Una sciarpa per Giovanni e una dura lezione per Kore

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10:31 Utente anonimo:
 Indossa un pantalone azzurro chiaro, un tessuto appena elasticizzato di jeans aderente sulle gambe magre che ne fa apparire la figura ancor più snella ma che tutto sommato sembra un passo avanti più giovanile rispetto al solito outfit, alla cinta è attaccato il suo portaoggetti dove tiene un fuda con tronchetto, due tonici curativi e due di recupero del chackra, l'auricolare spento e privo di sintonizzazione ed il suo Ninjaphone. La mano destra affonda nella tasca del Jeans con fare rilassato nel passo leggero avvolto in scarpe da outdoor grige con decorazioni verde fluo a lacci e lati. La stagione inizia a rinfrescarsi per la desertica, pure più di quanto non si vorrebbe per un Sunese, indossa quindi un gilet appena imbottito, un 20gr, grigio scuro, che aderisce contro quello che pare essere un maglione di cotone nero dalle maniche lunghe a tutti gli effetti. Una figurina scura quindi che apparirebbe comunque disarmata non fosse per la giara che ne ricopre interamente la schiena allungandosi quasi fino al di sotto dei glutei e ne inspessisce la figura per larghezza come una compagna silenziosa. Eppure non ha peso per lei la presenza di Sunodeki, quasi fosse mera estensione del suo animo o delle sue carni; essa appare come una clessidra in vetro ambrato, traspare sul cumulo di sabbia disposto a superare la metà inferiore ormai che si mostra in quel momento quieta. I biondi e corti capelli sono scarmigliati intorno al viso emaciato che emerge ancor più chiaro contro le vesti scure e magro come tutta la sua figura, nessun orpello se non il coprifronte portato al collo con il simbolo di Suna esposto a mò di collare che non viene celato su quella sagoma apparentemente infantile. Tenjiro l'ha invitata al campo Konoha e per qualche motivo ha pensato fosse bene cambiare ambiente dopo i consigli di Nobu così è andata all'accesso prestabilito alla ricerca del ninja medico, che sarebbe difficile da non vedere anche da lontano. Nella mano destra una sciarpetta rossa lunga circa 12 cm, di lana fatta all'uncinetto, e larga 3 cm, la trattiene tra indice e pollice visto che sta iniziando a fare freddo ha optato per un regalo per Giovanni che di recente è più stiloso di tutti in quel di Kagegakure{chk ON}

10:44 Tenjiro:
 Ormai il sole si è levato da un pezzo nel cielo di Kagegakure e il cielo sembra esser clemente. Il sipario si apre su un palcoscenico insolito, visto che siamo abituati a vedere Tenjiro vestito da medico e per i corridoi di un ambulatorio. Invece oggi ci troviamo in quel di Konoha, più precisamente nella fedelissima replica del campo di addestramento dove, solitamente, gli shinobi si allenano. Il vecchio Hyuga si trova non troppo distante da un grosso albero, alla base del quale ha poggiato l'haori bianco della famiglia Hyuga, il suo soprabito rosa a fiori e il cappello di paglia. Tutto ben piegato e riposto, mentre sulla sua figura permane solo lo stretto indispensabile per allenarsi. Un kimono nero dalle maniche e gambe molto ampie abbraccia completamente il suo corpo. E' aperto solo ad altezza del petto, lasciando sbirciare un petto assai più muscoloso di quanto ci si potrebbe aspettare da un uomo della sua età. Ai piedi porta dei semplici calzini bianchi e dei sandali di paglia, mentre il crine color pece è raccolto in una coda sciatta. Immancabile, infine, è quella benda nera che copre il suo occhio compromesso e che va in netta contrapposizione con la bontà che questo individuo trasuda da tutti i pori. Sta allenando le proprie percezioni, per questo motivo Kore potrà trovarlo già con il proprio Byakugan attivo. Ha l'occhio chiuso, ma quelle venature laterali sono inconfondibili. Il chakra sta circolando prepotentemente in lui, raccogliendosi in prossimità del bulbo oculare sinistro e permettendogli di accedere ad una comprensione del mondo che a tutti gli altri sfugge. Kore sopraggiunge dalle sue ore nove, ma lui non sembra darci peso. L'ha vista? Non l'ha vista? Difficile a dirsi vista la totale mancanza di reazioni. Una cosa è sicura... per l'altra sarà impossibile non notare questa imponente macchia nera nel verdeggiante scenario Konohano.[Chakra ON][Byakugan I][23/25]

10:57 Utente anonimo:
 Alto, soprabito rosa e fiorato, come supponeva trovare quel pugno nell'occhio ad Armani di Tenjiro non è difficile, si avvicina a quella figura in pieno campo di addestramento inconsapevole che l'altro possa vedere il suo chackra fluire uniformemente ma non sulla sua Sunodeki, non ancora almeno. Continua ad avvicinarsi verso il fianco sinistro di Tenjiro tirando fuori dalla tasca la mano destra con la sciarpettina. <Ciao Tenjiro-San, ti ho portato un regalo per Giovanni, l'ha ricamato la vecchia Fumiro-Sama...> Quindi non solo è fatta all'uncinetto ma l'ha pure richiesta, perchè poi lei abbia solo amici vecchi nel suo clan a cui chiedere le cose è un altro mistero. Come Amir, il cui uso del chackra è stato lesionato anni addietro e che ora si rilassa coi datteri e le lezioni da mentore di storia dei Sabaku. Il motivo tuttavia per cui Amir non possa più richiamare il chackra è rimasto ancora tra i misteri irrisolti dei Sabaku, fatto sta che a ormai due metri da lui solleva la mano destra agitando la sciarpetta rossa. <Avevo pensato ad un poncho con il sombrero ma credo che per le spine sia meglio una sciarpetta> Non solo giustifica la scelta ma fa ancora una volta comprendere che abbia riflettuto ad un regalo per una pianta più di quanto non abbia fatto probabilmente per qualsiasi essere vivente e senziente di sua conoscenza negli ultimi 7 anni. Così praticamente irrompe nella conversazione e nella scena dello Hyuga e del suo potere oculare, un potere che vista la ragione per cui sono lì non faticherà a vedere il chackra che pian piano ad ogni passo sta iniziando a fluire verso la sua Sunodeki increspando ogni granello visibile oltre il vetro ambrato, granelli che pian piano levitano ma che ancora non abbandonando il foro. Difficile dire, a due metri da lui quando si sarà fermata, se intuisce le venature a circondare l'occhio dell'altro{Chk ON |Inn Attiva 2/4 | 64/65}

