Cure per Furaya

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con Furaya, Kan

C'è agitazione in ospedale, l'attacco alle mura ha provocato una buona dose di morti e feriti, quest'ultimi vengono trasportati tutti quanti d'urgenza in ospedale insieme alle varie squadre di ninja posti a guardia di quell'attacco. Tra questi ninja vi è anche Furaya la quale ha appena completato una missione insieme alla squadra rendendola un successo ma ciò l'è costato non poco ritrovandosi completamente bruciata in quasi ogni singola parte del corpo, impossibilitata a compiere anche il movimento più semplice. L'hanno portata di peso all'ospedale di Konoha dove gli infermieri, una volta adagiata su un lettino, l'hanno spostata all'interno di una stanza in solitaria in attesa dell'arrivo di un medico incaricato a rimetterla in sesto. La stanza ha al suo interno il letto sul quale giace la donna, appunto, un paio di comodini, una flebo e svariati armadietti contenenti medicine ed oggetti utili al mestiere di cui non entriamo nei particolari. I corridoi sono affollati, gente che corre avanti ed indietro per dare primo soccorso ai vari pazienti, consolare le famiglie in caso di morte e mentre Furaya dal suo capezzale può udire tutto quel macello, la porta della stanza si apre permettendo l'ingresso di due persone, un'infermiera ed un medico; esso ha i capelli neri, corti, un paio di occhiali, fisico snello, colorito pallido, pantaloni neri, camicia bianca, cravatta nera ed un camice bianco. Entra di corsa avvicinandosi al letto della Nara la quale può notare la stanchezza sul loro viso ma ancor di più noterà il cartellino posto sul camice il quale reca il nome del dottore "Xian Cho" <Lei è la signora Furaya Nara se non sbaglio> rivolgendo la parola alla donna <Trasportata d'urgenza dalle mura> parla e pensa ad alta voce per poi voltarsi verso l'infermiera <Riempia una bacinella d'acqua e prenda bende, bendaggi ed una pomata rinfrescante> dati gli ordini l'infermiera si adopera immediatamente per fornire tutto il necessario. [AMBIENT]

17:01 Furaya:
 A seguito della battaglia alle mura del settore konohano, è stata trasportata abbastanza d'urgenza in ospedale affinché possa venir curata. E' ancor vestita con quei pochi stracci che le sono rimasti addosso a seguito dello scontro con le chimere che sono riuscite a perpetrare oltre i confini. Ha anche con sé quel poco di equipaggiamento che dovrebbe esserle rimasto, oltre ad un quantitativo di Chakra oltremodo eseguo e praticamente agli sgoccioli. Cerca di non lamentarsi neanche per errore perché è abituata così, perché non deve mostrare alcun segno di debolezza neanche quando sta per morire. Inspira profondamente, seppur ogni fibra del proprio corpo faccia male. E' irrigidita ovviamente nella sua posizione, non provando neanche per errore a tirarsi su dal momento che rischierebbe soltanto di finire col farsi del male. <Confermo> Mugugna soltanto dalle labbra, schiarendosi conseguentemente la voce. E' lapalissiano che le faccia male ogni parte del corpo poiché cosparsa di bruciature, tuttavia l'orgoglio la fa costantemente da padrone, quindi non vuole in nessun modo dimostrare d'essere debole e d'essersi ridotta in quelle condizioni contro delle chimere. Starebbe a significare che è ancora troppo poco forte per poterle affrontare all'esterno delle mura. <Quanto tempo dovrò star ferma?> La solita domanda che rivolgerebbe a qualunque medico poiché non intende restare ferma a lungo, considerando quanto ha da fare. Deve tornare a casa, deve fermare quelle chimere, deve difendere quelle mura soltanto perché ha deciso di distruggere quelle chimere. Deve uscire dalle mura, prima o poi. Deve tornare a combattere come un tempo, deve essere abbastanza forte per meritare nuovamente la potenza di Fenrir e la propria. Adesso, però concentriamoci sul ricevere delle meritate cure... anche se avrebbe potuto far di meglio durante quella missione. [ Chk On ]

