La notte è ormai calata sula spiaggia e anche quelle poche persone presenti durante la giornata si sono velocemente dileguate a quanto pare solo due giovani denshi restano presenti nel luogo, due coraggiosi futuri ninja che sfidano la sorte e si allenando. Non è chiaro in quanta misura sia il coraggio e quanta la invece sia frutto del loro essere spavaldi, ben più spavaldi della maggior parte dei ninja impegnati in questa guerra. Nessuno e ripetiamo: nessuno, osa addentrarsi in quei luoghi quando il sole cala lasciando oscurità e nebbia a farla da padroni assoluti. Un sibilo si rende udibile per voi, un suono basso e forse facile da ignorare ma sarebbe saggio farlo? Dal mare si alza quell’alito di gelido vento che vuole sconvolgervi, che sembra volervi soffiare direttamente tra le membra, passandovi attraverso come se voi non foste altro che un pezzo di stoffa steso ad asciugare, non c’è delicatezza in quella manifestazione atmosferica. Mentre il vento e il suo ululato si fanno strada verso di voi la nebbia intorno sembra tremare, potete capire come qualcosa stia cambiando, il mondo intorno a voi sta cercando di mandarvi qualche segnale, piano piano, iniziando con una soffice e gelida spinta. L’acqua del mare si gonfia sospinta fino a riva, piccoli granelli di sabbia iniziano a rotolare pur non alzandosi ancora, insomma si tratta solo di una normale brezza marina serale no? Ma se così non fosse, se i vostri cuori volessero concentrarsi su quel sibilo invece che ignorarlo, se voleste far attenzione a quel tranquillamente trascurabile dettaglio allora potreste vederlo, o meglio potreste sentire quando quel suono sia simile ad un urlo disperato, terrore e non richiesta d’aiuto, l’ultimo tentativo di esprimersi e cacciare la paura di chi ha perso la speranza, il suono di chi sa con certezza assoluta che potrà solo andare peggio da adesso in poi. Se voleste farvi attenzione allora lo sentireste come arriva a voi, come vuole insinuarsi nel vostro corpo, passare tra i muscoli e i nervi, stringerli forte e poi risalire fine al vostro cervello, alla fonte delle vostre emozioni più pure. Non c’è altro però, chiunque potrebbe davvero pensare si stia facendo solo ingannare, che si tratti di suggestione perché alla fine la nebbia non può tremare così come il vento fin troppo spesso sembra portare con sé le urla dei disperati, specie quello che soffia dal mare, sapete si dice che con lui viaggino le ultime parole di coloro che sono morti in mare affogati, dei fuggitivi, dei pirati ma anche di tutti quei pescatori che attraverso le onde dell’acqua salata hanno trovato la loro fine. Cosa volete che sia? Una brezza che istante dopo istante si fa sempre più decisa e fredda, che istante dopo istante diventa più forte e pressante, che bussa alle vostre orecchie implorandovi per entrare e comunicare. Cosa farete? [continuate pure con la turnistica attuale ♥]
[Riva del mare] Si è seduta, sta abbastanza comoda nella propria posizione e deve ammetterlo, non ha intenzione di spostarsi dalla stessa. Si guarda un attimino intorno, come se cercasse di studiare il loco ed evitare che qualcuno possa darle dei fastidi inutili. <Bene.> Dice una volta constatato che non ci sono altri, può starsene tranquilla al momento, e che fortuna oserebbe dire! E poi gli occhi calano verso il ragazzino, lasciando che possano incontrare i suoi e mischiarsi ai suddetti. Ne ascolta il dire lapidario e diretto, non dicendo niente al momento e limitandosi ad annuire. E poi un attimo dopo va a commentare il di lui vociferare <Come mai è un giorno importante? Hai una qualche lezione pratica? Io ho seguito la mia prima sul Chakra quest'oggi. E' stato un miracolo che sia riuscita a controllarlo, ed è già tanto.