11:20 Tenjiro:
 Ormai mancano pochi metri prima che i due si incontrino. Eppure, che Tenjiro l'abbia notata o meno, sarà comunque la ragazza a palesarsi come suo solito: con doni e pensierini. Sembra essersi instaurato un rapporto strano tra i due. Al pari di due genitori divorziati di cui uno solo ha il diritto di crescere il bambino, Giovanni, e l'altro invece fa tutto quel che può, a distanza, per assicurarsi che cresca bene. Peccato che... Giovanni è un cactus. Tra tutte le piante esistenti nel mondo, è anche quella che ha il bisogno minore di cure. Insomma... è tutto sbagliato. <Kore-chan!> La chiama, seppur senza aprire gli occhi. La vede benissimo e lei lo sa. Vede anche quel chakra affluire verso la giara di vetro, sintomo del fatto che la ragazza sia pronta ad un incontro decisamente più fisico. <Giovanni ne sarà felicissimo...> ridacchia in maniera sommessa, divertito dal siparietto. <Inizia a far freddo la sera... la stagione fredda è arrivata. Sono sicuro che apprezzerà il pensiero tanto quanto lo apprezzo io.> Perchè lui cerca di vederci del buono, in quel gesto. Un gesto che non è volto a lui direttamente, ma indirettamente reputa di si. E' come il non sapersi presentare a casa di una persona con le mani vuote, no? Magari Kore ritiene di riuscire a colmare un chissà che senso di indebitamento personale, o forse lo fa semplicemente per divertimento... Ad ogni modo, Tenjiro non si cruccia più di tanto. Quel siparietto lo diverte e mandarlo avanti non gli pesa. <Sei venuta, quindi.> Cose da non chiedere mai a una signora pt.1. <Mi avevi detto che volevi allenarti con me, quindi ho pensato di avvisarti appena ritagliatomi del tempo libero.> E' onesto. Dopotutto glielo aveva promesso. <Dimmi un po'... che tipo di allenamento vorresti affrontare? Confido nel fatto che tu sappia che esistono allenamenti specifici in funzione del risultato che vuoi ottenere...> e che non si tratti unicamente di una gara a chi si picchia più forte. Perchè in quel caso Tenjiro non avrebbe assolutamente nulla da insegnarle. In tutto questo, solo ora apre l'occhio e punta quello specchio perlaceo su di lei.[22/25][Byakugan I]

11:35 Utente anonimo:
 L'affidamento di Giovanni le va bene così com'è in fondo sta con la madre (?) mentre la Sabaku può limitarsi a comprare il suo affetto con doni e sporadiche visite, quando Tenjiro accetta il dono azzera la distanza quanto basta per consegnare il suo pegno alle mani dell'altro. <Beh, ho apprezzato il suo stile, quindi ho deciso di arricchirlo.> Concede con poca emozione nella solita voce atona ma palesemente tronfia di sè dell'aver azzeccato regalo (?) mentre riprende la distanza di qualche passo portandosi ai tre metri da lui. <Certo che sono venuta, voglio vedere come funziona la tua abilità oculare, sono una creatura curiosa.> E una stalker, ma queste cose le ammette tutte con una fredda consapevolezza di sè c'è da dire. Quando l'altro pone la questione sull'allenamento da fare l'incontro con Nobu è ancora fresco alla memoria. <Recentemente ho avuto problemi con il corpo a corpo, vorrei provare a vedere se riesco a rinforzare la mia difesa per evitare lo sfondamento.> Il che rende lo Hyuga perfetto probabilmente, visto che la sua pecialità è avvicinarsi mentre quella della Sabaku deve diventare il sapersi rendere distante ed impenetrabile, non perde infatti tempo a comporre il sigillo della capra, un chackra che Tenjiro vede fluire in granelli che si addensano a copertura, un ovale a conca largo 1,5 metri, del suo fianco destro. Quel mezzo uovo è alto quasi quanto lei e dista nella sua parte centrale quaranta centimetri dal proprio fianco destro. Prende tempo nella sua formazione ma spiega anche cosa si intenda per penetrabilità di una difesa visto che ogni granello collegato a sè è una coscienza collettiva della propria innata nel quale il chackra Sabaku fluisce con fare continuativo. Egualmente una struttura simile ma più fragile sta iniziando ad addensarsi sul fianco opposto, il sinistro, lasciando un varco visibile della sua figura frontalmente e alle spalle, dove quei mezzi uovi non si giungono, e largo circa 40 centimetri su ognuno dei due lati. Sembrano due scudi specchio quindi solo che uno è più saldo e spesso mentre l'altro è prodotto della propria innata, non faticherà Tenjiro grazie alla sua a comprendere quale delle due strutture sia più fragile. <Per te va bene? Non intendo attaccarti, voglio solo...Fare il possibile per evitare che sfondi le mie difese ma non so se...Insomma non so che elementi usi, nè cosa fai, potresti essere un Genjutser e ho sbagliato tutto.>Ammette senza riserve {Chk ON 63|Inn Attiva |Scudo di Innata sx 2/4 | Scudo di sabbia Dx 2/4 56/65}

