Bubble tea

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20:42 Utente anonimo:
 Sta aspettando che Akainu finisca i suoi allenamenti, gli ha detto che oggi sarebbe andata alla Shinsengumi e che ne avrebbero parlato ma anche lui deve aver avuto dei rallentamenti. Indossa un pantalone azzurro chiaro, un tessuto elasticizzato di jeans skinny sulle gambe magre che ne fa apparire la figura ancor più snella ma che tutto sommato sembra giovanile, alla cinta è attaccato il suo portaoggetti dove tiene un fuda con tronchetto, due tonici curativi e due di recupero del chackra, l'auricolare spento ed il suo Ninjaphone che potrebbe mettersi ad urlare da un momento all'altro probabilmente. I piedi sono avvolti in scarpe da outdoor grigie con decorazioni verde fluo a lacci e lati. Superiormente un maglione blu di lana e cotone, largo in vita appena ristretto sulle terminazioni di vita e polsi, e con tre bottoni oro per spalla. Apparirebbe comunque disarmata non fosse per la giara che ne ricopre interamente la schiena allungandosi quasi fino al di sotto dei glutei e ne inspessisce la figura per larghezza come una compagna silenziosa. Eppure non ha peso per lei la presenza di Sunodeki, quasi fosse mera estensione del suo animo o delle sue carni; essa appare come una clessidra in vetro ambrato, traspare sul cumulo di sabbia disposto a superare la metà inferiore ormai che si mostra in quel momento animata di uno sgranulare lieve, un tempo che viene contato verso l'alto. I biondi e corti capelli sono scarmigliati intorno al viso emaciato che emerge ancor più chiaro contro le vesti interrotte dalla sola nota di colore smeraldo della fascia che trattiene Sunodeki, e magro come tutta la sua figura, nessun orpello se non il coprifronte portato al collo con il simbolo di Suna esposto a mò di collare che non viene celato su quella sagoma apparentemente infantile. Se ne sta seduta a bere un bubble tea al lychee e mango, tavolini all'esterno con vista sulla via che conduce a casa dell'Uchiha, come se stesse pedinando qualcuno con le labbra scure intorno alla spessa cannuccia del bubble tea. Aspetta, tace, spia; il suo momento preferito praticamente {Chk ON | Inn 2/4 |63/65}

20:57 Atsushi:
 Un'altra notte che si appresta ad essere particolarmente interessante. Fuori da ogni confine che dovrebbe contenerlo e libero di vagare senza alcuna meta. Eppure, quasi fosse maledetto, si ritrova sempre a finire nei peggiori posti del mondo. Sarà una strana attrazione per l'orrido che gli chiama il cuore nemmeno avesse davanti un'opera maestosa. Questo è un po' il sentimento che arde dentro di lui mentre vaga per il borgo di Oto. < Dio un altro posto così.> Borbotta, avanzando senza alcun bisogno di curarsi di ciò che lo circonda e soprattutto di chi possa circondarlo. Gli edifici non appaiono molto vivi, lo stile sembra essere molto sobrio, la vita quasi assente se non per poche facce che non attirano il suo sguardo. < Devo avere un problema di orientamento se finisco sempre in questi luoghi penosi.> Scuote le spalle come se avesse da buttare giù un peso enorme e insopportabile, proprio come il suo carattere apparentemente. < Ci manca solo un'altra principessa e direi che la mia vita è racchiusa in un loop.> Magari una perversa illusione che non lascia scampo e speranza, ma la realtà sembra essere proprio peggiore di ogni malsana mente. < Mh.> La sua figura slanciata non ha nessuna caratteristica peculiare, anzi, si direbbe un normale ragazzo. Capelli corvini e poco curati, dei vestiti molto semplici con dei colori uniformi: maglietta nera e dei pantaloni blu chiaro. Nessun vero dettaglio che possa essere descritto sul suo corpo. Niente muscoli, non un collo lungo oppure qualsivoglia altra particolarità fisica. Se non fosse per il suo comportamento, potrebbe passare inosservato proprio come un'ombra. < Vediamo.> Si ferma per un momento al centro della strada, rivolgendosi a 360° attorno. Un'occhiata totale per poi individuare una persona che può fare al caso suo. KORE. < Ehi! Conosci questo posto?> Appunta nel momento in cui i suoi passi si dirigono verso la ragazza silente. La voce pungente e molto precisa non lascerebbe scampo, si sta rivolgendo proprio a lei. I suoi modi sono poco piacevoli a chi ama la conversazione, oppure non essere disturbato nel momento delle sue faccende. < Esiste qualcosa di divertente o interessante?> Aggiunge fino a quando non si ferma ad una distanza necessaria per poter sentire una risposta.

