Multiverse Of Madness

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Kagegakure, il villaggio eretto per proteggere gli ultimi rimasugli di vita dal pericolo delle chimere. Grandi mura sono erette intorno ai centri abitati, mura che separano gli abitanti da morte certa e forse è grazie a questa sicurezza che questa sera il villaggio delle ombre è abbastanza movimentato. In pieno centro gli esponenti di tutti i distretti si mischiano, ninja vi sono ovunque intrecciando relazioni tra loro, difatti non è raro notare esponenti di Oto a braccetto con quelli di Konoha. Molti hanno dimenticato le antiche rivalità, altri ancora invece tendono a renderle presenti ancor oggi con faide create solo per attaccar briga. I locali sono illuminati, ristoranti ricolmi di gente, bar e nightclub totalmente in attività con file lunghe chilometri. La spensieratezza dilaga ma nonostante ciò, in molti si radunano in gruppetti per parlare degli ultimi avvenimenti all'interno del villaggio. Del più e del meno si affrontano numerosi argomenti, non è un caso che, passando di fianco ai numeri gruppi si odano voci inerenti ad un canto tra le strade di Kagegakure. Da qualche giorno le voci sulla presenza di una melodia tra le strade si sta facendo largo, esso viene indicata come dolce, amorevole, un balsamo per le orecchie ma, soprattutto, ipnotica, impossibile per chiunque opporre resistenza ma ancora più curioso il responso di chi l'ha sentita. Costoro parlano di un viaggio mistico verso un luogo lontano ma di cui non sanno dare descrizione. Da quando il falso Dio è venuto nel nostro mondo stanno accadendo le cose più strane ed impensabili, nuovi poteri nascono, nuove abilità vengono create, l'anormalità è all'ordine del giorno. I protagonista di questa sera sono tre shinobi di tre villaggi diversi, Shiroichi Nara, ragazzino di Konoha, Katai Uchiha genin di Oto e la sua stalker di fiducia, Ahmya Kakuzu. Per quale motivo il trio è li? Solo loro lo sanno, quel punto di Kagegakure offre molti svaghi ma una cosa li accomuna; sul lato ovest del villaggio, all'interno di un vicolo in cui troneggia l'insegna al neon di uno studio di tatuaggi, sentono provenire una voce, un canzone melodiosa. Si sentono attratti come una calamita, spinta a trovarne la fonte e se si guardassero intorno, noterebbero come nessun altro a parte loro riesce ad udirla, come mai questo? Sono dei prediletti dal fato? Sono le sue vittime prescelte per questa serata? O semplicemente una mera coincidenza? A voi trovare una risposta. [GDR GO!]

21:19 Shiroichi:
  [Strade] È una serata come tante altre quella del Nara, una giornata divisa tra lavoro e allenamenti, nulla di speciale nulla di diverso da quasi tutte le giornate passate in quel villaggio da quando ci si è trasferito da piccolo a seguito dell'attacco del falso dio. Ha appena staccato da lavoro e si è diretto di filato in quella zona con una dolce idea in mente, perlustrare la zona e i suoi vari svaghi nel tentativo di portare Kaori neo ritrovata in un luogo più adatto alla loro età, gli è stato fatto notare che per essere un quindicenne è fin troppo posato e all'antica quindi ha deciso di svecchiarsi un pochino; ah, cosa non fa l'amore! Gli abiti che indossa sono sostanzialmente gli abiti che indossa durante il lavoro: degli anfibi neri alti fin sopra la caviglia, dei pantaloni cargo che praticamente sono più tasche che tessuto e una maglia nera a collo alto e maniche lunghe atte a coprire il tatuaggio della corporazione alla quale appartiene; al collo è legato il coprifronte della foglia con una fascia nera e al fianco destro vi è il porta oggetti con dentro kunai, tonici per il recupero chakra e ricostituenti e dei fumogeni; oltre a questo c'è il fuuda con dentro sigillati la maschera e la ninjato che indossa quando è di pattuglia. Alla mano sinistra è presente il guanto tecnologico con tutte e quattro le cariche, due con tecniche suiton e due con tecniche fuuton, evidentemente nella fretta di uscire il ragazzino ha dimenticato di toglierselo. Passeggia per la strada con lo sguardo che vaga per quella enorme strada centrale che taglia praticamente a metà il centro buttando l'occhio ceruleo sulle insegne dei vari locali e pub; nella mano destra è presente il ninjaphone, ogni qualvolta il ragazzino vede un locale che lo ispira ne cerca il nome su ninjAdvisor per capire se le recensioni di quei posti sono positive o negative e segnandosi poi il nome di conseguenza. Cammina tranquillamente per la strada e stranamente si ritrova a camminare verso una stradina più piccola e laterale, una musica dolce e gentile proviene da quel luogo; vuoi per curiosità o per qualche forza mistica il ragazzino ne è attratto e ne ricerca la fonte; non si è nemmeno accorto che la musica la sente solo lui concentrato com'è. Si ritrova di fronte ad un negozio di tatuaggi, e ne guarda l'insegna al neon <Chissà se lo studio di Shizuka è simile a questo?> si domanda sovrappensiero.

