[Ambien] Farfalle dell'ade

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20:52 Ichirou:
  [In Riva al Mare] Il grande giorno sta per giungere, ormai è solo questione di qualche ora, l'indomani si terrà l'esame per diventare Genin dello Hyuga, il che non lo fa più stare nella pelle, il solo pensiero gli fa venire i giramenti di testa per l'agitazione e il cuore comincia a battere a mille. Il sole è oramai sparito da un po', la luna ne fa da padrona, se non fosse per quella nebbia, nefasta e noiosa, ma che crea una certa atmosfera in questa serata solitaria. Il ragazzo ha voglia di agire, di fare, si vuole allenare in qualche tecnica che ha imparato negli ultimi giorni. Veste con una casacca grigia a collo alto e meniche larghe, quasi fosse un kimono, ma ben diversa dal suddetto, sulla schiena vi è raffigurato il simbolo dello Yin e dello Yang, che ne ricopre la parte alta della schiena. Coperti da quelle maniche larghe, il giovane indossa dei vambracci a protezione delle braccia e i soliti guanti con i dorsali rinforzati dalle piastre metalliche. Le gambe, calzano un paio di pantaloni in tela blu, stretti sui polpacci da fasciature bianche, che mostrano un rilievo sugli stinchi, rappresentato dagli schinieri che gli proteggono i suddetti. Ai piedi i soliti sandali ninja, semplici e comuni. Al fianco destro è legata la tasca porta oggetti, coperta però da quella stessa casacca, con al suo interno un tonico per il recupero di Chakra e dei rotoli piccoli. Parlando di Chakra, il suo allenamento, inizia proprio da questo, portandosi infatti le mani al petto, il giovane andrebbe ad unirle formando il sigillo della Capra, nel mentre, chiudendo gli occhi, all'interno della sua mente, va a crearsi l'immagine della prima sfera, di colore blu, che roteando lentamente, si allarga sempre di più mentre dei piccoli spilli dello stesso colore, si concentrano su di essa, come se li stesse assorbendo, ciò avverrebbe all'altezza della fronte, in rappresentanza dell'energia mentale dello Hyuga. La seconda sfera ha pressochè lo incanalamento, tuttavia è ben diversa dalla prima, questa è rossa e invece di avere degli spilli che si concentrano verso di lei, essa sembra che stia lentamente assorbendo l'energia direttamente dai muscoli del corpo dello Hyuga, accrescendosi e rafforzandosi sempre più, questa ovviamente, rappresenterebbe l'energia fisica. Le due sfere vengono dunque fatte roteare tra loro e, contemporaneamente, vengono fatte collidere tra loro al centro del petto dello Hyuga, che va così ad aprire il proprio flusso di Chakra. [Tentativo Attivazione Chakra]

21:10 Ichirou:
  [In Riva al Mare] Una volta attivato il suo Chakra e sentendolo scorrere dentro di lui, il ragazzo decide di provare qualche tecnica appresa i giorni scorsi, come ad esempio quella della Moltiplicazione. Dopo pochi istanti infatti andrebbe a sciogliere il sigillo della Capra, dato che ormai non gli serve più, andando a ricordare le parole della Maestra Mekura <La Capra non è universale> detta magari un po' male, ma il senso è quello. Le mani però non hanno finito il loro lavoro, infatti con tutta calma, andrebbe a formare nuovamente dei sigilli, in ordine; Bue, Cane, Drago ed infine Cinghiale. Fatto ciò, nella mente del ragazzo si figura un foglio bianco, su quello stesso foglio, un pennello va a dipingere una figura priva di ogni particolare <Adesso devo concentrarmi al meglio, non posso fare lo stesso errore che ho fatto con la Maestra Mekura> infatti la fretta e la voglia di fare, quel giorno gli hanno fatto fare una copia incompleta e malaticcia. Questa volta, intorno a quel pennello si palesa una mano, la sua, così facendo andrebbe lui stesso a pitturare i dettagli a quella figura spoglia, ne disegnerebbe infatti i capelli scompigliati che cadono sui suoi occhi, quegli stessi occhi del colore della perla, la casacca grigia a collo alto e maniche larghe, quegli stessi pantaloni, fasciati sui polpacci con gli schinieri che ne causano dei rilievi sugli stinchi, quei andali e i guanti. Una volta finito schizzo su quel foglio mentale, lo Hyuga andrebbe a manipolare il proprio Chakra in maniera tale da riflettere quel poco di luce che circonda la sua posizione, tentando di dare forma alla sua copia, non troppo distante da lui, a circa mezzo metro alla sua destra. [Chakra on: 8/10] [Tentativo Moltiplicazione del Corpo]

