Aggiornamenti e compleanno

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con Akainu

14:30 Akainu:
  [Pressi casa Kore] Si è intrufolato nel quartiere dei clan del distretto Sunese, in particolare dalle parti di quello Sabaku dove dovrebbe trovarsi la dimora della chunin. Da quella volta in cui gli ha mostrato la casa nuova non vi ha messo piede ma dopo la conversazione con Katai ella è tornata alla mente in maniera esponenziale, una sorpresa in fin dei conti. Prima di raggiungere tale luogo è passato a prendere un paio di porzioni di Takoyaki contenuti in una busta di plastica tenuta nella destrorsa. Smuove svariati passi tra quelle strade guardandosi intorno, ricercando l'edificio tra tutti quelli con il timore di essersi perso; non chiede indicazioni andando puramente a memoria, squadrando ogni vicolo, ogni singolo posto di quel luogo senza sosta alcuna mentre con la destra scruta il ninjaphone guardando possibili notifiche. Inspira ed espira, il battito cardiaco è regolare salvo per la respirazione leggermente affannata per via del caldo insensato di quei giorni ed alla fine della peripezia si sofferma dinanzi alla porta prescelta. Umetta le labbra riponendo il cellulare nella tasca, solleva il braccio, indice innalzato andando a suonare il campanello un paio di volte. Strano ritrovarsi dall'altra parte, non gli è mai successo eppure comprende sempre di più dello stato d'animo altrui. L'outfit si dimostra leggermente cambiato rispetto al solito con qualche modifica ed accortezza capaci di renderlo più libero. Sul busto indossa solita maglietta bianca smanicata coprendo il ventre ed il petto seppur ne lasci scoperta una piccola parte su cui sono in bella vista le cicatrici; pantaloni di un blu scuro a ricoprire le leve inferiori caratterizzati da svariate pieghe nella zona della coscia e del polpaccio. Ai piedi scarponcini di un marrone scuro tendente al nero di pregevole fattura, necessari per svolgere le attività di tutti i giorni, perfetti per il lavoro da shinobi. A coprire ulteriormente il busto un cappotto privato del cappuccio, colletto sollevato per occupare la parte posteriore del collo, lunga mantella discende fino alle ginocchia mentre le maniche risultano corte tenendo esposte le braccia deturpate; intorno all'orlo delle suddette vi una placca di metallo per tenerle alzate. Intorno alla vita un portaoggetti con al suo interno la classica spada di chakra e l'arco, utili per quelle missioni in cui le armi vengono meno ed infine, sulla schiena, vi sono due foderi contenenti una katana ed una ninjato, entrambi legati al busto tramite un paio di fasce leggermente dorate. [Chk On][Katana | Ninjato][Portaoggetti: spada di chakra | Arco di chakra]

14:43 Utente anonimo:
  [Q.Clan] Indossa una felpa grigia, un grigio chiaro internamente foderato di pile, un indumento semplice che smorza quasi il platino scarmigliato e corto dei capelli corti circondanti il viso emaciato. Jeans aderenti azzurro slavato terminano in scarponcini grigi e blu da outdoor. Sunodeki è portata sulla schiena a tracolla tramite la fascia smeraldo che la fa pendere appena verso destra. Al marsupio il ninjaphone, l'auricolare non attivato, due fuda con tronchetto e due tonici per tipo. Alla nuca il piccolo tatuaggio, ora visibile della forma e dimensione di un occhio fatto di sabbia, con l'iride rossa ed un tomoe fatto di sabbia anch'esso è visibile. Il meteo variabile rende il quartiere vagamente desolato, non dovrebbe perdersi Akainu per quanto sia andato poco in quella casa a riconoscere quella palazzina di abitazioni e forse intercettare persino la finestra sbarrata, quella della Sabaku, segno che nessuno è in casa. Il passo sta sciorinando infatti di ritorno dal campo di addestramento flemmatico, silente. Ha comprato infine delle cuffie alla fine, delle ninjapods senza fili che ora brusiano suoni metal core, praticamente delle urla assordanti che rendono il suo passo ancor più distratto. Non riconoscerla sarebbe impossibile, non vederla assai difficoltoso nel silenzio di quel quartiere quel pomeriggio. Per lei è invece forse più complicato accorgersi di Akainu, le sabbie della propria Sunodeki sono mosse inquiete lungo la strada, sul ritorno ha ripreso le ultime fatiche della sua innata cercando di mantenerne l'esercizio di resistenza costante e continua ma ora quei granelli sfumano, in alcune manciate informi, al ritmo assordante della musica che la isola al resto, palle di sabbia informe che appaiono quindi impazziti. Perchè il metal core? Beh...Gli urli metal core ricordano le capre, forse è quello {Chk ON-Inn2/4}

