L'appalto

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19:02 Matono:
 [lato Dx strada quartiere notturno] Un altra giornata si avvia verso la fine, Matono se ne sta nei pressi do un piccolo banco fronte all'inizio del quartiere notturno. Seduto per la precisione su di un secchio a sorseggiare del the, tazza bianca nella mano destra che va prima su e poi giu ripetendo il movimento quasi meccanicamente, con lo sguardo perso nel vuoto e l'espressione decisamente distratta. Si presenta con il consueto vestiario, maglia bianca e pantalone scuro ma non nero, più sul verdognolo, scarpe chiuse, una cappa nera con cappuccio posto sul capo e come unico accessorio il pendente con la ciocca bionda all'interno, ben legato al bicipite destro, i capelli nero pece dondolano sotto le sferzate leggere della brezza serale, lui non se ne avvede minimamente restando fermo a fissare il nulla. Tutto attorno comunque l'area inizia a prendere di vitalità, i passanti aumentano via via che il giorno lascia spazio alla notte ed il sole pian piano leva le tende verso ovest. Sembra come in attesa qualcosa attorno a lui attiri la sua attenzione, d'altra parte nel suo rimuginare poggiato ad un muro su di un secchio potrebbe anche sembrare un barbone, forse troppo pulito, in ogni caso il motivo è semplice dopo la serata di ieri ha deciso di bazzicare l'area, non si sa mai cosa o chi si potrebbe incontrare per strada proprio li, magari in uno dei vicoli o di passaggio giusto di fronte a lui. Dunque scrolla il suo torpore mentale, con lo sguardo inizia a studiare tutti i passanti, soprattutto cercandone lo sguardo, d'altra parte l'unica informazione degna di nota riguarda proprio quell'area. Le pupille si muovono da destra a sinistra e infine indietro di nuovo, ripete il movimento oculare per ogni singola persona che gli passa nei pressi, cercando inoltre di scorgere eventuali movimenti di mano tra persone, o spostamenti nei vicoli che potrebbero ricondurre a qualche compravendita per allietare la serata, allietare quando va bene. Passa diversi minuti in quell'azione di ricerca, sospira dopo l'ennesimo o l'ennesima persona passata in rassegna, decine e decine di occhi di ogni tipo ma nessuno che riporti quell'esatta fattezza di cui Matono necessita, ovvero qualcuno a cui serva qualche spicciolo per far una scampagnata al suo posto.<In quel quartiere meglio non rimetterci piede.> Afferma rassegnato tra se e se, certo impegnare dei soldi per fare quella che quasi è beneficenza verso la società farebbe di lui un bravo ragazzo, per un attimo ha una fitta al cranio per averci anche solo pensato, ma la scena vista quella sera lontana segna ancora l'espressione di quel frangente, crucciata ed infastidita a dir poco.] Dopo l'ennesimo tizio in camicia da sera tutto esagitato Matono si stufa, sbuffa rumorosamente e finisce in un sorso ciò ce restava nella tazza, vi guarda dentro distrattamente e va a riporla in tasca, si porta sempre dietro la propria tazza, ci mancherebbe bere da roba data da altri o peggio nella plastica. Per il momento lascia perdere il guardarsi attorno e decide di poggiarsi completamente al muro alle spalle, anche con il capo, rivolto leggermente all'insù, palpebre che si socchiudono con entrambe le mani che vanno nelle tasche dei pantaloni, attento ora solo ai suoni circostanti prende a vagare per gli anfratti scuri della sua mente, fa un po di pulizia si direbbe, intanto lascia fronte al banco fronte a se un cartello scritto malamente con l'indelebile su di un cartoncino spiegazzato. " Pago per le parole" Piuttosto criptico, ma a buon intenditor dovrebbe bastare questo messaggio sottotraccia.