21:40 Tamaki:
  [Riva del mare] Cammina la fanciulla con un passo moderato nel mentre pensa alla lezione effettuata oggi insieme alla maestra Yume, tenendo a mente tutto quello che le è stato detto. Come una sagra di inizio ella è riuscita a mantenere il controllo del chakra, unendo la mente ed il corpo in una sfera sola che le ha permesso tutto sommato di far capire il proprio valore. Sorride, contenta in un certo senso ma la sua mente è offuscata da molteplici cose, è una ragazza che ha tanto da dare a questo mondo ninja e solo il tempo la renderà un qualcuno in esso. Storce le labbra verso destra, fissando quelle che possono essere delle persone intorno a lei, ma non notando nessuno di interessante al momento. La ragazzina indossa una veste bianca che parte dalle spalle fino alle ginocchia, dove fino ai piedi non hanno niente se non degli stivaletti alla fine. Un vestiario abbastanza semplice e neanche pesante, non ha ancora intenzione di mettersi a fare allenamenti sul serio. Dovrà contare sull'aiuto di qualcuno in particolare magari? Non lo sa, sarebbe anche il caso di tornare dalla maestra Yume. E poi noterebbe un ragazzo in lontananza <Uhm?> decidendo dunque di avvicinarsi per provare a scrutarlo meglio.

21:47 Ichirou:
  [In Riva al Mare] Sembra che questa volta non ci siano stati errori nella sua esecuzione, guardando la sua stessa copia infatti, noterebbe come essa sia ricca di particolari, girandoci lentamente intorno infatti, la osserva con occhio vigile, per vedere se si è dimenticato di qualche particolare di basso conto, però sembra essere tutto regolare agli occhi dello Hyuga. Dopo l'evocazione della sua copia, decide di provare a dargli qualche comando base, per vedere se riesce a controllarla a dovere <Accovacciati> sentenziando a voce calma quel comando, la copia esegue senza emettere suoni, come è giusto che sia essendo solo una riproduzione composta da luce e Chakra <Ottimo, in piedi!> un po' più secco, ma solo per via del risultato ottenuto, che si ripete, data l'obbedienza della copia. Ormai conscio del fatto di esser riuscito nel suo intento, lo Hyuga va a dare un colpetto sulla spalla della copia, niente più che una semplice pacca, facendola svanire nel nulla con un semplice *Puff*. Soddisfatto del suo operato riguardo la Moltiplicazione, il giovane Hyuga andrebbe a piegarsi sulle proprie gambe, accovacciandosi e tirandosi su, andando a sfruttare la forza muscolare delle sue gambe, in maniera tale da incominciare una serie di squat per riscaldare i propri quadricipiti, voglioso di allenare anche il proprio fisico e non solo le sue arti magiche. I sensi dello Hyuga si attivano all'improvviso, infatti sentirebbe il sumore della sabbia che viene calpestata mentre una figura si avvicina alla sua fgura, tuttavia il passo questa volta è leggero, quindi voltandosi in direzione della figura in avvicinamento, andrebbe ad osservarne i movimenti con occhio vigile, seppur non fermandosi dal suo moto, facendo in contunuazione su e giù, sentendo i muscoli delle sue cosce, scaldarsi sempre di più. [Chakra on: 8/10]

21:53 Tamaki:
  [Riva del mare] Passi che gradualmente aumentano conducendo la Ninja alla volta di quella stradina del mare, provando ad adocchiare molto meglio e da vicino quelli che sono i vari passanti, ma si concentra precisamente su di un individuo solo che pare allenarsi. Dovrebbe prendere esempio? Molto probabilmente, ma non è questo il momento e nemmeno il tempo per lei. Cercherebbe di accovacciarsi in modo semplice, sedendosi sulla terra e ponendo le gambe tra di loro, mentre gli occhi non smettono di cercare il contatto con il suo corpo. Le fa strano vedere qualcuno a questa ora intento ad allenarsi visto che di solito sono tutti in qualche posto a mangiare od altro ancora. Non le arriva nemmeno una parola, e lei non sembra intenzionata a donarne al momento. <Salve. Alle prese con un allenamento?> Domanda innocente ma che può nascondere tanto per una donna che al suo maestro ha chiesto come impossessarsi dello Sharingan di un Uchiha, strano, no? Effettivamente. E lei non farebbe altro che restare seduta lì, non molto distante dal ragazzino, sperando in una qualche risposta alla propria volta. Una serata noiosa può anche diventare altro alla fine, chi lo sa.

