I grandi piani del piccolo Sumi
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Giocata del 13/02/2023 dalle 14:23 alle 18:56 nella chat "Ospedale [Kusa]"
[Ospedale - Area Relax] Il turno lo ha appena finito, ma invece che andarsi a cambiare immediatamente si è diretta in tisaneria, per prendersi un thè caldo e rilassarsi un pochino. Fuori piove quindi la voglia di uscire è ai minimi storici, nonostante l'aver imparato a utilizzare il Katon la sua propensione per quell'evento atmosferico non è cambiata minimamente. Indossa quest'oggi una camicetta bianca con i profili neri a maniche lunghe, solo i primi due bottoni lasciati aperti così che si noti la collana con il pendente a farfalla ma non sia eccessivamente scollata. Sotto si può notare una gonnellina a pieghe grigia e nera con trama a quadretti molto piccoli e fitti, delle calze color carne e le solite ballerine nere basse con il fiocchetto in cima. Sopra al tutto c'è il lungo camice bianco, nel taschino penne, pennarelli, forbici ed evidenziatori, mentre appeso ad esso c'è il cartellino di riconoscimento con nome e cognome. Sta appunto seduta al tavolo dell'area relax per il personale, con una tazza di thè caldo fumante innanzi. La manina destra si allunga verso la tasca destra del camice andando a recuperare il cellulare sul quale digita un messaggio per il Senjuu: "Hey Matt! Come stai? Penso di avere una risposta riguardo Kan. E' solo stato un brutto periodo, si riprenderà! Ti va di uscire?" In fondo quel tipo è uno dei pochi che non dovrebbe mettere in pericolo qual'ora il Mizukage la stesse veramente pedinando, eppure non ha più notato nulla di strano, nemmeno quella sera in ospedale con Kore. Forse alla fine erano solo fisse sue, ma si concluderà tutto molto presto, una volta parlato con l'anziana dovrebbe avere un'idea di come muoversi su quel pavimento di cristallo già scheggiato in più punti. I capelli sono raccolti in una coda alta fissata con i suoi soliti fermagli che ricordano delle ali, mettendo in evidenza i vari orecchini, i due per ogni lobo a forma di farfalla e l'anellino in cima all'orecchio sinistro di color oro. Da quando ha chiacchierato con Shiro riguardo ad essi, ha quasi intenzione di andare a comprarne di nuovi. [Chakra ON] [Area Relax] Piove, tanto per cambiare piove in quel di Kusagakure, una pioggia continua e permanente in quell'inverno che non ha intenzione di finire ma è pur sempre una giornata ideale per fare una sorpresa alla propria ragazza e qual è il modo migliore se non presentarsi sul luogo di lavoro? Metterla in imbarazzo è diventato uno sport olimpico per lui, sa dove colpire ma sa anche come farla sorridere e l'obiettivo è proprio quello. Si è diretto in ospedale, in quell'area relax dopo aver chiesto alle infermiere dove poterla trovare, con lui c'è la presenza di Eichiro il quale trattiene nella mano un ombrello usando il padre come uomo per ripararsi. Eichiro si trova al fianco sinistro del Sumi guardandosi intorno, fissando ogni persona li presente e solo alla fine trova Shizuka indicandola al figlio con un cenno del capo <Bene, come sto?> chiede al genitore mostrandosi di lato per essere ammirato dall'altro "Ti serve una lezione di stile, dovevo dirtelo già da tempo" il commento del genitore a tal proposito scatena uno scuotimento del capo da parte del bianco il quale gli intima di restare li e farsi gli affari propri, intrattenersi. Il Sumi indossa un vestiario rinnovato e partendo dal basso possiede un paio di pantaloni neri leggermente più larghi nella zona delle cosce i quali si vanno a restringere man mano che ci si avvicina alla caviglia, inoltre essi sono inseriti all'interno di un paio di scarponcini neri, di pelle, dal collo alto, perfettamente allacciati mentre sul busto è presente un maglione bianco a maniche lunghe molto aderente mettendo in mostra il fisico di lui, allenato si ma non eccessivamente, di sicuro la magrezza è evidente. La bianca chioma è leggermente più lunga, arrivando a metà del collo con qualche ciocca ad occupargli in maniera eccessiva la fronte; sul naso sono presente un paio di occhiali dalla nera montatura, rettangolari mentre sul padiglione dell'orecchio sinistro un orecchino blu. Nella mano destra trattiene un mazzo di rose rosse, per la precisione ve ne sono 17 mentre in quella sinistra un pacchettino con all'interno del cibo, dall'odore si capisce essere Takoyaki; le altre coppie mangiano cioccolatini, loro palline di polpo. Non possiede il portaoggetti questa volta, completamente libero da ogni accessorio. Eichiro dal canto suo indossa un vestiario elegante, il solito comprensivo di pantalone e giacca bianchi con tanto di camicia e cravatta; la chioma di lui discende lungo l'interezza della schiena ergendosi, infine, in quei due metri di altezza per 90 chili di peso, un vero bestione. Kan si muove incamminandosi alla volta di Shizuka, l'osserva da lontano ed un sorriso si forma sul volto del Sumi, le dorate iridi s'illuminano, risplendono più che mai mentre si porta alla di lei destra <Mi scusi> ne richiama l'attenzione attendendo di essere guardato <Sto cercando la dottoressa Shizuka Kokketsu, per caso l'ha vista?> il tono esce interrogativo da vero attore <E' una nana bisbetica dai capelli rossi, bella più di una dea che quando è imbronciata fa così> gonfiando le guance, abbassando le sopracciglia in una pessima imitazione di lei. [Chk On] [Ospedale - Area Relax] Reinfila quel cellulare nella tasca, non aspettandosi una risposta istantanea dal Senjuu, in fondo ha sempre mille cose in ballo lo conosce abbastanza bene ormai. Torna con entrambe le manine ad abbracciare quella tazza, scaldandosi le dita che sono abbastanza fredde, come sempre d'altronde. E' notevolmente sovrapensiero, tanto da non prestare troppa attenzione all'avvicinarsi dell'altro che la coglie così di sorpresa con la voce, ma non tanto con il tono che riconosce istantaneamente. Il visino si volge a lui, quegli occhi blu si schiantano in prima battuta con quel mazzo di fiori enorme e poi sulla faccia imbronciata. Sarà l'unione delle due cose ma più che offendersi per quanto detto