Indagini
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Giocata del 20/12/2022 dalle 17:10 alle 20:06 nella chat "Piazza [Suna]"
Gli avevano assegnato quella missione, non tanto perché era morta Sango, parliamoci chiaramente, a chi fregava qualcosa della Ishiba, sia quando era all’interno della Shinsengumi, ma figuriamoci quando è fuori. Forse è anche meglio che siano stati interpellati per quella missione Nobu e Saigo dato che al momento non si stanno parlando particolarmente, in generale lei non sta bene e lui si è trasferito momentaneamente altrove a vivere, non tanto per quello che è successo quella sera del suo compleanno, più che altro per quei sogni che stanno facendo in realtà di cui nessuno dei due sa che sono condivisi. Lui si è sognato di essere Noumu, di strozzare la Manami fino ad essere bruciato da quelle fiamme. Un sogno talmente reale che è impossibile definirlo tale. Ironico che lui stesso si stia informando di quella firma di chakra che Saigo ha in testa ma che lui stesso non riesce a vedersi addosso, nel suo punto cieco anche ora che l’uso estensivo del byakugan e l’allenamento lo hanno portato ad espandere quel raggio visivo e radiale a ben 300 gradi e fino a un kilometro di distanza. Ha la solita divisa da Shinsengumi in questo momento ma non si sta dirigendo direttamente in quel vicolo, bensì in uno dei bagni edificati che ci sono per la piazza, con il lato di destra per gli uomini e quello di sinistra per le donne. < Aspettami qui un attimo. > direbbe a Saigo per poi infilarsi in quello delle ragazze senza troppi problemi. Fortuna vuole che in questo momento non c’erano ragazze intente a lavarsi le mani e che tutte quelle presenti erano all’interno dei gabinetti chiusi a chiave. Non è entrato lì per spiare, non gli serve neanche entrare se solo volesse, bensì per trasformarsi in una forma che il bersaglio a quanto pare paia gradire, almeno da informazioni ottenute fin ora. Chakra già impastato come di consuetudine e mani che vanno a formare il sigillo preposto della capra. Chakra che viene quindi espulso all’esterno per poi andare a immaginare il fisico e il viso di uno delle solite Idol che ci sono in giro e per la rete. Capelli lunghi azzurri, fino al sedere con qualche ciocca in avanti, seno prosperoso, pelle candida come la neve, elegante. Gambe lunghe che non finiscono più, anche se non altissima per i suoi standard, sicuramente più alta della media circa a un metro e settantatre. Vita stretta e fianchi appena più larghi. Esce fuori quindi, vestito con un cardigan color sabbia con il colletto a V che lascia intravedere il decoltè, appositamente abbondante ma non volgare per attirare l’attenzione. A coprire le gambe trasformate ha una gonna a pieghe, nera, fino ad appena sopra il ginocchio e ai piedi delle decoltè nere che lasciano intravedere delle parigine bianche a metà gambaletto. Esce quindi, rivolgendosi con una voce femminile a Saigo < Ok andiamo, dove hai detto che è il vicolo dove è morta quella minchiona? > le chiede, notando come in realtà anche saigo sembri abbastanza provata. [chk 68/70][Trasformazione]Nobu tira un D100 e fa 29
[aspetto trasformazione= https://i.pinimg.com/564x/68/63/fb/6863fbc81173d78c291c4b1f8cbf6c55.jpg] Il lavoro è sempre lavoro, solo questa la motivazione per cui ha accettato di andare alla ricerca di quel Killer in questo particolare momento della sua vita, nonostante abbia cercato all’interno della Shinsnegumi informazioni su Noumi senza trovare nulla. Scuote appena la testa sentendo semplicemente quel solito tintinnio che da giorni ormai la tormenta a qualsiasi ora, infondo perché rispettare la sua mente quando è così semplice invaderla nella notte? Perché limitarsi al sonno e non agire anche nella veglia? Continua a trovare spiegazione a quella visione ma soprattutto continua ad essere attanagliata da dubbi, paura e stanchezza, l’ultima la maggior parte delle volte dipende direttamente dello stile di vita malsano che sta adottando ultimamente, bevande energetiche per reggersi in piedi durante i turni, alcool quando ha finito di lavora e poi si ricomincia, un ciclo di veglia e sonno che vuole evitare a tutti i costi la seconda parte e la vede spesso svenire davanti al cesso priva di qualsiasi energia. <uh?