Una piacevole chiacchierata con un piccolo sole
Free
Giocata dal 10/11/2022 21:53 al 11/11/2022 00:49 nella chat "Chiosco di Ramen "
[chiosco] effettivamente, il chiosco di ramen di Ichiraku è un ottimo posto dove ficcarsi quando fuori piove e stai tornando dopo una sessione di allenamento coi fratellini più piccoli (e più talentuosi di te per molti versi) e il papi che vi porta tutti a mangiare fuori per festeggiare un'altra settimana di allenamenti andata bene. Magari non per te, come detto prima tu sei il meno dotato della famiglia eppure eccoti lì, a mangiare e a fare il fratello maggiore; almeno fino a quando gli altri quattro non decidono di andarsene e tu invece scegli di rimanere ancora un po', indugiando sulla scodella e terminandola solo alcuni minuti dopo che sono andati via tutti gli altri biondi. Takemaru sta seduto su uno dei sei sgabelli, il secondo a partire da destra e rotea le bacchette tra le dita mentre la scodella vuota fuma ancora davanti a lui; guardandolo così si direbbe un ragazzo piuttosto piccolo: circa un metro e sessanta per un corpo piuttosto magro. Indossa un paio di calzoni dotati di tasche grandi, sia sui lati che sul posteriore, mentre la giacca è composta di materiali diversi cuciti insieme: uno più elastico e leggero per le maniche e uno più spesso e pesante per il torso. Nessuna tasca lì. I colori sono simili ad una texture mimetica adatta al clima Konohano, riprendono difatti le colorazioni e le dimensioni delle foglie tipiche del bosco <ancora una!> esclamerà quello, in direzione dell'oste che eventualmente, partirà a preparare una nuova scodella di ramen [Ichiraku] Ha fatto il punto della situazione con Satori riguardo ai progressi del lavoro al negozio di tatuaggi di Kusa. Di come la voce si stia spargendo della possibilità di fare tinte estrose oltre che tatuaggi e piercing ora, anche se non sembra che la gente ancora si affidi troppo. Però il fatto che un membro della Shinsengumi scelga proprio il suo centro per farsi trattare non può essere una pessima pubblicità. O per lo meno il suo capo la pensa così. L'ora è tarda, inoltre ha iniziato a piovere e lei sa per certo che Kan non è a casa, quindi non ceneranno insieme, perciò a scelto di fermarsi da Ichiraku e prendersi un Ramen, considerato il freddino che incomincia a farsi sentire. La nostra rossa quindi si approccerebbe al chiosco appena prima che i fratelli del biondino al tavolo si allontanino, riuscendo a scorgere quella piacevole unità familiare prima di trovare un posto poco distante, al bancone. La Kokketsu indossa dei jeans strappati in più punti, degli anfibi neri ai piedi e un lungo giubbotto nero, con il cappuccio dal pelo marroncino. Sulle spalle ha uno zainetto della medesima tinta, che viene poggiato a terra accanto al suo sgabello, prima di prendere posto andrebbe a rimuovere anche il sorpabito, andando a disvelare una maglietta nera a manica lunga, che davanti sembra normalissima ma lascia la schiena completamente scoperta, così che il gigantesco tatuaggio che ha su di essa sia ben visibile: ali di farfalla che partono dai lati della spina dorsale per coprire appunto tutta l'epidermide, tinte di oro all'esterno e blu all'interno. I capelli rossi e lunghi sono raccolti in uno chignon alla Eva Kant che lascia sfuggire solo la frangetta, da esso però dipartono dei fiocchi che sembrano essere delle ali di farfalla. Questi animali sembrano ridondanti sulla ragazzina alta un metro e cinquantacinque, tant'è che si trovano anche sui lobi delle orecchie, due per lato in forma di orecchini oro e blu, e sulla collana che si intravede sulla maglietta nera. Inoltre in cima all'orecchio sinistro vi è un anellino dorato. Aprirebbe le labbra quasi contemporaneamente a Takemaru, ordinando per se, convinta che l'oste le stia dando l'attenzione: << Un ramen di manzo grazie! >> Il tono di voce è cortese e pacato, però appunto si sovrappone un poco alle richieste altrui. [Chakra ON] [chiosco] In effetti la voce di Takemaru risulta potente, allegra: tutto in lui sembra poter cominciare a splendere e brillare da un momento all'altro; come una lampadina pronta ad accendersi non appena volti lo sguardo. Il biondo oro dei suoi capelli sfuma verso ogni punta ribelle con tonalità di rosso e arancione, come se mancasse solo un riflesso a colpire quella chioma per trasformare un tramonto in un sole di mezzogiorno <oh?> lei è arrivata, e sedutasi vicino a lui hanno ordinato praticamente insieme per cui non sa bene se l'oste alla fin fine lo ha ascoltato <un ramen di manzo, anche per me!> esclama quindi; a conferma del suo ordine <doppio!> si volterà a guardare la ragazza subito dopo: un enorme sorriso corre da lato a lato di un viso comunque molto giovane mentre i due grandi occhioni color oro, s'infiammano grazie alla luce delle lanterne che esaltano dei riflessi rossi e arancioni, riprendendo il colore dei capelli: è come guardare da due grandi finestre che danno direttamente sullo spazio, come se stessi guardando il sole senza pericolo di bruciarti, seppure in fondo in fondo quasi si può notare una fiammella <ottima scelta!quello col manzo è davvero ottimo!> concluderà quindi, dal nulla, osservando la ragazza con quei due grandi occhioni spalancati e un luminosissimo sorriso [Ichiraku] Quella coincidenze fa si che il sangue si rivolga verso le guance, facendole diventare leggermente viola. Lei non ha la prontezza dell'altro di rispondere perciò lo ascolta mentre ripete il proprio ordine. La testolina rossa verrebbe voltata in direzione altrui, piegata leggermente in avanti come a scusarsi: << Chiedo scusa non volevo parlare sopra il suo ordine. >> Ovviamente gli da del lei, come fa semrpe con qualcuno che le è completamente sconosciuto, non importa l'età che questo soggetto dimostri a quanto pare. Però quando la testolina viene rialzata si ritrova davanti un sorriso decisamente luminoso, così come lo sguardo. Una piccola macchietta felice in quel mondo oscuro e tetro. Inevitabilmente si ritrova a sorridergli indietro, lei che sostanzialmente porta l'ottimismo in giro per Kagegakure da un bel po'. Viene incalzata dall'altro in maniera gioviale, perciò decide di rispondere in maniera altrettanto serena: << In effetti è quello che preferisco! Sarà perchè è il più saporito! >> Insomma alla fine sta parlando con uno sconosciuto dei tipi di Ramen. << Viene qui di frequente? >> Insomma sono seduti molto vicini e lei non ha una compagnia. Quel tipo sembra abbastanza solare per poterci fare due chiacchiere senza rischiare di dover litigare con qualcuno oppure doversi difendere da qualche attacco. Nel frattempo il povero Ichiraku si sta adoperando per preparare il tutto che dovrebbe comparire davanti ai nostri commensali in qualche minuto. Il visino tondeggiante della Chunin resterebbe comunque rivolto all'altro, in attesa di risposta. [Chakra ON] [chiosco] l'altro ragazzo si ritrova a guardarla: l'abbigliamento del biondo risulta decisamente più coprente e caldo, a partire dagli stivali imbottiti (simili in tutto e per tutto a quelli di lei invece) fino alla giacca che sembra sì aderente, adatta ad allenamenti ed operazioni di vario genere, ma anche questa se si guarda sotto le maniche in tuta sembra essere bene imbottita insomma..sembra uno che odia il freddo; forse a causa di una temperatura corporea più alta da dover mantenere <hm hm!> farà quello scuotendo il capo alle sue scuse <non preoccuparti, va bene così!> ha avuto l'occasione di ripensarci e ordinare un doppio anzichè una scodella normale quindi gli è andata bene, diciamo di sì! Poi lei risponde al suo commento sul ramen di carne e lui si ritrova ad annuire nuovamente, gli sfugge una risata <è il mio secondo piatto preferito!