19:31 Kurou:
  [Strada Quartiere Notturno] Una situazione fuori da ogni più ipotetica e astratta realtà sta inghiottendo un bravo ragazzo come Kurou Nakayama. Un cielo indisturbato dal colore sempre più scuro si erge su un quartiere famoso di Kagegakure, che al contrario non si fa scrupoli a sfoggiare luci di qualsivoglia colore e intensità, uscire da locandine al neon e locali di ogni tipo che iniziano a popolarsi col passare dei minuti. Ed un diciasettenne, con fare molto guardingo e perplesso, si aggira per le strade di quel quartiere al calar della sera, alla ricerca di un punto di incontro datogli da un gruppo di ragazzi dell'accademia per festeggiare insieme il passaggio al grado di genin. Non è mai stato legato con nessuno in particolare all'accademia, ma rifiutare sarebbe ovviamente stato maleducato, e così, dopo un'estenuante giornata, eccolo vestito in maniera totalmente fuori luogo, con la sua calzamaglia nera attillata al di sotto di un giubbotto di jeans color verde militare e a dei pantaloni cargo color atrancite. Ai piedi dei semplici sandali dalla suola elastica, molto comodi ma anche molto informali. L'unica cosa del suo aspetto che potesse aiutarlo a restare in tema sarebbe stata la sua solita acconciatura ribelle, tipica di un qualsivoglia bullo di quartiere che vuole assumere un'aspetto minaccioso agli occhi altrui, ma che sulla testa di Kuoru rappresenta un grande ossimoro con la sua personalità. Un passo alla volta cammina su quel marciapiede già sporco di bicchieri grondanti di bevande e mozziconi. Ha una meta, la Tana dell'Orso, ma ovviamente non conosce di preciso l'ubicazione del locale e cerca di rifarsi con delle indicazione generiche lasciate da suoi ex-compagni. Cammina in maniera molto imbarazzata, con entrambe le mani fisse nelle tasche dei suoi pantaloni e la testa chinata verso il pavimento e un andamento incerto, un po' strano. Mentre cammina nota qualche gruppo di persone iniziare a urlare e scherzare ad alta voce, e qualche ragazza ammiccargli, mentre fumano da una pipa, probabilmente alla ricerca di qualche attenzione e perchè no, anche denaro. Forse il quartiere più adatto per spenderlo, ma sicuramente il giovane è poco interessato alla merce di quel posto. L'unica cosa che potrebbe interessarlo sono le scommesse, ma anche lì preferisce avere il controllo dell'andamento della partita e non affidarsi a qualche macchinetta o una ruota che gira per decretare il vincitore delle sfide. Non sapendo effettivamente quanto mancasse al raggiungimento della Tana dell'Orso, avrebbe cercato di guardarsi bene intorno alla ricerca di un passante a cui chiedere informazioni, restando guardingo da non interpellare qualche personaggio losco o malintenzionato, cosa completamente inutile data la sua inesperienza e ingenuità. Tra tutte le persone di quella via, ormai indaffarate a dare sfogo alla loro voglia di divertimento sfrenato, nota una figura sola, appoggiata ad un muro, un ragazzo dai capelli scuri come i suoi. Sembra l'unica persona non occupata in alcuna attività, quindi il giovane pensa bene di approcciarsi, con fare imbarazzato e guardingo. < Ehi, ehm... Buonasera! Saprebbe dirmi dove posso trovare la Tana dell'Orso? > non si sarebbe soffermato troppo sull'analizzare il ragazzo, troppo concentrato a non fare brutte figure e a non farsi rapinare.

19:48 Matono:
 [lato Dx strada quartiere notturno]Almeno ci prova a rilassarsi, ma un movimento ed una voce irrompono nella sua tranquillità infrangendola, storce la linea della bocca e si dota in viso di una bella espressione scocciata, gli occhi ritrovano la luce aprendosi mentre scosta il capo e la schiena dal muro per andare ad identificare l'origine del disturbo, un ragazzo con appariscente capigliatura, passa in rassegna l'intera figura, cerca di ricordarne il volto ma è tabula rasa, quindi nemmeno lo conosce.<Tana dell'orso ? Se è un locale hai trovato il meno esperto del quartiere> Sottolinea veemente in replica alla domanda, se prova a pensarci tralasciando l'ochaya non ha mai frequentato nessun locale situato in quell'area. Sbadiglia lento, si stiracchia e riprende a guardare Kurou, con maggiore attenzione, memorizza viso e lineamenti nel suo archivio personale, non sa dirsi perchè ma istintivamente Matono è certo che questa signorino potrebbe essergli in qualche modo utile, in ogni caso grattandosi il retro della nuca cambia postura, schiena che si piega in avanti e gomiti che si poggiano alle gambe, insomma già era basso, così lo sembra ancora di più.