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Il Grande Drago Rosso e la donna vestita di sole

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Giocata di Clan

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con Hanae, Junpei

Attendere fato

L'ultimo alterco con Chara risale ad un tempo non ben delineato nella tua stanza, che tu abbia provato o no a tener conto delle ore passate qua dentro potrebbero essere infinite o una sola. Sei sempre stesa sullo stesso lettino, osservando lo stesso identico soffitto. Le differenze sono poche ma sostanziali. L'odore del sangue è diventato tutt'uno con l'aria, rendendolo a te abituale. Le urla fanno parte del tuo ciclo quotidiano, così come le tue personali visioni. Ma ora non c'è più molto da vedere, se non le ferite sul tuo corpo. L'unghia del medio sinistro è assente, così come quella dell'anulare destro. Al loro posto macchie rosse non più vermiglie. Sotto i tuoi occhi due profonde sacche nere, a testimoniare l'irregolarità del tuo ciclo di sonno, se non la sua quasi totale assenza. Dormi quando ricevi le iniezioni, delle quali hai diversi segni lungo il collo. Diversi perchè ogni iniezione è stata fatta un po' più in basso della precedente, mantenendosi sempre sull'arteria carotidea, un po' per gioco, forse. Le tue braccia sono avvolte da scorticature non troppo profonde, ed il collare-- beh quello è sempre lì. Un segno di proprietà, forse. Lungo l'intero corpo son presenti strappi nella carne, causati dai roditori. Il dolore è come un dente devitalizzato: non si sente, ma è lì, a ricordare che esiste. E in tutto questo, la cosa più strana è che non ricordi quasi nessun momento nel quale ti sei procurata la maggior parte di quelle ferite. Il dolore è vivido, sai di averlo provato, ma non lo ricordi. Da qualche parte, in un luogo freddo e oscuro, riempito di pensieri, ti senti osservata. Hai sbagliato tutto, Kaine. < Non puoi andare avanti così, stai per romperti. > Oh, è lei, di nuovo. Lunga chioma blu, occhi che riportano lo stesso lineamento ed un corpo slanciato. E' vestita bene, come al solito. E come al solito, è sempre in orario. E' sempre presente quando stai per romperti, da sempre. Da quando ancora faceva parte del tuo piccolo angolo di mondo che a lungo hai dimenticato. L'ultima volta che è apparsa ti ha raccontato una storia per calmarti, ma non ricordi che storia. Non ricordi neanche perchè avevi bisogno di calmarti. Dei, stai perdendo colpi. Ed ora che lei è tornata, puoi lentamente aprire gli occhi. Non stavi dormendo, in realtà non stavi facendo nulla che tu ricordi. Forse è meglio così, ma ti stai perdendo in quel poco di lucidità che rimane. Se parlerai, potrai sentire le tue labbra secche ed il tuo intero corpo bramare per qualcosa. Hai sete, hai fame, vuoi andare via. Ogni volta che lei torna ti ricordi di essere stata umana in passato, ed il tuo corpo reagisce di conseguenza, accompagnando violenti crampi, tic nervosi, ed.. altro, che ora non è presente. < E' quasi ora che lei torni. > Un sottinteso ma chiarissimo riferimento all'entità di Chara, i cui lenti e soavi passi ti tengono sveglia dal terrore. < Dovresti dirle che hai cambiato idea. > Basta essere torturata, questa è la proposta che ti sta venendo posta attualmente. E non è così irragionevole-- seppur la scelta sia lasciata a te. In questo momento non vali nulla e non sei nessuno, in questo momento esiste soltanto l'attesa della fine, o la scelta di abbandonare qualcosa di molto importante. [ambient]

