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[avvicinamento serpi bianche ] il codex

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con Azrael, Mekura

Il monte Kakuri è un posto spettrale quando il cielo diventa plumbeo e scuro come la notte e nel vuoto della giornata si sentono dei rombi lontani. La luce lampeggia in lontananza e il vento soffia carico di pioggia. Nessun altro suono si ode e i colori sono come coperti da una coltre grigia, come se tutto il mondo fosse coperto dalla polvere o dal fango. Si gela se non si è vestiti adeguatamente ed è una di quelle giornate in cui ci è meglio rintanarsi in casa con una coperta calda, magari il caminetto acceso, un buon libro ed una bevanda calda, tutti confort che sono all'interno della magione di Yukio luogo dove si trova la maggior parte della Akatsuki al momento senza contare quelli rapiti e scomparsi tenuti nascosti da qualche entità maligna. La casa è confortevole, piacevolmente accogliente, come al solito se non si conta la presenza tra la servitù varia ed i fedeli di Yukio che girano di tanto in tanto in quella magione, uno di questi, la signora, una delle tante che si occupa della pulizia della casa, una donna magra con una certa età con i capelli grigi e il viso scarno, porta in mano un oggetto dalla forma tonda, una sorta di disco coperto da un panno. <ed adesso lascia le sue cose fuori di casa, sta diventando ogni giorno sempre più disordinato, prima i vestiti, poi la cenere delle sigarette per casa, ahh...> sospira questa camminando ad ampie fiancate verso il salotto [quest per avvicinamento ai serpenti bianchi]

16:06 Azrael:
 Ah, la Magione di Yukio. L’anulare destro cammina per i corridoi della Magione, il filtro di una sigaretta tra le labbra, ancora spenta, la fa oscillare su e giù al ritmo del ticchettio che sente in testa. Ci si sta abituando forse anche un po’ troppo, è come stare un po’ sempre con qualcuno, sempre in compagnia. < Kenbosho, bambino mio bello. Come si sta nella mia testa? > Mormora tra sé e sé, forse al limite della psicopatia, mordicchiando il filtro della sigaretta tra gli incisivi. Indosso porta una maglietta nera che copre poco e niente, è a trama a rete, fili sottili occultano in maniera quasi irrisoria il busto, praticamente del tutto scoperto, mentre la schiena ha la stoffa intera, che lo aiuta a coprirsi. No, il maltempo non lo spaventa neanche un po’, tempra il suo spirito al pari di una sessione di esercizi, pesi e quant’altro. Le gambe fasciate in un pantalone di cotone nero, elastico, per nulla difficoltoso per qualunque movimento, anche i più rapidi e repentini. I capelli corvini sono mossi, disordinati incorniciano un viso pulito, deciso e sicuro, curato maniacalmente, le iridi nero pece che viaggiano su ogni singolo membro della servitù, in particolare la donna che parla, che si lamenta della condotta del padrone di casa. Le si avvicina, rapido, silenzioso come un fantasma nel passare la folla di maggiordomi e sottoposti del Tessai. < Oh- è un uomo decisamente disordinato. > Commenta in risposta, schiudendo le labbra a lasciar intravedere una fila di denti bianchissimi < Lasci che la aiuti, le va? > Galante, sempre cortese, anche nell’allungare la mano verso l’oggetto misterioso che la donna porta con sé, senza toccarlo prima che lei abbia dato un cenno di assenso nel volersi far aiutare. [C on]

