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con Mekura, Fumiko

Sono passati un paio di giorni da quando Fumiko ha avuto il colloquio con il capo clan e l'occhio di Hidan ha avuto il tempo necessario per riadattarsi al suo corpo, non lo può sforzare, ma almeno era senza benda quando è venuto a casa di Fumiko per accompagnarla ai campi di addestramento, dove avrebbero allenato il byakugan della donna. Una bella giornata, un sole che spacca le pietre e Hidan silenzioso come al solito mentre continua a camminare diretto ai campi. il tutto è abbastanza tranquillo e gli uccelli cinguettano. [ambient fumiko]

09:56 Fumiko:
 Quel mattino il risveglio è stato più facile, si è alzata subito in piedi con la sensazione di un attesa che l'ha agitata per casa. Tutti quei giorni dopo il suo incontro con il capo clan , e con Hidan, sono stati così. Una trepidante attesa che coincide sia con la possibilità di essere aiutata in quel suo allenamento da un vero Hyuga, sia dal fatto che lo Hyuga in questione è proprio Hidan. Quando è venuta a prenderla ha avuto un attimo di timore nel vedersi allo specchio con quei due occhi tanto diversi l'uno dall'altro, per poi sopraggiungere Hidan con i medesimi occhi dello stesso identico colore. Ha già richiamato il chakra prima di uscire di casa, e adesso si ritrova a camminare al fianco dello Hyuga con calma . Indossa i soliti sandali ninja, una maglia a maniche corte bianca per contrastare il caldo della giornata, e un paio di pantaloni blu elettrico, in tinta con quei capelli che ormai stanno divenendo sempre più lunghi. Cammina con un certo senso di agitazione, lo Hyuga che rimane silente al proprio fianco rischia di farla impazzire, deve rompere quel silenzio < quindi hai votato per farmi utilizzare il tuo occhio > una considerazione che avrebbe voluto fare la notte della propria attivazione dell'occhio < non mi hai considerato come un possibile rischio futuro? > sposta leggermente il capo nella sua direzione in modo da poterne leggere il viso. Attendendo con quell'ansia che la prende in sua presenza. [Chakra on]

Hidan guarda davanti a se, portando le mani dietro la schiena, ascoltando quello che Fumiko stava dicendo. Un lungo respiro gli sfugge e si gira verso la donna arrestando il passo. <ci sono sempre dei rischi per il futuro a prescindere dalla persona> afferma l'uomo verso questa <per questo verrai controllata> il clan è stato molto chiaro su questo, non le hanno nascosto nulla. <Non credere: anche il più integerrimo delle persone farebbe un uso sbagliato di quegli occhi. Perché ho votato per lasciartelo?> domanda lo Hyuga rimanendo in silenzio per un po' in modo da controllare le reazioni della donna <perché c'era il rischio che anni spesi in un buco come quello andassero perduti ed il rischio era alto, un'altra operazione e l'occhio rischiava di rovinarsi ed è inutile attaccare un occhio se non risponde> stringe la gola, dando un colpo di tosse che copre con la mano prima di continuare <posso gestire il fatto che tu abbia l'occhio e vedrò quali conseguenze dovrò affrontare...ma non posso passare sul fatto che se avessi provato a riprendermi l'occhio, anni di prove e il sacrificio di tante persone andasse sprecato e che molte altre, tutte quelle che hai visto all'interno di quella struttura avrebbero sofferto lo stesso destino senza che io potessi fare nulla> fa un cenno con il capo chiedendo alla donna di continuare a camminare per poi mettere le mani in tasca. <ho fatto una scommessa con te, mi stai avvertendo che è stata una scommessa sconsiderata?> domanda l'uomo con un mezzo sorriso <in ogni caso, sapendolo, la rifarei> altro breve momento in silenzio prima che Hidan alla fine riprenda parola: i capi sono vicini, ancora pochi metri di camminata <come è stato il ritorno a casa? tutto tranquillo?> [ch on]

