Un team si riunisce

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17:22 Katai:
 In un tardo pomeriggio d'Autunno, mentre il Sole s'accinge a percorrere la sua ultima porzione della parabola discendente, due Genin camminano fianco a fianco, diretti verso l'Ospedale di Konoha. Le temperature miti confondono i sensi, nonché la mente, allietando però l'animo ed i pensieri, mentre riscaldano i cuori dei passanti, in una gioiosa festività giornaliera che caratterizza le popolazioni della Foglia. Così la sera incombe ed il cielo terso si tinge dei colori dell'arancio, del viola e del rosso, quando i raggi dell'astro infuocato dardeggiano contro l'atmosfera e si scagliano su i caseggiati del Quartiere di Konoha, in quel distretto che caratterizza una parte del Villaggio dei Sei. Lì, su un sentiero perlopiù battuto e trafficato, la voce di uno dei Genin è pacata, ferma, bassa. < Shiroichi-kun, hai letto questo ? > E spiattella una pagina di giornale dinanzi all'andatura del Nara, con il quale ha già condiviso diversi accaduti, più o meno personali, più o meno drammatici, ma indubbiamente rilevanti. E' indubbio che il legame che li unisce vada oltre la semplice assegnazione di una missione da parte di Kagegakure , così come è indubbio che il nome del loro terzo ed ultimo compagno sia stata perlopiù una sorpresa, seppur piacevole. Il quotidiano che mostra all'altro è un po' ingiallito, stropicciato, come se qualcuno avesse girato e rigirato l'intero giornale per ficcarlo in una tasca dei pantaloni, per esempio. I kanji sul foglio, a corollario di alcune immagini, mostrano chiaramente ed indiscutibilmente la notizia secondo cui il daimyo Hakyo Dokumatsu stia per siglare un accordo importante con il Consiglio, in un luogo a lui caro, sventando la minaccia di una crisi alimentare. < Che sia proprio quello che stavamo cercando ? > Domanda, alzando il mento verso il parigrado. Lo stesso mento sfiorato da una maglia dal collo alto e circolare, dalle maniche corte, nera, proprio come il resto degli indumenti. Sotto di essa un paio di pantaloni ampi e comodi scendono sino alle caviglie, dove dei bendaggi di fortuna li stringono e suggellano alla carne e al passo. Quest'ultimo è avvinghiato entro calzari ninja dalle tonalità del blu scuro, leggermente impolverati. Dietro la cintola tiene una sacca portaoggetti recante uno scarno armamentario: un kunai, due tonici, un fuuda nel quale è sigillato un tronchetto per la tecnica della sostituzione. La struttura dell'ospedale è oramai dinanzi a loro e ne fanno ingresso, quando lo sguardo si allontana da Shiroichi, in favore dell'infermiera alla reception. < Stiamo cercando il dottor Tenjiro Hyuga > Esordisce, in attesa che il messaggio venga recepito e che gli sviluppi del caso si susseguano. [Equip: kunai x1|tonico pf x1|tonico chakra x1|fuuda con tronchetto x1]

17:40 Shiroichi:
  [Reception -> Porta studio] È tardo pomeriggio in quel di Konoha e il ragazzino è stato contattato dall'amico per andare ad incontrare quello che sarà il terzo membro del loro team per la missione per il quale i due genin stanno indagando. Il luogo d'incontro risulta inconsueto a Shiroichi, l'ospedale di Konoha; sulle prime il ragazzino immagina che il loro compare sia stato ferito durante una missione precedente, esattamente com'è capitato a lui settimane addietro, ma è quando Katai chiede all'infermiera del dottor Hyuuga che capisce che non è un paziente bensì un medico. L'infermiera indica loro la strada per lo studio dell'uomo e Shiroichi che indossa una semplice tuta nera con il coprifronte della foglia legato in vita e la sacca porta oggetti contenente kunai e tonici di vario genere, non che servano al momento, ma sempre meglio averli che non averli. L'Uchiha mette sotto il naso del Nara un foglio di giornale sul quale è riportata una notizia interessante che porta il giovane a riflettere mettendosi l'indice e il pollice della mano destra sotto il mento <Sai che effettivamente potrebbe essere la strada giusta da seguire, dovremmo cercare di capire qualcosa in più su quest'uomo e magari recarci in quel luogo prima della data dell'evento in modo da poter studiare la zona ed eventuali minacce e punti critici da sorvegliare> dice il ragazzino mentre continua a camminare affiancato dal parigrado verso il corridoio dell'ospedale indicato loro dall'infermiera. <Piuttosto Katai-kun, che hai combinato?> chiede il ragazzino senza giri di parole e riferendosi ovviamente alle bende che il ragazzino porta addosso. Mentre aspetta la risposta legge i cartellini al di fuori delle porte di quel corridoio alla ricerca del nome pronunciato da Katai. <Certo che gli ospedali sono tutti uguali, quello di Kusa al suo interno è così, mi sembra che da un momento all'altro vedrò spuntare Shizuka e Rasetsu> dice il ragazzino vagamente divertito da questa affermazione; poi improvvisamente i suoi occhi leggono il nome giusto sul cartellino <Ci siamo ecco qui, Tenjiro Hyuuga, chissà che tipo è> dice incuriosito mentre con la mano destra bussa alla porta in legno della stanza sperando che vi sia qualcuno dall'altra parte.

17:53 Tenjiro:
 [Studio] Ormai la sera incalza e il sole all'orizzonte ha quasi terminato quella lenta discesa che lo porta ad illuminare l'altro emisfero. Il sipario si apre sull'ospedale di Konoha, quest'oggi, dove il buon Tenjiro sembra aver quasi terminato il proprio turno. Ormai manca meno di mezz'ora alla chiusura delle attività e al cambio dei medici, e lui è nel suo studio comodamente seduto alla propria scrivania. Non ha particolari attività da svolgere in questo momento... è stanco e stremato dal costante e ripetuto impiego del proprio chakra per fini rigenerativi, quindi ha bisogno di qualcosa per tirarsi su. La mano sinistra detiene una piccola bottiglietta di Sake, mentre la destra mantiene il piattino che l'usanza impone si usi per la sua degustazione. Indossa un camice bianco dalle maniche molto larghe, al di sotto del quale si intravede l'immancabile kimono nero. A differenza di tanta altra gente di Kagegakure, lui ama mantenere uno stile tradizionale e all'antica. A tal punto da evitare le nuove calzature super comode e sportive, in favore dei bei vecchi sandali di paglia e iuta. Le sue gambe sono accavallate, mentre la mano destra porta lentamente il sake alle labbra, così da umettarle e saggiarne il sapore. Quel momento di pace e ristoro viene improvvisamente spezzato dal rintocco delle nocche di Shiroichi sulla porta. Un delicato bussar che richiama Tenjiro alla realtà e lo costringe a interrompere la degustazione. <Prego, è aperto!> Non v'è nota di fastidio o scocciatura nel tono. Tanti altri avrebbero mal sopportato un incontro last minute come questo, ma Tenjiro non è fatto così. Se può dare una mano, non si tira mai indietro. Peccato che l'incontro di sta sera abbia finalità completamente diverse rispetto a quanto potrebbe mai immaginare.