Non che ci voglia una vera e propria conferma, le parole del medico sono pura formalità in fin dei conti e mentre Furaya pone quell'unica domanda, l'infermiera ha finita di raccogliere l'occorrente per poi posarlo sopra un tavolino con le ruote il quale viene mosso vicino al medico <Signorina Rime, per favore, spogli la paziente> lo fa fare alla donna onde evitare qualunque tipo di malinteso. Nonostante sia un medico, nonostante la professionalità, non si può mai sapere la reazione di una persona e per tale motivo incarica la sottoposta la quale annuisce avvicinandosi a Furaya. In primo luogo la priverebbe del portaoggetti per poi alzare la mano formando un bisturi di chakra il quale avvolge completamente la mano dell'infermiera; si avvicina alle di lei vesti iniziando a tagliarle in quanto bruciate e logore, oltre ad essere attaccate alle pelle in qualche luogo del corpo. Preferisce andare sul sicuro iniziando dai pantaloni, letteralmente tagliati a metà su entrambi i lati per poi passare al busto <Considerando le condizioni in cui versa e la precaria situazioni in cui è tornata> inizia a parlare il medico prendendo una cartella clinica attaccata al letto con la prima diagnosi, leggendo e squadrando la donna <Poco più di una settimana di degenza> e nonostante tutto è anche poco ma il dottore confida nelle proprie capacità di medico, nel suo potere magico abbastanza da rendere quel tempo più breve del normale <Purtroppo non è messa bene, le resteranno numerose cicatrice su braccia, gambe e busto per la maggior parte> l'informa del futuro del suo corpo <Sono bravo ma non riesco a fare miracoli. Ci sono limiti biologici che neanche un ninja medico può aggirare> mentre conclude il proprio dire l'infermiera finisce di spogliarla lasciandola solamente in intimo. Gli straccia tagliati vengono presi e buttati via per poi allontanarsi andando a prendere delle garze bagnandole nella bacinella pregna d'acqua fredda, le strizza tornando al capezzale della Nara. Piano e delicatamente toccheggia il corpo altrui per rinfrescarlo ed ammorbidire la pelle così da facilitare il lavoro al medico. [AMBIENT]

17:25 Furaya:
 Lascia che l'infermiera possa tagliarle via gli indumenti, la maggior parte dei quali son rimasti appigliati alla sua pelle essendosi sciolti assieme ad essa. Irrigidisce la mascella e stringe i denti nel momento in cui tenta di toglierglieli di dosso, sicuramente una pratica dolorosa trattandosi di ustioni che continuano a bruciare piuttosto insistentemente. Le permette di svolgere adeguatamente il suo lavoro, in silenzio e strizzando appena gli occhi, riluttante. <Una settimana, mh.> Non durerà mai così a lungo all'interno di un ospedale. Come minimo cercherà di evadere seduta stante, un pochino come quando faceva undici anni prima. Aggrotta appena le sopracciglia nell'istante in cui il medico le fa notare che le resteranno dei segni, mentre lei abbassa per un attimo lo sguardo verso il proprio corpo or che dovrebbe esser parzialmente nuda. Sono oltremodo visibili la moltitudine di cicatrici che le attanagliano il corpo, a cominciare dalle braccia - così tante, piccole e medie, disseminate per tutto l'arto; oppure quella enorme a forma di x che giace ormai da tantissimo tempo ad altezza del ventre. Per non parlare di alcune lungo le gambe o la coscia, tralasciando la descrizione di alcuni tatuaggi che potrebbero persino essersi rovinati a seguito delle bruciature che ha subito. <Ne sono già piena, non è un problema.> Una in più o una in meno non farebbero alcuna differenza. Anzi, per un guerriero dovrebbero essere un vanto, qualcosa di perfettamente normale che porterà con sé per sempre, a prescindere dal periodo o dall'età che riuscirà a raggiungere. Non lo sa ancora, ma a quanto pare riesce sempre a sopravvivere a qualcuno e mai a morire come dovrebbe... Permane in silenzio, poi, evitando di muoversi eccessivamente poiché i tocchi freddi, per quanto piacevoli all'inizio, causano in ogni caso dei fastidi lungo l'intero corpo della donna. [ Chk On ]