La donna, non accorgendosi della presenza di Azrael fa un saltello sul posto insieme ad una sorta di urletto <AH! > gli sta dando le spalle in questo momento girandosi verso Azrael guardandolo severamente. Scuote il capo sospirando pesantemente stringendo la bocca chiudendola tanto da renderlo un buco e una smorfia su tutto il volto. <oh mi ha spaventata! arrivare così di soppiatto> si riprende dopo quel momento di confusione per scuotere la mano <no grazie giovanotto, eh...è un lavoro pesante ed è il mio lavoro, non si disturbi lei è ospite qui> Scioglie il panno sollevando un sopracciglio iniziando a mostrare quello che sembra un disco di ottone lucido, con i bordi taglienti per quanto erano fini alla vista ed un rigonfiamento a pochi centimetri quasi una forma tubolare che si aggroviglia sulla base. <anche se non l'ho mai visto da nessuna parte, è anche di cattivo gusto a mio parere..cos'è? un posacenere?> borbotta a bassa voce ma non tanto da non essere udibile da Azrael. La donna lo guarda, guarda l'oggetto e poi toglie definitivamente il panno mostrandoglielo. Come da forma è un disco di ottone, lucido, tuttavia c'è altro. Sulla base del disco, nella parte in alto vi è una intricata decorazione di un serpente aggrovigliato all'interno in modo da formare una enorme cornice, quasi un labirinto per l'occhio che deve seguire quelle linee piene di dettagli si squame e simboli sconosciuti. La testa si trova al centro del disco con le fauci spalancate ed i denti in mostra, è così dettagliato che sembra quasi un serpente tinto d'oro, con una striscia bianca sul dorso che la segue per tutta la lunghezza e scompare come se la lunghezza del serpente fosse infinita. Sotto la testa, dei strani contenitori vuoti, in vetro, piccoli ma allineati in tre colonne da quattro spazi fiale ognuna. Un marchingegno complicato e raffinato, dalle linee e dalle forme inquietanti. <secondo voi di cosa si tratta? non riesco a capirlo. [quest per avvicinamento alle serpi bianche]

16:47 Azrael:
 Di certo gli è spiaciuto far spaventare una povera domestica, tant'è che lo sguardo si mostra piuttosto colpevole, rammaricato. < Mi scusi, non credevo di poter essere così spaventoso. > Rialza lo sguardo, la mano s'infila rapidamente tra i capelli, grattando il retro della testa con insistenza < Proprio perché sono ospite e non ho avuto modo di ringraziare il padrone di casa mi piacerebbe dare una mano, per cui qualunque cosa le serva chieda pure. > Termina così, il tono tranquillo, quasi rilassante come quello di un domatore di belve intento ad ammansire una fiera, ipnotico. < Mi faccia dare bene un'occhiata- > Osserva l'oggetto, lo sguardo ne accarezza ogni voluta, ne è palesemente affascinato. Ogni particolare che viene colto dall'occhio attento del Nara lo invoglia a cercarne di nuovi. Un oggetto di una fattura sopraffina quello che si nascondeva al di sotto del panno e che adesso è scoperto alla vista. < Uhm... > Mugola incuriosito il giovane, perso nel suo esplorare coi soli occhi ogni singolo intarsio scolpito nell'ottone < Ricorda quasi le decorazioni che gli antichi facevano per i loro eroi o per i loro dei, ha presente? > Esprime a voce il suo primo pensiero, il primo che gli viene in mente. < Posso tenerlo per un attimo? Non riesco a capire se ha qualche utilizzo e come dovrebbe essere usato. > Domanda infine, senza scostare gli occhi dalla testa del serpente, quasi lo stesse guardando negli occhi. Inquietanti, eppure capaci di affascinare, di tenere lì l'attenzione e calamitarla per lungo tempo. [c on]