21:25 Ahmya:
 Il kimono di oggi è grigio, lungo e lievemente sfumato, parte più scuro, lì dove sfiora delicatamente il terreno e poi man mano che sale si fa più scuro, la stessa trama viene ripresa anche dalle maniche, eppur vicino alle lunghe ed affusolate dita candide sul tessuto ci sono ricamati dei fiori dorati, astratta la piccola trama che s’intravede con essi. L’obi riprende il colore di quelle cuciture e come al solito forma una scollatura ma soprattutto una comoda tasca dove riporre le proprie cose. I piedi sono completamente nascosti dal vestiario così come le maschere la cui presenza è mitigata sia dagli strati di pensanti tessuti sovrapposti sia da quei lunghissimi e abbastanza fini capelli lasciati liberi di muoversi attorno a lei, come le spire di quel fumo che ora esce dalle sue labbra appena dischiuse. Sta seguendo Katai, come è ormai d’abitudine quando non ha altri impegni, seppur dopo la loro ultima discussione sia ancora indecisa. Diciamo che è lì più per abitudine che per vero interesse, lo fa perché le piaceva eppur non prova la stessa identica sensazione di qualche giorno fa. Tra l’indice ed il pollice della mano destra tiene la sua solita lunga pipa dal colore scuro, quasi marmoreo, il suo tipico odore potrebbe tranquillamente annunciarla, acido sì ma anche dolce, un odore complesso e sicuramente singolare che appartiene ad una sola pianta in tutto il mondo. Sul volto un sorriso sornione e gli occhi sempre quasi socchiusi, il colore delle due iridi è differente ma si nasconde attraverso le palpebre che calano quasi pesantemente, quasi con naturalezza sul suo volto segnato solo dalle cicatrici, non ha bisogno di altro trucco per apparire splendida. Come sempre il chakra scorre nel suo corpo, senza di esso difficilmente riuscirebbe a finire il contenuto della sua pipa. Un negozio di tatuaggi attrae la sua attenzione, un canto che la spinge ad entrare. Il beccuccio torna tra le sue labbra e semplicemente mentre inspira con la sinistra andrebbe a sospingere l’eventuale porta d’ingresso. Trattiene nei polmoni <Konbawa!> si annuncia rivelando un tono pacato, tranquillo ed in pace con il mondo, forse è questo che attenua la nota acuta nella sua voce. Il fumo vien buttato semplicemente fuori e lei finirebbe il primo passo all’interno del luogo. Si guarderebbe intorno, incuriosita da quel canto alla ricerca di chiunque lo produca. Poco importa se nel fare tutto ciò ha superato Katai, lei si mostra come una persona pacata e innocua in netto contrasto con quel corpo martoriato, con la croce sul suo volto, con il segno sul polso destro ben visibile, visto che la gravità fa scendere la manica reggendo lei la pipa vicino al volto [chk on]

21:34 Katai:
 La notte è calata sul villaggio di Kagegakure, ma lì, nel centro nevralgico dell'agglomerato urbano, la vita pulsa ancora frenetica e vorace. Acciaio , vetro e cemento si mescolano in un crogiolo di edifici su cui rimbalza un caleidoscopio di colori, intervallato ad una cacofonia di suoni e rumori. In tutto ciò sfila, con flemmatica lentezza, un giovane Uchiha. E' vestito di abiti perlopiù monocromatici, neri, su cui risalta la pelle pallida e la chioma corvina. Una maglia scura, dalle maniche lunghe ed il colletto alto e circolare, che sfiora il mento. Sotto di essa un paio di pantaloni ampi e comodi, stretti attorno alle caviglie da un giro o due di bende candide e nuove, che suggellano il passo all'indumento, la stoffa alla carne. All'altezza della cintola, dietro la natica destra, è allacciata una sacca portaoggetti che trascina con lui tutto il suo scarno armamentario: un kunai, due fuuda nei quali sono sigillati, rispettivamente due tronchetti da sostituzione, due tonici per il recupero del chakra e un tonico curativo. I piedi sono stretti entro calzari ninja, dalle tonalità del blu scuro, mentre si alternano e avanzano deviando una fila interminabile dinanzi ad un locale o l'ennesimo gruppo di ragazzi accalcati ai margini del marciapiede. Passando di lato a quest'ultimo ode stralci di discorsi e parole sconnesse, ma tutti recanti il medesimo argomento: una voce, una melodia, un suono. Qualcosa che canta nel cuore e l'anima del Villaggio, allietando gli animi ed attirando i cuori dei più. E' proprio in quel momento che ode qualcosa di simile. < Nh ?! > Mugugna, torcendo il collo in direzione del suono. Come una falena che vortica attorno all'unica luce nel buio, devia il suo percorso, in favore di quel vicolo sul quale capeggia l'insegna di un centro di tatuaggi e proprio mentre vi si avvicina nota la presenza di Shiroichi, inconfondibile, in quelle vesti nelle quali l'ha già visto in passato. < Shiroichi-kun ! > Esclama, con voce trasognata. < Ahmya. > Nota la figura dall'abbigliamento tradizionale, ma ancor più l'odore della sua pipa, così caratteristico e inconfondibile. [Equip: kunai x1|tonico chakra x2|tonico pf x1|fuuda con tronchetto x2]

I nostri eroi vengono attratti in quel vicolo dove l'insegna al neon dello studio di tatuaggi insorge la cui scritta reca il nome di "Multiverse", dicitura al quanto singolare per uno studio di quel tipo ma non è questo l'importante. Il canto imperversa, aumenta d'intensità man mano che essi si avvicinano all'ingresso la cui porta è aperta. Ahmya può notare Shiroichi, quest'ultimo può notare la bellezza della nostra Ahmya e chissà, magari nascerà una nuova passione da parte di quest'ultima nei confronti del Nara ma fatto sta che nel guardare l'interno, esso è vuoto, illuminato da luci al neon tendenti al violaceo e più quella visione perdura, più fissano il negozio, più la canzone diviene dolce ed ammaliatrice, le palpebre si fanno pesanti, la testa inizia a girare, le palpebre si chiudono, tutto diventa nero. Il trio si ritrova nell'oscurità, in un limbo privo di luce alcuna; quel limbo presto si trasforma divenendo il netto contrario, tante luci iniziano ad illuminarsi, luci stroboscopiche, luci al neon che illuminano i ragazzi permettendo loro di notare come stiano cadendo, cadono nel vuoto. Non sentono terra sotto i loro piedi, non hanno equilibrio ed una luce bianca sotto di loro è il punto in cui sono diretti. Il tempo passa ma nella loro testa è pari ad una vita intera, non finisce mai, non si conclude mai fin quando quella luce bianca come la seta non li avvolge in un calore senza precedenti. Un battito di ciglia, le palpebre si riaprono e tutti e tre si ritrovano sdraiati a terra in quello stesso vicolo. L'insegna al neon dello studio è spenta, la porta chiusa a chiave, non più notte ma giorno con il sole elevato in cielo, ad occhio e croce sono le 9 del mattino. Il centro di Kagegakure è totalmente svuotato, non ci sono più persone intente a gozzovigliare e poi, qualcuno compare all'ingresso del vicolo. E' una figura vestita come i ninja del passato, maglia e pantalone blu, lunghi ed un giubbotto verde a ridosso, il copri fronte di Otogakue legato intorno alla fronte mentre sul braccio destro spicca una fascia nera come la pece recante in bianco il simbolo del clan Nara. Costui si avvicina al trio con passo svelto <Ehi voi!> rivolgendo loro la parola <Conoscete la legge, chi beve non deve farsi trovare per le strade al mattino. Alzatevi da li e andatevene a casa prima di essere arrestati> voltandosi, infine, per andarsene, girare l'angolo e svanire. Il centro di quel villaggio è uguale a quello conosciuto, in tutto e per tutto, il fulcro della vita ma un dettaglio in particolare spicca, da ogni palazzo calano dei grossi stendardi a ricoprire le vetrate recanti il simbolo del clan Nara. Non vi è un singolo edificio che porti tale simbolo su di se. [GDR GO!]