<Tralasciando questo.> fa una pausa di due secondi netti, zitto ad osservarne la postura ed i modi<Chi sei te?> Molto semplicemente con voce neutra domanda, lecitamente si direbbe.<Ormai che mi hai svegliato, tanto vale presentarsi no? Matono ed immagino tu non sia qui per il cartello> Gioca d'anticipo tanto la conversazione doveva pur iniziare, ed avendo attaccato bottone sicuramente qualche informazione dal ragazzo poteva anche estrapolarla, se proprio doveva parlare diamogli un utilità. Decide infine di alzarsi dal suo amato secchio, tanto non sarebbe più stato tranquillo, in quanto ormai a quell'ora la strada di fronte si è riempita di festosi passanti alla ricerca di divertimento, e gli schiamazzi sono decisamente la norma, oltre alla musica che fuoriesce dai vari locali, Matono dal canto suo a quell'ora ha più che altro fame e sonno.<ti do una dritta, alla fin di ogni strada e pieno di cartelli alle svolte, di tanto in tanto i locali ed i posti piazzano il proprio, magari sei fortunato.> Afferma con voce bassa alzando le spalle, ma poi prende energia vocale ed incalza.<In qualunque posto tu voglia andare comunque spenderai diversi ryo, potrei darti un aiuto ad autofinanziarti.> Inizia a stuzzicare la curiosità dello sconosciuto, mal che vada può sempre liquidarlo.<Sei mai stato nel quartiere povero di Kiri?> Espone la domanda nuda e cruda, quel che gli serve e che pigramente si rifiuta di effettuare lui stesso.<Perchè mi servirebbe qualcuno che vada a ficcanasarci qualche giorno.> Detto questo colpisce un paio di volte la tasca destra con la mano di riferimento creando il consueto suono di monete che tintinnano, giusto per essere chiari sul fatto che non si tratta di beneficenza, anche se finora gli aspiranti sono stati tutti idioti ubriachi o gente che cerca banalmente di raggirarlo ha delle sensazioni positive su quest'ultima figura, essere positivo lo fa preoccupare alquanto.

21:00 Kurou:
  [Strada Quartiere Notturno] Kurou abbassa nuovamente il capo e sbuffa leggermente con tristezza e rassegnazione, dato che l'unica speranza in zona non avesse la benché minima idea su dove mandarlo per raggiungere i suoi compagni, e non sarebbe stato facile trovare un'altra fonte. Abbassando il capo, il ragazzino capelluto nota un secchio capovolto sul marciapiede ed inevitabilmente appoggia lo sguardo sul banco e il cartello capovolto, di cui non riesce a leggerne le scritte da quella angolazione. Vedendo questa disposizione da bancarella, si incuriosisce e riporta la testa più in alto, squadrando bene questa volta il suo interlocutore, che inizia ad attaccare bottone laddove la conversazione poteva essersi già conclusa. La curiosità sembra da entrambe le parti, forse per lo stesso motivo. < Scusa, sono stato un po' maleducato. Il mio nome è Kurou, molto piacere! > dice con un lieve sorriso un po' desolato, seriamente dispiaciuto di aver cercato solo l'utilità nella situazione e aver scordato le buone maniere. Il ragazzo, Matono, si alza dal secchio, all'apparenza decisamente scomodo e così lo sguardo di Kurou che si alza verso il suo volto. < In realtà il cartello l'ho notato adesso... > Ma ecco arrivare un aiuto pratico, insieme ad una grande proposta. Lo sguardo di Kurou diventa sempre più ingenuo ed elettrizzato, fino a diventare uno stupido sorriso. < Davvero mi daresti dei soldi? > dopodichè con una semplice computazione e un minimo passare di qualche secondo, egli riesce a fare mente locale sul luogo in cui si trova, riuscendo a frenare l'entusiasmo poiché la truffa sarebbe stata dietro l'angolo, senza le dovute precauzioni. < A Kiri dici? No, non ci vado spesso. Di solito visito più Ame dato che è dove vado a correre, perchè trovo poca gente in giro. L'ultima volta non è andata benissimo però... > prova un piccolo brivido lungo la schiena ripensando agli ultimi avvenimenti in quel rosso e terrificante vicolo. < Effettivamente sto cercando un altro posto dove girare in pace, magari posso passarci mentre mi alleno. C'è qualcosa da fare in particolare? Di solito sono bravo con le commissioni. > le sue commissioni sono fare la spesa in negozi di animali o trasportare carretti pieni di merce. Difficilmente la richiesta rispetterà le sue aspettative.