> Sorride, effettivamente non è granché portata al momento per il mondo ninja e non sa nemmeno il futuro cosa possa riservarle. [Edit] <Tamaki, chiamami Tamaki.> Non utilizza il cognome al momento, sono questioni personali di un certo spessore alla fine.. Probabilmente solo per lei. E sente quel vento gelido tutto d'un tratto, non potendo fare a meno di rabbrividire. <Ehm.. Lo sento soltanto io?> Commenta preoccupata, ma non lasciandosi abbattere da così poco. Certo, se non fosse che ci si mette anche una sorta di lamento che le arriva addosso. Si porta le mani alla volta del viso ed inizia a scuotere la Testa ripetendosi tra sé e sé diverse volte <E' solo una brutta sensazione! E' solo una brutta sensazione!> e continuerebbe a dirlo per molto tempo ancora da lì in avanti. Cerca infine di chinare il capo verso il basso e chiudere gli occhi. Qualunque cosa sia non ha intenzione né di vedere né di ascoltare. [In Riva al Mare] All'improvviso, dal mare arriva un suono strano, seguito ed accompagnato da una brezza gelida, quel suono, man mano che si avvicina, sembra diventare sempre più forte nella testa del giovane Hyuga, non riesce a capire che cosa stia per accadere, tuttavia è sicuro del fatto che non sia nulla di buono. La nuova arrivata riesce a presentarsi, le spiega qualcosa di se, come la prima lezione che le è stata impartita in quello stesso giorno, tuttavia non è abbastanza per affrontare un imminente pericolo, soprattutto in tempo di guerra, ciò però non le viene rivelato dallo Hyuga, che tirandosi su, dritto in piedi, si avvicinerebbe alla di lei figura, sussurrando <No, lo sento anche io..stai pronta a qualsiasi cosa, non abbassare la guardia..io cercherò di proteggerti come meglio posso..> certo non è un Ninja a tutti gli effetti, ma qualcosa lo sa fare, nelle ultime settimane non ha fatto altro che allenarsi in fin dei conti. Quel sibilare sembra prendere un suono diverso, come lamenti e urla di persone sofferenti, quelle urla gli si conficcano come pugnali nel cervello, il che lo porta a mettersi in posizione difensia, le gambe infatti vengono piegate e divaricate, avendo raggiunto la ragazza, le darebbe per ora le spalle, mentre la mano sinistra si protrarrebbe verso di lei in segno di protezione, la destra verrebbe avvicinata al viso con un angolo di novanta gradi formato dal gomito, pronta a sferrare qualche colpo se fosse necessario <Vorrei dirti che è un piacere conoscerti Tamaki, ma mi sa che rimanderemo a dopo..> ammetterebbe dunque in fine, in attesa che qualcosa si faccia vedere, o qualcuno per quanto ne sa. [Chakra on: 8/10]Man mano che il tempo passa il vento aumenta, la sabbia inizia ad alzarsi e sul vostro volto anche la schiuma del mare, con forza e veemenza mentre quell’urlo si fa sempre più netto e pressante nella vostra mente. Pare che qualcuno stia venendo scuoiato vivo, questo è ciò che può rendere l’idea del terrore e della disperazione che sentite, il dolore lo potete quasi toccare con mano, come vi fa sentire questo? E se si trattasse proprio di voi? Guardatevi le dita se volete, potreste sentirle mentre la pelle si stratta, il dolore di quell’urlo diventa vostro. Man mano che tutto questo si fa tangibile la nebbia si muove, si addensa tutta sul mare, liberando completamente voi, che ora siete immersi solo nel più completo e assoluto buio, sorridendo potreste giusto notare i vostri denti, a vicenda. La luna non c’è più a guardarvi e guidarvi nella sua pallida luce, certo non è mai stata una delle alleate migliori ma forse meglio averle lei che null’altro