10:31 Fumiko:
 Arresta il passo anche lei, dopo qualche secondo rispetto all'uomo, ritrovandosi voltata verso di lui per tre quarti e più avanti. Gli occhi che cercano di incastrarsi nei gemelli. L'espressione si fa dura, scontrosa quasi nel risentire la promessa dell'essere continuamente sorvegliata < direi che sarà fastidioso avere gli Hyuga a perseguitarmi. Addio privacy. > non ha ancora avuto modo di attuare quel piccolo piano per riuscire a tornare alla base della masayoshi. Di scappare non se ne parla, o forse si? < dimmi, quale è allora il vostro uso giusto? > vi è un po' di ironia nella voce, che sbiadisce velocemente nel sentirlo spiegare. L'occhio per cui ha sacrificato dieci anni della sua vita, può comprendere cosa significherebbe perderlo. Deglutisce senza abbassare lo sguardo < comprendo quello che dici Hidan. Capisco che questo occhio vale dieci anni della tua vita. > si ferma, si controlla ma non ha ancora finito . Prende qualche momento per soppesare mentalmente le proprie parole < perché lo hai fatto? O sei stato costretto? Hai perso dieci anni della tua vita la dentro, ad essere chi non sei, col rischio di diventare veramente come loro. Questa cosa ti ha fatto perdere anche l'occhio. Non riesco a capire come tu sia riuscito a sacrificarti tanto , nemmeno per un bene superiore. Nemmeno per il villaggio stesso. > riprende a camminare anche lei, rigida nei passi, impettita quasi nel suo voler guardare avanti a tutti i costi. < ero l'unica scommessa che avresti potuto fare la dentro. Immagina solo se io non avessi accettato, non avessi accettato di ricambiare il tuo aiuto. Dopotutto ero e sono ancora di Kusa. Tu sei di Konoha. Avresti perso ancora tempo la sotto.. > parole amare ma per lei veritiere. Lei era l'unica scommessa in quel momento probabilmente e se non avesse accettato chissà come sarebbe andata a finire? A quel suo confessare di rifare la stessa cosa si volta di nuovo a guardarlo con stupore, e probabilmente un po' di rossore, tutto nella norma insomma. Riprende il cammino insieme all'uomo < mh il ritorno.. non è ancora avvenuto completamente. Prima che il tuo capo clan mi desse il preciso ordine di ritornare qua, lo stavo per fare io. Ecco perché non ho lamentato nulla. Comunque sia sono contenta solo di essere ritornata per le mie bambine, per mia madre e per il clan. Sono le ultime cose belle rimaste nella mia vita. > la voce che all'ultima frase scema in un sussurro < il tuo invece? Sono sicura che sia stato più... elettrizzante rispetto al mio. Adesso hai in programma qualcosa? Apparte tenere d'occhio me s'intende > un debole sorriso si forma sul volto della donna che si è voltata a guardarlo nuovamente < dopotutto devi pur recuperare dieci anni , no? > [chakra on]