20:15 Junpei:
 E' giorno è notte? E' vicina la fine oppure no? Ma sopratutto che sta succedendo. Un pungente odore di sangue aleggia nella stanza, un 'odore con cui la ragazza ha imparato a convivere. Pezzi del proprio corpo si sentono mancare, unghie pezzi di pelle ma sopratutto la propria luce e speranza. Ciò che le ha dato l'input per iniziare il suo percorso, è quello che la sta lentamente portando verso una strada nefasta. Una parte di lei vuole finirla a tutti costi, vuole cancellare la sua esistenza e farla finita con questa esistenza, alla fin fine è un errore no? Però una piccola luce in quella enorme oscurità è ancora rimasta, un piccolo sprazzo di speranza, che vuole ancora vivere e esistere, nonostante le sofferenze. I ricordi nella sua mente però si perdono, non riesce a ricordare neanche i momenti in cui si è procurata buona parte delle ferite, e non riesce neanche a ricordarsi se stia dormendo o meno. Sente una strana sensazione, come se degli occhi la stessero osservando e la ragazza apre gli occhi, anche se non è sicura se stesse dormendo o meno. Ciò che vede è la figura che più di ogni altra cosa al mondo può suscitarle terrore, disgusto ma allo stesso tempo curiosità, Chara. Il cuore inizia a fremitare anche se persino quello sembra sul punto di spezzarsi, il sudore non esce neanche neppure una lacrima, oramai, tutto si è asciugato nell'oscurità. Anche se quei verdi capelli non vi sono ancora sul suo capo, lunghe chiome blu dell'altro volto scendono mentre le sue iridi cristalline la osservano, e la sua bocca scandisce parole. Sta parlando di qualcuno, di....di Chara sembrerebbe, come se lei fosse un'altra persona rispetto a quella che ha davanti. Del resto ha senso da un certo punto di vista, è comunque parte dei Goryo dopotutto. Le sta proponendo di cambiare idea rispetto alle torture, ma l'errore non risponde, non vuole farlo, ha.... paura di rispondere. Non riesce neppure a trovare delle parole per riuscire a rispondere. Non sa quello che vuole davanti a quella decisione, sacrificare qualcuno per sopravvivere e soddisfare la richiesta di quella piccola luce, oppure continuare, aspettare la fine, piangere, farsi male, urlare e morire lentamente. Come se le ferite non bastassero anche la testa inizia a farle male a causa dei pensieri e stress. Che farà la ragazza, lascerà che la sua mente oramai non più lucida prenda il sopravvento e si lasci tranciare lentamente, oppure lascerà spazio a quella luce che le chiede di sopravvivere? Solamente il fato, colui che ha dannato questa ragazza, potrà sapere la risposta. [Chakra off]

L'espressività di Kaine fa da doccia fredda a quella figura dalla chioma blu, che permane immobile a osservarla, con le labbra incurvate ed un'espressione propedeutica alla tristezza, pietà, compassione? Forse ti sei persino dimenticata cosa sono quei sentimenti. Forse stai dando per scontato quello che sta accadendo, e ti stai addormentando sugli allori. E per quanto non sembra vero, il tempo continua a scorrere, il mondo va avanti e tu sei ancora immobile. < Io, errore, non so cosa rispondere. Non voglio prendermi le responsabilità di queste azioni. > Stai venendo apostrofata Kaine, ma tra tutti i torti che hai subito potrebbe non importartene davvero tanto. Sei stanca, è comprensibile. Stai morendo, è comprensibile. Eppure-- questa ragazza legge dentro i tuoi pensieri molto bene, quasi come se glieli stessi condividendo. < Credi davvero che la parte Goryo di lei ti stia parlando, ora? > China il capo di lato, ma la domanda è retorica e nel tono sembra esserci una parvenza di ira, come se fosse stata offesa da quelle parole. < Sei sempre stata così- > Inspira profondamente dalle narici, sedendosi nel tuo lettino, vicino ai tuoi piedi, mantenendo quelle grosse iridi color mare puntate sul tuo sguardo. < Hai sempre biasimato le persone attorno a te. > La mancina si alza, il palmo a battere sull'addome, laddove sai che è presente il rene destro. Nella tua confusione, è difficile determinare chi è potenzialmente alleato e chi no. E' difficile capire se tutto è stato programmato o se puoi ancora liberarti. Come un ratto dato in pasto a un serpente, all'interno di una gabbia. Se tu fossi il ratto, riusciresti a liberarti? No. E allora perchè resistere? Perchè ancora respiri, perchè il tuo cuore batte, anche se il suono è sopraffatto dal dolore. Perchè non sai se davvero in questa metafora sei un topo, perchè non sai se la tua gabbia è indistruttibile. Ma devi scegliere, perchè il fato, se anche esistesse, controlla direttamente tutto, tranne te. < Posso guidarti ora, ma tra poco dovrai pedalare per la prima volta nella tua vita, da sola. > Non è chiaro a cosa si riferisca, ma cambia posizione. Non è più seduta, ma stando attenta a non schiacciare parti del tuo corpo, si porta esattamente sopra di te. Il ginocchio a far da leva, in mezzo alle tue gambe, i palmi di entrambe le mani a far lo stesso ai lati della tua testa. I suoi lunghi capelli blu quasi a sfiorarti. < Sì o No. > Ti è stata data una scelta, sembra offrirti un supporto nella tua bicicletta, ma per poco. Ma puoi sempre scegliere di imparare a pedalare da sola..qualsiasi sia il prezzo. [ambient]

