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[Entrata negli O.M.M. Markus] Tra Passione e Impegno

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con Kouki, Sakir

E’ una splendida giornata! Il sole risplende alto nel cielo e rallegra l’intero villaggio di Kusa, insomma una perfetta giornatina estiva… manca solo il mare. Ad ogni modo gli abitanti girano per le strade, famigliole allegre si godono le vacanze o qualche giorno di riposo, ma c’è qualcuno, tra i kusani, che non è tanto felice. Si tratta di una signorina, guai a chiamarla signora, che dimostra si e no una trentina d’anni ed indossa un camice bianco… ebbene si, lei non si può godere la solare giornata perché è impegnata in un lavoro che ritiene alquanto noioso: tenere le riunioni per selezionare il nuovo personale. Quindi questa è la situazione per il nostro amichevole marionettista di quartiere, che in qualche modo tramite annunci vari per il villaggio, è venuto a sapere che l’ospedale è alla ricerca di nuovo e volenteroso personale e proprio quest’oggi si terranno i primi colloqui! Meglio affrettarsi a raggiungere la sala d’attesa gremita di persone; i posti sono pochi e ambiti, ed uno ad uno si viene chiamati per sostenere un colloquio atto a comprendere se gli aspiranti tirocinanti hanno tutte le carte in regola per essere assunti. Come se la caverà il giovane Genin? [Ambient per entrata negli O.M.M per Markus][No tempo]

17:33 Sakir:
  [Ingresso Ospedale] Una bellissima giornata estiva nel Villaggio di Kusa. Il marionettista paio di pantaloni corti neri, una maglietta a maniche corte rossa e un paio di scarpe chiuse. Sul fianco destro vi è il suo portakunai e shuriken dove al suo interno vi sono tre shuriken e due kunai, un paio di fuuda con i tronchetti da sostituzione ed un filo di nylon. Si presenta come un ragazzetto di tredici anni, con i capelli lunghi, mossi e blu ed occhi grandi e neri. Sul viso ha dei tribali di colore viola. Il coprifronte è legato nel braccio sinistro, con un nastro verde scuro. Nella sua schiena vi è la sua marionetta, fasciata con delle bende bianche. Ha saputo che stanno cercando dei nuovi tirocinanti medici ed essendo un suo desiderio entrare a far parte di quella corporazione, come lo è stata sua nonna, non perde ulteriore tempo e si dirige verso l'Ospedale di Kusa. Attraversa la porta di ingresso e si dirige verso la sala d'attesa, già piena di altri aspiranti. Osserva una signorina, con il camice bianco e con tono pacato esclama <Buon pomeriggio. Il mio nome è Markus Chikamatsu> fa un piccolo inchino, educato, ritornando in silenzio, in attesa di ulteriore istruzioni. [Chakra off]x[Equipaggiamento: 3 shuriken, 2 kunai, 2 fuuda con tronchetto sostituzione, 1 filo nylon]

La donna solleva lo sguardo verso il ragazzo non appena egli si avvicina e proferisce parola. A lungo quegli occhi viola lo fissano indagando la figura del marionettista che, diciamocelo, non passa inosservata! I capelli azzurri della donna in camice bianco sono raccolti in una morbida treccia e le labbra carnose si rivestono di un rossetto azzurrino, niente di pacchiano, giusto per darsi un tocco personale. <Uh?> sembra sovrappensiero, forse stava guardando fuori dalla finestra o forse pensava alle sue vacanze inesistenti, ad ogni modo sembra riprendersi e afferra con la mano destra una penna con la quale va a scrivere il nome del ragazzino in una lista. <Bene… Markus Chikamatsu.> pronuncia con tono annoiato, come se tutto le costasse fatica. <Siediti pure, a breve verrai chiamato per sostenere un colloquio con me dentro quella stanza.> e la indica, una porta chiusa alla sua sinistra. Eh si, si stava solo godendo un attimo di pausa, e morire che faccia un sorriso. Dunque attenderebbe che il ragazzino vada a sedersi, seguendolo con lo sguardo ed attenderebbe giusto il tempo che servirebbe all’altro per sistemarsi meglio sulla seggiola per poi alzarsi, fare qualche passo verso la stanza indicata poco prima e fermarsi. Rimugina su qualcosa, si gira, osserva il nostro marionettista e quindi gli farebbe un cenno con la testa. <Su, vieni.> o lo ha preso in simpatia, oppure ha preso a cuore la sua forma fisica e gli vuole far fare esercizio di seduta ed alzata dalla sedia. Ovviamente non è la sola che tiene questi colloqui, ci sono altri medici e altre stanze adibite a questo, il povero Markus si è solo beccato la scansafatiche. Attenderebbe che egli la segua e lo porterebbe all’interno della stanza premurandosi di chiudere la porta alle sue spalle non appena il ragazzino sia entrato al suo interno… beh, sempre che l’abbia seguita ovviamente. <Il tuo nome me lo hai già detto. Inizia allora a dirmi quanti anni hai, il tuo grado…> indica con uno sguardo il coprifronte del ragazzino. <E qualcosa su di te.> lei intanto si siederebbe dietro a una scrivania, comodamente… ovviamente c’è anche una sedia per lui di fronte al tavolo. [Ambient per entrata negli O.M.M per Markus][No tempo]