22:03 Ichirou:
  [In Riva al Mare] La ragazza lo raggiunge in men che non si dica, non sembra minacciosa, ma dopo tutto nemmeno la Ishiba del giorno prima sembrava tanto minacciosa, staremo a vedere come si evolverà la serata. La ragazza decide di sedersi li di fronte a lui e, seguendola con lo sguardo, andrebbe semplicemente a sorridere per poi rispondere al saluto <'Sera..già, domani è un giorno importante e non risco a stare fermo!> andrebbe ad ammettere facendo un ultimo squat per poi fermarsi accovacciato a guardare la di lei persona. Dopo aver risposto alla sua domanda, andrebbe a presentarsi, le buone maniere per fortuna le ha ereditate dal suo Clan <Ichirou Hyuga, piacere!> non ha segreti, e a quanto pare nemmeno un po' di giudizio, ormai dobrebbe saperlo che non bisogna presentarsi tanto facilmente agli estranei in un paese che non sia il proprio. Attende dunque il suo proferire in silenzio, fissando il suo sguardo di perla sulle sue iridi. [Chakra on: 8/10]

La notte è ormai calata sula spiaggia e anche quelle poche persone presenti durante la giornata si sono velocemente dileguate a quanto pare solo due giovani denshi restano presenti nel luogo, due coraggiosi futuri ninja che sfidano la sorte e si allenando. Non è chiaro in quanta misura sia il coraggio e quanta la invece sia frutto del loro essere spavaldi, ben più spavaldi della maggior parte dei ninja impegnati in questa guerra. Nessuno e ripetiamo: nessuno, osa addentrarsi in quei luoghi quando il sole cala lasciando oscurità e nebbia a farla da padroni assoluti. Un sibilo si rende udibile per voi, un suono basso e forse facile da ignorare ma sarebbe saggio farlo? Dal mare si alza quell’alito di gelido vento che vuole sconvolgervi, che sembra volervi soffiare direttamente tra le membra, passandovi attraverso come se voi non foste altro che un pezzo di stoffa steso ad asciugare, non c’è delicatezza in quella manifestazione atmosferica. Mentre il vento e il suo ululato si fanno strada verso di voi la nebbia intorno sembra tremare, potete capire come qualcosa stia cambiando, il mondo intorno a voi sta cercando di mandarvi qualche segnale, piano piano, iniziando con una soffice e gelida spinta. L’acqua del mare si gonfia sospinta fino a riva, piccoli granelli di sabbia iniziano a rotolare pur non alzandosi ancora, insomma si tratta solo di una normale brezza marina serale no? Ma se così non fosse, se i vostri cuori volessero concentrarsi su quel sibilo invece che ignorarlo, se voleste far attenzione a quel tranquillamente trascurabile dettaglio allora potreste vederlo, o meglio potreste sentire quando quel suono sia simile ad un urlo disperato, terrore e non richiesta d’aiuto, l’ultimo tentativo di esprimersi e cacciare la paura di chi ha perso la speranza, il suono di chi sa con certezza assoluta che potrà solo andare peggio da adesso in poi. Se voleste farvi attenzione allora lo sentireste come arriva a voi, come vuole insinuarsi nel vostro corpo, passare tra i muscoli e i nervi, stringerli forte e poi risalire fine al vostro cervello, alla fonte delle vostre emozioni più pure. Non c’è altro però, chiunque potrebbe davvero pensare si stia facendo solo ingannare, che si tratti di suggestione perché alla fine la nebbia non può tremare così come il vento fin troppo spesso sembra portare con sé le urla dei disperati, specie quello che soffia dal mare, sapete si dice che con lui viaggino le ultime parole di coloro che sono morti in mare affogati, dei fuggitivi, dei pirati ma anche di tutti quei pescatori che attraverso le onde dell’acqua salata hanno trovato la loro fine. Cosa volete che sia? Una brezza che istante dopo istante si fa sempre più decisa e fredda, che istante dopo istante diventa più forte e pressante, che bussa alle vostre orecchie implorandovi per entrare e comunicare. Cosa farete? [continuate pure con la turnistica attuale ♥]

22:11 Tamaki:
  [Riva del mare] Si è seduta, sta abbastanza comoda nella propria posizione e deve ammetterlo, non ha intenzione di spostarsi dalla stessa. Si guarda un attimino intorno, come se cercasse di studiare il loco ed evitare che qualcuno possa darle dei fastidi inutili. <Bene.> Dice una volta constatato che non ci sono altri, può starsene tranquilla al momento, e che fortuna oserebbe dire! E poi gli occhi calano verso il ragazzino, lasciando che possano incontrare i suoi e mischiarsi ai suddetti. Ne ascolta il dire lapidario e diretto, non dicendo niente al momento e limitandosi ad annuire. E poi un attimo dopo va a commentare il di lui vociferare <Come mai è un giorno importante? Hai una qualche lezione pratica? Io ho seguito la mia prima sul Chakra quest'oggi. E' stato un miracolo che sia riuscita a controllarlo, ed è già tanto.> Sorride, effettivamente non è granché portata al momento per il mondo ninja e non sa nemmeno il futuro cosa possa riservarle.