21:13 Junpei:
 Le labbra della ragazza dai capelli blu, tornano ad aprirsi e quasi a prenderla forse un po' in giroe, apostrofa Kaine come errore come lei stessa fa. Come fa a sapere che si apostrofa così, come fa a sapere che si sente in quel modo? Nonostante la mente confusa e messa piuttosto male, non ha assoultamente ricordo di aver detto nulla di questo ad altra voce, è come se le stesse leggendo i pensieri, o peggio... sia nella sua testa. La cosa va sempre diventando più inqueitante quando inizia quasi a rispondere a cose che si è detta nella sua mente poco fa. Ancora più in ansia di prima, quando non bastava già quello che stava succedendo ora, il battito aumenta e qualche e il corpo inizia a tremare quasi compulsivamente. Ella continua, parla, quasi la accusa del suo comportamento nella sua vita, anche se questo comportamento non è qualcosa che ella possa ricordare. L'unica che sta biasimando ora è solo se stessa.La figura continua a parlare e parlare, dicendo cose sempre più incomprensibili. Cosa intende che la vuole guidare, come può lei l'artefice di tutto quello che le sta accadendo ora potrela guidare? Però se fosse frutto della sua testa allora.... i pensieri sono confusi e il malditesta aumenta, se prima non sapeva cosa fare ora è ancora più dispersa nell'oscurità. Nel mentre la ragazza davanti a lei cambia posizione, si mette sul letto esattamente sopra Kaine evitando di schiacciarle parti del corpo, mentre osserva faccia a faccia la shinobi, o quel che ne riamane. I capelli lunghi e blu quasi toccano e sfiorano la sua stanca e deturpata pelle, mentre le iridi verdi vengono sgranate e il battito diventa più irregolare, rallentando e aumentando a caso. Si o no, questa è la scelta che viene data a Kaine. Continuare con quelle torture oppure fermarsi, sacrificando qualcuno o qualcos'altro. La sua mente non pensa più in modo lucido e le labbra screpolate e secche quasi vanno ad aprirsi per dare una risposta che ponga fine alla sua miseria, ma qualcosa scatta e la blocca. Quella piccola luce nell'oscurità che le chiede mestamente di finirla qualsiasi sia il prezzo, di continuare a vivere e non aspettare la propria fine. A quel punto con tutta la forza che può ancora avere adesso si fa in un certo senso coraggio, e lentamente apre quelle secche labbra scandendo una singola frase con tono mesto, che segnerà o meno per sempre la sua strada. <Voglio..... un'altra possibilità>. Con ciò, vuole un'altra possibilità, come errore, non vuole farla finita qua, vuole avere la possibilità di redimersi ed evitare la sua fine, vuole continuare a vivere. Una scelta egoista e pretenziosa forse, ma è tutto ciò a cui può mirare ora. [Chakra off]

