Indagare la visione.

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15:32 Katai:
  [Strade] Tutto è grigio. Ovattato, fumoso, opaco. Eppure c'è un'Ombra, tra le altre, che si muove nel cuore di Kagegakure, in quella pancia di cemento, vetro, acciaio e luci. I suoni sono assordanti: una cacofonia inconfondibile che denota la vita frenetica da cui attinge. L'Ombra è nerovestita, coperta da una maglia scura, dal collo alto e circolare, che sfiora il mento. Le maniche sono lunghe, sino ai polsi, oltre i quali sbucano dei bendaggi che si avviluppano sino alle nocche delle mani, lasciate però nelle tasche, nascoste ai più, tenute nel fondo di quei pantaloni scuri, ampi, ma comodi. Sono stretti attorno alle caviglie da fasciature candide, che suggellano la carne alla stoffa, il passo all'indumento. Proprio i piedi, stretti da calzari ninja dalle tinte fosche, si avvicendano l'uno all'altro, reciprocamente, dirigendo verso il vicolo dove tutto è cominciato - e mai finito. E' armato, ma di ben pochi strumenti d'offesa, se non le proprie energie psicofisiche, mescolate tra loro a dar vita e forma - seppur invisibile, per ora - al chakra. Quest'ultimo scorre nel suo sistema circolatorio con incandescente ed elettrica forza, donando tepore e vigore a quelle membra che si beano della pioggia, senza più temerne alcuna ripercussione, anzi godendo il tintinnio martellante e ritmico che s'abbatte sul mondo e finisce per rigare la realtà, di infinite sfumature uggiose, confondendo le forme, smussando gli angoli. Una sacca portaoggetti, dal colore beige, è l'unica forma di accessorio che indossa, allacciata alla cintola, dietro la natica destra. Se non fosse che attorno al collo si attorciglia una sciarpa cremisi, in volute di spire di stoffa rossa, circondando il cingolo scapolare e ricadendo oltre la spalla destra, come rivolo di sangue. Affianca Shiroichi, che, invero, da un po' non vedeva, né sentiva. < Sono stufo di queste visioni. > Rivela, gracchiando, dal basso dei suoi centosessantasei centimetri. [Chakra On||60/60][Equip: tonico curativo x1|tonico chakra x2|fuuda con tronchetto x2]

15:46 Shiroichi:
  [Strade] La pioggia batte sul villaggio delle ombre, questi giorni sono particolarmente freddi, ma il Nara non sembra risentirne particolarmente anche se per la pace di sua madre ha deciso di vestirsi leggermente più pesante rispetto al solito; partendo dal basso abbiamo degli anfibi neri lunghi fino alla caviglia le suole ovviamente bagnate dall'acqua piovana; dei jeans neri felpati con attaccato alla fibbia della cinta il coprifronte della foglia, sopra di esso una felpa scura con cappuccio tirato su recante lo stemma della sua famiglia sulla schiena; a coprire il tutto un giubbotto pieno di tasche anch'esso nero. All'interno delle tasche ci sono poche cose in verità, un fuuda con l'equipaggiamento da anbu sigillato, dei tonici per il recupero chakra e il recupero salute e il suo ninjaphone. Sono al centro di Kagegakure di nuovo con Katai, alla ricerca di indizi riguardanti la vecchia e le visioni che li attanagliano. Camminano affiancati, entrambi stranamente silenziosi al momento fino a che non è l'Uchiha a rompere quel silenzio lamentandosi delle visioni <Ti credo, spero riusciremo a capire qualcosa in più questa volta, non vorrei rimanere con queste visioni a vita> dice l'altro in tono neutro. Ultimamente tranne i numerosi stendardi del clan Nara quando gira per il quartiere le visioni sembrano essersi un po' placate. Crede di aver capito finalmente cosa le scateni. <Comunque forse ho capito cosa scatena le visioni> annuncia lui un po' titubante mentre continua a camminare in direzione del vicolo dove la volta scorsa trovarono il pentacolo inciso sul muro dove prima c'era lo studio di tatuaggi. <Le mie visioni sono più comuni quando sono nel quartiere del clan e mi sono capitate un paio di volte quando ero in presenza di Akainu...> dice iniziando a spiegare il suo ragionamento all'amico <Se fosse che quando siamo in presenza di qualcuno o qualcosa che erano in quel genjutsu qualcosa nel tatuaggio si attiva provocandoci quelle visioni?> propone lui non pienamente sicuro di questa sua spiegazione <Mi spiego meglio. Se sono con te non ho tutti questi problemi perché eri anche tu lì con me, ma se vedo Akainu mi capita di tanto in tanto di avere dei flash. E la cosa accade anche se sto con i miei genitori o parenti... capisci dove voglio arrivare?> chiede lui cercando di spiegarsi al meglio delle proprie capacità.[Chk on]

