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Entrata Anbu Kazan

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con Raion, Kazan

attendere il drago magico

Ritorna lentamente nei propri sensi il nostro amico Kazan, già perché si è fatto un sonnellino di diverse ore. Tutto è successo questa mattina sul presto. Si è svegliato improvvisamente dopo aver sentito dei rumori dove abita e si è trovato con dei tizi mascherati in casa con tanto di divisa blu scura, giacco di dotazione e le maschere inquietanti, in particolare se ti hanno legato i polsi con delle manette anti chakra dietro la schiena, imbavagliato e lo stanno trasportando come un salame <buongiorno Kazan> afferma una delle maschere con la voce rarefatta, non riesce a vederla bene perché prima che possa fare qualcosa come girare la testa un panno arriva a chiudergli bocca e naso costringendolo a respirare il cloroformio <buona notte Kazan> La stanza in cui si ritrova appena riprende i sensi è metallica, scura, con il pavimento bianco. Davanti a lui a due metri di distanza si trova una figura mascherata, sottile ma con le spalle larghe, non si capisce se è uomo o donna ma è affiancato da due figuri con una maschera spaccata a metà al livello della bocca e ricucita in modo grottesco con del filo di metallo.Sono inquietanti...ma non sono da soli, perché dietro di loro si trovano tre figure incappucciate tutte inginocchiate e tutte con un sacco sulla testa e le manette dietro la schiena. <ah....ben sveglio Kazan> la voce della creatura androgina seppure sia contorta a causa della maschera sembra femminile. <stai comodo?> [entrata anbu]

22:18 Kazan:
  [Stanza] Dopo quella dormitina al cloroformio riapre le palpebre, le richiude per poi riaprirle nuovamente come se si stesse svegliando, subito non si rende conto di dove si trova date le immagini sfuocate che subito vede, immagini che prendono fuoco man mano che si adatta alla luminosità della stanza <Uh? Eh?> Mugugna, sbattendo le palpebre più volte <Chi siete?> domanda, in un mormorio, prima di cercar di muovere le braccia che sente legate ai polsi dietro la schiena <Ma che...> E sgrana le palpebre, par riprendersi tutto d'un tratto ora che si accorge d'essere prigioniero, la fronte che s'aggrotta, lo sguardo, azzurro che par brillare di luce propria, quello sguardo figlio della Luna che non par appartenere a questo pianeta tanto è chiaro e particolare, quello sguardo che mostra l'austerità d'un potere superiore che contrasta con i lineamenti delicati di un giovane come tanti altri. Non sa se quei 3 fuuda con tronchetto che porta sempre con se nei pantaloni sono ancora li, dato che non ha modo di sentirli così come non sa se i due kunai che ha sono ancora dentro il porta kunai al fianco destro dato che non ha modo di prenderlo. i capelli neri sono raccolti in una coda lunga tenuta stretta dal coprifronte di kusa mentre si guarda intorno <Chi siete?> Domanda ancora, cercando ancora qualche indizio e cerca, con le mani legate dietro la schiena, di poggiar un avambraccio sull'altro per cercare di capire se i vambracci che porta alle rispettive braccia, nascosti solitamente dalla casacca bianca che ne copre il busto, sono ancora al loro posto, per tentar di capire se potrebbe avere anche altre armi ancora con se mentre lo sguardo s'alterna su quelle figure <Cosa volete da me?> Ancora un altra domanda che offre, serrando le labbra tra loro mentre lo sguardo frenetico s'alterna tra le varie figure