Ti trovi nella parte sbagliata del paradiso, Kaine. In mezzo ad un monto tanto confuso dal divenire aulico, in mezzo ad eventi tanto incomprensibili dal sembrare divini. Il destino nasce e muore tra le tue labbra, in quelle poche parole che ti danno una scelta, la più importante. Come se fosse la prima volta che qualcuno te ne avesse dato. E' un sollievo, non essere vittima degli eventi-- ma questa condizione non esiste laddove sei tu la portatrice degli eventi che soggiogano gli altri. E chiunque sia la ragazza sopra di te, ti promette che sarai in grado di fare una drastica scelta, senza prendertene ancora tutta la responsabilità. Con cuore tranquillo, salirai la collina, dalla quale potrai finalmente vedere con chiarezza tutto. La città. L'ospedale, le case, il purgatorio, l'inferno, la prigione. E' immediato alla tua risposta il lasciarsi andare sul tuo corpo dell'altra, cadendo su di te. Ma l'impatto non è violento, come sabbia che perde il suo contenitore, come onde sugli scogli, sbattono e si disperdono, senza lasciare nulla di visibile. In contemporanea da fuori la cella passi vengon sentiti, sai che sta arrivando. La ragazza dai capelli blu è sparita, e ora non ti rimane che attendere l'arrivo di ..Chara? Non ne sei neppure sicura, ormai. Passano secondi, e la porta va aprendosi, a presentarsi immediatamente la signora dai corti capelli verdi, dai guanti bicromatici, dallo sguardo misterioso. Ti osserva e inarca un sopracciglio, come se qualcosa non andasse. E faresti lo stesso anche tu, realizzando che non hai più controllo su alcuna funzione motoria, se solo potessi. Non sei più coricata, ma seduta. Il tuo corpo si muove senza darti nessuna informazione, come se la tua mente fosse stata tagliata fuori. < Voglio andarmene. > Dici, tu, Kaine. Il tuo corpo agisce da solo, e non è difficile pensare che questa potrebbe essere conseguenza del tuo Sì, precedentemente nato. Tutto avviene in fretta, forse lo hai già capito, ma sei già sulla bicicletta di cui ti ha parlato la ragazza precedentemente. Forse è questa la spinta della quale parlava, in questo momento stai pedalando verso la libertà, forse. "Ti basterebbe prendere il mio posto." Risponde Chara, alzando uno sguardo sul tuo corpo e osservandoti dal basso verso l'alto. "Oggi sarebbe stato un giorno importante per la tua prigionia, ma-- lo sarà comunque, immagino. " Percepisci il tuo corpo, la tua espressione. Anche se non puoi osservarti percepisci una determinazione non tua, una forza non tua- -è quasi come attivare l'innata Goryo, ma coesistere con la controparte nello stesso momento. "Va bene, facciamo un test, e vediamo quanto sei determinata. " Per quanto il tono sia fermo, vedi negli occhi di Chara un bagliore sparito quando hai deciso di essere torturata, come se nel suo profondo qualcosa la stesse 'eccitando'. "Seguimi." E al seguito di quelle parole, il tuo corpo, inizia a muoversi. Si alza e quasi zoppica, restando dietro chara di qualche passo. Camminate lungo una districazione di corridoi, passi davanti a numerose celle. Da alcune il silenzio, da altre..scene terribili, che non riesci a vedere, considerando i passi svelti e lo sguardo concentrato del tuo corpo. "Ok, Kaine. Qualsiasi cosa ti sia successa, non deludermi. Non reagirei bene. " Al seguito di quelle parole entri in una cella-- abbastanza simile alla tua. Ad attenderti, appesa a testa in giù dal soffitto, una ragazza. Capelli neri, vesti logore, ferite, ma specialmente- viva. Il corpo non è devastato come il tuo, motivo per cui ancora c'è un che di determinazione in quella donna, forse qui da poco. "E' semi-cosciente, a causa della posizione. " Una frazione di secondo e Chara si sposta davanti a quella povera anima, perforandole la subclavicola con un kunai. Il dolore la riporta alla coscienza, ed urla iniziano. I suoi occhi son pieni d'odio, ma specialmente confusi. Sanguina e sbraita dalla vergognosa posizione che le è stata data. "Fai un lungo taglio orizzontale, allo stomaco. Prova che ne hai avuto abbastanza." Parole di Chara, che porge il Kunai al tuo corpo. Qualunque cosa tu stia pensando, è quasi imbarazzante la velocità con cui TU effettui un affondo ad un lato dello stomaco altrui, iniziando a tagliare sul lato per formare quella ferita orizzontale. Senti ogni cosa, tutto rallenta di nuovo. Ma ancora peggio..KAINE, improvvisamente il corpo si immobilizza. In una frazione di secondo realizzi che hai di nuovo il controllo, proprio mentre il taglio orizzontale sta venendo fatto, in mezzo alla tempesta, in mezzo a quelle urla. Stai pedalando da sola Kaine, nessuno ti sta guidando, devi continuare a farlo. Colei che ti ha guidato apparentemente sparisce, ma non sei più sola. La luce diventa ombra, ma in fin dei conti non cambia niente dalla condizione precedente. Il cambiamento nasce nell'unione, e nelle circostanze di Kaine, è alquanto curioso sapere cosa cambierà. Tutti noi sappiamo che il nostro tempo nel mondo è limitato, ed eventualmente..tutto finirà, senza poterci far nulla. E nonostante ciò è sempre una sorpresa quando la morte giunge. E' come salire le scale nell'oscurità, e pensare che ce ne sia una in più. Il piede batte sull'aria, e c'è un terribile momento di sorpresa quando comprendi la verità. Non puoi tornare indietr, Kaine, lo sapevi. [ambient]