15:51 Katai:
  [Strade] Volti anonimi, passanti, cittadini comuni o forse no. Gli occhi dell'Uchiha indagano la folla, cercando , tra la stessa, tracce di una vecchia solamente intravista, ma così importante da poter assediare la mente del quindicenne. La risposta di Shiroichi non lo sorprende, almeno non visivamente. Non palesemente. Il volto, infatti, permane serio, tirato in quei lineamenti obliqui che, ripidi e scoscesi, si delineano in una grigia espressività, a corollario del meteo, quasi. La pioggia, infatti, pare capace di ingrigire il Mondo degli Shinobi, come se avesse il potere di obliare le speranze, confondere i sogni, diluire la volontà. Lo stuolo di ombrelli, tuttavia, non desiste e , come serpe gigante e variopinta, si muove sulla testa di tutti, sfilando tra vicoli e strade, senza soluzione di continuità. Lui, invece, non ne ha, poiché , libero da impedimenti, ha intenzione di non rimandare ulteriormente quell'indagine. Nessuno si è mosso al posto suo, nulla è accaduto - nulla che abbia sentito, ovvio. ( Attualità Lv.1) I capelli si appicciano alla fronte, discendono sul capo, coronando la sommità di quel corpo slanciato e longilineo, zuppo di pioggia, dalla testa ai piedi. Si muove, tuttavia, come nulla fosse, nel gelido alito di vento che spira e ricorda come l'Inverno, oramai, domini Kagegakure stessa. Ha dimenticato la neve di qualche giorno fa, quando è andato a trovare Shiroichi steso, in ospedale, ma non ha dimenticato il profumo della pioggia, né il tepore del chakra o la sua sfrigolante forza. Dirige i passi verso l'area che ricorda, senza alcuna sfocatura, ospitare il negozio di tatuaggi incriminato, lì dove tutto è partito. < Per di qua. > Guida, svoltando l'ennesimo angolo. < Mh. > Mugugna, sordo, nei riguardi del ragionamento altrui. Non batte ciglio, non arresta il passo. < A me è capitato quando ho parlato o sentito cose sui conti del mio clan. > Il "suo" clan, appunto. Per la prima volta nominato in quel modo. < Dove vuoi arrivare ? > Domanda lui, indagando. [Chakra On|60/60][Equip: come sopra]

16:04 Shiroichi:
  [Strade] Segue il passo di Katai con le mani in tasca adattandosi alla sua velocità di movimento. Svolta dove l'amico indica, non che avesse bisogno di indicazioni in realtà ma si limita ad annuire non arrestando il passo <Pensavo...> inizia lui portandosi una mano al mento e riflettendo appunto su come metterla. <Visto che tu non sei Akainu e questa cosa sembra farmi effetto... Potremmo provare a capire se il mio ragionamento funziona> la prende alla larga perché effettivamente non è una cosa troppo bella da proporre <Se tu provi a vedermi non come Shiro, ma come un Nara qualsiasi oppure io ti parlassi del clan, e ti partisse una visione... forse avremmo la prova che le visioni vengono scatenate da cose inerenti al clan e alle persone di quel clan e non sono propriamente casuali.> dice lui <Perché personalmente quando sono da solo con Shizuka o con Kore a me non accade niente> spiega con precisione mentre continua a camminare raggiungendo finalmente il punto in cui c'era l'incisione che sembra essere ancora presente. Il Nara inizia ad osservare attentamente quel pentacolo e cerca di capirne l'essenza provando in qualche modo a vedere se c'è un qualcosa di particolare. <Katai-kun, con lo sharingan non puoi vedere qualcosa di più di questo simbolo?> chiede lui non conoscendo quasi nulla delle particolarità di quell'occhio tanto decantato dalla comunità ninja e dal clan stesso. Di base sa che lo chiamano l'occhio della preveggenza ma non ne capisce il funzionamento dato che nessuno si è mai preso la briga di spiegarglielo, ci sta che Akainu non gli abbia detto niente paranoico com'è, ma da Katai qualche spiegazione in più il Nara se l'aspetta, non perché gli debba effettivamente qualcosa ma perché essendo amici potrebbe aiutarlo maggiormente in questioni in cui i suoi occhi azzurri non riescono a vedere cose che magari gli occhi cremisi dell'altro potrebbero vedere.[Chk on]