21:15 Utente anonimo:
  [Bubble tea bar] Le parole di Atsushi se vengono inizialmente colte non lo dona a vedere, sta aspettando qualcuno, tra le ombre dei tavolini del bubble tea bar le mani compongono davanti al ventre il sigillo della capra e del bue, nel giusto ordine agglomerano i granelli un costrutto che le è ormai familiare, il bulbo oculare la porta a chiudere le palpebre sugli occhi contornati di nero qualche momento, quanto necessita a collegare i nervi ottici a quel bulbo di sabbia. Rendersi avvezza a quella dicotomia visiva è stato un lavoro lungo ma ora che quell'occhio di sabbia si muove sembra aver ripagato i suoi sforzi, porta quell'occhio a venti metri d'altezza circa ed in avanti, quanto basta a rimanere nel suo raggio e scrutare oltre i tetti la finestra di casa di Akainu come una telecamera di sorveglianza fissa, aspettando che la luce si accenda. Uno stalker professionista che però non si sta curando di chi lo circonda e che sembra osservare il vuoto nella piazza come un'ossuta bambola inanimata mentre mette a fuoco il vicolo di casa altrui. è così che le parole di Atsushi sembrano risvegliarla da un torpore estraneo, segno che no, a lui non aveva fatto caso quando le iridi dalle note di miele si sollevano nella sua direzione. Sì, parla a lei, non ha bisogno di indicarsi. <Il bubble tea bar?> Il fraintendimento sul posto è probabilmente legittimo ma lascia il suo occhio a far da guardiano allungando la mano destra al suo tè bubble per riavvicinare la cannuccia alle labbra. Qualcosa di divertente o interessante. <Definisci quello che tu trovi interessante, è soggettivo immagino.> Non ha niente di fare, sta pedinando qualcuno, e seppur non sembri una gran chiaccherona mostra di aver tempo da perdere. Capelli neri. <Sei un Uchiha?> Domanda diretta, e tono, il suo tono lo si riconoscerebbe persino su google maps, atono e meccanico, frutto di anni di sforzi per non avere accezione alcuna il che spesso rende il suo umorismo imperscrutabile ma ogni scudo che si rispetti, per quanto personale, merita tempo e sforzo pare
{Chk ON | Inn Controllo della Sabbia II |59/65|Occhio di Sabbia 2/4, movimento sulla via 2/4}

21:25 Atsushi:
 Riceve una risposta abbastanza velocemente dalla ragazza che ha davanti, sebbene in pochi istanti riesce a comprendere che anche per quella sera sembra aver incontrato qualche altro soggetto un po' sui generis. Deve essere anche quello una sorta di dono indiretto che ha ricevuto da qualche potente signore del cosmo. < Mh. Perchè la gente si vuole fare i fatti i miei. Io proprio non capisco.> Replica direttamente, senza concedere grande spazio a nessuna scusa. Il suo atteggiamento non è scontroso ma mostra un certo fastidio per quella serie di domande dirette che gli vengono rivolte. In qualche modo non gradisce che le persone vengano a curiosare nella sua vita, cerca solo di ottenere delle informazioni e, al massimo, concedersi di scambiare qualche momento divertente. < Deduco che se questa sia la tua risposta, non deve esserci un granché. Oppure sei un'altra persona che non si concede vita sociale.> Analizza in modo rapido senza alcun freno, quello è il suo modo di esporsi. Niente veli di forma oppure pensieri mezzi nascosti, semplicemente la realtà che vede con i suoi occhi. Poi si sarebbe preso un posto proprio al tavolo trascinando con non curanza una sedia fino al tavolo. Il rumore sarebbe stato abbastanza fastidioso proprio come la sua presenza vitrea. < Immagino che devo bere quella roba anche io.> Osserva con un po' di preoccupazione ciò che sta prendendo l'altra, senza trovarne particolare ispirazione. Forse può essere consigliato sul bere. Attorno ci sono alcune persone, ma non molte. Il silenzio del locale appare quasi una biblioteca confronto a quanto ha dovuto sopportare proprio poche sere prima. Insomma ci sono nette differenze, forse dovute anche alla tipologia di umani che popolano quel posto.

