Akihito mano maldresta

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14:55 Vika:
  [Piazza principale] Tutto scorre lento ed inesorabile in quel del Villaggio dei Sei. Il meteo sembra aver dato una tregua rispetto al freddo e alla pioggia dei giorni addietro. Timidi ma piacevoli raggi di sole irradiano lo scenario urbano del Kagegakure, celati solo per pochi istanti da qualche nuvola portata qua e là da un leggero venticello. E' l'ora di punta, la quotidianità manifesta tutte le proprie sfaccettature nel centro cittadino, cuore pulsante della vita dove si concentrano le maggiori attività, gli esercizi commerciali e gli uffici di ogni genere. E' più affollato che mai. Tra la moltitudine di anime che popolano il villaggio vi è anche il giovane Uchiha che avanza tra le vie in direzione della piazza principale. Il vestiario odierno è leggermente diverso dal suo consueto outfit sempre scuro. Indossa una t-shirt a mezze maniche di colore verde militare, abbinata ad un paio di jeans di colore nero attillati quanto bastano per il giusto comfort. Ai piedi un paio di stivali stile marines dello stesso colore mentre agli arti superiori scoperti recano l'armamentario ninja composto da vambracci e guanti. Stavolta anche il coprifronte con l'effige del villaggio del Suono non è più al braccio bensì è stretto sulla fronte di modo da tenere a bada la folta chioma grigia della frangia dai frequenti sospiri del vento. < ... > L'aria è la solita di chi se ne sta sulle sue, almeno per ora, non appena giunto alla soglia dell'immensa piazza andrebbe a ricercare con le nere iridi un posto dove passare quelle ore di pausa tra un allenamento e l'altro, magari mettendo giù un boccone vista l'ora. Il primo posto all'ingresso dello spiazzo dovrebbe essere un chioschetto ramen con dei tavolini all'esterno, mentre a seguire ce ne sono tanti altri, tutti con parecchia gente seduta o al bancone a dare le ordinazioni. Ma per il momento staziona fermo, in procinto di decidere se concedersi qualche attimo di pace lì oppure ritornare nuovamente al campo di allenamento al distretto. [Equip: Vambracci, Guanti ninja]

15:06 Akihit:
  [Piazza principale] Non è un giorno molto positivo per Akihit. Il giovane vestito con pantaloni strappati e una canottiera a dir poco usata, sta per le sue in cerca della sua prossima vista. In mezzo alla folla si nasconde molto bene grazie alla sua bassa statura. Si passa una mano tra i suoi capelli tra il biondo e il grigio cenere e nota una signora anziana con un cesto di frutta. Akihito non mangia da giorni e inizia a patire la fame. Decide di seguire la signora e con grande agilità guadagna posizioni nella folla evitando persone quasi come se fossero ostacoli con cui è solito allenarsi. Cammina spedito e sta per raggiungere l'anziana. Con un lesto movimento del corpo e silenzioso si gira su se stesso e si presenta affianco alla signora, afferra una mela dal cesto della signora. Si prepara per scappare, è molto veloce quando inciampa vicino a un chioschetto ramen.

15:24 Vika:
  [Piazza principale] Il cuore dice di tornare ad allenarsi, la mente invece più saggiamente suggerirebbe di prendersi una pausa come si deve. Tra i due alla fine la spunta il terzo, lo stomaco, che iniziando a brontolare taglierebbe la testa al toro di modo da spingere l'Uchiha ad accomodarsi proprio presso uno dei tavolini esterni del primo chiosco nella piazza. Gli occhi osservano l'ambiente circostante notando diversi volti lì seduti già con le ciotole di ramen bollente davanti, ma nessuno di questi gli è familiare. Va sedendosi, poggiandosi comodamente contro lo schienale della sedia rivolgendo le spalle al chioschetto, godendosi così la vista della piazza e su quel via vai di gente che anche all'ora di pranzo sembra correre all'impazzata in preda a millemila adempimenti da portare al termine in non si sa quanto. < Buongiorno, prendo una bella ciotola di ramen di verdure. > abbozza finalmente un sorriso, rompendo quella monotona inespressività, non appena la ragazza delle comande gli si avvicina chiedendogli cosa volesse prendere da mangiare. Stavolta ha imparato la lezione, l'ultima volta in quel di Otogakure che prese il ramen di maiale stava per sbrattare seduta stante nel ristorante. Non ci tiene molto alla linea, anche perchè con il metabolismo che si ritrova sempre magro e longilineo resta, ma in ottica allenamento nel pomeriggio meglio mantenersi leggeri. Per il momento nulla sembra turbarlo, congedata momentaneamente la cameriera, ritorna nuovamente a scrutare il mondo che lo circonda, non ancora avvedendosi di alcunché lì poco distante da quel chioschetto. [Equip: Vambracci, Guanti ninja]