o diventare viola per il complimento, scoppia a ridere per quell'espressione troppo buffa. << Non è vero che faccio così! Io sono molto più carina quando mi arrabbio! >> Lo dice come se fosse un dato di fatto, ma ripete più le affermazioni altrui, di quel ragazzo dai capelli bianchi che le ha sempre detto che nonostante il faccino imbronciato sembra carinissima ugualmente. Le rose tornano nella visuale, le conta, sono diciassette ma non le associa a nulla di particolare, forse perchè distratta o forse perchè ormai sta per compiere diciotto anni nel giro di poco più di un mesetto e quel numero sembra ormai quasi un ricordo. << Sei diventato un fiorista? La genetica non ti piace più? >> Sogghigna, lo prende in giro, anche se effettivamente non lo sente parlare di quella materia da secoli, si è anche rifiutato di studiare un minimo di chimica, cosa che lei ha deciso di iniziare, magari si farà aiutare dallo zietto, decisamente più ferrato in materia. Resta lì seduta, intravede il sacchetto, ne sente il profumo ma in qualche modo vuole evitare ipotesi azzardate, in fondo non si aspettava di trovarselo lì, in ospedale. [Chakra ON] [Area Relax] Gli riesce male fare il broncio alla Shizuka ma d'altronde è normale, lei è lei, impossibile imitarla o anche solo raggiungerla eppure ci prova comunque mantenendola per qualche secondo, apparendo ridicolo con una reazione di lei capace di soddisfarlo. Ne incrocia le azzurre iridi, sostiene lo sguardo sorridendo alla di lei risata, felice di aver ottenuto quanto prefissato; non la vede ridere così di gusto da tanto, tantissimo tempo, hanno passato un periodaccio, nero fino alla fine e ci è voluta una chimera dalla bocca grande per permettere al Sumi di aprire gli occhi, guardare in faccia la realtà comprendendo i propri errori, abbandonando le debolezze che l'han caratterizzato ritrovando una forza da tempo dimenticata, quella sicurezza venuta sempre meno. Rinato sotto tutti i punti di vista, tornando quello di un tempo ma meno avvezzo alle idiozie, più con i piedi per terra <Quando ti arrabbi io vado in brodo di giuggiole, altro che carina> si prende una piccola pausa per poi fare qualche passo avanti per azzerare definitivamente le distanze dalla donna che ama in modo tale da procedere con il suo malefico piano di farle una sorpresa, quasi conclusa a conti fatti ma manca un piccolo dettaglio <La genetica mi piace ancora, infatti fino all'ultimo ero indeciso se regalarti questi> indicando i fiori <O una fialetta con un po' di sangue, alla fine le rose sono più romantiche, no?> nel dirlo amplia il sorriso divenendo a 32 due denti per poi chinarsi in avanti dandole un bacio sulle labbra, prolungato, più passionale spingendo il viso contro quello altrui per qualche secondo. Staccatosi le porge il mezzo di rose <Per te, per celebrare gli ultimi giorni con il numero 17> riferimento alla di lei età in vista del compleanno prossimo, in dirittura di arrivo <E questi sono per placare la fame> adagiando il pacchettino sul tavolo e, sempre con la sinistra andrebbe ad aprirlo mostrando un buon numero di Takoyaki al suo interno, questi, però, sono 18 in totale. Dall'altro capo dell'area Relax Eichiro sta neanche troppo velatamente flirtando con un'infermiera, difatti lo vediamo appoggiato contro una parete a parlare amabilmente con una donna di circa 30 anni, chiacchierano come se niente fosse, probabilmente una persona senza chakra <Eri distratta quando sono arrivato, pensierosa, tutto bene Mia?> solo una volta lasciatele le rose va a sedersi alla destra di lei non cessando di guardarne il viso, fissandola con una certa intensità. [Chk On] [Ospedale - Area Relax] Perso per lei, ogni giorno di più, ogni istante di più. Mentre lei questa sicurezza stava quasi per perderla. Quel fuoco che si era acceso stava per spegnersi lentamente, sotto le pressioni e le fatiche di ogni giorno, sola nell'affrontare il mondo portando i pesi anche dell'altro vedendolo cadere sempre più in basso, non volendo essere trascinata. C'è dell'ironia in quello che si dicono a vicenda, tanto da far scaturire una risposta assurda come una fialetta di sangue. Storce il naso in maniera ben più che palese, lei che del sangue ne fa un arma, un modo per sconfiggere i nemici. Ma non ha tempo per dargli uan risposta, dato che lui si porta in avanti, rubandole un bacio passionale, sospingendosi verso di lei. Ricambia quel gesto, in maniera istintiva, automatica quasi, gustandosi però quel contatto, anche se forse lì dentro ci sono troppe orecchie e occhi indiscreti per i gusti della ragazzina. << Grazie ma non mi interessa il sangue degli altri... >> Rifiuta quel regalo allungando le manine verso quei fiori che sicuramente sono molto più apprezzati, tanto da fare ringere di viola quelle guanciotte. Il riferimento è quindi davvero ai suoi anni, come un regalo di non compleanno anticipato. I takoyaki vengono mostrati con brillio negli occhi di quella ragazzina che comprende subito che per lei sono nove palline. Andrebbe a poggiare i fiori sul tavolo accanto alla tazza di thè, rimboccandosi le maniche del camice pronta per il pranzo d'asporto. << E' sempre il momento giusto per dei Takoyaki! >> E' tutta soddisfatta, proprio come una bimba che non vedeva l'ora di una distrazione. E' però poi quella domanda che arriva a metterla in soggezione, come detto qui ci sono troppi occhi e troppe orecchie per parlare apertamente di quanto avvenuto con il Mizukage. << Si diciamo che va tutto bene. Ho una missione particolare da fare a breve con Kore e stavo pensando a quello. >> Insomma restare sul vago senza mentire, però non per nascondere a lui qualcosa ma per paura di nuovo di essere osservata. << Ho un sacco di cose in ballo in realtà, ah dovrò passare qualche altra notte a dormire fuori con Shiro. >> Di sicuro dovranno allenarsi meglio per l'accamparsi, deve apprendere quelle tecniche nel caso dovessero muoversi verso Kiri. << Shinzou è tornato! >> Giusto, questo può dirglielo, che il bianco sia tornato la rende immensamente felice e non è qualcosa che possa destare sospetti, nemmeno a orecchie indiscrete di randomici