22:15 Tamaki:
  [Edit] <Tamaki, chiamami Tamaki.> Non utilizza il cognome al momento, sono questioni personali di un certo spessore alla fine.. Probabilmente solo per lei. E sente quel vento gelido tutto d'un tratto, non potendo fare a meno di rabbrividire. <Ehm.. Lo sento soltanto io?> Commenta preoccupata, ma non lasciandosi abbattere da così poco. Certo, se non fosse che ci si mette anche una sorta di lamento che le arriva addosso. Si porta le mani alla volta del viso ed inizia a scuotere la Testa ripetendosi tra sé e sé diverse volte <E' solo una brutta sensazione! E' solo una brutta sensazione!> e continuerebbe a dirlo per molto tempo ancora da lì in avanti. Cerca infine di chinare il capo verso il basso e chiudere gli occhi. Qualunque cosa sia non ha intenzione né di vedere né di ascoltare.

22:25 Ichirou:
  [In Riva al Mare] All'improvviso, dal mare arriva un suono strano, seguito ed accompagnato da una brezza gelida, quel suono, man mano che si avvicina, sembra diventare sempre più forte nella testa del giovane Hyuga, non riesce a capire che cosa stia per accadere, tuttavia è sicuro del fatto che non sia nulla di buono. La nuova arrivata riesce a presentarsi, le spiega qualcosa di se, come la prima lezione che le è stata impartita in quello stesso giorno, tuttavia non è abbastanza per affrontare un imminente pericolo, soprattutto in tempo di guerra, ciò però non le viene rivelato dallo Hyuga, che tirandosi su, dritto in piedi, si avvicinerebbe alla di lei figura, sussurrando <No, lo sento anche io..stai pronta a qualsiasi cosa, non abbassare la guardia..io cercherò di proteggerti come meglio posso..> certo non è un Ninja a tutti gli effetti, ma qualcosa lo sa fare, nelle ultime settimane non ha fatto altro che allenarsi in fin dei conti. Quel sibilare sembra prendere un suono diverso, come lamenti e urla di persone sofferenti, quelle urla gli si conficcano come pugnali nel cervello, il che lo porta a mettersi in posizione difensia, le gambe infatti vengono piegate e divaricate, avendo raggiunto la ragazza, le darebbe per ora le spalle, mentre la mano sinistra si protrarrebbe verso di lei in segno di protezione, la destra verrebbe avvicinata al viso con un angolo di novanta gradi formato dal gomito, pronta a sferrare qualche colpo se fosse necessario <Vorrei dirti che è un piacere conoscerti Tamaki, ma mi sa che rimanderemo a dopo..> ammetterebbe dunque in fine, in attesa che qualcosa si faccia vedere, o qualcuno per quanto ne sa. [Chakra on: 8/10]

Man mano che il tempo passa il vento aumenta, la sabbia inizia ad alzarsi e sul vostro volto anche la schiuma del mare, con forza e veemenza mentre quell’urlo si fa sempre più netto e pressante nella vostra mente. Pare che qualcuno stia venendo scuoiato vivo, questo è ciò che può rendere l’idea del terrore e della disperazione che sentite, il dolore lo potete quasi toccare con mano, come vi fa sentire questo? E se si trattasse proprio di voi? Guardatevi le dita se volete, potreste sentirle mentre la pelle si stratta, il dolore di quell’urlo diventa vostro. Man mano che tutto questo si fa tangibile la nebbia si muove, si addensa tutta sul mare, liberando completamente voi, che ora siete immersi solo nel più completo e assoluto buio, sorridendo potreste giusto notare i vostri denti, a vicenda. La luna non c’è più a guardarvi e guidarvi nella sua pallida luce, certo non è mai stata una delle alleate migliori ma forse meglio averle lei che null’altro oltre voi stessi. Perché ora davvero non riuscite a scorgere nulla, siete nel più totale ed assoluto buio, solo quell’urlo che sconvolge le vostre menti ed orecchie, quella sofferenza sempre più forte, quel dolore che pian piano sarete in grado di provare sulla vostra stessa pelle tanto si esprime chiaramente. Vi siete mai immaginati cosa si debba provare a veder svanire le vostre speranze? Ogni speranza? Questo urlo può farvelo comprendere. La voce non è quella di un uomo adulto, né tantomeno di una donna, no quello è l’urlo straziato di un ragazzino, qualcuno che non possiamo più definire bambino ma anche ancora non aveva avuto la possibilità di confrontarsi con il mondo per davvero, era solo agli inizi, i primi passi quelli di chiunque stia urlando adesso. Un acuto infine è quello che vi strazia, che fa tremare ogni singola cellula in voi, l’urlo della fine eppure non c’è sollievo in quell’ultimo tentativo di sfuggire ad un triste destino. No c’è solo la consapevolezza che non si può più far nulla. D’improvviso silenzio, siete avvolti da silenzio, vento gelido e oscurità, non vi è dato sapere se chiunque stesse urlando sia o meno morto, non potete saperne nulla ma vi è ben chiaro che non c’è speranza di salvezza che non la abbiate anche voi? Tempo di far attecchire quel pensiero nelle vostre teste a davanti ai vostri occhi, in acqua, si manifesteranno delle luci bluastre, solo lontane ancora ma se voleste avvicinarvi o concentrarsi al massimo delle vostre possibilità allora potreste riconoscere delle piccole farfalle luminosi e intangibili, tanti i punti di trasparenza. Saranno grandi si è no dieci centimetri e sono ad almeno dieci metri da voi ancora, ma non avete altra fonte di luce al momento e forse, vista la loro tetra luminosità potreste addirittura trovarle eccessive, potrebbero addirittura infastidire gli occhi che si stavano abituando al buio più profondo