14:56 Akainu:
  [Pressi casa Kore] Attende qualche secondo dinanzi a quella porta, secondi eterni guardandosi intorno di tanto in tanto prima di indietreggiare per guardare in alto, verso le finestre notando come, effettivamente, siano chiuse. Una sola cosa significa tale visione, non è in casa e ciò rende la sua sorpresa totalmente inutile; sospira chinando il capo, adesso? Costretto a scriverle se vuole sapere dove sia, informarla della di lui venuta ma dove potrebbe essere? Suna è grande, non la conosce tutte e potrebbe trovarsi dovunque, dal campo di addestramento al baazar o nella piazza stessa, magari all'oasi; tanti posti in cui recarsi. Tira fuori il ninjaphone dalla tasca iniziando ad allontanarsi dall'abitazione mentre apre la chat della Sabaku tirando su la tastiera, digita vari tasti con un messaggio che di criptico ha ben nulla "Sono a Suna" solo quelle tre parole, nulla di più per annunciare la propria presenza nel paese del vento per poi riporre l'oggetto nella tasca sollevando le verdi iridi avanti a se. Deglutisce incamminandosi, esplorando il quartiere Sabaku, guardandolo da cima a fondo con una velo di curiosità nello sguardo salvo notare una figura avanti; capo piegato leggermente di lato, ci mette lunghi secondi per mettere a fuoco la persona li presente ma riconoscendola quasi all'istante. Entrambe le sopracciglia son sollevate, il lato destro delle labbra viene appena sollevato in un accenno di sorriso senza interrompere il proprio passo avente l'intento di porsi frontalmente alla ragazza una volta raggiunta, bloccandole l'andazzo <Ciao> non avvedendosi delle cuffiette, quella singola parola emerge con estrema naturalezza dalle di lui labbra, probabilmente non sentito ma spera di esser almeno notato distraendola un po' dalla sua esclusione musicale per poi notare solo ora le sabbie. Corruccia la fronte scostando lo sguardo, inquadrando la scena, qualcosa l'agita? Cosa? Non ne ha la minima idea, forse è successo qualcosa in quei giorni. [Chk On][Katana | Ninjato][Portaoggetti: spada di chakra | Arco di chakra]

15:06 Utente anonimo:
  [Q.Clan] [Q.Clan] Stavolta, grazie ai ninjapods e alla musica assordante che emettono la faccia è salva, il messaggio di Akainu è una notifica leggera agli stessi e non il solito urlo di capra che spezza il silenzio e ancor più spesso l'imbarazzo in ogni luogo. Il messaggio non viene comunque aperto, il ninjaphone rimane nel marsupio e probabilmente quella notifica scambiata per qualsiasi altra cosa mentre la musica è in produzione. Le balle rade di sabbia martellano il ritmo di una batteria aggressiva, rompendosi e concentrandosi come supernove impazzite ma senza una forma precisa che possa ricondurre al suo uso del chackra in maniera mirata. Lascia la silente fennec la sabbia a comunicare per lei in più di un'occasione ma quella sembra una mera distrazione. Difficile dire se il saluto di Akainu sia colto, la musica è ormai udibile persino a lui segno che all'orecchio impatta un volume troppo elevato, ma la sua figura ben più alta vien colta e le si è ormai stagliata innanzi prima che un'ulteriore conferma arrivi. <CIAO!> Urla così forte che in lontananza un qualche uccello inizia a volare come se avessero sparato nel quartiere. La mano destra e la sinistra si sollevano ad allontanare i pods dalle orecchie mentre le labbra scure e sottili si sollevano debolmente, brevemente. <Che ci fai qui?>La sabbia is cheta quando la musica è allontanata dall'udito limitandosi a sciorinare oltre le sue spalle sempre nel circondario del foro tecnico della propria Sunodeki il cui tempo è contatto a granelli verso l'alto, ma il tono torna in vece alla solita piattezza ed ottava, rapidi gli occhi dalle note di miele scandagliano la figura dell'altro, da capo a piedi seppur muova quel passo di vicinanza per cercarne un bacio.<Riconosco quel sacchetto, è quel che penso?> Azzarda senza ipotesi reale ma muovendo quell'intenzione come un ringraziamento anticipato {Chk ON -Inn Attiva controllo della sabbia II 68/70}