22:53 Junpei:
 Kaine, fa la sua scelta. Una scelta quasi incoerente e bizzarra, come la neve d'estate. La figura che era sopra di lei poco fa cade, e sparisce come disgregadonsi senza lasciare alcuna traccia. Passa qualche secondo, la porta si apre e finalmente Chara, la vera Chara, fa la sua comparsa davanti a Kaine, e delle parole vengono scandite ma non dalle sue labbra, ma da quelle di Kaine. Non le ha volute pronuciare ma le ha dette, non ha controllo sulle proprie funzioni motorie ne su quello che ha appena detto, è come se fosse un'altra persona, quasi come se avesse attivato la propria innata senza averne controllo però coesistendo insieme ad essa. La propria forza e determinazione che ha ora non sono sue ma le prova, e velocemente, come Chara ha detto la segue. Quella stessa Chara che ha ritrovato quel bagliore nei suoi occhi spairto quando Kaine aveva deciso di farsi torturare, come se fosse una bambina che ha ritrovato un proprio gioco perduto. La shinobi, se ancora si può definire tale, si alza, quasi zoppicando e con passo svelto segue la sua aguzzina. Passa davanti a numerose celle e altre scene orribili si dovrebbero perpetrare ai suoi lati ma non le nota, il suo corpo è troppo concentrato nel muoversi, che cosa le sta accadendo? Una porta viene aperta da Chara e le due entrano in una cella simile a quella di Kaine. Davanti a lei una ragazza appesa a testa in giù come un animale da macello. Capelli neri lunghi e un corpo meno devastato, se fossimo ancora in quel maledetto locale, sarebbe considerata merce di bassa qualità, che ci sia qualche collegamento? Sicuramente non è la cosa principale a cui pensare ora. Chara non ci pensa due volte e con un Kunai perfora la subclavicola della torurata, e le urlano riecheggiano nella stanza. Per quanto il proprio corpo oramai non più nel suo controllo possa rimanere impassibile nella coscienza di Kaine riecheggiano tremendamente. Chara si avvicina le porge il Kunai e le da un ordine, è quasi inquietante la velocità con cui risponde ad esso andando a squarciare con un taglio lo stomaco della malcapitata. Però il corpo durante lo squarcio, si immobilizza e Kaine riprende il controllo, dovendo finire o meno, quello che sta facendo, dovendo deludere o meno le aspettative di Chara. In un millisecondo migliaia di emozioni attanagliano la ragazza, paura,terrore,disgusto, sensi di colpa, tristezza,empatia, ma sopratutto....sollievo, poiché ha capito finalmente, almeno secondo lei, cosa vorrebbe fare, e che cosa significa tutto questo. La ragazza con il cuore palpitante e lacrime che cerca di trattenere, mentre tenta anche di tenere il Kunai fermo con tutta la forza che potrebbe trovare in un momento del genere e senza spiccicare parola finisce il taglio, andando a muovere la mano destra con il Kunai nella carne più in la più a fondo e finire una volta per tutte quel taglio orizzontale e addirittura forse la vita della ragazza. Il Kunai pieno di sangue come parte della mano di Kaine lo porta lentamente verso il proprio fianco, mentre lo sguardo si abbassa verso il terreno pensieroso. Il cuore inizia calmarsi, non trema, non ha paura, ha rimorso, ma sa quello che vuole fare e inizia a pensare e capire. "sono un errore, un mostro, solo per sopravvivere guarda che cosa ho fatto" pensando questo va alzando lo sguardo verso la ferita appena fatta della ragazza "però voglio ancora vivere e se dovrò sacrificare lei, o qualcun'altro, va bene, per quanto faccia male,. basta che esca di qui." il braccio sinistro lentamente va verso il petto ad altezza del cuore e pian piano stringe la maglietta come se stesse cercando di stringere il proprio cuore e con rabbia, determinazione e timore continua "ma giuro su di me, su questa povera ragazza e chiunque venga dopo di lei, sul fato, e sulla mia vita che quando uscirò di qui, non lascerò un altro mostro o errore come me esistere in questo mondo, chiunque esso sia, finché posso, finché muoio, finché esisto li redimerò e li libererò uno a uno dal proprio fardello, dalla propria vita." Kaine va poi a togliere la mano sinistre dal propria cuore per portarla ad altezza del plesso sola a palmo apparte tenendo insieme alla destra il Kunai, come se stesse tenendo uno specchio in cui vede la sua immagine riflessa"poiché io sarò il mostro del fato che come una spada dilanierà la loro carne" la testa e il busto di Kaine vanno girandosi piano piano per osservare Chara, con sguardo freddo e attonito cercando di non far trasparire tristezza o empatia per la ragazza per quanto vorrebbe farlo. "e come una benedizione li redimerà" Una situazione surreale, mai si sarebbe immaginata d finire così, ma quasi ironicamente tutto ciò le sta dando un regalo per la propria nefasta vita, qualcosa che non ha mai veramente avuto, un obbiettivo. [chakra off]

