Punto di rottura?
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Giocata del 21/01/2023 dalle 16:42 alle 19:26 nella chat "Piazza Centrale [Oto]"
[Strada - Casa Akainu] Il tempo sembra essere vagamente migliorato, ci sono nuvole, ma anche sole che rialza un pochino la temperatura atmosferica. Piccole e grandi pozzanghere sulla strada riflettono il cielo. Shiroichi cammina per queste strade indossando un kimono nero pesante adatto a coprire il Nara dal freddo; nessun simbolo di clan, niente che possa definirlo come Nara. Il ragazzo ha deciso di andare da Akainu nella veste più neutrale possibile per cercare quantomeno di capire il suo punto di vista e cercare un punto d'incontro. Porta con sé un sacchetto contenente due birre, tutti gli adulti che conosce dicono sempre che di fronte ad una buona birra si riescono a trovare dei buoni compromessi, speriamo che questo sia vero. Il chakra scorre potente in quel corpo, un fiume in piena che rinforza i muscoli del Nara dal primo all'ultimo, oramai è diventata un'abitudine talmente importante da non farne a meno nemmeno in ospedale. Sul collo c'è una cicatrice lievemente arrossata dopo che gli sono stati tolti i punti ma sostanzialmente sembra stare bene. Se la sua memoria non lo inganna deve essere qui la casa di Akainu. Percorre il vialetto d'ingresso con passo calmo e sicuro e suona al campanello sperando che Akainu sia in casa e soprattutto che sia solo, meglio che questa conversazione non la sentano altre persone che non siano loro due. Lo sguardo è serio ma calmo non ha intenzione di perdere le staffe come ha fatto in ospedale e di certo non ha intenzione di lasciarsi manipolare dall'Uchiha come durante la loro chiacchierata al bosco dei ciliegi.[Chk On] [Casa] La casa è vuota, è da solo mentre la Sabaku è chissà dove, forse ad Oto, forse a Suna, non lo so ma ora ha cose più importanti a cui pensare. Deve allenarsi, migliorare la propria forza e la propria velocità se non vuole soccombere al ninjutsu di altri; l'allenamento svolto con lei ha messo nuovamente in chiaro come l'arte magica sia instabile, imprevedibile a tal punto da potersi aspettare la qualunque in qualunque momento. Perpendicolare al pavimento, il deturpato è intento nello svolgere una serie di flessioni con le gambe lievemente divaricate e la punta dei piedi contro il pavimento, scalzo; braccia divaricate, palmi delle mani poggiate contro il pavimento stesso salendo e discendendo con il sudore a grondare lungo la fronte e le tempie ricadendo al suolo, sul petto e sulla maglia stessa bagnandolo. Indosso porta una semplice maglietta bianca intima smanicata ed un paio di pantaloni della tuta neri simil leggins. Continua con le flessioni come se non ci fosse un domani dando sfogo a tutte le sue energie, senza mai fermarsi, senza mai tentennare una singola volta. Digrigna i denti, punta le verdi iridi contro il pavimento, l'impegno è massimo mentre i muscoli bruciano, fanno male, si affaticano ma non si arresta, non mette fine alla serie almeno fin quando il campanello suona. Si blocca con le braccia diritte puntando le iridi alla volta della porta, l'osserva, la scruta corrucciando la fronte, stranito non attendendosi nessuno e Kore ultimamente non si presenta mai alla sua porta senza avvisare. Lentamente torna in piedi, sudato come un muratore avanza verso l'ingresso allungando la mancina verso la manopola della porta per poi tirarla indietro aprendola. Lo sguardo ricade sulla figura dinanzi a se, Shiroichi si è presentato li, ha suonato a casa sua ed istintivamente la mente del deturpato inizia a maledire Ichiraku ed il proprio svanimento; lo guarda per lunghi momento per poi chiudergli la porta in faccia senza pronunciare mezza sillaba e dando le spalle alla suddetta per tornare nel salotto ed ai suoi allenamenti. [Chk On] [Strada - Casa Akainu] La casa è quella giusta, Akainu apre la porta, lo osserva, sta per dire qualcosa quando quest'ultimo gli sbatte la porta in faccia. Il Nara rotea gli occhi, possibile che bisogna giocare al gatto col topo anche quando si vuole fare una semplice conversazione? Risuona al campanello <Aprimi, dobbiamo parlare è importante> dice serio e lapidario. Attende nuovamente che il ragazzo apra la porta, e si attaccherà al campanello qualora non dovesse aprire di nuovo <Prima mi apri, prima parliamo, prima ti lascio alle tue cose> annuncia lui cercando un modo convincente per ridurre al massimo quell'attesa. Perché ogni volta è sempre così dannatamente difficile interagire con quel ragazzo? Eppure non gli sembra di aver fatto nulla di sbagliato nei suoi confronti! Ha anche utilizzato il guanto tecnologico quando ha visto che era nelle vicinanze per non metterlo in pericolo con il suo katon, cos'altro deve fare per fargli capire che le sue intenzioni non sono cattive come l'Uchiha sembra immaginare? Ogni tanto preme il campanello facendo varie melodie, se non apre lo prenderà per sfinimento, così o finisce per aprire e parlargli o per attaccarlo, bene ma non benissimo, ma sicuramente sarebbe meglio che rimanere lì di fronte ad una porta chiusa sapendo che l'inquilino è in casa, sta anche pensando di usare la carta Kore, ma non è ancora il momento adatto e non vuole usare simili stratagemmi anche perché poi la sabbiosa potrebbe fare domande del tipo perché non mi hai avvisato? Di cosa avete parlato e cose simili.