15:23 Akainu:
  [Pressi casa Kore] Socchiude gli occhi a quel saluto a tutto volume portando la mano destra a contatto con l'orecchio, schiacciandolo oramai invalidato ma comprende il motivo di tutto quel gridare; la musica dalle cuffie è così alta da esser udibile a chiunque nelle vicinanze e quel grido di lei costringe qualcuno ad affacciarsi alla finestra o ad emergere dalle porte per capire a cosa sia dovuto tutto quel casino ad un orario simile. Attimi brevi di attesa con la sabbia a seguire il ritmo della musica, tutto combacia, tutto torna nella norma ed il deturpato comprende quanto sta accadendo all'effettivo alla donna seppur non possieda la minima idea della canzone ascoltata. La domanda di lei sopraggiunge, le ninjapods tolte con i ringraziamenti speciali dell'Uchiha, ora possono parlare normalmente <Volevo farti una sorpresa per una volta ma non ti ho trovata in casa> alzata veloce di spalle, pazienza, la prossima volta avrebbe fatto di meglio informandosi sui di lei futuri spostamenti o dei programmi giornalieri così da organizzarsi. China il capo al basso, avvicina le labbra accogliendo quel bacio, ricambiandolo brevemente prima dell'ennesimo distacco mordendosi appena il labbro inferiore sollevando il sacchetto così da mostrarlo in tutta la sua bellezza; pur essendo passato un po' di tempo, il profumo che ne emerge resta inconfondibile <Takoyaki, funzionano meglio di un mazzo di fiori> l'ha capito? No ma dopo averla vista ordinare 10 porzioni di quel piatto, non ha dubbi su cosa le piaccia realmente <Dentro c'è anche la password per un sito streaming su ninjanet, fanno tutti quei programmi che ti piacciono tanto e mi sono abbonato> giusto per rincarare la dose di sorpresa, non vedendola da qualche giorno, quello è il minimo. Abbassa il braccio e con esso il sacchetto squadrandone il viso alla ricerca di una reazione, di un qualcosa <Eri in missione?> la prima idea nel vedere la sabbia <Allenamento al Dojo?> seconda opzione, tutte e due perfettamente plausibili. [Chk On][Katana | Ninjato][Portaoggetti: spada di chakra | Arco di chakra]

15:36 Utente anonimo:
 La replica dell'Uchiha ha maggiormente senso quando le loro labbra si distaccano e le pods vengono riposte nel taschino interno del portaoggetti come un monile prezioso che ha ormai sconnesso la distrazione musicale. <Scusa, è tanto che aspetti?> Quelle scuse spontanee, come se si desolasse di aver rovinato la sorpresa altrui, emergono risalendo con lo sguardo dal portaoggetti all'altro nella solita vocalità piatta. Alle finestre chi ne ha sentito l'urlacchio vedrebbe la situazione tranquilla senza fatica nel comprenderla. <I fiori muoiono, i cactus sono meglio e comunque i Takoyaki sono meglio ancora.> Conviene così sulla scelta dell'altro senza dargli ragione di dubitare di quella conoscenza altrui. La mano destra smuove a quella libera dell'Uchiha cercando di indirizzare i primi passi in un contatto contro la pelle ustionata <Un sito streaming...La mia Sunasung ti sarà molto grata, ed io di più. Come stai?> Le dita incentivano tra quelle altrui una stretta leggera di una gratitudine intima, un gesto mero e silenzioso l'unico atto di rivelazione di cui la Sabaku sembra capace. <Allenamento.> Ci ha azzeccato, se non nella prima nella seconda opzione. <Ho fatto rapporto ad Asuke-Sama su quanto abbiamo visto alle fogne io e Shizuka.> Una mattina intensa quindi ma perchè ha atteso tanto quel rapporto non lo lascia intendere, cercherebbe meramente di allungare il passo tenendone la mano come esorto a fare egualmente per l'Uchiha. <Però ho finito, ti fermi qui o vuoi andare ad Oto stasera?>Domanda come se stesse piazzando quantomeno l'immenente futuro delle prossime 24 ore in quell'incontro. <Tu come stai?> Qualche giorno che all'effettivo non si vedono, giorni in realtà piuttosto pigri e poco intensi, allenamenti blandi e senza particolari miglioramenti se non nella lungaggine della sua innata, lo sforzo quotidiano sembra darle ogni giorno più tempo, come se stesse allenando di più la sua capacità di controllare il chackra e la quantità al tempo stesso. {Chk ON -Inn Attiva controllo della sabbia II 67/70}