21:25 Matono:
 [lato Dx strada quartiere notturno]Non ci vuole molto per identificare l'età dell'interlocutore, i modi sembrano piuttosto morbidi e a giudicare dalla prima parte di conversazione con relativa domanda sbigottita. Matono lo sguadra per qualche secondo in silenzio cercando di carpire eventuali maschere poste nei modi.<Non fa nulla.> Afferma manifestando palese disinteresse nella forma e nei modi, incrocia le braccia sospirando.<Si dovrai guadagnarteli.> Poi da un occhiata al suo cartello che col calare della notte diventa via via illeggibile data la scarsa illuminazione in quel particolare tratto di strada.<Non stai andando in un bel posto, la dicitura povero fianco a quartiere non indicizza spesso bei posti, pertanto se non te la senti puoi fermarmi subito così io non perdo tempo e tu nemmeno.> Lapidario non indora la questione.<Tutte le volte che ci sono andato sono finito costantemente in situazioni pessime perciò non attaccare briga con nessuno a meno che tu non sia abbastanza forte da difenderti.> Si augura che queste constatazioni lo aiutino a depennare il quartiere povero di kiri dai posti tranquilli. Matono lascia passare qualche secondo saggiando ogni movimento od espressione di Kurou, sebbene sia qualcosa di semplice vuol esser sicuro che chi ha di fronte non nasconda qualcosa di strano.<Mi sembri interessato ma prima voglio sapere chi sei oltre il tuo nome.> Esce dalla posa guardinga e torva tornando a posare il sedere sul secchio calandosi dal capo il cappuccio della cappa, lasciando trasparire molto più chiaramente le proprie fattezze facciali.<Se trovi un secchio non fare complimenti.> Detto questo da dietro il banchetto tira fuori un termos metallico metallizzato, lo apre con cura lasciando uscire una discreta quantità di vapore unito ad un aroma di the verde con note d'arancia e zenzero, lo versa dunque con cura nella tazza bianca precedentemente posata accanto al cartello rafazzonato, in questo frangente quasi tutti i rumori attorno sono ovattati, la stessa presenza di Kurou risulta leggermente appannata ai sensi del moro, totalmente assorto fino al momento nel quale ha la tazza fumante nella mano destra, la sinistra rapida fa saltar fuori una seconda tazza, non si cura del fatto che potrebbe risultare sospetto nell'offrire bevande dal lato più buio del quartiere notturno, in ogni caso se Kurou voglia la tazza e la per lui, certo non lo specifica ma l'estrarla dovrebbe essere segnale sufficiente. Ora uscito dal mondo dei teinomani torna a dare attenzione e sguardo al ragazzo concentrandosi dunque sull'ascoltare la replica con espressione piatta, quasi disinteressata, cosa che non è, ma essendo la stessa dal primo momento Kurou dovrebbe essersi già abituato.

21:59 Kurou:
  [Strada Quartiere Notturno] Ancora Kurou non riesce ad identificare le intenzioni di Matono, ma il continuare la conversazione fa sperare che riesca a raggiungere un culmine in cui tutto diventi più chiaro. Egli è abbastanza sollevato dal fatto che l'uomo della bancarella non si sia stizzito dai modi, però allo stesso modo non lascia traspirare nessun tipo di emozioni, laddove lui ne avrebbe palesate già diverse essendo abbastanza lunatico. Con la sua freddezza, Matono riesce a mettere in guardia il giovane, rendendogli noto che quello non sarebbe stato un bel posto in cui andare a correre serenamente e Kurou nota come la cosa stesse assumendo più la forma di una missione rispetto ad un semplice favore. Kurou ascolta attentamente, come assorto nell'elaborare le parole dell'uomo non più incappucciato, finché non viene invitato a trovare qualcosa su cui sedersi. Un po' goffamente e rapidamente cerca per la strada qualcosa su cui sedersi, trovando una cassetta di legno impolverata e con dei chiodi sporgenti dietro ad una centralina elettrica attaccata al muro destro della strada. Velocemente la solleva, piegando entrambe le gambe e spostandola di qualche metro riesce a posizionarla di fronte a Matono, per continuare così il loro discorso, rifiutando con un cenno della mano destra l'invito a