Giocata dal 07/11/2022 21:34 al 08/11/2022 01:49 nella chat "Nuovo Monte dei Volti di Pietra"
[sentiero] Takemaru oggi si ritrova di nuovo ai volti di pietra degli Hokage. Ultimamente ama quel posto e non capita di rado di trovarlo lì, dopo una giornata passata in allenamenti et simila, a testimonianza di questo si può notare l'incedere lento e un po' ciondolante come per bilanciare e rimettersi in equilibrio; per la prima volta probabilmente in vita sua sbadiglia mentre cammina lungo il sentiero e si guarda un po' intorno <uff..> piano piano però l'aria fredda della sera rinfranca il corpo e lo spirito, così che lentamente, ad ogni passo lo si veda rinvigorirsi. Partendo dal basso, lo si può indossare un paio di calzoni con delle grandi tasche sia di lato che sul dietro, mentre sopra una giacca a vento bella imbottita, col collo alto e le maniche lunghe, con molte tasche anche quella e anche un paio perfino in zona gomiti. L'altezza è nella media per un ragazzo della sua età mentre la corporatura risulta ingrossata proprio dalla giacca; la cosa che lo fa risaltare davvero però sono i capelli: biondissimi, con quelle punte rosso/arancio che ricordano delle fiamme vive [--> Sentiero] Da molto invero che non mette piede in quella terra, forse perchè le è troppo lontano,o meglio ancora perchè in parte ha potuto viverla in passato, sebbene in tempi molto più lieti, ma ancora adesso ne porta quasi una piccola punta di fastidio . E' appena arrivata invero, usando le proprie abilità fisiche per fare prima, alla ricerca precisa di un volto in particolare. Indossa uno dei kimono di meravigliosa fattura, di un tessuto spesso adatto alle temperature più fredde che l'inverno sta portando su quelle loro montagne. La stoffa scende perfetta sul corpo maturo e prosperoso dell'Ishiba, una stoffa di un azzurro intenso ma freddo, come fosse argento stesso, che si intensifica sui bordi delle lunghe maniche larghe e sulla fine della gonna, in un intenso blu notte. Una palette di colori freddi , intrecciati tra loro da piccole decorazioni di fili argentei, che mostrano figure nascoste a coloro che non sapranno guardare, ma si tratta di tigri e farfalle che paiono combattere tra loro. La scollatura permane profonda, trattenuta dalla fascia scura legata alla vita che stringe il tutto, e muore la veste in una gonna ritta poco sotto i glutei. Sulla schiena svetta il simbolo del proprio clan in tutto il suo pallido candore. Un netto contrasto con il rosso violento della chioma selvaggia, sangue relegato alla coda alta sul capo, che danza come fossero fiamme ad ogni passo. Sul fianco sinistro, legata alla fascia che la stringe, vi è una katana dai magnifici intarsi esterni, la lama nascosta danza ad ogni passo, i tacchi bassi che rumoreggiano delicati, la postura perfetta ed elegante . Le azzurre fendono i dintorni nella semi oscurità che la notte porta seco, il freddo che punge le guance delicatamente, eppur manca ancora qualcosa in quel cielo, a cui dona uno sguardo stizzito, tentando di prendere la via sopra le teste di quegli Hokage ormai morti, quasi tutti almeno, e non si trova nemmeno troppo distante dal biondo sconosciuto, anzi, gli sta praticamente andando incontro, con la mano che regge la katana da un lato per non farla danzare troppo. [chakra on][equip : katana] [sentiero] mettiamo che Takemaru si stia riprendendo lentamente da una giornata di fatiche: il freddo che batte sul viso, lo punge e lo rinfranca ma lo teme allo stesso modo, si nasconde difatti nel collo alto della giacca imbottita e se lo si guarda per puro caso sui piedi si potrà notare benissimo, un paio di scarponi rinforzati ma sopratutto di forte foggia invernale, anche qualche peletto sinonimo di imbottitura si può notare benissimo fuoriuscire dalla calzatura. L'ishiba si trova difatti sulla strada del biondo e quando lui si accorgerà che qualcosa si avvicina, sarà in effetti sua premura voltarsi per osservare la ragazza dai capelli rossi viaggiare verso di lui. Takemaru ha due grandi, grandi occhi color oro: il suo probabile segno distintivo più acceso sono infatti quelli. Due grandi braceri d'oro in cui splendono i riflessi di mille rubini, e difatti proprio il ravvivarsi di una fiamma vicino ai preziosi produrrebbe quel luccichio nello sguardo, che si porta proprio su di lei. L'altra sera ha incontrato dei ragazzi amichevoli sul pendio, chissà che anche oggi non sia lo stesso? Decide quindi di fermarsi, per aspettarla. Il fatto che porti la Katana in mano mentre si avvicina però lo fa preoccupare un po' ecco <buonasera!