oltre voi stessi. Perché ora davvero non riuscite a scorgere nulla, siete nel più totale ed assoluto buio, solo quell’urlo che sconvolge le vostre menti ed orecchie, quella sofferenza sempre più forte, quel dolore che pian piano sarete in grado di provare sulla vostra stessa pelle tanto si esprime chiaramente. Vi siete mai immaginati cosa si debba provare a veder svanire le vostre speranze? Ogni speranza? Questo urlo può farvelo comprendere. La voce non è quella di un uomo adulto, né tantomeno di una donna, no quello è l’urlo straziato di un ragazzino, qualcuno che non possiamo più definire bambino ma anche ancora non aveva avuto la possibilità di confrontarsi con il mondo per davvero, era solo agli inizi, i primi passi quelli di chiunque stia urlando adesso. Un acuto infine è quello che vi strazia, che fa tremare ogni singola cellula in voi, l’urlo della fine eppure non c’è sollievo in quell’ultimo tentativo di sfuggire ad un triste destino. No c’è solo la consapevolezza che non si può più far nulla. D’improvviso silenzio, siete avvolti da silenzio, vento gelido e oscurità, non vi è dato sapere se chiunque stesse urlando sia o meno morto, non potete saperne nulla ma vi è ben chiaro che non c’è speranza di salvezza che non la abbiate anche voi? Tempo di far attecchire quel pensiero nelle vostre teste a davanti ai vostri occhi, in acqua, si manifesteranno delle luci bluastre, solo lontane ancora ma se voleste avvicinarvi o concentrarsi al massimo delle vostre possibilità allora potreste riconoscere delle piccole farfalle luminosi e intangibili, tanti i punti di trasparenza. Saranno grandi si è no dieci centimetri e sono ad almeno dieci metri da voi ancora, ma non avete altra fonte di luce al momento e forse, vista la loro tetra luminosità potreste addirittura trovarle eccessive, potrebbero addirittura infastidire gli occhi che si stavano abituando al buio più profondo
[Riva del mare] E nel mentre mantiene il capo basso non può fare a meno di sentire il gelido del momento, la schiuma e salsedine addosso dal lato del mare e in un certo senso si preoccupa di quello che potrebbe accadere da un momento ad un altro. Insomma, che sia arrivato il momento di dimostrare al mondo quella che è la sua importanza nel mondo ninja? se lo chiede ma ha paura di non potersi dare una risposta: Riesce a malapena a controllare il chakra e le è stato insegnato proprio quest'oggi! Alza un attimo la testa, ascoltando quello che ha da dire il ragazzino e scrutandolo a pieno. <Sono pronta ma non posso fare granché. A malapena riesco a controllare il mio chakra. Non saprei come poterti aiutare, od aiutarmi.> Sincera, lo ammette. Cercherebbe di alzarsi dalla propria postazione, notando poi quelle lucine bluastre che seguono l'urlo straziante di un ragazzino <Nggh..> dovendosi coprire le orecchie per forza di cose. Gli occhi immagazzinano informazioni, cercano con attenzione il tutto intorno e tentano di arrivare alla causa di tutto questo. <La maestra mi ha parlato di un Ninjutsu Illusorio, che possa esserci l'opera di qualcuno?> Domanda apertamente verso il ragazzino di nome Ichirou, volendo sentire anche il suo parere in merito. E' incuriosita di scoprire cosa sta succedendo, e gli occhi non smettono di puntare a quelle farfalle intangibili. Ma che fare? Non vuole assolutamente avvicinarsi, sarebbe una scelta azzardata. [In Riva al Mare] Quelle urla si fanno sempre più forti nella mente del ragazzo, urla strazianti, come se qualcuno stesse venendo mutilato vivo, e la cosa peggiore è che la voce che ode, sembra quella di un bambino, un povero ragazzino in pena, un'infinita pena continua. Le parole