[Chk on] [Casa] Inspira ed espira riportandosi al centro del salotto, pronto a ricominciare ma quel campanello non smette di suonare, Shiroichi ci si attacca e parla persino. Chiude gli occhi prima di portarli al cielo facendoli roteare a sua volta, chissà perchè immagina già l'argomento che vogliono trattare, la voglia manca totalmente, non desidera fare nulla di tutto ciò eppure egli non demorde mettendo su svariate melodie una dietro l'altra rendendolo solamente più nervoso. Umetta le labbra passandovi sopra la lingua, la lascia scivolare rendendo morbida quella inferiore essendo la più malconcia per poi smuoversi alla volta della camera da letto e, oltrepassata la soglia, si cambierebbe la canottiera indossandone una pulita e senza sudore. Schiocca il collo piegandolo verso destra e poi verso sinistra mentre ritorna alla porta, la mancina avanza ancora una volta per girare il pomello ed aprirla ritrovandosi ancora una volta dinanzi al ragazzo. Le verdi iridi si portano in quelle altrui fissandolo, restando nel proprio silenzio tombale per lunghissimi secondi e momenti <Fai in fretta, non ho tempo da perdere> esordisce lasciando la porta aperta per permettergli di entrare in casa, accomodarsi forse anche se non ha detto nulla in merito. Dona le spalle incamminandosi verso il salotto cucina, entrambi sono nella stessa stanza con due tavoli, uno rotondo nei pressi dei mobili della cucina ed uno posto tra il divano a due posti e la televisione. Per terra sono visibili delle macchie di sudore, il pavimento è bagnato nei pressi del divano, segno che qualcosa è effettivamente accaduto li. Si avvicina al frigo aprendolo, tirandone fuori una bottiglia d'acqua da cui berrebbe qualche sorso per dissetarsi in attesa che l'altro cominci con la sua disamina. [Chk On] [Strada - Casa Akainu] La sua pazienza infine paga e Akainu decide di aprire la porta e di lasciarlo entrare in casa <Permesso> chiede com'è solito fare quando è a casa di estranei nonostante le azioni dell'Uchiha lasciano intendere che quel permesso sia già stato accordato. Lo segue in quella sala cucina e poggia la busta con le birre sul tavolo rotondo Akainu arriva dritto al punto e così lui decide di fare lo stesso non scomponendosi minimamente <Ho parlato con Katai, so cosa gli hai detto. Credo sia il caso che ci sediamo e parliamo faccia a faccia questa situazione non può andare avanti così altrimenti non si arriverà a niente di buono> non una minaccia, una semplice constatazione da parte sua se non riescono a collaborare gli errori potrebbero precludere le missioni e la sicurezza del villaggio intero, per non parlare di quella assurda guerra civile che l'Uchiha sembra essersi immaginato nella sua testa a causa del racconto povero di informazioni fornite da Katai. Meglio logorroici in questo caso che muti come l'amico, almeno si evitano troppi fraintedimenti. Non aggiunge altro mentre vede l'ustionato avvicinarsi al frigo per bere un po' d'acqua, a giudicare dalla faccia e dalle macchie sul pavimento sembra che si stesse allenando; perché abbia deciso di farlo all'interno e non all'esterno approfittando del bel tempo questo però lui non lo sa. Le braccia del Nara sono messe al di sotto del petto conserte di fronte a lui, lo sguardo azzurro è fisso sull'Uchiha attendendo che l'altro parli e faccia capire che china prenderà quel loro incontro che probabilmente entrambi si sarebbero volentieri evitati[Chk on] [Casa] Il permesso viene accordato in un modo tutto suo senza dire molto di più, limitandosi a quelle poche e semplici parole dettata dalla poca voglia di affrontare nuovamente quell'argomento e così come lui va subito al sodo, anche il Nara ci arriva senza troppo giri di parole mettendo, per l'ennesima volta, in mezzo Katai. Quel ragazzino inizia ad essere come il prezzemolo, presente ovunque in ogni salsa; da un po' di tempo il suo nome viene fuori spesso in ogni sua conversazione con chiunque. Girano gli occhi, le orbite nell'udirlo nuovamente ma il discorso si fa più interessante del previsto. Smuove qualche passo verso il telefoni, scosta un'anta della busta per guardarne il contenuto, due birre, alcol; solleva lo sguardo, lo fissa <Sul serio? Birra?> sbuffando, stizzito si allontana senza toccare l'alcol neanche con un dito, al momento deve rimanere lucido per parlare di qualcosa di così importante quanto complicato, difficile ma che comprende entrambi. Il destino li ha messi sulla stessa strada, li ha portati in una via difficile, ardua anche solo da pensare ma ancora una volta gli da le spalle non guardandolo, fissano una parete della stanza e successivamente la tv, spenta e silenziosa come piace a lui. La permanenza di Kore in quella casa ha fatto si che programmi di dubbio gusti prendano il sopravvento <Io non ho mai avuto niente contro di te o contro il tuo clan. Trovo le tue idee stupide e insensate> umetta ancora le labbra <Ma parlare non cambierà la situazione, non cambierà quello che Katai ha visto> si volta a guardarlo adesso concentrandosi sui di lui occhi. Non sorride, non esprime alcuna emozione quel viso <Dunque parla, di cosa devi dire e poi vattene> sospirando, dandogli il via per il suo sproloquio lungo e tortuoso. [Chk On] [Casa Akainu] <Beh, ho pensato potesse piacerti, bastone e carota, no?> si limita a rispondere lui in modo secco poggiandosi contro il tavolino seguendo i movimenti del padrone di casa con lo sguardo e ascoltando allo stesso tempo le sue parole <Quello che ha visto Katai l'ho visto pure io> dice lui mostrando il pentacolo sul collo all'altro <Katai ti ha detto che in quella visione io ero morto? Che sono stato attaccato da quello Shinobi solo per aver detto chi ero?