17:58 Katai:
 Shiroichi potrà notare, senza alcuna difficoltà, come tra la chioma corvina ed ispida del giovane Uchiha vi siano delle fasciature, che circondano la testa per una piccola porzione, circumnavigano la nuca e si stringono sulla fronte, sotto la colata di capelli ribelli e scuri, che , in un paio di ciocche più lunghe, scendono anche ai lati del viso. Sotto quei rozzi bendaggi si nasconde un abrasione da ustione, da contatto, con quale agente, però, nemmeno il giovane Genin saprebbe dirlo, dal momento che i ricordi sono confusi, così la memoria , che è stata modificata dal Marchio Distopico di Nobu - ma questa è una storia che al ragazzo nessuno racconterà mai, perché nessuno mai potrebbe. < Forse dovremmo, sì. > Rimugina, riguardo alle parole dell'altro. < O forse chi vuole colpire sta già tenendo d'occhio la zona e noi dovremmo essere ancor più cauti. > Suggerisce. < ..non farci scoprire, ecco.> Conclude, mentre il rintocco delle nocche del Nara si abbatte sulla porta dell'ufficio dove capeggia il nome di Tenjiro. < Oh, beh, è un tipo...particolare.> Rivela, senza suggerire poi troppo, stando soltanto al loro unico e solo incontro, che però ha già dato molto al giovane Uchiha, in termini di riflessioni e ricordi, s'intende. Lui, le mani, ora le rifila nelle tasche dei pantaloni, entrambe, anteponendo leggermente le spalle in avanti, nella sua insicurezza personale, che sfocia inevitabilmente in un atteggiamento velatamente remissivo. < C'è stato un attacco in centro. Un tizio della Shinsengumi ha sventato il pericolo, ma io ne sono rimasto coinvolto. > E' ciò che il Marchio ha imposto alla sua memoria. E' tutto ciò che ricorda. La voce di Tenjiro, però, spezza il racconto e porta l'Uchiha ad estrarre una mano dalla saccoccia e poggiarla sull'uscio, schiudendo quest'ultimo, in favore del loro ingresso all'interno dello studio. < Buonasera Tenjiro-kun.> Onorifico il suo saluto, rispettoso ed educato, quel che basta per lasciar suggerire a Shiroichi una parziale conoscenza tra di loro, quel che serve per dimostrare l'infinita gratitudine verso chi si è preso cura del suo congiunto, sino alla fine.

18:23 Shiroichi:
  [Studio] Ascolta con attenzione le parole del parigrado il giovane genin ma non si trova d'accordo con la sua idea, sarà il suo carattere sempre pronto all'azione, sarà l'esperienza maturata nelle altre missioni ma Shiroichi dissente <Non sono d'accordo, proprio perché anche loro staranno sicuramente controllando la zona dovremmo cercare loro tracce, magari riusciremo a beccarli prima ancora del gran giorno e così la nostra sorveglianza sarà una passeggiata di salute> è pronto all'azione il ragazzino non è però irrazionale e si rende conto che Katai ha la sua parte di ragione <Ma staremo ovviamente attenti a non fargli notare che sono sorvegliati a loro volta> aggiunge con calma abbozzando un sorriso. ascolta poi ciò che il ragazzo racconta di Tenjiro <Ah ma lo conosci?> chiede incuriosito il ragazzino, lui stesso non ha mai incontrato uno Hyuuga è praticamente sono vicini di casa, ha intenzione di osservare ogni mossa dell'uomo per capire che tipo è, dopotutto conoscere i compagni di squadra gli eviterà di certo di commettere gli errori fatti in precedenza. <Mi dispiace che tu sia rimasto coinvolto, spero niente di serio, sicuro di voler procedere con la missione?> chiede preoccupato, dopotutto lui e Katai sono amici e non vuole che si faccia male più del dovuto, anche se la loro sfida passata farebbe pensare il contrario. E proprio mentre quella domanda viene posta dall'altra parte della porta si sente la voce di Tenjiro che avvisa che la porta è aperta; Katai è più veloce e la apre lui, l'Uchiha entra e saluta l'uomo in modo un po' troppo informale secondo lui, soprattutto data la differenza di età che si passano, ma non dice nulla, probabilmente è il medico ad aver concesso questa possibilità all'Uchiha. Shiroichi d'altro canto nota che l'uomo camice bianco a parte sembra vestito in modo molto tradizionale, proprio come fa il ragazzino quando non è in veste di Shinobi, questa cosa gli fa spuntare un mezzo sorriso sul volto. Si inchina leggermente una volta entrato in stanza e saluta a sua volta <Buonasera Hyuuga-san; io sono Shiroichi Nara, e... conoscete già Katai-kun, siamo i vostri compagni per la missione> dice con gentilezza e formalità il ragazzino lasciando da parte il fatto che probabilmente Katai vorrà farsi curare, ma per quello non si intromette, lascia che sia lui a dire qualcosa.