Uno degli individui che segue la donna le porge un registro che inizia a sfogliare senza rispondere ad una sola domanda di Kazan. Si sente il "flap" delle pagine che sfoglia mentre prendendosi il suo tempo legge quello che sembra un registro <Kazan Koroi...anche se è un cognome acquisito> inizia ad un certo punto dopo un lungo silenzio <strano, qui c'è scritto che sei intelligente> la lingua della donna sibila con fragore guardando Kazan al di la delle fessure della maschera grottesca che indossa, molto simile a quella dei suoi aiutanti ma tinta di rosso. <un ribelle che non segue le regole, non ha nessun particolar gusto in ambito di cibi, nessuna segnalazione particolare, nessuna rilevanza, nessuno che ti vorrebbe cercare....sei insignificante> afferma avvicinandosi <ma è proprio questo quello che ci importa di te, quello che ti rende "utile"> afferma verso Kazan dando un cenno ad uno dei suoi aiutanti che si muove con calma alle sue spalle battendole direttamente su queste tanto per dare tensione al povero ragazzo. <...ma non sono ancora convinta che tu sia pronto....la tua mancanza di giudizio mi perplime, così come questa storia di scappare di casa....> solleva le spalle aprendo le braccia <sei un ragazzo cattivo, gli anbu fanno due cose con i ragazzi che scappano di casa, o li uccidono, o li fanno diventare dei loro> La donna a questo punto si avvicina alle persone inginocchiate ed incappucciate e ad ognuna di esse tirerebbe via il cappuccio sulla testa. la prima sulla destra è una donna con i capelli biondi, completamente in lacrime singhiozzante e quando tira via il cappuccio urla di paura <vi prego NO no! non voglio...non ho fatto nulla> in fibrillazione proprio. Il secondo sembra solo un ragazzino, anche lui spaventato e con gli occhi quasi fuori dalle orbite, completamente arrossate dalla fatica, tremanti e con la faccia pallida e smagrita. Il terzo cappuccio è una faccia conosciuta infatti appena tira via il cappuccio un casco di capelli bianchi diventa visibile, gli occhiali non ci sono e gli occhi verdi sono più palesi, ma i lineamenti, l'espressione è quella di Raion <lasciatemi!...che...dove sono? lasciatemi! perché sono QUI?> grida sentendo la donna che piega la testa del cuoco verso il basso. <uno di loro deve morire> afferma la donna guardando Kazan <e dovrai decidere tu> [entrata anbu]

23:01 Kazan:
  [Stanza] Cerca di rimettersi in piedi per fronteggiare la donna e gli altri, ascolta le parole di lei e quello che gli dice sulle informazioni che ha, informazioni dettagliate ma che sembra mancar di un dettaglio, la sua vera origine, quell'appartenenza agli Otsutsuki che lo elegge tra gli altri <Insignificante> Ripete quella parola in un mormorio, storcendo le labbra d'un lato in una smorfia come se quella parola gli desse più fastidio del previsto <Anbu> Mormora ancora, cercando di cogliere più informazioni possibili da quello che la donna sta dicendo fin quando lei non inizia a scappucciare i tre inginocchiati. Li osserva, uno ad uno ed infine quella domanda che lei gli pone, quella decisione che gli offre. Prende tempo nel rispondere restando in silenzio per alcuni istanti <Lui> sentenzia poi, indicando con un cenno del capo Raion <Mi sembra un gentil'uomo, immagino non gli pesi sacrificarsi per una donna ed un bambino> Mormora, puntando lo sguardo su Raion <Sbaglio?> E domanda verso il cuoco, quasi cercasse in lui un indicazione o semplicemente per prendere altro tempo mentre le mani dietro la schiena e legate dalle manette cercherebbero di unirsi l'un l'altra, con indici e medi dritti nel cercar di formar il sigillo della capra. Tenterebbe poi di visualizzare dentro di se la propria energia fisica all'altezza dello stomaco e quella psichica all'altezza della testa cercando di unirle in un unica energia, li dove c'è il plesso solare cercando di creare il chakra e di farlo scorrere dentro di se ignaro che quelle manette siano costruite appositamente per evitare questa evenienza [Tentativo impasto charka]