16:21 Katai:
 < Mh. > Mugugna ancora, in quell'onomatopea che si schianta contro le labbra giunte, sigillate in un paio di linee sottili e rosee, che si sfiorano, si congiungono, sino a disegnare quella retta perfettamente immobile, poco al di sopra del mento aguzzo, crocevia dei suoi lineamenti. Sbatte le ciglia, una volta solamente, finendo per abbassare il capo, riflessivo. Ancora pochi passi, tra lo sferragliare degli pneumatici ed il suono dei clacson, tra la folla ruggente e una pioggia che martella il Mondo, senza sosta alcuna, rigando le facciate degli edifici, scivolando su i vetri più lisci, opacizzando le luci più forti. E mentre il cielo piange quelle lacrime grigie eccolo raggiungere il vicolo designato, laddove le pareti degli edifici si stringono, in un cunicolo asfissiante, dal fondo cieco, dove non ci sono passanti, se non, forse, qualche ratto di troppo. A terra, tra sporcizia e blatte, non v'è molto su cui far leva, per poter comprendere di più, non v'è molto che possa attirare l'attenzione del giovane Uchiha, ovvio. Piuttosto, è il suggerimento dell'altro a far breccia nel suo ruminare mentale. < Ho avuto una visione, nel Quartiere Povero di Kiri, mentre c'era Shizuka..> Rivela, andando a sottolineare quell'accaduto. < Proprio poco prima di scoprire l'Arte del Fulmine. > Tradisce, aggiungendo tasselli al racconto. < Ci provo, comunque. > Afferma, nei riguardi di quell'ultimo invito, finendo per TENTARE di deviare il flusso del chakra, come una diga contro la quale far breccia, imponendo la propria volontà sul sistema circolatorio, così da imbibire l'apparato visivo di quella forza metafisica e invisibile, innescando, perciò, una reazione insista nei geni stessi, una cascata di messaggeri biochimici che dovrebbero innescare il cambiamento fenotipico dell'iride. Sharingan. Se ciò fosse successo, avrebbe rialzato il mento, diretto lo sguardo verso il Nara, lì di fianco, in attesa di una sua risposta, ma finendo, inevitabilmente, per mostrargli la sinistra maledizione di quegli occhi cremisi. < Riesco a vedere il chakra, ma...non molto di più. > Rivela, senza ancora aver ricevuto risposta dal capo clan, non conoscendo affatto i dettami della sua 'famiglia' nei riguardi dei segreti dello Sharingan. [Chakra On|60-2/60][Attivazione Doujutsu Lv.2| 2/4][Equip: come sopra]

