Revelations

Quest

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20:22 Shizuka:
  [Bazaar - Magazzini] Eccoci arrivati alla serata della verità, come predetto all'amica si è mascherata alla meglio per non sembrare nemmeno lei. Ha utilizzato quel prodotto specifico per coprire i tatuaggi recuperato nel quartiere dello spettacolo di Konoha e consigliato anche a Shiroichi per nascondere il tatuaggio Anbu, così la di lei carnagione risulta più scura e la tinta non scivola via con l'acqua. E grazie al cielo dato che piove e lei non ha nemmeno potuto portare un ombrello per non dare nell'occhio! Gli orecchini sono stati rimossi tutti, eccezion fatta per il piercing ad anello sul lato sinistro, tutti i richiami alle farfalle sono stati eliminati, sul viso indossa quella maschera che si è fatta fare su misura, parte bassa completamente coperta da mascella e mandibola di fattezze umane, in grado pure di aprirsi meccanicamente. Gli occhi sono truccati in maniera molto più aggressiva, rendendoli più affilati e piccoli di quanto sono in realtà, i capelli rossi sono stati stretti e nascosti sotto quella parrucca bionda, prevalentemente dal taglio corto, con qualche ciuffo più lungo sparso in maniera vaga, persino le sopracciglia sono state ricreate con il medesimo colore. Indossa dei vestiti candidi, un maglioncino a maniche lunghe e collo alto, molto aderente che accentua le forme abbondanti che non sono in alcun modo state nascoste, i pantaloni invece sono dei jeans neri, un poco lisi ma che non lasciano intravedere la pelle sottostante, che comunque è stata scurita per precauzione, ai piedi degli stivaletti alla caviglia, bianchi con un minimo di tacco, giusto per renderla un poco più alta alla vista. Insomma è tornata a vestire i panni di quella scontrosa figura di Hime Otatsu che di per se aveva smesso di muvoere, allontanandosi dall'Ochaya e dai rischi che esso ne comportava per se stessa e per i suoi cari. In effetti già all'ora aveva rischiato di infilarsi in qualcosa di più grande di lei e al momento è proprio quello che sta facendo di nuovo. Dovrebbe trovarsi lì con la Fennec, che tuttavia non vede arrivare, il cellulare tenuto nella tasca dei pantaloni non vibra nemmeno in avvertimento per l'assenza, fortunatamente le aveva lasciato il punto di ritrovo via messaggio poco prima. Gli occhi blu non sono stati toccati minimamente, sono i suoi naturali e si spostano a destra e manca alla ricerca di qualsivoglia elemento non previsto, come un osservatore oscuro o simili. Cercherebbe inoltre di concentrarsi nel ricercare appunto la presenza di chiunque nell'area, che dovrebbe essere abbastanza desolata a detta almeno della Sabaku, eccezion fatta per loro due ed eventualmente Ojima, qualora decidesse di presentarsi. Il chakra scorre impetuoso in quel corpicino forse in maniera più agitata del solito, cosa che non sa se associare alla presenza del fuoco nel suo nuovo bagaglio elementale o se al nervosismo dei giorni passati. [Chakra ON][Riferimento delle attuali sembianze di Shizuka: https://i.pinimg.com/564x/18/c8/9c/18c89c931cd135fba1fee13e98742a1b.jpg]

Si apre nuovamente il sipario, ma questa volta tra le sabbie. L'intrecciarsi di fato e volontà ha fatto si che il palcoscenico di oggi sia il quartiere dei bazaar di Suna, dove si presuppone che i protagonisti della nostra vicenda possano essere in grado di trovare un minimo di pace e privacy. Dopo aver consegnato il messaggio a Kiri, infatti, Shizuka non ha potuto far altro che cercare di camuffare il proprio aspetto e dirigersi sul luogo prestabilito dell'incontro, nella speranza che la sua interlocutrice si faccia viva. Ormai il buio incalza e questa zona di Suna non è che illuminata da luci fioche e incerte. La penombra è ormai strisciata su tutto il settore e le nuvole in cielo non fanno altro che ricoprire il tutto con un tristissimo velo d'acqua. Non v'è vento. La pioggia si abbatte sul circondario come un pesante e indelebile velo che opacizza tutto e rende ostica la visibilità, oltre a costringere la maggior parte delle persone a rintanarsi nelle proprie abitazioni o in luoghi comunque asciutti. Shizuka, quindi, si ritroverà a spasso tra le tende. Tende probabilmente piene, ma per strada sarà potenzialmente sola. Un leggero mormorio di fondo si contende la scena con il rintoccar della pioggia sulle superfici, mentre innanzi a lei a una decina di metri di distanza, potrà vedere quello che è stato indicato come luogo di incontro. Si tratta di una tenda leggermente più grande delle altre, ci base circolare ampia forse una trentina di metri di diametro. Al suo interno non v'è luce, ne vita. E' completamente vuota e spenta e se si prova a spiare oltre la tenda dell'ingresso principale, l'oscurità pare essere in grado di fagocitare anche te. Shizuka, però, potrà esserne certa. E' quello il posto giusto. Potrà percepire quasi un istintivo richiamo nei confronti di quella struttura tanto misteriosa. Un richiamo che le suggerisce di non aver troppa paura di quel buio. Che le suggerisce di avere fiducia. Quindi sarà assolutamente libera di scegliere sul da farsi, la nostra ragazzina. Il vialone, costeggiato su entrambi i lati da tende e bazaar di dimensioni e natura differenti è ampio circa cinque metri, seppur irregolare. Innanzi a se, alla fine di questa strada, la grande tenda oscura torreggia e risalta nella pioggia. Cosa conviene fare? Aspettare la signora Ojima? Addentrarsi nella tenda sconosciuta? Ognuno è artefice del proprio destino. Ora più che mai.[Iniziativa Libera]

21:03 Shizuka:
  [Bazaar - Tendone] Kore non sembra arrivare, eppure il punto di ritrovo non è molto lontano da lei, qualche metro appena ormai e non c'è tempo da perdere. Si guarderebbe ancora un poco intorno sospettosa, provando a concentrare le sue forze sull'individuare presenze eventuali attorno a sè cosa che è un'arte basilare che insegnano all'accademia a ogni buon ninja. Ormai con le proprie capacità dovrebbe percepire un'area abbastanza ampia ma decide di focalizzarsi su quella tenda che pare fronteggiarla, sia all'interno che all'esterno dirigerebbe la sua attenzione anche se il buio probabilmente le impedirà di ottimizzare quella ricerca minuziona. In ogni caso che sia andato a buon fine il tutto o meno la biondina si avvicinerebbe all'ingresso, scostando la tenda e vedendo quel buio totale che sembra volerla trascinare con se. L'oscurità può essere un male, oppure un'opportunità in fondo, lei che il sangue lo ha nero come la pece non teme quella tinta, con un'amico Nara non dovrebbe nemmeno temere le ombre. Un profondo sospiro prima di passare oltre quell'ingresso, mantenendosi tuttavia sul bordo della struttura, cercando anche parzialmente di dissimulare la propria presenza, così da diventare un tutt'uno con quel buio pesto, nonostante il maglioncino bianco. Si muoverebbe poco dunque, quello che le consente di smettere di lavarsi da capo a piedi ma continuare a gocciolare in un luogo che non conosce. Non sa nemmeno se qualcuno si presenterà quella sera, però un'idea su come ampliare la propria capacità visiva le sovviene, anche se in cuor suo spera ancora che la Fennec la raggiunga. Ha scelto di non usare il suo cellulare per ora, non vuole rivelare la propria posizione in maniera così scontata e banale qualora li dentro vi fossero dei nemici e non degli alleati. In fondo se ciò che ha in mente dovesse funzionare potrebbe approfittare di una doppia visione. [Chakra ON][1/4 Percezione della presenza]