La lama non è più mossa da volontà altrui, sei tu adesso che devi combattere tutto ciò che fino ad ora sei stata per riuscire a tagliare quella carne, per sopravvivere. Come il topo, hai deciso di combattere fino alla fine, rivelando forse che quella battaglia non era tra un roditore ed un serpente, ma tra due serpenti. La lama taglia via la carne, e da essa esce fuori tutto ciò che segue. Uno spettacolo orribile sopra i tuoi occhi, che ti porta immediatamente a coprire il tuo volto di puro sangue, vermiglio. Un ninja segue missioni che passano dal grado D in su per abituarsi alla difficoltà e alle scelte da compiere, ed in questo momento, Kaine è stata gettata direttamente nel punto più profondo per uno shinobi. Uccidere qualcuno di totalmente inerme, facendolo soffrire. Si tratta di sopravvivenza, sì, ma è molto di più. Vita e morte. "Ogni atto creativo ha conseguenze distruttive.. " Chara rimane a bocca aperta davanti a quella scena, immobile, enunciando caos ed equilibrio, come il Dio Indù Shiva, sia distruttore che creatore. Quello che eri ieri è uno scarto che fa sorgere ciò che sei diventata oggi. E come sempre, si torna a osservare una tazza. E' una metafora tipica, nel clan Goryo. La tazza si è rotta; i pezzi non si rimetteranno insieme mai più. In questo momento Kaine sta provando il piacere e dovere della crudeltà, e in futuro non potrà che rimproverarsi il goderne, l'aver perso il controllo anche solo una volta. "Andrà tutto bene, te l'ho detto." parole che Kaine ha già sentito, prima dell'inizio di tutto questo. "Io posso donarti la maestosità del vero divenire." Si avvicina a te, e come se finalmente potesse rilassarsi, appoggia la sua fronte sulla tua spalla, sottraendoti l'arma dalla mano e bagnandosi con te nel sangue. "Ti darò obiettivi, uomini da trovare, torturare e uccidere. Fautori di crimini, se preferisci. All'Anteiku dovrai dire che Chara ti ha aiutata a scappare dall'uomo che hai visto nell'altra tessera, al locale. Hai un sigillo addosso, da ora so cosa pensi e potrò comunicare con te. Le persone con cui parlerai verranno coinvolte nelle tue missioni dopo un periodo in queste celle o verranno braccate, eventualmente da te stessa. Mi prenderò cura di te, ora..vai. " Ti sei praticamente abituata a perdere i sensi in questo periodo, per cui riconosci i sintomi agire sul tuo corpo, indebolendolo e portando la tua visuale a sfocare sempre più. Stai perdendo i sensi, e questa volta..ti risveglierai in mezzo alle strade di Kusa, con le stesse identiche ferite e cicatrici, ma anche con un grande segreto che impone il silenzio su di te. Kaine, da ora tu sei Shiva, porterai pace incarnando il caos. Ora sei davvero pronta. [puoi endare] [riporterò le ferite nella scheda salute] [maggiori info nel resoconto]