21:37 Utente anonimo:
  [Bubble tea bar] Inclina appena il viso emaciato alla risposta altrui, come se non comprendesse il nesso di quelle parole, è lui che ha chiesto delle indicazioni ma a cosa indicarlo sembra andare ben oltre le capacità oratorie e verbali della Sabaku. Eppure non vi replica, non mostra quell'interesse sobillato succhiando l'ennesima palleta molla dal suo beverone. La menzione alla propria vita sociale la porta a concentrarsi sul terzo occhio, ormai non visibile in alto di parecchi metri e nel favore della notte, eppure esso stesso vede. Nuovamente quella dicotomia la distrae riportandola all'altro quando la sedia viene scostata. <Sembri più uno da quartiere notturno. Quindi no.> Risponde alla sua domanda solo dopo che si è seduto, con lei, al suo tavolo. Un perfetto estraneo. Sembra più basita che intimorita la Sabaku persino quando viene menzionata la bevanda. Il suo incubo, un chiaccherone, si è appena seduto al suo tavolo e sembra implicitamente voler attaccare bottone di parola. <Non hai mai bevuto un bubble tea?> Il tono privo di accezione non lascia spazio a quella sua incredulità è solo Sunodeki lungo la sua schiena che continua ad animare visibili vortici oltre il plesso ambrato della struttura moderna e semitrasparente. <Ti conosco?> Ora che se lo trova seduto al tavolo il dubbio che il trauma cranico le abbia fatto dimenticare qualche conoscenza inizia a venirle probabilmente, la domanda sull'Uchiha viene ignorata ed il silenzio è una risposta affermativa per qualsiasi vaginomunita, o una risposta che preferisce darsi, in quel caso. <Hai capito quella vecchia baldracca, quel vibratore sarà grande quanto il mio braccio.> Ma sta parlando da sola? Si è distratta, evidentemente ma quale vecchia? Beh, la vecchia che sta nella casa davanti a quella di Akainu, ovviamente, sembra che però la pace dei sensi non l'abbia raggiunta al punto che la Sabaku si sta perdendo un pezzo di conversazione. <Scusa, sei?> Tornando su Atsushi all'improvviso come nulla fosse {Chk ON | Inn Controllo della Sabbia II |57/65|Occhio di Sabbia }

21:56 Kurou:
  [Via del bubble tea bar] L'aria fredda e umida avvolte la pelle di un giovane shinobi, già di per sè bagnato di sudore da testa a piedi, mentre dei pestoni di susseguono sulla strada del centro di Otogakure sotto un cielo ormai scuro, con qualche chiazza grigia messa in mostra dalla luce della luna. Corre senza meta precisa, a cedimento se vogliamo, per tonificare un corpo che necessita di stimolo costante per tenere il passo di altri che potrebbero raggiungerlo con uno sforzo decisamente minore. Come al solito il suo ciuffo ribelle e laccato spicca su quel mastodontico corpo forgiato con sangue e lacrime, con addosso una calzamaglia aderente nera, una giacca di jeans verde militare e dei pantaloni bianchi elasticizzati, con ai piedi un paio di scarpe da corsa neri con delle stampe bianche. Ormai il fiatone è l'unica cosa che riesce a sentire Kurou, e l'umidità di quella sera si confonde con il suo sudore, mentre si appresta a finire l'ultimo giro di jogging della giornata per tornare a casa, a Konohagakure e concedersi un po' di meritato riposo. Nel frattempo le luci del centro gli fanno compagnia, così come i passanti che lo guardano un po' straniti, ma che prontamente Kurou non intuisce come un chiaro segnale di essere fuoriluogo a fare jogging in mezzo alla movida. E' allora che poggiando lo sguardo su una locandina, vede l'immagine di una bevanda all'apparenza molto zuccherata e refrigerante che gli crea un desiderio pazzesco che a stento riesce a respingere, visto l'essersi scordato come di consueto la sua borraccia a casa. Infatti porta con sè solo il suo portaoggetti, dove tiene un paio di tonici curativi e altrettanti per il recupero del chakra, separati diligentemente in due scomparti differenti. Non riesce a resistere alla tentazione. Arresta la corsa, appoggiando per qualche secondo le mani sulle ginocchia a chinoni per riprendere fiato, per poi iniziare a camminare dal centro della strada verso l'entrata del locale con ancora quel fiatone di cui non riesce a librarsi. Passa la manica del giubbotto sulla fronte per diradare il sudore, e compie il suo primo passo dentro al locale, dando un'occhiata in giro prima di ordinare un succoso bubble tea. Ed è proprio sui tavolini esterni che nota una figura, nota nella sua mente, ma che necessita di fare mente locale per essere riconosciuta a dovere. < Che sia proprio lei? > La giara sulla schiena e i capelli color platino fanno subito riaffiorire i ricordi, assieme ad un brivido lungo la schiena che lo pervade per qualche istante, sfociando in un'espressione sorpresa. Sorpresa di incontrare la stessa ragazza di quella sera in maniera del tutto casuale, o forse per colpa del destino. Più di tutte le cose, dopo quella notte, Kurou aveva rimuginato su quanto estremo fosse stato il gesto della ragazza ma allo stesso tempo risolutorio, e di come fosse stato così di fretta da non aver avuto nemmeno il tempo di identificarla con un nome. Inoltre a suo modo Kurou era grato per l'intervento di lei, anche se intimorito nel ricordare la sua iniziativa e risolutezza. Quindi, con non poco timore e facendo un passo alla volta, si avvicina al tavolo della ragazza, accanto alla quale nota un'altra figura sconosciuta, mai incontrata in nessun cantone di Kagegakure. Grattandosi il capo si avvicina schiarendo un po' la voce cercando di attirare l'attenzione < Scusate, buonasera! > toglie la mano dalla nuca per fare un cenno di saluto col dito indice e quello medio congiunti verso l'alto, prima verso il ragazzo e poi verso la ragazza con la giara, con un'evidente sorriso un po' imbarazzato. < Noi ci conosciamo vero? Ti chiedo scusa se ti disturbo ma l'ultima volta sono stato maleducato e non ti ho ringraziato per aver aiutato quell'uomo, e non mi sono nemmeno presentato. > è sincero nelle sue scuse, ma cerca di nascondere con tutto se stesso il timore nelle parole un po' tremanti. < Sono Kurou Nakayama, piacere di conoscerti > accenna un breve chino del capo in segno di gratitudine, dal quale si nota solo il suo ciuffo a banana nero di circa 10 centimetri. [Chakra On] [Portaoggetti: 2x tonico curativo + 2x tonico recupero chakra]