> farà quello una volta che lei fosse giunta a distanza di voce, per parlare senza urlare. Il problema è che la sua voce rimane comunque potente e squillante, anche senza bisogno d'esserlo [--> Sentiero] Il cammino procede, silente da parte propria, priva di protezioni ad un eventuale freddo, più abituata a temperature umide e gelide che a quelle più accoglienti di una vecchia Konoha, specialmente quelle troppo bollenti di Suna, insomma, non è proprio di quel posto e li non mette piede da un bel pò di tempo invero. La mano rimane sull'elsa, ma è morbida, non vi è tensione alcuna, solo un abitudine che ha preso nel tempo semplicemente per sentirla proprio li, accanto a sè, pronta come se avesse un anima. Le azzurre sono poco delicate, affilate quelle iridi come fosse a caccia, a caccia di un oggetto per una volta e non di qualcuno, che si vede nelle immediate vicinanze il biondo dai grandi occhi giovani, un pò troppo allegro in effetti, e quasi starebbe per sorpassarlo con calma ma a quel dire il corpo si ferma.. lento il viso che volge lo sguardo direttamente allo sconosciuto, ne ricerca i tratti per capire se è davvero un estraneo o qualcuno del passato - chi mai la saluterebbe in quel modo? Ma ci vorrà ben poco per categorizzarlo tra coloro che non ha mai visto prima < buonasera a voi > risponde educata, seppur mantenga un certo contegno, o meglio, una certa arroganza insita che non si mostra in niente se non con il luccichio nel profondo delle azzurre gelide e fredde in netto contrasto col sangue denso della propria chioma < posso aiutarla? > dopotutto che ne sa lei che esistono persone come lui? Nessuna, e attende paziente che qualcosa giunga dall'interlocutore . Non si muove, no, ma la mano lascia momentaneamente la katana per non mettere in allarme nessuno, non è quei per far danni, questa notte. [chakra on][equip: katana] [sentiero] il ragazzo che le si para davanti sorride, ancora una volta: generalmente è quello il suo approccio alla vita <hm?no, assolutamente!Non ho problemi che richiedano assistenza, grazie per averlo chiesto!> sincero?Forse ricalca un'ovvietà che riguarda proprio il motivo della sua interazione, cosa che non può essere per tutti dal momento che lui è l'unico ragazzo che conosce che ferma gli sconosciuti per strada <mi domandavo solo, se vi andava di andare fin lassù!> indica con la mano destra la stessa fine del sentiero sul quale si è mosso anche l'altra sera <c'è anche una bellissima vista da là> ancora una volta, la voce di lui diventa potente, squillante, anche piuttosto allegra mentre tutto il suo corpo sembra piazzarsi davanti a lei, come per affrontarla con quell'energia e quell'allegria che lo rendono così insolito. Sgrana quindi gli occhioni dorati e la fissa: meno male che ha mollato la mano dall'arma, si può notare come si rilassi e accetti ancora più di buon grado il di lei essersi fermataTakemaru, lanciami un d100 perfavore
Takemaru tira un D100 e fa 67
È tarda sera a Kagegakure, la notte è limpida e la mezzaluna crescente illumina il sentiero che porta sulla cima del monte dei volti di pietra. Il luogo è quasi deserto, la maggior parte delle persone è in altre parti del villaggio a far bagordi oppure al riparo dai primi freddi nelle loro case. L'occhio del fato stasera si è posato sulle uniche due persone presenti in quel luogo, un ragazzino ed una donna, proveniente da un'altra epoca, due mondi quasi opposti a confronto. Il buon Takemaru attacca bottone con la donna di Ame per pura e semplice gentilezza; la donna d'altro canto sembra non comprendere questo tipo di interazione pensando che il ragazzino necessiti di una mano per qualcosa. Takemaru con una serenità ed una sincerità davvero rare al giorno d'oggi si improvvisa guida turistica del luogo invitando la donna ad andare con lui sulla cima. Chissà se la donna deciderà di accettare quella insolita compagnia. Improvvisamente alle orecchie dei due ninja arriva un suono, un pianto a dirotto, chiaramente arriva dalla cima del monte <Noooo aiuto aiuto!> la voce di una bambina è chiaramente udibile ai due, sembra disperata la si sente chiaramente piangere, la sensazione di disperazione è palpabile. La strada per arrivare alla cima non è troppo lontana i due potrebbero arrivarci in pochissimo sempre che non decidano di ignorare quella richiesta d'aiuto. Oltre al pianto potrete sentire anche un suono di tonfi di tanto in tanto, come dei sassi lanciati contro qualcosa di duro, ad ogni tonfo subito dopo corrisponde un pianto della bambina. [QUEST A SORPRESA! TURNO LIBERO TEMPO ILLIMITATO! DIVERTITEVI]
È tarda sera a Kagegakure, la notte è limpida e la mezzaluna crescente illumina il sentiero che porta sulla cima del monte dei volti di pietra. Il luogo è quasi deserto, la maggior parte delle persone è in altre parti del villaggio a far bagordi oppure al riparo dai primi freddi nelle loro case. L'occhio del fato stasera si è posato sulle uniche due persone presenti in quel luogo, un ragazzino ed una donna, proveniente da un'altra epoca, due mondi quasi opposti a confronto. Il buon Takemaru attacca bottone con la donna di Ame per pura e semplice gentilezza; la donna d'altro canto sembra non comprendere questo tipo di interazione pensando che il ragazzino necessiti di una mano per qualcosa. Takemaru con una serenità ed una sincerità davvero rare al giorno d'oggi si improvvisa guida turistica del luogo invitando la donna ad andare con lui sulla cima. Chissà se la donna deciderà di accettare quella insolita compagnia. Improvvisamente alle orecchie dei due ninja arriva un suono, un pianto a dirotto, chiaramente arriva dalla cima del monte <Noooo aiuto aiuto!> la voce di una bambina è chiaramente udibile ai due, sembra disperata la si sente chiaramente piangere, la sensazione di disperazione è palpabile. La strada per arrivare alla cima non è troppo lontana i due potrebbero arrivarci in pochissimo sempre che non decidano di ignorare quella richiesta d'aiuto. Oltre al pianto potrete sentire anche un suono di tonfi di tanto in tanto, come dei sassi lanciati contro qualcosa di duro, ad ogni tonfo subito dopo corrisponde un pianto della bambina. [QUEST A SORPRESA! TURNO LIBERO TEMPO ILLIMITATO! DIVERTITEVI]