> Si volta così verso Nobu a quelle parole, osserva i bagni delle ragazze ma quel dettaglio le sfugge, i suoi capelli sono lasciati sciolti, appaiono appena spettinati ma almeno ci ha provato a darsi una ripulita. Il trucco è semplice ed incisivo al tempo stesso, lunga coda eyeliner nero sulle palpebre a dare ulteriore profondità ai suoi occhi rossi, lunghe ciglia aiutate dal mascara scuro ed una buona dose di cerone sulle occhiaie coperto da un fondotinta altrettanto bianco, le labbra riprendono con una tinta il colore delle sue iridi, nonostante tutto le borse non sono scomparse da quel viso. Un choker nero in velluto intorno al lungo collo, una giacchettina che arriva poco sotto al seno in pelle nera e un paio di guanti di rete che spuntano dalle maniche i dettagli più audaci, per ilr esto indossa semplicemente un abito a tubino nero che fascia le sue forme perfettamente, abito che arriva poco sotto le natiche, gambe coperte solo da un paio di velate calze dello stesso colore dell’abito e infine stivali sopra al ginocchio in camoscio scuro, monocromatica se non fosse per i lunghi capelli rosa che l’avvolgono, si nota quanto il colore sia spento e quasi privo di energie. Vede tornare una donna che le parla e si fa visibilmente confusa passano gli istanti necessari per permetterle di sbattere le palpebre e mettere a fuoco ciò che c’è attraverso quella semplice patina di chakra <temo che però anche il killer possa beccarti> scuote poi le spalle, come se fosse già esausta <beh nel caso passerai per tranvione> dovrebbe chiedergli come sta, dovrebbe affrontare il discorso, scusarsi ed essere presente ma non riesce, sa che come con Shizuka finirebbe per prendersela con altri, magari proprio con il padre di Nobu, sdarebbe la colpa a qualsiasi altra entità tranne che a sé stessa in questo momento e non è ciò di cui lui ha bisogno, tace quindi comprendendo come il massimo che possa offrire ora all’amico sia il silenzio <di qui comunque> e semplicemente andrebbe ad orientarsi verso il vicolo del misfatto, o della benedizione, cercando di seguire una pista fredda e di attirare allo stesso tempo il ricercato [chk on] Una parte del chakra viene intanto portato alla parte oculare del viso, con quei dotti di chakra che vengono per l’appunto sfruttati per portare quell’energia ai nervi ottici e riversare quel chakra all’interno delle sclere. Questo dovrebbe interagire con il dna da Hyuuga che possiede e che di recente ha scoperto essere suo di natura, di diritto e non per qualche grazia divina che la shinsengumi gli ha fatto credere per chissà quale motivo. C’è da dire che quella missione li ha colpiti a entrambi più del dovuto, più del previsto, quegli incubi, quei disturbi... esattamente che è accaduto all’interno di quello scantinato, o forse è accaduto qualcosa nella dimensione di Saigo e lui non lo sa? Eppure non ha visto niente di anomalo con quegli occhi quindi proprio non se lo spiega. Fa spallucce a quel commento, al massimo passerà per un tranvione che vuole sfruttare l’amica bella per rimorchiare anche lui, no? O magari non è così perspicace e non vedrà quella patina di chakra, difficile a dirsi in realtà. Tornando al chakra, quelle iridi dovrebbero cambiare ora che sono irradiate da quell’energia unica dei ninja. Nessun cambiamento dovrebbe apparire sulla versione femminile, anche perché è solo una patina esterna e non il suo aspetto reale, anche se, se tutto fosse andato bene, ecco che il mondo per lui cambierebbe totalmente in quella visione, con il raggio di visione che si espanderebbe in maniera esponenziale. < Fai strada. > Non parlano tanto, è difficile che lo facciano, non tanto perché sono in missione ma perché il rapporto tra loro due in questo momento è particolare, incrinato da qualcosa che neanche loro possono sapere o controllare. Saigo si è rinchiusa in quel bozzo e sta scappando da Nobu, mentre Nobu, per quel sogno condiviso con lei dopo quella ‘festa’ di compleanno, la sta