prendere la tazza, più per non distrarsi che per diffidenza. < Sì, allora vediamo... Ho diciassette anni, anche se molti mi dicono che ne dimostri di più... > a testimone il fatto che la cassetta di legno non regga benissimo il peso di quello che, seduto su un oggetto così corto, sembra un gigante. < Sono un genin e passo le mie giornate ad allenare il mio corpo e ad aiutare chi ha bisogno nel mio vicinato, mi rende parecchio felice... > mentre parla ha le braccia incrociate intorno a petto, con la testa rivolta verso il cielo, cosa che lo aiuta a pensare alle parole che lo potessero descrivere e riassumere al meglio. Il tono è apatico, come se stesse leggendo un elenco di caratteristiche. < La mia passione sono le arti marziali, ho intrapreso la carriera da ninja per poter essere utile agli altri sviluppando ciò che mi piace... > finita la frase, smette di pensare a cosa dire, cercando di nuovo lo sguardo di Matono con fare interrogativo e curioso < Direi che sia tutto... >

22:21 Matono:
 Lascia tutto il tempo che vuole a Kurou per prepararsi o fare quel che vuole, più o meno le carte sono già in tavola perciò anche se ne dovesse andare il moro continuerebbe a sorseggiare serenamente il proprio thè, anche quando il praticamente coetaneo inizia a parlare, non per molto a dirla tutta, molto sinteticamente si racconta per una manciata di secondi.<Quindi sei un ninja, bene questo dovrebbe semplificare le cose, puoi anche vederla come una missione privata, quindi anche il suo svolgimento dovrà rimanere tale> Lo sguardo e l'espressione prendono colore divenendo piuttosto serie.<In quanto genin vale l'avviso di prima, non conosco le tue capacità le dispute, anche se a quanto racconti non sembri il tipo.> Prende spunto immediatamente da quanto appreso per tracciare un profilo di Kurou, una bozza per iniziare a valutarne il livello di fiducia.<Suppongo tu sia dunque un taijutser, quindi se dovessi dover scappare le gambe veloci ti serviranno.> Sorseggia poi del the staccandosi di nuovo dalla realtà per qualche secondo, utile per lasciar qualche momento a Kurou di ragionare su quanto esposto, Sospiro profondo prima di riprendere.<In ogni caso quel che mi serve e che tu vada alla ricerca di informazioni, non farti ingannare dalla banalità dello scopo.> Lo avverte in primis, ricercare qualcosa da qualcuno che potrebbe faticar a fidarsi di qualcuno come chi abita quella parte di Kiri potrebbe essere un muro ostico.<Le informazioni che mi servono riguardano delle dicerie a proposito di una creatura decisamente fuori dal comune. Una bestia esterna, ora io sono il primo a far molta attenzione a credere a tutto quel che sento in giro, non sarebbe la prima volta che sento di bestie ma che poi sono fandonie.> Si ferma nuovamente prendendo a ragionare su qualche cosa in silenzio, con lo sguardo che si scosta da Kurou e si porta in un punto nella folla che sfila alla loro destra, non certo per guardarla in quanto la vista risulta sfocata a causa della concentrazione sui pensieri, per poi riprendere improvvisamente a parlare e a guardare il ragazzo fronte a se<Quindi quel che devi fare e raccogliere qualche testimonianza di chi abita l'area del quartiere povero di Kiri, se hanno appunto visto qualcosa riguardo un incidente con questa creatura.> Estrae dalla tasca un piccolo sacchetto di corda di fibra di canapa intrecciata a maglie piuttosto larghe, decisamente homemade.<Questo è l'anticipo se accetti, se torni con qualcosa di soddisfacente te ne do altri 100.> Poggia il sacchetto sul tavolo contenete 50 ryo sul banchetto di legno ritrando il braccio per andare ad utilizzarlo per indicare il ragazzo.<Purtroppo per te non sarà troppo facile essendo avvenimenti successi un mese fa, una pista fredda insomma. Ma hai l'aspetto di un bravo ragazzo, la gente sarà più incline ad aiutarti rispetto a me.> Non nasconde il suo rigetto al dover relazionarsi con altri, pertanto meglio un solo sconosciuto che decine.<pensi di potercela fare?> Afferma in ultimo con l'espressione ed il tono che tornano ad appiattirsi ed ingrigirsi.