15:33 Akihit:
  [Piazza principale] La caduta sembra averlo indebolito più del solito. Alza il ginocchio e nota una leggera sbucciatura. Di solito non se ne sarebbe importato nulla ma è completamente malnutrito e le energie iniziano a mancargli. Con le mani appoggiate a terra cerca di rialzarsi e con molta fatica ci riesce. Si appoggia ad un muretto lì vicino quando nota la mela a terra tutta spiaccicata dalla folla non curante di un pezzente come lui. Sta per piangere dal dolore causatogli più dalla perdita della mela che dalla caduta...quando nota un chiosco di ramen. Decide di entrarci e attira l'attenzione della cameriera in assoluto silenzio. Esordia < Scusi avete qualcosa da mangiare?> sussurra con le poche forze rimaste...<Non mangio da giorni...>. Ma la cameriera gli nega sia il mangiare che un'eventuale risposta cacciandolo direttamente. Sconsolato si guarda in giro bramoso delle ciotole di ramen nei tavoli dei clienti e zoppicante si reca verso l'uscita..

15:53 Vika:
  [Piazza principale] In alto il sole sovrasta la piazza, illuminando ogni angolo della stessa in quei frangenti in cui il transitare di qualche nuvola smette di fungere da ostacolo. Il riflesso dei raggi sulla placchetta metallica del Suono all'altezza della fronte fa da catarifrangente alla luce, tenendo così lontani da quel tavolino i piccioni che, si sa, in un posto del genere sguazzano a centinaia odiosi più che mai alla ricerca di qualcosa da beccare. Ed a quanto pare non sono gli unici alla ricerca di cibo. Palleggiando da un punto all'altro del proprio campo visivo, le iridi color pece vengono attirate dalla voce di spalle della cameriera delle ordinazioni, nella vana convinzione che la pietanza chiesta fosse già pronta, voltandosi così con il busto verso la parte coperta del chiosco dove si trovano bancone e cucina. Purtroppo nulla di tutto questo, osservando invece la scena di un ragazzetto affamato che viene cacciato dalla donna ancor prima di concludere il proprio tentativo di elemosina. Contestualmente, ecco uscire però da dietro il bancone una seconda ragazza avente tra le mani proprio la ciotola di ramen con le verdure tanto agognata, al punto che alla sola vista di essa un chiarissimo ed evidente brontolio dello stomaco esalerebbe prima di trovar la propria pace. < Si è lui grazie! > va rispondendo non appena la ragazza, giunta dritto per dritto al tavolo, gli chiederebbe conferma dell'ordinazione fatta mostrandogli la ciotola, afferrandola dunque con entrambe le mani e posandola celermente sul tavolo prima di rischiare un ustione di primo grado essendo bella fumante. < Aaah pancia mia fatti capanna > soddisfatto, va approcciando al pasto andando con le mani a spezzare le due bacchette di legno tenute insieme ed apparecchiate lì sul suo coperto, mentre con la bocca va soffiando sulla superficie brodosa nel tentativo di accelerare il processo di raffreddamento ed ingurgitare quanto prima il suo pasto. Almeno queste le sue intenzioni sottovalutando ancora la presenza di Akihit che potrebbe confermare o ribaltare il verdetto. [Equip: Vambracci, Guanti ninja]