Il tempo viene scandito da ogni singolo rintoccar della pioggia sul suolo. Anomala questa condizione, almeno nel settore di Suna! Tuttavia nessuno sembra farci realmente caso. Shizuka sembra essere più preoccupata, giustamente, per l'assenza della propria compagna. Peccato che non si possa far molto a riguardo. La priorità assoluta viene data all'incontro con la signora Ojima... e l'assicurarsi che la sua compagna stia bene diviene un obiettivo secondario. Quella tenda, quindi, finisce per attirare definitivamente l'attenzione di Shizuka e convincerla a farsi fagocitare dall'ombra. Il suo avvicinamento è cauto. Ponderato. Ed è chiaro che i suoi sensi le suggeriranno di non essere sola. Alla fine quel mormorio tra le tende, qualcuno deve produrlo no? Di gente in zona ce ne è eccome! Eppure quella tenda sembra essere dannatamente vuota. Sembra esserlo almeno fino a quando la Kokketsu non decide di infilarvisi all'interno. Il buio la fagocita, ma contrariamente a quello che si sarebbe potuta aspettare, non è l'oscurità totale ad accoglierla dall'altro lato. La penombra regna sovrana, eppure si vede stranamente bene. Non sembra esserci bisogno di luce alcuna. Casse e scatoloni sono accatastati qua e la, mentre l'unico spazio libero risiede nel centro della tenda, dove una grossa colonna di legno si fa sostegno portante di tutto quel tessuto beige. Alla base di questa colonna v'è una signora anziana estremamente bassa e seduta su una cassa di legno. Vicino a lei sosta un bastone di legno intagliato alto quasi il doppio della sua padrona, e nel mentre le sue mani sono occupate da un pezzo di pane probabilmente rinvenuto proprio nella tenda e farcito con chissà cosa. Le sue palpebre sono ridotte a fessure, ma è chiaro che non stia dormendo. I suoi capelli grigi sono una testimonianza dell'inesorabilità del tempo, ma sono comunque estremamente ordinati e raccolti. Per essere un'esponente del settore povero, sembra tutt'altro che una barbona. L'ingresso di Shizuka non passerà inosservato. La donna, infatti, non mancherà di schiudere le labbra per prima, ma solo dopo aver finito di masticare quel piccolo e ambizioso boccone. <Quindi tu sei la ragazza di cui mi ha parlato Zetsu.> La sua vocina è stridula, ma non a tal punto da risultare fastidiosa. Anzi. <Mi aveva accennato che avresti provato a cercarmi.> Ridacchia, salvo poi tornare a strappare un morso al panino. Sta alla Kokketsu, ora, mettere in tavola le proprie carte nella maniera che ritiene più opportuna. La vecchia non si è presentata, ma ha fatto un nome ben preciso. E' il caso di fidarsi?[Sig.ra Ojima: https://cdn.myanimelist.net/images/characters/15/221915.jpg][Iniziativa Libera]

21:36 Shizuka:
  [Bazaar - Tendone] Beh a quanto pare quel buio non era poi così buio, anche se è molto strana quella situazione. Inutile nascondersi quasi, anche se di scatole e scatoloni ce ne sono parecchi che possano fare al caso suo e al centro di quel palcoscenico c'è appunto una figura anziana, un bastone accanto a lei, estremamente ordinata per appartenere al quartiere povero di Kiri, dove solitamente si gironzola con degli stracci in giro. La osserva da lontano, l'idea di forgiarsi di occhi aggiuntivi ormai non le serve più, forte forse di quell'aspetto non suo farebbe qualche passo avanti, mostrandosi di fronte a lei in quell'area illuminata quasi per magia si potrebbe credere. Non ha bisogno di essere scortese, anche se indossa i panni di colei che in realtà era stata a suo tempo il suo sfogo per la rabbia. << Buonasera Signora >> Non la chiama per nome, come se non volesse suggerirle indirettamente chi dovrebbe essere, eppure si inchina leggermente in avanti, in segno di rispetto e saluto. << Come sta lui? E' riuscita a fargli smaltire i bollenti spiriti? >> Ovviamente si riferisce all'idea di andare ad aiutare qualsivoglia sopravvissuto alla vecchia Kiri, ma ancora una volta non si espone eccessivamente non immediatamente. << In effetti volevo cercarla per avere altre informazioni riguardo all'attuale situazione. Mi sembra così stupido non aiutare quando si ha la possibilità di farlo. Vorrei capire se per me sia possibile fare qualcosa di concreto e come soprattutto. >> E' chiaro che parlare così vagamente non giova a nessuno, inoltre è come se stesse chiedendo a un'anziana di spiegarle cosa fare. Nuovamente cerca consiglio, un suggerimento per proseguire nella direzione più corretta, senza inciampare e farsi male. [Chakra ON][1/4 Percezione della presenza]

Situazione strana, invero. Quel buio non buio è anomalo oltre ogni comprensione. Peccato che la giovane Shizuka non abbia potuto interagire con Mattyse o Keiga riguardo le interazioni con questa simpatica nonnina. E' una donna dal carattere peculiare... ma ancor più dalle peculiari abilità. Tempo al tempo, però. Verrà il momento in cui tutto sarà chiaro. Nascondersi non serve a nulla. La signora Ojima è protagonista e padrona di quel palco, a tal punto da non scomporsi neanche un po' nel momento in cui la ragazza inizia a muovere le prime richieste. Ovviamente il primo pensiero va a Zetsu. <E' stato impossibile spegnere i bollenti spiriti di quel testone.> La risposta lascia spazio alle più tristi elucubrazioni, eppure lei ridacchia al pensiero. Non ci saranno spiegazioni per Shizuka. Ojima non si sbilancia più di tanto e lascia che sia l'altra, almeno inizialmente, a condurre la discussione. Si lascerà andare ad un commento spiazzante solo nel momento in cui Shizuka si macchia di una eccessiva sicurezza di se. Le labbra segnate dal tempo della vecchia signora si schiudono ancora una volta, quindi. <Sei sicura di averla questa possibilità?> Domanda a bruciapelo, serissima. <Temo che la situazione sia assai più grande di te...> scuote la testa, in segno di diniego. <... o di me. Non fa differenza.> Insomma, magari Shizuka ha anche ragione, ma è proprio sulla natura di quella possibilità di aiutare e sulla sua effettiva esistenza, che bisogna ragionare. <Mmmh... fare qualcosa di concreto...> borbotta, comunque dimostrando di non aver completamente abbandonato l'idea di provare a fare qualcosa. La vecchia, dunque, poggia il resto del suo panino sulla cassa di legno e con un balzello si rimette in piedi. Schiena curva e bastone alla mano, muove qualche passo verso Shizuka e si ferma ad appena due metri da lei. <...> la scruta per qualche frazione di secondo senza dire niente, salvo poi lasciarsi scappare un sorrisino beffardo e un'occhiata di sfida. Le sue palpebre si sono schiuse appena e finalmente si riesce a vedere il bianco dei suoi occhi, oltre che le sue pupille. Non è un'espressione malvagia, invero... ma di sfida! La stessa espressione che si può apprezzare sul volto di chi -sa il fatto suo-. <Eri più bravo un tempo, vecchio mio...> Ridacchia la signora Ojima, continuando a guardare in direzione di Shizuka. Che cosa intende? <O forse sono diventata troppo brava io.> Se la ride ancora sotto i baffi, quando ecco che il bastone di legno viene sollevato leggermente e [STOMP!] sbattuto una singola volta sul pavimento. Al momento dell'impatto, la luminosità della stanza si distorce appena. Quell'ombra che pervadeva ogni cosa sembra quasi stretcharsi e allungarsi verso il punto di contatto con il bastone. Solo per una frazione di secondo, prima che quel moto si inverta completamente. Dal punto del rintocco infatti, l'oscurità si strappa e inizia a ritirarsi. Esattamente come una pietra che, gettata nello stagno, genera un'onda concentrica che si allarga sempre di più, la vecchia ha generato un'onda in grado di spazzare l'ombra e lasciare dietro di se il classico tepore e la luminosità di una tenda illuminata da una lanterna. <La segretezza non serve più a molto, temo.> Borbotta la vecchia, mentre scompare quello che a tutti gli effetti potremmo classificare come un genjutsu di livello spaventosamente alto. Quella cortina nera viene allontanata, simulando l'effetto di una coperta nera che vien sfilata da sopra un vecchio mobile. E mentre il mondo si spoglia, più di un segreto vien rivelato al mondo. Shizuka potrà sentire una presenza alle proprie spalle. Una presenza alta e imponente, ma altresì familiare. <Mannaggia... ho perso la scommessa.> Quella voce è familiare. <Ho puntato troppo sulla speranza che la vecchiaia ti avesse fatto perder colpi, Mikage.> A Shizuka basterà volgere il capo verso le proprie spalle per scoprire dapprima che la via di fuga è chiusa... e poi che le è stata tagliata da niente meno che Shinzou in persona. <Sei tu quello mal ridotto.> Insomma... all'improvviso Shizuka si ritroverà ad essere attrice muta di un siparietto quasi comico. Due vecchi amici a confronto.[Sig.ra Ojima: https://cdn.myanimelist.net/images/characters/15/221915.jpg][Iniziativa Libera]