evitando nello stesso modo. Ha paura che quello sia solo un sogno premonitore, che come con Shizuka si possa ritrovare davvero a strozzare Saigo e a tirare fuori la vita dal suo corpo, proprio lei che è la sua, forse unica, amica o di sicuro quella con la quale ha condiviso di più in assoluto, l’unica a conoscenza di chi sia Nobu per davvero. La segue quindi verso quel vicolo, prestandosi come bella donna/idol/Ugo con sorpresa. Gli occhi vanno già alla ricerca di quell’indizio di cui sanno: come è morta l’ishiba, di quello che lui sa per via di ciò che gli ha scritto Kore, che è un Noribiki anche se… che cazzo sono i Noribiki? Nobu non lo sa quindi è come dire che un clown ha ucciso Sango per quello che ne sa lo Hyuuga. [Chk 65/70][Byakyugan 3]Nobu tira un D100 e fa 18
Avanzano i due, diretti verso quel vicolo nella piazza oggi popolata di quel luogo di Suna. Il sole sta per abbandonarli ma ancora si mostra seppur non sia abbastanza caldo da aiutare il suo animo martoriato, pensare che in realtà per lei sarebbe più facile attirare il killer nelle notti in cui da sola torna sbronza a casa metterebbe i brividi a chiunque non sia nella sua situazione, non è un senso di invincibilità ma anzi, lei è spacciata e ha la convinzione che chiunque la voglia lotterà per tenerla solo per sé, per non lasciarle nemmeno la possibilità di fuga attraverso la morte per mano d’altri, questo sì che fa paura. Mentre cammina incrocia lo sguardo con un paio di passanti, nel momento stesso in cui i suoi occhi si incontrano con quelli altrui allora andrebbe semplicemente a lasciare che un’onda di chakra abbandoni il suo corpo, un’onda che vorrebbe coinvolgere quella coppia con tutta la sua potenza, onda che vorrebbe semplicemente andare ad intaccare la mente altrui, prenderne possesso per risalire velocemente nella loro memoria fino al giorno di quel fortunato omicidio, si parla di giorno perché è quello che vorrebbe vedere, soprattutto se si sono aggirati per questi posti. Rallenta il passo quel tanto che le basta per svolgere quest’analisi, alla ricerca quindi di qualsiasi informazione, come un computer lei analizza, incrocia. Erano stati nella piazza di suna quel giorno? Cos’hanno visto? Ricordano qualcosa perché strano? Silenziosa vorrebbe semplicemente usare i loro stessi sensi per aiutarsi in quei ricordi, la vita è il primo su cui si basa. Deve sapere e in questo momento non chiederà per due motivi, il primo è che farebbe saltare la copertura, mentre ancheggia per la piazza per attirare l’assassino, il più sfacciatamente possibile, il secondo è che davanti ad un vicolo cieco finirebbe per dar sfogo alla sua rabbia ed è meglio evitare. Lei si atteggia, sorride a Nobu, lascia in mostra le sue curve andando semplicemente ad imitare Sango e il suo atteggiamento da zoccola, almeno quello che lei ha sempre interpretato come tale <come> si blocca, non ha la minima idea se proseguire o meno, non lo vede da così tanto e nemmeno si è accorta che lui si è momentaneamente trasferito <sai> non suona nemmeno come una domanda, quando riprende lo fa mormorando[illusione di gruppo-illusione 2 sensi-mnemonica ][chk usato 14]Saigo tira un D100 e fa 3
Cerca tracce di chakra, indagando nel mentre continua a stare il quella posizione in prossimità di quel vicolo. Gli occhi si spostano verso le pareti e il suolo, con quei residui che ci sono ancora nel caso di armi, incisioni, ferite varie e segni nel suolo e sui muri. Vede quel chakra che esce da Saigo investire quelle persone per cercare di illuderle e scavare nei loro ricordi, mentre lui, o meglio lei, si atteggia ad oca. Tira fuori il telefono portandolo all’orecchio, sostenendo una conversazione fasulla < Ma che davvero?! Cioè no, fantastico! Quindi state organizzando una festa? > ovviamente si riferisce alla festa di cui lui stesso ha ricevuto un messaggio da parte di Rasetsu per la morte di Sango Ishiba in quel vicolo stesso che stanno esplorando ora < Si si, quella baldraccona se l’è meritato, ha provato pure a fregarmi Takihiko l’ultima volta! > parla di fatti mai accaduti e di persone che non conosce, inventando un