21:58 Ahmya:
 Non che degni di particolare attenzione Shiroichi o Katai stesso al momento, è più interessata a capire chi o cosa stia riproducendo quel melodioso suono. Una sbirciatina all’interno del locale ed è vuoto. Nemmeno il tempo di pensarlo che mentre controlla, andando a guardare il braciere e quanta erbe le rimane, i suoi occhi più pesanti del solito cadono lasciando che lei cada nell’oscurità. Non percepisce tonfi del suo corpo e per la testa un solo pensiero si fa spazio: le hanno venduto fumo di merda. Mentre tutto si assopisce e nel buio sembra passare un’eternità non perde la solita calma, il solito temperamento pacato, forse dal suo volto perso da qualche parte svanisce il sorriso sornione, non che possa saperlo. Eccola quindi abbandonarsi alla realtà dei fatti: è andata in overdose, certo di solito dovrebbe stare male prima ma quello per quel che ne sa potrebbe essere il primo passo. Maledetto il medico che le ha ridotto le dosi prima di andare in pensione, quello buono scarseggia così tanto che avrà preso cose tagliate male da quegli idioti di spacciatorini al quartiere notturno, può biasimare solo sé stessa. Accetta con serenità la sua morte accidentale ringraziando inconsciamente il calmante nel suo sangue che le impedisce di arrabbiarsi per l’ingiustizia della sua vita e tutto il resto, proprio in quel momento una calda luce l’avvolge, che qualcuno le stia salvando la vita? Peccato le andava bene. Riapre quindi gli occhi e si guarda intorno silenziosa. Fissa quell’uomo e ne riconosce il coprifronte, solo ora cerca il suo accorgendosi d’averlo dimenticato per la prima volta da molto tempo. Gli occhi sempre socchiusi vanno a muoversi così da cercare di capire dov’è finita. Appurato che non è in ospedale le restando due opzioni: o si sta facendo un viaggione o quella è semplicemente un’illusione, non ha mai sentito di una legge simile e poi che cavolo è quel simbolo? Si alza quindi cercando di rassettare i suoi abiti, silenziosa e calma. Lo sguardo torna al braciere, inspiegabilmente ancora accesso, oh beh. La bocca torna ad avvolgere la pipa ed eccola prendere un profondo tiro, mentre osserva gli sconosciuti intorno a lei, ovvero Shiroichi e l’altro ninja. Guarda anche Katai decisa ormai a scartare l’ipotesi del viaggione. Comunque sia non agisce, non tenta nemmeno un rilascio: perché non godersi quello strano mondo per un po’? Mentre il fumo resta nei suoi polmoni continua a dare un’occhiata in giro <in realtà non la conosco> replica infine al ninja del passato mentre sbuffa il fumo in sua direzione <voi?> solo ora si rivolge ai compagni d’avventura. Se fosse un’illusione sarebbero stati davvero gentili a lasciarle da fumare. Per sicurezza la sinistra s’infila nel kimono alla ricerca di una scatolina metallica e rotonda ormai completamente usurata dal tempo, le spiacerebbe aver perso quella pessima erba. Il suo tono, i suoi movimenti tutto lascia traspirare la sua profonda e artificiale calma, nulla pare scuoterla [chk on]

22:13 Shiroichi:
  [Strade] Il ragazzino nota la ragazza dai capelli bianchi entrare in quel negozio e salutare qualcuno che però non sembra essere lì. Il ragazzino butta un occhio all'interno del negozio senza però entrarvici <Che strano, devono aver lasciato la filodiffusione accesa prima di chiudere> osserva il ragazzino parlando più a sé stesso che alla ragazza. Poco dopo, quasi come un fulmine a ciel sereno ecco apparire anche Katai anche lui evidentemente attirato dalla musica di quel negozio <Katai-kun, che ci fai qui?> chiede alzando la mano destra per salutare in modo gioviale l'amico. <La conosci?> dice riferendosi alla ragazza appena entrata nel negozio. Non fa però in tempo a finire la frase che inizia a sentirsi strano; letargico, i suoi occhi lentamente vanno chiudendosi <Cosa cavolo?> queste sono le ultime parole del ragazzino prima di cadere in questo sonno profondo. Mentre dorme gli sembra di sognare, sta cadendo nel vuoto, avvolto dalle tenebre, una caduta senza fine il Nara non riesce a quantificare il tempo per il quale cade, ma gli sembra lunghissimo. Tutto d'un tratto però, la caduta così com'è iniziata finisce; una luce bianca, accecante ferisce le iridi del ragazzino che istintivamente chiude gli occhi e si mette una mano a schermarli ulteriormente. Poi di botto, senza preavviso si ritrova sdraiato a terra nel medesimo vicolo nel quale si trovava prima, ma qualcosa è cambiato, non è più sera, non c'è nessuno che passeggi e le luci al neon dello studio di tatuaggi sono spente. <Cosa cavolo?> ripete il ragazzino tentando di rimettersi in piedi e guardandosi intorno nota la presenza dei due compagni di avventura per questa sera. Il Nara, quasi a scimmiottare la ragazza si pulisce i pantaloni come meglio può finché la sua attenzione non viene attirata da una voce che li richiama all'ordine citando una certa legge della quale lui non è a conoscenza, ok essere l'ultimo degli anbu ma una legge così impattante di sicuro l'avrebbe conosciuta ben prima della sua entrata in vigore. Squadra l'uomo che per come è vestito gli ricorda i ninja del passato visti praticamente solo in fotografie oramai quasi sbiadite, ma più che gli abiti quello che lo lascia perplesso è l'accoppiata coprifronte stemma di famiglia. <Ma...quello è lo stemma dei Nara...> dice il ragazzino agli altri due; Katai dovrebbe già conoscerlo, lo indossa spesso anche lui, di Ahmya non conosce nemmeno il nome figurarsi sapere cosa conosce a riguardo. Alza lo sguardo al cielo per tentare di capire a grandi linee che ore sono guardando l'altezza del sole e solo allora nota che nel vicolo sono stati appesi tanti stendardi con lo stemma della sua famiglia. Non pensa subito ad un genjutsu il Nara nonostante la sia la sua fissa in questo periodo, la sua attenzione è rivolta a tutto l'ambiente che lo circonda. <Mi scusi> dice il ragazzino rivolto al ninja del passato <Ma è un membro del clan Nara?> domanda lecita quella del ragazzino a vedere lo stemma sugli abiti dell'uomo. [Equip: 2 Kunai, Armatura anbu -maschera e ninjato, 1x fumogeni, 1 x tonico curativo, 2 x tonici chakra, guanto tecnologico]