16:04 Akihit:
  [Piazza principale] Si avvicina all'uscio del chioschetto. Alza gli occhi al cielo e nota un sole che acceca gli occhi. Eppure per lui non è una bella giornata. Ha gli occhi color verde pieni di lacrime quasi come se stesse per iniziare a piangere. La pancia comincia a brontolare come mai prima d'ora. Purtroppo non vede soluzione... si volta a vedere quei tavoli pieni di cibo e ha capito una cosa: deve mangiare o non sarebbe sopravvissuto ancora per molto. Finge di uscire dal chioschetto e rientra con aria furtiva nascondendosi in un angolo. Si avvicina quatto quatto verso la cucina situata sul retro quando nota una ciotola di ramen appena servita ad un ragazzo li vicino. Si avvicina incuriosito e affamato quasi come se l'odore di quel ramen lo stesse attirando verso una trappola. Si avvicina ad un ragazzo e nota i suoi guanti. Comprende che è un ninja e che quindi una volta scontratosi con lui avrebbe avuto sicuramente la peggio. Non sa cosa fare non può ne rubargli la ciotola e ne elemosinare ad un ragazzo come lui del cibo. Si avvicina al ragazzo e decide di salutarlo cercando di fargli pena <Salute!>

16:22 Vika:
  [Piazza principale] It'me and you, è questa la situazione tipo, nel mentre continua a soffiare su quella ciotola di ramen in attesa di poter iniziare a mangiare. Intorno tutto si è annullato, di botto la moltitudine di passanti ed i vicini di tavolo sono come spariti in un puff nella testa del giovane Uchiha il cui unico pensiero è quello di avventarsi sulla sua "preda". La destra tenendo ben salde tra le dita le due bacchette di legno, andrebbe sollevandosi dal tavolo per intingerle nella ciotola e mescolarne il contenuto, afferrando poi con il gioco di presa un pezzo di carota con l'intento di portarlo alla bocca. Questo almeno nelle intenzioni. < Mhm? > mugugna, nel mentre il movimento del braccio viene interrotto proprio in prossimità della cavità orale dal sopraggiungere di Akihit, lasciando così svanire nel nulla quella mistica e bucolica atmosfera mentale che si era venuta a creare, riportando l'Uchiha nuovamente coi piedi per terra. < Sto peggio di te guarda non ho monete > poche parole, quasi infastidite, in risposta osservando con disprezzo che trattasi del medesimo fanciullo cacciato poco prima dall'ingresso del chiosco, mai visto prima d'ora. Del resto il fatto che abbia giusto i soldi per pagarsi il pranzo non è una bugia. Poco prima si stava allenando e non è per nulla suo stile ostentare abiti di lusso o oggetti di valore, tant'è che le uniche cose sbrilluccicose sono proprio il coprifronte ninja e la placchetta sulle nocche dei guanti da combattimento, null'altro. Lo scruta quel fanciullo, osservandone il vestiario trasandato e strappato, attendendo la sua prossima mossa. Desisterà passando appresso oppure incalzerà senza demordere ottenendo il suo scopo? [Equip: Vambracci, Guanti ninja]

16:51 Akihit:
  [Piazza principale] < Sono Akihito Kokushibo...> si presenta timido.. Vede il ninja che stava per mangiare e capisce che l'ha interrotto. <Sto cercando del cibo...per favore non mi giudicare sono lune che non mangio>. Continua guardando con aria furtiva nei dintorni < Sto per fare una cosa non giusta... ma sono allo stremo delle mie forze... per favore non mi denunci...> Lo guarda con aria disperata e gli lancia un'ultima occhiata prima di allontanarsi per commettere l'atto, quasi come se avesse chiesto il permesso di farlo. Si avvicina alla porta della cucina ed entra di soppiatto. La porta non ci cigola non essendo in legno e si arrottola per arrivare a nascondersi sotto un bancone della cucina. Allunga la mano da sotto in cerca di qualcosa da mangiare ma non riesce a prendere nulla. Con la mano fa a tastoni sul bancone da cucina fino a trovare due bacchette. Allora sempre molto furtivamente, almeno così crede lui, si sposta da un bancone all'altro quando sbagliando una capriola va a sbattere contro l'altro bancone creando un baccano assurdo! < Aia! > esclama dimenticandosi che stava compiendo un crimine. Subito viene raggiunto da camerieri e cuochi che accorrono per capire il motivo del tintennio delle pentole sul bancone e chi avesse gridato. Cerca inutile di afferrare qualcosa da mangiare e riesce a malapena a prendere un frutto. Lo ingurgita più velocemente possibile quando viene afferrato da un grosso umone