18:34 Tenjiro:
 [Studio] La barriera legnosa lentamente si apre, rivelando due ragazzi dietro di se. Uno di questi, nello specifico, si appella a Tenjiro come si farebbe con una persona nota e fortuna vuole che Tenjiro, di memoria, ne abbia da vendere. <Oh, Katai!> Si, ricorda il suo nome, quasi come ricorda il nome di tutti i pazienti che passano per il suo studio. Quello di Katai, tuttavia, ha un peso differente... è del suo animo che ha dovuto prendersi cura, piuttosto che del suo corpo. Peccato che, a quanto pare, sia giunto il momento anche per questo. L'occhio buono di Tenjiro, il sinistro, squadra rapidamente il ragazzo notando fasciature e bendaggi sparsi. Il collegamento mentale vien da se e lo spinge a dar per scontato che siano lì perchè lui butti uno sguardo ad eventuali ferite. <Sei fortunato! Stavo per concludere il mio turno. Vieni avanti, fatti dare uno sguardo.> Lo invita a farsi avanti, senza neanche chiedergli se è veramente quello il motivo per cui sono lì. Curarlo sembra essere una priorità. Cosa aspettarsi di differente dalla reincarnazione della Bontà? Poggia entrambe le mani sui braccioli della sua sedia, facendovi leva per alzarsi e mostrarsi in tutta la sua altezza. Quasi due metri di uomo ben piazzato che torreggiano sui due ragazzi, eppure non dovrebbe incutere timore in alcun modo. La sua espressione è placida e il suo sguardo è rassicurante. <Mh?> Mugugna interrogativo, mentre aggira la scrivania per avvicinarsi all'ipotetico paziente. Anche Shiroichi ha fatto il suo ingresso nella stanza e palesa identità ed intenzioni. <Shiroichi Nara.> Ripete, forse per poter memorizzare meglio quel nome. L'occhio perlaceo di Tenjiro si sofferma sul proprio interlocutore per qualche istante, salvo poi esser portato a rimirar il soffitto quando si parla di missioni. <Missione...?> Si, sembra essersene dimenticato. La mano destra massaggia il mento lentamente, mentre nell'archivio dei ricordi cerca di estrarre qualcosa di utile. <Yare, yare... e' vero, avevo dato la mia disponibilità per lo svolgimento di una missione.> Ridacchia leggermente imbarazzato, spostando la mano dal mento alla nuca, per poi massaggiarsela con disagio. <Dovete perdonarmi... l'attività in ospedale assorbe quasi completamente il mio tempo e i miei pensieri. Avevo letteralmente dimenticato di aver preso questo impegno. Grazie per avermelo ricordato!> Borbotta, seriamente contento della cosa. Intanto le mani vengon raccolte ad altezza dell'addome per formare il sigillo tipico di chi necessita di richiamare le proprie energie per dar loro nuova forma. <Cosa hai combinato, ragazzo mio? Non ti sarai cacciato in qualche situazione spiacevole, spero...> Ovviamente si riferisce a Katai. Ignora momentaneamente il discorso missione, poichè non è consapevole del fatto che il duo abbia già indagato. Dovranno redarguirlo di loro sponte. Intanto lui dovrebbe aver richiamato la propria energia e dovrebbe esser pronto a somministrare le proprie cure al ragazzetto.[Chakra ON][25/25]

18:46 Katai:
 < E' proprio ciò che intendevo. > Commenta, brevemente, riguardo l'ultima frase delle prime parole del Nara, condividendone in parte il pensiero, in parte no, quindi rimanendo , di fatto, in silenzio, dinanzi alla sua espressione di dissenso. < Lo conosco, in un certo senso. > Sì, non una vera e propria frequentazione la loro, ma la mera interazione tra medico e paziente - o parente di uno di questi, ecco. Eppure tanto breve quanto intensa. Una storia breve, ma densa di significato. < Procediamo. > Commenta, zelante e deciso, dinanzi alle rimostranze di Shiroichi, per nulla intenzionato a desistere da quella missione che potrebbe ribaltare le sorti della quotidianità di Kagegakure. < Ne è in gioco la popolazione del Villaggio. > Lui che, prima di essere uno shinobi di Oto è , senza dubbio, un ninja del Villaggio dei Sei, quello dove è cresciuto e al quale dimostra maggior attaccamento. E , si sa, gli Uchiha sono famosi per i legami profondi ed intensi che sono capaci di creare, che essi siano d'amore o di odio.L'ingresso all'interno dello studio dello Hyuga è cauto e lento, permissivo nei confronti del parigrado, che lo accompagna, sebbene sia lui a fare il primo passo, volgendo l'andatura in favore dello scranno dove siede il medico. Lo sguardo nero dilaga su quest'ultimo, riconoscendone il monocolo caratteristico ed il volto adulto, nonché i modi affabili. E' proprio in quei modi che la tipica insicurezza sociale del giovane Uchiha si scioglie come cera al sole, un sole abbagliante, perlaceo, che si mostra in uno sguardo tagliato a metà: quello dello Hyuga. < Non è colpa mia stavolta. > Sì, perché l'ultima, invece, se l'era proprio cercata, ma meglio omettere questo dettaglio, sopratutto dal momento che gli artefici sono entrambi presenti, nel duo che si presenta al capezzale del medico. < Ma è una roba da nulla, in confronto all'importanza della missione, Tenjiro-kun.> Ora lo richiama, volutamente, sottolineando il suo nome come fosse un rafforzativo del discorso. < C'è in gioco l'intera stabilità del Villaggio. > Quindi, per lui, la massima importanza. < Forse qualcuno vuole attentare alle riserve alimentari di Kagegakure..> E mentre le mani armeggiano già con i bendaggi che fasciano la testa, lo sguardo devia in favore di Shiroichi, come a voler lasciare a lui i dettagli, a lui che è l'investigatore del team.