La donna scuote il capo con veemenza ridacchiando con fare bonario <oh hohoho, noo mi dispiace, è solo che questa cosa mi agita un po'> cerca di minimizzare sulla attuale sensazione di disagio che prova <pensi! pensavo quasi fosse lo scherzo di qualcuno, ho cacciato un urlo! ma era troppo elaborato per essere uno scherzo> continua a spiegare <i serpenti non mi piacciono> borbotta la donna aggrottando la fronte <sono creature che strisciano, infide e spaventose, ti guardano con quegli occhi che non sono vacui anzi, sembra che guardino dentro e ti vogliano inghiottire già con questi e quando si muovo..è come avere l'acqua, calma un momento prima e pronta a scattare ed agitarsi violentemente> sospira pesantemente come se l'idea la rabbrividisse, anche i suoi occhi sono segnati da un genuino terrore <huur...non ce la faccio mi fa troppo senso> allunga le braccia in modo impacciato cercando un posto dove lasciare il disco e alla fine lo lascia nelle mani di Azrael, sempre ammesso che lo voglia prendere <ehm si più o meno, ma non so che tipo di eroe possa essere uno alla quale dedicano serpenti, sono più una "fan" da simboli di tori: sono forti lavoratori a testa bassa e molto legati alla terra e sopratutto non mordono o lasciano tracce di veleno, preferisco una incornata a farmi mordere> spiega con disagio rimettendo a posto nervosamente i vestiti anche se non ce n'è bisogno <d-deve essere una cosa da salotto, devo muovermi a sistemare le camere, la può mettere in uno dei comodino o meglio..sopra il caminetto visto lo stile pacchiano> e se ne va via veloce lasciandolo da solo con quel oggetto strano. Curiosamente sembra che la testa del serpente sia posizionata e pensata quasi a creare una illusione ottica, infatti muovendola tra le dita sembrerà alla vista che la testa segua sempre chi la sta guardando. Guardando meglio inoltre, si può intuire che i simboli di tanto in tanto segnati nel corpo del serpente sono in realtà delle frecce incise a forza con un punteruolo o con qualcosa di sottile ma affilato; tali frecce segnano l'est, il sud, l'ovest ed il nord, ma per ora il disco non sembra dire nulla di più. [quest avvicinamento serpenti bianchi]

17:14 Azrael:
 Segue la risata della domestica, lasciandosi anche lui andare ad un breve risolino a labbra appena appena schiude < Oh, è solo un pezzo di ottone, non si agiti. > Serpenti. Un serpente. Intarsiato ad arte in un disco di ottone che sembra dover funzionare a- qualcosa. Non si sa cosa, non si sa come. Eppure quel serpente è così ben fatto che è davvero capace di ipnotizzare. < Io non credo di averci mai pensato, ma i serpenti sono animali davvero affascinanti. > La ascolta e ne condivide il pensiero, ma da un punto di vista opposto < Sì, sono calmi, puoi osservarli da lontano, ma come ti avvicini ... > Un gesto con le mani a simulare un morso, improvviso così come sarebbe quello di una serpe < ZAC! Sono pronti a mordere. E poi la profondità dello sguardo di questi animali quasi li innalza, d'altronde quale altra bestia ha la stessa capacità di affascinare chi lo guarda. > Apre le mani per accogliere il bordo del disco e chiudere le dita attorno ad esso, per sollevarlo certamente con più facilità rispetto alla domestica. Se lo porta al viso, per osservarne bene tutti i particolari, i simboli sconosciuti e quelli che invece sono un po' più chiari. Delle frecce che indicano le direzioni della rosa dei venti. < Non credo possa essere una bussola- > Mormora ormai solo a se stesso, essendo la domestica tornata alle proprie mansioni. Prende a camminare per i corridoi della casa, lentamente, osservando l'oggetto. Lo rigira tra le mani osservando bene il fenomeno dello sguardo che segue il soggetto anche se viene cambiata l'angolazione per notare l'effetto che la luce fa riflettendosi sul metallo e - soprattutto - se qualcosa nei simboli cambia. [c on]

Il nara rigira il disco tra le mani; nulla sembra accadere, alcun riflessi di pttone che lasciano una scia quasi dorata, ma nulla di più. Cammina per diverso tempo ma solo abbastanza vicino ad una forte fonte luminosa qualcosa accade. La luce artificiale crea un flebile "spettro" incompleto nell'angolo dove la luce viene riflessa maggiormente, come se l'immagine del serpente fosse sdoppiata ma la testa si trovasse da tutt'altra parte, girata, quasi curvata ma l'immagine si perde ed è imprecisa. La fonte seppur luminosa è troppo debole, serve qualcosa di più vivido se si vuole capire meglio che cosa sia quello "spettro" luminoso, un fuoco magari. [quest di avvicinamento ai serpenti bianchi]