alias per un presunto ragazzo che dovrebbe avere quella idol che sta imitando nell’aspetto. Prova ad attirare l’attenzione su di se con qualcosa che possa dargli qualche indizio anche perché lì davanti a loro è morta e chissà, magari qualcuno che sta sbavando dietro a quella figura che era presente il giorno della missione fallita, è ben disposto a dargli delle informazioni a riguardo, no? La pista per l’appunto ormai era fredda e non ci possono fare molto sia lui che Saigo se non cercare di ottenere più informazioni aggiuntive possibili, magari loro stesso esponendosi come delle possibili prede per quegli omicidi dato che sembra preferire le donne aitanti. Alza pure il braccio destro, cingendosi la cassa toracica, mettendo in vista quel seno, esattamente come fanno con lui le donne ai club per farsi notare meglio, con quel decoltè che è messo in mostra per l’appunto. Saigo va a rivolgergli parola, finalmente, di nuovo. Chiedendo come stia < Non benissimo. Non so che mi succede, non dormo bene e, non capisco… In alcuni casi mi sento più spossato del normale. Penso però sia dovuto al fatto che non sto dormendo molto…> le spiega, cercando di darsi una spiegazione a come mai alcuni dei suoi jutsu escono nettamente più deboli di quello che è capace di fare, come se non riuscisse a concentrarsi del tutto su quelle tecniche e non fosse ottimale con l’utilizzo del chakra, spendendone la metà che si va a perdere mentre la tecnica è performata in maniera più scarsa. [Byakugan 3][chk 63/70]Nobu tira un D100 e fa 29
Ancheggia, ondeggia e s’atteggia ma qualsiasi cosa lei faccia non le impedisce di sentirsi improvvisamente come svuotata, molto più stanca di qualche secondo prima. Non è capitato solo oggi, ogni volta che prova ad usare il suo chakra se ne rende conto e questo si aggiunge alla consapevolezza maturata in quel sogno, lui le stava rubando la vita eppure come potrebbe svolgere il suo lavoro senza scandagliare le menti delle persone? Può ridurre il suo utilizzo ma ora? Non ora che è sempre così dannatamente sull’attenti ed arrabbiata. Ritrae e recide il suo contatto con quei passanti sperando d’aver visto abbastanza perché non riesce semplicemente a sopportarlo, forse meglio cercare nella mente di altri ma farlo con calma, uno alla volta proprio come agli inizi, teme in qualche modo che le sue energie lo stiano davvero nutrendo proprio come ha visto e questo non fa altro che farla sentire ancora più in trappola, sbattuta all’angolo, chiusa in una gabbia dalla quale non sa come uscire e, anzi, più si muove più le sembra che le sbarre si avvicinino. Si morde il labbro inferiore e quasi ringhia, mostrando appena la sua intera arcata dentaria superiore, uno spasmo quello delle labbra che lascia ben capire quanto la situazione sia frustrante per lei. Ascolta le chiacchiere vuote ma non emette alcun rumore, se solo avesse la forza per vendere cara la sua vita, ha deciso di tirarlo giù con sé ma ogni volta che scampanella nella testa lo sente più vicino, avrà mai il tempo? Prende una semplice decisione <guardami> suona rabbiosa la voce, non arresta il passo ma chiede a Nobu di guardarla <guardami davvero> specifica come se questo potesse aiutarlo a comprendere <e dimmi se ho qualcosa che non va, dimmi cosa vedi, TUTTO> lo sottolinea non tanto urlando ma con l’intensità del suo tono. Alterna sempre momenti di disperazione a rinnovata forza ed è in questi che si trova ora, occhi ardenti come il fuoco seppur oscurati dalla spossatezza. Sì anche lei si sente stanca ma ormai pensa di aver capito il motivo e no, non si tratta solo di abuso di alcool e privazione del sonno. Detto questo, se lui avesse deciso di obbedirle, perché non ha mai fatto una gentile richiesta, andrebbe a concentrarsi nuovamente, un nuovo passante ed un nuovo tentativo come ossessionata dalla necessità di trovare una risposta. Silenziosa andrebbe a inviare verso lo sconosciuto una nuova onda di chakra e proprio come prima ora andrebbe a tentare di risalire nella sua memoria al giorno del fantastico omicidio, tenterebbe di leggere nella sua testa, osservare i suoi ricordi e scoprire tutto ciò che può sapere in merito a quella zona, non solo la notte ma anche nella stessa giornata e quella dopo, allarga il campo di ricerca perché è lui che allarga. Quale serial Killer non vuole ammirare la propria opera? Potrà trovarlo così? Per ora sembra intenzionata a ridursi ad un ameba per scandagliare le menti di tutti i presenti [illusione 2 sensi-mnemonica][chk usato 24]Saigo tira un D100 e fa 59