[--> Sentiero] Se lui sorride, lei inclina il capo, lo sta fissando intensamente, probabilmente cercando di inquadrarlo, che sia un ragazzo giovane sembra troppo visibile, o semplicemente troppo ingenuo < oh bene > confusa invero, la sta imbeccando di cose che non capisce, con la testa per altri pensieri che la scuote lievemente per riprendere il contatto con la realtà . Segue l'indicazione, per tornare a lui < invitate sconosciuti a seguirvi di solito? > sospettosa, la mano che torna all'elsa della katana per poggiarvisi docilmente ma anche per mettere una sorta di distanza tra loro due, decisamente meno affabile di lui, ma comunque non sta tentando di mandarlo all'altro mondo < in verità .. > distaccata da quell'energia e allegria che cozzano contro il proprio poco estro, volge lo sguardo ai volti < stavo andando su uno dei volti dei vecchi hokage , quello del primo > volge lo sguardo di nuovo a lui dopo aver tentato di carpire da quella distanza il viso scolpito di Hashirama Senjuu. Ha sempre avuto un richiamo per quell'antica potenza. < volete.. venire con me? > non sa nemmeno lei perchè lo sta proponendo invero, forse per forma di una cortesia ed eleganza che sta riacquisendo in virtù del proprio clan che ormai frequenta assiduamente .. e starebbe di nuovo per parlare, per dire qualcosa, ma altro giunge alle orecchie.. un grido < non di nuovo.. > pare seccata invece, spostando lo sguardo verso le urla che giungono un pò troppo vicina , eppur qualcosa coglie invece il proprio interesse < sembra.. giovane > un pò troppo giovane, e qui che il proprio senso di madre, l'istinto, entra in gamba tesa come un pugno nello stomaco < vado a controllare > sibila velocemente, così che il proprio corpo si chini verso il suono che giunge. Tenterebbe di muoversi verso la fonte del frastuono, spingendo le gambe e i piedi contro il terreno, il corpo inclinato in avanti col baricentro che si sposta per donarle quanta più velocità possibile .. Tenterebbe dunque d'avvicinarsi il più possibile con la forza delle proprie abilità fisiche. [chakra on][equip: katana][4/4 tentativo spostamento MASSIMO in direzione della richiesta di aiuto ] [sentiero] si ritrovano a guardarsi: lei inclina il capo, lui dal canto suo le sorride e la fissa con quei grandi occhi dorati nel quale sembra ardere un fuoco, sembra quasi di fissare l'alba guardando Takemaru, con quegli occhioni grandi e gialli e le punte dei capelli biondi che sfumano verso le tonalità del rosso e dell'arancio <no!> non invita di solito gli sconosciuti a seguirlo <ma speravo di trovare in voi una compagna di camminata!> ancora una volta, forse la sincerità nel dire una cosa simile è un po' esagerata, nei riguardi di un'estranea purtuttavia si limita a sorridere <inoltre è vero che da lassù si gode di un'ottima vista> sembra calmarsi per qualche istante, quando lei gli chiede se vuole andare lì con lei <sarà un grande piacere!> annuirà appena, con un piccolissimo inchino del capo mentre poi arrivano anche le urla, i tonfi. Takemaru si ritrova a gestire una situazione a cui era stato solo preparato mentalmente e teoricamente per cui agisce senza riflettere per davvero e commettendo quindi un errore: decide di non impastare il chakra, di non cercare nessun equipaggiamento nelle tasche, guidato dalla fretta data la probabile emergenza, tanto che quando lei si volta a dirgli che va a controllare, si ritroverà praticamente Takemaru immediatamente dietro, che la segue <vengo anch'io!> esclamerà quidni, seguendo la stessa identica strada, per quanto sicuramente lei sarà più veloce ma insomma..bisogna prima di tutto avvicinarsi e valutare la situazione giusto?I due decidono di seguire il pianto della bambina, ognuno alla propria velocità. Sango arriverà per prima di almeno mezzo minuto, Takemaru subito dietro. Stranamente la cima di quel luogo è buia rispetto al solito dove resta comunque illuminata anche di notte per permettere a chiunque di visitare quel luogo suggestivo in perfetta sicurezza nonostante l'orario. I due faticheranno a vedere, ma i tonfi e il pianto continuano. <Aiuto, aiuto!> urla la bambina non rendendosi conto che non è più sola e brancolando nel buio continuando a lanciare sassi verso qualcosa, forse la cima di un albero che cresce alle spalle del bel vedere. Se i due decideranno di avvicinarsi grazie alla luce lunare potranno notare meglio le fattezze della bambina, è piccola, avrà si e no cinque anni, capelli lunghi e neri che si allungano fin sotto il sedere occhi color nocciola bagnati di lacrime; la bambina indossa dei un giacchetto color cammello con del pelo che fuoriesce dal cappuccio e sotto una gonna a pieghe con motivo scozzese e delle calze bianche; ai piedi delle ballerine. La piccola è disperata non riesce a calmarsi ma a guardarsi attorno i due non noteranno alcun pericolo tranne forse quello rappresentato dalla mancanza di luce in un luogo che può facilmente esser protagonista di frane e cadute accidentali; ma nulla più, non un suono che non sia emesso dalla bambina o dai sassi che sta lanciando né odori né orme che possono essere riconducibili a minacce esterne. [Bambina sconosciuta: https://tinypic.host/images/2022/11/07/post-an-anime-girl-crying---Anime-Answers.jpg][QUEST A SORPRESA! TURNO LIBERO TEMPO ILLIMITATO! DIVERTITEVI]