22:19 Shizuka:
  [Bazaar - Tendone] Quando le giunge la conferma che nulla ha potuto fermare il ragazzo un sospiro profondo viene emesso da quelle labbra: << Ho appena ucciso qualcuno quindi... >> Borbotta più a se stessa che a qualcuno in particolare. Però la consapevolezza che quelle sue parole, quelle sue azioni, portino la vita degli altri a cambiare anche in maniera così radicale la porta a comprendere sempre di più i rimproveri di Nobu. L'anziana la lascia parlare, risponde alle sue domande e le pone delle domande che in realtà vanno a toccare dei tasti ben scoperti della rossa ormai bionda per stasera. << Se devo essere onesta, più apprendo informazioni riguardo a quanto avviene più mi sento impotente. Più il mio spirito vacilla fra cosa è giusto fare e cosa invece è più comodo fare. >> Lei non ha la minima idea di cosa possa o meno fare e dopo l'incontro con il Mizukage non sa nemmeno bene se sia giusto mettere a repentaglio un intero villaggio per magari qualche cadavere. Eppure la loro piacevole conversazione viene interrotta. L'anziana pare accorgersi di qualcosa che agli occhi blu della Kokketsu risultano invisibili. Lei ha avuto l'ardire di attraversare una soglia oscura, che in realtà non era altro che un genjutsu di alto livello che viene sciolto in breve dalla stessa creatrice di esso. Invero la Chuunin è confusa, spaesata quando la nonnina abbandona la segretezza in maniera totale. Impossibile non percepire quella presenza imponente alle proprie spalle, ma non appena ne sente il tono di voce, un sorriso le compare sul faccino, che tuttavia è celato dietro a quella maschera di dentatura umana. << Ero sicura che mi avesse messo qualcuno alle costole. Una piccola Kunoichi che sfugge alla rete di informazioni di un Kage deve essere stato un bel fastidio eh? >> Domanda, con un tono pacato, girando appena quel viso mascherato e quegli occhioni grandi verso il suo interlocutore, nonchè probabilmente stalker degli ultimi giorni. << Nonno >> Saluta in quel modo familiare quello che rimane del compagno di squadra che è tornato dentro le mura non da molto tempo. Ora non sa nemmeno cosa ci faccia lì, nè di chi fidarsi esattamente ma di certo qualche informazione in più riuscirà ad averla, sempre se ne uscirà viva! Nemmeno si scosta in realtà da davanti a lui, rimane lì parzialmente girata però, come per riuscire a tenere d'occhio entrambi i presenti. [Chakra ON]

La vecchia Ojima mugugna, pronta a rimbeccare ancora una volta la ragazzina. <Se pensi di avere un ascendente così forte su uno sconosciuto, dovrò darti una pessima notizia figlia mia...> Non lo dice con cattiveria. E' serena e saggia, come ogni vecchio che si conviene. <Dovrai impegnarti molto più di così, se davvero vuoi assumerti questo tipo di responsabilità.> E' una risposta controversa, ma che lascia spazio ad ampie riflessioni. E' un modo per sollevarla di un fardello che non si merita e, allo stesso tempo, per spronarla a fare di più, se veramente ritiene che sia la cosa giusta da fare. <Se può consolarti... prima o poi lo avrebbe scoperto a prescindere e sarebbe partito comunque. La differenza è che adesso c'è ancora un pizzico di speranza.> Se invece fosse partito troppo tardi, sarebbe morto ancor prima di lasciare Kagegakure. Sarebbe morto dentro. Intanto lo sguardo della signora Ojima si sposta sul vecchio Anbu. <Vi conoscete già?> Borbotta, leggermente spiazzata dalla cosa. Pensava di aver scovato una spia... non di aver tolto il mantello dell'invisibilità al nonno della Kokketsu. <Ah, poco male...> taglia corto, voltandosi e tornando al proprio banchetto di legno, così da risalirvi e agguantare il panino. <Da quanto tempo mi segui, Kaguya?> domanda la vecchia mentre si rimette seduta con fatica. <Poco meno di dieci minuti.> Ammette l'altro, ridacchiando. <In tutto questo tempo non avevo mai preso in considerazione che a nasconderli fossi tu.> L'occhio affilato di Shinzou scruta la vecchia con aria di sfida, che dal canto suo sembra cullarsi nella consapevolezza di aver fregato uno dei più grandi Anbu di Kiri fino ad ora esistiti. <Sei proprio diventato vecchio.> L'altra lo rimbecca, dando inizio ad un battibecco tra anziani permalosi. <Si, ma almeno io non devo usare un bastone.> E l'altra... <Solo perchè non avresti come mantenerlo.> Chiara allusione al fatto che l'altro sia ormai privo del braccio destro. Ad ogni modo, è l'intervento di Shizuka a riportare entrambi alla realtà. La rimpatriata è finita. Shinzou si porta al fianco destro della ragazza e le posa la mano sinistra sul capo. Il suo agire non è ostile, e non lo sono neanche le sue parole. <Spesso sono proprio le cose più semplici a sfuggire alla vista. Specialmente se ricevono anche una fortuita spiantarella.> I due bambini non sarebbero mai riusciti a sfuggire agli anbu, senza l'aiuto della signora Ojima. Finalmente tutti i nodi stanno venendo al pettine. Intanto Shizuka ammette di aver avuto il presentimento giusto. L'avrebbero pedinata... e su questo Shinzou non può che rincuorarla. <Sei fortunata che abbia messo -me- alle tue costole.> Ammette quasi severo, scrutandola con la coda dell'occhio. <Dovrò insegnarti qualche trucchetto del mestiere... così quando vorrai passare inosservata, ci riuscirai in maniera più efficace.> Insomma, le rende implicitamente noto che la loro strategia è stata fallace in alcuni punti. In qualche modo è stato facile scopirli o pedinarli... e l'unica loro fortuna è che Shinzou è un uomo dalla morale più che integra. Abbastanza da non eseguire pedissequamente ordini senza prima essersi sincerato che sia la cosa giusta da fare. <Posso sapere cosa sta succedendo?> Domanda infine, rivolgendosi sia alla Ojima che a Shizuka. Sarà proprio la rosata ad avere l'onore di fare un preambolo sulla situazione. Almeno ora, senza il Mizukage di mezzo, potrà dirgli la verità. O forse no? Ci si può ancora fidare di Shinzou o sta recitando una parte? D'altro canto... Mikage ancora tace![Sig.ra Ojima: https://cdn.myanimelist.net/images/characters/15/221915.jpg][Iniziativa Libera]