22:09 Atsushi:
 Con un semplice gesto può attirare l'attenzione di un cameriere per farsi portare una di quelle strane bevande che sta bevendo la ragazza. < No.> Per lui è un nome nuovo mai sentito quindì si lascia semplicemente guidare dall'istinto che possa essere una cosa buona. Nell'attesa si concentra su quello che lo circonda, compresa la ragazza che sembra un attimo persa con la mente altrove, sebbene non possa cogliere il motivo di tale distrazione. Sarebbe interessante vedere dallo stesso occhio di sabbia. < Non sono avvezzo a nessun tipo di locale, dipende dalle persone che ci sono dentro. Qui sembra abbastanza un mortorio.> Commenta nuovamente mentre arriva un altro individuo al loro tavolo. Il tono sembra rivelare una certa familiarità anche se i nomi non sono rivelati in nessun modo. < MH.> Alza appena lo sguardo comprendendo che personalità così espansiva abbia davanti, completamente l'opposto della sua. Lo infastidisce in realtà che abbia rivelato con così tanta facilità la sua identità, anche se fosse finta. < Ma sei scemo?!> Lo appunta con irriverenza, senza però mostrare cattiveria. Eppure è quello che crede veramente, sarà perché lui non prova mai quel bisogno di rivelarsi al mondo esterno. < Se domani volesse ucciderti oltre alla tua faccia saprebbe il tuo nome.> Scuote la testa abbassando lo sguardo come se fosse un dramma incredibile. Nessuno sembra comprendere l'importanza di non lasciarsi sfuggire informazioni personali. < Però puoi sederti e bere anche tu questo Bubble Tea. Dicono che sia buono.> Ovvero l'unica persona che lo abbia detto al momento che si trova allo stesso tavolo. Il suo modo di ragionare a volte lascia abbastanza allibiti. Così, pochi secondi dopo, sarebbe arrivato il suo. < Quindì succede qualcosa ogni tanto da queste parti. Non è tutto noioso come sembra.> Aggiunge, infine, quando si fa riferimento al salvataggio di una persona. Forse da qualche pericolo che non sa, ma da per scontato che si avvenuto ad Oto, quando potrebbe essere successo proprio da un'altra parte.