mizukage! [Chakra ON] [Area Relax] Se solo sapesse quanto è stato vicino a perderla, a vederla andare via, se solo immaginasse cosa il suo comportamento stava per portare, probabilmente si maledirebbe ogni giorno della vita ma per fortuna ha aperto gli occhi giusto in tempo per redimersi dai propri errori, correggere il tiro risvegliandosi dal torpore. Impazzito per lei, le ruba quel bacio che viene ricambiato seppur l'espressione corrucciata viene notata scatenando un pizzico di divertimento anche nel bianco lasciandole i fiori tra le mani <Per questo ho optato per i fiori, la mia genialità si vede anche nel fare i regali> vantandosi di qualcosa di per nulla geniale trattandosi di un regalo piuttosto comune tra le coppie ma è alla vista dei Takoyaki che gli occhietti altrui diventano più luminosi di una stella. Sedutosi china il capo sulla destra mentre poggia il gomito sul tavolo e, di conseguenza, il capo viene adagiato sul palmo della mano destra ad osservarla soddisfatta <Alla festa per il tuo compleanno saranno la portata principale mi sa> commenta ironico, divertito e serioso allo stesso tempo pur mantenendo un sorriso immenso in viso, felice di vederla sorridere, di vederla felice. Ha intenzione di fare una festa per quei 18 anni, un'età importante e vuole essere presente, vuole renderla memorabile. Fosse per lui andrebbero in qualche locale notturno ma trattandosi di lei, non si espone ne si esprime, è una decisione della Kokketsu, è lei la protagonista della serata e della giornata. Purtroppo ha notato un piccolo dettaglio in lei tirando fuori l'argomento mettendola inevitabilmente in soggezione; a sua volta corruccia la fronte abbandonando un po' la rilassatezza ascoltandone con minuziosa attenzione <Diciamo? Non sei molto convincente, sai?> in primis è quello che commenta, ciò che ne attira di più i commenti <Di cosa tratta la missione?> impossibile non chiedere non sapendo nulla della segretezza di tale compito ne del suo essere osservata. Però la notizia sul dormire fuori lo fa inevitabilmente sospirare, solleva entrambe le sopracciglia rimettendosi diritto <Il fatto che tu dorma fuori con un altro non mi fa impazzire> palesemente è geloso, non lo nasconde neanche pur sapendo dell'amicizia dei due; non può farci nulla, è un sentimento naturale <In più la notte mi manchi> rientra anche questo tra i motivi, nonostante ciò non le impedisce ne vieta di fare nulla, si fida dopotutto. Le sopracciglia si sollevano, schiude le labbra le quali formano una O pregna di sorpresa, non sente quel nome da una vita, sicuro della di lui morte <Davvero? E come sta? Com'è sopravvissuto alle chimere? Racconta racconta, anche lui ha fatto il bagno nei succhi gastrici?> allungandosi in avanti curioso con una punta di ironia per la domanda finale, volutamente ironica. [Chk On] [Ospedale - Area Relax] Quando lui fa menzione alla genialità di cui tanto fa sfoggio lo guarda quasi con sufficienza, dando un'occhiata anche al mazzo di rose: << Certo ci voleva proprio un genio per un regalo del genere! >> L'ironia è alle stelle, in qualche modo quel suo ritenersi sempre un passo avanti agli altri quando in realtà lei conosce ogni suo lato oscuro le da un vantaggio tattico non da poco. Poi però lui menziona la festa per il di lei compleanno, che avverrà non fra molto e lei soprattutto non ha organizzato nulla per una specifica ragione. Il faccino un poco si rabbuia, aveva pensato anche di andare da Ichiraku con Katai e Shiroichi ma pare non sarà possibile: << A propostio del compleanno... >> Si interrompe, quasi temesse che quella notizia possa rovinare il mood del bianco. << Yuki mi ha detto che per la maggiore età dei membri del clan si fa una specie di ritiro mistico di un paio di settimane. E' una cosa che pare riguardi allenamento e instradamento del Kokketsu maturo verso la propria realizzazione >> Lo dice mimando delle virgolette con le manine, come se fosse una sorta di testo letto e citato pari pari. << Sembra una cosa estremamente seria, in realtà sono molto interessata, ma mi porterà via parecchio tempo e pare che non potrò avere contatti con l'esterno. >> Non ha idee precise riguardo a cosa si faccia esattamente e anche fosse sono segreti di clan che non andrebbe a svelare per filo e per segno nemmeno a lui, che non ha il sangue nero. Eppure dopo quelle informazioni si passa ad altre più complesse ancora forse, considerato l'argomento. << La missione è qualcosa di segreto al momento, non posso parlartene scusa. >> Queste situazioni aumenteranno con il tempo, dato che lei continuerà sulla via shinobistica e l'altro no, a meno che non abbia cambiato idea. Lo sente lamentarsi di quel passare la notte fuori con un altro, che poi è il suo migliore amico quindi qualcuno di assolutamente non pericoloso per l'integrità morale della rossa. << Mi dispiace, ma mi sta insegnando qualche trucco per cavarmela all'esterno. Se le cose continueranno in questo modo con le chimere magari manderanno gruppi all'esterno. Preferirei sapermela cavare per tornare intera no? >> Insomma è qualcosa di pratico e pare che il Nara sia uno dei migliori in quell'ambito, almeno fra chi conosce e l'unico che si sia offerto di insegnarle qualcosa. << Shura non ti tiene abbastanza compagnia? >> Chiede del micino che di solito la coccola parecchio, ma non è detto che faccia lo stesso col bianco. Ma quella notizia che per lei è estremamente positiva viene accolta in maniera sorpresa dall'altro. Una manina si allunga su uno dei takoyaki infilandoselo in bocca: << Non ci ho parlato troppo purtroppo, ha un braccio in meno ma è vivo. Sono veramente felice che sia tornato. >> Vorrebbe parlarci in effetti, ma non sa come ne dove e senza destare sospetti. [Chakra ON] [Area Relax] Simula un inchino scostando appena la sedia all'indietro al di lei dire <Modestamente> ironico fino al midollo in quel frangente, entrambi sanno come sia assurdo nell'effettivo, stare al gioco fa parte della relazione e quei momenti di leggerezza sono necessari ma quando viene tirato fuori il compleanno che la situazione cambia. La vede rabbuiarsi, è decisamente