> esclama quello, ponendo una mano davanti a sè, con indice e medio alzati per indicare appunto, il numero due. La voce rimane squillante, lo fa senza pensarci, è come se non avesse toni più "dolci" della voce e non si sforzasse a parlare a quella maniera <mi chiamo Takemaru!dammi pure del tu!> piccolo inchino con la testa <oh sì, spesso dopo gli allenamenti mio padre mi porta qui con i miei fratelli!> ride di nuovo <sono più piccoli di me..ma già più bravi!> [Ichiraku] Le scuse vengono accettate in maniera serena per poi tornare a parlare di cibo, sottolineando come quel ramen sia il suo secondo piatto preferito. Gli occhi si spalancano incuriositi dai gesti e i modi spontanei di quel ragazzo che si trova innanzi: << Quale sarebbe il suo piatto preferito allora? >> Ancora usa quel lei impersonale, in fondo non ha avuto istruzioni di comportarsi diversamente ancora. Gli abiti altrui sembrano effettivamente molto più pratici di quelli della rossa che in fondo indossa i propri solo perchè doveva andare dal capo e lei sa che quell'uomo la preferisce sempre 'in divisa'. Ad ogni modo poco dopo il biondino si presenta, cambiando le carte in tavola e rendendo quella conversazione il più informale possibile. Però non c'è dubbio che quell'energia sia contagiosa, perciò il sorriso permane sul viso della sangue nero. << Piacere, Shizuka Kokketsu, ma Shizuka basterà. >> Di nuovo il capo rosso viene inchinato in segno di saluto per quella nuova conoscenza acquisita. Ne ascolta il dire, interessata in parte, avendo incrociato la famigliola all'ingresso quasi. << Siete in tanti fratelli? >> La prima domanda che viene posta è questa, forse perchè quell'argomento è venuto fuori recentemente anche con il Nara. << Io sono figlia unica invece! >> Il tono si fa più gioviale, sale anche un poco il tono, divenendo più simile all'altrui. << Hai appena finito di allenarti quindi? >> Seconda domanda, curiosità semplice e spensierata, mentre compaiono davanti ai commensali due ciotole di ramen di manzo fumanti, con le bacchette annesse. [Chakra ON] [chiosco] si ritrova quella domanda davanti: qual'è il primo? Takemaru ride, lo fa con trasporto, sonoramente <una cosa che cucina spesso mio padre: dei panini allo yogurt farciti con la verdura!Li fa molto speziati, con il peperoncino e un sacco di altra roba!> insomma, avevamo dubbi che a lui piacesse il piccante? In effetti si è scordato di domandare il peperoncino nel ramen, che arriva doppio così come lo ha chiesto lui; è quindi lì che inforcherà le bacchette pronto a dare battaglia a quella grande quantità di cibo caldo tutto per lui <anche per me è un piacere Shizuka!> farà un altro leggero inchino, prima di tornare a raddrizzarsi e a fronteggiare la scodella sul bancone, dandole quindi il profilo e muovendo lo sguardo un poco verso l'alto alla domanda sui fratelli: il biondo si trova di nuovo a ridacchiare mentre annuisce <sì, siamo quattro in tutto; tutti iscritti all'accademia> fa una pausa <il giovedì è un giorno in cui ci alleniamo tutti insieme, io, i miei fratelli e mio padre> pausa, la guarda sempre sorridendo, fino a ridere ancora un'altra volta <alla fine, veniamo qui a mangiare!dipende poi ovviamente dall'ora> ride <oggi abbiamo finito presto!