12:20 Tenjiro:
 Ebbene è così... la ragazza vuole combattere e mettere alla prova la propria resistenza. <Comprendo...> borbotta, portando la mano destra alla nuca e massaggiandosela lentamente. <Ma ti avviso... non sono la persona più adatta, se quello che vuoi testare è la resilienza della tua difesa.> Ne è particolarmente convinto. <Io preferisco la precisione alla potenza. Sapere dove colpire e cosa colpire... quindi se è la tenuta dei tuoi scudi che vuoi testare, non sono la persona adatta.> Tuttavia, ormai ha deciso che una chance vuole dargliela! <Pronta?> Domanda, puntandole addosso quello sguardo unico nel suo genere. Vede il suo chakra e quello dei suoi costrutti. Vede tutta la sua struttura corporea e ipotizza già come approcciare quella situazione. Fianchi coperti. Fronte e schiena scoperto. Un approccio intelligente sarebbe cercare di aggirarla, ma allo stesso tempo sarebbe scontato... invece Tenjiro opta per altro. La sua presa è salda... i metri da bruciare sono minimi e il tempo di reazione a disposizione della ragazza è praticamente infimo. Il suo baricentro si abbassa per un istante, mentre la gamba destra indietreggia appena e lascia alla gemella il compito di reggere il corpo del medico. Non compone sigilli, ne pronuncia parole vuote, poichè è dell'effetto sorpresa che vuole farsi forte. Di qualcosa che l'altra non può vedere o percepire. Improvvisamente cercherebbe di sbilanciarsi verso avanti e far forza proprio sulla gamba sinistra, precedentemente costretta ad accumulare l'energia necessaria per lo slancio. La leva destra abbandonerebbe il suolo, quindi, superando la gemella e sostituendosi ad essa nel compito di reggere in piedi quell'ammasso di muscoli e vecchiaia. Così Tenjiro cercherebbe di esibirsi in un rapido scambio di leve della durata di un paio di passi. E' alto e le sue falcate sono ampie. Quanto basta per colmare quei tre metri in altrettanti passi. Non serve una corsa. Bastano tre passi perchè possa effettivamente portarsi a distanza di ingaggio. In tutto questo, farebbe affidamento sui muscoli del busto nell'intento di ruotare quest'ultimo. Quanto basta per favorire l'allungamento del braccio destro verso avanti e il riposizionamento del sinistro verso verso lo scudo destro di lei: quello più resistente. Ciò che dovrebbe succedere in questo frangente ha del peculiare. Tenjiro richiamerà il proprio chakra in prossimità delle mani, forzandone l'uscita dagli tsubo e modellandone la forma. La mano destra, a palmo aperto e dita tese, verrebbe circondata da una vera e propria lama semitrasparente fatta di pura energia, il cui unico compito è quello di recidere. Vestiti, carne, chakra... non ha importanza. Quell'energia è talmente affilata da riuscire a intromettersi anche nelle difese più solide. Mano che risale dal basso verso l'alto, perpendicolarmente e con l'intento di recidere le carni di Kore dal basso ventre fin sotto al collo. Ovviamente il Byakugan dovrebbe permettergli di ponderare il colpo con una precisione millimetrica perchè quella lama non affondi troppo nella carne e non recida organi vitali. Alla mano sinistra, invece, verrebbe assegnato il compito di frapporsi tra se e lo scudo resistente della ragazza, ipotizzando che possa decidere di chiudere i due costrutti alle proprie ore dodici come un grande portone, una volta visto arrivare lo Hyuga. Lo scopo è quello, appunto, di usare la propria forza per aprirsi lo spazio necessario per far passare almeno il braccio destro, o ancor meglio di respingere lo scudo qualora decida di stritolarlo tra i due elementi sabbiosi, una volta intromessosi tra di essi.[Byakugan I][16/25][Chakra Tagliente]