pronto a fare una grande festa ma ella non è dello stesso avviso ascoltandone le motivazioni; il sorriso lentamente svanisce divenendo più serio, decisamente meno vivace nell'udire di un raduno della durata di due settimana nel clan Kokketsu. Deglutisce schiudendo le labbra, preso totalmente alla sprovvista, decisamente sconfortato all'idea di averla lontana così tanto tempo, di non poter passare uno dei momenti più importanti della sua vita con lei <Non ci sto, devo farmi accettare dal tuo clan. Non è possibile che in uno dei giorni più importanti della tua intera esistenza io non possa esserci> soffia aria dalle narici <Chiederò udienza al capo clan, mi farò infettare se necessario> lo dice in preda alla mole di pensieri, senza pensarci minimamente ma non può stare così distante <Se dobbiamo andare a vivere nel quartiere Kokketsu alla fine, è meglio se inizio a muovermi> insomma, quella notizia è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, ora ha preso la decisione di andare spedito in quella direzione, disposto persino a divenire un sangue nero pur di starle accanto. Borbotta qualche frase incomprensibile a bassa voce arrivando a sua volta ad imbronciarsi, non come la rossa ma sempre di broncio parliamo. Sospira all'ennesima notizia di segretezza, una missione di cui non può parlare <D'accordo ma sai che puoi contare su di me e sul marpione la dietro> indicando con un cenno del capo Eichiro, ancora preso da quell'infermiera <Avrò anche messo in secondo piano la carriera ninja ma, beh, sono sempre un ninja> dopotutto non è cambiato quel dettaglio, ha ancora le abilità e la forza di uno shinobi e se serve entra in azione a sua volta. Incrocia le braccia all'altezza del petto, le stringe mettendo in evidenza parte delle forme delle braccia, poco pronunciate nonostante gli allenamenti mentre ode la giustificazione di quel dormire fuori; la comprende, l'appoggia ma la gelosia resta comunque <Certo che voglio che torni interi ma secondo te, se esci fuori, io non farò i salti mortali per seguirti?> restando poi stupito, quasi sconcertato dal paragone fatto, tanto che lo straniamento insorge prepotente <Paragoni davvero la tua compagnia a quella di un gatto?> non c'è paragone ovviamente, lei è lei, Shura non ci può arrivare. Sorpreso nell'udire di Shinzou ancora in vita al contrario di lei estremamente felice <Anche io, quel tipo sa il fatto suo, cavolo, avrei voluto averlo come esempio da bambino> si, in un certo senso il suo sacrificio non è passato inosservato <Meglio un braccio in meno che la vita comunque e adesso dov'è? Qui in ospedale in qualche reparto d'urgenza?> chiede seppur lei abbia detto di non averci parlato. [Chk On]
Giocata del 16/02/2023 dalle 15:33 alle 19:22 nella chat "Ospedale [Kusa]"
[Ospedale - Area Relax] Beh di sicuro non era una notizia fantastica il suo sparire per un paio di settimane, ma in fondo è per un progresso delle sue capacità, per diventare una Kokketsu migliore e una ninja migliore, più forte, con uno stile di combattimento più definito. Eppure lui pare prenderla molto peggio di quanto si sarebbe mai aspettata. Sembra che quel compleanno sia la cosa più importante del mondo, cosa che lei non vede come tale e per lui sembra tanto fondamentale da azzardarsi a fare affermazioni assurde come il farsi infettare. E' a quel punto che sbotta lei, perentoria, senza la minima ironia nella voce ma una rabbia di fondo ben percepibile nonostante il pubblico: << Il mio capo clan non ti darà mai udienza e soprattutto nessuno può avere la pretesa di richiedere il nostro dono con tanta leggerezza. >> Ha decisamente toccato il tasto sbagliato. Quel Clan, la famiglia a cui appartiene ha un valore immenso per la rossa e lui lo sa da sempre, oltre al fatto che lei sa benissimo quanto pericoloso sia essere infettati da quel sangue nero, può portare alla morte. << Se verrai mai ammesso nel quartiere dei Kokketsu lo farai come mio marito non come parente. >> Quegli occhi blu si sono accesi di un fuoco particolare, non ha la minima intenzione di farlo diventare un parente, qualcuno appartenente alla sua stessa famiglia. E' un rischio che non ha la minima intenzione di fargli correre, che lo capisca con le cattive o con le buone, per lei non ha importanza. L'ha fatta innervosire, tanto da ignorare completamente il cibo e quell'affermazione riguardo all'aiuto nella missione, della quale si occuperebbe completamente da sola per non mettere a rischio nessun altro. Le manine tornano su quella tazza del thè stringendola per sfogare quel nervosismo in qualche modo, gli occhi blu non si poggiano più su di lui ma sul liquido scuro. << Se mi manderanno in missione tu non potrai seguirmi se non assegnato alla stessa missione. >> Idiozie, come se lei uscisse per piacere da quelle mura, come se a lei importasse di scoprire il mondo fuori come interessa a lui. << Adesso non lo so, sarà a Kiri. Non è ricoverato. Ed è chiaro che lui sapesse cosa fare, non ha dato fuoco lui alla foresta in fondo. >> Ecco, altro che Takoyaki e fiori, sembra proprio di pessimo umore ora. [Chakra ON] [Area Relax] Toccare un tasto sbagliato con la nana può causare gravi problemi a tutti, compreso al bianco il quale prende la notizia del di lei allontanamento in maniera molto più negativa del normale ma dopo aver perso così tanto tempo immerso nel dolore e nella tristezza arrivando a sprofondare in un'oscurità senza fine, adesso è desideroso di recuperare. Inspira ed espira con le dorate iridi a guardare la Kokketsu notando come le proprie affermazioni scatenino la di lei rabbia, il di lei furore, comprensibile ovviamente, non mette in dubbio nulla di quanto viene proferito dall'altra e la capisce eppure, non riesce più a starsene con le mani in mano. Umetta le labbra strofinandole tra loro, le schiude ascoltandola e corrucciando la fronte assottigliando lo sguardo, quel nervoso può sfociare in ben altro e tanto basta ad attirare le attenzioni di Eichiro. Il fantasma cessa di parlare con l'infermiera portando lo sguardo in direzione della coppietta, le labbra schiuse sorpreso a sua volta e non ci mette molto a