, portando tutto il peso sull'arto inferiore mentre la gamba sinistra verrebbe sollevata dal suolo per iniziare ancora un po' di sano movimento fisico, perché dopo il nuoto la cosa migliore che si possa fare è una sano scatto in direzione opposto al ponte. Mat prenderebbe così a correre, per quanto il corpo ancora possa permettergli, nel tentativo di allontanarsi il più possibile al ponte, per lo meno quella sera. Se vi fosse riuscito avrebbe dovuto trovare un modo per aggirare le guardie e tornare al proprio alloggio, ma è un rischio che non correrebbe se non con la sicurezza di non aver modo di fallire. [End][Chakra 19][Equip: 2x kunai con 2 CB, 1x kunai con CB, 1x fuuda con 2 kunai]

Mattyse usa 17 Carta Bomba!

01:25 Itsuki:
 un rinnovato andare a fumare, altri vapore argenteo che và perdendosi nell'aria nel mentre che lui và puntando quelle sue rosse in direzione di quello stesso ponte, risultando semplicemente silente in quel lasciar che le parole di quell'altro ragazzo gli scivolino addosso, tace semplicemente < ... > e lascia dunque che sia la parole più importante a farsi spazio tra il silenzio di mezzo, un morboso osservare di quei pilastri che da quella distanza paiono innocui e privi di un qualsivoglia pericolo, normalissimi ed intonsi, se non fosse per quelle carte bomba. Si umetta appena le labbra e segue con lo sguardo quella copia che andrebbe ad urlare qualche metro più in là, risalendo dalla riva, risultando in concomitanza con lo stesso tono del Genin lì di fianco, tre semplici lettere che messe assieme tra di loro in quella sillaba andrebbero a scatenare la forza dirompente di quelle stesse carte bomba predisposte qualche minuto fà dalla coppia maleassortita del momento, ovvero un Genin ambizioso ed un Chunin dedito al Caos, un'equazione semplice che potrebbe però portare a risultati non tanto facilmente prevedibili, anche se in questo caso l'esplosione è immancabile. Giunge dunque il boato, un roboare di quella potenza esplosiva che andrebbe a destare l'attenzione delle guardie in maniera indubbia, l'onda d'urto si disperde nell'aria ed è solo vagamente percepibile a quella distanza, un'assaggio, mentre invece la luce calda e bruciante dell'esplosione stessa corre rapida e và illuminandoli di un fievole arancione a quella distanza, mentre il Goryo si gode un tiro lungo quanto quello stesso breve ma intenso durare dell'esplosione, lasciando poi che tutto venga lasciato spirare al vento all'uniscono, in maniera lenta ma allo stesso rapida, come il rovinare di quelle macerie che finiscono collassando su se stesse per quella buona cinquantina di metri, un risultato lodevole, per un qualcosa di relativamente improvvisato < Ah.. Che caotica melodia. > direbbe lui inspirando profondamente socchiudendo gli occhi in quell'inebriarsi di quello stesso atto caotico come la stessa melodia da loro due percepita, un che di artistico che spera anche Mat stesso possa condividere, in quel magari ispirarsi tanto da continuare quel suo definirsi un'artista, proprio come gli aveva detto in principio il Corvino <{ Notevole, data la scarsa organizzazione, è un risultato degno di lode. }> direbbe Eiji stesso, abbandonandosi poi a sua volta ad un sospiro di sollievo misto ad una sensazione come di personale appagamento, condivisa con quello stesso sadico che è Itsuki in quel goder della vista distrutta e rovinosa del ponte, voltandosi poi quindi verso il ragazzo della Foglia, concordando con lui < Ora non ci resta che andarcene, alla prossima, giovane Scultore.. > e niente, detto questo andrebbe posando la sigaretta tra le labbra e dopo essersi aggiustato la cravatta ed aver tirato i polsi dei guanti, si volterebbe e sollevando appena la punta del piede destro in un prepararsi alla corsa, senza dire nient'altro, chinando gettando il busto in avanti per andare a correre, muoversi quanto più velocemente possibile per allontanarsi dal luogo in questione e lasciare lì solo le macerie ed il simbolo della Foglia. { End }

Diciassette carte bomba. Itsuki diavoletto sulla spalla. Mattyse nei panni di Tamaki solo perché gli ha rubato un libro.
E cinquanta metri di Ponte Naruto che finiscono per inabissarsi in mare.


Alcuni dei pilastri sono rimasti integri, ma in più punti il ponte Naruto manca di non pochi pezzi che son saltati in aria assieme ad altrettanti pilastri che lo sostenevano. Nei pressi della distruzione, oltre all'evidente arma che ha distrutto il ponte, potrà essere riscontrato anche il simbolo della Foglia.

( VI ODIO )

Non vengono visti, riuscendo a fuggire prima che le guardie possano raggiungerli o anche solo intuire quanto successo.
Mezzo punticino per voi♥