La risposta arriva senza indecisione <eh?> Intanto Raion sente tutto <wo wo wo ma che diavolo che risposta è questa?> afferma agitandosi mentre un pugno arriva in pieno volto costringendolo a far cadere la testa verso terra, facendogli sbattere la fronte. <cris...> La donna continua a pestarlo, andando schiacciare il piede destro sulla schiena del cuoco. <ah...non hai idea da quanto aspettavo questo momento> ride compiaciuta tanto che Raion solleva il mento solo per provocare <mia signora, sinceramente, il culo piatto non mi ha mai attirato> ed altra caterva di botte, tanto che ad un certo punto Raion sputerebbe sangue. <bhe....hai fatto comunque la scelta troppo in fretta....straccio> e come ordinato uno dei suoi secondi passa uno straccio con la quale pulirsi le mani dopo averle tolte dai guanti. Kazan cerca di attivare il chakra ma non riesce in alcun modo a richiamare correttamente il flusso di energia, perché c'è qualcosa che lo blocca. <prima devi sentire quello che hanno fatto: la donna qui ad esempio è una truffatrice che ha preso l'identità altrui per soldi, ha ridotto in povertà molta gente per suo interesse personale, lo ha fatto per la figlia malata> poi passa al ragazzino <lui? lui ha iniziato ammazzando piccoli animaletti, gli piaceva sgozzarli e poi raccoglierne i denti, quando ha iniziato a farlo con le persone e dato che è un codardo ha ucciso dei bambini più piccoli...è un bambino che è cresciuto da solo e quando non lo era, è stato cresciuto a botte> afferra la testa di Raion che ha gli occhi chiusi ed è una maschera di sangue <LUI, lui ha semplicemente servito un cibo scadente al Hosukage e ci ha chiesto di ucciderlo....ora, ti aiuto nella scelta> afferma mentre afferrando una mazza chiodata si avvicina al ragazzino e prendendo un lungo slancio lo giustizia davanti agli occhi di Kazan. Un colpo dietro la nuca e la testa cade in avanti, ancora legata al collo ma le vertebre completamente staccate, non c'è vita. <ora rimangono solo due scelte: l'idiota o la donna, togligli le manette e voglio essere sincera con te: se provi a non seguire le regole sei morto...cosa volevi fare con quei sigilli eh?> beccato ma del resto è normale quando uno dei sgherri della donna è alle spalle di Kazan, come hanno comunicato? bella domanda, per un'altra volta. A metà strada tra lui e le persone da giustiziare lascia a terra un kunai. Kazan viene liberato e li fa cenno di muoversi <hai solo un minuto, uccidi uno e uccidi la persona giusta se cercherai di fare qualsiasi altra cosa....bhe, non ti piacerebbe> [entrata anbu]

23:40 Kazan:
  [Stanza] Osserva ancora i tre mentre ascolta le parole della Donna. Osserva mentre pestano Raion ed inarca entrambe le sopracciglia rimanendo li, fermo, ad osservare quel principio di massacro <Mhm...> Mugugna, storcendo le labbra, scuotendo lievemente il capo <Mi hai chiesto di scegliere, non di scegliere con ragione> Commenta, socchiudendo le palpebre ed alzando le spalle per avvicinarle al volto <E senza sapere cosa hanno fatto la scelta è più facile perchè uno vale l'altro> Commenta, riaprendo le palpebre per tornare con lo sguardo sulla donna, quello sguardo così azzurro che par brillar di luce propria prima di tornar a tacere, ascoltare i crimini dei tre e veder il bimbo giustiziato così su due piedi. Serra le labbra tra loro ma non par farci troppo caso o meglio, non par scomporsi più di tanto prima di sentire le manette venir meno ed i polsi liberi quando viene beccato a tentar di impastare il chakra <Mhm... cosa volevo fare?> Ripete in domanda, inarcando entrambe le sopracciglia <Hai tante informazioni su di me che dovresti saperlo> Commenta, tendendo le labbra in un piccolo sorriso spostando lo sguardo poi sul Kunai a terra <Beh, se uccidessi lui> Indicando Raion con un cenno del capo <Penso che finirebbero i mal di stomaco in giro per Kusa> Commenta, flettendo le gambe ed allungando la mano destra nel cercar di afferrare quel Kunai prima di rialzarsi in piedi <Ma visto i suoi crimini...> E prende passo, cercando di avvicinarsi alla donna, per porsi davanti a lei, in piedi, guardandola dall'alto verso il basso visto la differenza di posizioni. La mano sinistra si alza, cerca di portarsi sul capo della donna per afferrarne i capelli, cercando di farle alzar il volto verso di se, come a volerla guardar in volto, cercarne lo sguardo con il proprio, quello sguardo Austero che par mostrar una superiorità dovuta all'elezione della propria stirpe <Madame...> La richiama, le labbra che si tendono in un piccolo sorriso, quasi dolce, quasi rassicurante <Mi spiace> Un ultimo dire prima di cercare di far saettare il braccio destro con in mano il Kunai in avanti, dal basso verso l'alto con la punta rivolta verso di lei nel cercar di trafiggere la gola della donna con la punta di quel kunai e cercando di metter fine in un colpo solo alla vita di quella donna inginocchiata accusata di aver ridotto in povertà molta gente per interesse personale [Tentativo di affondo alla gola della donna inginocchiata] [1 kunai mano destra]