> [Ichiraku] Scopre una pietanza nuova, una sorta di panino con lo yogurt che sembra una specialità del padre del presente Konohano. << Il mio piatto preferito in assoluto sono i Takoyaki! >> Dice quasi con fierezza, come se essere dipendente da quelle palline di polpo fosse una cosa positiva. Però non riesce a comprendere al volo che l'ingrediente preferito dal biondo sia proprio il peperoncino. Quando lui si appropria delle bacchettine, farebbe lo stesso, separandole in maniera educata per poi fare un piccolo inchino con il capo verso il piatto fumante. Esse verrebbero immerse nella brodaglia, andando a smuoverne un poco il contenuto, andando alla ricerca delle uova. Intanto le domande proseguono, a quanto pare sono una famiglia numerosa e serena tanto da allenarsi tutti insieme, anche con il padre che probabilmente fa loro da sensei personale. << Sembra divertente! >> Questo riesce a immaginarlo, un affiatamento tale da poter condividere quella routine felicemente insieme. << Quindi vostro padre vi insegna come migliorarvi? Siete tutti allievi? >> Si informa, in fondo lei ogni tanto ha il dovere di fare da Sensei ora che il suo grado è quello di un Chunin. << Anche io mi allenavo spesso coi miei genitori quando ero più piccola! Ora che vado in missione effettivamente capita meno frequentemente. >> Ci riflette, è parecchio che non si malmena con suo padre, forse sarebbe il caso di fare un incontro scontro con il buon vecchio Ryuki. << Allenamento breve oggi o siete stati bravissimi? >> Quella conversazione è veramente banale, però in qualche modo le fa passare la serata. [Chakra ON] [chiosco] le sorride di nuovo, ancora una volta annuisce con energia al loro scambio di battute: si somigliano in un certo senso entrambi hanno quella voce squillante e quel modo che ad altri potrebbe sembrare magari poco educato per via di quella tonalità di voce appunto così alta e squillante ma insomma, con loro due al bancone il locale sembra pieno e la cosa può anche fare piacere giusto? La guarda, ride ancora una volta <è comprensibile!anche a me piacciono molto> annuisce con energia, mentre lui sonoramente prende a mangiare dalla sua scodella, in segno di apprezzamento verso quel piatto cucinato per lui <uhm!lo è!> fa una pausa <tutti genin!> esclama lui, ridendo <principalmente con mio padre facciamo esercizio fisico!percorso a ostacoli> ascolta il suo dire riguardo i suoi vecchi allenamenti con i genitori; altra cosa che li accomuna dunque. Gli viene di nuovo da ridere <un'altra cosa da mettere tra quelle che abbiamo in comune allora> riderà di nuovo, facendo una pausa dal cibo mentre la guarda <non ho mai pensato a quando non avrò più tempo per farlo con gli altri e mio padre> sbatte le palpebre un paio di volte, mentre con espressione di sorpresa si volta di nuovo verso la scodella <uh? no, oggi è stato facile apposta, i miei fratellini volevano per forza venire qui a mangiare> e ride <quindi papà ha adattato l'allenamento> [Ichiraku] L'amore per i Takoyaki è universale, solo quel malato di Nobu cerca di evitarli per paura di ingrassare! Cosa che tra l'altro non è assolutamente possibile. Ma il discorso del cibo passa in secondo piano rispetto a quello del rapporto familiare e di come si articoli. << Come si chiamano i tuoi fratelli? >> La curiosità ancora una volta la fa da padrona, lasciando che una nuova domanda sorga. << Corsa ad ostacoli >> Mugugna fra sè e sè mentre prende quell'uovo e lo infila fra le labbra iniziando a mangiucchiare la propria pietanza. No nandrebbe a dir nulla mentre mastica avidamente, lasciando spazio al ragazzino di esprimersi e raccontare. << Beh non preoccupartene! Magari avrai sempre tempo per farlo! >> Finito l'uovo ecco che la voce cristallina si fa di nuovo sentire, anche se le bacchette si stanno avventando sui noodles. << Ma questo è imbrogliare! >> Si lamenta manco avessero fatto un torto a lei, che ritiene un mezzo allenamento una vera ingiustizia. Lo sguardo blu si concentrerebbe sul cibo, mangiando ancora qualcosina. << Quindi siete dei tipi abbastanza fisici tu e i tuoi fratelli? >> Chiede sempre più per curiosità che per altre ragioni, sembra che quella conversazione sia incentrata sul conoscere qualcuno di nuovo prevalentemente. << In che cosa sei bravo? Io sono molto portata per le arti magiche ad esempio! E per la medicina! >> Insomma sarà anche il caso di dire qualcosa di sè no? Sta parlando solo lui! Strano ma vero oserei dire, considerato la lunga lingua della Kokketsu! [Chakra ON] [chiosco] Hideaki