congedare l'interlocutrice per avvicinarsi di qualche passo; ciò che fa non lo porta nei pressi del tavolo ma in una posizione che gli consenta di vedere meglio tutta la scena come la peggiore delle pettegole. Non a caso si posizione vicino ad una sedia, occhi sbarrati, pugni chiusi pronto a fare il tifo, per chi ancora non lo sa ma lo fa ugualmente. Tornando al bianco si ritrova in una discussione non voluta, non ricerca eppure ottenuta. Inspira ed espira distratto solamente da una singola parola, quel marito piazzato li a tradimento gli consente di far svanire il cruccio sgranando gli occhi, le dorate iridi non sembrano mai così grandi; deglutisce glissando ogni altra frase, ogni altro pensiero in favore di quello e lentamente le labbra si ampliano in un sorriso, la prospettiva di essere suo marito lo rende felice. Per molto tempo ha fatto allusioni allo sposarsi ricevendo in cambio un rossore ma mai una vera risposta, mai una vera affermazione in merito; il battito cardiaco aumenta leggermente, la bocca si secca andando ad alzarsi istintivamente da quella sedia per aggirare il tavolo portandosi alle spalle della ragazza mentre ode quelle ultime parole e in caso di riuscita proverebbe ad abbracciarla da dietro facendo passare le braccia oltre il di lei collo tentando di avvolgerla con delicatezza <Se l'alternativa è diventare tuo marito> il tono è basso, le parole sussurrate <Rimangio tutto quanto, preferisco e voglio questo> è sincero, dannatamente sincero perchè niente lo renderebbe più felice di poterla sposare, ogni alta cosa è superflua. Un bacio viene tentato di dare sulla guancia della Kokketsu, un semplice bacio se concesso <Farei in modo di farmi assegnare Mia, quanto meno ci provo> nell'uscire con ella dalle mura ma non può fare a mano di farsi scappare un sorriso nel ripensare a quella missione <Beh, che sapesse cosa fare non lo metto in dubbio> mantenendo quell'abbraccio, mantenendo quella posizione. [Chk On] [Ospedale - Area Relax] Evidentemente quel suo alzare la voce ha attirato perfino l'attenzione di Eichiro che smette di provolare con l'infermiera e si guadagna una posizione migliroe per assistere allo scontro fra quel peperino della ragazza di suo figlio e appunto il bianco. E' difficile farla arrabbiare, qusi nessuno ci riesce, il Sumi invece pare essere esperto in questo, portandola al nervosismo estremo più volte di quante ricordi chiunque altro abbia fatto. Ma dicono che l'amore non è bello se non è litigarello no? Eppure le resta quel broncio, non lo guarda più nemmeno in faccia. Ma dopo quella sequela di frasi dirette e decisamente spinose l'unica cosa che le orecchie del Seimei intendono è 'marito'. Forse lui è veramente troppo innamorato per far caso a tutto ciò che gli è stato detto e si affida a quella singola parola per essere felice. Le passa alle spalle, portandosi dietro a quella sedia dove lei sta seduta con le gambe sotto il tavolo, per poi abbracciarla con delicatezza, accontentandosi di quel ruolo che lei stessa gli ha affibiato verbalmente. << Che vuol dire rimangio tutto quanto! Guarda che sicuramente non ci sposeremo prima del mio diciottesimo compleanno e nemmeno subito dopo! >> E' decisamente molto innervosita, sarà anche il periodo che sta vivendo di forte stress per chi le sta attorno, potrebero minacciare anche lui se lei facesse qualcosa di sbagliato. Continua con quelle assurdità riguardo le missioni, riguardo agli impegni shinobistici. << Forse avrai fortuna con le missioni C e forse con le B. Ma io non ho intenzione di fermarmi con la carriera e tu invece si. A meno che tu non abbia di nuovo cambiato idea dopo esserti fatto vomitare da un verme.... >> Perchè ipotizza anche quello, lui non è mai stato molto deciso nelle sue scelte, decisamente più volubile di lei caratterialmente parlando. << Lo cercherò quando avrò finito quella missione che mi hanno assegnato. >> Non gli impedisce di baciarla, nemmeno di abbracciarla ma al momento lo sguardo permane in quella tazza, ancora malmostosa, ancora indisposta. [Chakra ON] [Area Relax] Forse gli basta davvero quel poco per essere felice ma ha dei propositi da rispettare ed è deciso a portarli a termine uno dopo l'altro senza più fermarsi avendo finalmente trovato la sua strada, il suo percorso di vita e null'altro potrebbe accadere per fargli cambiare idea. Riesce nell'intento di abbracciarla ma il nervoso di lei continua, imperante, non accenna a fermarsi od diminuire minimamente tanto che le dorate del Sumi la scrutano da quella posizione scomoda, uno sguardo non ricambiato <Lo so, non penso neanche possiamo farlo prima dei 18> l'illegalità è dietro l'angolo e certamente non vuole incappare in problemi di quel tipo in maniera così stupida <No infatti, è nei miei piani farlo ma non subito> prima hanno qualcosa da portare a termine, lei la sua carriera, lui il suo piccolo progetto ed entrambe le cose prendono un considerevole lasso di tempo per essere completate. Inspira ed espira mantenendo quella posizione, scuote lievemente il capo ad ogni parola pronunciata dalla ragazza <Oh no, te l'ho detto, ho messo in secondo piano la carriera da ninja e non ho intenzione di tornare indietro. Ora so perfettamente come muovermi e qual è il mio destino> si prende una piccola pausa <E detto francamente, eviterei un secondo bagno nella pancia di qualcuno, non fa bene ai capelli> cercando di buttare in mezzo un po' di ironia per stemperare la tensione creatasi e, anche se il bacio viene dato, non ottiene reazione alcuna. Scioglie l'abbraccio aggirandola nuovamente, senza andare a sedersi ma portandosi di lato, le ginocchia vengono piegate per abbassarsi, arrivare ad essere più basso di lei per poter essere visto, guardato nuovamente <Ascolta mia> la destrorsa viene allungata in direzione del braccino della fidanzata, il palmo adagiato su di essa <Ciò che cerco di fare è solo non sprecare altro tempo, con te, con me persino perchè ho trascurato persino me stesso> questo non è un segreto dopotutto. Deglutisce, inghiotte grumi interi di saliva <E ciò vuol dire anche aiutarti laddove è possibile e per quanto sappia che la