Kazan cerca di sgozzare la gola della donna ma appena prova a conficcare il kunai letteralmente si sgretola in una polvere di ferro. <scelta sbagliata> afferma Raion mentre si solleverebbe in piedi andando ad asciugarsi il sangue dal volto con un sorriso raggiante sul volto. Porta l'indice verso le labbra e lo lecca con gusto <huuuuum, la mia ricetta per il sangue finto, così gustosa e così realistica, ne volete un po? il comandante ha schiacciato tutte le sacchette nel mio corpo...ma a me non dispiace essere leccato> solleva un sopracciglio soddisfatto mentre la donna che Kazan doveva giustiziare si solleva e sorride amorevolmente verso questo <tranquillo, ci cadono tutti la prima volta> questa volta è la donna mascherata che riprende la parola <il senso non è uccidere qualcuno, ma piuttosto valutare cosa si è detto....sai perché uccidere quello li..> punta Raion <ehi...rude> risposta dell'albino <era lo soluzione giusta? e non perché lui è lui> immediatamente dopo a distrarre la donna Raion risponde di nuovo <cioè adorabile? maraviglioso? il più grande essere umano che sia mai esistito?> un botta e risposta quello che si passano <IDIOTA....idiota è il termine adatto, un idiota che verrà punito nelle segrete> Raion annuisce <...si mia mistress> un grugnito esasperato mentre lo ascolta concentrandosi di nuovo su Kazan <lo dovevi uccidere perché ti ho espressamente detto che l'Hosukage lo ha ordinato, gli anbu non seguono una loro morale ma solo ordini, gli ordini del tuo superiore ovvero del tuo Kage, non esiste altro, chiaro il concetto?> [entrata anbu]

00:01 Kazan:
  [Stanza] Il kunai si sgretola nel momento in cui tenta di sgozzare la donna ma non par troppo sorpreso dal fatto che non sia riuscito ad ucciderla <Mhm...> Mugugna solamente, prima di voltarsi verso Raion, vedendolo alzarsi e leccarsi le finte ferite, le palpebre si socchiudono, il capo che vien scosso <Immaginavo che non mi avreste permesso di ucciderla se non fosse stata la scelta giusta> Commenta, socchiudendo le palpebre <Così come non avete ucciso lui quando lo ho indicato la prima volta> Commenta, riaprendo le palpebre e tornando con lo sguardo sui due nel render noto solo ora il proprio ragionamento, puramente egoistico. Le labbra si tendono in un piccolo sorriso cercando di trattenere una risatina nel sentire il punzecchiamento tra Raion e la donna Anbu, scuotendo lievemente il capo per poi riportar lo sguardo sulla donna quando riprende a parlare <Chiarissimo ma...> E par voler puntualizzare, quello stralcio di ribellione che vien fuori nel continuar a parlare senza rispondere semplicemente si <Non essendo un Anbu non devo seguire solo ciò che l'Hosukage ha ordinato e posso seguire la morale che direbbe di uccidere lei ergo, la scelta era giusta> Indicando la donna inginocchiata, puntualizza, rigira quelle parole mostrando quella ribellione che è scritta nel fascicolo e mostrando quella cocciutaggine nel voler cercare la ragione a tutti i costi mostrando anche un piccolo sorriso soddisfatto per quella spiegazione data a rafforzare la propria scelta

Solo una persona non si alza, il ragazzino <ah, anche lui ce lo aveva ordinato di ucciderlo: attirava i bambini con le caramelle e si confondeva in mezzo ai giardini giocando con gli altri e poi appena non lo guardavano li uccideva e li nascondeva per poi rompergli il palato e la mandibola per togliergli i denti...stava perfezionando la tecnica ma era ancora alla seconda vittima> afferma la donna avvicinandosi a Kazan, <per essere precisi dato che sei Genin non avresti nessuna capacità decisionale sulla vita e sulla morte di un criminale, la tua scelta giusta se la vuoi vedere come vuoi tu era non fare assolutamente nulla...ma non stiamo parlando di questo> afferma portando le mani ai fianchi mentre Raion aiuta la donna a slegarsi per poi riconsegnarle la maschera. <Sono il generale Raflo e ti sto invitando ad entrare nella corporazione degli anbu> afferma questa guardandolo fisso <è vero che sei insignificante, ma sei un insignificante con un potere che potrebbe esserci utile. <tutto questo è essenziale per farti capire una cosa molto, molto importante: la missione è tutto, non importa chi dobbiamo uccidere, se devono morire noi dobbiamo calare sulle loro teste come la falce della morte, siamo guerrieri che agiscono nell'ombra non ricercando la fama ed agendo per il villaggio...sotto il mio ordine diretto e sotto ordini del kage. la fiducia tra i membri deve essere assoluta, il cameratismo è una chiave essenziale per le squadre speciali, ma la missione rimane sempre una priorità: se un tuo compagno è usato come ostaggio e dietro c'è il bersaglio allora colpisci al tuo compagno e uccidi in bersaglio> prende un lungo respiro e continua <la segretezza è tutto, a parte le persone che appartengono agli anbu, nessuno dovrà sapere che fai parte degli anbu, se venisse fuori che qualcuno sa che appartieni alle squadre speciale...non devo ricordarti la fine del ragazzino no?> un avvertimento, neppure troppo velato, non avrai privacy e tutte le tue informazioni, abilità, ciò che sei sarà schedato e aggiornato costantemente...ora dimmi Kazan, quali sono le tue aspirazioni e ambizioni?> [entrata Anbu]