17:39 Azrael:
 Niente, anche se forse qualcosina l'ha vista, vicino alla luce un po' più forte. Servirebbe qualcosa come una torcia, qualcosa che crei una fonte di luce costante. Non un flash, altrimenti starebbe già utilizzando qualche tecnica raiton. Serve un fuoco, sebbene in casa non sia proprio furbo accendere una cosa del genere. Mastica nervosamente il filtro della sigaretta, solo alla fine ricordando che - dove c'è una sigaretta - c'è anche un accendino. La mancina va ai pantaloni, fruga nelle tasche alla ricerca di un parallelepipedo color argento, ricoperto di metallo lucido e liscio. Il pollice scorre a far alzare il coperchio, regola il flusso di benzina che accende la fiamma, in maniera che sia più alta possibile, poi fa scorrere il polpastrello sulla pietrina, in modo che la scintilla accenda la fiamma. Regge la parte superiore del disco con la mano destra, mentre la sinistra tiene la fonte di luce. Lo rigira, fa in modo che la luce emessa dalla fiamma colpisca ogni sfaccettatura dell'ottone, che si possa rifrangere come ha fatto con la luce poco prima. E così osserva la reazione del metallo alla fiamma, in modo che possa osservare quello che gli è parso di vedere poco prima. [c on]

la pensata di Azrael è giusta: lo "spettro" diventa ben più nitido e visibile. Infatti è lo stesso serpente rappresentato nel disco, solo che questo si muove. Non come dovrebbe muoversi un serpente, tuttavia la luce si piega andando in contrasto con la sua posizione ideale. Un pittore infatti ti saprebbe dire con chiarezza che non è possibile che una luce riflessa in quel modo possa piegarsi in modo tale da spostare una parte di una figura dove non dovrebbe essere. C'è qualcosa di molto strano in tutto questo, sembra una illusione ma l'istinto potrebbe suggerire al Nara che non lo è, si sarebbe accorto molto prima se fosse stata una illusione e la testa si piazza esattamente verso la freccia puntata verso ovest dalla posizione in cui si trova Azrael. Rimane li, fisso, agitandosi come una allucinazione con lo sguardo fisso in avanti. L'idea di Azrael si è rivelata corretta, ma è soltanto questo? una bussola?e dove condurrà?

freeze

la pensata di Azrael è giusta: lo "spettro" diventa ben più nitido e visibile. Infatti è lo stesso serpente rappresentato nel disco, solo che questo si muove. Non come dovrebbe muoversi un serpente, tuttavia la luce si piega andando in contrasto con la sua posizione ideale. Un pittore infatti ti saprebbe dire con chiarezza che non è possibile che una luce riflessa in quel modo possa piegarsi in modo tale da spostare una parte di una figura dove non dovrebbe essere. C'è qualcosa di molto strano in tutto questo, sembra una illusione ma l'istinto potrebbe suggerire al Nara che non lo è, si sarebbe accorto molto prima se fosse stata una illusione e la testa si piazza esattamente verso la freccia puntata verso ovest dalla posizione in cui si trova Azrael. Rimane li, fisso, agitandosi come una allucinazione con lo sguardo fisso in avanti. L'idea di Azrael si è rivelata corretta, ma è soltanto questo? una bussola?e dove condurrà?

00:43 Azrael:
 E di fatti come la luce della fiamma incontra l'ottone riesce a vedere più chiaramente quella figura. Un serpente che gli indica la via, alla fine si può quasi dire che quell'oggetto sia una metà tra una bussola ed una mappa del tesoro, forse. Ne osserva i tratti e li scolpisce nella propria mente. Da artista qual è non può non restare affascinato dal gioco di luce, da una sinuosità dei movimenti della serpe, da un animale assolutamente pericoloso, ma affascinante. Un po' come si vede lui stesso, insomma. < Dove vuoi portarmi, mh? > Gira il capo verso l'ovest, sebbene non sia in uno spazio aperto, ma all'interno di una casa. Si gira verso quella direzione, verso probabilmente un muro, ma vuole constatare se lo spettro di luce continua a puntare lì. Una volta assicuratosi di questa cosa, richiude la testa dell'accendino, per riporla in tasca e continuare a rigirarsi il disco di ottone tra le dita di entrambe le mani. < Mi sa che questo non va in salotto, ma in camera mia. > Mormora, quasi soddisfatto della propria idea. Ha una strada da seguire adesso, per cui l'obiettivo che ha in mente ora è quello di andare ad attrezzarsi in camera propria ed iniziare immediatamente il suo cammino verso ovunque possa puntare quel misterioso oggetto, chissà che alla fine non ne trovi una bella sorpresa.