22:40 Tamaki:
  [Riva del mare] E nel mentre mantiene il capo basso non può fare a meno di sentire il gelido del momento, la schiuma e salsedine addosso dal lato del mare e in un certo senso si preoccupa di quello che potrebbe accadere da un momento ad un altro. Insomma, che sia arrivato il momento di dimostrare al mondo quella che è la sua importanza nel mondo ninja? se lo chiede ma ha paura di non potersi dare una risposta: Riesce a malapena a controllare il chakra e le è stato insegnato proprio quest'oggi! Alza un attimo la testa, ascoltando quello che ha da dire il ragazzino e scrutandolo a pieno. <Sono pronta ma non posso fare granché. A malapena riesco a controllare il mio chakra. Non saprei come poterti aiutare, od aiutarmi.> Sincera, lo ammette. Cercherebbe di alzarsi dalla propria postazione, notando poi quelle lucine bluastre che seguono l'urlo straziante di un ragazzino <Nggh..> dovendosi coprire le orecchie per forza di cose. Gli occhi immagazzinano informazioni, cercano con attenzione il tutto intorno e tentano di arrivare alla causa di tutto questo. <La maestra mi ha parlato di un Ninjutsu Illusorio, che possa esserci l'opera di qualcuno?> Domanda apertamente verso il ragazzino di nome Ichirou, volendo sentire anche il suo parere in merito. E' incuriosita di scoprire cosa sta succedendo, e gli occhi non smettono di puntare a quelle farfalle intangibili. Ma che fare? Non vuole assolutamente avvicinarsi, sarebbe una scelta azzardata.

22:51 Ichirou:
  [In Riva al Mare] Quelle urla si fanno sempre più forti nella mente del ragazzo, urla strazianti, come se qualcuno stesse venendo mutilato vivo, e la cosa peggiore è che la voce che ode, sembra quella di un bambino, un povero ragazzino in pena, un'infinita pena continua. Le parole della ragazza non raggiungono nemmeno le orecchied dello Hyuga, troppo concentrato nel trovare qualcuno, nell'udire qualcosa che non siano quelle urla, infatti, tutto d'un tratto, le urla si fermano. La mente e gli occhi del giovane cominciano a lavorare, iniziando svariate ipotesi che sivanno a far sentire all'interno della sua testa come una conversazione interiore: "Sarà tutto reale o qualcuno sta creando tutto nelle nostre teste?" "Il ragazzino starà bene?" "Cosa devo fare?" "Sarò all'altezza della situazione?" tutti pensieri contrastanti tra loro, ma ogni singolo di questi rimbomba all'infinito nella testa dello Hyuga. All'improvviso il silenzio viene spezzato dalla ragazza accanto a lui <Non lo so, non credo sia un Genjutsu..> ammette alla volta di lei <Spero almeno che non lo sia> mentre dice ciò, nota le farfalle luminose sull'acqua, lontane dai due <Vorrei avvicinarmi, ma non so se sia una trappola o meno..> ammetterebbe in fine, rimanendo immobile accanto a lei. [Chakra on: 8/10]