19:01 Shiroichi:
  [Studio] L'uomo nello studio sembra essere un uomo di buon cuore e attento al prossimo dalla reazione che ha nel vedere Katai tutto bendato alla bene e meglio. Peccato che non si ricordi della missione per la quale ha dato disponibilità... Shiroichi adesso si spiega come mai l'uomo non fosse presente durante le loro indagini, è basito, non credeva ci si potesse scordare di una missione, ma non sembra prendersela troppo sul personale per questa cosa <Posso capire, la mia sensei è medico e anche lei è sempre molto presa dai suoi pazienti, non fatico a crederlo> asserisce in tono gentile e comprensivo nonostante lo choc iniziale. L'uomo inizia a lavorare subito su Katai che però dimostra di avere più a cuore l'incolumità del villaggio che non la propria salute, ed è proprio qui che il ragazzino lo redarguisce <Lasciati curare, ci servi intero per la missione visto che vuoi procedere. Shizuka ha detto la stessa roba a me quando sono andato in ospedale, lascialo lavorare nel frattempo lo aggiorniamo> il tono del ragazzino è perentorio e non ammette una risposta che non sia affermativa. Quando poi Katai accenna alla missione e lo guarda capisce che vuole che sia lui ad esplicitare i dettagli della stessa; così il ragazzino si schiarisce la voce stando bene attento a rimanere sempre nel campo visivo dell'uomo cosicché anche se distratto dalle ferite del suo amico possa dargli cenno di assenso per le informazioni ricevute; normalmente non lo farebbe, ma non si sa mai, una persona che si dimentica di una missione potrebbe facilmente perdere la concentrazione mentre fa qualcosa che ritiene più importante. <Allora come detto da Katai-kun qualcuno vuole mettere in ginocchio il villaggio attentando alle riserve di cibo; abbiamo fatto le nostre ricerche e riteniamo che il possibile obbiettivo possa essere la sigla di un accordo importante del daimyo Hakyo Dokumatsu; l'articolo dice che verrà firmato in un luogo di grande importanza per il Daimyo ma non ne sappiamo praticamente niente ancora. Io e Katai-kun dissentiamo sul modo di agire quindi oltre a chiedervi se avete informazioni utili riguardo il daimyo, ci affidiamo a voi come ago della bilancia riguardo alla strada da percorrere: Io pensavo di muoverci il prima possibile osservando quello che sarà il luogo dell'incontro e di scovare eventuali tracce lasciate dagli attentatori, lui preferirebbe invece tenerci più alla larga dal posto in modo da non far sapere agli attentatori che stiamo indagando su di loro, cosa che tra l'altro sicuramente già sanno, visto la lettera che hanno inviato> il giovane Nara fa una piccola pausa poi guarda Katai <Se hai altro da aggiungere riguardo al modo in cui dovremmo agire fai pure Katai-kun, magari mi sono espresso male oppure ho capito male io> aggiunge il ragazzino in tono calmo e rilassato, senza che ovviamente le divergenze di opinioni scalfiscano il rapporto amicale che c'è tra i due genin.

19:35 Tenjiro:
 [Studio] Katai sottolinea l'importanza della missione a discapito della propria salute. Shiroichi lo redarguisce e Tenjiro non può fare a meno di assecondarlo. <Ci servi intero e al massimo delle possibilità. Non puoi permetterti di andare in giro in questo stato, altrimenti non potrai adempiere adeguatamente alla tua funzione.> Salvare il paese. Con un nuovo sigillo richiamerà il chakra precedentemente sintetizzato dall'unione dell'energia spirituale e di quella fisica. Nuovo nettare di vita che viene convogliato nel suo sistema visivo, dove energia e genetica si mescolano per dar vita a qualcosa di unico ed inimitabile: il Byakugan. E' da prassi, infatti, che il medico effettui una diagnosi completa del proprio pazienta prima di passare alle cure. Cure che vengono addirittura semplificate nel momento in cui è in grado di iniettare il proprio chakra rigenerante nel paziente, senza disturbare il regolare flusso energetico di quest'ultimo. Tiene l'occhio perlaceo su di lui, dunque, mentre vistose vene in rilievo decorano il lato sinistro del suo capo. <Tranquillo...> Lo rassicura, circa l'importanza della missione. <... ti sorprenderebbe scoprire quante cose possiamo fare contemporaneamente noi del Clan Hyuga.> Ridacchia divertito, mentre gode di una visione del mondo completamente diversa rispetto a prima. Incomprensibile per i presenti, ma fondamentale per chi vanta la più profonda e veritiera comprensione del mondo. Pietra, ossa e carne non consistono in una minaccia per chi può vedere tutto. Da qualsiasi angolazione. Ed è proprio questa possibilità di vedere -tutto-, che costringe gli Hyuga ad avere una mente follemente allenata e pronta ad elaborare tonnellate di input percettivi diversi. Shiroichi sarebbe sorpreso dallo scoprire quanto prestante può essere la mente del buon Tenjiro. Sicuramente più di quanto può esserlo il suo corpo! <Una strategia largamente comprensibile...> attentare alle riserve alimentari di Kagegakure, intende. <E' sempre stato uno dei miei timori, anche senza che attacchi terroristici anticipassero l'evento sulla tabella di marcia.> Prima o poi sarebbero diventati troppi per poter essere sfamati. Di questa cosa ne aveva già parlato con Shizuka. <Il Daimyo Dokumatsu, mh?> Mugugna interrogativo, mentre aiuta Katai a privarsi delle bende. Sembra procedere quasi in automatico, come se sbendare e curare le persone sia diventato un riflesso incondizionato. Subito dopo allunga le mani su di lui, seppur senza toccarlo, ed inizia a differenziare il flusso di chakra per inviare una scossa rigenerante alle cellule danneggiate del ragazzo.[+9 PS Katai] <A quanto pare il Daimyo ha intenzione di siglare un accordo per incentivare lo sviluppo tecnologico in campo alimentare. E pare anche che il luogo dell'incontro sia stato scelto da lui.> Sembra essere in possesso di informazioni specifiche, pur non avendo letto il giornale di persona. <Mh...> mugugna pensieroso, mentre continua a far confluire il proprio chakra nel corpo del giovane Uchiha. <Dokumatsu è nato e cresciuto a Kirigakure, da una famiglia non propriamente benestante. Studiando e lavorando si è costruito un nome ed una base economica stabile, fino a consolidare la sua posizione di filantropo a favore delle famiglie meno abbienti del Villaggio della Nebbia.> Come fa a sapere tutte queste cose? Le sta letteralmente leggendo dal giornale che i due hanno portato con loro. Il Byakugan gli consente di avere una visione nitida e perfetta per centinaia di metri... quindi sbirciare attraverso un giornale non dovrebbe essere minimamente un problema. <Se fossi un noto Daimyo, rinomato come filantropo, mi piacerebbe che un gesto di questo tipo avesse due effetti specifici. Il primo è simbolico. Scegliere di siglare il patto laddove la povertà colpisce di più e con più forza. Il secondo è pubblicitario. L'evento deve avere risonanza mediatica... e quale palcoscenico migliore se non un distretto in piena crisi per firmare un accordo che mira esattamente a debellare quest'ultima, o un mercato dove l'economica fatica a svilupparsi?> Non guarda direttamente Shiroici, ma il suo sguardo è anche puntato su di lui. Concettualmente il Byakugan sa essere terrificante. <Secondo me l'incontro avverrà nel distretto povero di Kirigakure, o in alternativa al mercato dell'acqua. Tuttavia sono più incline a pensare che si tratti del quartiere povero, se Dokumatsu è seriamente così interessato ai poveri come dice.> Il primo per questioni di simbologia, mentre il secondo per questioni di risonanza mediatica. Se è davvero un filantropo, dovrebbe preferire il quartiere povero. <Mh.> Mugugna ancora, senza esprimersi su quale approccio utilizzare.[Chakra ON][Byakugan I][Mani terapeutiche][14/25]