> chiede lui fornendo dettagli all'altro riguardo le visioni che potrebbe non aver ricevuto dal suo conclannato <Spiegami perché dovrei avere qualcosa contro il clan Uchiha? Come ti può anche solo venire in mente una cosa del genere?> dice serio cercando di far ragionare l'altro su quanto assurda possa sembrare ai suoi occhi quella situazione che si è venuta a creare. <Sono un anbu, ho giurato di proteggere il villaggio da chiunque, ho combattuto anche contro un Nara una volta, cosa ti può anche solo far pensare che non lo farei di nuovo?> chiede lui curioso dando tempo a lui per rispondere per poi continuare <Per quanto riguarda le mie idee, per quanto stupide o insensate tu possa trovarle non puoi cambiarle come io non posso cambiare le tue; accettiamo le reciproche differenze, scorniamoci quando serve ma iniziamo ad agire da adulti, collaboriamo quando serve, poi per il resto se non vuoi avere a che fare con me al di fuori del lavoro fai pure, ma se hai un problema con me voglio che ne parli con me e che non metta in mezzo i miei amici.> [Chk on] [Casa] Non risponde al bastone e la carota, non gli interessa al momento bere ma concludere quella discussione il prima possibile e per fortuna il Nara comincia con il botto ammettendo di aver visto anche lui tali visioni. In un primo momento non dice nulla, non replica a niente tacendo, preferendo ascolta quella disamina <Dunque eri morto e sei stato attaccato, mh> inizia con il proprio dire, pensieroso, riflette su quelle parole <Sai perchè sei morto? Sai come?> inclinando di lato il capo con quesiti ben più che giusti secondo lui, adatti all'occasione perchè tali informazioni possono cambiare completamente il corso di una discussione <Vedi, ora che so questo mi chiedo, e se tu fossi stato ucciso da un Uchiha intento a ribellarsi al giogo dei Nara? Se fossi stato solo una vittima di una prima scintilla di ribellione?> chiede, domandandosi cose per lui necessarie ma abbastanza da far capire dove corre la mente del deturpato <A me non interessa cosa tu possa avere contro gli Uchiha ne il perchè, quello che so è che la visione di Katai ha messo luce su una cosa veritiera. Gli Uchiha sono l'ombra di loro stessi, non avrebbero mai permesso un simile finale e per questo intendo risolvere il problema alla base> non continuando, concludendo li quelle prime parole lasciandolo ancora parlare, dare aria alla bocca <E allora? Sai quanti hanno pronunciato le tue parole e poi si sono messi su un'altra strada? Non prendiamoci in giro Shiroichi> alla mente ritorna il suo assassinio ai danni di un malvivente. L'ha fatto, l'ha privato della vita senza battere ciglio, una prova inequivocabile dell'oscurità presente in lui. China appena il capo, stringe gli occhi i quali iniziano a far male, troppo per i suoi gusti <Io non ho messo in mezzo nessuno. Katai poteva tenere la bocca chiusa ma non l'ha fatto, è lui ad aver messo in mezzo me, non il contrario> sindacalizza su quel punto non volendo replica alcuna in merito <Vuoi sapere cosa mi ha frenato in ospedale? E cosa mi frena tutt'ora? Kore> la donna è colei che lo sta bloccando <Ringrazia lei se ancora non è successo nulla ma sappi una cosa, noi siamo Anbu e come Anbu collaboreremo per svolgere il nostro compito ma non ti coprirò le spalle ne farò nulla per aiutarti> la sua guerra personale per la sopravvivenza degli Uchiha sta ufficialmente iniziando, peccato sia l'altro a doverne fare le prime spese. [Chk On] [Casa Akainu] La sua domanda è lecita <Mangiato dalle chimere, insieme a mia madre mentre proteggevamo il villaggio> risponde onestamente, avrebbe potuto mentire e dire che è stato ucciso da un Uchiha e giustificare quindi quello visto nella visione, ma non crede servirebbe a molto. <Stai facendo ragionamenti astrusi per delle visioni che non hanno alcun fondo di verità, Akainu, sono qui di fronte a te e ti assicuro che mia madre in questo momento è a casa mia a preparare la cena, spiegami per quale motivo devi basare le tue convinzioni su qualcosa di palesemente falso?> la domanda gli sorge spontanea non riesce proprio a capire perché quel genjutsu così particolare debba condizionare così la vita di uno che nemmeno vi ci è caduto in mezzo <Anche io ho visioni di te incatenato, ho visioni anche quando sono nel quartiere dei clan e questa cosa mi confonde spesso, ma non è la realtà, troverò il colpevole di questo genjutsu e lo assicurerò alla giustizia> poi continua con la disamina sui vecchi Uchiha e cosa avrebbero e non avrebbero permesso <Non puoi ragionare con la testa dei tuoi avi, hanno vissuto tempi diversi e difficoltà diverse, vuoi riportare alla grandezza il clan? Fai pure, ma usa il cervello e non lasciarti annebbiare la mente da fatti che non sono mai nemmeno accaduti> risponde serio. Non risponde alla domanda retorica riguardo al cambio di fazioni è effettivamente una cosa possibile ma non è per niente probabile che accada a lui, lui ha tutto da perdere da un suo voltafaccia, amici e famiglia, perché mai dovrebbe fare una cosa del genere? <Su questo concordo, Katai deve imparare a tenere la bocca chiusa più spesso> annuisce, non per dare il contentino all'altro ma perché lo pensa effettivamente < E credi che per me non sia lo stesso? Non lasciarti ingannare dal fatto che cerchi sempre il dialogo, anche io ho i miei scatti d'ira e Kore l'ha visto. Ma penso ancora che possiamo collaborare in modo proficuo io e te nonostante le divergenze> beata innocenza. <Sai, certe volte sembri dare per scontato che in uno scontro tra me e te saresti tu quello che ne esce vincitore, ma io non ne sarei così convinto> dice togliendosi un sassolino dalla scarpa non è che perché lui non combatte col fisico allora sia un completo inetto come l'uchiha sembra credere <Non ho mai chiesto il tuo aiuto, voglio solo potermi fidare di te in missione e che non mi pugnalerai alle spalle alla prima occasione> dice seriamente puntando le iridi sull'altro.