12:38 Utente anonimo:
 Tenjiro annuncia di non essere la persona adatta, la Sabaku non pare intimorita dall'idea dell'allenamento, nè di prenderle, mantenendo quell'apparenza comunque incuriosita sulle capacità dell'altro a tutti gli effetti ignote al momento. <Solo gli stupidi giocano alle bische per soldi.> Le massime dei sabbiosi, spesso imperscrutabili, ma il senso permane, non ci si allena per una vittoria semplice e forse proprio l'inadeguatezza di Tenjiro a quella specifica difesa potrebbe avere invece il risultato di apportare nuove idee nel suo campo difensivo. Ci mette poco Tenjiro ad annullare quella distanza, sia per altezza che per posa il tempo di chiusura dei suoi costrutti sarebbe breve, ma non abbastanza da evitare del tutto quella lama tagliente, la mano destra di Tenjiro spazza la lama di chackra verso il suo scudo sinistro disintegrandolo, mentre le gambe ossute della fennec si ripiegano cercando di balzare all'indietro per schivare quel colpo. Quel che ne deriva se riuscisse a fare quei salti necessari per portarsi ad almeno otto metri da lui è che la sua sabbia non ha bisogno di seguirla, non del tutto almeno e non con la stessa rapidità. Ogni deflessione delle gambe all'indietro poggia prima sulla pianta destra e poi sulla sinistra scivolando sul verdeggiante manto erboso di quel campo che è assai diverso dal suo habitat solito, sabbioso o polveroso che sia. <Come puoi tagliare la mia sabbia?>Non sa realmente nulla di pratico di quell'occhio e delle abilità correlate, sa che gli scudi hanno un malus per lei di visibilità limitata, vedendo muoversi Tenjiro in avanti si è presa tempo per schivarlo CERCANDO di riprendere le dovute distanze dalle Hyuga ma non ha potuto considerare la natura dell'attacco, una difesa la sua che è evidentemente più avvezza ad impatti che a recisioni di questo tipo e che esplodendo in rada sabbia riempie di chackra il campo del proprio controllo in granelli sparuti nell'aere che non toccano terra. Lo scudo destro che era rimasto a quella distanza coglie il frapporsi che Tenjiro intenta nello spazio che era tra i due scudi TENTANDO di mobilitare la difesa destra e rimasta salda in attacco verso la propria sinistra, una guida semplice del palmo destro come se ne abbisognasse è quella con cui cerca di spingere quel mezzo uovo di sabbia più resistente agli urti ad impattare contro l'esterno del gomito sinistro dello Hyuga che si faceva strada in avanti. Mantiene ad ora come annunciato la posa di difesa cercando di mantenere una distanza che le è favorevole ed una difesa che in parte è stata già demolita attiva. {Chk ON 56|Inn Attiva |Scudo di Innata sx blastatissimo | Scudo di sabbia Dx Movimento contro braccio 2/4 Mantenimento |tentativo schivata all'indietro 10m 2/4 54/65}

13:17 Tenjiro:
 La lama di Chakra a malapena sfiora la ragazza, che per contro si allontana agilmente verso tergo. Tenjiro serra appena le palpebre dell'occhio sinistro, mentre un sorrisino gli si apre sul volto. E' contento! Almeno non dovrà curarla subito dopo. <Posso tagliarla perchè vedo i suoi punti deboli... Se posso vederlo, posso distruggerlo.> Piuttosto... ha la fortuna di essere attaccato proprio dal lato dove l'occhio gli funziona a dovere. La percezione dello spazio attorno a lui è assoluta, in questo momento... quindi i suoi tempi di reazione dovrebbero essere efficaci nonostante le distanze ridotte. La sua mente, analitica e riflessiva, elabora le informazioni che ha in possesso. E' un corpo grande dall'ampia superficie. La distanza che lo separa da esso non è tale da consentirgli un'accelerazione eccessiva e da questo ne deriva che l'impatto non dovrebbe essere esageratamente pericoloso. Però compromettere un braccio gli farebbe perdere tempo, oltre che utilità. Quindi eccolo optare per una scelta differente. Mentre lo scudo è in dirittura di arrivo, cercherebbe di forzare la rotazione del proprio corpo in senso orario, sfruttando l'appoggio dei piedi ed un loro rapido scambio, così da far si che sia la propria schiena ad incontrare lo scudo in arrivo, e non il suo braccio sinistro. Come se ciò non bastasse, non arresterebbe il proprio moto di rotazione, per evitare che l'impatto sia troppo diretto e solido. Cercherebbe di continuare in quel giro in senso orario, per limitare i danni alla propria schiena e letteralmente -rotolare- una volta a contatto con il costrutto di sabbia e lasciarlo sfilare via lungo la traiettoria impostagli dalla sua padrona. Qualora dovesse riuscire ad attutire il colpo e sopportarlo, e ad avere schiena e costrutto stesso come riparo dallo sguardo altrui, raccoglierebbe le mani avanti al petto per eseguire una sequenza rapida di sigilli ben noti: drago, serpente, tigre, scimmia e cavallo. Il chakra risale prepotente fino ai suoi polmoni, mescolandosi con l'ossigeno e tingendosi della tonalità del fuoco. Nessuno si aspetta mai che Tenjiro si associ al Katon, e lui è il primo che non ne fa mai uso... ma se la ragazza ha bisogno di un grado di sfida sufficientemente alto... beh lui glielo darà. Quel chakra fiammeggiante, quindi, vorrebbe risalire lungo la sua gola, raggiungendo le labbra e quelle mani che, ora come ora, dovrebbero essere in prossimità della sua bocca e chiuse ad anello. Da qui inizierebbero a plasmare l'aria fiammeggiante che lo Hyuga sarebbe intento a spirare, per poi rilasciare ben tre sfere di fuoco dal diametro di 20 cm l'una, una volta che la rotazione del corpo lo avrà riportato frontale rispetto a lei. Durante questa rotazione, lui non l'ha mai persa di vista. Il bello del Byakugan è proprio questo, no? In un modo o nell'altro dovrebbe esser riuscito sempre a tenerla nel proprio campo visivo... ed è per questo motivo che non ha bisogno di ristabilizzarsi per lanciare la tecnica, una volta finita la rotazione. La sua percezione dello spazio dovrebbe essere oltremoto precisa e intatta. [SWOOSH! SWOOSH! SWOOSH!] Le tre palle di fuoco saetterebbero proprio verso di lei, a frazioni di secondo una dietro l'altra. Le prime due puntano al suolo avanti ai piedi di lei: precisamente una alle ore dieci e una alle ore due. L'altra, invece, vola dritto per dritto con l'intento di raggiungerla al centro del petto e lì dare il meglio di se. Perchè tutto questo? Perchè Tenjiro sa bene che quelle sfere deflagreranno generando esplosioni di due metri circa. Un dettaglio che forse Kore potrebbe non conoscere. Le sfere lanciate ai piedi, quindi, potrebbero intercettare con la loro deflagrazione eventuali spostamenti laterali. La palla di fuoco lanciata verso il petto, invece, ha il compito di inseguirla in caso di arretramenti o intercettarla in caso di schivate frontali... e in ogni caso detonare raggiunta la destinazione, per un nuovo turbinio di fiamme di due metri circa. L'altra cosa che sa, il buon Tenjiro, è che la sabbia di Kore è ancora tutta lì vicino a lui... lasciare le difese indietro l'ha lasciata scoperta.[Byakugan I][1/4 rotazione sul posto][3/4 Pioggia di fuoco][10/25]