22:17 Utente anonimo:
  [Bubble tea bar] Segue l'ordine e le parole di Atsushi come se dovesse riprendere curiosità a quel tavolo. <Lo è.> Un mortorio, lo specifica non si sa mai che l'altro
ancora non se ne sia accorto del resto, prima che la loro "chiaccherata" sia interrotta dall'arrivo di Kurou. Punto primo sta seduta, punto secondo anche fosse in piedi dall'alto dei suoi 155 centimetri Kurou sarebbe un ragazzone, difficile dimenticarselo visto che le impediva la visuale e poi non dimenticherebbe mai quella sera, le capiterà raramente in cento vite di divertirsi così tanto. Non fa in tempo a mettersi a fare il suo sacro lavoro di stalking che tutto sembra volerle remare contro, e poi guardare la vecchia che ci dà dentro è cosa che può lasciare alla periferica della mente, nessuno vuol sapere davvero quante cose ha visto quell'occhio ormai. <Ciao.> Solo questo dice alle parole che seguono del Konohano ma sembra perplessa, le sopracciglia per la prima volta si aggrottano, ci impiega un po' a capire che l'uomo a cui l'altro fa riferimento non è quello a cui ha fatto scoppiare gli organi genitali. <è stato un momento...Concitato per le presentazioni.> Ma non è finita sui giornali, quindi ora che accoglie quel nome altrui potrebbe farlo il suo, ma non lo fa, non subito almeno. La voce mantiene quella cadenza meccanica e la fronte ridistende la rugosità che aveva creato perchè è l'altro ad ammonire sul nome in un modo che sembra destare la curiosità della Sabaku e sottrarla sempre più alla vecchia zozzona. <Perchè serve un nome per ammazzare qualcuno?> Manco a dire, perchè dovrebbe farlo, no, perchè serve sapere come si chiama (?) i quesiti più importanti sono sciorinati in quella conversazione ma poi vien detto che il bubble tea è buono mentre succhia un'altra palletta. <è disgustoso.> Non l'ha mai detto che era buono, ma cosa peggiore mentre lo beve è che non sembri pensarlo. <Ma il locale è in una posizione strategica.> Ovvero a due palazzine da casa del suo ragazzo, posizione perfetta per il suo occhio, due vie non sono nulla. Solo che ora sta davvero faticando a distrarsi dalla vecchia quindi Kurou e Atsushi le stanno diventando infinitamente preziosi, al punto da riuscire a sbottonare qualche parola poggiando il suo mezzo beverone sul tavolo. <Mi dici come ti chiami o hai paura che possa farti fuori?> Non racconta degli avvenimenti menzionati, il 'qualcosa' successo, non perchè non la riguardi ma occhieggiando Kurou ha come l'impressione che il ragazzo, già dimostratosi bonaccione, parlerà per tutti e due. <Come sta lo storpio?> Eccola, la sua bontà, con la calibrata voce di un'alexa placida.{Chk ON | Inn Controllo della Sabbia II |55/65|Occhio di Sabbia}

22:42 Kurou:
  [Bubble Tea Bar] Mentre è ancora chinato, lo shinobi tonto si becca un insulto repentino, che ormai gli avranno ripetuto qualche migliaia di volte, quindi per lui è sinonimo di aver mostrato la sua personalità a qualcuno. Fortunatamente Kurou è stupido solo a vedersi, e anche se compie qualche passo in più verso il prossimo rispetto a quello che gli conviene, non è mai sprovveduto di risposte rispetto alle sue azioni, e si è mostrato aperto verso la ragazza bionda in quanto consapevole delle sue buone azioni, seppur con mezzi non condivisi a pieno. < Me lo dicono spesso! E' un piacere conoscere anche te, sei un suo amico? > dice sorridendo con le labbra spalancate e i denti ben stretti e visibili verso Atsushi, cercando di ravvivare un po' la situazione e cercare di compensare l'aver interrotto la loro conversazione. < Con permesso... > prende una sedia e la solleva con estrema facilità appoggiandola a circa mezzo metro dal tavolo in cui è seduta Kore, con lo schienale rivolto verso la strada per non distrarsi dall'osservare i passanti e poter godersi una interessante conoscenza di ben due persone, provando a fare il pieno di attività sociale. Si sarebbe quindi seduto su una sedia che avrebbe retto il suo peso, ma con qualche difficolta, scricchiolando al contatto con il suo pesante sedere. Cerca per pochi secondi lo sguardo della cameriera, ordinando un bubble tea al tè verde gusto kiwi, con palline al cocco, per fare il pieno di conservanti. Nell'attesa avrebbe continuato la conversazione. < Io mi sono presentato, mi piacerebbe sapere i vostri nomi > dice ritornando a comporre un sincero sorriso, questa volta più leggero, formulando la richiesta in maniera veramente umile, contrapposta all'ironia con la quale la stessa domanda viene posta dalla ragazza con la giara. < Non è proprio storpio... > da un'occhiata un po' imbarazzata a Kore, dalla quale è sempre più chiara una mancanza di delicatezza, forse per un carattere un po' più diretto del suo. < Comunque non ne so molto, me ne sono andato dopo averlo lasciato in ospedale, nelle mani dell'altra ragazza... Shizuka, mi pare. > non è in grado di ricordarsi benissimo le fattezze, ma ricorda perfettamente la sua forma nera e spaventosa, ma comunque meno brutale dell'iniziativa della ragazza della sabbia. [Chakra On] [Portaoggetti: 2x tonico curativo + 2x tonico recupero chakra]