22:18 Katai:
 L'insegna al neon dello studio di tatuaggi reca una scritta chiara e inconfondibile, ma all'interno, quella porta aperta, non mostra nessuno. Ben presto, però, la melodia diviene quasi ineluttabile, così pressante da assediare i timpani e la mente allo stesso tempo. Quest'ultima , vittima di un giogo sonoro, si fa sempre più pesante e confusa ,a tal punto che le palpebre iniziano a calare su gli occhi, sino a chiudersi, come sipari di carne, sulle iridi buie. E tutto si fa scuro, ma poco dopo un turbinio di luci e colori divampa dinanzi, riempiendo il suo campo visivo. Sta letteralmente cadendo, cadendo nel vuoto, verso una luce bianca che lo avvolge progressivamente, sino ad ammantarlo di un calore abbacinante. E ben presto si ritrova a terra, sdraiato nel vicolo dove si era inoltrato, in presenza degli altri due astanti, ma di un terzo figuro, che compare ancor prima che possa rendersi conto di dove si trova e con chi. E' qualcuno al termine del vicolo, dove ora rivolge l'attenzione, ma non prima di aver notato come la porta del negozio di tatuaggi sia chiusa e le luci spente. Quest'ultime, forse, proprio perché il Sole è alto nel cielo e ciò è quanto di più strano possa essere accaduto. Che qualcuno abbia , maldestramente, gettato i presenti in un'illusione ? Eppure sembra tutto tremendamente reale, eccezion fatta per gli stendardi del clan Nara che capeggiano su gli edifici, simbolo che ha già visto una volta, ma solo su gli indumenti di Shiroichi e nel quartiere di casa di quest'ultimo [Attualità Lv.1] < Forse è un Genjutsu ? > Domanda, più rivolto a se stesso che agli altri due, ma , detto ciò, andrebbe ad alzare la mano destra nel sigillo della mezza [CAPRA] con indice e medio puntati al cielo tra i palazzi. TENTEREBBE di concentrarsi il necessario per poter attingere alle proprie riserve di energia psicofisica. L'una , spirituale, condensata nell'esperienza dei suoi ricordi e del suo vissuto, sino ad oggi , almeno. L'altra, invece, forte delle reazioni chimiche di ogni cellula e allocata all'altezza dello stomaco. PROVEREBBE ad unire le due energie, condensandole nell'unicum denominato comunemente 'chakra'. < Shiroichi, cos'è questa storia ? > Domanda, all'indirizzo del parigrado. Verso il quale rivolge la sua attenzione. < Sì, si chiama Amhya. > E , presentazioni fatte, andrebbe a muoversi verso l'ingresso del vicolo.[Equip: kunai x1|tonico curativo x1|tonico chakra x2|fuuda con tronchetto x2][Impasto chakra 3/4 + Movimento 1/4]

Ahmya sa come divertirsi seppur compri erba scadente. Non si può avere tutto dalla vita cara la mia Kakuzu ma questo trip non è dovuto alla tua erba o forse si? Se così fosse, è davvero di bassa qualità oppure è talmente eccelsa da donarti qualcosa di totalmente nuovo? Il trio si ridesta da quel torpore in cui è caduto e se per la nostra donzella la priorità è capire la qualità dell'erba fumata, gli altri due si ritrovano in uno stato ben più sorpreso ma la teoria del genjutsu dilaga nella loro menti, una teoria affidabile in molte occasioni, soprattutto in quel mondo. Coloro in grado di sfruttare l'arte illusoria spesso e volentieri portano la vittima e sprofondare nei loro incubi, a vivere esperienze traumatiche di ogni sorta e chissà che anche questo non sia il caso? Katai in primis richiama il proprio chakra senza troppi problemi sentendo la sua energia infondergli forza mentre quello sconosciuto, finito di dare ordini, cerca di dileguarsi ma arresta il proprio passo all'udire dapprima le parole di Ahmya e successivamente il dire di Shiroichi in quella domanda in fin troppo diretta. Il ninja si volta, capelli dorati, occhi verdi ed una cicatrice che gli percorre il viso in diagonale <Voi non siete di queste parti, vero? Provenite dalle tribù fuori dalle mura?> chiede incuriosito facendo qualche altro passo per avvicinarsi a loro, guardarli meglio. Gli occhi si soffermano su tutti e tre il tempo necessario per imprimere nella propria mente i loro visi ed i loro vestiti <Io sono un servitore del clan Nara, come tutti i ninja di Kagegakure> si prende una breve pausa <Da quando il leader supremo Takumi Nara ha fatto costruire il villaggio e le sue mura, ha instaurato una nuova legge ed un nuovo modo di vivere con il clan Nara come fulcro e realizzando i progetti degli antenati> dando una veloce infarinatura su quanto è accaduto e successo in quel nuovo mondo <Ora, i due principali divieti in questo villaggio è parlare con gli schiavi Uchiha delle altre famiglie e fare menzione dello sterminio dei clan Chikamatsu, Senjuu e Kakuzu. Violate questi divieti e le conseguenze saranno spiacevoli> concludendo la sua disamina mentre Katai si porta all'ingresso del vicolo. I suoi occhi si affacciano sulla piazza, la gente si muove, tanti i popolani presenti ed ognuno di loro porta una fascia sul braccio con il simbolo del clan Nara ma molti di essi sono seguiti da un'ulteriore figura, un uomo od una donna completamente vestita di stracci sulla cui schiena è presente il simbolo del clan Uchiha. Non possiedono nient'altro, neanche dei sandali o delle scarpe, sono sporchi, feriti spesso e volentieri e tra questi schiavi il giovane può avvedersi di una persona a lui nota. Akainu, martoriato ma con il capo abbassato, sguardo spento mentre segue il proprio padrone portando le sue buste della spesa. [GDR GO!]