19:51 Katai:
 La prima affermazione di Shiroichi non passa inosservata e porta a torcere il mento ed il collo in sua direzione, rimanendo a metà dell'opera nel disfare i bendaggi che ha concepito attorno alla nuca. < Tu hai una sensei ? > Domanda, curioso, tradendo quell'attitudine che lo rende, a volte, persino indiscreto e inopportuno. La domanda attende una risposta, è vero, ma non aspetta che l'altro gliela fornisca, non con le mani in mano, almeno. Infatti eccolo riprendere a dirimere quei nodi di fasce, sino ad esporre la pelle nuda e cruda, sulla quale capeggia quella sorta di cicatrice laddove il colpo di Nobu è andato a segno, provocando un ustione ben visibile e tremori sporadici, riscontrabili nei lievi tic all'occhio destro o nel tremolio che sfarfalla tra le dita, mentre utilizza quest'ultime per riporre le garze da un lato. Così la chioma corvina è libera di drizzarsi sul capo, come un nido di serpi irretite. < Diciamo che hai capito...> sboccia, una volta che il Nara ha terminato il suo dire, lasciandolo esplicare quanto dovuto, senza alcun ostacolo verbale di mezzo. <...ma io intendevo dire che dovremmo dimostrare cautela, perché se anche possa essere ovvio come sappiano di noi..> si sofferma, socchiudendo un istante gli occhi, lasciando che il mento si abbassi appena, riflessivo. < ..non è detto che sappiano che abbiamo un'idea sul luogo che intendono colpire. > Conclude, di fatto, aggiungendo un appunto con tono calmo e pacato, basso. Il balsamo energetico diffuso dallo Hyuga, è un tocco che a malapena lo sfiora, ma lenisce il dolore, riequilibra il potenziale d'azione degli assoni e rinfranca lo spirito - o forse, in realtà, è più merito delle sue parole. < E se fosse un luogo a lui caro intimamente ? > Domanda, a sua volta, volgendo lo sguardo verso l'unico occhio di Tenjiro, contornato di nervature prominenti e vene propulsive. < ?! > L'espressione del giovane Uchiha si acciglia, dinanzi a quel fenomeno che non comprende, non a pieno, almeno. Eppure non pare proferir parola, né dubbio o chiedere chiarimento. < Magari lì dove ha lavato i piatti da giovane. > Propone, dimostrando una memoria acuta e un'intuizione altrettanto efficace, nonché una profonda lettura di quell'articolo di giornale che ha portato con sè:

20:13 Shiroichi:
  [Studio] Ascolta le parole di Tenjiro ma risponde prima a Katai, in modo che la sua curiosità non gli faccia perdere la concentrazione sul punto focale, la missione <Ma certo che ho una maestra, senza di lei non sarei quello che sono oggi, non che io sia molto, ma ci impegniamo> si affretta ad aggiungere l'ultima parte non volendo risultare vanaglorioso, cosa che il Nara ripudia fortemente <Shizuka è la mia maestra, sapessi anche le sgridate che mi da quando faccio delle cavolate> ridacchia il ragazzino soprattutto riportando alla mente la sera del suo compleanno è la promessa della Kokketsu di insegnargli i genjutsu <Inoltre ho preso accordi anche con Judahime-sama per farmi allenare, ma la più importante è senza dubbio Shizuka> conclude così la spiegazione del ragazzino, rapida e concisa, ora si torna a parlare della missione < Posso capire la sua preoccupazione Hyuuga-san, io stesso ho pensato lo stesso, bisognerebbe fare qualcosa per le chimere o trovare un modo di allargare le mura del villaggio per ottenere più spazio coltivabile> dice molto serio il ragazzino, anche questo è un discorso fatto con l'ex decima hokage durante il quale si sono confrontati sulle eventuali strade da percorrere per arrivare all'obbiettivo. Ascolta quello che dice Tenjiro, gli sembra di aver già sentito quelle parole e guarda ciò che è scritto sul giornale; l'uomo lo sta citando parola per parola; sembra quasi che possa leggerlo anche da lì... <Ancora una volta mi trovo a dissentire da Katai-kun, ma giuro che non lo faccio a posta> ridacchia imbarazzato <Un luogo che riguardi solo lui effettivamente avrebbe risonanza solo per la sua persona e per chi conosce la sua storia, Hyuuga-san secondo me ha centrato il punto, o il quartiere povero o il mercato dell'acqua... Dovremmo anche valutare la conformazione delle due zone per capire quale andrebbe più a favore di un evento importante come quello non solo per Dokumatsu-san, ma anche per le personalità politiche che sicuramente vi prenderanno parte, nonché se presenti anche i giornalisti, non saprei per quale dei due luoghi propendere onestamente, come possiamo restringere il campo secondo voi?> nonostante la calma ostentata dal ragazzino e la propensione all'ascolto che ha inconsciamente tenta di prendere un po' il controllo della conversazione e del piano da seguire, l'esperienza che ha avuto con Kore e Akainu gli ha fatto capire che effettivamente in squadra si lavora assieme ma allo stesso momento che non deve lasciarsi bloccare da cose come l'età dei propri compagni di squadra e i rapporti tra di essi per riuscire a comunicare meglio sul campo. Questa volta sarà più deciso e meno remissivo.