13:29 Utente anonimo:
 La spiegazione di Tenjiro inizia ad approfondire realmente la sua conoscenza in merito a quell'abilità oculare, come al solito lo Hyuga si mostra per lei un balsamo di cultura sparsa, non viene commentato quel fatto ma ne prende le misure quando lo scudo di sabbia impatta contro la sua schiena rimbalzando nella propria direzione. CERCA di mantenere quel guscio d'uovo non totalmente frontale in modo da non inficiare la propria di vista che a differenza di quella altrui non è assoluta. Il colpo è lieve contro la schiena, visto che l'obbiettivo era dabbasso e non da lato sentirà una resistenza misera l'altro a riprova della direzionalità di quell'intento ma è quando Tenjiro termina la sua rotazione e vede quelle sfere di fuoco dirette sia a sè che allo scudo nell'area della propria destro più avanti che la sua reazione di difesa deve mostrarsi più immediata di un Byakugan, e lì c'è qualche intoppo non indifferente. Non tutta la sua sabbia è in prossimità di Tenjiro, solo quella che ha dovuto manipolare e strutturare saldamente in quella forma, la propria la vede tenjiro aleggiare come una nube sparsa di chackra che CERCA di concretizzare innanzi al petto, verso quella palla di fuoco, riesce pure in realtà, a creare quello scudo oltre il palmo sinistro, un quadrato di un metro spesso altrettanto ma la sua poca familiarità con il katon e con la velocità dello Hyuga fanno andare le cose esattamente come l'altro si aspettava, il parallelepipedo copre la palla diretta a sè, una prima esplosione seguita dalle altre due ai suoi piedi non solo distruggendo quello scudo che era stato improvvisato apposta ma sbalzandola in aria all'indietro mentre bum bum bum la Sabaku scapriola per aria con tutta la sua giara che così leggera non è sembrata mai riuscendo forse a stento a farla quella mezza capriola dolente per attutire una caduta che vorrebbe quantomeno fare sulle palme dei piedi. <Dannazione! Perchè...Perchè la mia difesa fa così schifo? Mi sento un dente di vipera> Altre metafore da sabbiosi, buona in attacco, buona a sentire i movimenti anche a distanza e percepire le presenze, ma incapace di difendersi se non attaccando con il proprio veleno. C'è una breccia nella sua sabbia che deve imparare a colmare ma che ora la vede brancolare nel buio. <Hai vinto...non darmi fuoco sono un pessimo pasto, troppe ossa!> Concede verso lo Hyuga smuovendo le mani per cercare di ripulirsi il bomberino dalle scintilline evitando che il tessuto sintetico la renda realmente una torcia umana. {Chk ON 54|Inn Attiva |Scudo di Innata 2/4 + distruzione | Tentativo caduta in salto 1/4 50/65}