23:01 Shizuka:
  [Bazaar - Tendone] Viene rimproverata e in parte assolta da quel peso che si stava caricando addosso. E' difficile destreggiarsi fra responsabilità o meno. Probabilmente ancora una volta pensa di essere ben più di quanto non sia in realtà, gli equilibri del mondo non dipendono da lei, non ancora, ma come dice l'anziana il fatto che lei possa essere importante dipende dalla rossa stessa. << Se c'è ancora speranza sarebbe il caso di seguirla no? >> Domanda retoricamente, anche se sa che ora l'attenzione è ben su altro. Infatti quella sorta di battibecco in parte la fa sorridere, sembrano due vecchissimi amici che si punzecchiano l'un l'altro, visti a cuor leggero sembrano davvero una bella accoppiata. E' stata lei a condurre Shinzou e quindi il Mizukage verso Ojima, lei a lasciargli trovare quel tassello mancante che non sa se sia importante e quanto. Però pare che quelle sue parole ri riconducano alla realtà: << Si sono stata fortunata che tu sia tornato in tempo per pedinarmi. Altrimenti mi sarei trovata dietro qualcun'altro molto meno amichevole. >> Ne è sicura, è stata fortunata anche della di lui sopravvivenza, che certo non è avvenuta perchè lei lo ha chiesto. << Sono disponibilissima a imparare ogni trucco del mestiere, il fatto di essere bassi aiuta? >> Domanda in maniera retorica, lo ha visto in azione anche se minimamente, averlo come sensei sarebbe solo un onore probabilmente per la testolina rossa. Infine sopraggiunge quella domanda alla quale l'anziana non risponde ma la Kokketsu sì, in maniera ben più che coinvolta ora che si trova a parlare con qualcuno che pensa di conoscere: << Succede che c'è un villaggio la fuori con delle persone che verrà attaccato dalle chimere! Le stesse che noi abbiamo trovato sulla spiaggia a organizzarsi! >> Ma per quale motivo lui non lo sa? E' tornato da così poco da non essere stato messo a conoscenza di quel dettaglio? << Ho conosciuto dei veterani della guerra che sostengono che anni fa sono stati sconfitti perchè i villaggi erano divisi... >> Si interrompe, anche se brevemente, più per riprendere fiato che per altro, << ...Per quanto il Mizukage sostenga che le chimere sono dirette altrove, cosa impedirà loro di attaccare anche noi dopo la vecchia Kiri? >> La domanda è legittima, ma probabilmente nessuno dei presenti ha una risposta a portata di mano. << Io pensavo solo che unire le forze contro il nemico comune sarebbe stato saggio. Solo che non ho la minima idea di come arrivare a comunicare con quella gente! E non so se vogliano collaborare o essere aiutati... >> Questi sono tutti i dubbi che le ha messo in testa lo Hyuga, qualcosa di molto più sensato di un 'andiamo a salvare gente' che anima in realtà il cuoricino della sangue nero. [Chakra ON]

<Mh.> La vecchia Ojima mugugna. Ancora non asseconda quelle parole, ma neanche vi va contro. Speranza... che parola problematica. Per fortuna è Shinzou a rubare la scena per qualche istante, permettendole di isolarsi e riflettere. <Spero tu comprenda che la situazione in cui ti trovi è molto pericolosa, Shizu-chan.> Si appella a lei con quel nomignolo affettuoso, seppur rimarcando la gravità della situazione. <Potresti essere accusata di occultamento di prove, di alto tradimento...> Scuote la testa con disappunto. <Il Mizukage sa essere davvero poco amichevole, in casi come questo.> Per usare un'eufemismo. <E tu ti ostini a seguirlo come un cagnolino scodinzolante.> Lo rimbecca la Ojima, che palesemente non sebra bei sentimenti per il buon Ashura. E' in quel momento che Shinzou solleva lo sguardo da Shizuka e letteralmente fulmina Mikage. <Io sono un Anbu. Ho giurato di servire il mio villaggio e il mio Kage.> Chiunque esso sia. Quelle parole trasudano dedizione e integrità morale. Ashura potrà essere egoista. Potrà essere pessimo a gestire l'economia... ma fino ad ora non si è mai dimostrato un assassino o una persona malvagia. Comunque subito dopo torna su Shizuka. <Sai cosa significa, vero?> Che al termine di quella serata, volente o nolente lui dovrà fare rapporto. La sua integrità glielo impone. <Lo so.> Riferendosi all'esistenza del villaggio. <E so anche delle chimere. Sono stato io a riportare queste informazioni al Mizukage.> Il motivo del suo rientro così tardivo è stato, appunto, un'esplorazione solitaria assai più approfondita di quella prevista nella prima spedizione. Aiutato dai corvi bianchi, Shinzou non solo è riuscito a sopravvivere, ma ha anche potuto farsi un'idea generale su quello che è il quadro all'esterno delle mura, verso est. <Non riesco a capire cosa c'entri Fubuki, invece.> E' questo che al vecchio sfugge. Il coinvolgimento della vecchia e dei ragazzi che per un anno sono stati nascosti da lei. Ebbene, sembra essere arrivato il momento delle risposte. Risposte che, invero, solo lei attualmente possiede. <E' vero, esiste un gruppo di superstiti al di fuori delle mura, precisamente nella vecchia Kiri.> Preambola la Ojima, spezzando il silenzio e riportando l'attenzione su di se. Shinzou la asseconderà aggiungendo qualche informazione a corollario. <Si, e pare che si siano anche riorganizzati abbastanza bene. Non sono semplicemente dei superstiti... la comunità si è riorganizzata e ha proliferato.> La vecchia riprende la parola, quindi, seppur non vi sia sorriso alcuno sul suo viso. <Già.> Momento di pausa. <Pare che la vecchia Kirigakure sia stata.. rifondata, se così vogliamo dire... e che qualcuno abbia preso le redini della società nascente.> Ha smesso di mordicchiare quel panino da un po'. <Questo qualcuno si fa chiamare "Lo Shogun"... e il suo nome è Mamoru Ojima.> Shinzou spalanca le palpebre. Arriva alla deduzione prima ancora che Shinzuka possa anche solo ipotizzare il significato di quel congome combaciante. <Fubuki...> Lui sa... e lei non mancherà di chiarificare tutto anche per Shizuka. <Era il nome di mio figlio.> L'utilizzo del passato non è un caso. Sono passati dieci anni ormai da quando il vecchio mondo è collassato su se stesso. Dieci anni, ormai, da quando la vecchia Ojima si era personalmente convinta di esser rimasta l'unica superstite del suo clan. Una convinzione che, in qualche modo, le aveva donato pace. Una pace che or ora non ha più. Quel viso sembra impassibile. Le palpebre serrate non lasciano trasparire emotività e le rughe d'espressione hanno lentamente anonimizzato il suo volto. Eppure, dentro quell'involucro di rughe e spine, qualcosa si muove con fare turbolento. Intanto, le perplessità della ragazza passano momeneantemente in secondo piano. Non è più solo una questione di sicurezza e prevenzione. A quanto pare si tratta di un vero e proprio affare di famiglia. A quanto pare gli Ojima sono tutto fuorchè una casata in via d'estinzione.[Sig.ra Ojima: https://cdn.myanimelist.net/images/characters/15/221915.jpg][Iniziativa Libera]