17:55 Sakir:
  [Ingresso Ospedale] Il ragazzino sta ancora all'impiedi, sedendosi solo dopo accanto agli altri candidati. Rimane seduto per qualche secondo prima di essere richiamato dalla dottoressa e la segue in una stanza. Abbozza un sorriso e si osserva intorno, vedendo l'arredamento della stanza dove sta svolgendo il suo colloquio per entrare a far parte della Corporazione dei Medici. Ovviamente con sé ha la sua marionetta, nascosta dalle bende bianche <Va bene> esclama quando si accomoda nella sedia di fronte al tavolo <Il mio nome è Markus Chikamatsu, ho tredici anni e da poco sono diventato un Genin di Kusa. I miei genitori, entrambi ninja in pensione, sono di origine sunesi ma ho sempre vissuto a Kusa> fa una piccola pausa <Per alcuni anni ho aiutato mio nonno nel suo ristorante ma ho sempre visto le abilità mediche di mia nonna con estrema attenzione e mi sono innamorato di questa corporazione> sorride <Poi ho incontrato anche una ragazzina, tempo addietro, di nome Kouki e mi ha detto che lavora in questo stesso ospedale e dopo quell'incontro sono sempre più determinato a studiare la arti mediche ed essere d'aiuto durante le missioni o a coloro che ritornato da una missione> chiude in questo modo. Lo sguardo è fisso sulla figura della ragazza e non lo distoglie. [Chakra off]x[Equipaggiamento: 3 shuriken, 2 kunai, 2 fuuda con tronchetto sostituzione, 1 filo nylon]

Accavalla le gambe ed attende che il ragazzino inizi a parlare. L’arredamento della stanza è molto semplice, come qualsiasi studio medico che si rispetti: una scrivania, un lettino posto dall’altra parte della stanza, un armadietto con vari medicinali e bendaggi, un cestino per i rifiuti a portata di mano e un lavandino per lavarsi accuratamente le mani prima di qualsiasi visita. Inoltre c’è anche una grande vetrata che permette al sole di filtrare e far rodere ancora di più la dottoressa. Osserva fuori, sospira, e torna a guardare il marionettista non appena inizia a parlare. Nome, cognome, età, grado ninja e un breve scorcio della sua famiglia. <Mh.> mugugna ma non lo interrompe, presta molta attenzione anche se non si direbbe e si accomoda ancor di più con la schiena contro lo schienale della sedia. <Dunque tua nonna era un ninja medico.> cerca di elaborare tutte quelle informazioni per porre le giuste domande. <Dimmi… cosa ti ha fatto innamorare di preciso di questa arte? Cosa ha fatto scattare in te quel campanello e quella vocina nella tua testa che ti ha detto: voglio diventare ninja medico.> insomma, vuole sentire le sue motivazioni, perché è palese che quello che le ha appena detto non le basti. <Studiare le arti mediche non è una passeggiata, sai?> lo fissa, negli occhi, notando come egli sostenga lo sguardo, e lei è ben decisa a leggere qualsiasi cosa in quegli occhi. <Aiutare il prossimo, sia in missione che qui in ospedale, è un’aspirazione nobile. Pensi di averne le capacità?> un normale colloquio di lavoro per valutare risposte e reazioni. [Ambient per entrata negli O.M.M per Markus][No tempo]