16:32 Shiroichi:
  [Strade] Ascolta l'amico che gli rivela di aver avuto una visione in presenza della Kokketsu <Ah...> dice lui mentre la sua ipotesi inizia a vacillare <Ma parlavi di qualcosa inerente al clan? Che sia il mio o il tuo> chiede lui cercando in qualche modo di mettere una pezza a quel ragionamento che fino a pochi secondi prima gli sembrava nettamente più stabile. Gli viene data una piccola informazione in più riguardo a quanto possa fare lo sharingan. <Umh...> dice lui mentre attende che l'altro gli dia un responso riguardo a quel pentacolo sul muro; poi gli viene un'altra idea, dopotutto lui al momento non può fare altro se non sfruttare le meningi dato che il suo clan è privo di questo tipo di capacità. <Dopo che avrai guardato il pentacolo sul muro prova a guardare il mio> gli dice lui mentre scosta la maglia dal collo rivelando il pentacolo nero sul collo proprio sopra la cicatrice che gli è rimasta dallo scontro con le chimere <Magari se c'è del chakra diverso dal mio potresti notarlo, potrebbe essere una traccia da seguire> ipotizza lui mentre i suoi occhi ancora si focalizzano su quel simbolo inciso sul muro, prova a vedere se uno dei cinque bracci della stella è un po' diverso dagli altri per forma o dimensione, magari per indicare una direzione o qualcos'altro. Le dita della mano sinistra si poggiano al muro bagnato dalla pioggia tracciandone i contorni come farebbe un non vedente con il braille prova anche a premere negli spazi alla ricerca di qualche meccanismo segreto che possa far magicamente apparire la porta di quello strano studio di tatuaggi o chissà che altro. <Hai più incontrato la ragazza che era con noi quella sera? Come si chiamava?> chiede dimentico del nome della donna curioso di sapere se l'altro avesse avuto contatti con la stessa e nel caso di risposta positiva per sapere come se la passasse e se fosse oppressa anche lei da quelle visioni.[Chk on]

16:45 Katai:
 < Io non..> ricordo. Fumoso, confuso, vago. Aveva iniziato a piovere, proprio come oggi. Era nel bel mezzo di un distretto disastrato e povero, ridotto alla fame, confuso dalla sua ricerca del Fantasma. E aveva lo Sharingan. Ed un controllo del chakra tale da permettergli di valicare i confini della fisica, risalendo le pendici dei diroccati di Kiri. < ..sì ! > Esclama, infine, giungendo , a ritroso, a quel commento nell'auricolare. < Mi diceva qualcosa del clan, sì. > Cosa, tuttavia, rimane un mistero, un non detto, qualcosa di sotteso al discorso. Nel frattempo, però, lo Sharingan divampa. E lo sguardo s'incendia, come un tramonto di sangue, nel quale sprofonda una pupilla buia, soffocata da un cappio nero al quale sono appese due lacrime dello stesso colore, due tomoe. Ora che gli impulsi neuromotori dell'altro sono codificati e tradotti tramite i suoi occhi, tramite lo Sharingan, può quasi intuire le sue parole, come se ogni fotogramma si snodasse e mostrasse dinanzi a lui, al pari di un dipinto ancora intonso, ma sfiorato da una penna prevedibile, da un pittore conosciuto. Ecco come ci si sente ad osservare il Mondo attraverso quegli occhi maledetti. < ... > E così, in silenzio, volge lo sguardo verso il pentacolo impresso sul muro, laddove i calcinacci e l'intonaco sembrano decaduti, lasciando al loro posto quel simbolo indelebile, fin troppo conosciuto. Un'occhiata lunga, prolungata, insistente, che si prende il tempo che può, anche sotto la pioggia. CERCA di analizzare i bordi del simbolo, il suo perimetro regolare, nonché il suo interno vuoto o pieno che sia. E' lì il segreto della loro ricerca ? E' lì che la sua attenzione deve indugiare ancora e ancora ? Non può saperlo, ma si fida del ragionamento altrui e non hanno altro a cui appellarsi, se non quella pista. < Non ..capisco. > Rivela, dubbioso, andando a sottolineare la superficialità di quell'esame. Scuote il capo, gettando gocce d'acqua a destra e manca, prima di concentrarsi sul simbolo impresso sul collo del Nara, su quella pelle che ha visto battaglie, tanto interne quanto esterne ed ora appare marchiata, proprio come la sua. < Amhya. > Risponde, d'un tratto. Deglutisce. < No, è sparita. > Taglia corto, quasi volesse superare un ostacolo verbale. < Credi che abbia condiviso il nostro stesso fato ? > [Chakra On|58-1/60][Sharingan Lv.II On][Equip: come sopra]