23:48 Shizuka:
  [Bazaar - Tendone] Il fatto che lui aggiunga quel nomignolo a quella frase nefasta forse smorza un poco la tensione inizialmente, ma quell'elenco la mette in agitazione non poco soprattutto dopo quel commento relativo al Mizukage: << Ma io non ho fatto nulla di tutto ciò! Le informazioni certe che avevo in mio possesso le aveva già! Si sarebbe solo annoiato a sentirle nuovamente! >> Quel tipo non sembrava particolarmente interessato ad avere notizie già note e al momento la rossa non ha nemmeno menzionato ad alta voce il fatto che sapeva benissimo che i due ragazzini infiltrati fossero degli appartenenti a un clan specifico e dato che l'Anbu vuole fare rapporto è stato un bene non dirlo a voce alta a quanto pare. << Sarebbe stato giusto riportare i racconti del quartiere povero e le dicerie di paese al Mizukage? >> Ovviamente si riferisce alla signora Ojima, che lei non pensava fosse tanto importante; una anziana che nemmeno si nasconde che male potrà mai fare a un Kage? Lei voleva solamente aiutare e ora si ritrova invischiata in un caos molto più grande: << La mia testa a lui non servirà a nulla comunque, si inimicherebbe solo il distretto di Kusa... >> Già quella strana convinzione che il sangue nero sia più unito di qualsiasi altro clan esistente in quel villaggio, chissà se sarà poi così vero davanti agli intrecci politici e a una ragazzina noiosa. Eppure quelle lamentele, quel cercare di rassicurarsi da sola viene meno quando il racconto della donna si fa strada verso di loro. A quanto pare, come sperava in cuor suo, la vecchia Kiri non è solo un villaggetto sparuto, ma una comunità che si è ricreata, che ha proliferato, un'altra Kagegakure insomma che potrebbe si collaborare con loro per sconfiggere quei mostri. Inoltre pare che a capo di quella gente ci sia proprio il figlio dell'anziana che hanno innanzi. Lei non conosce i retroscena di tutto ciò, non sa cosa questo possa significare per la collaborazione o meno fra le parti, però, ancora una volta non riesce a frenare la lingua: << Se sono organizzati possiamo unire le forze contro quei mostri no? Possiamo sconfiggerli insieme! Perchè siamo qui a parlare di tradimenti e prove? Non è una cosa positiva riuscire a far diminuire il numero delle chimere? >> Se tutto fosse semplice e limpido come lo vedono quegli occhi azzurri, forse effettivamente il mondo sarebbe un posto migliore, non riesce proprio a vedere quale sia il problema al momento, basta solo arrivare a stringere un'alleanza, contro il nemico comune. Lo sguardo blu si sposta ritmicamente da una figura all'altra dei presenti, cercando di capire chi sia più sulla lunghezza d'onda della chuunin. [Chakra ON]

La conversazione procede su un sentiero semi-occulto. La ragazzina dice e non dice, a tratti sfidando la perspicacia del buon Shinzou. L'Anbu, infatti, prima la guarda per qualche istante. Poi il suo occhio rimbalza su Fubuki e infine torna daccapo su Shizuka. Nonostante la vecchia non abbia detto nulla e da quelle palpebre serrate dal tempo pare essere impossibile estrapolare un'interpretazione dei suoi pensieri, Shinzou sembra essersi fatto una vaga idea teorica. Quando l'altra pone la domanda alla vecchina, sarà proprio il Fantasma a intromettersi a gamba tesa nel discorso. <Il Mizukage può non essere il più simpatico degli individui, ma ha sempre difeso il villaggio da ciò che lo ha minacciato. Se il tuo obiettivo è il bene di Kiri, allora la risposta è si. Sarebbe stato giusto. Sarebbe stata sua premura decidere a cosa dar peso e a cosa no. Il fatto che tu abbia omesso queste informazioni non ha valore finchè restano dicerie. Se, casualmente, dovessero diventare realtà... beh la questione diverrebbe molto differente. Molto grave.> E' il problema del camminare sul filo sottilissimo che divide la legalità e l'illegalità, dove legalità e giustizia non sono necessariamente sinonimi. Shinzou le patterà la testa ancora una volta, scompigliandole i capelli. <Sei ancora molto giovane.> A cosa si riferisce? Ovviamente alla sua affermazione circa la testa e Kusa. Si allontanerà da lei alla ricerca di una cassa su cui sedersi, mentre le sue labbra si schiudono ancora per proferir parole non propriamente ottimistiche. <Non sottovalutare la Politica e il mondo degli adulti, Shizu-chan. Più volte, anche in passato, si è dimostrata addirittura più forte dei legami di sangue.> Basti pensare ad Hashirama e Madara. Basti pensare alle guerre ninja. Basti pensare al Clan Uchiha. Ad ogni modo, Shizuka non manca di esplicare la sua posizione e la sua idea. In tutto questo Fubuki tace e sembra come impagliata, mentre è sempre Shinzou a parlare. <Sei stata la fuori con me. Sai di cosa sono capaci quelle belve...> Preambola, rievocando il ricordo dei medici devastati in pochi e semplicissimi colpi. <E sai anche quante chimere si stanno dirigendo verso quel villaggio, giorno dopo giorno. Spero che tu ti renda conto di cosa significhi "unire le forze" contro quei mostri.> La guarda serissimo. Del suo atteggiamento paterno traspare ben poco in momenti come questo. E' il suo lato militareggiante a risaltare. <Significa mandare gente a morire per salvare qualcuno che potrebbe non voler essere salvato, per quanto ne sappiamo. Non esiste nessuno scenario in cui saremmo in grado di uscirne senza ingenti perdite. Inoltre non abbiamo uomini a sufficienza a Kiri. La mobilitazione dovrebbe essere molto più massiccia e coinvolgere tutta Kagegakure. Pensi che gli abitanti di Oto, o di Kusa, accetterebbero di andare a morire per un villaggio decaduto?> E cosa non meno importante... <Noi sappiamo che la vecchia Kiri è stata riabilitata, ma per l'opinione pubblica quello è ancora un ghetto per reietti.> Eh già... lì si stanziarono predoni e delinquenti, che ovviamente non furono inclusi nella formazione di Kagegakure. <Purtroppo è così...> La signora Ojima conferma con triste fil di voce. <Se anche glielo chiedessimo, non accetterebbero di essere aiutati.> Ne è sicura, a quanto pare. <Zestu e Nemu mi hanno raccontato la storia di Mamoru. La storia del nuovo villaggio. E' sul rancore nei confronti di Kagegakure che si fonda...> Sospira. <Rancore immotivato, invero... ma pur sempre rancore.> Non scenderà nei dettagli, poichè non sono importanti. Magari sarebbe bello chiedere direttamente a Mamoru, no? <...> La vecchia scuote la testa lentamente. E' palesemente interdetta. Indecisa sul da farsi. Bisognerebbe spintonarla un po' per tirarla fuori da quello stallo. La giustizia razionale e l'amore di madre si contendono quella che sarà la decisione finale: provare a fare qualcosa o assistere alla fine del proprio casato per la seconda volta? In tutto questo, anche Shinzou momentaneamente tace. Persino un Anbu del suo calibro può tentennare.