15:16 Tenjiro:
 Le sue palle di fuoco vanno a segno. La capacità di previsione dello Hyuga e la strategia hanno parzialmente la meglio su quello che poteva essere un divario potenziale non indifferente. Dopotutto... Tenjiro non ha elementi del creato al proprio servizio. Ha solo quegli occhi e quelle mani. Non è troppo, a conti fatti. Eppure la ragazza si arrende, emergendo dalle fiamme leggermente provata. La segue con lo sguardo e dopo quella dichiarazione di resa lascia andare la propria presa sul chakra. L'occhio torna normale e sul suo sorriso si apre un sorrisino quasi dispiaciuto. <Yare, yare...> Si massaggia la nuca, iniziando ad avviarsi verso di lei non appena tocca terra. <Ti ho fatto male?> E' la prima cosa che le domanda. Deve sincerarsi del suo stato di salute psichico e fisico. <Per fortuna ti sei arresa... non sarei durato a lungo, altrimenti.> Ridacchia sminuendosi a metà tra una bugia e la triste verità. Avrebbe potuto iniziare a risparmiare le energie o prendere un tonico, ma comunque le sue scorte di chakra sono irrisorie rispetto a quelle della ragazza. Per questo preferisce elogiarla per quello che può, facendo in modo che non si abbatta inutilmente. <Mh...> mugugna pensieroso, quando l'altra si lamenta della propria difesa. <Hai un potere complicato da usare, ragazza mia...> Borbotta, mentre cerca di fare brevi semplici calcoli per darle qualche consiglio utile. <Credo che dovresti entrare più in sintonia con il tuo elemento... e muoverti con esso.> Si massaggia il mento, pensieroso. <Tanto per cominciare ho avuto la sensazione che ci fosse troppa distanza tra te e le tue creazioni.> Sia letteralmente che metaforicamente. <Sono parte di te, no? E' la tua sabbia... quindi considerale estensioni del tuo corpo a tutti gli effetti. Allontanarti dai tuoi scudi ti è costato un'apertura ai miei attacchi a distanza.> E' stata la sua strategia, dopotutto. <Inoltre non dovresti mai mostrare le tue barriere in anticipo al nemico.> Lui è un nemico particolare, è vero, ma il concetto è sempre lo stesso: <Se le vedo, posso distruggerle.> E subito integra il concetto. <O aggirarle! E' qualcosa che va oltre la natura del Byakugan. Ritengo che sia valido praticamente sempre. La prevedibilità delle proprie mosse è la morte di ogni strategia.> Insomma, dovrà allenarsi a reagire all'ultimo secondo... piazzare le proprie pedine in pieno campo con largo anticipo lascia spazio all'avversario per elaborare contro-offensive. <Mh...> ci riflette ancora, seriamente intenzionato a darle una mano. <Se davvero hai la capacità di plasmare la tua sabbia come meglio ritieni... allora forse avrei scelto di intercettare la mia palla di fuoco con un costrutto sabbioso differente. Che ne so... una lancia, magari?> Per intercettare la palla di fuoco a debita distanza. <Devi imparare a ponderare la natura degli attacchi che sopraggiungono, ma questo non dipende da te... dipende dall'esperienza maturata sul campo.> Conoscendo il Katon imparerà che molte di quelle tecniche tendono a liberare lingue di fuoco di più o meno importanza. Tenersi a debita distanza è fondamentale. <Inoltre...> Ci pensa su... <... al posto tuo inizierei a considerare la tua sabbia come qualcosa di più che un semplice scudo, o una semplice spada...> Cosa intende? E' presto detto. <Può essere anche un gradino... una piattaforma sospesa...> si massaggia ancora il mento. <... un appiglio per aggrapparsi e tirarsi su.> E potrebbe continuare ad elencare migliaia di applicazioni di quella tecnica che non prevedono necessariamente l'implicazione offensiva o difensiva. <Però prendi le mie parole con le pinze... non sono padrone del tuo potere come dovresti esserlo tu.> torna con le braccia a penzoloni lungo i fianchi. Effettivamente potrebbe aver straparlato. <Però... sei sicura che, per te, l'ideale sia incassare?> Potrebbe schivare, invero. <Io ho scelto di sacrificare la forza dirompente in favore di una precisione chirurgica.> Su questo ci sarebbe da ridire. Quelle palle han deflagrato in maniera tutt'altro che chirurgica, ma shhhh. <Anche essere elusivi è un modo per difendersi.> E la sua innata potrebbe aiutarla in questo.

15:27 Utente anonimo:
 Tenjiro avrà solo le mani ma come si suol dire 'la vedi sta mano po' essè piuma o...' L'altro pare persino interessarsi di eventuali ferite ma a parte sbruciacchiature qui e là sul giubbino la Sabaku sembra uscita sporca ma incolume da quello scontro. <Non credo.> Soffia inizialmente prima di affilare lo sguardo alla questione della durata guardandolo con fare sospettoso. <Non mi devi consolare, non sono una bambina...Come hai fatto a vedere quale dei due scudi era quello debole?> Ha detto di aver visto il chackra, sì, ma una cosa è saperlo un'altra riuscire a concepirlo e sulla seconda cosa la Sabaku qualche sospetto pare ancora nutrirlo. Non commenta sulla lontananza dei costrutti, dovrebbe ammetterli che pur tenendoli appiccicati Nobu ha comunque sfondato le sue difese e sembra troppo orgogliosa per una tale dichiarazione, eppure lo ascolta fino a prendere un sospiro copioso. <Nascondere metri di scudo è complesso, Gaara-Sama non celava il suo scudo, era impenetrabile.> Quel suo feticcio su Gaara giungerà mai ad una fine? detta così non pare ma quando l'altro parla dei costrutti di sabbia le dita si agitano, non può vedere quella nube di chackra che è esplosa a cui si è aggregato il suo scudo ma può vedere la panchinetta di sabbia larga due metri ed alta uno e mezzo che va formando. <Ci so svolazzare sopra se è per questo.> Snocciola andando ad appollaiarsi sulla sua panchina. <E no, credo che la mia difesa sia la parte peggiore di me, ma non so migliorarla...E se prendo tempo per schivare non posso attaccare che è la parte che mi viene meglio. Praticamente a conti fatti con la mia innata dovrei essere un supporto che ha bisogno di supporto, non mi sento mai legata alla mia sabbia quando devo difendermi, solo quando devo ferire.> Ammette allungando la mano sulla sinistra, due pacche sulla panchina di sabbia. <Credimi, ti regge, anche se non so come potrebbe reagire a contatto con tutti quei fiori e quel rosa...La mia sabbia è sessista> Sarebbe bello potergli sgretolare la panchina da sotto il sedere e giustificarla con 'alla mia sabbia non piace il rosa sossorry'{Chk ON 47|Inn Attiva |panchina 2/4}