<Poco più di una settimana> la corregge in primis non volendo che il messaggio passi diversamente. L'infermiera continua a toccarla con quel panno freddo rinfrescando ogni parte di quel corpo martoriato ed una volta finito si allontana dal capezzale della donna lasciando avvicinare il medico in questione; l'uomo si porta alla di lei destra irrorando entrambe le mani con il chakra medico tipico di quel ruolo. Esso assume un colorito verde acqua lasciando emergere una sensazione di benevolenza, di sicurezza, un chakra puro in grado di fare del bene <Questo lo dice ora, le cicatrici da ustioni di questo tipo non sono ferite ma modificano la pelle, la contorcono. Deve ringraziare di avere ancora il viso intatto> nel dire ciò le mani vengono adagiate sul corpo, una sopra l'altra in direzione del braccio destro a poco distanza dalla pelle. Esso penetra la pelle dando inizio ai processi curativi, accelerandoli anche se non troppo. Le ustioni iniziano lentamente a venire meno, le croste si formano sul luogo preposto con la concentrazione dell'uomo al massimo per fare un buon lavoro, un lavoro eccelso come si addice al suo rango. Inspira ed espira lentamente fissando le parti incriminate del corpo <So che ci sono stati molti morti> esordendo in tal modo per passare il tempo mentre il processo ha inizio, un processo non troppo lungo ma comunque necessario. [AMBIENT]

18:38 Furaya:
 Vorrebbe far spallucce, ma si trattiene. Rimugina effettivamente alle ferite riportate da Mattyse molto tempo prima e al modo in cui gli hanno praticamente cambiato il volto. Tende a socchiudere per un istante gli occhi non appena il sollievo sulla di lei pelle viene reso palese dalle cure che le vengono donate. <Può darsi.> Chiosa come risposta, mantenendo quel tono piatto, senza alcuna inflessione particolare. Non ha interesse a socializzare al momento, deve soltanto riuscire a riprendersi quanto prima dalle ferite che ha riportato e tornare in carreggiata. Che poi le rimangano delle cicatrici, come già detto, a lei non interessa affatto. Inspira profondamente lasciando che il medico e le cure facciano il loro corso, socchiudendo appena un occhio nell'istante in cui l'uomo le rivolge una domanda importante. <Anche troppi> Ammette, abbassando per un attimo lo sguardo e rivolgendolo in direzione opposta al medico, così da non dover necessariamente incrociare gli occhi con questo. <non so bene come sia andata a finire, noi siamo stati trasportati quanto meno in ospedale.> Come a voler sottintendere che almeno loro tre sono riusciti a raggiungere la struttura ospedaliera anziché morire sul campo di battaglia come molti altri ninja incaricati di difendere le mura del settore konohano. Le chimere d'altronde sono riuscite a penetrare lo stesso, a prescindere da quanta gente fosse disposta o in grado di fare qualcosa per evitare che ciò avvenisse. Risultano essere troppo forti. <Conoscete la situazione attuale?> La domanda le sorge ovviamente spontanea, trovandosi comunque non molto distanti da dov'è avvenuto il misfatto. Il settore alla fine è quello e le voci dovrebbero correre piuttosto in fretta almeno in quello spicchio di terra. [ Chk On ]

Continua a confluire il chakra medico sul braccio sinistro ma una volta concluso in quella zona sposta entrambe le mani sul busto della donna, poco sotto il seno e stando ben attento a non toccare le di lei forme ne sfiorarle. Sbatte un paio di volte le palpebre il medico sfruttando quanto più chakra possibile in quell'operazione intrattenendo, anche, una flebile conversazione con la rosata <Tutti i feriti gravi e impossibilitati sono stati porti qui, non so se ne stanno arrivando altri> è una prassi quella messa in atto dai ninja, portare i feriti direttamente nell'ospedale più vicino per aiutarli prima che sia troppo tardi. Inspira ed espira, il tempo passa mentre l'infermiera cambia i propri guanti prendendone di nuovi per poi sollevare la pomata dal tavolini svitandone il tappo e versandone una copiosa quantità in una piccola ciotola fino a mischiarla con un altro medicinale. Nel frattempo il medico scuote il capo <Solo quello che mi hanno riferito ma l'ospedale si sta riempiendo, stiamo cercando di stare dietro a tutti ed aiutare più persone possibili> schiarendo la voce <Non ho avuto tempo di fermarmi a chiedere, prendo solo le informazioni necessari per sapere come muovermi con i miei pazienti> cercando di fare del suo meglio. Le bruciature si trasformano ben preso in croste accelerando il processo di guarigione permettendo a Furaya di iniziare a sentire un pizzico di sollievo, una lenta ma concreta ripresa. [AMBIENT][PV: + 42]