17:22 Vika:
  [Piazza principale] Osserva il fare strambo di quel ragazzo ascoltando l'incipit della sua presentazione che conferma quindi il fatto di non averlo mai visto. Del resto, non è un assiduo frequentatore di quella porzione del villaggio durante il giorno, il centro e la piazza principale vivono h24, ma è soprattutto al calar delle tenebre quando insegne di ogni tipo e colore illuminano la notte rendendo quel quartiere un variopinto luna park e luogo di divertimento a renderlo particolare. < Io sono Vika. > esordisce anche lui, omettendo volutamente ulteriori dettagli anche perchè una volta interrotto andrebbe finalmente a completare il suo tentativo di addentare il boccone, riportando nuovamente le bacchette alla bocca. A seguire anche un secondo, ed un terzo, ad una velocità ipersonica uno tira l'altro non soltanto per la fame, ma anche per la curiosità suscitata dall'osservare cosa abbia intenzione di fare Akihit, le cui parole non sembrano preannunciare nulla di buono - almeno per lui. La mancina va ad afferrare la ciotola di ramen per sollevarla dal tavolo e così permettere all'Uchiha di rivolgere il proprio busto dalla vista della piazza all'ingresso del chiosco alle sue spalle, mentre lo sguardo accompagna i movimenti del giovane randagio fino a che non scompare alle spalle del bancone in direzione della cucina, avendo perfettamente capito solo ora quali fossero le sue intenzioni. < Ora le prende di brutto > esclama quasi divertito, mentre la destra andrebbe ad afferrare anche l'ultimo pezzo vegetale rimasto a galleggiare nella ciotola prima di godersi la prossima scena. Infatti a dispetto delle dimensioni, il ragazzetto con la leggiadria di un elefante non riuscirebbe nel suo intento furtivo di sgraffignare qualcosa da mangiare, creando un trambusto tale da mettere subito in allarme l'intero personale del chiosco. Tra questi in primis il cuoco, un omone grosso a mò di armadio tipo 2 metri per 2 metri, che corre in direzione di quel trambusto e celando all'esterno agli astanti la scena di cosa stia accadendo all'interno della cucina. < Qui si mette male meglio darsela a gambe > in effetti, se qualcuno ha visto la scena, con Akihito partito dal suo tavolino per andare all'interno, potrebbe benissimo pensare che il mandante di quell'azione sia stato proprio lui. Sicché alle prime urla del cuoco, una volta colto in flagrante quel poveraccio di ragazzo, andrebbe di fretta e furia a riporre sul tavolo la ciotola ormai semivuota per alzarsi dal suo posto, ricercare nelle tasche dei jeans l'esatto ammontare di monete che quel conto si ipotizzi richieda e lasciarle lì accanto sul tavolo prima di sparire in mezzo alla folla nella piazza, potendo anche solo immaginare quale orrenda sorte attenda quel matto di Akihito per un tozzo di pane. [Equip: Vambracci, Guanti ninja] [EXIT]

17:39 Akihit:
 Akihito pietrificato da quell'omone alto due metri viene afferrato. Ormai la vita gli passa davanti agli occhi quando il cuoco invece lo risparmia tirandogli un bel calcione e cacciandolo una volta per tutte dal locale. Per pietà però gli butta una mela dietro. [EXIT]

Una mattinata come tante nel centro di Kagegakure, è ora di pranzo e seduto nella piazza principale ad uno dei tanti chioschetti Vika fa la conoscenza di un giovane mendicante di nome Akihito che cerca in tutti i modi di sgraffignare qualcosa da mangiare, fino ad intrufolarsi nella cucina e farsi scoprire dal cuoco che gliene suona di santa ragione.