Giocata del 03/01/2023 dalle 21:27 alle 23:32 nella chat "Piazza [Suna]"
Approccio sistematico che difficilmente porterà a qualcosa in tutta onestà. Non viene cagato da nessuno e quindi semplicemente decide si interessarsi ad altro. Mani che vanno a ricomporsi nuovamente nel sigillo della capra. Chakra che verrebbe rimodellato, quello attorno al proprio corpo, per venire infine sovrascritto. L’aspetto che dovrebbe assumere non è nient’altro che il proprio, in vesti normali in questo momento più che in divisa con una felpa con cappuccio color grigia, un paio di jeans neri e delle sneakers del medesimo colore. Sul viso sono presenti degli occhiali a lente nera, tondi, che coprono per bene quell’innata attiva in questo momento e che comunque non si vede dato che si è trasformato proprio per non farla vedere in primo luogo. Si gira verso di Saigo, scuotendo il capo quando la sente parlare e chiedergli di dirgli se dovesse vedere qualsiasi cosa che non vada e in generale di dirgli tutto. < Ok, scelta particolare di intimo sotto quel tubino nero, vedo che ti sei allenata ultimamente da quanto chakra hai impastato e… no, nient’altro di anomalo o di diverso dal solito. >dato che quell’illusione si manifesta come ondata di chakra che viene fatto fuoriuscire proprio da Saigo verso quelle figure che inerme ricevono quell’ondata in pieno senza neanche rendersene conto. Nessun chakra che viene assorbito da quella firma di chakra che SEMPRE ha avuto in testa e che quindi, come ha detto, non ha niente di nuovo diverso dal solito. Non parlano i due, Saigo non gli dice che sta male, che non dorme e che è spossata, quindi come potrebbe saperlo esattamente Nobu? Sbuffa, voltandosi di nuovo verso quel vicolo dove Sango è morta. < Quella stronza oh, pure da morta deve darmi fastidio. Incredibile. > scuote di nuovo il capo, trascinando quei piedi su quell’asfalto per poi trascinarsi all’ingresso. Che cosa si aspettano di trovare esattamente di diverso da quello che le indagini originali hanno rivelato? Non sembrerebbero esserci tracce di chakra residue. Occhi che si posano su dove ci sono i segni di quei kunai caduti, contro muro e pavimento, niente di diverso da ciò che sanno dal rapporto. Kore gli aveva scritto qualcosa in merito a dei Noribiki ma anche volendo… chi cazzo sono i Noribiki? Gli dovrebbe dire qualcosa? L’unica cosa che gli consiglia quel nome, più che di per se sentirlo, è la persona che gliel’ha detto a farlo ragionare. Trae le sue conclusioni, dato che due agenti di suna sono stati interpellati, con Kore che è la persona più Nazista per il suo clan e Xenofoba che lui conosce, un qualcosa che le aveva detto quando gli aveva pure chiesto di entrare nella Shinsengumi che serve un governo e non un villaggio. Tutto sta riconducendo in realtà proprio a suna…oppure sta prendendo un granchio e neanche la Shinsengumi ne sa di più.[trasformazione – byaku 3][chk 59/70]Nobu tira un D100 e fa 92
Non gli parla è vero ma se solo non se ne fosse andato capirebbe perfettamente inc he stato è e il motivo per il quale ostenta quel silenzio: lei ancora non se ne è accorta. Crede che lui assista quasi passivamente allo stile di vita assunto negli ultimi giorni, si vergogna da un lato ed è semplicemente più facile fingere e mentire a sé stessa, credere di essere abbastanza silenziosa, abbastanza brava da lasciare che le sbronze, i collassi e le vomitate non creino disturbo o rumore nel cuore della notta o mentre il mattino nasce. Persino l’assenza di Poldo è passata inosservata egoisticamente concentrata sui suoi problemi, consapevole che se provasse ad essere altruista non farebbe altro che distruggere il castello di carte sul quale ora si