[--> verso le urla] Solleva il sopracciglio, un mezzo sorriso a prenderla < ne siete sicuro che io sia una compagna adatta ad un semplice cammino? > lo stuzzica, si diverte nel vedere cosa possa nascerne da quella constatazione, come se si mettesse in una posizione di metterlo lei stessa in pericolo.. potrebbe essere, sicuramente, ma se la ride troppo dentro < non mi interessa molto la vista di questo villaggio > non si assicura di dire Konoha o l'intero villaggio delle ombre , rimanendo in quel limbo tra il non dire e lo stuzzicare appositamente, si vede che s'annoia un pò troppo sebbene il periodo sembri molto più divertente del solito. Che lei invece? Parte, ovviamente < se non siete uno shinobi avvertite gli anbu! > esclama prima di tentare appunto di scivolare su quel terreno per percorrerlo al proprio massimo, per scoprire cosa diamine succede li, a quest'ora, su un monte sacro come quello sebbene solo una mera riproduzione . Si sposterà dunque per tutti i metri necessari, il vento che sferza il viso come piccole lame, i capelli trattenuti in quella coda che paiono un fioco violento in attesa d'abbattersi come uno tsunami su chiunque osi toccare una bambina.. eppure ciò che vedrà all'inizio sarà davvero ben poco. Troppo poco, ma cerca di utilizzare tutti i sensi che le sono stati donati dalla natura, l'udito in primis.. < piccola > la richiama lei, la voce calda e avvolgente, la stessa che utilizza per la propria piccola neonata che ha a casa, protetta < non ti preoccupare, ci sono io qui > non sa quando e se arriverà subito lo sconosciuto, ma lei stessa tenterebbe con calma di camminare verso di lei , facendosi sentire si, ma lo sguardo gira intorno a sè, alla ricerca di qualcosa, qualcuno < vieni , ti aiuto a tornare a casa > ma.. cosa ci fa una bambina li, a quell'ora, adesso e da sola? La mano non si scosta dalla katana nel caso debba utilizzarla, ma piano piano tenterebbe di raggiungerla < come mai sei qui da sola? > cerca di tranquillizzarla in qualche modo, i nervi a fior di pelle, non per solo senso di un pericolo che non percepisce, ma perchè è una mamma, una mamma si incazza e basta a prescindere. [chakra on][equip: katana][4/4 tentativo di avvicinarsi alla piccola] [sentiero] le domande dell'altra lo hanno lasciato un po' perplesso, e come ogni volta che si ritrova a ragionare su qualcosa, la sua espressione si fa più neutra, ma con sempre quei grandi occhioni dorati a fissarla e un sorriso a dipingersi leggero sulle labbra <se non ne fossi sicuro non v'avrei chiamata!> decide di rispondere alla fine con la stessa, semplice sincerità che ha avuto fin ora e con la potenza di quel sorriso che lo accompagna in quasi ogni situazione. Il problema arriva dopo quando lei gli da delle indicazioni: qualcosa a cui non aveva pensato, chiamare dei superiori però insomma, lui tutto sommato è uno shinobi..lei gli ricorda di esserlo ed è per quello che non appena giungono in cima al sentiero, e lei si preoccupa di raggiungere la bambina, finalmente Takemaru ricorda di saper impastare il chakra: le due forze, fisica e mentale. Comporrà quindi il sigillo della capra, mentre Sango prosegue verso la bambina e cercherà di evocare l'immagine mentale adatta a quello che vuole ottenere: immaginando il proprio corpo come irrorato dai vari canali del sistema circolatorio dell'energia, come girando le manovelle di un impianto a gas manderà in pressione l'energia mentale, attivata dallo sforzo appena effettuato per darle fuoco, grazie alla presenza in lui stesso di quella fisica, così che rapidamente, in tutto il corpo quell'energia simile ad una fiamma inizi a scorrere e a dargli energia. Quindi è uno shinobi, giusto?Non è che deve andare a chiedere aiuto. Non appena avesse finito di impastare il chakra, se riuscisse a farlo senza difficoltà, potrebbe riprendere ad osservare la situazione per tentare di capire cosa sta esattamente succedendoLa donna precipitatasi nello spiazzale in cima al bel vedere attirata dal pianto della bambina e spinta al massimo della velocità e dell'acutezza dal suo istinto materno si avvicinerà subito alla bambina facendole sentire la sua voce nel tentativo di tranquillizzarla. Silenzio, al suono di quella voce la bambina sembra smettere di piangere, o forse sta provando a darsi un contegno. La piccola istintivamente spaventata si dirige verso la fonte della voce andando letteralmente a schiantarsi contro la coscia fasciata dal kimono della donna iniziando poi nuovamente a piangere e singhiozzare stringendo il tessuto del vestito tra le manine come se da questo ne dipendesse la sua vita. Cerca di rispondere alle domande della donna tra un singhiozzo e l'altro alzando la testolina a cercare il suo viso <Non posso ancora tornare a casa!