22:52 Utente anonimo:
  [Bubble tea bar] Alla domanda sull'amicizia stavolta è lei a replicare, osservando Kurou. <Più che amici, è come una sorella per me.> Soffia con quella sua pacatezza già vista ma non mancando di notare come il Konohano prenda posto. E lei che si stava concedendo una serata di stalking tranquillo, e adesso per colpa sua tre persone stanno bevendo quella schifezza chimica a dir poco. Le parole sulla sorella comunque sono palesemente rimangiate dal fatto che gli abbia chiesto come si chiama, ed è lì il nocciolo della Sabaku, sembra infinitamente seria anche se quella era una battuta palese. è difficile quindi intuire quando scherzi o sia seria e la mancanza di tatto non può che accentuare quella visione. <Kore Sabaku dei Fennec.> Si presenta a sua volta, nome, cognome e dinastia di cui potrebbe esser l'ultimo al momento. Riprende il suo beverone tuttavia dopo quell'ordine e quella presentazione avvicinandolo alle labbra per succhiare qualche altra pallina. <è cos'è?> Se non è storpio, e qui ci si ricollega a prima, è assai complicato capire se stia scherzando perchè la domanda sembra posta con serietà terrena, arida come le sabbie di cui ha costruito anni di tempra e soffio. <Peccato...Saresti potuto finire sui giornali come benefattore.> Si decide ad usare la mano sinistra libera per prendere il suo Ninjaphone dal portaoggetti componendo un messaggio rapido. <Sì, comunque, Shizuka.> Conferma alla volta altrui senza guardarlo mentre scrive ma dando a vedere come per lei i nomi non abbiano la stessa importanza che per il moro al tavolo. <Magari quel che è successo teniamocelo per noi.> Dinoccola risollevando gli occhi dalle note mielate nelle sue direzioni, le palpebre internamente nere richiamano i tratti canidae che ricollegano la sua presentazione ad una razza specifica di animale. Lei però dei fennec non ha preso l'affabile simpatia e qualcosa la sta palesemente innervosendo, il ninjaphone viene appoggiato sul tavolo. <Di che clan sei? Non ho mai sentito il tuo nome.> Chiede prima che il risucchio inizi a rumoreggiare sulle ultime palle jelly di quella bevanda salutare. {Chk ON | Inn Controllo della Sabbia II |53/65|Occhio di Sabbia}

23:19 Kurou:
  [Bubble Tea Bar] Ormai la ragazza sembra disposta interamente alla conversazione con Kurou, forse per noia o per distrarsi da quel bubble tea che ha confermato non piacerle affatto. < Ah bene! E' una brava persona, e credo che anche tu lo sia, in fondo... > poteva benissimo essere presa dalla stessa rabbia che lui stesso provava verso quelle figure nel buio del vicolo e non poteva biasimarla fino in fondo per quello che aveva fatto, anche se disgustoso senza ombra di dubbio. < Di nuovo molto piacere Kore-san. > si sente molto sollevato dall'essere riuscito a carpire il suo nome, forse un po' più sicuro di non dover preoccuparsi per il risultare antipatico ai suoi confronti, quindi anche la sua espressione diventa più sciolta e tranquilla, tipica di chi si sta godendo una conversazione. Nel mentre arriva il suo bubble tea in un bicchierone di plastica con un coperchio di carta, che provvede subito a bucare con una cannuccia più larga della norma, per attingere a quel nettare fatto di zucchero e acqua di pozzanghera, che sembra essere divino data la sua sete e mancanza di idratazione. < Non mi interessa essere notato, mi basta che le persone stiano bene, specialmente uno come lui. > è sincero e risoluto mentre parla, non lo dice pavoneggiandosi ma mantiene un tono neutro, come se fosse tanto normale dal non doverci neppure pensare. Dopo qualche istante cerca di fare mente locale sul cognome della di lei, provando a ricordare qualche voce sui Sabaku, ma non sorge nulla se non la spiegazione della giara e il suo ricordare di aver visto della sabbia in quel vicolo e attorno agli arti del ragazzo. < Hai ragione, meglio che non si sappia in giro... > ride a intermittenza, un po' imbarazzato, perchè non capisce se prendere la frase come una minaccia o meno... < Non è proprio considerabile come clan, ma vengo da una famiglia molto devota allo studio del chakra e alla meditazione. Ma quella roba non fa per me... > la sua faccia diventa un po' imbronciata come un quella di un bimbo capriccioso che si rifiuta di andare a letto presto, la stessa con la quale litigava coi suoi familiari in tempi ormai lontani. Recupera l'entusiasmo alzando il suo braccio sinistro gonfio e tonico, nascosto un po' dalla manica della giacca ma che non perde del suo volume, dandogli qualche pacca di merito con la mano destra. < Diciamo che mi piace più menare le mani e mantenermi attivo... > Un grande e fiero sorriso si disegna sul suo volto, la prima volta in cui si vanta di qualcosa in quella conversazione, qualcosa di cui va molto fiero. [Chakra On] [Portaoggetti: 2x tonico curativo + 2x tonico recupero chakra]