19:11 Furaya:
 Cerca di restare ferma nella posizione quanto più possibile, cosicché il medico possa curarla dalla testa ai piedi senza troppe problematiche, magari anche accelerando un po' il processo. Per fortuna, molte delle ferite si stanno cominciando a rimarginare, motivo per il quale riesce ad essere poco più serena. Deve avvisare Matt che resterà in ospedale per un po' di tempo o che proverà a scappare nel giro di poco, non appena il medico volgerà la testa dall'altro lato. Nell'attesa di ricevere una risposta che non arriverà probabilmente mai... <Immaginavo. Non so come sia finita lì la battaglia. Siamo riusciti a fermare tutte e quattro le chimere.> Non sa se siano potute arrivarne delle altre, vista e considerata la presenza di quel vermone che si sarebbe potuto benissimo considerare anche uno degli alpha. Inoltre, la breccia nel portone necessita di essere richiusa ben presto, prima che qualche altra minaccia possa sopraggiungere ed essere forse peggiore. Permane adesso in silenzio, anche perché reputa che interpellare il medico per delle banalità possa farlo distrarre, quando ha necessità di terminare quelle cure il prima possibile e scappare da quella stanza con altrettanta velocità. Torna ad inspirare, allargando e dilatando la cassa toracica, provando subito dopo a far fuoriuscire aria con lentezza, in modo che possa tranquillizzarsi e cercare di mantenere la calma che altrimenti perderebbe in men che non si dica. Non le piace mica starsene con le mani in mano, ovviamente. [ Chk On ]

Le mani si muovono arrivando a scostarsi sulle gambe della donna, il chakra medico nuovamente agisce su di esso accelerando quel processo di guarigione mentre il medico inizia ad avere qualche cedimento. La stanchezza si fa davvero sentire, sta operando da troppo tempo per poter andare avanti ancora a lungo ma non demorde <E questo è un buon risultato, al netto di tutto. Il distretto è sicuramente più al sicuro di prima e il mondo ha quattro chimere in meno di cui preoccuparsi> un ragionamento di stampo ottimistico quello messo in atto dall'uomo. In quel periodo storico l'ottimismo è necessario se si vuol andare avanti e non soccombere. Inspira ed espira l'uomo incrementando il consumo di chakra nelle mani per darsi una spinta finale mentre l'intero corpo si mostra pieno di croste quasi del tutto guarito ma il chakra non fa miracoli, la natura deve fare il suo corso <Bene> sciogliendo le mani e mettendo fine all'afflusso di chakra <Ora la signorina le spalmerà un unguento e la fascerà completamente. Le verrà fatta la stessa operazione per tutti i prossimi giorni di permanenza, oltre ad avere un aiuto per lavarsi ovviamente> e l'aiuto sarebbe provenuto da un'infermiera, sempre per il medesimo motivo. L'infermiera, dunque, si avvicina con quell'unguento iniziando a spalmarglielo piano, lentamente e delicatamente sul corpo facendo la massima attenzione a non farle male <Tra poco più di una settimana potrà uscire, mi raccomando, gli sforzi a zero e se deve alzarsi dal letto, chiami un'infermiera. Non faccia nulla da sola altrimenti peggiorerà e aggraverà le sue condizioni. Ci vuole un niente perchè facciano infezione> detto questo l'uomo, con un cenno del capo, si congeda da Furaya lasciandola alle cure dell'infermiera <Buonanotte>. [END]

Trasportata d'urgenza Furaya riceve le cure dopo la missione

OFF
Fino al 23/01 resterà in ospedale per ricevere le ultime cure e tenerla sotto controllo data la gravità dei danni subiti.