mia ragazza è una delle shinobi più forti e potenti di questo villaggio, resta pur sempre la mia ragazza e mi preoccupo> su Shinzou non ha molto da dire in fin dei conti, non lo riguarda, lei è affezionata a quel ninja, non lui, prova solo una certa stima <E poi, hai anche un ragazzo profeta, non trovi? Sono arrivato imitandoti con il broncio e ora hai il broncio, se mi dai la mano ti predico anche il futuro> sorridendole mentre Eichiro alle spalle si scosta debolmente per vedere la reazione di Shizuka, ansioso di scoprire come l'altra si sarebbe girata. I denti mordono il labbro inferiore, pregno di ansia alla visione della soap opera preferita, un genitore perfetto. [Chk On] [Ospedale - Area Relax] A quanto pare non ha la minima intenzione neppure lui di affrettare i tempi per un matrimonio che i due non sentono di volere. E pare che non abbia nemmeno ripensato alla sua carriera di ninja, non andrà avanti, resterà fermo in quella sua posizione mentre lei passo dopo passo si addentrerà in quella carriera militare che le serve per raggiungere i posti più alti di responsabilità, cosa che al momento non è sicura di poter fare. << Sai come muoverti? >> La domanda sembra retorica ma non lo è, quella frasetta messa lì a caso dal Sumi in lei risveglia interesse. Vuole sapere come il fidanzato abbia capito come comportarsi per il suo futuro, dove voglia andare, come concretamente può muoversi in una direzione che lo porti a valere di più. A quell'ironia non si associa, non è abbastanza tranquilla per scherzare su qualcosa che lo ha messo realmente in pericolo. Gli occhi blu si poggiano su di lui quando la tocca con la mano sul braccio, parla di tempo perso e di non volere perderne altro. << Cosa intendi per sprecare tempo? Io non sto sprecando tempo, noi lo stiamo facendo? >> E' confusa, non le è sembrato di buttare via tempo, non insieme. Lui è preoccupato e lo sarà sempre ma al momento non può aiutarla, nessuno può non finchè non avrà ricomposto un puzzle rotto che ha incasinato ancora di più con i suoi sogni di liberazione e salvezza. << E' questo il punto Mio. Non puoi aiutarmi, quindi non è necessario che tu sappia nulla per ora. Finchè non ho in ordine la mia di testa, come posso spiegare qualcosa a qualcuno? >> Tutto lì, è solo presto, è solo dannatamente presto. Profeta, magari! Tornerebbe comodo in realtà se solo si potesse, sapere cosa ci riserva il futuro è un'abilità non da tutti. Si girerebbe un poco col corpicino in sua direzione però acconsentendo in maniera infantile a quel gioco, porgendogli entrambe le manine, calde per il contatto con il thè. << Va bene signor profeta, allora mi legga il futuro per cortesia! >> Estenderebbe le manine in sua direzione, un po' meno imbronciata, più accomodante e sicuramente più ironica. [Chakra ON] [Area Relax] Annuisce alla domanda dettata dalla curiosità altrui <Certo, guarda che non si è risvegliata soltanto la libido, eh> ridacchiando divertito ma consapevole che fino a quel momento ha dimostrato un maggior interesse verso quel lato della vita arrivando ad essere più molesto del normale e meno sopportabile <Sai quell'idea di cui ti ho parlato? Arrivare dove non arrivano Anbu e Shinsengumi?> ripescando quella loro vecchia conversazione <Per farlo, devo avere una copertura e cosa c'è di meglio di un locale notturno? Immagina, un locale notturno nel pieno di Kiri, darebbe lavoro a molti dei suoi abitanti in primis, porterebbe vita> abbassando la voce per evitare di farsi sentire da orecchie troppo indiscrete <E fungerebbe da copertura alla mia squadra, nessuno sospetterebbe di me e allo stesso tempo posso tenermi informato su quello che accade nel villaggio delle ombre> strofina le labbra <Quando una persona beve ha la parlantina facile, specialmente se beve ed è felice. Otterrei informazioni, otterrei agganci, magari anche alleati, il tutto in maniera perfettamente legale> esattamente come richiesto dall'altra, senza se e senza ma <Preciso, il locale non sarà come l'Ochaya> mette già le mani avanti <E insieme al tuo medico Hyuuga creare qualcosa che risollevi quel distretto e protegga il resto del villaggio> espone la sua idea portando gli occhi a ridosso di quelli dell'altra in attesa di una sua reazione per poi aggiungere <In più pensavo, se ingrana l'idea, di renderlo anche diurno, tipo locale per famiglie dedito alla sobrietà per tot volte alla settimana> tante idee balenano in testa ma il tutto finalizzato ad aiutare Kiri, dare lavoro e creare quella squadra per difendere il villaggio. I successivi quesiti rendono la risposta difficile, deve rimembrare quei giorni bui, il modo in cui si è chiuso, indebolito <No Mia, intendevo nel periodo appena finito> sperando capisca cosa intenda dire tutto sommato. Inspira, le ginocchia iniziano a far male a furia di stare in quella posizione abbassata, scomoda e la schiena ne risente ampiamente ma trattiene ogni cosa, resiste più che può sospirando <D'accordo Mia ma per favore, se questa cosa, questa missione e qualunque cosa stia accadendo, diventa pesante, non affrontarla da sola, non avere paura di coinvolgermi> breve pausa <Non insisterò, quando potrai farlo io ci sarò ma fallo, va bene?> allungando il viso, vuole davvero aiutarla, darle il tempo senza metterle fretta alcuna, senza essere pressante. Finalmente l'ironia abbatte la barriera costruitasi portandola a girarsi, le mani esposte e allungate; allunga le proprie adagiando i palmi sul dorso di quelle di lei osservandole, scrutando le linee sulle mani <Mh, ti laverai le mani, qui sono sporche> indicando un punto qualsiasi senza darvi troppo peso <Diventerai un'eroina ed il miglior medico di questo ospedale> sicuro nel fare quelle profezie <Diventerai il capo clan dei Kokketsu al pari del tuo antenato> riferimento a Yukio <E guarda un po'> alzando entrambe le sopracciglia sorpreso <Sarai anche Bisbetikage, un nuovo grado creato apposta per te> ridacchiando sempre più divertito da quel giochino in grado di rilassarli <Ah si, mangerai i takoyaki freddi> cenno del capo al tavolo, non li ha dimenticati. Alle loro spalle la bocca di Eichiro cade a