00:32 Kazan:
  [Stanza] Ascolta le parole della Donna Anbu, sgrana le palpebre quando lei lo invita a far parte della corporazione, resta in silenzio, serra le labbra tra loro prima di rispondere, attende che lei abbia finito soppesando ogni singola parola che lei gli offre <Le mie aspirazioni e ambizioni> Commenta, socchiudendo le palpebre <Voglio accrescere il mio potere> Mormora, riaprendo le palpebre per tornar con lo sguardo su di lei, quello sguardo che par vivere di luce propria, così chiaro da sembrar venir da un altro pianeta <E per quanto riguarda la segretezza, c'è una cosa che non c'è scritta nel vostro fascicolo e non è scritta da nessuna parte> Riprende, prende una nuova pausa, inspira dal naso ed espira, prendendo nuovamente tempo <il mio nome è Kazan Otsutsuki> E sol ora rende noto l'appartenenza a quella discendenza, per la prima volta, quasi quello fosse un segno della fiducia che par voler riporre in quel cameratismo da lei accennato, come se fosse ben più di un semplice "accetto" <E se dovesse servire sono disposto a mostrarvi il mio potere se può aiutarmi ad incrementarlo> commenta, serio, riportando lo sguardo sul Generale, cercando lo sguardo di lei con il proprio, serio ora nel restar in piedi davanti a lei <Io ambisco a diventare il migliore> Conclude poi, con quelle semplici parole, serio ora nel pronunciar quelle parole con lo sguardo fisso su di lei

<Bene, ora sappiamo come chiamarlo quello che fai> in pratica Raflo gli ha appena rivelato che lo hanno seguito. <Shikniki> Raion si gira verso la donna <signore è Jikinki> la donna scuote la mano <quel che è Shikiki, Sushiti...> e continua a sbagliare <Jikinki> rispondere Raion <quel che è, sembra che tu abbia scelto apposta questo nome solo per fare confusione> Raion si massaggia la fronte sospirando pesantemente lasciando parlare la capa. <occupati di Kazan, dagli la divisa e portalo a scegliere la maschera....il tuo nominativo Anbu Kazan, da ora in poi ti chiameremo così quando sarai tra gli anbu...e ricorda, è un lavoro spesso solitario e che non ti permette di aprirti con nessuno, se lo fai rischi la morte, in questo modo il nome della tua famiglia viene protetto, così come i tuoi amici, è un metodo difensivo molto utile <la maschera la sceglierai appena Shiri> ancora una volta Raion risponde <Jikinki> solo questo, solo per ricordare quale è differenza. <puoi andare appena avrai scelto: come ti devo cihamare Kasan?>[ambient anbu]

00:54 Kazan:
  [Stanza] Mantiene lo sguardo sul Generale, un piccolo sorriso che nasce sulle labbra quando lei sbaglia il nome in codice di Raion socchiudendo le palpebre per poi annuire con il capo <Tutto chiaro> Commenta, restando silente, puntando lo sguardo su Raion per alcuni istanti quando lei glielo affida per prendere tutto il necessario. Attende qualche istante, prima di riportar lo sguardo sul Generale che gli chiede il nome, resta in silenzio, pensieroso, poi socchiude le palpebre e lascia che un piccolo sorriso nasca sulle proprie labbra <Chiamatemi Loki> Solo questo esterna verso gli Anbu presenti, riaprendo le palpebre per tornar con lo sguardo sui vari presenti e soffermarsi particolarmente sul Generale e su Raion li vicini