muove. L’intimo è particolare? Osserva Nobu di sfuggita mentre lascia la mente inerme e si trova a riflettere più che altro sulle mutande, se le è cambiate giusto? Non ricorda nemmeno quando l’ha fatto ma si sente pulita quindi dovrebbe essere ok. Forse indossa delle paperelle stampate su mutandone da ciclo, da nonna insomma, oppure ha indossato qualche pezzo in pizzo seducente e che mai altri hanno visto? Chi lo sa? Si trattiene appena dal cercare di guardarsi tra le gambe per scorgere quel preciso pezzo, solo dopo si chiede se lui sia effettivamente in grado di vederle e solo a quel punto il pensiero torna a Noumu ed un brivido freddo sale lungo la sua schiena. Oddio non è forse la cosa peggiore? Che quel mostro sia l’unico “uomo” ad averla vista in intimo? La destra si alza verso il ragazzo ed un bel dito medio si staglia mentre le altre dita si richiudono a pugno, non sorride però a quella battuta <per strada non otterremo nulla> replica poi abbassando il braccio e cercando semplicemente altro da fare. Come seguire le sue tracce se è passato così tanto tempo? <non è che i tuoi occhi fanno tipo da raggi x e trovi vecchi macchie di sangue or oba simile?> sì dai su quello che si vede nei film, il liquido che reagisce, fonti strane rimaste sulle pareti, infondo non sa davvero cosa sia in grado di fare, ha solo una vaga idea sviluppata con i combattimenti e quella battuta inquietante. Se fosse in forma si prenderebbe un appunto mentale, indossare sempre sexymutandine in missione con uno Hyuga ma non ci riesce, semplicemente si lascia sfuggire quell’informazione <provo ad entrare nei locali qui vicino, magari han visto> ed è così che lascerebbe il vicolo alla ricerca del primo bar, panetteria, fumetteria qualsiasi cosa si trovi in prossimità ma che soprattutto dia verso il vicolo e sia magari aperto la sera. Entrando dunque nella prima attività commerciale andrebbe a dirigere il suo chakra, per l’ennesima volta, verso chiunque stia dietro al bancone per risalire alla sera stessa di quella missione, del misfatto insomma. Esattamente come fatto fin ora il suo chakra andrebbe verso lo sconosciuto cercando di rivedere simulando un flasch back improvviso nell’altrui mentre, lei vuole poter sapere che è successo, cosa hanno visto, dettagli per altri inutili potrebbero essere invece di vitale, si fa per dire, importanza per lei. Non chiude nemmeno la porta alle sue spalle, si trattiene sull’uscio il tempo necessario per l’indagine senza mai davvero fare un passo in avanti e fingersi un cliente [illusione 2 sensi-mnemonica][chk usato 34]Saigo tira un D100 e fa 43
Si becca un dito medio senza neanche meritarselo. Non è forse lei che gli ha detto di guardare tutto e dirle cosa c’è fuori dal normale? Beh quelle mutande, che siano abbinate male o troppo sexy per come è abituato a vedere Saigo, sono fuori dal normale. Inoltre non sa che cosa abbia che non va quindi è come dire andare a largo nel mare e dirgli “dimmi se vedi un pesce in acqua”, più generico di così non poteva essere insomma. Lascia correre, anche perché ha paura di arrabbiarsi con Saigo, specialmente dopo ciò che ha sognato, come le stringeva il viso. Se solo il fato avesse voluto, quell’illusione sarebbe uscita dimezzata e, così come succede a lui, anche a lei sarebbe successo lo stesso: quel chakra sarebbe stato risucchiato per metà in quel sigillo che hanno in testa e la tecnica sarebbe uscita pure dimezzata in potenza. Eppure non è stato così, risultando in una situazione di nulla cosmico. La vede quindi allontanarsi, andando alla richiesta di informazioni dai commerciali in zona anche se… perché stata tirando illusioni a tutti quanti ancora se lo deve spiegare, visto che non sa esattamente che jutsu Saigo stia utilizzando ma, a rigor di logica, può interpretarlo come uno che ha accesso ai ricordi altrui? Altrimenti è uscita proprio di testa e c’è da preoccuparsi, almeno che metta il marchio distopico dopo! Dal suo lato analizza il punto di impatto dei kunai sul terreno, vedendo più o meno l’angolo di impatto e deducendone quindi, in una primissima rilevazione balistica, la