22:47 Shiroichi:
  [Strade] Il ragazzino ascolta le parole dell'uomo con attenzione e non può credere alle proprie orecchie <Sì, è decisamente un genjutsu> afferma sottovoce mentre anche lui si decide a compiere il mezzo sigillo della capra nel tentativo di richiamare l'energia fisica e quella spirituale le due sembrano due campi magnetici dai poli opposti, si attraggono e si respingono in una danza senza fine mentre il giovane Nara tenta di dargli stabilità al centro del plesso solare tentando di richiamare a sé il chakra, ha bisogno di utilizzare il rilascio illusorio, e per quello c'è bisogno del chakra. Risponde poi a Katai <Cosa vuoi che ne sappia io, l'esperto di Genjutsu sei tu> ridacchia il ragazzino canzonando un po' l'amico per quella domanda che gli sembra un po' banale. L'uomo menziona prima delle tribù esterne alle mura e poi il nome del leader di questa strana Kagegakure. La bocca si spalanca, cosa cavolo si è fumato il genjutser? Chiunque conosca un pochino la sua famiglia sa che chi porta i pantaloni in casa è sua madre! <Takumi Nara è mio padre> dice il ragazzino rivolto a quel ninja <Sono Shiroichi Nara> non c'è ovviamente presunzione nelle sue parole, semplicemente rende nota la cosa al ninja e ai suoi compagni, dopotutto Katai è venuto a casa sua sempre quando i suoi genitori non erano presenti e di conseguenza non li conosce. La storia di quel villaggio è strana, suo padre che l'ha fondato, ha sterminato vari clan e reso schiavi gli Uchiha, questa cosa è totalmente fuori di testa, ma in qualche modo il ragazzino ne è incuriosito; della serie, vediamo dove vuole andare a parare. Se il richiamo del chakra dovesse andare a buon fine anche lui seguirebbe Katai al di fuori di quel vicolo prestando però sempre un occhio a quello strano ninja.[SE Chk on][1/4 Movimento | 3/4 Impasto Chakra] [Equip: 2 Kunai, Armatura anbu -maschera e ninjato, 1x fumogeni, 1 x tonico curativo, 2 x tonici chakra, guanto tecnologico]

22:48 Ahmya:
 Osserva quei due parlare di lei ed agitarsi. Per qualche istante i suoi occhi restano semplicemente su compagni di avventure per godersi la scena, inspira ancora profondamente lasciando che i polmoni possano riempirsi ed è forse per questo che non batte ciglio alle parole altrui,. Oh sì quello è decisamente un viaggione, è sicura che il suo clan non sia stato sterminato. Mentre trattiene il respiro sposta lo sguardo su ciò che sta fumando: o forse fuma perché il suo clan è stato terminato e gli altri sono dei viaggioni? Per qualche istante tutto nella sua testa va a confondersi. Mette in discussione tutto ciò che crede di sapere e pure lo fa senza mai perdere quello stato di pace e quiete che la caratterizza. Si fissa nuovamente verso Katai, unico che al momento potrebbe aiutarla <tanto per capire> replica <io e te ci conosciamo in una kagegakure senza tutti sti simboli vero?> la prima domanda è proprio rivolta a loro, giusto per iniziare a districarsi nei fumosi pensieri, quale delle due è realtà e quale è un viaggione. Sì insomma lei fuma per stare calma vista la distruzione del suo clan alla quale ha assistito, non proprio uno sterminio ma quasi. Quindi capire ciò che è reale e ciò che non lo è partendo da questo presupposto non è per niente facile. Non è una stupida, tace bene la sua appartenenza al clan, le maschere nascoste al sicuro sotto tutti quegli strati. Silenziosa e riflessiva eccola buttare fuori il fumo ancora una volta, ora che i suoi polmoni bruciavano e rischiavano di andare a fuoco <senti ma un medico dove lo posso trovare?> ecco l’unica domanda che le viene. Ora visto che non sa più a cosa affidarsi le resta una sola consapevolezza: la scatolina con il fumo è con lei e dai suoi ricordi sta avendo problemi a reperirla legalmente dall’altra parte, quindi un tentativo potrebbe anche essere utile <e soprattutto l’erba per il disturbo da stress post traumatico è gratis giusto?> sorride sorniona verso lo sconosciuto. Quel posto non le fa ne caldo ne freddo, ancora sospesa in quel limbo di incertezze quale è al momento. Se tutto fosse reale e il suo clan fosse stato tutto sterminato? Non le piacerebbe, ma non è che cambierebbe poi molto da adesso visto che la parte di clan con cui viaggia lei è stata sterminata in effetti, a salvarsi solo un paio di anziani ed il suo gemello, che differenza fa? Ha comunque perso tutto. La verità è che la droga le viene data proprio per sedarla e non solo per quel desiderio inquietante di dolore e corruzione ma proprio perché senza non saprebbe convivere con il passato e finirebbe solo per perdersi nella sua stessa mente, sarebbe un vero e proprio pericolo. Scuote appena la testa <andiamo?> domanda quindi ai due compagni <anche tu Shiroichi, puoi venire se vuoi diventare mio amico, gli amici dei miei amici possono essere anche miei amici> sorniona e con il solito modo di agire lo osserva. Non la migliore delle alleate in questi casi [chk on]