17:08 Shiroichi:
  [Strade] La risposta dell'amico sembra in qualche modo rimettere in piedi la sua ipotesi portando il Nara a battere il pugno destro sul palmo sinistro come se fosse arrivato a chissà che grandissima conclusione <Ecco, deve per forza entrarci qualcosa!> dice lui in un moto di euforia che però si spegne subito. mentre torna a focalizzarsi su quel simbolo; magari c'è un messaggio nascosto da qualche parte, la donna sembrava certa che sarebbero andati a cercarla, ma come possono trovarla se non hanno indizi dai quali partire se non quello strano simbolo sul muro e quelle visioni? prova a camminare nei pressi di quel luogo cercando di scrutare qualche altro simbolo simile dopo essersi sistemato nuovamente la felpa ed essersi coperto al meglio di nuovo dalla pioggia che sta completamente inzuppando quel cappuccio; non che a lui dia fastidio in realtà. La domanda riguardo Amhya lo lascia perplesso <Le cose sono due a mio parere...> annuncia lui titubante <O è vittima anche lei delle nostre stesse visioni... Oppure in qualche modo siamo stati bugerati da lei e ne è la causa> dice lui, non pienamente convinto della seconda ipotesi, quella donna gli sembrava piuttosto strana quella sera e o è un'attrice modello oppure non stava fingendo. <Tu che ci hai avuto più a che fare quale delle due ipotesi credi sia più probabile?> chiede lui incuriosito dal parere dell'amico mentre prova a convogliare il suo chakra sulle suole delle scarpe per meglio aderire alla parete. Se vi fosse riuscito sarebbe andato a mettere prima il piede sinistro, poi il destro sul muro dov'è inciso il pentacolo iniziando a percorrerlo lentamente in verticale per cercare altri simboli sul muro magari più in alto.[Rilascio del Chakra Avanzato][Chk on]

17:18 Katai:
 La pioggia continua a martellare il Mondo. Le grondaie gorgheggiano rumorosamente, i tubi di scarico paiono ingrassati di acqua e detriti, le stesse fognature ribollono come pentole sul fuoco. E la realtà sfuma in un colore uggioso e grigio, che sfiora le sagome e ne offusca i bordi. Oltre l'ingresso del vicolo, il pomeriggio del Villaggio delle Ombre prosegue indisturbato, scorrendo nella sua frenetica e caotica noncuranza, forte di quell'inconsapevolezza che lo rende, ai più, innocente e ignaro. E' un bene, forse, che tutti quegli esseri vivano in una sorta di illusione, qualcosa di simile ad un velo che nasconde loro la verità. Giacciono, di fatto, incolumi e salvi, privi e privati di ogni conoscenza. Alcuni di loro, almeno. Altri, invece, sembrano ben più addentri alle dinamiche dei Distretti, ma non è lui, ora, in grado di svegliare quelle masse dal torpore della menzogna. < ... > In silenzio, ora, solleva le braccia, andando ad incrociare le leve superiori al petto, contro il respiro che alza ed abbassa il petto, sollevando le spalle, in un ritmo che si fa più vivo e intenso, soprattutto in prossimità di quell'ennesima indagine, dopo quella svolta solo la sera prima nei pressi di Ame, in compagnia di Kurou stesso. Il moto euforico del Nara si spegne contro il martellare ritmico ed incessante della pioggia e l'ennesimo guizzo d'indagine che lo muove e lo desta, come se non lasciasse pace all'animo del Nara. S'arresta, però, non inseguendo il Chuunin che s'inerpica lungo il muro, passo dopo passo, dosando il suo chakra, che può ben vedere addensarsi sotto le suole dei suoi calzari, grazie alla definizione che lo Sharingan concede. < Sono entrambe molto probabili. > Alza leggermente la voce, per poter raggiungere l'altezza a cui l'altro aspira. E solleva il naso, all'insù, cercandolo con lo sguardo. < Lei è...> si sofferma e deglutisce, ancora. < Particolare. > Ammette, mentre il ricordo di quella ragazza ne riempie la testa. < Potrebbe aiutarci trovarla, però. > Ad entrambi, s'intende. [Chakra On|57-1/60][Sharingan Lv. II On][Equip: come sopra ]