Le farfalle volano sempre più vicine a loro e sempre mortalmente lente. Come il destino avanzano inevitabilmente senza fretta, intorno a voi l’assoluto nulla, non riuscite più a percepire nemmeno quel gelido vento che fino a poco fa sollevava la sabbia e l’acqua. Ormai è chiaro che non ci sia altro oltre a quelle farfalle azzurre e al contempo trasparenti che passano intorno a voi, oh sì attorno perché adesso sono giunte fino alla riva, non riuscite a contarle, vi stanno praticamente sommergendo mentre illuminano nuovamente il luogo quasi come se fosse giorno. Sono un centinaio, forse di più e vi circondano pure continuando a volare dritto, allontanandosi dalla riva e dall’acqua, proseguono come se non v sorgessero passandovi accanto senza mai sfiorarvi, eppure sono così lente che se voleste provare allora potreste toccarle o quantomeno farvi toccare, ci riuscirete? Questo spetta a voi e al vostro coraggio capirlo, descriverlo. Mentre loro passano per ora potete scorgere delle anime sulla spiaggia, ci sono delle figure quasi trasparenti, che camminano sollevate da terra, fatte come di solo chakra, aleggiano seguendo quell’esercito di azzurrine farfalle tornando ad illuminare il luogo. All’improvviso non ci trovate più sulla spiaggia di Kiri, all’improvviso siete in un prato, lo potete percepire umido sui vostri vestiti, l’erba arriva fino alle vostre caviglie e per quanto possa essere notte riuscite a distinguere le diverse sfumature di blu e di verde. Cosa volete fare? In quel prato le farfalle volano, le figure di chakra avanzando come a voi cieche, concentratevi se volete e potrete scorgere lo sconosciuto incontrato all’accampamento ieri, quello che vi ha fatti passare o anche quello che vi ha per sbaglio dato una spallata mentre si muoveva di fretta per correre a combattere quell’insulsa guerra che si sta abbattendo sulle terre ninja. Non li conoscete ma sono ninja, di tutti i gradi e voi alcuni li avete già incontrati in accampamento, erano nella tenda accanto a voi, erano seduti vicino a voi a mangiare, alcuni addirittura vi hanno sorriso, forse con altri ci avete scambiato quattro chiacchiere ed ora sono lì’ davanti a voi che senza aver coscienza dalla vostra presenza pascolano in quel prato, camminando lenti e tutti con la faccia così triste e desolata da far piangere anche il cuore più duro, la tristezza la percepite in pieno. Davanti a tutti un bambino, o meglio uno scheletro quel che ne rimane, la bocca, i denti, sono aperti e piegati in espressione di pure dolore, la sua altezza non è quella di un umano adulto, persino piedi e mani sembrano piccoli, la faccia ancora minuta, forse non era altro che un giovane pronto ad affacciarsi alla vita. Cosa vorrete fare? Vi farete pervadere da quei sentimenti? Osserverete come spettatori innocenti? Loro non s’avvedono di voi ma forse potreste decidere di intervenire. Guarda Ichirou la kunoichi che ieri ti ha fatto i complimenti mentre ti allenavi, guarda Temaki quel signore gentile che ti ha versato il ramen nella scodella alla mensa due giorni fa.

23:09 Tamaki:
  [Riva del mare] Cerca di guardare intorno a sé al momento, di fare in modo di controllare alla perfezione da ogni prospettiva e quanto meno assicurarsi di non ricevere attacchi infami alle spalle o lateralmente. Non ci pensa nemmeno ad avvicinarsi al ragazzino o stargli accanto, troppo testarda e cocciuta per mettersi vicino ad un ragazzo. Cascasse il mondo come in questo caso, non lo farà nemmeno! E dunque le pupille si dilatano un minimo, sfruttando la vista verso quella figura minuta nel mentre controlla con attenzione quelle persone che le sembrano volti già visti in passato (e nemmeno con un certo tempo di distacco alla fine) ma solo sottoforma di chakra e con una forma semi trasparente al momento. Sgrana gli occhi un attimo <Un momento, ma quello mi sembra di conoscerlo. Non lavora alla mensa?> Eh già, non ha una memoria acuta la signorinella ma nemmeno da buttare via eh. Ma il punto è che lei sarebbe attratta da quelle farfalle, a tal punto da avanzare un momento in avanti e provare ad allungare la mano destra verso una di questa con il desiderio di volerla toccare o quanto meno sfiorare e vederne il risaultato. Un passo falso? una mossa azzardata? Non lo sa, ma sicuramente l'altro potrà vederla in questa sorta di follia di lanciarsi in avanti attratta da quegli animaletti azzurrini. Non sa a cosa può condurre però la curiosità.