20:38 Tenjiro:
 [Studio] Il mondo è veramente piccolo, vero? Tutte le persone che i due citano hanno già avuto direttamente a che fare con Tenjiro in maniera più o meno diretta. <Shizuka è una ragazza eccezionale. E' la mia nipotina!> Se fosse possibile, si potrebbero notare dei cuoricini rosa fioccare sopra la sua testa. La ricorda con grande affetto... a tal punto da distrarsi per qualche istante dalla missione. <Sono sicuro che riuscirà a far di te un ninja con i fiocchi.> Il solito Tenjiro! Sempre con qualche parola d'incoraggiamento a disposizione per tutti. Intanto, Katai continua ad essere sotto le sue mani curative, che saggiamente iniettano Chakra rigenerante per riportare allo stato originale tutte quelle cellule che sono state danneggiate dalla scossa dell'altro Hyuga. Ignora completamente che sia stato lui, ma non sembra interessarsi. Per lui la priorità è ristabilire l'ordine naturale delle cose. Non si esprimerà oltre con Shiroichi relativamente alle preoccupazioni del villaggio. In cuor suo, reputa che sia ancora troppo giovane per porsi problemi così profondi e complicati. Chissà cosa penserebbe il giovane Anbu se scoprisse che è stato proprio Tenjiro ad affrontare questo discorso con Furaya per primo. Che è stato lui ad instillarle il verme del dubbio, involontariamente spronandola ancor più a cercare risposte fuori dalle mura. Per quanto riguarda l'intervento, invece, non può appoggiare la teoria di Katai. <Non penso... Si tratta di un evento troppo grande e importante perchè possa aver luogo in un posto del genere. Inoltre convengo con il giovane Nara.> E' serio quando parla della missione. <Non tutti si sono soffermati sul suo passato. Quindi non tutti capirebbero il perchè di quella scelta. Strategicamente parlando, mi sembra poco plausibile.> Ovviamente se si parla di strategia finalizzata alla notorietà e alla filantropia. Mugugna pensieroso, mentre cerca un fattore discriminante per il bivio innanzi a cui si sono posti. Un fattore che tuttavia non esiste, poichè sono a corto di informazioni univoche. <Difficile da dire, ragazzo mio...> Alla fine ci riflette un po'. Fissa ancora quel giornale ed una terza possibilità gli salta alla mente, oltre che all'occhio. <...> un attimo di silenzio anticipa lo schiudersi delle sue labbra. <... la sua società di beneficienza.> Mugugna a mezza voce. Gli altri lo sentiranno benissimo. <E' lui che propone l'accordo... quindi probabilmente avrà invitato le controparti a casa propria.> Si, questa possibilità inizia a concretizzarsi nella mente del medico in maniera sempre più nitida. <Eccolo il palcoscenico migliore...> ridacchia tra se e se, forse mortificandosi in silenzio per esser stato così cieco. <Quella società è il baluardo della lotta alla povertà di Kiri. E' come un castello per lui...> O almeno per Tenjiro lo sarebbe. Dopotutto Tenjiro considera l'ospedale come il proprio castello, analogamente a ciò che immagina possa pensare il Daimyo. <In ogni caso, immagino che basterà fare un rapido giro a Kirigakure. Eventi di questo tipo solitamente sono annunciati con cartelli, avvisi o striscioni.> Sempre in virtù di quel desiderabile impatto mediatico. <Basterà vedere quale di questi posti sia effettivamente stato sottoposto ai preparativi per l'evento. Ormai non dovrebbe mancare molto.> Continua con le proprie premurose cure, quando eccolo iniziare a tirare le somme. <Se voi siete troppo occupati, posso provvedere io a questa ricognizione.> Non la migliore delle soluzioni, ma lui non è il tipo che tende a delegare le cose agli altri. Tenjiro è l'uomo che vuole caricare sulle sue spalle il peso del mondo intero e la responsabilità della sua salvezza. Non dimentichiamolo. <Chiederò una giornata di permesso alla direzione sanitaria e vedrò che posso fare.> Sempre ammesso che i ragazzi non glielo impediscano![Chakra ON][Byakugan I][Mani terapeutiche][12/25]

20:45 Katai:
 < Oh. > Bofonchia, mentre il balsamo lenitivo delle cure di Tenjiro sviluppa il suo miglior effetto, sanando l'epidermide e riequilibrando il sistema nervoso centrale, lasciando la giovane Uchiha la sensazione che il proprio corpo ritorni ad essere più stabile e preciso. In fondo, forse, non avevano tutti i torti riguardo alle sue condizioni. La mano destra si apre e si chiude, più volte, lentamente, forzando la tenuta dei propri impulsi nervosi, nonché della loro conduzione verso la muscolatura più fine, ovvero quella della mano. < Shizuka-san ? > Il tono è interrogativo, ma solo nell'inflessione, poiché ripete quanto detto dal parigrado, cantilenando il nome della Kokketsu. < Sicuramente meglio di Kore Sabaku > Bofonchia, a mezza voce, ma nel silenzio della stanza, seppur basso , quel tono potrebbe essere udito distintamente da entrambi , proprio in virtù della loro strenua vicinanza. Il legame con il Nara, in fondo, non fa che rinsaldarsi, in quelle relazioni circolari che vedono coinvolti Shiroichi, Katai e Shizuka. L'uno rappresentano qualcosa per l'altro e , di certo, il giovane Uchiha non avrebbe potuto sperare di meglio per il compagno di team. < Ma sai fare solo opposizione tu ? > Domanda, retorico, all'indirizzo dell'Anbu e nonostante le parole siano chiaramente ironiche, l'inflessione della voce non lo è altrettanto, ma può confermare la bontà di quel dire in un timido sorriso che si distende all'angolo delle labbra, beffardo, sornione. < Così sia, allora. Due contro uno. > Non risparmia la sua ironia nemmeno Tenjiro, ma con quest'ultimo lo sguardo è più diretto, saldo, forte. E' quell'occhiata che risulta ancor più eloquente di qualsiasi parola possa aver mai detto. < Io verrò con te, Tenjiro-kun.> Dichiara, a corollario di quell'ultimo sguardo, lasciando che la voce echeggi nel silenzio che s'impone al termine delle sue parole. Pare convinto dalle ipotesi del duo, a tal punto da sposarne l'iniziativa.