23:53 Junpei:
 Come detto il sangue sgorga non solo sulla mano della ragazza ma anche sulla sua faccia. Chara sembrerebbe, soddisfatta di quello che la ragazza ha fatto cerca di rassicuralra sembra, anche se quelle parole dette lei potrebbero essere la cosa meno rassicurante. Si avvicina prende la mano di Kaine per sottrarle il Kunai e si bagna di sangue anche. Sembra che la proposta, o più che altro ordine che Chara le stia dando ora, vada quasi in risonanza con quello che è ora l'obbiettivo delal ragazza, dopotutto si è ripromessa di uccidere altri mostri come lei. Non vorrebbe coinvelgere persone innocenti in questo macello, ma se accadrà cercherà con tutti i mezzi di proteggerli, anche se può sembrare e sicuramente è egoista, Kaine non si può promettere di togliersi il piacere di parlare con qualcuno di amichevole. Ora ha un sigillo addosso con cui Chara può ascoltare ogni suo pensiero e comunicare con lei, dovrà in tutti i modi cercare di reprimere il proprio odio e astio nei suoi confronti anche se quasi sicuramente ne è già consapevole, per questo in futuro da ora in poi dovrà essere molto cauta. Non parla resta in silenzio e ascolta come un cane col proprio padrone, un cane che spera di diventare un lupo. Ancora una volta si sente svenire, e dopo un periodo di tempo indeterminato si sveglia nelle strade di Kusa con le stesse cicatrici e ferite di prima e con un segreto da mantenere a qualunque costo, se vuole continuare quello che si è prefissata senza problemi. Raffredolita e ferita, e forse anche un po' impaurita anche se è difficile capirlo, cerca di alzarsi da per terra. I pensieri sono tanti forse troppi, chissà se Chara ne stia leggendo qualcuno ora, ma la cosa più importante adesso a cui sta pensando è tornare a casa, verso l'Anteiku e iniziare il suo tumultuoso e lungo viaggio. Cerca di orientarsi e capire da cartelli, edifici e simili dove si trovi e come raggiungere l'Anteiku. Dopo tempo indeterminato, tenendosi la mano sinistra sul rene destro e quasi zoppicando a causa delle ferite, insieme a qualche pizzico di dolore, dovrebbe finalmente arrivare li a quel nostalgico quanto nefasto locale ,davanti alla sua entrata. Con tutta la forza che le può essere rimasta cerca di aprire la porta sperando che qualcuno vi sia all'interno anche per riferirgli ciò che Chara le ha detto e far passare questa terribile quanto interessante giornata. Mi prenderò cura di te ha datte lei, chissà come lo intenderà nella sua testa? A Kaine le da un po' di paura, ma tanta tanta curiosità, non sa perché ma vorrebbe quasi capire cosa ci sia nel suo cervello e perché faccia quel che faccia. Chi lo sa forse in futuro potrebbe anche trovare una risposta, per ora l'unica cosa che può fare è diventare e fare il mostro del fato, e come un vescovo, un'alfiere, redimere le persone come lei. [end]

Altro ambient per Kaine e per la trama del clan Goryo. La ragazza affronta molti eventi che ancora non può comprendere del tutto, e termina con la scelta di dare 'corda' alle intenzioni di Chara per poter scappare. Ha un sigillo dell'empatia e sembra che il suo legame con la donna non sia finito qua..

In ogni caso, ti risvegli a Kusa, non troppo lontana dall'Anteiku, con tutte le ferite fresche, affamata e assetata, ma non coperta di sangue.
Per la prossima role ti chiedo una bella free di clan con qualcuno, anche con me eventualmente v.v

Bentornata..più o meno.

E complimenti per la buona qualità di role in rapporto alla tua effettiva esperienza.

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Piccolo premio speciale per gli ambient precedenti!