Una questione di minuti: dopo essersi attrezzato a dovere, il Nara se vorrà seguire il serpente, verrà condotto verso l'esterno. La sagoma dello spettro si definisce ulteriormente nel ambiente grigio e sembra quasi assorbire il colore della fiamma dello zippo vibrando di tanto in tanto a causa del vento. Diligentemente il serpente guiderebbe Azrael verso la meta, spostando la testa qual ora ce ne fosse bisogno tanto che obbligherebbe il dannin a camminare per minuti fino a 200 m di altezza di distanza dalla magione, verso il basso dove inizia una fitta rete di cunicoli. Il serpente ancora una volta, punterebbe una grotta isolata, morta per via della presenza di stalattiti corrose dal tempo e senza ormai delle pareti laterali di protezione, corrose dal tempo. Vi è rimasto solo il "soffitto" ed una parete dove vi è una iscrizione di un serpente che mangia delle figure. Sotto l'immagine un testo recita "nella tempesta schiuditi uovo, rinasci a nuova vita o tu che eri un topo. nella mia bocca sei entrato ed un sacrificio hai pagato. Il sangue scorre nelle tue piccole zampe e presto ti modellerò come serpente. Attraverso me acquisirai conoscenza, attraverso me troverai morte e rinascita, attraverso me avrai il potere. Piccola vipera, il prezzo per nascere è poca cosa. è sangue e volontà , piccolo topo rinuncia alla tua pelliccia, entra nella mia bocca, dissetami ancora" un enigma si presenta davanti a lui e il serpente, lo spettro del disco si placa e si posiziona esattamente nello stesso punto in cui si trova la sua testa di metallo che lo fissa malvagio in attesa di qualcosa [ambient avvicinamento serpi bianche]

01:23 Azrael:
 Nel seguire quel serpente, nell'andare dove quest'ultimo conduce, si ritrova in un piccolo anfratto misterioso, dalla scritta altrettanto enigmatica. Nella propria stanza ha raccolto il fuuda che contiene la katana, quella che gli ha regalato Mekura, un cimelio di guerra ed un regalo- un po' particolare e se lo è attaccato al polso, come di consueto. Nel leggere quell'enigma ne trae poche soluzioni possibili in quell'istante. Un sacrificio di sangue e volontà, che è piuttosto coerente col fatto che nella bussola d'ottone vi sono dei contenitori vuoti. Il ragionamento è elementare, se è corretto. Una piccola quantità di chakra corre al braccio su cui è posto il fuuda, il destro, in modo da liberare la katana a mezz'aria che viene immediatamente raccolta dal manico e tenuta con la lama dritta avanti a sé. La osserva, vi si specchia dentro. < Hai sete... > Parla con la parete, tenendo il braccio non armato teso davanti al proprio corpo, la lama perpendicolare all'avambraccio, col filo che preme sulla pelle per ora non rompendola. Tira un profondo sospiro, stringendo la bussola tra le dita, le vene sul braccio si ingrossano per la pressione. La lama scorre, lenta, sulle carni che si aprono al suo passaggio. Stille di sangue immediatamente iniziano a sgorgare, i bordi della ferita iniziano a bruciare < Ngh- > Mugola, stringendo i denti, prima di cominciare a raccogliere le scie di sangue cremisi all'interno delle fauci del serpente d'ottone, che dovrebbe rilucere di quel particolare colore rosso del sangue venoso, più scuro del normale.