Shiroichi d100. da 0 a 50 cattivo, da 51 a 100 buono

Shiroichi tira un D100 e fa 77

23:00 Katai:
 Lo scenario potrebbe essere utopico , per alcuni, distopico, per altri. Rimane il fatto che qualcosa non quadra e quel qualcosa si palesa ai suoi occhi quando termina il suo incedere verso il fondo del vicolo, ma ancor prima alle sue orecchie con le parole del ninja che li ha, in qualche modo, accolti. Le sue forze psicofisiche divampano nel proprio torrente circolatorio, ad esse adibito, donando nuovo vigore alle membra, nuova lucidità alla mente. < ... > Non un fiato in risposta allo shinobi da gli abiti insoliti - almeno per lui che, di vecchi ninja, non ne ha mai visto l'ombra, troppo piccolo per ricordarli nei loro abiti più comuni e conosciuti. Le mani, però, rimangono lungo i fianchi, oscillando al ritmo dei passi, almeno fin quando non s'arresta, attonito. Stendardi scivolano lungo le facciate degli edifici, sui quali capeggia il simbolo del clan Nara, proprio come confermato da Shiroichi. I due divieti elencati riecheggiano nella mente del giovane Uchiha, ma non comprende a pieno la loro portata fin quando non scorge, dietro le figure dei passanti, quella sagoma conosciuta, sfregiata, proprio come quella che l'ha accompagnato sin lì ed ora si trova una spanna dietro la sua schiena. < Shiroichi-kun..> Richiama il parigrado, non prima di aver alzato un indice, pallido e teso e adunco, in direzione dell'Uchiha che dal capo chino. < Non è Akainu quello ? > Bisbiglia, in un sussurro trasecolato. < Vuoi dubitare anche di questo ? > Una domanda per un'altra, è la sua unica risposta per Ahmya, alla quale rivolge una breve occhiata, quasi per sincerarsi che i suoi occhi bicromi siano sempre gli stessi. < 'Tuo padre' ?> Blatera , verso il Nara del team, l'unico che conosce, in realtà. Ah no, c'è anche Furaya. < Chiedigli di parlare con Akainu, forse lui può dirci qualcosa..> Propone, sfruttando già la situazione a proprio vantaggio, o almeno così spera. < Anzi, no, ho già visto e sentito abbastnaza. > Sì, non può sopportare oltre quella messa in scena, non quando c'à già molta gente che soffre e chiunque li abbia gettati in quell'illusione è chiaramente colpevole di uno scherzo di cattivo gusto. Eccolo dunque che TENTEREBBE di adoperarsi affinchè possa uscire di lì, da quel sovvertimento di chakra che li vede tutti vittime innocenti. Andrebbe a comporre il sigillo della [CAPRA] concentrando le proprie energie in un'onda contraria ed opposta che PROVEREBBE ad espellere all'esterno del proprio corpo, attraverso tutti gli tsubo di cui dispone, nel tentativo di interrompere l'assedio energetico di cui, potenzialmente, potrebbe essere vittima. [Chakra 30-3(Rilascio) /27/30][Rilascio Illusorio 3/4][Equip: kunai x1|tonico curativo x1|tonico chakra x2|fuuda con tronchetto x2]|

Shiroichi richiama correttamente il suo chakra ma fa un'errore, inconsapevolmente, rivela la sua identità. Le verdi iridi del ninja si assottigliano, divengono pari a due fessure scattando velocemente contro il Nara, una velocità tale da non esser visto da nessuno dei presenti, svanisce e riappare. In un attimo Shiroichi si ritrova sollevato da terra preso il collo, sbattuto contro il muro alla sinistra del ninja. L'impatto della schiena è forte, forte tanto quanto la presa dello shinobi le cui dita vanno a stringersi intorno a quel collo <Il figlio del leader supremo è morto, divorato dalle chimere insieme a sua madre. Spacciati ancora una volta per lui e verrai condannato a morte davanti a tuto il villaggio> le dita si aprono lasciandolo andare. Il collo mostra i segni di quella stretta, la forma della mano risulta ben visibile ad occhio nudo e grazie a ciò, Shiroichi faticherà a respirare, la tosse incombe inevitabile mentre tenta di riprendere il proprio regolare respiro. Il ninja rivolge il proprio sguardo ad Ahmya, piega il capo di lato facendo schioccare appena il collo, le ossa emettono un suono a dir poco fragoroso <In ospedale signorina, dove li vuole trovare? Ce n'è uno nel distretto di Kusa e uno nel distretto di Konoha ma da questo punto del villaggio, quello di Kusa è più vicino. Il dottor Rasetsu Kokketsu è il primario della struttura ed il miglior medico di Kagegakure> fornendo altri dettagli su quel nuovo mondo, pronunciando nomi magari sentiti, magari sconosciuti ma si tratta di figure le cui vite si ambientano in quel mondo. La realtà è stata palesemente modificata o forse no? Forse si tratta di qualcos'altro? Chi lo sa <L'erba? Quella è stata legalizzata 10 anni fa, la vendono in tutti i negozi, non c'è bisogno di una prescrizione medica> e nel dirlo sorride tirando fuori un pacchetto di sigarette, lo sbatte verso l'alto ma ciò che ne esce è un vero e proprio spinello <E' stata una delle prime decisioni del leader supremo per combattere la criminalità e in particolare lo spaccio> porta lo spinello alla bocca accendendolo tramite un semplice accendino. Inizia a fumare senza porsi troppi problemi ascoltando le parole scambiate, sentendo un nome in particolare e poi quel rilascio illusorio. L'esecuzione è giusta ma nulla succede, quel mondo non cambia agli occhi di Katai, resta uguale <Evitate di indicare gli Uchiha schiavi> ammonimento nei confronti di Katai <Quella è la loro punizione, devono essere trattati come fantasmi. Sono esseri senza più vita ne diritti> detto ciò s'incammina avvicinandosi ad Ahmya, si porta frontalmente ad essa bloccandone la strada <Se desiderate un posto dove dormire, vi offro casa mia, signorina...come vi chiamate?> guardandola negli occhi e si, ha iniziato a marpionare. [GDR GO!]

23:24 Ahmya:
 Si limita a fissare Katai dopo quella risposta <sì> un’affermazione che giunge semplice, coincisa e soprattutto onestamente senza che il tono mai si modifichi, pare davvero che nulla possa turbarla. Osserva poi la scena e quel che succede a Shiroichi, impassibile lo guarda venir preso al collo, venir attaccato e non muove un muscolo, solo sorride quasi divertita con un lieve cenno di sfida verso Katai come a voler riprendere il loro discorso, cosa pensa di fare ora? <Oh ma davvero?> viene distratta dalle parole che vengono poi rivolte in sua direzione. Oh beh l’erba legale ovunque è una gran bella notizia, a questo punto però le ì ben chiara quale sia la realtà e quale no. Anche il nome di Akainu riconosce e decide di tacere, fatta sì ma non stupida. Meglio prendere tutto ciò che viene con filosofia e rieccola portarsi alla bocca quella pipa mentre gli occhi, di due differenti colori, si posano sullo sconosciuto <e dimmi a casa hai delle manette e dei coltelli?> sorride sorniona come sempre, notare lo sguardo sul suo corpo non la infastidisce è ben consapevole di come appare ed è per questo che conosce anche molto bene quanto sia attraente, non si stupisce che qualcuno la stia invitando a passare la notte in compagnia. Quella frase potrebbe poi risultare anche strana ma la semplicità con cui pronuncia quelle parole, il sorriso non è ben chiaro quanto sia uno scherzo e quanto invece ci sia di serio, lei si limita a star lì, con il fumo che le pervade i polmoni e poi eccola sbuffare in faccia al suo interlocutore ancora una volta. L’idea di sfruttare il momento per comprare della droga viene semplicemente accantonata quando si prospetta la possibilità di una nuova vittima, lo osserva con più attenzione ora, quella pelle quando deve essere bello sfregiarla? Donarle nuova bellezza attraverso tagli e bruciature? Oh sì pure poesia. Sorride mentre questi pensieri corrono per la testa. Di quel mondo non ha capito molto, solo che i loro nomi sono più o meno conosciuti e considerando il suo clan di apparenza beh <io sono Gisei> il nome della sorella maggiore, morta prima di arrivare a Kagegakure, non hanno mai abitato a Kusa nel periodo dell’alleanza, loro erano rimasti isolati ad Ame e spera che questo basti <Kyandi> aggiunge infine un cognome a caso, caramella niente più che meno l’altra cosa che si porta sempre dietro, caramelle molto speciali ma pur sempre dolcetti innocenti no?[chk on]