terra, la mascella tocca il pavimento con le braccia larghe e le mani aperte, sorpreso ed a tratti deluso tanto da decidere di prendere in mano la situazione rimettendosi diritto, dandosi un contegno per avvicinarsi alla coppietta. L'uomo avanza passo dopo passo accorciando le distanze fino a portarsi a ridosso dei due "Allora, piccola Nuora, mi è sembrato di aver sentito che tu voglia conoscermi meglio, è così?" con un sorriso a 32 denti, fatto a posta per rompere quel momento. [Chk On] [Ospedale - Area Relax] Ascolta quella sua idea che si concretizza in un piano che ha una sola grande falla per lei. << A kiri non ti faranno mai aprire alcun locale, soprattutto per dare una mano a quella gente. >> L'affermazione è netta, sa esattamente di cosa parla ma sicuramente non può parlarne così spudoratamente davanti al mondo. << Ti servono appoggi politici e sostegno che non penso tu abbia per fare qualcosa del genere lì. Ti conviene partire da un altro distretto Mio. >> Incredibile ma vero sembra che lei, che non si interesa mai di nulla abbia iniziato a capire qualcosa di come girano quelle trame politiche e organizzative, solo dopo una chiacchierata con il Mizukage. Se vuole davvero fare la differenza deve rimanere aggiornata su quanto avviene nel mondo. << Tenjiro fa il medico non il protettore delle strade... >> Insomma non sa se la cosa fra loro possa funzionare o meno se possano collaborare, dovrebbero parlare fra loro ma sicuramente le sembra una scelta azzardata, e non proprio compatibile con le idee del nonnino. << Perchè scusa di notte non sarà dedito alla sobrietà? >> Domanda quasi in maniera retorica non aspettandosi una risposta positiva, ha come l'impressione che lui in realtà voglia ricreare l'ochaya ma senza la mafia. Lascia perdere quel discorso sul perdere tempo, anche perchè probabilmente riguarda più lui che non lei. Però a quanto pare il messaggio che non può aiutarla riesce a passare. << Ho qualcuno con cui condividere il peso Mio. Non devi preoccuparti, non sarà insopportabile per me, ho un ottimo alleato. >> Ovviamente si riferisce a Nobu ma non lo nominerà nemmeno su richiesta qualora lui dovesse insistere. << Quando sarà sicuro per te saperlo te lo dirò comunque. Non ci sono segreti no? >> Gli sorride, ricordando come tra loro non ci debba essere del non detto. Poi però si concedono quel piccolo momento ilare, con una descrizione del suo futuro che le puzza di presa in giro ed esagerazione. Una linguaccia viene vinta dal Sumi: << Sicuro diventerò capo clan ma è l'unica cosa corretta che hai letto li sopra! >> Insomma forse a parte il fatto dei Takoyaki freddi. Infatti c'è un micronde nella stanza che potrà essere utilizzato a suo piacimento, anche se forse avrebbe preferito scaldarli sulle mani di Shiroichi, in grado di produrre fuoco. Si avvicina poi quell'altro, quell'entità che lei vede come semi trasparente, lo guarda dal basso in alto data la posizione e la differenza di statura: << Punto primo non chiamarmi nuora finchè non lo sarò. >> insomma mettiamo le cose in chiaro! << Punto secondo non ho detto che voglio conoscere te, però è interessante che tu ti sia battuto per proteggere Kan. Lo hai fatto perchè senza di lui saresti morto o semplicemente per affetto? >> Domanda senza troppi peli sulla lingua, non si preoccupa di offendere alla fine è chiaro che non le stia troppo simpatico. [Chakra ON] [Area Relax] Shizuka rileva una falla nel suo piano, una grande ed importante falla a tal punto da riportarlo con i piedi per terra e chinare il capo, pensieroso ma non abbattuto, semplicemente pensa perchè quella considerazione lascia trasparire ben più di quanto si possa immaginare <Dunque i sospetti che avevo tempo fa non erano infondati, l'essere di Kiri in quelle condizioni è voluto> per amor del controllo probabilmente, uno scenario al quanto ostico per qualunque cosa si voglia fare <Appoggi politici...ora che mi ci fai pensare, non conosco nessuno di quell'ambiente ma potrebbe essere utile scoprire se c'è qualche evento inerente, no? Qualche evento di stampo politico con cui poter interagire> vaglia una possibile soluzione, o meglio, l'unica soluzione pervenuta nella geniale mente del bianco <Kusa andrebbe esclusa, l'Ochaya è una concorrenza troppo spietata> consapevole di non potersi mettere contro quell'organizzazione così presto e senza una reale forza alle spalle. Umetta le labbra passando velocemente la lingua su di esse facendosi sempre più pensieroso, isolandosi qualche momento salvo poi essere ridestato dalla Nana <Eh? Lui farà il medico, non ho mai detto che sarebbe stato sul campo> specifica distrattamente, ancora preso dalla mole di pensieri e dalle osservazioni della ragazza, non infondate ed estremamente veritiere <Non ci saranno spogliarelliste ne cose osè ma l'alcol ci sarà e tanto, oltre ad una sfera stroboscopica dal soffitto per far ballare tutti> mimando la forma di quella sfera, immaginando il suo mondo perfetto e ideale all'interno di quel locale. Un sogno che potrebbe divenire realtà ma viene messo da parte nell'immediato quando il discorso diviene più serio, sul non poterla aiutare e forse quella frase fa più male del previso, ha qualcuno con cui condividere il peso che non sia lui; deglutisce, inghiotte grumi interi di saliva nella consapevolezza di aver perso terreno <Si Mia, nessun segreto tra di noi> un accordo fatto tempo addietro, un accordo che desidera mantenere, evitare di avere del non detto tra loro che potrebbe incrinare ogni cosa <Fai attenzione, mi raccomando> almeno quello glielo deve, quella raccomandazione deve farla e lei deve accettarla. Preoccupato visibilmente per il futuro della ragazzina ma per fortuna insorge un po' di ilarità ottenendo in cambio una linguaccia che scatena la risatina del Sumi <L'unica? Vedremo, ricorda che sono un veggente e vedo tutto, anche dietro i tuoi vestiti> indicandone, per l'appunto, il petto prominente e accentuato. Ridacchia divertito fin quando Eichiro non mostra la propria brutta faccia esordendo con una domanda inappropriata, guadagnandosi un'occhiataccia dal figlio; il dire di Shizuka è diretto, mette