Appena il sangue cade all'interno delle fauci del serpente di ottone Azrael può sentire un suono "CLACK" uno scatto e dalla bocca uscirebbe un ago lucente, un sistema effettivamente per raccogliere il sangue in modo automatico piuttosto che aprirsi un braccio con una spada, ma non è importante come si sanguina e si raccoglie in sangue, l'importante è dare il sacrificio. Le ampolle, quei piccoli vani di vetro si riempirebbero velocemente di sangue, prima una colonna, poi la seconda ed infine la terza. Con il successivo riempimento delle piccole fiale Azrael può sentire un altro "click" e da sotto le colonne si aprono altri tre piccoli riquadri bianchi. Ma ancora una volta il sistema si blocca. Il silenzio, un sibilo alla fine proveniente dal disco, sembra quasi che ti entri nella testa ma è solo soggezione, qualcosa ci è scattato con la raccolta del sangue e quanto raccolto precedentemente nella seconda colonna e nella terza si disperde, come risucchiato dal meccanismo del serpente. Sul dorso della linea bianca infatti, con l'aggiunta del sangue inizierebbero a crearsi delle lettere che prima erano illeggibili. "se vuoi trovarci raccogli il sangue rimasto fino alla terza colonna, il tempo che avrai sarà quanto ci metterai prima che noi consumiamo il sangue e quello che ti rimane in corpo..usa bene la tua vita per trovarci insieme alla tua testa". Non vi è scritto altro ed adesso starà ad Azrael decifrare l'enigma proposto [end ambient - fare l'uscita]

01:49 Azrael:
 Il taglio crea un minimo di difficoltà, ma niente che sia troppo impegnativo per un ninja della sua resistenza. Le carni cominciano a rimarginarsi quasi da subito, essendo un taglio non troppo profondo, atto a recidere giusto i capillari più esterni, più vicini alla pelle. Il sangue fa il corso previsto affinché quell'enigma si rischiari un po', che però non fa altro che presentare un'altra parte di enigma, una parte ben più complicata da decifrare. La spada viene riposta al fianco, il tempo a disposizione non è infinito, ma non sembra essere così poco da non permettergli di fare qualche ricerca. Si gratta la testa, il sangue raggrumato inizia a seccarsi sulla pelle tingendola di rosso, un lungo taglio orizzontale attraversa l'avambraccio, che resterà così per un paio di giorni almeno. La strada di ritorno verso la magione non è troppo lunga, dovrebbe metterci un paio di minuti per tornare all'interno delle mura domestiche. La prima tappa sarà camera propria, per medicarsi e pulirsi dal sangue, ma l'altra tappa sarà, quasi immediatamente, la biblioteca in cui si immergerà nei libri alla ricerca di una soluzione a questo enigma, prima che il tempo scada. [end]

Azrael viene guidato verso una grotta, li scopre il funzionamento di uno strano marchingegno trovato alla magione sul monte Kakuri quasi fosse un invito a trovare qualcosa.
O qualcuno.

Ambient di avvicinamento alle evocazioni dei serpenti bianchi.

Azrael molto bravo come sempre, forse un po' stanco ma abbiamo ripreso ad orari indegni.

ORA MARCHIGNEGNO//

Ci sono 4 fialette su tre colonne, al momento solo quelle nella prima colonna sono piene di sangue.
Il tuo scopo è portare tutto il sangue verso la terza colonna, una volta premuta una fiala questa travaserà il sangue nella colonna successiva tenendo presente un rigido ordine.

Ci sono delle regole che devi seguire ed in on te ne accorgerai armeggiando con il disco:

- la prima osservazione è che da qualunque parte tu inizi la fiala che premi travaserà solo di uno scatto (quindi verso la seconda colonna)
- la seconda osservazione è che se una fiala sottostante alla prima toccata (e travasata) viene premuta, lo scatto non è di uno ma di due fino alla terza colonna.
- la terza osservazione è che le colonne vanno riempite dalla ultima fiala in verticale fino alla prima, se si riempie prima la seconda fiala verticale (ad esempio) non si possono riempire la terza e la quarta.

Le prossime giocate devi spingere sulla ricerca di informazioni: quindi lavorare sulla risoluzione del enigma è essenziale così come scoprire su testi e tutto quello che è fonte di conoscenza questa "associazione" con il disco e i serpenti.
Se riesci a scoprire la sequenza mandamela via messaggio.