21:24 Shizuka:
  [Bazaar - Tendone] Lei è solo una bambina che ascolta il discorso dei grandi ora. Per quanto il buon Shinzou non voglia metterla in difficoltà sembra quasi che non ci sia altra scelta e in parte questo modo di vedere le cose è nuovo alla ragazzina ma le si è palesato innanzi in mille modi ormai. Lo lascia parlare, dire quanto il Mizukage tenga al villaggio al bene di Kiri. Lei è confusa, non sa bene come interpretare quelle parole, la gravità in cui si è messa le sembra diventare sempre più grande e pesante da sostenere sulle proprie spalle da sola. Lascia che quella mano grande le sfiori la testolina bionda, per nessuna ragione ha preso le sembianze di quel suo alter ego. << Il mondo che stanno creando gli adulti fa schifo! >> Il visino diventa corrucciato, quasi indisposto, come se quello sbottare potesse aiutare in alcun modo. << Ti sembra normale lasciare che la gente muoia di fame mentre il Mizukage è vestito d'oro? Ha difeso il villaggio o se stesso? Perchè io ho cercato di capire cosa stesse succedendo per il villaggio e lo so, ma lui non mi ha dato la stessa impressione! >> Lei che si sta adoperando per aiutare gli sfortunati, che ha cercato di mettere in piedi quell'ospedale per farli sentire più sicuri meno isolati, lei che non conta nulla, che è solo un pulcino bagnato in confronti ai potenti del mondo sembra essersi mossa negli interessi dei più deboli a prescindere. << E le informazioni io le ho date allo stato. Alla Shinsengumi. >> Verità parziale di nuovo, Nobu non sa ancora tutto, ma una volta raccolti i dati saprà ogni cosa, ora che può fidarsi, ora che lui sembra meno soldato e più umano. E' indubbio che il caratterino nervoso della ragazza stia venendo fuori, forse più per il fatto che si sente impotente, incapace di muovere un passo nella direzione corretta. Invero è proprio il fantasma a prendere la parola di nuovo, descrivendo uno scenario che lei non ha ipotizzato, ma ancora prima a sottolineare le probabili perdite che quello scontro comporterebbe. Lei nemmeno sapeva che la vecchia Kiri fosse stata eletta a covo dei reietti, queste notizie sono qualcosa di nuovo, qualcosa che le orecchie di una giovane figlia della nuova era non hanno avuto modo di udire. Tace per il momento, sta elaborando, quei cricetini nella testa cercano di unire i puntini ed è proprio in quell'arrovellarsi che le parole dell'anziana fanno capolino costringendola in qualche modo ad arrabbiarsi ancora di più. << Ma è possibile che in questo mondo l'orgoglio, il rancore, i soldi, valgano più della vita stessa? >> Sbotta, forse unica voce libera e candida in quella tenda in cui due grandi ninja della vecchia generazione si preoccupano per l'avvenire. << Non c'è un modo per raggiungerli e parlarci? Non c'è alcun modo per convincerli che per questa volta sia meglio collaborare invece che farci la guerra tutti contro tutti? >> Lo sguardo blu si sposta da Shinzou alla signora Ojima, in maniera ritmica, alla ricerca di un aiuto, di una soluzione che lei da sola non trova che non può conoscere. [Chakra ON]

Il mondo creato dagli adulti fa schifo. Questa forse è l'unica verità di questa sera. Shinzou scuote la testa, sorridendo appena in maniera beffarda, ma non ribatte. Come può darle torto? Non sprecherà neanche troppe parole a difesa di Ashura. <Ribadisco... non è la persona migliore del mondo, ma è una guida forte e stabile. La sua difesa dei confini Kiriani è stata impeccabile e questo la popolazione lo sa.> Invero, del settore Est Kiri è stata l'unica a non richiedere l'intervento di squadre armate ausiliari. Konoha e Suna, invece, si. Ashura è una figura controversa. Un Re esigente, a tutti gli effetti, che tuttavia bilancia la propria avarizia con la grandissima capacità di offrire sicurezza e stabilità. La sua intelligenza e la sua capacità di prevedere le mosse dell'avversario lo rendono anche uno stratega provetto e un nemico più che ostico. Non sempre la persona più adatta per guidare un paese è una persona buona: un'altra schifosa verità di questo mondo degli adulti. <Sarà la popolazione, appunto, a decidere quando sarà il momento di destituire questo Kage. Che al governo piaccia o no.> Come si sa, il potere è del popolo. Sempre. Intanto la ragazza accenna alla shinsengumi e al fatto che abbia consegnato a loro le informazioni. Questione che porta Shinzou semplicemente a mugugnare. <Mh.> Non sembra essere particolarmente felice per la cosa, ma non vi si soffermerà. Terrà le perplessità dentro di se, passando ad una fase del discorso assai più importante: il valore della Vita. <Purtroppo si. Valgono di più, almeno fino all'ultimo istante. Solo quando l'ultimo granello di sabbia oltrepassa la strozzatura della clessidra ci si rende conto che, forse, la propria scala di valori era viziata.> In tutto questo la signora Ojima tace ancora. Forse sa che proferir parola significherebbe sbilanciare il giudizio degli altri due. Potrebbe essere considerata di parte, come giusto che sia. Shinzou la guarda a più riprese, e nel mentre snocciola i dubbi della piccola Kokketsu. <Non abbiamo il tempo materiale di andare e tornare dalla vecchia Kirigakure.> Il viaggio sarebbe lungo e pericoloso. Darebbe nell'occhio e, soprattutto, renderebbe gli eventuali preparativi militari estremamente tardivi. <Quando sono uscito in ricognizione l'ultima volta, erano già a più di metà strada.> Incrocia le mani e poggia i gomiti sulle ginocchia, il buon Kaguya. <Se iniziassimo a prepararci militarmente adesso e partissimo nel breve tempo, probabilmente arriveremmo a conflitto iniziato, ma ancora in tempo.> Se invece si attardassero, probabilmente i ninja di Kagegakure arriverebbero a villaggio già devastato. Non sembra esserci una via d'uscita. <Io partirò comunque.> La Ojima spezza il silenzio, finalmente prendendo una posizione. <Non posso permettere che mio figlio muoia un'altra volta, senza che io abbia mosso neanche un dito. Non ho intenzione di trascinare Kagegakure in una guerra, ma se la mia casata è giunta al suo tramonto... così sia.> Morirà con lui, combattendo. <Fubuki...> Shinzou ci riflette su, impossibilitato ad arrestare la propria empatia. Nessuno sa quali siano i trascorsi tra i due, ma l'altro sembra tenerci. Abbastanza da prendere in considerazione dei piani alternativi. <Credo...> preambola, accarezzandosi la barbetta con calma. <... che la cosa più corretta sarebbe chiedere direttamente alla popolazione cosa vuole fare.> Cosa intende? E' semplice: <Il Mizukage non potrà mai ordinare la mobilitazione delle truppe per la vecchia Kiri.> Questo è un dato di fatto. Il raziocinio lo vieta. <Tuttavia, non ha neanche motivo di impedire a dei volontari di uscire dalle mura e di disporre della propria vita.> Con tutta probabilità li considererebbe solo degli stupidi suicidi. Lo sguardo di Shinzou si sposta sulla vecchia Ojima. <Non sei l'unica ad aver perso tutto dieci anni fa, amica mia. E non sei l'unica che, in quel villaggio, potrebbe ritrovare la speranza.> Dopotutto sono tantissime le salme che non sono state ritrovate. <Se veramente lo Shogun...> lo chiama con il titolo che desidera. <... ha ritirato su il villaggio, è molto probabile che abbia trovato e accolto altri superstiti.> Insomma, nessuno dovrebbe vivere separato da familiari o amici dati per morti, quando in realtà non è vero. <Ritengo che ognuno debba avere la possibilità di scegliere se sperare o rassegnarsi.> Perchè di questo si tratta. Shinzou, quindi, si rimette in piedi e si erge in tutta la sua altezza. <Questa è l'unica via che vedo. E' una via che con tutta probabilità ci porterà al massacro... ma sono consapevole che c'è gente, in questo paese, che sarebbe disposta a tutto pur di tornare a sperare.> L'unica per poter scatenare una mobilitazione che possa quanto meno definirsi tale e non un plotone di sostenitori dell'eutanasia. <La tua voce è più forte della mia per le strade di Kiri, Fubuki...> Un commento che non dice tutto, ma che lascia capire molto. L'insurrezione popolare non può partire dall'alto. Deve partire dal popolo, appunto. <La mia ha molto più valore nel palazzo d'oro.> Un chiaro riferimento alla magione del Mizukage. <Chissà... con la giusta pressione sociale potrei persino riuscire a strappare qualcosa al Mizukage.> Un intervento, un consenso o chissà. <A prescindere da tutto, io verrò con te.> che anche lui abbia qualcosa per cui sperare?