provenienza, almeno indicativamente, di quei kunai. Chakra che viene spostato alla volta della suola delle scarpe fino a creare una patina che controlla a piacere, che sia questa resistente, respingente o appiccicosa, in base al fatto se deve camminare sull’acqua, in orizzontale o su piani inclinati o verticali, esattamente come sta facendo ora. Flette le gambe cominciando a saltare su una parete e sull’altra, scalando così agilmente quel muro fino ad arrivare in cima da dove presume sia partito il tutto. Gli occhi sono fissi sulle pareti intanto, per vedere se riesce a scorgere segni di sigilli o fuuda che sono rimasti magari incollati al muro in quello che è stata una trappola a conti fatti. Finito ciò si guarda pure attorno, per vedere dove potrebbe essere fuggito l’assassino e più in generale che visione si ha da quel punto specifico. < Che poi a noi che ci frega che è morta Sango Ishiba? Cos’è lo devo trovare per stringergli la mano? Per tutti i Kami, fare lo Shinsengumi a volte è proprio noioso, soprattutto quando mi fanno fare a me un lavoro da agente scelto, che ne so, non potevano chiamare quello lì nuovo, fumicoso o l’altro in prova? > si lamenta, conscio di parlare praticamente da solo visto che Saigo si è bella che allontanata. < Quasi quasi mi do alla macchia, tanto che si aspettano che troviamo?>
[Rilascio del chakra avanzato - byaku 3][chk 57/70]Nobu tira un D100 e fa 76
Fatto quello che doveva fare si richiude la porta davanti e torna verso Nobu, semplicemente per sentire un lontano borbottio che la vedrebbe concorde se solo avesse capito qualche parola precisa. Lo osserva qualche istante nelle sue analisi per poi limitarsi a sbuffare <senti non troviamo un cazzo> replica lei, se lo aspettava anche come già sottolineato la pista è troppo fredda ed inizia a sentirsi stanca, soprattutto a causa di tutto quel chakra che ultimamente più che darle forza la tormenta <ci vediamo a casa, faccio un salto in sede> che illusa lei, mostra con quella semplice frase quanto ampio sia il suo disagio: essere conciata così male da non rendersi nemmeno più conto di vivere da sola, della sporcizia accumulata, dell’assenza del gatto o dei vestiti, lei è stata abbandonata a sé stessa e non lo vede. La taglia corto comunque limitandosi a tornare sui suoi passi, farebbe però un secondo tentativo però , dal lato opposto di quella via, alla ricerca di un qualsiasi negoziante locale che possa esserle utile. Nuovamente la campanella tintinna e non solo nella sua mente, la porta aperta annuncia un nuovo avventore in quel Konbini, si mescola alla folla, costretta da un qualche rigore che le impone di non farsi beccare troppo facilmente e avvicinandosi alla cassa con un paio di bottiglie di soju in mano andrebbe nuovamente a lasciare che l’onda di chakra si diriga verso il povero commesso. Se fosse riuscita risalirebbe ancora una volta alla giornata di quella missione, cercando di percorrerla attraverso gli occhi di quel ragazzo che insieme a lei sembra fermarsi un attimo, quasi estraniarsi. Cercherebbe nuovamente informazioni con le bottiglie di soju ben strette al suo petto, infondo non è mai troppo preso per iniziare a bere su quell’aria tesa percepita con Nobu, non è nemmeno mai troppo tardi per ricominciare a bere sui problemi che le gravano sulle spalle come un peso che rischia di schiacciarla minuto dopo minuto. Per ora però farebbe di tutto pur di continuare a mantenere la concentrazione sulla sua illusione salvo poi avanzare e poggiare gli oggetti al bancone, non sorride e aspetta solo di pagare prima di poter uscire da quell’ennesimo probabile buco nell’acqua [illusione 2 sensi-mnemonica][chk usato 44]Saigo tira un D100 e fa 42