[Chk on] [Casa] Sputacchia uno sbuffo verso il ragazzo <Una scusa più becera non poteva esistere. Guarda caso tu e la mammina siete stati delle povere vittime delle chimere> non se la beve, una scusa troppo scontata, troppo facilona anche per uno come il Nara, potrebbe impegnarsi un po' di più <Cosa c'è di palese, sentiamo? Il vostro ultimo Hokage era un Nara, dico bene? Perciò i Nara hanno dimestichezza con il potere, dunque cosa vedi di tanto impossibile?> la storia parla da sola così come le paranoie del deturpato le quali aumentano esponenzialmente ad ogni minuto che passa. Il clan lo vede in pericolo, lo vede nuovamente a terra, in ginocchio quando dovrebbe, invece, essere in cima a chiunque, essere il più forte tra tutti e non relegato a mero quartierino di Otogakure <E per cosa? Vuoi assicurare qualcuno alla giustizia con quali accuse? Solo perchè ti ha mostrato qualcosa che va contro il tuo senso etico?> tutto in quella visione è contro il Nara, contro ciò che egli professa, va nella strada opposta. La discussione sta prendendo esattamente la piega immaginata ma oramai sono in ballo, tornare indietro non è più possibile <Esatto ma io correggerei il termine, fatti non ancora accaduti> ennesima specifica fornita <Per tanto tempo gli Uchiha sono rimasti in balia degli eventi senza poter fare nulla ma adesso ci viene fornita la possibilità di cambiare il nostro destino, di agire per tempo e si, ragiono come i miei avi, sai perchè? Perchè sono loro ad averci portato alla gloria, loro ci hanno resi temuti e loro sono la risposta e la via> sbuffa aria dalle narici non discostandosi neanche un millimetro dalla propria posizione, continuando a battere sulle proprie convinzioni. Istintivamente solleva il braccio destro puntando l'indice verso il di lui viso <No, Katai ha fatto una cosa che in pochi fanno ed è la lealtà. E' stato leale nei miei confronti rivelandomi questo segreto e seppur sia ancora ottuso e utopico, non lo dimenticherò. Katai si è comportato da Uchiha e ha imparato che dandomi ascolto, può fare più progressi di quanto immagina> l'elemento raiton è un esempio lampante, dopo le proprie parole e l'abbandono di quel Kunai, il nuovo elemento si è manifestato perciò, adesso, confida in quel ragazzino, confida in un alleato. Leggero, lieve ed appena accennato il sorriso <E' così divertente venire sottovalutati, così bello perchè alla fine, la sorpresa è appagante> prende una piccola pausa <Tu davvero credi che io sia così folle da attaccare qualcuno senza prima avere una strategia in mente? Così folle da non avere nemmeno mai visto quell'avversario in azione?> lasciando le conclusioni all'altro sul secondo motivo per cui ancora non abbia fatto nulla di realmente concreto. Le sue abilità e doti richiedono una piccola preparazione prima, in missione può osare ma non in uno scontro in cui deve uscirne vincitore a priori <Non puoi fidarti di me, Shiro> ricambiando lo sguardo con la medesima serietà. [Chk On] [Casa Akainu] A quanto pare anche se lui ha detto la verità l'Uchiha non gli crede <Non devi per forza credere a quello che ti dico, chiedi a Katai se ti fidi di lui> dice mantenendo la calma almeno in apparenza <Il nostro ultimo hokage era un Nara, l'attuale è uno Hyuuga e quindi? L'hokage è un ninja come gli altri che si è fatto il culo per arrivare dov'è arrivato, non c'entra il clan, prima c'erano i senjuu, poi sarutobi e namikaze, tutti possono diventare hokage se non validi membri della società> risponde non schiodandosi di un millimetro dalla sua posizione <Per cosa? Credi che aggredire delle persone e costringerle a convivere con delle visioni non vada contro la legge? Ma dove vivi?> chiede lui retorico <Non ancora accaduti? Allora se ti genjutsassi adesso e ti facessi vedere che ti cade un braccio lo vedresti come un sogno premonitore? Ma che ragionamenti stai facendo Akainu!> dice lui sbigottito da quanta fallacia ci sia nella logica di quell'ustionato di fronte a lui <I tuoi avi così come i miei sono morti, i morti restano morti sta a noi cambiare la società per il meglio, credi che una guerra civile possa aiutarci contro le chimere? Come se poi io fossi tanto importante nel clan da giustificare una rivolta! Io non sono nessuno nel mio clan esattamente come tu non sei nessuno nel tuo a prescindere da quante arie tu continui a darti> risponde seriamente senza schiodarsi da quel tavolino e tenendo le braccia conserte <Katai è indubbiamente un ragazzo leale, ma non a te, non a me, ma a quello che lui ritiene il bene superiore> gli fa questa doccia fredda, Akainu crede di conoscere Katai, ma in realtà esattamente come per lui si è fatto un'idea tutta sua e totalmente fallata di quei due shinobi. <Io credo che tu sia così folle da attaccare una persona che più volte ha provato ad avvicinarsi a te e a capire il tuo punto di vista. Credo che sia folle che continui a parlare di forza quando non ne hai ancora dimostrata alcuna. Credo che sia folle continuare a minacciarmi convinto che questo possa portarti a qualcosa di buono. Mi è stato chiesto di recapitarti un messaggio. Se mai ti dovesse venire in mente di attaccarmi, sfiorarmi, o ferirmi in alcun modo, i Nara non saranno il tuo problema più grosso, preoccupati dei Kokketsu. Loro hanno dimestichezza con lo sterminare i clan> dice in tono serio e lugubre fissandolo negli occhi <Benissimo, allora se dovessimo ricapitare in missione insieme non mi farò scrupoli ad utilizzare il katon, spero che i tuoi problemi col fuoco saranno risolti per allora, dato che tu non aiuti me, io non aiuto te, vediamo se il grande Uchiha, saprà riprendersi in tempo dal terrore o se una chimera farà di lui un sol boccone. Io ci sono uscito da quello stomaco, tu sapresti fare altrettanto?