22:23 Shizuka:
  [Bazaar - Tendone] A quanto pare nonostante tutto è il popolo che fa la differenza, o per lo meno è questo che le orecchie di Shizuka riescono a sentire in maniera forte e chiara. Eppure sono altre le cose che le vengono dette, tutte che hanno un valore maggiore a minore a seconda di come verranno lette. << Mi sembra così stupido... >> Lei che in realtà di rabbia ne reprime parecchia e fatica a contenerla alle volte, lei che ha deciso anche in una semplice missione C chi aveva il diritto di sopravvivere e chi si era macchiato di un crimine troppo efferato. Ma lì non era per orgoglio, era per proteggere degli innocenti, dei deboli. << Sarà che io sono abituata a usare la mia vita per combattere, quindi le do più importanza... >> Boffonchia, quel concetto strano, particolare, soprattutto detto da una ragazzina che non è nemmeno ancora maggiorenne, ma ci deve essere qualcosa di diverso in quel corpicino: che sia sangue nero non è dato sapere. E' la voce dell'Anbu che va sul lato pratico, sulle tempistiche, su quanto essi possano aiutare magari i superstiti a scontro già iniziato. E' lì che lo sguardo blu finisce sull'anziana, che dopo aver sentito la razionalità dell'uomo e i capricci della bambina, sceglie di seguire il cuore, di provare il tutto per tutto per una famiglia che sembrava persa, una speranza che pare aver ritrovato. Stavolta resta silente, lascia che i due si interfaccino, che ognuno dica la sua che una soluzione venga generata dai grandi, da quel mondo che lei non conosce ma che guarda da lontano, cercando di imparare. In questo momento quel faccino un poco indurito dal trucco non fa altro che spostarsi su uno o l'altro dei presenti finchè non sarà proprio l'anziano Anbu ad avere l'ultima parola. Vuole andare anche lui, imbarcarsi in quella che sembra la cosa più giusta da fare, anche se estremamente pericolosa. Finalmente si muove, ha fatto la bella statuina fino a quel momento ma ora le sembra che le cose abbiano preso una piega molto peggiore di quanto non sia pronta ad accettare. Senza nemmeno correre andrebbe a fronteggiare il fantasma, lo sguardo blu che fronteggia quello menomato altrui, finchè non si sospinge in avanti allargando le braccia, cercando di stringerlo in un abbraccio, che in tutta onesta sembra davvero quello di una nipote con il nonno. << La shinsegumi sa quanto sa il Mizukage in realtà... >> boffonchia, come se arrivati a questo punto avesse deciso che sia il caso di prenersi le proprie responsabilità. << Se devi denunciarmi al Mizukage per favore non mettere in mezzo gli altri. Sono stata io a trascinare loro in questa cosa e sanno meno della metà di quello che ho detto a voi... >> Insomma deve proteggere le persone a cui tiene, scudo anche solo a parole per coloro che ritiene valgano più della propria stessa vita. La testolina che inevitabilmente si era poggiata forse sul torace altrui andrebbe a scostarsi, l'abbraccio rilasciato un minimo per far si che quelle blu si rivolgano al viso di Shinzou: << Posso venire con te questa volta? >> Una domanda, una richiesta quasi, in fondo l'ultima volta aveva ubbidito, era tornata dietro le mura con la coda fra le gambe, lasciandolo da solo, consentendogli di perdere un braccio. Lo osserva, in attesa di rassicurazioni, di permessi e di risposte, probabilmente fidandosi di lui più che di chiunque altro al momento. [Chakra ON]