23:28 Utente anonimo:
  [Bubble tea bar] Mandato quel furioso messaggio ad Akainu discosta l'occhio dalla vecchia masturbatrice, decide di lasciar pendere il suo hobby preferito in favore del fastidio di donna, ovvero, per principio. Sa che le luci di casa non si sono accese quindi può temporeggiare ma è solo al termine di quella scia che l'occhio torna padrone nella scena discendendo fino ad una trentina di centimetri dalla sua spalla destra. Sembra si guardi intorno in qualche modo ma per chi non ne ha mai visto uno sarebbe lecito pensare che quel costrutto non abbia un senso della vista. Invero ci si è dovuta allenare per evitare le emicranie conseguenti e di sbattere contro i pali, ha affinato quell'occhio così a lungo da farsene nomea tra le mura della sua magione ed ora lo sta palesemente usando per spiare lo schermo del suo ninjaphone che ha appena URLATO un verso di capra, segno che Akainu ha risposto al messaggio visto che è la sua suoneria personalizzata. Lei però non solo non risponde ma legge l'anteprima senza staccare gli occhi propri da Kurou che si conferma, nei modi e nelle parole iniziali, il bonaccione che aveva snasato in quel vicolo di teppisti. A differenza dell'altro la sua espressione è algida ed imperturbabile, mentre Atsushi sembra più ascoltare o forse preso dalla vecchia sta guardando un video su pornijhub perdendo il fulcro di quella conversazione che prosegue. <Non fa per te il chackra?> Persino il terzo occhio solleva l'iride di sabbia dal telefono per guardare il Konohano a quella rivelazione. <Quindi sei un Houjutser. Quanti anni hai?> Sembra giovane, abbastanza da farle inclinare il capo verso la spalla destra. <Forse conosco qualcuno con cui potresti allenarti.> Non sembra pensare nemmeno lontanamente ad allenarsi con un Houjutser, ci ha provato con Akainu e non è mai finita bene del resto. Genjutsu neanche a parlarne, con il Nara i Kami ce ne scampino. Le sue sabbie si animano, a proposito di quello stro**o. <Qualcuno che sta facendo tardi.> Una spirale leggera dipana al foro della sua giara, come una serpe per il momento lunga appena un metro ma che limita a volteggiare intorno al proprio collo senza farne costrutto reale, leggera, rada. {Chk ON | Inn Controllo della Sabbia II |51/65|Occhio di Sabbia movimento 2/4}

23:52 Kurou:
  [Bubble Tea Bar] Il suo sguardo cade inevitabilmente su quello che sembra in tutto e per tutto un bulbo oculare di una persona, volteggiare intorno alla Sabaku, mostrando ancora una volta quanto le sue capacità potessero risultare inquietanti. Cerca di ricomporsi, riportando l'attenzione sulla ragazza bassa che lo guarda fisso come se stesse scrutando qualcosa, portando un tipo di sguardo abbastanza insolito da intercettare. < Credo che si dica Taijutsu, quando applicato all'uso ninja, ma alla fine sì, sono arti marziali. > un po' pensieroso, forse perchè cerca di non fare scivoloni sulla materia che più lo rappresenta, anche se non è un maestro della teoria dato che passa la maggior parte del tempo a menare tronchi. <Ho diciassette anni... > non troppo pochi per essere ninja, ma pochi per la sua stazza e il fisico che potrebbe continuare a crescere, non permettendogli più di passare dalle porte di casa. Una scossa di adrenalina lo attraversa al sentire la parola 'allenarti' e subito sposta il suo busto verso destra, pur rimanendo seduto sul bordo della sedia, mostrando una accentuata curiosità e stupore. < Dici davvero? E chi sarebbe? Sono anni che cerco qualcuno in gamba con cui fare sparring! > essendo la sua unica passione, sarebbe stato disposto anche a pagarci lo stipendio pur di avere un compagno valido. Ormai è troppo concentrato su quello che dice Kore per badare al ragazzo seduto lì vicino, ormai eclissato da quella conversazione di botta e risposta. < Mi daresti il suo numero? > [Chakra On] [Portaoggetti: 2x tonico curativo + 2x tonico recupero chakra]