> chiede lasciando da parte ogni emozione e decidendo che non vale più la pena provare a far ragionare quella persona. <Beh, io ti saluto, ci vediamo al compleanno di Kore> e detto questo schioda dal tavolino lasciando lì le birre e chiudendo la porta dietro di sé per tornare a Konoha. <Dannato testardo, cosa cazzo ci troverà mai Kore in lui?!>[Chk on][End]
Giocata del 24/01/2023 dalle 14:19 alle 17:03 nella chat "Piazza Centrale [Oto]"
[Casa] Alla replica ottiene una replica invitandolo a parlare direttamente con Katai, portandolo a corrucciare la fronte ma il Nara continua a parlare portando avanti le sue parole, le sue tesi parlando dei vecchi Kage, sentendo alcuni cognomi mai uditi primi, apprendendo qualcosa in più sul passato di Konoha. Le divergenze di pensiero continuano, si amplificano mentre il pensiero di Kore continua ad aleggiare nella di lui testa, lei ha pochi amici, quasi nessuno e un giorno deve scegliere se continuare a fidarsi di lui oppure tradirlo per allearsi con altri. Inspira ed espira <Hai la certezza che sia stato un genjutsu? Io non ho mai sentito parlare di una cosa del genere> inspira ed espira sostenendone lo sguardo, scrutandolo, lasciandolo parlare, ascoltandolo momento dopo momento senza interromperlo. La labbra tremano per la rabbia, non è nessuno all'interno del clan ed è vero, deve diventare un membro elevato, essere qualcuno di più eppure il pensiero fisso di Kore non accenna a svanire. Non ci crede nemmeno lui quanto tenga a quella donna, quanto ella sia entrata nella sua mente così in profondità a tal punto da spingerlo a fare più ragionamenti di quanti ne voglia. Svariate le smorfie mentre l'altro inveisce ancora, la destrorsa va a stringersi a pugno racchiudendo all'interno del palmo le dita, le nocche sbiancano per la forza immessa al suo interno e solo quando il saluto arriva, un respiro profondo viene fatto in quanto sta venendo sottovalutato; può combattere una chimera, può farla fuori anche da solo senza l'aiuto di nessuno <Aspetta> fermandolo solo a parlare nel momento in cui sta per varcare la soglia della porta <Non mi aspettavo che andassi a ripararti sotto la sottana dei Kokketsu> su quello non ci passa sopra ma il clan in se non gli ha mai fatto paura ne avrebbe mai suscitato in lui simili sentimenti od emozioni, gli interessano poco <Kore è l'unica persona di cui mi sia mai fidato e ho intenzione di fare tutto ciò che è in mio potere per averla al mio fianco quando raggiungerà la sommità di Oto> tirando in ballo fin da subito lei dopo averla nominata per il compleanno <Avrai la tua dimostrazione di forza, al prossimo attacco delle chimere sarò in prima linea e ti rimangerai quanto detto, così come il tuo Katon non mi toccherà> la destrorsa viene stretta sempre di più <Così come preserverò il mio clan da qualunque minaccia, da qualunque cosa possa impedire la sua rinascita e se tu, davvero sei morto in quell'avvenimento e Katai può confermarlo, se davvero vuoi avere la mia amicizia e fiducia al cento per cento> deglutisce, inghiotte grumi interi di saliva ripensando a quanto detto dal ragazzo, quel modo di andargli contro incredulo e sbigottito <Allora assicurati che quello sia stato solo un sogno, fai quello che devi fare con Katai. Io farò in modo che Kore non debba scegliere ne perdere nessuno> non intromettendosi nell'argomento ma se Katai può confermare quanto detto dal Nara, forse, la paranoia, ha preso il sopravvento <Tu non hai idea di cosa voglia dire possedere il potere più forte di questo mondo e vederlo alla stregua di qualunque altro> rilasciando quella mano alla fine. [Chk On] [Casa Akainu] <Certo che sono sicuro, un genjutsu strano, particolare, ho parlato con una persona che mi ha detto che solitamente i genjutsu non lasciano segni evidenti sul corpo, mentre io sono stato preso per la gola e ne ho portato i segni per un paio di giorni, devo assolutamente capire come risolvere quella situazione; ma non c'è dubbio che fosse un'illusione, mio padre dittatore supremo fa quasi ridere quanto avere una chimera come animale da compagnia> risponde lui prima di avviarsi alla porta quando viene nuovamente fermato dall'Uchiha che si dice stupito che lui sia andato a nascondersi sotto le sottane dei Kokketsu <Ti sbagli, non mi sono andato a nascondere da nessuna parte, semplicemente una di loro ha trovato me, sono parte della sua famiglia e ha voluto proteggermi nonostante non ne avessi bisogno> spiega lui <è incredibile quanti amici riesci a farti se provi a fidarti un po' più del prossimo> lo rimbecca lui dandogli un velato consiglio. <Non voglio che Kore soffra nemmeno io, è una mia cara amica e uno scontro tra noi due la metterebbe in una situazione nella quale io personalmente non vorrei mai trovarmici quindi allo stesso tempo non voglio che ci si trovino le persone a me care> ammette lui onestamente. Lo sguardo serio mentre rivolge nuovamente lo