E' stupido, invero, ma l'umanità è stupida per definizione. A questo, purtroppo, ci si deve rassegnare. La situazione, quindi, inizia a trovare il proprio epilogo. Comincia ad esserci un disegno, o almeno la bozza di un piano. Una bozza che, però, dovrà essere attuata velocemente. Shizuka si avvicina a Shinzou e lo cinge con le braccia, senza che questi opponga resistenza alcuna. La sua mano tocca nuovamente il capo di lei, visto che non può abbracciarla per mancanza dell'altro arto, mentre sul suo volto si apre un sorriso. La Ojima interviene intanto, parlando a se stessa ad alta voce e velata da una triste ironia. <Devo chiedere al popolo di tornare a sperare?> Alza lo sguardo sul vecchio Anbu. <Qual è la verità, Shinzou?> Non è una domanda accusatoria. Anzi... è una auto-critica che immediatamente esporrà. <Li porterei in guerra per alimentare la loro speranza, o la mia?> E' un gran problema morale in effetti. <Io sono certa che dall'altro lato ci sia mio figlio ad aspettarmi... ma illudere gli altri? Dovrei condurre al massacro qualcuno per una speranza che potrebbe essere infondata? Per un'illusione?> E' sottile la linea che separa la filantropia e l'ipocrisia. Scendere in guerra significa spezzare quell'equilibrio che Kagegakure aveva creato per i suoi cittadini. Significa rimettere tutto in discussione. Combattere, addirittura per una vaga speranza e non per una certezza. Sarà proprio Shinzou ad ergersi a ottimista del momento. <Il barlume della speranza diventa più forte, se combattiamo insieme.> Una frase semplice, ma forte. <Non devi convincerli a venire in guerra -per- te. Se lo vorranno, verranno in guerra -con- te. C'è tanta gente che darebbe la vita per una speranza. C'è tanta gente che non ha più trovato un senso alla propria vita, dopo ciò che è accaduto dieci anni fa. Tu devi solo dimostrargli che non sono soli. Dopo di che... saranno liberi di disporre del loro bene più prezioso.> Un sovrano si pone problemi di etica delle proprie decisioni. Questo perchè il popolo dovrà per forza rispettarle. Fubuki non dovrà addossarsi questo tipo di responsabilità e Shizuka neanche. <Vedila dall'altro lato... privarli di questa speranza potrebbe essere egoistico, da parte tua. Pensi di essere l'unica a meritare una seconda possibilità?> Potrebbero sembrare le parole di un politico, ma non lo sono. Shinzou è tutto fuorchè un demagogo. Se dice quelle cose è perchè le pensa. Intanto Shizuka, ancora abbracciata a lui, gli confessa che la shinsengumi non sa molto altro. Shinzou sorride appena, fino a quando la ragazza non accenna alla denuncia al mizukage. <Non lo farò.> Non trascinerà nessun altro nel mezzo. Questa è una promessa. <Non posso mentirgli. Va oltre i miei limiti.> morali e ideali. <Tuttavia la verità può essere raccontata in tanti modi.> Le fa un occhiolino, lasciandole capire che quel rapporto può assumere connotazioni differenti, in funzione di come decideranno di muoversi da qui in avanti. <Il Mizukage potrebbe scoprire che ci sono cose più impellenti di cui occuparsi, piuttosto che di una ragazzina dispettosa.> Ridacchia, alludendo proprio a quella pressione sociale di cui parlava prima. Persino la visione di Ashura potrebbe cambiare, una volta scoperto che parte del suo villaggio sta andando a suicidarsi per la vecchia Kiri. Che sta andando a suicidarsi per un tale Shogun, che non solo si erge a suo pari, ma addirittura disprezza il titolo di Kage. Insomma... l'effetto domino sarebbe interessante. Un Kage interessato alla guerra ha implicazioni assai differenti rispetto a quelle di un semplice popolano ugualmente interessato. <Mh.> La vecchia mugugna ancora, ma lentamente nel suo subconscio si fa spazio la consapevolezza che, effettivamente, sarebbe la cosa giusta da fare. <E' l'unico modo che abbiamo, vero?> Domanda, per sicurezza. <Si.> Ribadisce Shinzou, ricalcando un concetto fondamentale. <Non è solo tuo figlio che stiamo salvando, Fubuki. Lo scopo è cercare di limitare il più possibile i danni al genere umano. Più saremo e più riusciremo a spostare in positivo il bilancio dei superstiti. Per quanto ne sappiamo, Zetsu potrebbe essere giunto a destinazione e aver allertato il villaggio, o potrebbe essere morto nel tentativo. In tal caso... Mamoru non sarà preparato ad un quantitativo così mostruoso di chimere ed avranno bisogno di noi.> Eccolo sfoggiare uno dei suoi ampi sorrisi, infine, accennando al fatto che l'altro villaggio potrebbe non essere d'accordo. <Che gli piaccia o no, ci ringrazieranno alla fine.> Se saranno ancora vivi, s'intende. <Va bene.> Si rassegna la Ojima, decretando la fine del discorso e ricomponendosi. <Diffondete la parola nel minor tempo possibile. Più sarà alta la pressione sociale nel momento in cui farò rapporto e più efficaci saranno le mie parole con Ashura.> Il ticchettio dell'orologio parte da ora. E' giunto il momento di rendere il problema di dominio pubblico! Neanche Yoton potrà più far finta che vada tutto bene. Infine, prima che il sipario si chiuda, la giovane Shizuka si espone con una domanda sincera, ma alla quale non esiste una risposta. Shinzou la guarderà negli occhi... <...> e dopo un breve silenzio iniziale dirà l'unica cosa che gli è possibile dire, senza risultare ipocrita o bugiardo. E sappiamo che non è nessuna delle due cose. <Posso impedirtelo?> la risposta è no. Lo sanno entrambi, poiché c'è una cosa che, in questa serata, può essere considerata come l'unica e assoluta certezza: ognuno dovrebbe essere libero di scegliere cosa fare con la propria vita. Shizuka non è esente da questa verità. Su quel saldo e significativo abbraccio, quindi, il sipario si chiude e le luci si spengono. Domani sarà l'alba di un nuovo giorno.[END]

23:24 Shizuka:
  [Bazaar - Tendone] Sembra che in tutto quel frastuono i pensieri stessi degli altri presenti siano offuscati, adombrati da responsabilità che non sono proprie. E a riprova che qui qualcuno sta imparando, è la ragazzina a volgere lo sguardo sull'anziana, separando le labbra in una frase che in qualche modo la inchioda alle sue stesse idee. << Dovrai impegnarti molo più di così, se davvero vuoi assumerti questo tipo di responsabilità. >> Forse in maniera sfrontata non le da del lei, ma ripete parola per parola quello che l'anziana signora le ha detto riguardo alla responsabilità della vita di Zetsu. E le parole di Shinzou non fanno altro che rincarare la dose, sottolineando come a questo punto sia più una questione di libertà, di quell in cui si crede. Ma quel discorso va ben oltre i suoi giudizi e le sue parole, per questo non si intromette finchè non richiede di proteggere i suoi amici, quelli che ha rischiato di mettere in pericoloa causa delle sue idee di libertà e rispetto della vita, dell'umanità, al di là dei preconcetti e degli odi irrisolti. Pare che debbano fare casino, inneggiare alla rivolta popolare in qualche modo, alla speranza che chi ancora sta in questo mondo, può ritrovare chi ha perduto, come Kore quel fratello. Intanto il fantasma le promette che non farà menzione di nessun altro, che i suoi amici resteranno al sicuro, che la proteggerà lui da quel casino in cui si è quasi infilata da sola. E forse, se saranno abbastanza molesti, nemmeno lei sarà più un grosso problema per il Kage dorato. << Grazie >> Gli rifila un sorrisone, forse il primo da quando è entrata in quella tenda, consapevole del fatto che per quanto un Anbu del Mizukage, evidentemente può fare affidamento su di lui, così come su Nobu, così come su Shiroichi. L'essere appartenente a quel gruppo ristretto non ti fa dimenticare di essere una persona. Diffondere le parole, sa bene come farlo, e quando farlo. Durante quel lavoro all'ospedale da campo, e poi basterà parlarne con i chiacchieroni giusti. Quello scambio di sguardi è l'ultima cosa prima che cada il sipario su questa scena, solo due parole ottiene come risposta, l'unica possibile in realtà. Un sorriso un poco più teso le si forma sul visino: << Questa volta no... >> Non è una missione ufficiale, non è una scelta del governo, è una scelta libera dove ognuno, anziano o giovane mette in gioco se stesso per qualcosa in cui crede, difficile farlo desistere soprattutto con una testa dura come quella della Kokketsu. Però il fatto che lei non rinuncerà a fare quello che ritiene giusto, le impone di accettare le scelte altrui, di coloro che sa già si muoveranno in quella direzione, perchè il sacrificio è la via del ninja. [Chakra ON][//END]