15:51 Akainu:
  [Pressi casa Kore] Scuote il capo in senso di diniego a quella domanda accompagnata da un tocco al viso della Sabaku, una carezza al viso <Per fortuna no, ho perso tempo a cercare la strada> una volta sola non basta a memorizzare correttamente la via da seguire, a fatica ha fatto mente locale ricercando una memoria fotografica, quanto meno dell'edificio per escluderne altri. La carezza cessa lasciando ricadere l'arto perpendicolarmente al corpo non dando minimamente retta a tutti coloro che si affacciano; ha imparato ad ignorare chiunque <I cactus sono immortali?> solleva il sopracciglio destro verso l'alto con fare interrogativo e curioso <Non avevo dubbi> le proprie conoscenze riscuotono successo ma ancor di più quell'abbonamento fatto. Si ritrova con le dita intrecciate in quelle altrui, insinua le dita stringendole la mano lasciandosi andare ad un flebile sorriso <Così non devi più attendere gli orari, tutto a disposizione> e solo i Kami sanno cos'altro ci sia su quella piattaforma arrivando a tremare al solo pensiero di quello che la ragazza potrebbe vedere o peggio, potrebbe fargli vedere a tradimento <Bene> una semplice parola, un'affermazione che vorrebbe dire di più trattenendosi però. Esortato la segue in quel passo restandole al fianco, tirandola appena verso di se per avvicinarla, avere un maggiore contatto con la ragazza <E adesso? Come avete intenzione di muovervi?> riferendosi a quanto visto nelle fogne <Cos'ha detto il capo clan?> domande su domande per comprendere le intenzioni altrui su quella situazione, su cosa fare, di certo è molto strana. Inspira ed espira camminando, avanzando verso la dimora altrui stringendo sempre più la di lei manina mentre china il capo al quesito ritrovandosi a sorridere appena, un sorriso quasi imbarazzato <A dire il vero, pensavo di fermarmi> una decisione che sta prendendo sempre più spesso nell'ultimo periodo arrivando a passare maggior tempo in quel di Suna, non gli dispiace cambiare aria con tanta frequenza <Bene come detto e ho parlato con Katai, ci siamo incontrati ai campi di Oto qualche giorno fa> ammettendo dell'avvenimento di quell'incontro con il ragazzo, dopo tanto tempo finalmente è avvenuto. [Chk On][Katana | Ninjato][Portaoggetti: spada di chakra | Arco di chakra]

16:05 Utente anonimo:
 La questione dei Cactus sembra più importante di quanto non dovrebbe, le labbra sottili si arricciano meditabonde in reale accoglimento alla questione. <No ma necessitano di pochissima acqua.> Il che sembra un punto molto a favore dei cactus quando così pronunciato abbandonando la mano mollemente in quella dell'altro e prendendosi di quella coccola il proprio statico momento. <Muoversi, io eseguo gli ordini. La consapevolezza che vi sono ancora insediamenti umani fuori dalle mura dovrebbe spronare piani sicuramente più alti del nostro...A proposito di piani alti, quando ti deciderai a fare l'esame chuunin?> Sollevando il viso emaciato verso il profilo altrui la domanda si insinua curiosa tra i due come se non fosse stata realmente meditata. <Non mi ha detto molto, non è una cosa che compete strettamente lui, Asuke-sama conosce le mie intenzioni, sa che può fare il mio nome per una spedizione e sa che lo desidero.> Un'algida sentenza la sua che sembra dire semplicemente come non serva sapere altro se non attenersi al suo rigore. Ormai al portone della palazzina lascia la mano altrui in favore di un rapido recupero delle chiavi dal portaoggetti mentre l'ascolta. <E come sta?> Una mancanza di reazione non pare voler indagare a fondo sulla questione o porre domande dirette mentre l'osserva fugacemente vittima della curiosità tipica dei fennec quando va a spingere la porta aprendola sembra comunque trattenersi. <Ho imparato a fare le piadine. Comunque.> Progressi non da poco che sappia assemblare del carboidatro a del prosciutto e del formaggio senza mandare afuoco la casa ma oltre i Takoyaki sembra dare quella consapevolezza nuova come se fosse la dichiarazione aperta probabilistica delle sue capacità per cena. Non aggiunge nulla in merito alle sue intenzioni, aprendo la porta di casa abbozza un sorriso come se muovesse su spine i piedi in quella conversazione. <Dopo di te Uchiha.>{Chk ON -Inn Attiva controllo della sabbia II 66/70}