17:35 Shiroichi:
  [Strade] Continua a percorrere quella parete fino alla cima dell'edificio ascoltando le risposte date dall'amico con un tono di voce più alto per permettergli di udirle. Si volta facendo piede perno con l'arto destro guardando in basso, magari da quell'altezza potrà trovare qualcosa che da basso non si riesce a scorgere; oramai non ha più molte idee che potrebbero aiutare in quella ricerca, sta andando a tentativi ed errori, qualcuna delle sue idee dovrà pur condurli a qualcosa no? Se avesse conosciuto la tecnica anbu per le tracce olfattive quando è stato preda di quelle visioni forse avrebbe potuto inseguire l'odore di quella vecchia e scovarla in men che non si dica, ma il caso ha voluto che in quel momento lui non la conoscesse. <Entrambe?> chiede lui mentre si accinge a camminare nuovamente verso il basso in direzione della strada con lo sguardo torvo, la sua risposta non è quello che il Nara si aspettava, sperava di poterne escludere una almeno per essere sicuri di essere tutti alleati e non due vittime ed un carnefice. <Definisci "particolare"> chiede il moro all'amico mentre oramai è quasi arrivato nuovamente ad altezza strada mentre si da uno slancio con le gambe per poi tentare di atterrare in piedi sul terreno flettendo leggermente le ginocchia per meglio attutire l'impatto con lo stesso. Lo sguardo si volge nuovamente verso l'amico in attesa della sua risposta curioso di saperne di più riguardo quella donna che lui definisce particolare. <Sì potrebbe essere una buona idea, ma se lei fosse un nemico e fosse riuscita a farci cadere in trappola senza che ce ne accorgessimo... come potremmo essere certi di non cadere di nuovo in trappola? Inoltre se così fosse come la costringiamo a toglierci questo tatuaggio?> chiede lui preparandosi al peggio.[Rilascio avanzato del chk][Chk on]

17:47 Katai:
 L'altitudine raggiunta dall'altro lo costringe a prendere provvedimenti. Ora anch'egli si adopera, in maniera invisibile, per andare a deviare il corso del chakra, nel proprio sistema circolatorio, finendo per arginarne la fuga verso l'alto, così da condensarlo nelle leve inferiori, in basso, dove le ginocchia si articolano, una dopo l'altra, portando la destra a flettersi, schiacciando i calzari ninja contro il muro. Uno. E , attraverso gli tsubo, l'energia psicofisica si concentra ed addensa, nuovamente, verso l'esterno, andando a plasmarsi come una patina collosa, aderente, ma intangibile e invisibile, se non attraverso occhi maledetti, doujutsu. E così il busto s'inclina in avanti, si flette verso il muro, quando ora anche l'altro passo raggiunge la superficie verticale. Due. Tre. E così via, passo dopo passo, mentre la pioggia rende tremendamente scivoloso quel muro e i capelli ricadono tutti all'indietro, pesanti, bagnati, così come le vesti, che aderiscono al corpo e ne delineano le forme, evidenziando i sospiri del vento contro la carne pallida, lasciandolo rabbrividire. < Nh ?! > Un singhiozzo vocale, partorito dalle corde vocali e schiantato contro le labbra giunte, unite tra loro, destinate a rimanere tali, almeno fin quando non prende parola, ma ad un'altezza tale che non debba sollevare la voce poi troppo, per poter raggiungere il Nara, appeso sulla pendenza. < Se è una trappola..> commenta, a bassa voce. < ..facciamola scattare. > Deciso, convinto, cercando l'altro con lo sguardo. < Uno di noi rimarrà nascosto, l'altro farà da esca. > Rischioso, vero, ma indubbiamente efficace. In fondo, le trappole, sono tali anche per chi le organizza. < Farò io da esca. > Si propone, sacrificandosi. E pare aver glissato sulla definizione che ha dato di Ahmya, quando oramai si ritrova a percorrere la parete a ritroso, ma senza fretta alcuna. < E' un'enigma. > Ammette, perplesso. < Non riesco a capirla, non fino in fondo. > Lui che, curioso, ha sempre bisogno di conoscere tutto, avere tutto sotto controllo. [Chakra On|56-1/60][Sharingan Lv.II ON][Rilascio del Chakra Avanzato Off > On || 2/4]