> un paio di grossi lacrimoni ricominciano a scorrere sulle sue guanciotte. <Il ve...vento mi ha fatto volare la sciarpa su quell'albero> indica una posizione non ben definita dato il buio ma non risponde ancora alla domanda riguardo al perché si trovi lì da sola, forse è troppo preoccupata per la sua sciarpa. Takemaru nel frattempo si ricorda di essere un ninja e richiama correttamente i chakra, le interazioni sia con la Ishiba sia con la bambina al momento sono a zero ma dalla sua posizione grazie ad un riflesso lunare potrà notare più facilmente della donna la sciarpa della quale la bimba sta farfugliando. <Ho provato a lanciare delle pietre sul ramo ma non riesco a farla cadere> dice la ragazzina dando così anche una spiegazione ai tonfi intermittenti. La sciarpa è in lana, con motivo scozzese anch'essa ed è attorcigliata attorno ad un ramo dell'albero a circa 6 metri d'altezza. [Bambina sconosciuta: https://tinypic.host/images/2022/11/07/post-an-anime-girl-crying---Anime-Answers.jpg][QUEST A SORPRESA! TURNO LIBERO TEMPO ILLIMITATO! DIVERTITEVI]
[Vicino la Bambina] Si ritrova in men che non si dica quella piccina attaccata alla gamba, un koala in formato umano, ma la stessa che la intenerisce, scostando solo adesso la mancina dall'elsa della katana, anzi si volgerebbe a lei tentando di darle delle carezze sul capino per tranquillizzarla , la osserva dall'alto, si, ma si rende conto anche dell'arrivo del giovane, senza capire cosa stia facendo perchè non lo sta guardando < non ti preoccupare > sussurra a quelle lacrime che faranno venire il cuore tenero - si, incredibile ma vero anche lei ha un cuore sotto l'ammasso di odio, dolore, e violenza che di solito la abita sotto la pelle e i muscoli allenati < ci penso io , vieni in braccio > la invita calandosi anche lei alla sua altezza, il tentativo è chiaro, prenderla con un braccio e portarla al proprio corpo, per fissare in alto su quell'albero la sciarpa impigliata < ti porto io a prenderla, che ne dici > anche per far terminare quel piagnisteo che l'ha colta chiaramente . Se quella l'avesse accettata adesso la solleverebbe con un braccio trattenendola dalla parte bassa della schiena contro di sè, il braccio sarebbe il mancino ovviamente . Ma prima di andare si volta verso quello che è arrivato li < penso non ci siano pericoli > commenta < ma .. sta attento, occhi aperti, cerca di starci vicino.. > quasi comanda, un'abilità innata la sua, donata dal passato e dall'esperienza che si permea in tutto ciò che dice o che fa, e solo adesso volterebbe lo sguardo alla piccola < come mai sei qui da sola a quest'ora? > che abbia magari inseguito semplicemente quella sciarpa fin li? < tieniti forte > le sussurra all'orecchio, prima di chinarsi e caricare le gambe, tutti i muscoli che si stringono e si tendono, tentando di spingere il proprio corpo da terra verso il ramo che ha incastrata la amata sciarpa , anche un pò più in alto in verità in modo da tentare di sostare su quel ramo in bilico tra santi e falsi kami < è quella li immagino > la indica, si , con la mano libera , ma lo sguardo.. non si placa, la guerra è sempre alle porte. Paranoica. [chakra on][equip : katana][1/4 tentativo presa della piccola + 2/4 salto di 7 metri sul ramo della sciarpa ] [sentiero] eccolo, il chakra richiamato finalmente va in circolo: è un po' come accogliere un vecchio amico e proprio per questo, si rilassa un po' mentre il solito sorriso torna ad illuminare il suo viso. Così come la luna illumina quella sciarpa che finisce nella sua visuale da lì, ed è per questo che prenderà nota mentalmente della posizione della sciarpa. Sta per incamminarsi proprio verso l'albero corretto quando, raggiunte la donna e la bambina, è Sango a dirgli di stare invece fermo <sìssignora!> esclamerà quindi, così come lei ha l'innata propensione al comando, probabilmente Takemaru riesce a capire che è lei quella che può risolvere la situazione quindi si limita a indicare l'albero presso cui ha notato poco fa la stoffa grazie al bagliore della luna <l'albero è di fronte a noi, la sciarpa si trova a quasi cinque metri di altezza> indica, per dare più indicazioni possibili all'altra shinobi <allora io vi seguo> dice alle due <non preoccuparti, piccola!Andrà tutto bene!