della ragazza non raggiungono nemmeno le orecchied dello Hyuga, troppo concentrato nel trovare qualcuno, nell'udire qualcosa che non siano quelle urla, infatti, tutto d'un tratto, le urla si fermano. La mente e gli occhi del giovane cominciano a lavorare, iniziando svariate ipotesi che sivanno a far sentire all'interno della sua testa come una conversazione interiore: "Sarà tutto reale o qualcuno sta creando tutto nelle nostre teste?" "Il ragazzino starà bene?" "Cosa devo fare?" "Sarò all'altezza della situazione?" tutti pensieri contrastanti tra loro, ma ogni singolo di questi rimbomba all'infinito nella testa dello Hyuga. All'improvviso il silenzio viene spezzato dalla ragazza accanto a lui <Non lo so, non credo sia un Genjutsu..> ammette alla volta di lei <Spero almeno che non lo sia> mentre dice ciò, nota le farfalle luminose sull'acqua, lontane dai due <Vorrei avvicinarmi, ma non so se sia una trappola o meno..> ammetterebbe in fine, rimanendo immobile accanto a lei. [Chakra on: 8/10]Le farfalle volano sempre più vicine a loro e sempre mortalmente lente. Come il destino avanzano inevitabilmente senza fretta, intorno a voi l’assoluto nulla, non riuscite più a percepire nemmeno quel gelido vento che fino a poco fa sollevava la sabbia e l’acqua. Ormai è chiaro che non ci sia altro oltre a quelle farfalle azzurre e al contempo trasparenti che passano intorno a voi, oh sì attorno perché adesso sono giunte fino alla riva, non riuscite a contarle, vi stanno praticamente sommergendo mentre illuminano nuovamente il luogo quasi come se fosse giorno. Sono un centinaio, forse di più e vi circondano pure continuando a volare dritto, allontanandosi dalla riva e dall’acqua, proseguono come se non v sorgessero passandovi accanto senza mai sfiorarvi, eppure sono così lente che se voleste provare allora potreste toccarle o quantomeno farvi toccare, ci riuscirete? Questo spetta a voi e al vostro coraggio capirlo, descriverlo. Mentre loro passano per ora potete scorgere delle anime sulla spiaggia, ci sono delle figure quasi trasparenti, che camminano sollevate da terra, fatte come di solo chakra, aleggiano seguendo quell’esercito di azzurrine farfalle tornando ad illuminare il luogo. All’improvviso non ci trovate più sulla spiaggia di Kiri, all’improvviso siete in un prato, lo potete percepire umido sui vostri vestiti, l’erba arriva fino alle vostre caviglie e per quanto possa essere notte riuscite a distinguere le diverse sfumature di blu e di verde. Cosa volete fare? In quel prato le farfalle volano, le figure di chakra avanzando come a voi cieche, concentratevi se volete e potrete scorgere lo sconosciuto incontrato all’accampamento ieri, quello che vi ha fatti passare o anche quello che vi ha per sbaglio dato una spallata mentre si muoveva di fretta per correre a combattere quell’insulsa guerra che si sta abbattendo sulle terre ninja. Non li conoscete ma sono ninja, di tutti i gradi e voi alcuni li avete già incontrati in accampamento, erano nella tenda accanto a voi, erano seduti vicino a voi a mangiare, alcuni addirittura vi hanno sorriso, forse con altri ci avete scambiato quattro chiacchiere ed ora sono lì’ davanti a voi che senza aver coscienza dalla vostra presenza pascolano in quel prato, camminando lenti e tutti con la faccia così triste e desolata da far piangere anche il cuore più duro, la tristezza la percepite in pieno. Davanti a tutti un bambino, o meglio uno scheletro quel che ne rimane, la bocca, i denti, sono aperti e piegati in espressione di pure dolore, la sua altezza non è quella di un umano adulto, persino piedi e mani sembrano piccoli, la faccia ancora minuta, forse non era altro che un giovane pronto ad affacciarsi alla vita. Cosa vorrete fare? Vi farete pervadere da quei sentimenti? Osserverete come spettatori innocenti? Loro non s’avvedono di voi ma forse potreste decidere di intervenire. Guarda Ichirou la kunoichi che ieri ti ha fatto i complimenti mentre ti allenavi, guarda Temaki quel signore gentile che ti ha versato il ramen nella scodella alla mensa due giorni fa.