Jiro
Isamu
mentre lei domanda il nome dei fratelli lui mangia con tutta la calma del mondo: in fondo non gli dispiace la compagnia dell'altra e fintanto che sono lì insieme tanto vale metterci quanto più possibile e godersi al meglio il proprio pasto <i miei fratelli? Hideaki, che è un po' più piccolo di me, Jiro e Isamu!Loro sono nati insieme> insomma due gemelli <già, percorso a ostacoli!Più che altro serve a sviluppare appunto le capacità fisiche!> alza le mani, chiuse in due pugni all'altezza delle spalle mentre gonfia i muscoli delle braccia, che per quanto rispetto ad un uomo comune sono sviluppate, per un ninja non è davvero niente di che probabilmente. Alla sua lamentela scoppia a ridere <sei forte!hai ragione, lo penso anche io!> e ride, ride ancora fino a doversi tenere la pancia con la mancina, dato che la mandritta tiene le bacchette e di certo non se ne separa. Passa qualche istante prima di poter raddrizzare la schiena e guardarla <mio padre è un maestro di spada, cerca di insegnare a tutti noi quanto più possibile il suo stile> quindi sì, sono tutti molto fisici, diciamo <io?non sono bravo in niente per davvero> forse per una volta si può vedere una piccola ombra passare sul suo viso <ma non importa!anche se non sono molto bravo, sarà sufficiente passare ciò che conosco a quelli che saranno i novizi!> insomma, mica si da per vinto ecco <wow, la medicina!sei come un angelo della battaglia quindi!> esclama quello, tutto infervorato alla fine <ed è molto complesso da imparare?!> [Ichiraku] Ascolta i nomi dei fratelli, scoprendo che due sono perfino gemelli. Quando ne parla sembra immensamente fiero di loro per qualche motivo che alla ragazza è sconosciuto ma piacevole da osservare. Come brillantemente intuito la squadra Ginew di Konoha sembra essere un gruppo molto fisico. Il padre pare essere un maestro di spada e quindi cerca di tramandare questa nozione ai pargoletti. << Io sono pessima con le armi! Mancavo tutti i lanci di Kunai quando ero una Deshi! >> E' sempre stata pessima in quel campo, fortuna che ora se vuole lanciare qualcosa basta che lo crei con il proprio sangue per poi scagliarlo. Quando viene dichiarato l'imbroglio il biondino sembra concordare, ma quel fare spontaneo della Kokketsu pare portarlo a un eccesso di risa, che quasi fatica a contenere, toccandosi la pancia. Lei mangiucchi la pietanza che ha innanzi mentre l'altro si rabbuia un pochettino: << Abbiamo anche questo in comune. Io fino ai miei sedici anni non sono mai stata in grado di padroneggiare la mia innata. Mi sentivo la peggiore del mondo!! >> Insomma si sentiva incapace a dire il vero. << Se continui a fare del tuo meglio sono sicura che riuscirai a fare grandi cose! >> Gli sorride in maniera sincera, cercando in qualche modo di spronarlo a non smettere di provarci, anche se lui sembra già ben convinto di non mollare mai. E' quando poi lei menziona il proprio lavoro che l'altro si illumina, fornendole un titolo che nessuno le aveva mai rivolto e facendola diventare completamente viola in viso per l'imbarazzo. << Beh...bisogna studiare molto.. >> Boffonchia alla seconda domanda, ancora palesemente in difficoltà riguardo a quel commento. I cricetini in quella testa però andrebbero a presentarle una versione più veritiera di se stessa: << Diciamo più una farfalla della battaglia. Angelo non si addice ai miei colori. >> Insomma, si ricopre di Sangue nero per combattere, come può essere una creatura celestiale? [Chakra ON] [chiosco] ride di nuovo, è bello incontrare qualcuno di così simile a sè con cui chiaccherare, hanno passato le stesse problematiche d'altronde, anche se con argomenti diversi <ti capisco benissimo!pensa come ci si sente con un papà maestro di spada a non saperne maneggiare una come si deve!