23:18 Ichirou:
  [In Riva al Mare] All'improvviso i due vengono trasportati in una specie di limbo, dove quelle farfalle, come traghettatrici, guidano le anime dei morti verso un lungo ed interminabile cammino, una cosa raccapricciante sì, ma purtroppo è la triste verità, non ha fatto altro che parlarne con tutte le persone che ha conosciuto, la sua più grande paura si stà manifestando davanti ai suoi veri occhi, quelle perle che lentamente accarezzano quel prato, passando sui fili d'erba e giungendo proprio a quello scheletro minuto. D'improvviso, quegli stessi occhi Hyuga, non riescono a trattenersi oltre, lo Hyuga non sta piangendo, ma le lacrime non riescono a rimanere nei loro condotti lacrimari. Nell'esatto istante in cui la ragazza comincia a camminare, i nervi dello Hyuga scattano velocemente, tentando di afferrarla per il gomito, senza arrecare dolore, ma solo in modo da fermarne l'avanzata, i suoi occhi non si posano nemmeno su di lei, bensì rimangono sullo scheletro del bambino, probabilmente quello stesso bimbo che urlava pocanzi, dopo solo qualche secondo, lo Hyuga vedrebbe la ragazza con la quale si è allenato qualche giorno prima, lei non faceva nulla, si limitava a guardarlo e a comploimentarsi con lui, nulla di più, adesso invece si trova in quel limbo, guidata da quelle farfalle zaffiree e portatrici di malumore <Non ha senso andare Tamaki..> andrebbe a proferire con tono cupo, spento e privo di vitalità. A questo punto, sbattendo le palpebre, gli occhi perlacei di quel povero ragazzo, lasciano cadere sulle sue guance delle lacrime, nessun gemito, nessun singhiozzo, ma la rabbia ed il rammarico di chi si sente talmente inutile da non riuscire a perdonarsi per un crimine che non ha commesso, ma che sente comunque suo. [Chakra on: 8/10]

I due hanno reazioni comprensibilmente differenti davanti a quella vista ed ora che le anime camminano intorno le loro reazioni e i loro sentimenti escono con prepotenza. La curiosità di Temaki ha la meglio e per quanto il compagno provi a fermarla non riuscirà a prenderla, le sue dita sfiorano gli abiti della ragazza, un semplice millimetro in più e sarebbe riuscita a toccarla e forse riscuoterla. La ragazza riesce quindi ad allungare la mano e toccare le ali di una di quelle farfalle dell’ade, una delle evocazioni che ultimamente viene spesso riportata sulla terra. Quel piccolo esserino andrebbe quindi a rilasciare un lieve scarica energetica, nulla che le farà del male eppure la ragazza dai capelli arancioni ora vedrà qualcosa, davanti ai suoi occhi tutto cambia, ciò che nota è una storia antica e lontana, forse non così antica a dirla tutta. Vedrà due persone, sporche di sangue ma sorridenti e felici, lui dai capelli corti e bianchi, lo sharingan attivo nei suoi occhi, lei dagli occhi azzurri come il ghiaccio e la carnagione candida, capelli neri e corti intorno al volto. Il sorriso dei due e lo sguardo pieno d’amore con cui si osservano la portano a mostrare il ventre rigonfio della donna. Uno stacco netto prima di vedere la donna in lacrime, la bambina che le viene strappata via mentre il sangue la circonda, il ventre aperto in due. Nemmeno il tempo di poter comprendere davvero fino in fondo il dolore di colei che sta osservando e ora quella stessa donna è a terra tra i rifiuti, magra e dal colorito mortalmente pallido, piange e si dispera, non senti il suo urlo ma puoi immaginarlo mentre invoca vendetta e il nome della figlia. La senti soffrire, la senti urlare e chiedere a quelle stesse farfalle di trascinarla nel mondo dei morti, reclamare la sua anima e dare fine alle sue sofferenze. Temaki non sa di chi si tratta ma alla fine della visione potrà scorgere una nuova donna, il viso magro e pallido, deciso e senza pietà, capelli lunghi neri, una frangetta sulla fronte e poi occhio destro azzurro esattamente come all’inizio della visione e sinistro rosso. Chiunque essa sia è legata alle farfalle e se vorrai capire di più forse dovrai cercare proprio lei, ammesso che ti interessi. Ciò che però la farfalla ti permette di conoscere sono la sofferenza profonda e la disperazione, la totale assenza di speranza e il disperato aggrapparsi alla rabbia e alla vendetta. Per quel che invece riguarda Ichirou invece è diverso, nel momento in cui la rabbia e il rammarico hanno la meglio su di lui, nel momento in cui la lacrima va a scendere sul suo volto la donna gli parlerà, all’improvviso arresterà il suo movimento e lo osserverà proprio come il giorno precedente, eppure nessun sorriso. Lui vedrà attraverso i suoi occhi come morta, l’apparizione di una figura monocromatica grigia, mentre negli occhi vitrei potrà leggere la storia della morte una voce narrante spiegherà <quel dio> senti e lo vedi, anche se non è una figura conosciuta il ragazzo è in grado di comprendere, come se si fosse trattato della sua stessa vita <è spietato> la figura che vedi ha in mano una maschera da anbu di Kiri <non fidarti di nessuno, si nasconde> e poi eccola quella mano che si impone sulla donna, il dolore che prova mentre le viene tolto il chakra, stilata fino all’ultima goccia è ora il dolore di Ichirou che pian piano si sente mancare, si sente svenire.
Un battito di ciglia ragazzi, solo quello e tutto torna esattamente come prima, siete in spiaggia, c’è la nebbia ma nessun vento freddo, nessuna anima e nessuna farfalla, restano solo le immagini e le sensazioni, lo sentite il cuore più pesante? La sentite la disperazione che vi attende tra i ninja? [fine ambient-continuate pure la role]