18:13 Sakir:
  [Studio Medico] Il Sunese ascolta ogni minima parola pronunciata dalla dottoressa. Si prende qualche secondo di tempo per poter rispondere, con tono di voce pacato e tranquillo <Si. Nonna era un ninja medico> ripete sorridendo <La passione che nonna mi ha trasmesso per il suo lavoro è uno dei motivi che mi hanno spinto a venire qui questo pomeriggio ed inoltre penso che in ogni squadra per ogni missione bisogna avere un ninja medico. Soprattutto se la missione dura diversi giorni e si deve combattere contro dei nemici> annuisce <Ho saputo della guerra contro il Nara. Ha provocato molti morti e feriti e odio vedere morire le persone davanti a me, soprattutto se sono dei civili che non possono difendersi> il tono si fa più serio rispetto a prima <penso che bisogna avere più shinobi che studiano ed imparano quest'arte, anche se non è una passeggiata. La forza di volontà non mi manca e non sono nemmeno debole ad arrendermi alla prima difficoltà> fa su e giù con la testa <Potrei sbagliare ma ogni sbaglio lo vedo come una lezione e quindi migliorare per il futuro fino a non dover sbagliare più. Ci saranno delle operazioni complicate, in futuro, che potrei svolgere ma come detto prima, sono pronto a studiare e seguire ogni lezione svolta dai miei superiori> ecco che ritorna in silenzio, cedendo parola all'altra. [Chakra off]x[Equipaggiamento: 3 shuriken, 2 kunai, 2 fuuda con tronchetto sostituzione, 1 filo nylon]

La passione e… un sacco di cose giuste ed ammirevoli che la dottoressa condivide, ma non lo farà certo intendere al ragazzino. Infatti la donna rimane imperturbabile, pone un braccio sinistro sotto al seno e il gomito dell’altro braccio si appoggia ad esso, andando a sorreggersi il mento con la mano. <Ci dovrebbe essere un ninja medico in ogni squadra, è vero. Ma non tutti hanno le capacità per esserlo o la costanza di seguire gli studi… alcuni lasciano alla prima difficoltà, altri non riescono ad arrivare alla fine del percorso.> non distoglie lo sguardo dagli occhi del ragazzo, ne saggia la tempra e le motivazioni. <Non basta la passione certe volte.> sentenzia infine. <Perché a volte anche il più appassionato, messo davanti alla pratica e alla realtà del mondo, potrebbe scoprire di non essere abbastanza forte.> insomma parlare è una cosa, trovarsi nella determinata situazione è un’altra. Sospira e guarda fuori dalla finestra rimuginando sulle prossime domande e solo dopo un lungo silenzio torna ad osservare il marionettista. <Se tu avessi le capacità per affrontare gli studi e padroneggiare le tecniche… come sfrutteresti queste tue abilità? Per fare del bene a chiunque ne abbia bisogno?> assottiglia lo sguardo. <Anche se fino a un secondo prima era un tuo nemico magari?> domanda insidiosa, dalle mille risposte… tace ed attende. [Ambient per entrata negli O.M.M per Markus][No tempo]

16:01 Sakir:
  [Studio Medico] Il ragazzino sta seduto davanti alla dottoressa che gli sta facendo il colloquio. È calmo e rilassato nel frattempo che formula le prossime parole alle nuove domande che gli vengono poste. Appoggia le mani sulle ginocchia mentre esclama <Capisco ma io sono determinato a seguire gli studi medici e non mi arrendo alle prime difficoltà> fa su e giù con la capoccia <mettetemi alla prova. Se riconoscete che non sono adatto a questo mestiere, prendo le mie cose e lascio tutto a chi ne è capace> sospira, gettando aria dalle narici. Assottiglia lo sguardo e subito dopo esclama <Certo. Potrei anche fare del male ma userò le mie capacità solo per fare del bene. Anche per curare un nemico. Penso che un ninja medico abbia a cuore la vita. In generale> chiude con <Certo. Mi sono allenato anche per uccidere, se proprio sono messo alle strette ma proverò sempre a bloccare l'avversario senza ucciderlo> ritorna in silenzio, in attesa di sentire le nuove parole della signorina davanti a sé. [Chakra off]x[Equipaggiamento: 3 shuriken, 2 kunai, 2 fuuda con tronchetto sostituzione, 1 filo nylon]