> lo dice con una sicurezza incredibile, oltre che con il sorriso stampato che ha avuto fin ora, tipico della grande fiducia che porta sempre con sè. Il passo diventerebbe più leggero, anche se più sicuro, forse merito del chakra [chakra on]La piccola si lascia prendere in braccio dalla donna e la stringe forte aggrappandosi al suo collo. La donna potrà sentire il calore del respiro della piccola misto all'umido delle sue lacrime <Non sono sola> dice la piccola provando a farsi forza e a non piangere più <I miei amici si sono nascosti lungo il sentiero è una prova di coraggio> ricomincia a piangere nuovamente rendendosi conto che probabilmente adesso la donna la sgriderà <Non dirlo alla mamma Signora> chiede in tono piangente alla donna stringendosi ancora di più al suo collo. La donna poi si dirige verso l'albero indicato da Takemaru e spicca un salto alto abbastanza da raggiungere l'altezza della sciarpa e addirittura superarla in modo da riuscire a sostare sul ramo invece di tentare di prenderla con più salti come farebbe un canguro. <Sì è quella, me l'ha regalata la nonna prima di morire> spiega la piccola mentre torna a piangere <Non dirlo a mamma> la piccola sembra più spaventata della sgridata di sua madre che non della situazione nella quale si trova. Takemaru intanto si mostra collaborativo e avvicinandosi alla donna ma restando in basso rispetto a lei quando salta per raggiungere il ramo prova a consolare la piccola che fino a quel momento nemmeno si era accorta del ragazzo <I miei amici diranno che non ho superato la prova di coraggio, dovrò rifarla> dice la piccola al ragazzino, cercando in lui un appoggio morale dato che dal tono di voce le sembra più giovane rispetto a quella della donna che ha più o meno l'età della madre> [Bambina sconosciuta: https://tinypic.host/images/2022/11/07/post-an-anime-girl-crying---Anime-Answers.jpg][QUEST A SORPRESA! TURNO LIBERO TEMPO ILLIMITATO! DIVERTITEVI]
[Vicino la Bambina] La stringe infine al proprio petto, sente le braccine attorno al collo che la stringono ma non avrà la forza di soffocarla < stai vicino > un ultimo dire per Takemaru adesso, prima di spiccare il proprio salto e atterrare con i piedi su quel ramo , cercando di mantenere l'equilibrio < non lo dirò a nessuno > confida lei, ma adesso concentrata su se stessa, sul proprio chakra , su quel flusso continuo che si espande dentro di lei al plesso solare. Tenta di concentrarsi su di esso, di spostare quel flusso lungo la colonna vertebrale, il bacino, le gambe ginocchia e caviglie, infine ai piedi, tentando di spingerlo fuori per divenire - nel caso fosse riuscita - una patina blu sotto i tacchi, atti a farla avanzare meglio, e dunque anche perfettamente in equilibrio < il coraggio non sta nel fare le cose da soli > le sussurra, tenendola sempre a sè, al petto come fosse la propria figlia già cresciuta < è chiedere.. aiuto > sebbene quello potrebbe minare decisamente la propria arroganza e il proprio ego, è qualcosa in cui credere < anche io ho chiesto aiuto in passato sai? > tenterebbe di giungere vicino alla sciarpa e allungare un braccio per recuperarla e stringerla nella mano < e so che c'è sempre qualcuno a darti aiuto se ne avessi bisogno > sempre che recuperata la sciarpa tenterebbe solo adesso di lasciarsi calare giù facendo un passo nel vuoto. Cinque metri, che tenterebbe adesso di attutire una volta giunta a terra piegando le gambe per tentare di assorbire l'impatto , menomale che nessuno le dica che sembra avere l'età di una signora troppo in la, perchè avrebbe distrutto tutto. Invece tenterebbe pian piano di portare la piccola a terra, avvolgerla con la sciarpa che porta < non perderla più > la riprende dolcemente < se è qualcosa a cui tieni davvero tienila sempre con te, non ci sono amici che ti farebbero rischiare di farti male, ne amici che giocano in questo modo > tenta in qualche modo di darle una piccola lezione < dove sono i tuoi genitori? Ti accompagniamo volentieri > e poveraccio anche Takemaru ovviamente viene messo in mezzo a quello scambio. [chakra on][equip: katana][ 2/4 tentativo rilascio chakra base + 1/4 tentativo di cammino + 1/4 tentativo di farsi cadere di sotto ] la guarda. si ritrova ad osservare Sango risolvere la situazione e di questo non può certo essere entusiasta..ma in fondo come detto prima, Takemaru capisce perfettamente che questo è il caso di sottostare agli ordini piuttosto che lanciarsi nel tentativo di risoluzione di una situazione tutto sommato non pericolosa (certamente non per la kunoichi) <hm?!> sono le parole della bimba a scatenare in lui una reazione: sgrana gli occhioni dorati prima di infiammarsi, e osservare la ragazza e la bambina che recuperano la sciarpa <il coraggio non è nella capacità di fare qualcosa, bensì nell'affrontare la propria incapacità con determinazione!> esclama lui <per me tu hai avuto molto coraggio, affronta a testa alta chiunque ti dica il contrario!> lo dirà sorridendo, e lasciandosi perfino andare ad una risata con cui termina la frase; una volta che viene poi raggiunto da Sango e la bimbetta. Si limiterebbe appunto a stare vicino a loro, così come ha richiesto la superiore e a fare quello che può per dare sostegno alla piccoletta; tuttavia una volta terminato di parlare, ascolterà la ragazza inserirlo nella missione di scorta della bambina fino a casa <esatto!non potremmo mai lasciare una bambina tutta sola> ciò che non ha calcolato lei, è l'estrema positività alla cosa di Takemaru, che ride di nuovo. La postura del ragazzo è ampia, come d'apertura nei loro riguardi ma anche ben piantata a terra: è un po' come se le affrontasse, ma anche come se alle sue spalle immaginasse di portare una luce per illuminare e scaldare tutto ciò che ha davanti <e se dovessero tentare di farti fare qualcosa di ingiusto, chiama noi, io sono Takemaru!