[Riva del mare] Cerca di guardare intorno a sé al momento, di fare in modo di controllare alla perfezione da ogni prospettiva e quanto meno assicurarsi di non ricevere attacchi infami alle spalle o lateralmente. Non ci pensa nemmeno ad avvicinarsi al ragazzino o stargli accanto, troppo testarda e cocciuta per mettersi vicino ad un ragazzo. Cascasse il mondo come in questo caso, non lo farà nemmeno! E dunque le pupille si dilatano un minimo, sfruttando la vista verso quella figura minuta nel mentre controlla con attenzione quelle persone che le sembrano volti già visti in passato (e nemmeno con un certo tempo di distacco alla fine) ma solo sottoforma di chakra e con una forma semi trasparente al momento. Sgrana gli occhi un attimo <Un momento, ma quello mi sembra di conoscerlo. Non lavora alla mensa?> Eh già, non ha una memoria acuta la signorinella ma nemmeno da buttare via eh. Ma il punto è che lei sarebbe attratta da quelle farfalle, a tal punto da avanzare un momento in avanti e provare ad allungare la mano destra verso una di questa con il desiderio di volerla toccare o quanto meno sfiorare e vederne il risaultato. Un passo falso? una mossa azzardata? Non lo sa, ma sicuramente l'altro potrà vederla in questa sorta di follia di lanciarsi in avanti attratta da quegli animaletti azzurrini. Non sa a cosa può condurre però la curiosità. [In Riva al Mare] All'improvviso i due vengono trasportati in una specie di limbo, dove quelle farfalle, come traghettatrici, guidano le anime dei morti verso un lungo ed interminabile cammino, una cosa raccapricciante sì, ma purtroppo è la triste verità, non ha fatto altro che parlarne con tutte le persone che ha conosciuto, la sua più grande paura si stà manifestando davanti ai suoi veri occhi, quelle perle che lentamente accarezzano quel prato, passando sui fili d'erba e giungendo proprio a quello scheletro minuto. D'improvviso, quegli stessi occhi Hyuga, non riescono a trattenersi oltre, lo Hyuga non sta piangendo, ma le lacrime non riescono a rimanere nei loro condotti lacrimari. Nell'esatto istante in cui la ragazza comincia a camminare, i nervi dello Hyuga scattano velocemente, tentando di afferrarla per il gomito, senza arrecare dolore, ma solo in modo da fermarne l'avanzata, i suoi occhi non si posano nemmeno su di lei, bensì rimangono sullo scheletro del bambino, probabilmente quello stesso bimbo che urlava pocanzi, dopo solo qualche secondo, lo Hyuga vedrebbe la ragazza con la quale si è allenato qualche giorno prima, lei non faceva nulla, si limitava a guardarlo e a comploimentarsi con lui, nulla di più, adesso invece si trova in quel limbo, guidata da quelle farfalle zaffiree e portatrici di malumore <Non ha senso andare Tamaki..