sguardo verso l'Uchiha accennando ad un sorriso <Non mi devi dimostrare niente, personalmente ho visto la tua abilità con le armi e so che fai di tutto per migliorarti, le macchie li in terra ne sono la prova> indica con lo sguardo le macchie di sudore sul pavimento di casa dell'Uchiha <Spero davvero che tu sia in grado di uccidere una chimera da solo, per te, per Kore e per il villaggio intero> dice serioso cercando in qualche modo di reprimere la rabbia che stava lasciando fuoriuscire fino a qualche attimo prima facendo un respiro profondo e passandosi la mano destra sugli occhi come a calmarsi del tutto. <Puoi parlare con Katai quando preferisci, sono certo che ti darà le risposte che cerchi, so che non ti fidi di me e questo lo accetto, per ora, ma confido che sentire la stessa storia raccontata da lui potrà almeno aiutarti a capire che non ti ho mentito; avrei potuto dirti una cavolata e dire che ero morto per colpa di un Uchiha giustificando la visione, ma sono venuto qui con l'idea di chiarire le nostre posizioni, non di prenderti per il culo> continua serioso rimanendo però ancora sulla porta, lo vede trattenere la rabbia, lo capisce dai suoi gesti e ne comprende il risentimento, crescere com'è cresciuto lui non dev'essere stato facile e le loro storie sono completamente agli antipodi, ma questo a parere suo può anche essere un bene, se riuscissero ad instaurare un rapporto di mutua fiducia potrebbero aiutarsi a vicenda quantomeno a capire il mondo che li circonda. <Mi vedrò con Katai in questi giorni per cercare informazioni su quella vecchia e capire perché ci ha fatto questo e quali sono i suoi scopi, ma ti assicuro che la realtà è questa qui, non provo interesse nello sterminare clan né nel dominare il villaggio col pugno di ferro, punto a diventare Hokage per i meriti che mi guadagnerò sul campo.> spiega lui mostrando quanto la sua ambizione non superi ciò che lui reputa lecito fare o non fare per arrivare a quel punto, che lui approvi o meno questo suo punto di vista. <Io non conosco molto delle vostre abilità se non quello tramandato dai libri di storia, so che i vostri occhi sono capaci di fare cose che nelle mani giuste potrebbero salvare il mondo mentre nelle mani sbagliate potrebbero portarlo nel caos, ma non punto né ad impossessarmene, né tanto meno a sterminarvi preventivamente, ognuno è artefice del suo destino. In missione ho combattuto con un Nara per difendere il villaggio durante il festival, il clan è importante ma proteggere gli abitanti del villaggio lo è di più per me, se dovessi sterminare il mio clan per salvare gli abitanti del villaggio lo farei> ammette lui scuro in volto, spera che non debba mai succedere una cosa del genere, ma la sua fedeltà alla promessa che ha fatto quando è diventato uno shinobi prima e un anbu poi va al di sopra di quanto possa essere il bene della sua stirpe. Attende che l'altro gli risponda per poi domandare un'ultima cosa <A proposito... Cosa pensi sia successo tra Kore e gli anbu? Quello che ha raccontato in ospedale non ti rammenta niente?> chiede curioso di capire cosa pensi l'Uchiha di quell'incontro della Sabaku con gli anbu.[Chk on] [Casa] Di nuovo cade il silenzio sul deturpato per quanto riguarda quel genjutsu, non si fida pienamente, non ci riesce neanche troppo volendo e quando sente che suo padre è il capo di quella dittatura, il sangue ribolle. Shiroichi è direttamente collegato alla vicenda, la rabbia aumenta, il pugno viene chiuso maggiormente facendo una forza immensa e poi un pensiero insorge. Se quel futuro dipendesse da lui? Se ne fosse lui l'artefice? Morto per mano delle chimere eppure, potrebbe essere una menzogna, potrebbe essere stato lui stesso ad attaccarlo portando il mondo in quelle condizioni per vendetta. Schiude le labbra corrucciando la fronte, se davvero le cose stanno così, non solo sarebbe l'artefice di una dittatura ma anche della rovina del clan. Il cuore batte più forte, le verdi iridi si smuovono mentre quella spiegazione prende piede in lui, sempre di più ritenendola plausibile, fautore di un misfatto e ci è quasi caduto in pieno <Tienimi fuori da questa storia> parlando piano senza più guardarlo eppure è visibile come sia turbato, stranito <Risolvila ma lasciatemi fuori, non voglio saperne più nulla> iniziando a muoversi, portandosi in concomitanza del brevissimo corridoio che collega il salotto alla camera da letta ma senza inoltrarsi in esso <Tanti amici vuol dire più possibilità di essere pugnalato alle spalle> la pensa così, difficile fargli cambiare idea ma l'argomento viene messo da parte in favore di Kore <Kore ha già sofferto troppo a causa mia, non sarò artefice di altra sofferenza> consapevole di quanto sia successo fino a questo momento con lei, di come i suoi modi l'abbiano quasi allontanata del tutto. Deglutisce, socchiude gli occhi al solo pensiero di essere l'artefice della fine degli Uchiha, Katai ha sbagliato a parlargliene ma ora è suo compito stare il più lontano possibile dal Nara o, quanto meno, evitare di lasciarsi prendere dalla rabbia, facendo esattamente come richiesto dalla Sabaku, passarci sopra <Tu continui a sottovalutarmi. Ti dico una cosa, il giorno in cui ucciderò una chimera, ti ritroverai la sua testa davanti la soglia di casa> come prova lampante e glielo dice così da prepararlo. Consapevole l'altro di non avere la fiducia ma non avrebbe più parlato con l'Uchiha, non vuole sapere altri dettagli o quella paranoia potrebbe solo peggiorare le cose. Inspira ed espira lasciandolo parlare, di