<si..mi dispiace per questo> afferma l'uomo guardando altrove, del resto se la privacy della ragazza è messa come è messa, in parte è colpa sua oltre che della assurda situazione. Sentendo la successiva domanda Hidan scoppia a ridere, guardando sempre avanti e sollevando il mento verso l'alto in una risata genuina che dura tuttavia poco <bhe, siamo compresi anche noi, per questo siamo un clan molto severo e dedicato alla auto disciplina...ma è anche utile per guardare sotto i vestiti> il commento ironico finale viene detto piano rispetto al resto della frase, ma tranquillamente udibile dalla donna. Alle successive parole della Senju, Hidan si ferma di nuovo per affrontarla direttamente. La lascia parlare e le lascia fare le domande che le interessano. <..perché lo volevo io> risponde di getto senza pensarci, alla fine di tutto quel discorso, prendendo un lunghissimo respiro prima di iniziare <dieci anni fa, prima di questa storia sono sopravvissuto per pura fortuna ad una missione che si dimostrò suicida a Suna. In un attacco mi trovai sommerso dalla sabbia, sembrava che mi avesse inghiottito, in realtà c'era una grotta sotterranea e ci sono caduto dentro attraverso il buco. Battei la testa e svenni. Ci misi il mio tempo per uscire dalla grotta e quando ritornai in superficie...la maggior parte era stata inghiottita dalla sabbia dal deserto. Sono riuscito solo a ritrovare uno dei miei commilitoni. Non affrontai bene la cosa: avevo perso dei compagni e non sono riuscito a fare nulla per salvarli...ne è seguito un periodo difficile, che francamente, non voglio ricordare.> scuote il capo ritornando al discorso <poi, in una indagine venne fuori un movimento sospetto di questo "allevamento", mi sono offerto volontario sapendo che sarei rimasto da solo e senza contatti con gli altri...ma forse ripensandoci era perché lo volevo. Forse, non volevo vivere più, forse ero ancora in quel deserto...ho sempre trovato ingiusto non...essere morto li. Non è facile da capire, non pretendo che tu lo faccia> afferma con gentilezza prima di continuare <ma principalmente Fumiko, il fatto di non avere niente e desiderare la morte mi ha dato solo coraggio per perseguire il motivo per la quale sono un combattente> afferma l'uomo con serenità <un ninja è lo scudo che è davanti a chi non può difendersi, agisce nell'ombra senza ricercare la gloria, combatte e si sporca le mani per impedire a molti altri di averle altrettanto insanguinate. La vita di un ninja è sacrificio, violenza e dolore senza riceverne ringraziamenti in cambio spesso e volentieri, perché è la cosa giusta da fare> porta il capo indietro dopo essersi passato una mano sui capelli e continua <e vedere quelle persone usate come animali da macello, non potevo lasciare le cose come stavano. è stata dura, ho vacillato, ho rischiato alcune volte di perdere la mia strada, Krank e io...> scuote il capo <eravamo quasi degli amici all'interno di quel posto: dovevo giocare una parte ma quella cosa è stata inaspettata. Tuttavia hai notato come quell'uomo è bravo ad illudere gli altri: tutti i genjutser al suo servizio li ha addestrati lui e credo che ci sia lui dietro l'attacco al locale. Al tempo ci cascai anche io, poi mi resi conto di chi fosse, una bestia> stringe i denti mentre ne parla corrugando la fronte e diventando scuro in volto. Dura qualche attimo prima che potesse lasciarsi andare e parlare normalmente <ma alla fine eccomi qui e posso dire di essere stato in grado di salvare almeno una persona> Sorride quando si tratta di uniche scommesse < e di questo ti ringrazio> ritorna a camminare senza aggiungere altro, rimanendo in ascolto della donna con preoccupazione quando sente l'ultima frase detta quasi sussurrata <è un peccato> risponde senza dire altro, andando piuttosto alla sua situazione <heem..> prende un lungo respiro stringendosi il labbro inferiore tra i denti e sollevando le spalle <no non direi...a parte tenere d'occhio te, non ho nessun programma...curioso> sorride <e ilare: la sotto avevo tutti i giorni delle cose da fare e delle cose da programmare, adesso...nulla, mi sento perso devo dire> sorride <bhe, è da tanto che non mangio qualcosa come dei Tayaki> dolcetti a forma di pesce <non c'erano li sotto e li odio, ma ne sento la mancanza...hei, magari finiscono per diventare il cibo che preferisco di più> [ambient scusate il ritardo]