18:30 Shiroichi:
  [Strade] Una volta che il Nara è atterrato sull'asfalto a quanto pare è l'Uchiha che decide di rifare quel percorso, forse per osservare anch'egli con i propri occhi ciò che cercava lui, o forse per mera empatia (?) <Farla scattare?> chiede lui incredulo di quanto l'amico possa essere incosciente proponendosi addirittura di fare da esca qualora dovesse essere effettivamente una trappola <Katai- kun, non voglio rischiare di finire in trappola, né tantomeno voglio che ci finisca tu> dice lui che non è affatto convinto del piano dell'amico <Inoltre se diamo per assodato il fatto che sia una nemica... cosa ci dice che non finiremmo di nuovo sotto le sue grinfie e che riusciremmo ad uscirne?> dice lui, dopotutto l'amico aveva provato ad utilizzare il rilascio illusorio in quella circostanza e non era servito a nulla, vero, adesso sono migliorati, ma è plausibile pensare che anche la stessa Ahmya non sia stata ferma a crogiolarsi in questo periodo di tempo. Solo infine arriva la risposta sul particolare di quella donna; non sa come rispondere a quell'affermazione dopotutto Shiroichi non ci ha avuto mai a che fare se non in quella occasione e anche lì non è che abbiano parlato chissà quanto. Ancora una volta aspetta che l'amico risponda alle sue perplessità mentre le iridi azzurre tornano a focalizzarsi su quel muro cercando di ricordare più o meno la posizione dell'ingresso del negozio come se in qualche modo immaginandolo potesse riuscire a farlo apparire magicamente di fronte a sé. Prende il suo ninjaphone intanto e fa una foto al simbolo sul muro così da averlo con sé per qualunque evenienza[Chk On]

18:45 Katai:
 < Farla scattare. > Ripete, dal principio, inserendosi con forza nel suo discorso, prima ancora che abbia terminato. Finisce così per anticipare le preoccupazioni dell'altro, fugando i suoi dubbi una volta che questi , però, sono stati espressi. Che sia troppo tardi o troppo presto, non è possibile comprenderlo, ma la sua innata insicurezza sociale, sembra oramai decaduta in presenza di Shiroichi. < Hai paura ? > Doamdna, lapidario e diretto, così esplicito e chiaro che potrebbe far male , solo con le parole. Lo sguardo di brace si fissa sull'altro, insistente, indiscreto, opprimente. Un colpo di reni lo porta ad atterrare sul selciato, seguendo , a ritroso, il percorso del Nara, ma senza fretta alcuna, neanche apparente. Tali sono le sue movenze flemmatiche, la sua calma serafica, tali i passi che si susseguono senza agitazione, discendendo la china del pendio, fin quando non riesce a raggiungere il terreno, quello fermo e parallelo alla linea dell'orizzonte. Lì , miriadi di pozze d'acqua, si sono oramai raccolte, più o meno fitte, più o meno profonde, a seconda che i rivoli di pioggia abbiano disegnato un decorso tortuoso o dritto, raccogliendosi lungo il tragitto. Lui, però, non desiste dalla presa , puramente mentale, che detiene sul proprio chakra, dirottato verso le leve inferiori, dove si condensa, agglomera, fino a fuoriuscire dagli tsubo, modellato dalla sua capacità di controllo, soggiogato dalla sua volontà. < Amhya ha un'indole sconosciuta. > Tradisce, rivelando ciò che pensa di lei, ciò che ha appreso, ma senza alcun vero indizio al riguardo. < Non conosco le sue capacità. > Afferma, cercando il sentiero che lo conduca verso il Nara. Lo Sharingan, però, continua a baluginare nei suoi occhi, come fiamma imperitura, sporcata di pece. < Non temo Ahmya. > Gracchia, osservando il comportamento dell'altro, nonché l'uso della tecnologia di cui si fregia. Osserva con cura ogni dettaglio, spaziando attentamente nei pressi della porta del negozio di tatuaggi, verso la sua insegna, nonché la strada che vi conduce. [Chakra On|55-1/60][Sharingan Lv.II ON][RIlascio del Chakra Avanzato On]