23:29 Shiroichi:
  [Strade] Il Chakra del Nara viene correttamente attivato, ma non fa nemmeno in tempo a sentirsi rinvigorito da quella energia che l'uomo che prima distava da lui qualche metro gli si para contro prendendolo per il collo impedendogli di respirare e rivelandogli altre informazioni di quel mondo distopico. Lui e sua madre sono morti mangiati dalle chimere. Il ninja lo lascia andare facendolo cadere sul posto in piedi e lasciandolo senza fiato e con una tosse difficile da controllare, il respiro mozzato da quella presa così salda fatica a tornare ad uno stato normale per qualche secondo e gli occhi del Nara si riducono a due fessure mentre guarda l'uomo con astio. Risponde prima a Katai tra un respiro e l'altro <è un'illusione non ci sarebbe utile parlare con lui> gli dice in un soffio poi ad Ahmya <Non ci conosciamo ma questa non è la kagagakure in cui viviamo, poco ma sicuro>. Si gira verso l'uomo nuovamente e pensa a come portare la situazione a proprio vantaggio <Sei un servitore dei Nara, non un Nara purosangue, vero?> gli domanda cercando di impostare il suo tono in modo da risultare superbo e altero nei confronti dell'uomo <Sai usare il kagemane?> continua a guardarlo; se il genjutser vuole giocare a cambiare la realtà perché non dovrebbe provarci anche lui? <Mia madre è morta ma io mi sono salvato> dice sfruttando la bugia di quell'uomo per crearne un'altra <Posso provarti che sono un Nara, e visto che servi il clan credo che ti sia impedito ferirne o oltraggiarne qualsiasi membro, sbaglio? O mio padre ha cambiato questa legge in mia assenza?> che il gioco abbia inizio, il bluff del Nara avrà effetto? Chi lo sa? nel frattempo lui compone il sigillo del ratto nel tentativo di attivare la propria innata di clan, teoricamente questo dovrebbe bastare a mettere il trio in una posizione di vantaggio in questo mondo dove a quanto pare il clan la fa da padrone. Il chakra del ragazzino viene lentamente ma inesorabilmente portato prima alla punta dei piedi e sotto le suole, in seguito il genin tenta di far straripare quella energia al di fuori dai propri limiti corporei e a farla confluire nella sua ombra, se tutto questo dovesse riuscire l'innata del Nara dovrebbe ora essere attiva.[SE Hijutsu Nara liv 1][3/4 Se attivazione innata] [Chk: 29/30][Equip: 2 Kunai, Armatura anbu -maschera e ninjato, 1x fumogeni, 1 x tonico curativo, 2 x tonici chakra, guanto tecnologico]

23:35 Katai:
 La realtà non muta, nulla si diluisce nell'onda di chakra che emana e disperde. Quale che sia l'illusione, pare troppo forte per essere dissipata in quel modo. O forse non è un'illusione ? Tutto accade troppo in fretta per essere percepito: il ninja s'infuria, visibilmente, finendo per attaccare Shiroichi , schiacciandolo contro il muro del vicolo, sollevandolo da terra come nulla fosse. < NO ! > La reazione è istintiva, impulsiva, non degna di uno shinobi dall'alto controllo emotivo, ma di un amico, piuttosto, che condivide ben più di un legame di lavoro con il parigrado Nara. La mano si tende, sollevata verso i due contendenti, come se volesse davvero far qualcosa, come se potesse davvero farlo, ecco, ma ben presto si riabbassa, tornando sul fianco, mentre le dita si stringono in un pugno, tradendo la millesima parte di un nervosismo latente,altrimenti impalpabile. Lo sguardo cade sull'Anbu, lì a terra e verso quest'ultimo si dirige, appena il ninja sconosciuto si preoccupa più di Amhya che del presunto figlio del leader supremo. TENTEREBBE di avvicinarsi a Shiroichi, per sincerarsi delle sue condizioni ed in tutto ciò non nota lo sguardo di della Kakuzu, troppo distratto dalla sorte del compare. < ?! > Questi pare riprendersi a dovere, tanto da finire per inscenare un bluff di cui solo i presenti potrebbero essere a conoscenza o forse anche chi ha creato tutto quello. Eppure sta al gioco, salvo torcere lo sguardo in direzione di Akainu, qualora potesse ancora vederlo, per sincerarsi delle sue condizioni, ma lasciando che il monito del ninja non venga ignorato, a maggior ragione ora che Shiroichi sembra propendere per qualcosa di totalmente diverso dal proprio rilascio illusorio. Stare al gioco, ecco cosa. < Gisei..?! > La richiama, non senza qualche difficoltà, quasi volesse riportarla all'ordine, ammesso che sia possibile. [CHakra 27/30][Equip: kunai x1|tonico pf x1|tonico chakra x2|fuuda con tronchetto x 2]