11:59 Fumiko:
 < perlomeno finché sei tu qui posso anche avere un po di privacy > solleva gli occhi al cielo, arrestandosi sentendolo ridere in quel modo. Cosa ha detto di tanto divertente? Un pensiero sostituito dalla consapevolezza che quella è la prima vera risata che sente da parte sua < siete troppo rigidi aggiungere- EI! > il volto che divampa immediatamente, aveva dimenticato quel piccolo particolare . Sapere di essere vista da quegli occhi le fa venire un brivido < questo è un potere molesto > il momento divertente dura poco perché prende spazio la storia dell'uomo e della sua decisione. Lo ascolta in silenzio, attenta alle sue espressioni e al suo dire, storcendo il naso quando opportuno, ma tutto senza mai interromperlo. Solo alla fine prende qualche momento prima di parlare < alla fine c'è l'hai fatta, a vivere intendo. A modo tuo. In quel luogo. > sussurra per non sembrare fuori luogo < un ninja è anche una persona. Non siamo macchine Hidan. Se lo fossi stata non avrei insistito tanto nel non lasciarti la sotto. Sarei scappata col tuo occhio lasciandoti la, solo perché eri un mio superiore e perché me lo avevi detto. Quello sarebbe stato da ninja? > non le piace quel modo di pensare, non le piace dover agire in quel modo. < suppongo sia normale. Tanto tempo lontano a contatto solo con loro. Non sei una macchina, non crucciarti.. e ora sei qui quindi > la dolcezza che sporca l'ultima parte del proprio dire < posso dire di essere riuscita a portarti via da quel suicidio . Prego > aggiunge un mezzo sorriso sfrontato prima di seguirlo di nuovo < come scusa? > le orecchie che percepiscono vibrazioni nell'aria ma non è sicura di aver sentito bene il.suo dire. < perso? Bene ti trovo io qualcosa da fare. Ho una piccola brontolona a cui puoi fare da babysitter e anche un paio di animali. Kei è un gran chiacchierone > se la ride adesso alla prospettiva di quel ninja fare da balia ad una neonata < mh, non mi sembra una cosa impossibile da fare > si trattiene da chiedere se possa accompagnarlo o meno, credendo che il suo ruolo di suo "osservatore" sia già alquanto stressante < pensavo a qualcosa di più. Non saprei, visitare qualche bel posto magari..? > [chakra on]

<oh si, volendo si può usare anche per barare a carte> continua a ridacchiare prima di ritornare all'argomento più serio <no...no non è il fatto che un ninja è una macchina, non ho detto questo> cerca di spiegarsi con calma <ma che come ninja IO mi sento in dovere di proteggere il prossimo> e riguardo al lasciarlo indietro sospirando e girandosi con calma verso Fumiko l'uomo risponde <è un modo per essere ninja, ma per fortuna o sfortuna tu sei testarda ed eccoci qui> solleva le spalle e sorride di nuovo sentendo l'atteggiamento sfrontato. <che è un peccato: qualcuno volendo può vivere con l'idea di avere solo la famiglia ed il clan, del loro amore e della loro vicinanza...tuttavia è un peccato che tu abbia solo questo, potresti avere di più> sguardo altrove per un secondo di imbarazzo, mentre va a scostarsi i capelli <tipo, un babysitter di incredibile rigore e fedeltà alla missione, non se ne trovano più di tanto sai?> sorride scuotendo il capo e sollevando le spalle e le braccia <ah! sono un'ottimo ascoltatore di cani> fa la sua presunzione <o di gatti> in base a degli animali comuni non rendendosi conto che Kei è una rana...che parla davvero. La domanda successiva lo fa sorridere ma questa volta è un sorriso più contenuto, non timido ma, riservato per certi aspetti. <è da un po' che manco al villaggio> dieci anni <riposarmi mi farebbe bene, non che abbia così voglia di lasciarlo ma...se dovessi farlo> la guarda negli occhi <dovrei... chiederti di seguirmi> scosta lo sguardo con evidente imbarazzo sul volto <e portare la bambina con te ovvio, altrimenti come farei a diventare il migliore babysitter del mondo? oltre che sussurratore di cani....gatti....Kei> [ambient Fumiko]