> ride di nuovo, un po' di sè stesso, un po' per sdrammatizzare e un po' perchè in fondo si sta trovando bene <mi fa piacere incontrare qualcuno con così tanto in comune con me!Almeno puoi capire perfettamente quello di cui parlo!> riderà di nuovo, mentre il ramen continua piano piano a terminare; ogni volta che non parlano lui è lì a mangiare con grande passione, evidentemente ama mangiare e non si vergogna di farlo vedere, ecco <uhm!> bisogna studiare molto <dovevo immaginarlo!quindi sei molto intelligente e portata per lo studio, e l'impegno che lo studio richiede!Sono tutte ottime qualità!> rincara la dose, non notando il suo imbarazzo e la sua difficoltà <non vedo perché non dovrebbe essere adatto!Un medico dotato di ali!> non gli è sfuggito il tatuaggio di lei sulla schiena, no! <non importa la fonte di un potere, solo come lo si usa!> continua <quindi voi medici siete angeli, sul campo di battaglia!e chi a maggior ragione di qualcuno come te?> si volterà a guardarla, come se dovesse fronteggiarla, con quello standing pauroso. C'è da dire che così come la fiamma può incenerire o scaldare, il fuoco dell'animo di Takemaru sembra più la dolce fiamma di una stufa, più che un terribile incendio devastatore [Ichiraku] Insomma per quanto gli sforzi del padre siano parecchi, pare che il giovane Takemaru sia incapace tanto quanto la Kokketsu di lanciare armi di qualsiasi tipo, o anche solo di maneggiarle. << Cavolo tuo padre ci sarà rimasto male! >> Insomma sarebbe come se Riuky provasse a insegnarle a tirare pugni, una cosa impossibile! << A me fa piacere trovare qualcuno di così solare ogni tanto! Sembrano tutti musi lunghi qui in giro! >> Insomma forse l'unico che è così leggero è Shiroichi, il resto della gente sembra tutta seriosa o con qualche immenso problema alle spalle. I due mangiano beatamente fra una chiacchiera e l'altra, tanto che la Kokketsu senza nemmeno accorgersene ha finito il suo piatto. Però le parole che l'altro le rivolge non fanno che peggiorare quella tinta viola sul visino: << Beh... diciamo che ci tenevo molto a fare qualcosa di utile per la società! Volevo fare di più.... >> Sembra una cosina da niente per come la dice lei, eppure fa la differenza fra chi si impegna per un bene superiore e chi no. Ancora il biondino fantastica con la mente, descrivendola come un medico con le ali, nonostante lui non sappia che lei quelle ali ora, può crearle davvero e forse in più di un modo. Di nuovo la definisce con un angelo della battaglia, cosa che la lusinga parecchio, e che forse la aiuta a comprendere meglio quale sia effettivamente il suo ruolo. << Grazie... >> Boffonchia, sguardo basso che non ricambia l'altrui, troppo imbarazzata per dire altro. << Comunque se volessi provare a diventare un medico, c'è sempre biosgno di studenti nuovi... >> Cerca di sviare l'argomento, quanto meno per far sì che il visino torni di una tinta consona. [Chakra ON] [chiosco] sorride ancora una volta <non molto!d'altronde ci sono gli altri miei fratelli!> insomma, non è che lui non abbia i suoi problemi, è così solare e positivo di carattere e anzi, proprio perchè il suo carattere è così focoso che riesce a non farsi abbattere neanche da quei problemi che potrebbe avere o non avere, insomma. Per i musi lunghi lui ridacchia, stavolta un po' più leggero mentre continua il suo ramen, che essendo doppio invece richiede un po' più di tempo per essere finito <sì, hai ragione!