16:02 Tenjiro:
 <Molto bene.> Preambola quando l'altra conferma la propria incolumità. <Credi che gli adulti non abbiano bisogno di una parola d'incoraggiamento, di tanto in tanto?> Ovviamente la domanda è retorica. Non c'è bisogno che risponda, ma sa che lo farà. Loro due hanno un modo strano di comunicare... l'astratto di lui e il pragmatico di lei si scontrano in continuazione, eppure sembrano riuscire a coesistere in una sorta di pacifica convivenza. Caotica e armoniosa al tempo stesso. Come due sposi che son riusciti a divorziare senza tirare l'avvocato di mezzo(?). <Te l'ho già detto, ricordi?> Riferendosi alla propria abilità oculare e al discorso che ebbero tempo addietro. <Io vedo le cose per come sono... non per come vuoi mostrarmele. Saranno stati anche identici in apparenza, i due scudi, ma noi Hyuga delle apparenze ce ne facciamo ben poco.> C'è un pizzico di orgoglio in quello che dice. Nel potenziale del Byakugan e nel fatto che permetta loro di vedere il vero volto del mondo, lui ci crede davvero. <Il legame che teneva insieme quei granelli di sabbia era più debole.> lo ha visto. <Non dovresti paragonarti al vecchio Kazekage...> Glielo dice dal profondo del cuore, con un velo di malinconia ed ipocrisia nella voce. Ipocrisia, si... perchè anche lui commette lo stesso errore e anche consapevolmente. Il che lo rende doppiamente colpevole. Lui continua a paragonarsi a suo padre. <E' un metro di paragone errato. Dovresti paragonarti al buon Gaara agli inizi del suo percorso...> esattamente come è lei ora. Agli inizi. <Probabilmente quando sarai Kazekage anche il tuo scudo sarà forte abbastanza da difendere Sunagakure, e grande abbastanza da non dover essere spostato. Tuttavia, non puoi esigere questo da te stessa. Non adesso. Sarebbe sciocco.> Si, le sta dando della sciocca... ma con il sorriso. Un sorriso quasi paterno. Non vuole spezzare i suoi sogni, anzi... vuole evitare che una falsa percezione di se travi il suo percorso. Si siede accanto a lei su quella panchina di sabbia, fidandosi ciecamente delle sue parole. Con le persone giuste, Tenjiro sa essere anche ingenuo. <Perchè cerchi di inquadrarti in qualcosa di definito?> Domanda che a primo impatto può sembrare incomprensibile. <La tua sabbia è mutevole... non ha una forma precisa. Si adatta al suo contenitore...> Incrocia le mani avanti a se, giocando con i pollici. <Non dovresti forzarti a riconoscerti in un ruolo ben preciso.> Definirsi un supporto è stupido, secondo Tenjiro. <Sei Kore.> Taglia netto. <Con tutto ciò che comporta. Punti di forza e punti deboli.> In tutto questo, lascia andare la testa all'indietro e la schiena contro il costrutto di sabbia. Chiude gli occhi, mentre i capelli penzolano attirati dalla forza di gravità. Per qualche istante cala il silenzio, forse utile ad entrambi per processare pensieri e informazioni. <Se vuoi possiamo allenarci ancora insieme.> Un'altra volta, intende. <Voglio aiutarti a ricucire questo strappo interiore che hai.> Ne parla come se potesse vedere anche questo. Peccato che non è così... non esiste abilità che sia in grado di leggere l'anima.

16:28 Utente anonimo:
 Tenjiro la butta sulla retorica, pratica che sappiamo esser quasi sconosciuta alla sabbiosa, difatti gli occhi dalle note mielate si sollevano nella sua direzione. <No> Tratto dal libro 'Sabaku e sentimentalismo: farsi esplodere non è così male' una risposta secca e conclusiva in merito al bisogno di conforto degli adulti, la spiegazione di Tenjiro si insinua invece nella mente della sabbiosa che flettendosi nel suo lato di panchina sembra meditare qualche momento. <Non capisco, anche con lo Sharingan si vede il chackra, in cosa sono diversi allora?> Una cosa aveva imparato a fare bene, battere lo Sharingan e ora va tutto alla malora, pessima giornata per una fennec con Saturno contro, mettere in discussione il suo scudo è motivo di accorata riflessione più di quanto non dovrebbe ma più accorato di quello c'è Gaara, assunto per la Sabaku tra i Kami ab honorem. <Agli inizi del suo percorso...Gara-Sama ha imparato a fare gabbie di sabbia alle nutrici che lo allattavano prima ancora di iniziare a parlare, si dice che nessuno volesse giocare con lui perchè nessuno riusciva a colpirlo, trovarlo o inseguirlo con la stessa rapidità prima ancora che iniziasse a camminare.> Sicuramente aveva anche una vanga di dimensioni spropositate, questo però la Sabaku se ne guarda bene dal farlo uscire dalle sue fantasie, fatto sta che Tenjiro prenda in considerazione il suo essere Kazekage non come una possibilità ma come una questione di tempo la porta ad interrompere la questione con un sospiro. <Se facessi uno scudo per proteggere Sunakagure ci farei un buco in mezzo per far schiantare le cose dritte sul Dojo dei Noribiki...> è una buona lei, piena di animo, 99% di granelli, 0,9% di ossa e carne e 0,1% di buone intenzioni. La ricetta del Sabaku perfetto, non lasciate cuocere troppo a lungo o si rischia di creare dei Nobu. <Per ora mi basterebbe trovare Shukaku, il monocoda, è l'unica reliquia che abbiamo di lui ma nessuno sa dove sono finiti...E io sono bloccata qua. A far esplodere gli scudi.>Mentre la commiserazione sembra prendere il sopravvento algido dei termini Tenjiro non viene sgretolato via dalla panchina di sabbia, anche oggi qualche Miccio ha benedetto il rosa a tema hawaii, altri granelli si insinuano tra le gambe divaricate della Sabaku, finiscono verso l'erba dove inizia ad agglomerarsi un costrutto assai minuto, una palletta informe di circa trenta centimetri ed una più sgranulata ed ovaloide che gli si attacca come una coda<Mh.> Replica in assenso alla prospettiva di un nuovo allenamento poggiando l'avambraccio destro sulla coscia per smuovere le dita verso il suo costrutto che sta lentamente prendendo la piega di un fennec di sabbia. Sembra che a differenza di Tenjiro faccia fatica a retrocedere dal suo mutuo rapporto con la propria sabbia ed il fatto di sentire ancora una piena energia del chackra porta la Sabaku a strani modi di sfogo, panchine, animali che iniziano a correre in cerchio intorno a loro come un volpino sciroccato. <Che intendi per strappo?> Sembra cogliere l'assonanza di qualcosa che riconduca ad una ferita, qualcosa che per dogma dovrebbe appartenere soltanto a lei ma che per riflesso agita la coda di sabbia del fennec più del dovuto mostrando inquietudine {Chk ON 43|Inn Attiva |panchina |fennec 2/4 corsa del fennec in tondo 2/4}