18:59 Shiroichi:
  [Strade] Katai ripete la sua idea come se Shiroichi non avesse capito poi gli domanda se ha paura <Non ho paura> risponde lui serio, quasi toccato nell'orgoglio <Semplicemente non sono sicuro che sia la scelta giusta> dice lui altrettanto onesto in direzione dell'amico. Decisamente quel ragazzo è cresciuto diventando più sicuro di sé e delle proprie abilità però a parere del Nara questa cosa potrebbe farlo cadere in trappola senza dargli via d'uscita <Se fosse una nostra avversaria e ci mettesse entrambi sotto genjutsu sarebbe la fine per noi.> dice lui onestamente <Far scattare una trappola alla quale non siamo sicuri di poter sfuggire è imprudente e senza senso Katai-kun> dice lui mentre lo vede atterrare poco distante da lui <Come hai detto non conosci le sue capacità e affrontare un nemico senza avere la più pallida idea di cosa sia in grado di fare non è mai la scelta più giusta> dice lui ricordandosi le parole dettegli da Akainu qualche giorno prima <Se dovessimo trovarci a combatterla di certo non mi tirerei indietro, ma farlo così alla cieca beh... preferirei non svegliare il can che dorme.> ammette lui che anche in missione preferisce avere un piano a, b e c piuttosto che improvvisare. <Comunque direi che qui abbiamo finito, tu che ne pensi?> chiede lui cambiando argomento sperando che l'Uchiha non vada a mettersi nei casini da solo o che quanto meno lo avvisi prima di andare a mettercisi. Una volta finito questo discorso poi il ragazzo in caso di risposta positiva si avvierebbe verso l'uscita di quel vicoletto in direzione Konoha <Che ne dici se ci fermiamo a mangiare un ramen tornando a casa?> propone lui; se la risposta dovesse essere positiva proverebbe a tenere le conversazioni quanto più leggere possibili parlando d'altro piuttosto che delle visioni.[END]

19:05 Katai:
 Sfila sopra le pozze d'acqua, raccolte nel vicolo, che, come fenditura nel muro di cemento e vetro che compone la fila di palazzi del centro di Kagegakure, si pone al pari di un decorso preferenziale per la pioggia. Ecco come si sono formate tutte quelle pozzanghere, ecco come , grazie al chakra, evita di affondarci , di sprofondare all'interno. Sul pelo dell'acqua, infatti, la suola dei calzari si posa, leggera, come se il peso fosse esiguo , infinitesimale. E così sorvola, al di sopra di quelle chiazze d'acqua, senza finire bagnato dalle stesse, non più di quanto già lo sia, almeno. Goccia dopo goccia, sembra essersi oramai amalgamato al resto della pioggia, in quell'intemperie che lo vede protagonista di una ricerca ossessiva, di un'indagine accurata e attenta, ma, per certi versi, forsennata. Tormentato da quelle visioni, ha, forse, scoperto solo ciò che potrebbe causarle, ma non ha idea di dove dirigersi per poter meglio proseguire sulle tracce della vecchia. Le braccia si sciolgono dal nodo contro il petto, lasciando che queste scivolino su i rispettivi fianchi, immergendo le mani, nuovamente, all'interno delle tasche. I pantaloni, così, si scuotono, lasciando cadere gocce di pioggia qua e là, al pari dei capelli, nei quali una sola mano, la destra, s'intrufola brevemente, in un passaggio obbligato, che scompiglia la chioma e rovista tra i ciuffi corvini. < Non intendo fuggire. > Corregge lui, di rimando. < Se dovesse credere di essere da sola contro di me, allora tu interverrai. > Suggerisce, finendo per affiancarlo, proprio sul limitare del vicolo. < A proposito..> Rinviene, sul finale. < Devo parlarti del piano di Kore per scovare un killer. Un killer di Suna. > Dice, mentre la folla lo inghiotte, dando tacito assenso alla domanda altrui. ( E N D)

Shiroichi e Katai si recano sul luogo dove le loro visioni sono cominciate: un vicolo nel centro di Kagegakure stessa.
Sono alla ricerca di indizi che possano portarli avanti nella risoluzione del problema, nonché una maggiore comprensione dello stesso.

Note Off:
All'attenzione di Kan.