è così difficile trovare qualcuno con cui permettersi d'essere un po' più leggeri> insomma, a volte anche qualche discorso un po' più frivolo, diventa fondamentale per la propria salute mentale; visto in questo modo non si tratta affatto di frivolezze e dunque, si può sempre parlare di banalità? Il suo colorito sul viso viene poi notato dopo un po' e lui farà per piegare leggermente la schiena per guardarla meglio <va tutto bene Shizuka-san?> insomma, solitamente è informale e tutto quanto, ma senza suffisso è per amici davvero molto intimi, non è una cosa da prendere così alla leggera. In ogni caso si riallontanerà quasi subito dopo <non c'è di che!ogni volta che avrai bisogno di una dose di sicurezza, passa pure da me!> e ride di nuovo, mentre torna all'attacco del suo ramen <dici?oh, non credo che avrei le capacità per farlo!> conclude lui <un medico deve essere portato per lo studio, saper valutare in fretta, ed essere tempestivo e controllato: tutte cose che a me mancano> ride di nuovo [Ichiraku -> Casa] Insomma in qualche modo non ha subito troppe pressioni o quanto meno non le da a vedere. Sembra che sia di suo molto spontaneo e propositivo, qualcuno con il quale è facile fare un paio di chiacchiere insomma, in allegria. Tanto che conviene sul fatto degli argomenti leggeri e se la ide di gusto riguardo ai musi lunghi. Alla fine quella serata solitaria si è animata più del previsto con quella compagnia solare e ciarliera. Tuttavia quei complimenti continuano a minare al colore del viso della nostra sangue nero, tanto che perfino quel tipo che la affianca se ne accorge, avvicinandosi per ispezionare meglio un faccino che quando è in imabarazzo invece che divenire rosso diventa viola. << Sì sì sì tutto benissimo! >> Le manine vengono portate in avanti, come a negare tutto, ora che il ramen è finito non ha nemmeno necessità di tenere le bacchette. A quanto pare l'altro sembra essere un caricatore di animi, come se fosse una batteria da poter usare quando ci si scarica. << Beh ci vuole costanza e dedizione. Però se non pensi di essere portato non c'è nulla di male! Sono sicura che troverai la tua strada! >> Come tutti d'altronde in questa vita piena di imprevisti. La testolina andrebbe a rivolgersi al proprietario del locale, inclinerebbe il capo per poi lasciare i soldi per il pasto accanto al proprio piatto. Si alzerebbe dunque, recuperando il cappotto e il proprio zainetto. << Scusa Takemaru ma penso si stia facendo un po' tardi per me. Ti ringrazio della compagnia però, mi hai messa di buon umore! >> Il cappuccio verrebbe infilato sopra la testa, in modo da proteggere quei capelli dalla pioggia battente. << Ti auguro una piacevole serata! Spero di incontrarti ancora! >> Gli sorride in maniera dolce, la mano viene alzata in segno di saluto prima di allontanarsi verso la propria dimora, che fortunatamente non dista nemmeno poi troppo. [Chakra ON][//END] [chiosco] tutto benissimo <mi fido!> le dice, sorridendo come sempre mentre la guarda lasciare i soldi per il suo ramen e quidni, alzarsi dopo aver recuperato il vestiario lasciato sullo sgabello o più giù, a terra. Il biondo si volterà verso il proprio Ramen poi per finirlo e fare la stessa cosa di lei, i soldi a fianco alla scodella mentre, da terra, recupera un altro giubbotto, sembra fatto di pelle nera e possiede una buona imbottitura ovviamente <è tardi anche per me..domani altrimenti come inizio gli allenamenti della mattina!> ride ancora una volta, lasciando intendere che suo padre gli organizzi un programma che prosegue per tutta la giornata insomma..viene da domandarsi come sia possibile che Takemaru non sia abile, con tutto quello che gli fa passare il suo vecchio <vale lo stesso per me! spero di rivederti presto!> la dolcezza dell'altra viene ricambiata con l'energia e l'allegria che lo contraddistingue; e nel mentre che lei si allontana, lui anche uscirà dal chiosco diretto a casa, nella direzione opposta rispetto a quella di Shizuka