21:20 Shiroichi:
  [Studio] Quanto è piccolo il mondo è proprio vero, chi l'avrebbe mai detto che anche Tenjiro conoscesse Shizuka, vero sono medici entrambi e ultimamente lei sta lavorando anche a Konoha a quanto sa, ma non si aspettava di incontrare qualcuno che la conoscesse proprio qui e proprio oggi. <Lo è sul serio, voglio diventare un ninja tanto bravo da renderla fiera di essere la mia sensei> dice il ragazzo al medico e ripetendo più o meno ciò che disse sempre di fronte a Katai quando entrambi dovevano essere curati dalla donna dopo il loro allenamento intensivo. Ascolta poi il parere di Tenjiro e sembra considerare l'ipotesi della sua società di beneficienza <Dove si trova, in che zona di Kirigakure?> chiede il ragazzino cercando di trovare un nesso fra tutto però poi gli sorge un dubbio <Ma farlo nella sua società non darebbe idea di distanza dal problema reale? Inoltre vorrebbe dire che c'è una talpa nello staff della sicurezza del luogo dato che i terroristi sembrano così certi di riuscire a farcela sotto il naso> dice Shiroichi con tono pensieroso <Io personalmente se dovessi fare una roba del genere lo farei nel luogo del problema, senza contare che questo spiegherebbe anche il perché i terroristi sono così certi di riuscire a colpire indisturbati, potrebbero mascherarsi tra la folla, farsi scudo con essa e per di più un luogo aperto faciliterebbe la loro fuga una volta che l'attentato sarà stato compiuto> prova a ragionare come un criminale il ragazzino, è la seconda volta che lo fa in missione, ragiona come il tuo nemico e prevedi le sue mosse, questo gli hanno insegnato gli anbu. <Hyuga-san, c'è bisogno di voi qui, non preoccupatevi di prendere un giorno libero, ci pensiamo io e Katai al pattugliamento delle zone> il pensiero del ragazzino è stato esposto chiaramente, senza contare che può facilmente mascherare questo controllo con una ronda di routine da anbu, gli basterà chiedere di essere assegnato al settore di Kirigakure in questi giorni, non dovrebbe dare nell'occhio. Katai sembra stupito dal fatto che Shizuka sia la sua maestra ma Shiroichi sorride <Non lo sapevi? Ero convinto di sì, non ricordi il giorno che andammo a prendere la cioccolata come mi prendeva in giro perché ti stavo dando consigli?> ridacchia il ragazzino allegramente ripensando a quella giornata dove effettivamente l'amicizia tra il Nara e l'Uchiha è iniziata a sbocciare. <Beh quando sarò Hokage non sarò all'opposizione> dice facendogli l'occhiolino e buttandola sul politico; non risponde al fatto che Katai voglia andare con Tenjiro a controllare i luoghi, aspetta che entrambi dicano la loro riguardo il suo pensiero.

21:54 Tenjiro:
 [Studio] Ultimi attimi per portare al termine quelle cure, sempre dando fondo a quel chakra che gli scorre nel corpo come un torrente in piena. Ormai Katai dovrebbe esser stato rimesso quasi a nuovo. Gli basterà solo... <Un lungo riposo e sarai come nuovo.> Il contatto energetico cessa e anche le vene vicino l'occhio di Tenjiro si riassorbono. L'occhio torna alle sue normali sfumature e capacità, lasciando che sia solo il cervello del medico a lavorare. <Mh.> Mugugna ancora, facendo un rapido giro attorno alla scrivania e raggiungendo daccapo la sua poltrona. Qui vi si siede ancora una volta, incrociando le mani ad altezza dell'addome e riflettendo sul da farsi. <Non riesco a pensare ad un posto migliore di quello, al netto di tutto.> Ribadisce, contraddicendo educatamente Shiroichi. <La sua società si presta meglio a questo tipo di eventi. Potenzialmente potrebbe esserci spazio a sufficienza per far entrare giornalisti e un po' di popolazione. Quanto basta per far spargere la voce e, allo stesso tempo, non creare una gigantesca falla nella sicurezza.> Grosse masse ammucchiate sono sempre un problema da gestire. <Un evento di questo tipo, gestito al chiuso, è molto più facile da monitorare e proteggere, per chi si occupa della sicurezza.> E questo un anbu dovrebbe saperlo bene. <Gli ingressi sarebbero pochi e controllati. Io, come organizzatore, lo preferirei.> Porta il dito destro alla tempia, picchiettandoci contro di tanto in tanto, pensieroso. <La minaccia dei terroristi è nota al Daimyo. Solo uno stupido ignorerebbe la cosa, decidendo di esporsi in piena piazza e senza protezione. No...> borbotta, sempre più convinto. <... si rintanerà. Se lui muore, la sua beneficenza morirà con lui... e non può permetterselo.> Il signorotto è stato informato dei rischi che corre, esattamente come i ninja. Difficilmente si esporrebbe così tanto. <Sono sempre più convinto che sia così. E, onestamente... lo spero anche.> Il perchè è presto detto. <Sono molto più efficace negli spazi ristretti. Non riuscirebbero a scapparmi.> Letteralmente, li vedrebbe ovunque, in giro per la struttura. Qualsiasi movimento anomalo salterebbe ai suoi occhi. Si rivolge a Shiroichi nello specifico, ora. <O c'è una falla nella sicurezza, o sono terribilmente sicuri dei loro mezzi. In ogni caso... non possiamo permetterci di fallire.> Darà loro qualche ultimo consiglio. <Per questioni organizzative mi sento costretto a rendervi noto che la forza bruta non è il mio forte.> Mente, in realtà. Lui è molto forte e conosce Jutsu altamente distruttivi. Tuttavia non ama usarli, se non è strettamente indispensabile. <Preferisco usare questo...> ovviamente si riferisce al cervello, continuando a picchiettarlo con l'indice destro. <... e la comprensione del mondo che la mia eredità mi ha concesso.> Dove vuole arrivare? E' semplice. Lui sarà lo sguardo del team. Colui che, forte della piena comprensione dello spazio che li circonda, può coordinare i movimenti di tutti e tre al meglio. <Ovviamente questo non mi rende automaticamente un bersaglio facile... ma preferirei riuscire a concludere la cosa senza eccessivi spargimenti di sangue.> E' sott'inteso, per lui. Il bersaglio si neutralizza, non si uccide. <Mh...> circa le ricognizioni, Shiroichi non ha tutti i torti. Ha visto quel tatuaggio. Sa cosa nasconde il ragazzo... eppure tace. E' pur sempre diritto del paziente che la sua privacy sia rispettata, no? <E va bene...> Ora si rivolge a Katai. <Forse il giovane Nara ha ragione. Io sono più utile qui... e senza di me darete meno nell'occhio, vista la statura.> Lui, per abbigliamento e per stazza, è anche troppo riconoscibile. <Forse è meglio che non mi si veda in giro fino al giorno della missione. Potrò godere di un più accentuato effetto sorpresa.> Il problema degli Hyuga è che si riconoscono lontano un miglio. Se ne vedessero uno bazzicare in zona, potrebbero prendere contromisure. <Se siete d'accordo... procederei in questa maniera.> Accertamento sul luogo e, infine, assalto il giorno della firma per sventare l'attentato. <Attenderò vostre in questo ufficio... Almeno qui non diamo nell'occhio.> Come detto, quello è il suo castello! Ed è proprio su questo castello che ora cala il sipario. Aspetterà che il duo si congedi, prima di chiudere tutto e tornare a casa. Pensieroso. [Chakra ON][Byakugan I][Mani terapeutiche][10/25] ||