quella vecchia per poi rimettersi diritto, inghiottendo grumi interi di saliva senza commentare, già consapevole degli obiettivi altrui <Io ucciderei un Uchiha solo se si mettesse sulla mia strada> vuol dire tanto e nulla fin quando ciò non accade ma è l'ultima domanda a spingerlo a riportare le verdi iridi in quelle altrui. Lo fissa camminando, si avvicina al tavolino tirando fuori una delle birre per poi aprire il cassetto tirando fuori un apri bottiglie usandolo per aprire la suddetta lasciandolo, fine, sul tavolo. Avvicina la bottiglia alla bocca bevendone un sorso, forse per calmarsi, placare i pensieri, placare se stesso <Te e quella tua amica morta> risponde solo alla fine <Si, ci ho pensato anche io> dandogli nuovamente le spalle, camminando per il salotto <Essere interrogata per il killer è plausibile anche se il caso è in mano alla Shinsengumi ma anche vero che il modus operandi è simile> di nuovo si volta a guardarlo <Forse vogliono reclutarla e dicendole di me, era un modo per metterla alla prova> quella la sua conclusione <Così come ho sempre sospettato che tu nascondessi qualcosa, ho iniziato a fare la stessa cosa con lei dopo quell'avvenimento. Fosse questa la ragione, si spiegherebbe tutto>. [Chk On] [Casa Akainu] Nota ancora una volta la rabbia dell'Uchiha aumentare, forse qualcosa ancora non gli quadra, ma a questo punto non sono problemi suoi; lui la verità l'ha detta, sta all'altro indagare se vorrà farlo. <Ti comunicherò solo quando sarà tutto risolto in modo da dimostrarti che né io, né il mio clan siamo un pericolo per te e gli Uchiha> sentenzia lui a conclusione di quel discorso. <Vero, le possibilità aumentano, ma aumentano anche le possibilità che le tue spalle vengano coperte da quegli amici, non è solo bianco o nero Akainu, tu temi forse che Kore ti possa pugnalare alle spalle?> chiede lui retorico immaginando che la risposta sia negativa <E come lei, che ti apprezzano per ciò che sei potrebbero farlo anche altri> dice lui onestamente mostrando ancora una volta il suo ottimismo nei confronti delle persone, come già gli ha detto in passato, vivere solo di paranoie non lo fa aprire alla possibilità di una vita ben vissuta. <Ti sbagli, non ti sottovaluto, te l'ho già detto, ho stima delle tue abilità, semplicemente in questo mondo non sai mai cosa ti puoi trovare di fronte se si tratta di chimere. Per quanto riguarda la testa della chimera...> piccola pausa mentre sorride <...se te la faranno portare via e gli scienziati non vorranno studiarla sarò lieto di vederla> dice lui infine fiducioso che quella cosa possa realmente accadere. <Indubbiamente, ma se la mia strada è proteggere il villaggio... beh è un po' come per te se ci rifletti>. Lo vede avvicinarsi al tavolino e a prendere la birra per sorseggiarla <Esatto, ho pensato lo stesso... Il punto è capire se e come hanno intenzione di arruolarla, tu non hai notato qualche cambiamento significativo nel suo modo di agire o di parlare?> chiede facendo funzionare la sua mente da detective [Chk on] [Casa] Annuisce solamente, intenzionato a non riprendere più quel discorso, troppo infido per poter essere proseguito andando a concentrarsi su altro. L'ottimismo e la fiducia nell'umanità del Nara continuano a renderlo nervoso, non lo capisce, non riesce a comprendere come possa fidarsi di tutte quelle persone, non riesce a capire come non veda possibili tradimenti ovunque <Kore è un'eccezione. Io e lei siamo simili, abbiamo condiviso qualcosa che ci ha avvicinati> perciò si, di lei si fida, sa che non l'avrebbe ma tradito ne avrebbe rotto la fiducia datale. Evita di rispondere ancora, è impossibile per il moro entrare nelle dinamiche del Nara, troppo diversi, su binari troppo lontani per collidere, già tanto se parla con qualcuno ma viene attirato da una frase in particolare nei riguardi delle chimere <Gli scienziati le stanno studiando?> sbuffando presto alla sprovvista <Sono animali, l'unica cosa che hanno da studiare è come degli animali sono riusciti a fare il culo a mezzo mondo> un qualcosa di ironico da un certo punto di vista, tanto forti, tanto allenati ma delle bestie sono riusciti a surclassarli in maniera incredibile portando alla nascita di Kagegakure <Non è esattamente la stessa cosa> un discorso difficile da intraprendere ed al momento non ha voglia di farlo. Beve qualche sorso da quella bottiglia, inghiotte l'alcolico lasciandolo scendere lungo la gola dissetandosi quanto basta prima di riprendere sugli Anbu e su quanto accaduto a Kore <Kore non entra troppo nel dettagli di quanto è accaduto ma è rimasta pressochè la stessa, gli eventi del Killer l'hanno segnata più in profondità di quanto ella stessa crede> la conosce abbastanza da dirlo con certezza questo <Se e come vogliano arruolarla non ci compete e intrometterci potrebbe peggiorare la situazione> strofinando tra loro le labbra <Lascia che gli eventi facciano il suo corso, perchè, alla fine, la scelta dev'essere di Kore. Gli anbu ti mettono alla prova, ti sfidano ma se rifiuti, non ti costringono> un po' quello che è successo a lui. [Chk On] [Casa Akainu] Ascolta la risposta di Akainu, quei due sono profondamente legati e lo si denota soprattutto dagli atteggiamenti di lui nei suoi confronti mentre la sabbiosa risulta sempre molto più misurata nelle sue reazioni, almeno questo è ciò che percepisce il Nara. Non risponde al suo dire, non ha nulla di costruttivo da dire né vuole intromettersi nelle dinamiche di quella coppia. La domanda di Akainu lo coglie però alla sprovvista, possibile che non si sia mai posto una domanda del genere? <Beh mi sembra la cosa migliore da fare detto onestamente> inizia lui <di punto in bianco appaiono degli animali tanto forti da costringerci a rintanarci fra quattro mura e non vuoi scoprirne le abilità e come sono stati in grado di farlo?