i puntini sulle i ponendo, infine, domande spinose che spingo Eichiro a fissarla senza far svanire il sorriso "Per la sopravvivenza, ovviamente. Prima di lui ero libero, ora siamo vincolati, se lui muore io dico addio a tutto e mi piace stare in questo mondo" guardandosi intorno con atteggiamenti da sbruffone, allargando le mani "E per riportarlo da te" aggiunge infine abbassando sensibilmente il tono di voce come se si vergognasse nel dirlo e nell'ammetterlo "Ma la sopravvivenza prima di tutto" prendendo posto sulla sedia dapprima occupata da Kan il quale, ancora, lo guarda male sospirando, evitando di rispondergli peggio. [Chk On] [Ospedale - Area Relax] Parla ad alta voce, come sempre, fin troppo sfacciato come se nessuno fosse lì ad ascoltare e lei non può far altro che lasciarlo continuare, purtroppo metterlo a tacere sarebbe ancora più sospetto. << Secondo me devi incominciare a muoverti un poco di più in quel mondo, devi piacere alle persone giuste. >> Insomma se vuole diventare qualcuno deve farsi un nome, in quale modo lo determinerà lui, lei non può saperlo, non riesce quasi a immaginarselo, forse per questo lei punto alla carriera shinobistica: ha già un percorso tracciato. << Ame? >> Suggerisce, quel distretto non è esattamente molto movimentato e sembra molto serioso, magari una novità del genere potrebbe portare a dei buoni risultati anche se estremamente vicino a Kusa. Non le dice assolutamente nulla riguardo a quella persona degna di fiducia, forse capisce che in fondo sono così che andranno le cose, almeno sul piano del lavoro. << Faccio sempre attenzione, per me e per gli altri. Ti prometto che imparerò a comportarmi da adulta, in fondo sono quasi maggiorenne no? E' il caso di fare i grandi... >> Almeno per certi aspetti, maturare, forse anche cambiare modo di porsi con i superiori, con i capi, con i colleghi. A quell'ironia riguardo ai vestiti sbuffa e allunga una mano verso la sua fronte dove gli rifilerebbe una schicchera decisa: << Piantala! >> Lo sa che in ospedale non vuole che lui si comporti da maniaco, il tutto passa però in secondo piano quando il fantasma si avvicina. Viene accolto in maniera decisamente fredda, riportandolo alla realtà delle cose e scontrandosi contro la sfacciataggine della rossa che dapprima sembra arrabbiarsi di nuovo, ma dopo quella frase gli occhi azzurri si appoggiano su di lui, sguardo di una che ha capito tutto dalla vita: << Aaaah finalmente vedo perchè vi somigliate voi due! >> Si siede su quella seggiolina come una che la sa lunga, finendo di bere quel thè tutto d'un fiato. Si alzerebbe poi andando a rifilare un bacio sulle labbra al Sumi: << Vado a cambiarmi mio e torno, scalda i takoyaki nel micronde così li mangiamo! >> Probabilmente entrambi gli uomini saranno abbastanza confusi dall'affermazione di poc'anzi però prima di uscire dalla porta la nanerottola si rivolgerebbe in particolare al fidanzato: << Anche lui è un dolce al cocco ripieno di mango. >> Inutile dire che solo il giovane dagli occhi dorati potrà capire quel riferimento, uno dei primi che lei gli ha affibiato, ormai più di un anno prima. Si allontanerebbe quindi senza voltarsi indietro teoricamente, lasciando all'altro le dovute spiegazioni in caso. [Chakra ON][//END] [Area Relax] Nonostante cerchi di non farsi sentire, si trovano in un'area relax ma poco gli interessa al momento, sta parlando dei suoi piani e di come potersi muovere <Le persone giuste...farò un paio di ricerche, non dovrebbe essere difficile trovarle> se sono persone influenti, allora gli basta davvero poco per capire a chi andare a leccare i capelli. Un'impresa ardua, ingraziarsi un politico a tal punto da ottenere quanto desidera ma ecco che la rossa pone un nuovo posto, Ame ed improvvisamente intensifica lo sguardo; l'osserva silente ripensando alla composizione di Kagegakure, alla disposizione dei villaggi, a come sono messi <Può essere una possibilità, si> non confermando che sia quella giusta ma neanche denigrandola, bensì la preserva dovendoci pensare attentamente e con maggior minuziosità. Non commenta nulla riguardo al suo collega, oramai deve farci l'abitudine, ne avrebbe avuti molti e non può fare storie per ognuno di loro, è comunque il mondo ninja <Già, è il caso di fare i grandi ma non crescere troppo> sorridendole in quell'unica richiesta, il motivo non viene detto seppur possa essere palese. Dopotutto quella ragazzina le piace così com'è, con pregi e difetti, con comportamenti maturi e infantili allo stesso tempo ma, oltre ciò, si becca anche una schicchera che lo costringe a chinare lo sguardo, strabuzzare gli occhi <Eddai, ho fatto il bravo fino ad ora, concedimelo> tirando fuori la linguaccia immergendo il tutto nell'ironia più totale, nell'ilarità, qualcosa di fondamentale. Nonostante ciò, è preoccupato, il non sapere, il vivere nell'incognita rende quella situazione strana, ancor di più apprendere di poter essere in pericolo; inspira ed espira facendosi pensieroso ed è forse per questo che lascia parlare Eichiro, lo lascia confessare aspettandosi come minimo una sfera di sangue nero addosso al Seimei, non avviene, ella non attacca ne risponde male lasciando entrambi sorpresi, senza parole. Padre e figlio finiscono per guardarsi incrociando i rispettivi sguardi, perplessi, senza capire, che lei abbia notato o visto qualcosa? Accoglie quel bacio veloce ricambiandolo <Si capitano> sollevando la destra per esibire il gesto di saluto militare ma è solo alla fine, nell'udire quella frase che tutto diviene chiaro. Sgrana le dorate iridi, schiude le labbra e quel giorno ritorna alla mente, il giorno in cui il paragone di lei viene fatto per la prima volta tanto da spingerlo a guardare ancora una volta il genitore, sempre più perplesso "Ma che vuol dire?" lecita domanda di quest'ultimo il cui capo viene grattato ripetutamente. Il Sumi sospira, serioso, troppo serioso <Vuol dire che sei un bugiardo> non spiega realmente il significato di quelle parole, deve scoprirle in autonomia eppure Shizuka ha fatto l'ennesimo miracolo, quell'azzurro ha nuovamente scrutato oltre la barriera. [END]