Salta giù da quelle pareti, aderendo alle varie proprio per evitare di spalmarsi per terra, fino a tornare a un livello normale. Disattiva in un secondo momento il controllo del chakra, byakugan e pure impasto, sciogliendo così quella trasformazione. Saigo torna e gli dice pure che lo vede a casa… ma lui a casa non c’è da parecchio tempo, da quando ha fatto quel sogno orrendo, al punto che gli sembrava pure vero ciò che stesse sognando, figuriamoci se non lo sa Saigo… a meno che. La osserva meglio, guarda quelle occhiaie e in generale come si trascina. Possibile che davvero non ne sappia nulla che se n’è andato? E la nota scritta che gli ha lasciato dove è finita? Non si rende conto neanche che Poldo non sta piangendo più? < Saigo io… > sta per parlare ma si interrompe, scuotendo il capo per poi tornare a osservarla e dire < … ti aspetto a casa, ti faccio trovare i tuoi mochi preferiti e degli yakisoba per cena, va bene? > le chiede, come a continuare quella stessa illusione in cui si è cacciata da sola la mente di Manami giudicando dal fatto che lo crede ancora a casa. Il suo modo di proteggere entrambi eccolo spiegato: fingere e continuare a farlo almeno fino a quando non capirà che è stato quel sogno. Psicologi non ce ne sono mai a Kagegakure purtroppo e non conosce nessuno che sappia interpretare i suoi sogni o vedere se qualcosa non va con se stesso e la sua mente. L’unica persona che gli viene in mente è appunto Tenjiro, dato che doveva andarci già prima per parlare di quella firma di chakra che Saigo sembra avere sempre in testa, vorrà dire che dovrà tornare dagli Hyuuga, ma questa volta conscio di essere uno di loro. < A dopo.> saluterebbe così la compagna di corporazione, squadra e casa, avviandosi verso un centro commerciale a prendere quelle cose che aveva menzionato che avrebbe fatto questa sera per cena. Tornerà poi a casa, la pulirà dal porcile, distraendosi da tutti i pensieri, per poi lasciare la cena e tornare nell’appartamento che ha affittato, dicendo semplicemente che sarebbe uscito e che non l’ha incrociata.||END Come lei stessa ha detto dopo aver preso il Soju si dirigerà verso la sede della shinsengumi. Sa che Nobu questa notte l’aspetterà sveglia, sa di doversi dare un contegno e allora perché non provarci. Nonostante ciò durante il tragitto stapperò la prima bottiglietta per poi scolarsela il più velocemente possibile, non davvero assetata ma solo desiderosa di soffocare il tintinnio nelle sue orecchie e la paura. Non basterà ormai per sbronzarla ed è per questo che altrettanto velocemente aprirà la seconda acquistata e si berrà anche quello per poi buttare il tutto vicino alla sede. Una volta lì silenziosa andrà nello spogliatoio a rimettersi la divisa senza notare le mutande a paperella, dimentica ormai di quella conversazione. Si riveste, si sistema appena i capelli legandolo e poi via tra le scartoffie, negli archivi a cercare qualsiasi fascicolo ci sia in merito alla morte di Sango, fingendo persino con sé stessa che davvero le importi. Preso ciò che le serve tornerà alla scrivania e li lascerà che sia il lavoro ad assorbire ogni suo pensiero al punto da darle una valida scusa per non tornare questa notte. Non è pronta. Mangerà del cibo pessimo d’asporto, leggerà tutta la notte, si scervellerà su quelle informazioni cercando di elaborare teorie, scoprire chi sia il colpevole per quanto non sia nobile la sua motivazione: s’impegna così tanto solo perché incapace di pensare a ciò che sta accadendo. Ha scelto la solitaria strada del silenzio questa volta, ha deciso di affrontare tutto da sola perché se è davvero giunta la sua fine non vuole coinvolgerlo, non permetterà a nessuno di scoprire quello che le accade, nessuno piangerà una vita che solo verso la sua fine è stata davvero desiderata, la lotta è solo sua. Che vada bene o male la verità è che vuole provare a stare sola, reggersi sulle sue gambe per una volta, basta dipendere da qualcuno. Ma forse è solo una scusa per nascondere la paura che l’attanaglia con forza da giorni ormai, da quel sogno che sa non essere stato semplicemente dettato dal suo inconscio, non questa volta. Si addormenterà su quella scrivania ad un certo punto, senza nemmeno accorgersene e forse qualche inserviente la sveglierà la mattina dopo, fingerà di essere tornata a casa di averlo trovato già addormentato, mentirà dicendo d’aver fatto tardi per le indagini, troverà qualsiasi scusa che possa supportare la sua illusione e non permettere a sé stessa di dubitare persino della loro convivenza [end]