22:50 Kurou:
  [Strada Quartiere Notturno] L'ascoltare molto attentamente è un requisito importante a questo punto, giacché i termini della missione sono effettivamente venuti a galla. Kurou si annota di non dover far parola con nessuno della cosa, anche se questo gli alimenta un piccolo sospetto che non divampa. Accoglie ogni raccomandazione, segnandosi anche che potrebbe essere necessario scappare da situazioni al di fuori della sua portata, e di contenere quindi la sua iniziativa ed esuberanza. Prova allo stesso tempo a ricordare eventuali voci riguardo ad una bestia nella zona di Kiri, ma con scarsi risultati visto che ha iniziato da poco a tenersi aggiornato sugli avvenimenti nei villaggi al di fuori di Konoha. < Non mi sembra di sapere molto su questa storia, ma hai ragione... Le voci a volte sono solo voci. > Ha potuto verificare sulla sua pelle di recente, come a volte i mostri e le creature malvagie non siano altro che degli abitanti di Kagegakure. Ormai la missione è chiara: scoprire qualcosa, qualunque cosa su questa creatura e riferire il tutto a Matono. Ecco che il tintinnio dei soldi in un sacchetto che sbatte sul banco di legno attira per pochi istanti lo sguardo di Kurou, che fino a quel momento è rimasto fisso agli occhi di Matono con fare serio e attento. < Accetto... Se mi dici il perché di tutto questo. > il tono è serio, non intimidatorio, ma avrebbe di sicuro preferito avere quell'informazione prima di vedere il denaro sul banco, pronto per essere intascato. < I soldi mi sono molto utili lo ammetto, ma se devo fare qualcosa che vada contro i miei obbiettivi allora non mi servono. > Attende la risposta con ansia, mentre mantiene ferrea la sua posa a braccia incrociate, con la schiena dritta su quella scomoda cassa scricchiolante.

23:18 Matono:
 Lascvia Kurou del tempo per pensarci mentre il moro termina in tutta tranquillità il proprio the, poggiando nuovamente la tazza sul banco ed incrociando le braccia con aria assonnata in attesa. All'accettazione fa un cenno verso il sacchetto mentre schiarendosi la voce si prepara a dare una spiegazione più formosa.<Il perchè è che non voglio avere dubbi sul fatto che delle bestie possano entrare liberamente, altrimenti stiamo dietro un muro per diletto.> Inizia gia con veemenza a spiegare le proprie ragioni.<Anche se a rigor di logica un evento del genere ci si aspetterebbe che desse una scossa importante all'opinione pubblica non posso escludere il dubbio che qualcuno preferisca tenerlo nascosto.> Una pausa.<In quanto Chuunin del suono sono particolarmente interessato a sapere se quei muri servono ancora a qualcosa.> Rivela banalmente il grado come mero strumento di identificazione, giusto per non dare un idea sbagliata al ragazzo, date le apparenze non proprio esimie.<Vedilo come un servizio ad una tantum, sicuramente anche alla gente comune che aiuti di solito preferirebbero non avere creature letali per le strade. Se invece ti chiedi il perchè non lo faccia io e dovuto al fatto che non sono in buoni rapporti con alcune gang del luogo, perciò evito di dover lasciarmi dietro del sangue per levarmi dai guai.> Espone lasciando andare un piccolo sbadiglio senza troppo badare alla forma. Intanto estrae un pezzo di carta ed una matita masticata scrivendo dei numeri su di esso, portandolo con la mano destra poi al banco e mettendolo sotto il sacchetto di monete.< Li c'è il mio numero, a cose fatte puoi contattarmi li e verrò a sentire che hai scoperto.> Ripone la matita e si appresta a mettere in un sacchetto la tazzina da te ed il termos contenente lo stesso, poggiando il tutto ai propri piedi.<In ogni caso non amo la pubblicità, perciò tieniti per te la nostra chiacchierata, o perlomeno il mio nome e la mia faccia.> Gli fa un cenno per capire d'esser stato inteso.<Se hai qualche domanda non farti problemi.> Lo esorta in ultimo a fugare eventuali dubbi più che su quel che deve fare su quello che circonda l'obiettivo.