> giusto per farle capire chi chiamare in caso di emergenzaLa bambina sembra sollevata quando la donna le assicura il suo silenzio e l'ascolta riguardo a ciò che significa per lei avere coraggio. Istintivamente quando la ragazza si butta giù dal ramo la piccola stringe nuovamente forte il collo della donna. Poi viene lasciata giù e sorride quando quest'ultima le mette la sciarpa intorno al collo. Anche Takemaru si unisce alla spiegazione sul coraggio iniziata dalla Ishiba, il sorriso del ragazzo è contagioso evidentemente e la piccola sorride quando si propone di aiutarla qualora qualcuno gli dovesse fare qualcosa di ingiusto. <Io mi chiamo Kimiko> dice la piccolina rivelando finalmente la sua identità <I miei genitori sono in missione, sono sola a casa con il mio fratellone, però i miei amici mi hanno detto di uscire e di venire qui per fare la prova di coraggio, così potrò entrare nel loro gruppo. Lui stava studiando per un esame e non si è accorto di niente...> la piccolina ammette le sue colpe spiegando finalmente la motivazione per la quale è in quella zona a quell'ora di notte e da sola per di più. Improvvisamente una voce maschile si sente in lontananza proveniente dal sentiero <Kimiko! Kimiko!> la piccola reagisce subito a quella voce disinteressandosi per il momento dei nostri due shinobi <Natsu-niisan!> la piccola corre in direzione della voce; i due shinobi potranno chiaramente vedere il fascio di luce di una torcia venire nella loro direzione e fermarsi quando la piccola arriva a lui e lo abbraccia <Fratellone Fratellone> la piccola scoppia di nuovo a piangere come se la presenza del fratello le avesse fatto sciogliere tutta la tensione provata fino a quel momento. Il ragazzo che si presenterà di fronte ai nostri due shinobi è alto circa un metro e settantacinque, capelli neri e occhi a mandorla, sembra veramente preoccupato per la salute della piccola e non si accorge ancora della loro presenza ma si accovaccia per controllare che la sorellina stia bene.[Fratello: https://tinypic.host/images/2022/11/08/102847.jpg] [Kimiko: https://tinypic.host/images/2022/11/07/post-an-anime-girl-crying---Anime-Answers.jpg][QUEST A SORPRESA! TURNO LIBERO TEMPO ILLIMITATO! DIVERTITEVI]
[Vicino la Bambina] Hanno recuperato tutto, la lascia andare per tornare alla propria altezza, il proprio sorriso non è per nulla vicino a quello di Takemaru, ma vi è, morbido, comprensivo, quando la vede stringersi quasi alla sciarpa che le ha rimesso al collo < non devi allontanarti così però, farai preoccupare chi ti vuole davvero bene > una stilettata, enorme al petto, quella piccola, in cerca di quel fratello, e quel fratello.. vivo. Così vivo che lei stessa potrà vederlo avvicinarsi richiamandola, delle urla, un richiamo... la porta indietro di 30 anni ormai, quando lei stessa poteva fare qualcosa di simile, richiamare un fratello per difenderla, aiutarla quando era così dispersa e anche quando erano li, in quel di Amegakure. Li osserva facendo un passo indietro, un dolore la prende dentro violentemente, un dolore che ostruisce l'aria stessa, rende il corpo così rigido .. ci mette un po per trovare la voce ,per tornare ad un orgoglio infinito ma anche ad una statuarità che le si poggia addosso come creta > andate a dormire < suggerisce ai due voltando poco dopo le spalle ad entrambi . Cammina lenta verso una direzione qualsiasi, l'importante è che sia più lontana da loro, da chiunque, perchè le lacrime, calde, di dolore, di un qualcosa che mai fa vedere si fanno vedere. Veloci gocce che sprigiona senza un lamento, accusando il colpo nel petto e nel cuore come pochi saprebbero fare. Una visione, quella di questa notte, che le riporta alla mente il passato, un lampo di capelli sottili e freddi come la neve stessa, quelli che avrebbero dovuto proteggerla.. ma son solo un ricordo. Vuole solo allontanarsi dalla piccola e dal fratello, per non mostrare il volto contorto da un dolore immane, d'una perdita che mai sarà sanata la propria.. una voragine interiore che desidera solo esser dimenticata ] [chakra on][equip : katana] li guarda: comprende benissimo la preoccupazione del fratello più grande, anche lui lo è e quindi si immagina per un attimo uno dei suoi fratellini al posto di Kimiko <è stato un piacere conoscere una bambina così coraggiosa come te Kimiko!> esclamerà quindi il ragazzo, con quell'energia che sprizza da ogni poro e quel sorriso così caldo e luminoso, come sempre. La luce della torcia per un attimo gli manda fuori fase gli occhi, normalmente abituati all'oscurità ma immediatamente riesce a farvi fronte e difatti va verso i due fratelli, che lascerà in pace per qualche istante prima di riprendere <sì, è ora di andare a dormire, sia tu, Kimiko, che tu, Natsu> li chiama per nome, lo fa con una semplicità davvero disarmante..come se li conoscesse da una vita <ma la prossima volta non allontanatevi l'uno dall'altra, vi preoccuperete soltanto e..> Sango non c'è, dov'è? <scusate, rimanderemo la paternale> lo dice con un sorriso un po' più affilato stavolta, come se ci fosse dell'ironia. Accompagna tutto con, di nuovo, una risata mentre invece il suo passo si farà più rapido, per tentare di raggiungere invece Sango. Inizierebbe solo a camminarle di fianco, se lei non lo fermasse, senza dire una parola ma di tanto in tanto, cercando di guardarla <dovremmo accompagnarli fino a casa?