12:38 Fumiko:
 < grazie per i consigli, verrà usato anche per spiare i vicini, non si sa mai che le mie orecchie non possano passare le mura > regge quel gioco con leggerezza . L'espressione muta nuovamente facendosi pensierosa < e se coloro che vuoi proteggere non fossero degni? > la domanda sorge spontanea . Lei stessa non proteggerebbe chi non lo merita, sotto suo giudizio. < già, eccoci qui > sospira pesantemente . Continua a guardarlo con interesse, cercando di capire dove vuole andare a parare < mh, quindi quello che potrei avere in più è un babysitter dici? Mh, dovrei licenziare mia madre allora . Conosci qualcuno che abbia queste caratteristiche? > falsamente innocente avendo capito più o meno dove voglia andare a parare, ma ovvio che voglia tirare fuori le parole all'uomo, è pur sempre una donna. < cane e gatti dici.. mh, io ho una volpe, molto intelligente. E Kei è una rana... che parla.. l'ho avuta tanto tempo fa, durante la mia prima missione insieme ad uno Hyuga > se la ride sotto i baffi, prima che l'espressione sembri quella di chi ha visto un fantasma, ed è così, il ricordo di Hiashi e di quel suo divorare il corpicino di un neonato non potrà mai dimenticarlo. Scuote il capo cercando.di continuare quella conversazione con normalità, come può < capisco, è pur sempre casa questa, no? > dopotutto anche per lei è casa, perlomeno il dojo del suo clan lo sta diventando ogni giorno di più. Il suo porto sicuro, dove sentirsi protetta...e osservata ogni cosa faccia < seguirti? Pensavo volessi tempo per.. te stesso > arrossisce anche lei in seguito all'imbarazzo altrui < ne sei...sicuro? > chiede tutto d'un fiato, senza nemmeno guardarlo direttamente, alla ricerca di un possibile dettaglio nel circondario che tenga a bada il sangue dentro al corpo e che non la faccia diventare un semaforo. [Chakra on]

Ed ecco il problema per la quale la donna si fa tante domande <ehh...qui stiamo cadendo su un discorso molto profondo e dovevamo solo allenarci> afferma l'uomo incrociando le braccia pensando a come risponderle <vediamo> si prende il mento tra le dita e medita <diciamo che io sono una ragazza che ha lasciato suo figlio. Il bambino crescerà con i suoi problemi, prendendo delle strade di vita spaventose che forse non avrebbe preso se avesse avuto una figura materna di riferimento. Da questo punto di vista la madre è una degenere che non si è interessata al figlio in alcun modo e che non ha affrontato le responsabilità della maternità per fare chissà cosa. Ma ora arriva l'intero quadro del problema: la madre era una ragazzina di 15 anni che ha subito una violenza. la famiglia che non voleva farla abortire ha preferito dare il bambino in affidamento o convinto la ragazza a farlo, facendo perdere le sue tracce in modo che bambino e madre non potessero incontrarsi. Come consideri questo?> domanda sinceramente verso la donna con calma, come sempre. <non sto cercando di giustificare nessuno, ne le scelte del bambino, ne quelle della madre o dei genitori, questo non li rende meno colpevoli delle loro scelte, ma solo per porre la domanda: chi è degno di essere protetto?> domanda l'uomo direttamente a Fumiko, oltre che in generale <Il male si alimenta da se, decidere chi è degno e chi no, significa mettere se stessi a fare il giudice, il carnefice e la giuria, ci domandiamo chi è degno di essere protetto e finisce che per questo molte persone vengono sacrificate: il bambino abbandonato è finito per diventare un drogato? è pericoloso per il prossimo, non è degno di essere protetto, a morte. La madre che abbandona il bambino? è indegna, a morte lo stupratore? a morte. Su tre persone solo uno veramente non meritava di essere protetto, due persone hanno sofferto inutilmente per una pena troppo severa. Ora la domanda successiva sarebbe: io sono in grado di capire chi è degno o chi no?> domanda l'uomo facendo una breve pausa <io no, non sono ansioso di elargire giudizi affrettati> fa una pausa e si getta a parlare di altro. <oh si qualcuno: è alto. allenato, Hyuga, con una bicromia di occhi, cordiale, pacato e silenzioso e che non oserebbe mai licenziare una nonna dai suoi doveri, al massimo può lavorare sotto le sue direttive. e..una rana hai detto?> questa volta appare sinceramente sorpreso <AH, curioso> ma la discussione cade subito su l'ultima parte, <si> non dice altro mentre la osserva con un sorriso delicato e flebile. Scuote il capo e si guarda intorno <siamo venuti qua per parlare, in pratica...è tardi e avrei fame, se non è un problema per te, l'allenamento lo portiamo avanti dopo pranzo. mi fai compagnia?> domanda l'uomo in attesa che Fumiko dia la sua risposta. [ambient Fumiko]