16:54 Tenjiro:
 Ridacchia in maniera sommessa quando comincia a ricevere le prime risposte. Se le aspettava, tutto sommato. Però la descrizione del Kazekage non gli torna affatto. Inarca appena il sopracciglio sinistro. <Ma... ero sicuro che questa leggenda fosse di un tipo di nome... Mh... Chuck?> Difficile capire se sia serio o se la stia assecondando. Però gira effettivamente voce che questo Chuck fosse fortissimo e fosse nato già con la barba. E che in quella barba ci fosse un pugno nascosto in attesa di colpirti. Ad ogni modo, ormai la discussione si è stemperata. Non ha bisogno che l'altra gli dia un feedback positivo, purchè abbia recepito. E' consapevole di non star parlando con una stupida... quindi sa che su quelle sue parole, prima o poi, ci rifletterà. <Scherzi a parte... non crucciarti troppo.> Glielo suggerisce dal profondo del cuore. Intanto il suo occhio si posa su quella creaturina che lentamente prende forma. La scruta e la apprezza, in silenzio. <I Noribiki non ti piacciono affatto, eh?> Ridacchia, riflettendo su questa grande cupola di sabbia con un canale direttissimo per la camera da letto del loro capoclan. <Se diventerai Kazekage, dovrai imparare a conviverci... lo sai vero?> Ci scherza su, ma ormai è fatta. Ha piazzato un'altra pedina nel suo ideale pantheon del futuro. Shizuka a capo di Kusa... Kore a capo di Suna... e chi lo sa? Magari un giorno lui potrebbe diventare il nuovo Hokage. Vecchio, ma Hokage. Ad ogni modo... il tempo stringe e Kore si cimenta in un'ultima e pericolosa domanda. Cosa intende per strappo? <...> Esita per un istante, salvo poi portare entrambe le mani sulle rispettive cosce e darvi due colpetti per sancire la fine della discussione. <Temo che dovrai scoprirlo da sola...> No, non glielo dirà. Non sarebbe efficace. Invece vuole che l'altra faccia analisi autocritica. Che capisca da sola come migliorare la propria relazione con quell'elemento che tanto ama. <Adesso devo andare.> Si alza, imponente, e torreggia su di lei come un grande baluardo difensivo. <Fai attenzione, mi raccomando.> Le sorride ampiamente e, subito dopo, le dona le spalle per iniziare ad avviarsi. Quando ormai leggermente lontano e di spalle, si metterà a sventolare la mano e a gridare al vento. <Se dovessi avere bisogno di me, sai dove trovarmi!> E così sparirà in questa umidiccia mattinata autunnale.||

17:49 Utente anonimo:
 Solleva le spalle alle parole di Tenjiro su Chuck ed è difficile dire se sia seria o faceta <Coincicredo, io ci denze.>Adesso forse sarebbe meno probabile capire se sia seria ma mentre il fennec continua a vorticare liberamente intorno alla loro panchina accoglie quel suggerimento in merito al suo cruccio. Non vi replica finchè non sono nominati i Noribiki quando schiocca la lingua sul palato. <A nessuno piacciono i traditori, Noribiki, Uchiha, eccetera, c'è un motivo per cui la storia li odia.> Una sentenza la sua, quella di giudice Santilikore che tutto sembra tranne pronta a convivere con i Noribiki ma accoglie quell'opinione come si fa con le affermazioni singole, senza controbatterla oltre, anche perchè il suo interesse è tutto alla questione dello strappo, una questione a cui Tenjiro però non risponde alzandosi in piedi per sancire la fine della loro conversazione. <Mica giusto...> Soffia facendo un sospiro pieno e nuovo mentre lo sguardo si rigetta al proprio fennec zompettante. <Ci provo...Tanto quando mi consigliano di cioccare dei Deshi al massimo sono membri della Shinsegumi a farlo, sto in una botte di ferro con la legge.> Considerazioni e rassicurazioni di un certo spessore anche se la sua attenzione si solleva all'altro insieme alla mano sinistra, un agitare lieve che lascia volare alla direzione di quell'orribile mantello rosa un saluto, un saluto che segue l'allontanarsi delle larghe spalle altrui avvolte in quei bizzarri fiori su fondo rosa, con colpevolezza osserva la sua panchina nello spazio rimasto vuoto, doveva farlo cadere. {exit}

Tenjiro e Kore si incontrano per il loro allenamento programmato, la Sabaku porta un dono per Giovanni e chiede di lavorare sulla sua difesa, fallendo miseramente all'ennesima tattica dopo lo sfondamento subito da Nobu. Ragionano sulle prospettive di migliorare le proprie difese per poi congedarsi, Tenjiro come al solito criptico le dice che "è rotta".