Metterlo alla prova… è proprio questo che serve il periodo da tirocinante, ed egli potrebbe avere tutte le occasioni per dimostrare che le sue non sono solo parole, ma che si possono tradurre anche in fatti. Lo guarda con attenzione soppesando per bene ogni parola che le viene detta, ragionando sul suo modo di fare, di porsi, sul temperamento che quel ragazzino sembra dimostrare. Tranquillo, calmo… senza dubbio caratteristiche utili a tale professione. <Sei giovane, ma vedo in te la voglia di metterti in gioco. Potresti avere le tue occasioni per dimostrarci che le tue non sono solo parole.> persino le sue parole successive vengono ben viste. Utilizzare le proprie conoscenze per fare del bene, aiutare, curare, diminuire il numero di vittime. <Serve molto sangue freddo, impegno e studio.> si alza ora dalla sedia lentamente, camminando fino alla finestra per guardare fuori, incrociando le mani dietro la schiena. <Ci sono stati, in passato, persone che hanno utilizzato le arti mediche per i propri scopi egoistici… e hanno gettato fango sulla figura di noi medici. Noi vogliamo evitare ad ogni costo che si ripeta una cosa simile.> stringe le mani fra loro e lo sguardo si assottiglia divenendo più duro. Ha a cuore la questione. Si volta nuovamente verso il ragazzo. <Devo quindi essere sicura che ogni aspirante medico abbia la giusta mentalità… prima che di avere le giuste abilità. Perché una persona potrebbe anche essere molto abile, ma se non ha la mentalità giusta io mi rifiuterei che ad egli vadano rivelate certe arti.> chiarito questo punto compirebbe qualche passo verso il marionettista e si piegherebbe in avanti quel poco che basta per portare lo sguardo dritto in quello del ragazzino. Seria. <Mi piace il tuo modo di pensare… e noto che hai la giusta determinazione e passione. Dovrai studiare molto, impegnarti, fare turni massacranti.> ritorna eretta rivelando ora un sorriso. <Qualcuno seguirà il tuo percorso, nel frattempo puoi andare… ti faremo sapere.> non è andata male, almeno secondo la signorina. Lei si occupa dei colloqui, poi tutte quelle informazioni emerse dal colloquio, verranno vagliate da chi sta più in alto di lei, ma pare certa che quel giovane Genin potrà avere la sua occasione di fare del bene ed aiutare il prossimo. <Arrivederci.> un piccolo cenno del capo e così congederebbe Markus. [Ambient per entrata negli O.M.M per Markus][No tempo][end]

16:24 Sakir:
  [Studio Medico] Sta ancora seduto di fronte la signorina, tenendo ancora le mani sulle ginocchia. Il ragazzo è rilassato e tranquillo durante quel colloquio. Ascolta le nuove parole pronunciate dalla dottoressa e non appena ha occasione di parlare esclama <La ringrazio molto. Le farò vedere che non sono solo parole ma anche fatti> muove la testa su e giù <Mi metterò a studiare anche la notte, se è necessario. Voglio essere un ottimo anzi un eccellente medico e seguire tutti gli insegnamenti che mi verranno posti> esclama contento dicendo subito dopo <Oh, so anche degli esperimenti. Ho incontrato una sua collega> non dice il nome, in quanto non sembra molto corretto ma parla a livello generico <Farò tutto ciò che serve. Non ho problemi di fare turni massacranti o altro. Sono determinato e raggiungerò il mio obiettivo> si lecca le labbra, con la punta della lingua. Adesso che ha terminato il colloquio, si alza dalla sedia ed esclama <La ringrazio molto per il tempo che mi ha concesso ed aspetterò un responso> dice mentre saluta <A presto!> ecco che adesso esce fuori dalla stanza, per far entrare un altro aspirante medico. [END]

Markus si reca in ospedale interessato dai colloqui che sono stati aperti per gli aspiranti Tirocinanti medici. Una volta arrivato affronta il colloquio con una dottoressa, la quale dopo attente e mirate domande per comprendere la mentalità e lo spirito del ragazzo, si ritiene soddisfatta di quanto ha sentito.
Niente exp, il premio è la corporazione – Buon gioco!