13:34 Fumiko:
 Lo fissa silente ascoltando ogni sua singola parola, ogni singola parola di quello che per lui è una storia ipotetica. Man mano che va avanti l'espressione della Senju cambia, si scurisce in volto , le budella si attorcigliano e lo stomaco si chiude. Il volto diventa bianco e leggermente spaventato, sembra star rivivendo la propria vita dalle parole di un completo sconosciuto. Non risponde a nessuna delle domande poste, a lei o a se stesso, non riesce nemmeno a parlare tanto le manca il fiato. < riesco.. riesco a capire quello che vuoi dire > abbassa leggermente il volto cercando di ritornare ad avere un espressione quanto più normale < e la tua visione..non è così male dopotutto > nonostante comprenda molto bene le sue parole , per quanto se ne senta rincuorata, non riesce a non pensare che la masayoshi sia la soluzione a tutto quanto < vorrei essere forte e pensarla come te. Chissà, un giorno magari ci riuscirò > mormora guardandolo negli occhi con un mezzo sorriso di circostanza. Si passa a qualcosa di più leggero , qualcosa che la fa sorridere veramente questa volta < mh mi sembra proprio uno Hyuga interessante , credo ne valga la pena conoscerlo meglio > schiaccia l'occhio destro con fare ammiccante, e per cercare di metterlo in imbarazzo < una rana. Credo sia un lontano parente dei rospi da richiamo, ma a differenza loro lui sa solo parlare, e parlare, e parlare > un sorriso materno lascia spazio successivamente ad uno più dolce < allora sarò felice di seguirti > si guarda intorno anche lei, hanno perso il focus della giornata, l'allenamento < ho preferito parlare, almeno per adesso. > ammette con calma < si, dove vorresti mangiare? > lascia che la scelta sia solo sua adesso. [ chakra on ]

<si lo so...dieci anni per convincermene, ci ho pensato un po'> afferma a bassa voce mentre sente quella affermazione da parte della donna, scuote leggermente il capo ma lascia perdere, ora si devono occupare di altro. <ah si eh?> sorride arrossendo mentre guarda altrove <e secondo me gli piacerebbe fare affari con te> e con questo si incammina facendole strada in direzione di nuovo del villaggio, tenendosi sul suo lato destro portando le mani dietro la schiena <ti va della carne griglia? c'è un locale dove si mangia la carne direttamente dalla griglia al centro del tavolo, la carne è buona> [end]

Ambient personale dove chiede a Hidan varie cose, come ad esempio perché abbia votato per lasciarle l'occhio e perché si è sacrificato in questi 10 anni .

Considerazioni: nessuna, alla fine giochi bene e si sa, non c'è altro da dire ancora ne di fare appunti, anche perché la giocata era molto semplice e basata solo su una chiacchierata per conoscere di più questo png ed i suoi motivi, scoprendo che in generale tra alti e bassi è una brava persona.

Spero che ti sia piaciuta l'ambient U,U