16:22 Akainu:
  [Pressi casa Kore] L'ignoranza sulle piante è palese ma ogni volta apprende qualcosa di nuovo quando va a Suna <Ahn, la prossima volta mi presento con un cactus e i Takoyaki> sempre ammesso che la prossima sorpresa riesca senza finire per essere un fiasco colossale come quello odierno. La coccola dopo tanto tempo, la carezza, passa il tempo con lei ed è quello di cui ha bisogno ma tutto finisce quando ella parla di quanto scoperto nelle fogne; corruccia la fronte, preso alla sprovvista, colto di soppiatto <La gente è riuscita a sopravvivere fuori dalle mura con degli insediamenti?> le labbra si ampliano in un piccolo sorriso, le verdi iridi s'illuminano mentre un'idea sfreccia nella di lui testa. Non la rende partecipe di quel pensiero ma se lo tiene ben stretto come se avesse avuto un'idea geniale e folle allo stesso tempo ma ben presto torna alla realtà <Se non li sprona, avete intenzione di fare qualcosa?> rigirando la domanda per renderla decisamente più chiara e concreta finendo per alzare le spalle <Non dipende da me, non sono io a decidere se sono pronto o meno per il passaggio di grado. E' un privilegio che spetta ad altri> al Kage se non al consiglio direttamente, il potere dell'uchiha è estremamente limitato se non nullo. Un genin non può fare praticamente niente per progredire salvo impegnarsi <Però ho fatto enormi progressi, ora posso anche tenerti testa> magari riuscire anche ad avere la meglio in qualche modo, con una buona strategia all'attivo. <Tienimi aggiornato, d'accordo?> una spedizione all'esterno significa avere il costante terrore di perderla da un momento all'altro e la propria posizione non gli consente di fare nulla. Il villaggio non manderebbe mai un genin in simili missioni a meno che non dimostri di esserne all'altezza. L'intreccio delle mani si scioglie permettendole di tirare fuori le chiavi per aprire il portone della di lei dimora <Si stava allenando con un kunai, voleva migliorare in quel campo ma gliel'ho sconsigliato. Siamo arrivati ad un...accomodamento e l'ho informato della mia volontà di andare dal clan, mi aspetto di trovarcelo quel giorno> non entrando neanche troppo nei dettagli della conversazione, mettendola al corrente dei fatti più salienti. La porta viene aperta e lui invitato ad entrare, un cenno del capo <Grazie Sabaku> oltrepassando la soglia <Perciò oggi piadine? A me va bene>. [Chk On][Katana | Ninjato][Portaoggetti: spada di chakra | Arco di chakra]

16:41 Utente anonimo:
 Sulle prime parole di Akainu sta ormai aprendo la porta di casa. <Oh, no no, niente cactus, avere una pianta è una responsabilità che non sono pronta a prendermi.> Muore, ci si affeziona, ma mette in chiaro che non sente la necessità di un vegetale da compagnia quantomeno.<Sì, alla vecchia Kiri.> Conferma ormai iniziando a togliersi le scarpe. <O almeno questo è ciò che sappiamo ma dovrei parlarne con Shizuka, non credo che il piano sia prenderci per mano e andare alla volta della vecchia Kiri, ma potrebbe essere un'occasione e forse i Kage non se la lasceranno scappare, anche lei avrà fatto rapporto.> Insomma la presenza di insediamenti possibili non è cosa che si può tenere a lungo nel mistero, allunga le mani ormai scalza a prendere la busta di Takoyaki muovendo verso il tavolaccio rettangolare bianco al centro del salotto se fosse riuscita a liberare le mani dell'altro per muovere allavitale caccia dei piatti, bicchieri e la caraffa d'acqua da riempire per il bollitore del tè. <Tienimi aggiornata tu, casomai, avrai pure un superiore in grado al Dojo a cui potresti quantomeno accennare le tue intenzioni no?> Domanda forse fraintendendo il tema della domanda mentre assesta la tavola. <No, direi che oggi grazie al mio ragazzo si mangia takoyaki, ma se ti senti affamato più tardi e soprattutto coraggioso e forte di stomaco puoi assaggiare la mia specialità, ci metto pure i sottaceti.> Solleva gli occhi cercando quelli smeraldo dell'altro, l'intimità di quel suo modo di scherzare mantiene una riga piatta ma preparata la tavola e presa la confezione dalla busta sembra aspettare a sedersi che l'acqua per il tè bolla. <Tra qualche giorno...Niente lascia stare.Siediti, tra poco è pronto il tè, quindi mi stavi dicendo, andrete al dojo insieme?> {Chk ON -Inn Attiva controllo della sabbia II 65/70}