23:44 Tamaki:
  [Riva del mare] Riesce nel toccare quella farfalla, e quella scarica la conduce in un mondo completamente opposto a quello in cui era fino a qualche tempo fa. Inizia a pensare che possa trattarsi di un Genjutsu particolare che rischia di costringere Tamaki a non poter tornare indietro e la cosa la preoccupa tanto al momento. Sgrana gli occhi nel vedere l'uomo, un possessore dello <Sharingan!> e lo riconosce immediatamente visto il suo interesse a quella particolare abilità. Vorrebbe avvicinarsi, allungare una mano verso il suo volto per constatare meglio il potere tanto rinomato degli Uchiha ma l'attenzione vieen rivolta dalla donna, il suo sangue e quelle farfalle che la conducono nel viaggio verso il regno dei morti. Un magone nello stomaco la pervade, costretta ad osservare quella scena cruenta e che potrebbe forgiarla realmente al mondo ninja, inaspettatamente. Ed infine quelle farfalle che sembrano seguire costantemente il corpo di una donna che pare essere la causa di ciò che le ha generate. Sgrana gli occhi, non ha modo di comprendere granché ed un punto interrogativo le balza in testa. E dal nulla, poche parole e poche sensazioni, si ritrova nuovamente sulla Spiaggia. Ha un certo senso di pesantezza addosso, è innegabile. <Io continuo a pensare che possa essere un Ninjutsu Illusorio fatto da qualcuno contro di noi. Comunque mi sento strana, perdonami, ma devo lasciarti.> E sfortunata com'è, si perderà nella notte eterna.

23:57 Ichirou:
  [In Riva al Mare] Dopo aver versato quelle poche goccette d'acqua salata dalle perle, il povero Hyuga viene improvvisamente contattato da quella stessa ragazza, che comincia persino a parlargli, anche se ciò che dice è sconnesso, sembra non stia dicendo tutto, però dietro di lei, riesce solo a vedere un volto, privo di ogni singolo dettaglio, ma ha una maschera Anbu in mano, una maschera che non conosce, non può essere del suo villaggio. Le ultime frasi della povera ragazza, lo intimano a non fidarsi di nessuno, forse avrebbe dovuto cominciare così il suo arrivo in quella maledetta isola, ha rivelato fin troppo di se stesso a troppa gente sconosciuta. Sbattendo nuovamente le palpebre, ecco che ritorna sulla spiaggia, le gambe gli cedono e all'improvviso si ritrova con il sedere per terra, su quel terreno sabbioso e granelloso. La ragazza appena incontrata lo saluta, scusandosi per qualcosa che non ha nemmeno capito, le sue orecchi in questo momento sentno tutto ovattato, l'unica cosa che gli esce sarebbe <Ciao...> visibilmente scioccato da quanto accaduto. Non si schioda da quella posizione, gli occhi sono sbarrati, le sopracciglia aggrottate in un'espressione, che si potrebbe definire quasi stropicciata, infatti sulla sua fronte si strappano quelle rughe rabbiose ed inorridite e, non appena la ragazza si sarà allontanata, quella sua dentatura perfetta uscirebbe dalle sue labbra, mettendo in mostra dei canini sin troppo appuntiti rispetto al normale. Le braccia afferrano le gambe, avvolgendole in un abbraccio che le porta sino al petto dello Hyuga stesso, mentre le sue perle continuano a lacrimare senza alcun segno di pianto o singhiozzo <Ma tu a che cosa servi!?> andrebbe a rimproverarsi in maniera cattiva, come se fosse tutta colpa sua, come se lui stesso fosse un fallimento come ninja, macché, come uomo! <Inutile imbecille che non sei altro!> dopo quella affermazione, colma di rammarico e rabbia, la sua testa si chinerebbe in mezzo alle ginocchia, facendo cadere quelle lacrime sulla sabbia che lo circonda, probabilmente, questa notte non tornerà all'accampamento. [Chakra off] [END]

Inizia come un semplice allenamento con due semplici Denshi ma all'improvviso tutto cambia, si ritrovano trascinati nel mondo dei morti e hanno una piccola esperienza.

Tamaki: grazie al tocco con una farfalla ha una visione sulla vita di Kimi e la perdita della figlia

Ichirou: scopre come è morta una compagna di allenamenti, ottenendo informazioni sul filone attuale