> domanderà solo dopo [chakra on]Il ragazzo solo adesso si rende conto che la bambina non fosse sola ma con due persone, fortunatamente ha trovato due brave persone che si sono prestate per aiutarla <Grazie mille> si inchina profondamente il giovane Natsu nei confronti dei propri ninja <Sono mesi che cerca di entrare in un gruppetto i cui bambini le fanno sempre scherzi di cattivo giusto ma per qualche motivo lei continua a provare ad impressionarli per farseli amici> dice il ragazzo spiegando le motivazioni della piccola Kimiko che nel frattempo si è stretta alle gambe del ragazzo come poco prima ha fatto con la Ishiba. La donna tuttavia sembra essere più fredda da quando ha visto il fratello intimandoli semplicemente di andare a dormire, lo stesso ritornello viene ripetuto da Takemaru anche se in tono più gentile. <Grazie ancora> dice il ragazzo al quale fa eco la piccola <Grazie mille, non perderò la mia sciarpa mai più>. Detto questo i due ninja sono oramai andati lontano chissà dove e i due ragazzi iniziano a scendere il pendio che li porterà a casa loro. L'amore fraterno, che bella cosa, tanto dolce per alcuni, tanto amaro per altri che non possono più avervi accesso. [Fratello: https://tinypic.host/images/2022/11/08/102847.jpg] [Kimiko: https://tinypic.host/images/2022/11/07/post-an-anime-girl-crying---Anime-Answers.jpg][QUEST FINITA! CONTINUATE PURE DA SOLI SE VOLETE IO VI OSSERVO, SPERO VI SIATE DIVERTITI!]
[Vicino la Bambina] Lei cammina austera, violenta il passo e quello che smuove col proprio chakra, lo espande intorno a sè nella rabbia che cerca di affievolire tutto quello che porta dentro. Un dolore troppo grande ed intimo da poter anche solo mostrare a qualsiasi essere, eppure lo stesso che le bagna il viso dopo così tanti troppi decenni. Un ricordo fresco quasi, perchè quell'incontro, quel rapporto, lo rivive ovviamente nel proprio intimo con Ren, il capoclan degli Ishiba al tempo , o almeno , colui che sarebbe dovuto esserlo fin da troppi anni. Fila via, il mento verso l'alto, troppo orgogliosa e fiera per mostrare una debolezza simile, senza fermarsi ma non in grado di correre via , fino a trovarsi vicino quel ragazzino . Le monta la rabbia, la violenza con cui vorrebbe tagliargli la gola, ma invece si volta verso di lui, fermando il passo con violenza estrema sollevando da quei tacchi una nuvoletta di polvere < non permettere mai a nessuno di scoprire i tuoi punti deboli > lo deve dire, deve vomitare tutto quanto adesso che può, che ha qualcuno probabilmente troppo ingenuo e troppo delicato < ogni persona che ti è vicina, ognuna di esse, o le proteggi o le vedrai morire > no, non proprio il modo per rassicurare qualcuno, tutt'altro , ma vero, violento come il fuoco di un anima che sta bruciando dritto nell'averno che risale per palesarsi a quell'ignaro giovine < ricordalo > un ultimo sussurro il proprio, prima di attingere col proprio chakra nella pozza meravigliosa e limpida del proprio clan, un tocco per cambiare dentro, ma anche fuori.. nel tentativo di sgretolarsi in migliaia di farfalle di sangue intorno a lui circondandolo di un fuoco che male non farebbe mai, e poi fuggire nella notte nella nube veloce con cui è arrivata. Il passato bussa sempre. [end] prima di allontanarsi per inseguire la kunoichi, sicuramente si è fermato un attimo con gli altri due ragazzi, tuttavia quando si separano è ovviamente verso di lei che va la sua attenzione; per cui quando la vede voltarsi verso di lui con tutta quella violenza, si fermerà allo stesso modo. L'energia è la stessa, è il sentimento che è opposto: in Takemaru brucia un fuoco che protegge dal freddo, non che incenerisce tutto quello che ha davanti. La sicurezza e l'energia che ha dentro e che si rispecchia nell'anima di cui occhi sono lo specchio: due grandi, grandi finestre dorate che potrebbero quasi essere due oblò che da un'astronave ti permettono di vedere il sole bruciare da lontano con tutte le sue luci gialle, rosse e arancioni <avere qualcuno con cui condividere anche i punti deboli però sarebbe meraviglioso, non trovate?> per questa volta, si limita a essere più..delicato, ed è strano parlando di lui eppure quell'espressione così appassionata e quel sorriso così luminoso non lo abbandonano mai, anche se la voce risulta più morbida; è un po' come se fosse lui quello forte ora, e stesse tentando di essere di incoraggiamento per lei <proteggere chi amiamo è l'istinto più forte che ci è stato donato, dar fondo a tutto quello che abbiamo e possiamo provare è quello che fa di noi ciò che siamo> le farà un altro bel sorriso <anche questo bisogna ricordarlo..ma un bel ricordo va ricordato con dolcezza, non con amarezza> sono le ultime parole, parla a quella nuvola rossa che lo attraversa, come se parlasse ad una fiamma che lo inghiotte <buonanotte> conclude, mentre, ridendo tra sè e sè, torna verso gli altri due ragazzi <vi accompagnerò a casa!e tu, Kimiko! Non dar credito a quei bambini cattivi!> insomma..la paternale era rimandata, mica annullata! [end]