23:58 Kurou:
  [Strada Quartiere Notturno] Matono fornisce una spiegazione davvero esaustiva che lascia al giovane artista marziale un'idea del tipo di persona che è e che rappresenta per Kagegakure. Conosce bene come una persona possa sentirsi davanti ad una chimera e oramai i soldi, dopo aver capito dove si andasse a parare, sono diventati una cosa secondaria, seppur difficili da rifiutare. La serenità appare sul viso del giovane dal ciuffo ribelle, grato di non dover più forzarsi nel capire le intenzioni di Matono ma ormai conscio che tutto ciò che avrebbe fatto sarebbe stato a protezione dei più deboli, e oltretutto supervisionato da un Chuunin. < Beh, allora non capisco perchè ti odino così tanto. > dice con molta leggerezza, sfoggiando un grande sorriso nella direzione del suo nuovo collaboratore, lasciando sottinteso l'aver capito la sua bontà d'animo. Quella situazione risponde a molti quesiti che il Genin si è posto durante il suo percorso. Specialmente riguardo all'agire nell'interesse delle persone a discapito degli eventuali ordini e interessi dal consiglio. Ma a quanto pare di ordini precisi non ce ne sono, quindi sono entrambi liberi di indagare, per quanto Kurou ne sappia. < Bene, allora andrò lì il prima possibile. > dice allungando i braccio sinistro per prendere il sacchetto sul banco, insieme al foglietto per il quale avrebbe estratto dai pantaloni il suo vecchio cellulare dal vetro crepato con la mano destra, salvando il numero scarabocchiato all'interno della sua rubrica e riposandolo successivamente. Avrebbe poi messo in un taschino anteriore della giacca il sacchetto contenente il denaro. < Accetto il denaro perchè sono al verde, ma date le circostanze sono disposto ad aiutarti anche per la metà dei ryo, quindi sempre 50. Magari puoi usare quelli in più per avere un aiuto in più. > Ecco che il suo altruismo viene fuori, anche nei momenti in cui dovrebbe restare segregato in fondo al suo animo trasparente. Dopo aver proposto una riduzione dello stipendio, con sempre quel sorriso da ingenuo stampato sul volto, Kurou si alza in piedi, in attesa di un segno di congedo da parte del suo interlocutore. < Ora vado, i miei compagni si staranno chiedendo dove sono e devo ancora trovare il posto > Ricordandosi di quel dannato incontro, Kurou si gratta la nuca, tornando purtroppo ai pensieri negativi di dover per forza di cose trovare la famigerata Tana dell'Orso, oltre che alla tana della bestia del quartiere povero nei giorni successivi. < Grazie, Matono-san! Proverò ad asserti utile, ti ricontatterò appena avrò notizie. > E dopo un breve chino del capo a quello che a tutti gli effetti è un suo superiore, Kurou cammina oltre la bancarella, ributtandosi in quella che ormai è una folla di gente in preda all'alcol, ignorata totalmente dal Genin fino a quel momento, e guardando una per una le locandine dei locali alla ricerca del famoso nome un po' spazientito, prova una certa felicità nell'aver trovato una persona tanto misteriosa quanto è grande il suo cuore. < No, non è nemmeno questo, cazzo! > [END]

00:09 Matono:
 Il ragazzo sembra aver capito tutto quanto, almeno all'apparenza non dovrebbe dar molto da pensare a Matono, che gli da un ultima squadrata prima di arrivare alle ultime battute prima di salutarsi.<Se avrai la sfortuna di conoscermi a fondo lo capirai da te.> Il tono non lascia intendere se si tratti di una battuta oppure sia serio.<No nessun aiuto in più, cercavo una persona e l'ho trovata. Se vuoi farti aiutare da qualcuno a me va bene ma non incontrerò direttamente nessun'altro, se combini casini che sia tu o chiunque ti accompagni sarà tua piena responsabilità>avverte senza dare troppe spiegazioni, certo non si aspetta minimamente qualcosa possa andare storto a tal punto ma meglio essere chiari soprattutto sul fatto che non vuole vedere altre facce, certo il vantaggio dell'appalto è la libertà di potersi dedicare ad altro, ma il rateo di persone che Matono sopporta già aver trovato un singolo individuo è parecchio.<Se non ci sono altre questioni si puoi andar.> Lo libera con un saluto prima di alzarsi a sua volta, riportandosi la cappa sul capo e prendendo la via opposta al vialone cercando di uscire quanto più velocemente possibile dal quartiere notturno in direzione del suono[End]

Matono apre un banchetto abusivo con l'intento di appaltare il viaggetto a kiri a caccia di informazioni, anche dato dal fatto che tutte le volte che va al quartiere povero si è ritrovato con più problemi che risposte. trova in Kurou quel misto di semplicità ed ingenuità da bravo ragazzo che potrebbe essere giusta per il compito andando ad incaricarlo di raccogliere informazioni su di un evento risalente al mese appena passato con delle creature probabilmente provenienti dall'esterno.