16:57 Akainu:
  [Pressi casa Kore] Schiude le labbra al rifiuto della pianta, ha capito male? Probabile <D'accordo, evitiamo i cactus> anche perchè ne ha visti pochi e non saprebbe nemmeno quale sia più adatto alla ragazza. Poco importa, gli argomenti si susseguono divenendo via via più importanti, come l'apprendere la posizione dei sopravvissuti alla vecchia Kiri; una falla si presenta nella sua idea, nel suo piano <Kiri se non sbaglio è lontana> prima osservazione dell'ovvio, lontana dal villaggio delle ombre, non sa in quale direzione ne sa come arrivarci <Andarci solamente in due è come chiedere alle chimere di eliminarvi> seconda osservazione della giornata cercando di pensare, di formulare un pensiero adatto alla situazione <Ma perchè la consideri un'occasione? I Kage possono anche decidere di non fare nulla e poi un'operazione del genere credo dipenda dalla volontà del consiglio> fermandosi qualche momento <Ma se sono sopravvissuti fuori, vuol dire non hanno bisogno di aiuto> quella la sua deduzione su tutta quanta la storia, semplice, lineare, incisiva. Le lascia il sacchetto con le pietanze osservandola correre verso il tavolo a piedi nudi mentre a sua volta si libera della scarpe e delle due armi sulla schiena adagiandole entrambe al muro per poi inoltrarsi nel salotto e nella stanza non perdendola di vista <Dire di voler diventare capo clan? Non ho bisogno di dirlo ad un superiore, lo renderò noto a tutti> non ha motivo di nasconderlo, ottenere quel ruolo è la sua rivalsa sul clan, il suo modo per emergere ed ergersi sopra tutti quanti. Convinto di ogni singola parola, piano piano il suo progetto sta prendendo forma finendo per sorridere avvicinandosi ulteriormente alla ragazza, a quel tavolo <Più tardi troverò tutto il coraggio necessario per assaggiarla, farò uno sgarro alla dieta> ridacchiando, incrociando le verdi iridi con quelle dorate altrui per poi portarsi a ridosso della di lei schiena, lasciandole finire la frase ed adagiando le mani sui fianchi. Il viso si abbassa per lasciarle dei baci lungo il collo <No, almeno credo ma devo avere almeno un alleato all'interno> continuando a baciarla ancora fino a staccarsi ma senza sedersi, aspettandola in piedi <Cosa succede tra qualche giorno?> innalza il destro sopracciglio preso dalla curiosità. [Chk On][Katana | Ninjato][Portaoggetti: spada di chakra | Arco di chakra]