> andrebbe a proferire con tono cupo, spento e privo di vitalità. A questo punto, sbattendo le palpebre, gli occhi perlacei di quel povero ragazzo, lasciano cadere sulle sue guance delle lacrime, nessun gemito, nessun singhiozzo, ma la rabbia ed il rammarico di chi si sente talmente inutile da non riuscire a perdonarsi per un crimine che non ha commesso, ma che sente comunque suo. [Chakra on: 8/10]I due hanno reazioni comprensibilmente differenti davanti a quella vista ed ora che le anime camminano intorno le loro reazioni e i loro sentimenti escono con prepotenza. La curiosità di Temaki ha la meglio e per quanto il compagno provi a fermarla non riuscirà a prenderla, le sue dita sfiorano gli abiti della ragazza, un semplice millimetro in più e sarebbe riuscita a toccarla e forse riscuoterla. La ragazza riesce quindi ad allungare la mano e toccare le ali di una di quelle farfalle dell’ade, una delle evocazioni che ultimamente viene spesso riportata sulla terra. Quel piccolo esserino andrebbe quindi a rilasciare un lieve scarica energetica, nulla che le farà del male eppure la ragazza dai capelli arancioni ora vedrà qualcosa, davanti ai suoi occhi tutto cambia, ciò che nota è una storia antica e lontana, forse non così antica a dirla tutta. Vedrà due persone, sporche di sangue ma sorridenti e felici, lui dai capelli corti e bianchi, lo sharingan attivo nei suoi occhi, lei dagli occhi azzurri come il ghiaccio e la carnagione candida, capelli neri e corti intorno al volto. Il sorriso dei due e lo sguardo pieno d’amore con cui si osservano la portano a mostrare il ventre rigonfio della donna. Uno stacco netto prima di vedere la donna in lacrime, la bambina che le viene strappata via mentre il sangue la circonda, il ventre aperto in due. Nemmeno il tempo di poter comprendere davvero fino in fondo il dolore di colei che sta osservando e ora quella stessa donna è a terra tra i rifiuti, magra e dal colorito mortalmente pallido, piange e si dispera, non senti il suo urlo ma puoi immaginarlo mentre invoca vendetta e il nome della figlia. La senti soffrire, la senti urlare e chiedere a quelle stesse farfalle di trascinarla nel mondo dei morti, reclamare la sua anima e dare fine alle sue sofferenze. Temaki non sa di chi si tratta ma alla fine della visione potrà scorgere una nuova donna, il viso magro e pallido, deciso e senza pietà, capelli lunghi neri, una frangetta sulla fronte e poi occhio destro azzurro esattamente come all’inizio della visione e sinistro rosso. Chiunque essa sia è legata alle farfalle e se vorrai capire di più forse dovrai cercare proprio lei, ammesso che ti interessi. Ciò che però la farfalla ti permette di conoscere sono la sofferenza profonda e la disperazione, la totale assenza di speranza e il disperato aggrapparsi alla rabbia e alla vendetta. Per quel che invece riguarda Ichirou invece è diverso, nel momento in cui la rabbia e il rammarico hanno la meglio su di lui, nel momento in cui la lacrima va a scendere sul suo volto la donna gli parlerà, all’improvviso arresterà il suo movimento e lo osserverà proprio come il giorno precedente, eppure nessun sorriso. Lui vedrà attraverso i suoi occhi come morta, l’apparizione di una figura monocromatica grigia, mentre negli occhi vitrei potrà leggere la storia della morte una voce narrante spiegherà <quel dio> senti e lo vedi, anche se non è una figura conosciuta il ragazzo è in grado di comprendere, come se si fosse trattato della sua stessa vita <è spietato> la figura che vedi ha in mano una maschera da anbu di Kiri <non fidarti di nessuno, si nasconde> e poi eccola quella mano che si impone sulla donna, il dolore che prova mentre le viene tolto il chakra, stilata fino all’ultima goccia è ora il dolore di Ichirou che pian piano si sente mancare, si sente svenire.
Un battito di ciglia ragazzi, solo quello e tutto torna esattamente come prima, siete in spiaggia, c’è la nebbia ma nessun vento freddo, nessuna anima e nessuna farfalla, restano solo le immagini e le sensazioni, lo sentite il cuore più pesante? La sentite la disperazione che vi attende tra i ninja? [fine ambient-continuate pure la role]