> chiede lui retorico <Non sono certo che lo stiano facendo, mi sembra semplicemente la cosa più intelligente da fare, conosci il tuo nemico, no? L'hai detto tu stesso poco fa> afferma lui ricordandogli le parole utilizzate quando stavano discutendo delle visioni <Inoltre sono curioso di sapere che fine fanno i corpi delle chimere uccise, quel vermone che ho ucciso dubito l'abbiano semplicemente gettato nel cassonetto dell'umido> afferma dando una sua personale ipotesi di che fine facciano i corpi delle chimere uccise dagli shinobi. Ascolta il parere riguardo a quanto simili siano i loro obbiettivi oppure no, ma anche in questo caso decide di non aggiungere altro preferendo continuare sul discorso Sabaku. <Quando le ho fatto visita in ospedale ho notato anche io il suo stato d'animo, per questo mi sono proposto di darle una mano...> afferma in tono basso e serio, lui che conosce la sua vera identità sa quanto una cosa del genere potrebbe comprometterlo se venisse fuori, ma dovrebbe dargli prova di quanto effettivamente tenga alla sabbiosa <Hai ragione, non abbiamo potere per metterci in mezzo negli arruolamenti, vorrei solo essere sicuro che non si metta inutilmente in pericolo a causa del killer.> ammette lui preoccupato <Tienila d'occhio anche per me, e tienimi aggiornato su come si muovono con Katai, se riesco mi faccio mettere di turno mentre loro stanno operando così da fornire supporto se dovessero averne bisogno> chiede lui come favore personale all'altro per proteggere due persone che considera amiche e che non vuole perdere.[Chk on] [Casa] Il sopracciglio destro viene sollevato, innalzato scrutando il Nara per poi schiudere le labbra <Questo posto esiste da 11 anni, se dopo tutto questo tempo non è stato ancora diffuso nulla, vuol dire che non c'è nulla> questa la sua idea, almeno per adesso <Un nemico piuttosto ampio, non puoi conoscerli tutti. E' come se tu volessi conoscere ogni singola abilità esistente in questo mondo per poterle contrastare tutte, è impossibile> non sanno quali abilità esistano nel resto del mondo e per quanto possono immaginare, potrebbero essersi creati nuovi poteri nell'arco di quegli 11 anni di cui non sospettano neanche l'esistenza. Inspira ed espira, rigetta all'esterno l'aria <Gli Anbu potrebbero saperne qualcosa sulla fine di quei corpi> invitandolo a chiedere a loro cosa ne fanno dei cadaveri. Una possibilità, non certezza. Umetta le labbra smuovendole tra loro per poi posare la birra sul tavolino, lascia la bottiglia <Non è di una mano che necessita Kore quanto di sicurezza. Deve riuscire dove ha fallito e deve essere lei a chiederti qualcosa, non il contrario. Deve prendere in mano la situazione e agire autonomamente> quanto meno dal suo punto di vista ma comprende le preoccupazioni dell'altro nei confronti della Sabaku. Non avrebbe permesso a Kore di mettersi in pericolo stupidamente, bensì avrebbe fatto di tutto pur di riportarla a casa via fornendole tutto l'aiuto da lei richiesto. Sospira alla fine socchiudendo appena le palpebre <D'accordo> solo questo, niente di più viene fuori <Ed ora voglio continuare i miei allenamenti, conosci la strada> indicando la porta con un cenno della mano, chiedendo in maniera abbastanza scortese di essere lasciato solo ma ha tanto da pensare, deve distrarsi e l'allenamento è l'unico modo a lui conosciuto. [END] [Casa Akainu] Il parere di Akainu è diverso da quello di Shiroichi, tanto per cambiare, sembra che secondo lui nessuno stia indagando sulle chimere, lui dal canto suo è del parere opposto; ovviamente non può averne la certezza ma potrebbe effettivamente indagare con le sue conoscenze per scoprire dov'è la verità, il punto è però è anche un altro; se è vero che stanno indagando, perché non è ancora uscito niente da quelle ricerche? Una bella gatta da pelare insomma. <Vero, ma nulla ci vieta di provarci> conclude lui accennando ad un sorriso. <Proverò a vedere se qualcuno dei colleghi sa qualcosa, ma dubito che mi daranno qualcosa di utile> ammette lui; spesso si è trovato a fare domande ai colleghi che o ne sapevano quanto lui oppure non potevano rispondere alle sue curiosità, evidentemente la segretezza è tale anche tra i membri della stessa corporazione, la cosa in qualche modo fa piacere al Nara, ma allo stesso tempo lo turba; queste però non sono argomentazioni da affrontare con l'Uchiha né tanto meno con il generale degli anbu, dovrà trovare lui stesso una strada per scoprire qualcosa in merito. Ascolta anche il parere dell'altro riguardo la Sabaku e stranamente vi si trova d'accordo, se lui avesse fallito una missione sarebbe stato in prima linea per assicurare alla giustizia il colpevole di quei crimini. Annuisce alle sue parole senza aggiungere nient'altro accennando ad un sorriso solo quando l'altro acconsente a quel favore personale. <Ti ringrazio> china leggermente il capo a far da contorno a quelle parole. Viene poi gentilmente invitato ad abbandonare la casa <D'accordo, buon allenamento, ci vediamo> dice lui mentre prende nuovamente la strada per l'uscita. Apre la porta e la richiude dietro di sé sperando in qualche modo di essere riuscito a spiegarsi con l'Uchiha e di poterci fare un minimo affidamento in futuro.[Chk on][End]