17:12 Utente anonimo:
 Nell'attesa del bollitore scosta una sedia mentre ascolta l'altro e distogliendo lo sguardo da lui inizia a sciogliere la fusciacca che regge Sunodeki per darle il suo spazio a sedere come un costante terzo in comodo la cui sabbia è ancora animata e vigilante. La domanda sull'occasione sembra richiamare una silenziosa meditazione, impiega qualche momento di silenzio ad assaporare le parole dell'altro. <Beh, potrebero esserci insediamenti più vicini, perchè non vederla così?> Poggiando i lombi contro il tavolo si volta in direzione dell'altro cercandone lo sguardo. <Shukaku potrebbe ancora essere là fuori, e con lui anche le memorie che ha condiviso con il Kazekage-sama.> Un centro nei suoi pensieri, mentre la mano sinistra poggia mollemente al rabbocco della tasca dei jeans. <E poi se qualcuno è sopravvissuto, se hanno trovato un insediamento, anche Kombu potrebbe averlo trovato.> Quella meditazione maturata nei giorni seguenti all'incontro coi due ragazzi viene espressa a voce per la prima volta, come se avesse avuto bisogno del suo tempo di maturazione per essere pronta. Se ne trova così di fronte in quella vicinanza sollevando il viso per concedere il collo alla coccola non ne dona la schiena, ma leva la mano sinistra tra i capelli dell'altro cercandone con le dita mentre ignora la questione della dietra. <No, stupido pazzoide, intendevo dire delle tue intenzioni di sostenere l'esame chuunin al più presto.> Smuove il viso emaciato cercandone con le labbra la guancia, uno strofinare leggero il suo che si sospinge contro l'epitelio danneggiato in parte, riprendendo la consistenza ed i lembi tra la pelle sana e le ustioni. La mano destra libera si impegna alla volta del fianco altrui quando è l'Uchiha a distaccarsi, un mero appoggio con cui ne ritrova lo sguardo. <Ultimamente i miei allenamenti sono noiosi, sto lavorando alla quantità di chackra, non sono solita festeggiare il mio compleanno ma pensavo di prendermi qualche giorno, se vuoi tornare ad Oto domani vengo con te, possiamo andare a cena...> Non poteva che essere un capricorno, del resto anche quell'autoinvito seppur soffiato manca di nota romantica, come se stesse elencando la prospettiva di una qualsiasi attività seppur cerchi conferme nell'espressione altrui. <Volevo chiamarti oggi per dirtelo, mi spiace che ti sei scapitollato qui.> Senza trovarla in casa, peraltro. {Chk ON -Inn Attiva controllo della sabbia II 64/70 SE END}

17:27 Akainu:
  [Casa Kore] Il suo pensiero verte altrove, Kiri è lontana è vero ma non per ciò che si pensa, bensì per quell'idea balenatagli in testa all'improvviso <Si, se sono riusciti a sopravvivere a Kiri è possibile che anche altri ex villaggi abbiano sopravvissuti> una possibilità quanto mai presente. Possono davvero essercene altre, altre popolazioni oltre quelle presenti nelle ombre, qualcuno che ha trovato il segreto per convivere con le chimere <Il posto più probabile è Suna> il monocoda, la fissa della ragazza ma non è su quello che entrambi si concentrano. Ella tira fuori una possibilità, la sopravvivenza del fratello, un qualcosa a cui lui non ha mai pensato neanche per un attimo; potrebbe essere così a conti fatti, essere vivo, rifugiato da qualche parte, accudito ed impossibilitato a tornare per chissà quale ragione. Silente annuisce chinando il capo, portando le verdi iridi al pavimento della stanza <Potrebbe, si> una speranza remota, quasi vana ma non vuole distruggergliela. Dopo tutto quel tempo, tutti quegli anni, è difficile pensare in positivo. Si avvicina non riuscendo a prenderla di schiena bensì frontalmente dandole quelle altre coccole, quei baci al collo sentendo il contatto tra la di lei mano ed il proprio viso a cui non si sottrae, non subito quanto meno <Sarai la prima a saperlo, anche prima di me> socchiude gli occhi prendendosi a sua volta quella coccola da parte di lei, l'è mancata più di quanto potesse credere e dopo quei giorni, finalmente sono insieme ma il cibo chiama arrivando a mettere una brevissima distanza, per poco ovviamente ma la mette andando a prendere posto al tavolo. Tira indietro una sedia mettendosi comodo <Io non so neanche cosa sia il chakra quasi> ne ha pochissimo, una quantità infima rispetto ai normali shinobi. Schiude le labbra, sorpreso, le iridi sgranate con le labbra ad ampliarsi di poco in un mesto sorriso, un gesto automatico, non controllato <Si, possiamo tornare ad Oto e andare a cena o posso restare qui per i tuoi giorni di pausa> non si sta facendo problema alcuno seppur è evidente come la cosa lo renda felice <Non preoccuparti, festeggeremo il tuo compleanno. Farò il possibile per renderlo bello> un'impresa titanica da parte sua, intenzione a renderlo, però, tale. [END]

Akainu tenta di fare una sorpresa a Kore fallendo miseramente. Si ritrovano dopo qualche giorno aggiornandosi sui recenti avvenimenti, lei per quanto riguarda le fogne ed il deturpato sull'incontro con Katai. Infine il compleanno di Kore li attende, pronto per essere festeggiato.