<Loki hum...essia> afferma la donna seriamente. prima di andarsene <Jikniki a te> Raion sospirando allibito da quella incapacità di pronunciare il suo nome in codice annuisce e lascia perdere <si signora...mi occupo di lui> afferma serio mentre porge al ragazzo i suoi abiti ufficiali da anbu <...un consiglio spassionato per il futuro> afferma il Seiun seriamente questa volta <e non è un rimprovero ma un vero e proprio avvertimento, niente atti di ribellione e atteggiamenti supponenti, non sei il primo che si gioca la testa in questo modo e non sarai neppure l'ultimo, ora che sei un anbu vedi di comportarti come tale almeno con la maschera addosso, sarò sincero con te: hai molta strada da fare> sospira <intanto mi occuperò di parte del tuo addestramento come anbu> solleva un sopracciglio <e questo non comporta pasti gratis> incrocia le braccia <e poi come ti permetti a dirmi che io avveleno la gente?> afferma falsamente offeso dalla risposta di Kazan data prima mentre sceglieva chi doveva vivere o morire. <su, cambiati, con il tempo imparerai a conoscere i tuoi compagni di squadra...non c'è bisogno di precisare che neppure i loro nomi devono essere esplicati in giro vero? la mia reputazione mi piace come è...e non vorrei lasciarti nelle mani di Raflo, lei si che è spietata> insomma altri avvertimenti, altri avvertimenti al ragazzo che adesso non è semplicemente un ninja ma fa parte di un gruppo che è al di sopra delle semplici missioni. Benvenuto nel mondo dei grandi Kazan, di quelli che per il bene del villaggio trascinano cadaveri sanguinanti di ragazzini dopo averli bastonati come cuccioli di foca. [end]

10:57 Kazan:
  [Stanza] Ascolta le parole del Generale ed annuisce solamente prima di ruotar lo sguardo su Raion, lo segue mentre gli fornisce il proprio equipaggiamento ascoltando le parole del ragazzo <Beh, non puoi dire che era proprio cibo Gourmet> Un misto di serietà ed ironia che gli dona in quelle parole, lasciando inarcar entrambe le sopracciglia per poi tornar serio, ascoltar quegli avvertimenti ed annuire con il capo <Non sarò un ribelle> Commenta, abbozzando un piccolo sorriso e scuotendo lievemente il capo <Non ti preoccupare> Aggiunge poi, ma par illuminarsi lo sguardo quando parla di addestramento <Mi addestrerai? E quando iniziamo?> Domanda incuriosito e lieto di quella notizia mentre continua a seguire Raion per procurarsi l'equipaggiamento necessario [End]

Trama: Kazan viene rapito e viene portato in una sala dove ci sono 43 anbu tra cui il generale Raflo e due suoi sgherri.
Dopo aver tolto il cappuccio a tutti mostrando tra i presenti, un ragazzino, una donna e Raion, Raflo chiede a Kazan di decidere chi deve morire spiegando le loro colpe. (il ragazzino un serial killer, la donna una truffatrice, Raion perché lo ha ordinato Yukio)
Dopo aver eliminato il ragazzino tra gli incappucciati, lascia solo la donna e Raion.
Kazan decide di eliminare la donna ma è la mossa sbagliata, questa prova serviva puramente a far intendere che non era importante il suo giudizio su cosa era giusto o sbagliato ma l'importante erano gli ordini del suo Kage.
Quindi accetta l'invito ad entrare nel corpo Anbu con il nome di Loki.
Tuttavia la strada sarà lunga per lui.
No punti

OFF:// voglio fare una precisazione: i simboli vanno dati dopo che la quest è conclusa. Ieri sera era tardi, sono sparita è vero, perché sono collassata sul letto.
Non mi fa onore ma è così.
Ma potevano esserci molti motivi per la quale non potevo rispondere magari la connessione mi sarebbe morta per mesi, cosa facciamo lo mettiamo dentro senza che sia conclusa la quest? magari l'ultima azione di Kazan poteva essere quella in cui Raflo gli girava malissimo e non lo faceva entrare.
Oppure, ancora peggio la quest non soddisfa i requisiti del capo corporazione ed è da rifare, gli diamo il simbolo e poi glielo togliamo?
Ormai è andata ed abbiamo finito, ma per il futuro evitiamo di anticipare delle azioni con il rischio di dover cancellare tutto perché la quest non sa da fare.
Detto questo chiuso, Kazan sei stato bravo.