Il loro continuo parlare di Genjutsu non passa inosservato attirando le attenzioni dello shinobi <Illusioni? Qui non c'è nessuna illusione in corso, fosse così lo sapremmo. Il leader supremo ha preso molte precauzioni su questo> non è un leader sprovveduto questo Takumi ma se è il padre di Shiroichi è simile a quello vero? Oppure anche lui è una versione totalmente opposta? Non possiamo saperlo per ora. Katai corre in aiuto del proprio compagno comportandosi da amico, preoccupandosi non solo per lui ma anche per i membri del proprio clan incatenati alla schiavitù. Lo shinobi del suono nel mentre flirta con la nostra Kakuzu invitandola a dormire da lui, ricevendo in cambio una domanda insolita accolta con un sorriso sadico in viso <Ho tutto l'occorrente> pensando di trovare una certa affinità con la controparte <Piacere Gisei, io sono Yusuke Urameshi> un nome altisonante, non c'è che dire ed infine è Shiroichi ad alzare la voce. Nuovamente il busto si volge alla volta del ragazzo, le verdi iridi lo fissano con una maggiore intensità <Tutti siamo servitori dei Nara qui, non vuol dire che siamo tutti parte del clan Nara> gli sembra di parlare chiaro eppure il genin continua con il suo dire. Viene guardato, viene fissato mentre l'ombre si inspessisce divenendo più scura <No se vanno contro la legge e tu lo stai facendo, ti spacci per un Nara che non sei> avvicina le mani tra loro facendo schioccare le nocche prima della destra e poi della sinistra. Si sta preparando a combattere quando la porta dello studio di tatuaggi si spalanca mostrando l'interno dello studio e di nuovo la canzone, la dolce melodia riecheggia nelle loro menti. Le luci al neon si accendono, una voce parla "E' proibito cambiare l'equilibrio del Multiverso" il sonno giunge, un sonno pesante, l'oscurità li avvolge ancora ed ancora miriadi di luci intorno a loro, cadono verso un punto bianco, cadono senza freni. Un battito di ciglia e sono li, in quel vicolo, è sera, il centro è movimentato, gli stendardi sono spariti. Tutto è come l'hanno lasciato salvo per un unico dettaglio, lo studio di tatuaggi è sparito, al suo posto c'è solamente il muro di quel palazzo e niente più. I nostri eroi sono a terra, la pipa di Ahmya è ancora accesa per qualche strano motivo, tutto sembra essere tornato alla normalità ma il collo di Shiroichi porta il segno di quella presa, la forma arrossata della mano intorno ad esso e non solo. Tutti e tre sul lato destro del collo si ritroveranno impresso un simbolo nero perfettamente visibile, un pentagramma ovvero una stella a cinque punte racchiusa in un cerchio. Davanti a loro, all'inizio del vicolo, si erge una figura, si tratta di un'anziana signora dai capelli grigi, occhi grigi, naso grosso ed un vestito da sera totalmente blu. Al di sopra di tutto una mantella nera con cappuccio abbassato <Non fate troppo rumore quando mi verrete a cercare> lasciandosi andare in una risatina divertita prima di svanire in una coltre di fumo. Cosa è successo veramente? Ma soprattutto, quali conseguenze avrà quest'esperienza? E' stato tutto vero? Tutto finto? Scopriamolo. [END]

00:12 Shiroichi:
  [Strade] Il ninja del passato continua a parlare dando altre informazioni riguardo quel mondo, il suo bluff non sembra riuscire e il ninja sta nuovamente per attaccarlo scrocchiando le dita. Shiroichi stavolta non vuole farsi cogliere impreparato e portando nuovamente le mani al petto inizia a comporre il sigillo del ratto, se quell'uomo non crede al suo bluff senza prove allora è il caso che gliele dia, il controllo dell'ombra dovrebbe bastare; ma proprio mentre fa questo pensiero le luci dello studio di tatuaggi si accendono e una voce riecheggia nella sua testa. Ancora una volta le sue palpebre si fanno pesanti e si ritrova a dormire e a cadere. Riapre gli occhi e si ritrova disteso nel vicolo, ancora una volta con le luci della città accese e la luce lunare che filtra tra le nubi. Si rialza e si guarda intorno <Cosa è successo?> sarà colpa del fumo passivo di Ahmya? Il Nara si guarda intorno e nota che lo studio di tatuaggi è sparito lasciando il suo posto ad un muro di pietra. Il ragazzino si assicura poi che il duo Kakuzu/Uchiha stia bene mentre si tocca il collo ancora dolente per quella presa così salda di quell'uomo. Prende il cellulare e attiva la fotocamera per vedere se l'indolenzimento al collo è riscontrabile anche da un qualche segno o una tumefazione ed effettivamente è così. Nota poi con suo sommo stupore un'altra cosa un pentagramma tatuato sul suo collo, al lato destro per la precisione, è stupito e non se lo spiega, chissà cosa cavolo è questa cosa? I suoi pensieri vengono bloccati però dall'apparizione di una donna anziana all'inizio del vicolo, andarla a cercare? Perché cos'è quel simbolo? A cosa serve? Fa per dire qualcosa alla donna ma quest'ultima sparisce in una nuvola di fumo prima che il ragazzo riesca anche solo ad articolare una sillaba. Prima di andare via il Nara controlla anche il collo degli altri due e nota che anche loro sono stati marchiati. Assicuratosi delle loro condizioni poi prende la sua strada tornando verso casa con più dubbi che risposte, in testa un solo pensiero: "Devo chiedere a Shizuka" dopotutto lei è più esperta di tatuaggi e nella sua testa probabilmente sa anche se è possibile capire cosa quel marchio comporti. Quando sarà abbastanza lontano per non essere sentito da nessuno dirà a bassa voce <Devono smetterla di genjutsarmi e tatuarmi...>[END]

Attirati da una dolce melodia, i tre finiscono in un qualcosa di strano. Si ritrovano in un mondo diverso dove i Nara sono al comando ma non solo; gli Uchiha sono ridotti in schiavitù e numerosi clan sterminati. La prima ipotesi è quella di un genjutsu ma il rilascio non funziona; tornano al loro mondo con un simbolo impresso sul collo ed una vecchia come monito. Cosa sarà mai successo?

CONSEGUENZE ON
Tutti e tre ogni volta che avranno a che fare con qualcosa di inerente ai clan Uchiha, Nara e Kakuzu come sentire il loro nome, parlare con qualcuno di loro (se se ne conosce l'identità), sentirli nominare in qualunque, avranno visioni frammentate del mondo da loro visitato scambiando ciò che stanno vedendo con quello che hanno visto fino a non riuscire a distinguere più la loro realtà da quella alternativa.

OFF
Un semplice ambient, come detto, di prova per poter mettere in scena questa cosa. Spero vi sia piaciuto abbastanza da poterlo, in futuro, continuare!
Per maggiori info sulle conseguenze, contattatemi pure

GG a tutti.