22:28 Shiroichi:
  [Studio] Il ragazzo ascolta attentamente le parole di Tenjiro e effettivamente hanno senso, probabilmente una persona sana di mente farebbe un evento del genere al chiuso piuttosto che all'aperto soprattutto viste le minacce ricevute <D'accordo, terrò d'occhio la sua società e i dintorni di Kirigakure al meglio delle mie capacità> dice il ragazzino dando ascolto al pensiero dello Hyuuga. <In quanto a forza nemmeno io sono una cima, so usare Katon e Doton, ma in uno spazio chiuso non è il massimo, ho la mia innata per bloccarli, ma una volta attivata quella non potrò usare altri jutsu e dovrò rimanere fermo> spiega il funzionamento della sua innata ai due, Katai non l'ha mai visto combattere seriamente, ma è certo che Tenjiro vista la sua età e la sua provenienza abbia già chiaro cosa l'innata Nara possa e non possa fare, semplicemente però il ragazzino non è ancora in grado di usare mosse offensive con quest'ultima. <Se riuscissimo a distarli e a non farli focalizzare su di me dovrei riuscire a bloccarli senza troppi problemi, in modo da non versare sangue né amico né nemico.> Il ragazzino sposa completamente la filosofia del medico, anche lui ha sempre preferito catturare vivi i malviventi, in modo che paghino per le loro colpe. <Hyuuga-san so usare uno scudo d'ombra e so manipolarlo abbastanza bene, se dovessero essere necessarie delle difese potreste stare dietro di me, non sarò grosso, ma prometto che farò del mio meglio per far andare tutto liscio> dice seriamente il ragazzino, terribilmente serio, come se il peso del mondo gravasse solo sulle sue spalle; questo è il suo problema, vuole fare tutto e troppo velocemente, gli è già stato detto più volte, ma ascoltare i consigli di chi ne sa di più e metterli in pratica sono due cose diverse. <Katai-kun prova a chiarire con Kore-san, è strana, ma è una brava ragazza e sono sicuro che se trovi il modo di prenderla, potrà essere un'ottima amica anche per te> dice riferendosi alla frase del piccolo Uchiha. <Allora... se non c'è altro direi di tenerci aggiornati e di decidere il da farsi, Hyuuga-san, questo è il mio numero di telefono, se dovessero esserci degli sviluppi imprevisti mi scriva qui, io farò lo stesso.> detto questo il ragazzino aspetta che anche Katai dica la sua per poi congedarsi dall'uomo con un semplice inchino accompagnato da un augurio <Facciamo del nostro meglio per la protezione del villaggio>.[End]

23:18 Katai:
 Rimane fermo, come può, per prestarsi, in silenzio, accondiscendente, agli effluvi energetici dello Hyuga, che dispensa quel balsamo terapeutico con disinvoltura, ma sapiente mano. Sbatte le ciglia, un paio di volte, rischiarando la visione, quasi fosse stata appannata, fino a quel momento. Le luci al neon dello studio, d'un tratto, paiono più brillanti, sebbene non riescano a scalfire il buio delle iridi del giovane Uchiha.<...>Non un fiato, né una parola di opposizione, sebbene le pupille cadano , più volte, su quelle venature prominenti e gonfie, che contornano il bordo dell'occhio di Tenjiro: qualcosa che, fino a quel momento, non aveva mai notato. O forse non era mai accaduto. Non è così avvezzo alla storia dei clan ninja, tantomeno alle loro peculiari abilità, le quali è costretto a scoprire a discapito della propria pelle, proprio come successo con l'ex sensei. Ecco perché non ha la minima idea di cosa possa voler dire quel fenotipo originale e caratteristico dell'occhio perlaceo altrui, così come nulla ha da poter comprendere circa quelle venature rigonfie. < Mh. > Mugugna solamente, in un'unica risposta indirizzata ad entrambi. Un unico sussulto, un singhiozzo vocale, che si spegne contro le labbra giunte, unite in una linea sottile e rosea che solca il viso, poco al di sopra del mento. < Se riuscissimo a prenderli, vorrei parlare con loro. > Esordisce, d'un tratto, socchiudendo lo sguardo e abbassando il mento, in riflessione, silenziosamente. Cosa lo spinga, dopotutto, a voler interagire con degli attentatori, questo nessuno lo sa, nemmeno Shiroichi, ma la sua decisione pare chiara e del tutto sincera, piuttosto convinta. < Ho 'bisogno' di parlare con loro. > Esprime quella necessità, senza guardare nessuno dei due, percependo l'allontanarsi di Tenjiro e le forze restaurate. < Io posso aiutarvi in attacco. > Aggiunge < O nel distrarli. > Attraverso le sue illusioni. < Ma non sono molto bravo in spazi ristretti, tantomeno a difendervi. > Stringe le labbra, giungendole in una linea sottile e rosea, ma grigia nel tono. < Shiroichi-kun. > Ora attira la sua attenzione, mentre torna ad aprire entrambi gli occhi, lasciandoglieli piantati addosso. < Un giorno ti racconterò di Kore Sabaku..> E forse lui farà altrettanto, ma fino a quel momento...< Ora, se non vi dispiace, devo riflettere su questa missione. > Da solo ? Probabilmente. ( E N D)

Il team scelto per la missione Crisi e Carestia si riunisce, finalmente, insieme.
Questo accade presso l'ospedale di Konoha, nell'ufficio di Tenjiro, dove Shiroichi e Katai si presentano con un giornale contenente quello che, in apparenza, potrebbe essere il motivo principale delle loro indagini.
I tre si consultano a vicenda, scambiandosi opinioni e programmi, sino a congedarsi con un piano d'azione per l'immediato futuro.