Ennesima nottata in quel dell'Ospedale di Konohagakure. Con la guerra in atto, non c'è mica da sorprendersi che lo stesso sia pieno di pazienti in attesa di cure. Uno tra questi è il biondino del Clan Senjuu, Yama. L'infermiera che l'accompagna, una volta giunta in prossimità dell'ingresso dell'ambulatorio, bussa. Infine, la maniglia viene abbassata e l'anta aperta. Una volta all'interno, potranno notare il primario intento a sistemare il lettino, togliendo il foglio di carta utilizzato con un altro paziente e sostituendolo con uno pulito e sterile. <Accomodati pure, ragazzino.> Il medico si presenta con un camice bianco, un paio di pantaloni scuri e sandali ninja. I capelli son neri, con sprazzi bianchi sulle tempie. Avrà, sì e no, una cinquantina d'anni. Le mani vengono unite, poste però parallelamente. Prende posto accanto al letto. <Se riesci, spogliati, altrimenti ti aiuterà l'Infermiera.> La quale chiude la porta dietro le proprie spalle. Nel mentre, le mani del Primario sarebbero già divenute azzurrine. [Quest di Cura]
Gli occhi del Primario han visto centinaia di volte, se non molte di più, ferite del genere. Sospira, adocchiando i lividi e le contusioni sul volto. L'Infermiera, nel mentre, lo aiuta con gli abiti, aiutandolo altresì a stendersi sul lettino. <Curiamo prima i lividi ai glutei, allora..> Professionale, decisamente, rispetto al ragazzino. <Teoricamente, quell'arma avrebbero dovuto sequestrartela all'ingresso, cosicché tu potessi riprenderla una volta uscito.> Si stringe nelle spalle, sospirando. <Ad ogni modo, sdraiati e lasciala lì sopra.> Indica, con un cenno del mento, il comodino accanto al lettino, sul quale può poggiare il coprifronte, la Wakizashi e qualsiasi altra cosa possa dargli fastidio, o a lui o al medico. Qualora egli si sia sdraiato, porta le mani, l'una affianco all'altra, senza toccarsi, in prossimità del fondo schiena e della zona lombare di Yama. Non tocca la pelle altrui, bensì a malapena la sfiora. Fa quel lavoro da fin troppo tempo per sbagliare una procedura del genere. Anche l'Infemiera, successivamente, richiama le Doti Curative, ricoprendo le mani di quell'alone azzurrino, quasi verdognolo. Lo porta in prossimità della schiena pure lei, così da aiutare il Primario stesso nel lavoro di ripristino dei tessuti. Le ferite vanno via via chiudendosi, provocando però ancora un po' di dolore nel giovane; dolore sopportabile, ma pur sempre fastidioso. [Quest di Cura]
Dalla schiena, si passa al volto, il quale è decisamente ridotto in malo modo. Le ferite lungo la prima si sono quasi completamente chiuse, ma il giovane avrà bisogno sicuramente di riposo. <Mettiti a sedere.> Non dovrebbe più provare dolore alle natiche, il ché rende il suo star seduto meno fastidioso. <Occupati delle fasciature.> Si sta rivolgendo, ovviamente, all'Infermiera, la quale va a recuperare il necessario, cominciando a bendargli il busto e la schiena con garze bianche, immacolate e sterili. Compie un paio di giri attorno allo stesso, fermando il tutto con una spilla color carne sul fianco mancino, opposto al Primario. Quest'ultimo, nel frattempo, si rivolge al biondino. <Rilassati e chiudi gli occhi. Sentirai un po' di dolore.> Dato che deve sistemargli tutte quelle contusioni, quei lividi e chi più ne ha più ne metta. <Ti hanno conciato veramente male, eh?> Chiede, sogghignando appena, mentre le mani curative dovrebbero fare il loro effetto fin da subito. I lividi cominciano a rimarginarsi, provocando però dolore e fastidi al giovane, com'è normale che sia. Il dolore prima della tranquillità e della guarigione. <Resisti.> Non dovrebbe essere così fastidioso, d'altro canto. Anche quelle ferite, man mano, si rimarginano, lasciando il volto di Yama decisamente più "pulito" e bello a vedersi, oltre che sano. <Evita sforzi per un paio di giorni. Le ferite non dovrebbero più darti fastidio.> Si stringe nelle spalle, mentre sia lui che l'Infermiera disattivano quell'alone verdognolo attorno alle mani, permettendo al giovane d'avviarsi verso casa o dovunque egli voglia andare. [END]