23:57 Utente anonimo:
  [Bubble tea bar] L'altro menziona il Taijutsu, sono così rari che la Sabaku non deve averci nemmeno pensato. <Ah-> Difficile riconoscere l'accezione di quella sillaba. Stupore? ah, capito, ah che delusione, ah che bello? non lo sapremo probabilmente mai. L'entusiamo dell'altro la assale, all'improvviso per come era giunto porta il busto e quella serpe di sabbia ad indietreggiare e quello è palesemente stupore. <Spar-> Non sa nemmeno finirle quelle parole da giovani ma la richiesta del numero di Akainu la porta a scuotere appena il capo, solenne. <Assolutamente no, se la prenderebbe con entrambi. Ma se vuoi allenarti con me vieni a cercarmi alla magione Sabaku a Suna. Sarebbe curioso.> Non ha mai avuto un allenamento con un Taijutser e quella cosa sembra solleticarla, cosa succede alla sabbia se viene presa a calci e schiaffi? Potrebbe volerlo scoprire al punto che le labbra si incrinano appena, non è che un momento, appena visibile. Si solleva in piedi, risolutamente all'improvviso smuove quella spirale sibillina di sabbia a prendere il suo Ninjaphone dal tavolo facendolo scivolare nella mano destra che ha appena abbandonato il bicchierone vuotato. <Beh, Kurou, adesso devo andare, ho un gabinetto affamato di hentai da mantenere.> La vocalità piatta fa intuire quanto sia seria stavolta, così Akainu impara a far tardi, quell'occhio sa dove nasconde i suoi preferiti e presto l'Uchiha saprà cosa vuol dire perderli. La mano sinistra si allunga verso la fronte di Kurou, il pollice si flette come il medio finchè il polpastrello non trattiene l'unghio dello stesso, una breve rincorsa con cui libera quel dito medio teso contro la fronte del ragazzo Konohano, un colpetto. <Stammi bene.> Così lo congeda, lasciandosi seguire dal suo occhio che scruta preso le sue spalle e da quella vaporea ed informe serpe di sabbia che non ha materialità effettiva, verso la stessa casa che ha spiato per tutta la sera{Chk ON | Inn Controllo della Sabbia II |49/65|Occhio di Sabbia | SE END}

00:23 Kurou:
  [Bubble Tea Bar] Il ragazzo è teso come la corda di un arco mentre aspetta ansioso il nome del suo nuovo compagno Taijutsuer che non arriverà mai... Una risposta un po' sorpresa quella di Kore, forse non aveva intuito a pieno di cosa stesse parlando, ma al negargli il numero del suo immaginario rivale, la testa di Kurou si accascia, lasciandogli in volto parallelo al suolo. Ci sperava davvero, però subito dopo la proposta della ragazza dai capelli platino lo carica di nuovo, e di nuovo in preda all'entusiasmo i suoi occhi brillano, e la sua bocca non riesce a rimanere chiusa. < Per me va benissimo! Ti verrò a cercare allora, contaci! > Purtroppo non ha mai avuto grandi metri di paragone con nessuno dopo il suo esame da Genin, e vorrebbe riuscire a capire se tutti i suoi allenamenti sfrenati avessero dato i frutti sperati o se il fallimento fosse dietro l'angolo, anche se non si sarebbe mai dato per vinto a voler andare contro la sua genetica. Kurou segue la ragazza con lo sguardo mentre si alza dal tavolo, come in preda ad una paralisi facciale data dall'entusiasmo che ormai non smette di ribollire, ma che si interrompe quando ella conclude con uscita assai bizzarra, ma che ormai Kurou inizia ad accogliere come propria del suo essere, senza fare troppo caso alle parole scelte e limitandosi a sorridere e annuire. Continua a tenere il sorriso mentre lei si accinge a lasciare il posto al tavolo per congedarsi. <Va bene Kore-san! Allora a pres> viene interrotto a metà frase da un pizzicorìo sulla fronte procuratogli dal colpetto di Kore, che non fa altro che stordire la sua mente lasciandolo ancora più perplesso, ignaro del motivo di tale gesto che accresce ancora di più la curiosità su quella ragazza. < Ci vediamo presto! Grazie Kore-san! > urla un po' verso le spalle della ragazza con la giara, mentre ancora stordito dal gesto si ributta su quel bubble tea, che a guardarlo più da vicino contiene un bel pelo lungo e arricciato sulla superfice, che si frappone tra due palline bianche che cercano di nuotare insieme. [Chakra On] [Portaoggetti: 2x tonico curativo + 2x tonico recupero chakra] [END]

Mentre Kore si dedica al caro e vecchio stalking nei confronti di Akainu viene interrotta da Atsushi che cerca festa, poche parole che si scambiano prima che arrivi anche Kurou volendosi presentare dopo quanto avvenuto nel vicolo, i due si scambiano qualche informazione e si promettono forse un allenamento futuro incuriosendosi l'uno dell'altra.