{ Farfalle dell'Ade } Firma definitiva

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12:42 Shizuka:
  [Pressi del Laghetto] Con tutto quello che è successo l'idea di reincontrare quelle farfalle non l'ha solleticata enormemente, soprattutto ha effettivamente pensato più ai vivi che non ai morti, prendendosi cura dei compagni di squadra. Eppure quello sfogo avuto con Kan proprio sotto quei ciliegi un poco è servito, non ha cambiato granchè però ora ha un'idea su come affrontare la questione con Nobu e soprattutto deve sentirsi più forte, più capace. E il primo passo per sentirsi così è proprio quel laghetto, concludere forse quel percorso iniziato ormai mesi prima, decidere se essere o meno adatta a quegli animali. Il chakra le scorre già in corpo per ogni evenienza, i lunghi capelli rossi sono raccolti in une treccia lunga che raccoglie tutto il crine eccezion fatta per la frangetta che resta libera. Tutti gli orecchini sono in vista, sia sui lobi che l'anellino in cima al padiglione sinitro, i due fermagli che ricordano le farfalle sono posti all'interno della treccia, come se due lepidotteri fossero ivi poggiati. Indossa un maglioncino a collo alto nero, manica lunga, su cui svetta la collana d'oro con il pendente a forma di farfalla dalle ali blu brillanti, le gambe sono avvolte da un paio di jeans aderenti e neri, ai piedi io soliti anfibi. Sulle spalle c'è lo zainetto contenente materiale da disegno, chiavi di casa, portafogli e cuffie enormi blu; il cellulare sta nella tasca posteriore dei pantaloni. La farfallina di sangue doku la accompagna, svolazzandole intorno alla testolina mentre i passi vengono rivolti a quel lago, decisa a confrontarsi con quell'enorme creatura blu che le aveva dato quel compito e riavere i suoi occhi color dell'oceano, restituendo quel potere scomodo da avere fintantochè si respira ancora. [Chakra ON]

L'avvento delle anime è prossimo alla sua conclusione. Per questa ragione, quando la Kokketsu si avvicinerà al laghetto potrà assistere a qualcosa che ha già vissuto e che, quindi, ricorderà bene. Ma andiamo per ordine... Shizuka ha avuto a che fare con alcune anime defunte, in particolare quella del nonno di Katai ch'è spirato nell'ospedale recentemente. Gli ha chiesto di recarsi in direzione del Bosco dei ciliegi - in effetti, neanche tanto distante dalla struttura ospedaliera. L'anima, fidandosi poiché in vita della dottoressa, non ha tardato a raggiungere il luogo incontrando di fatto colei che attendeva una sorta di patto fiduciario. La nebbia agli irti colli, piuttosto densa e grigiastra, l'avvolge nuovamente e non le permette la visione d'alcunché nei paraggi. Come la prima volta, ciò le dovrebbe rendere palese il fatto che sta tornando alla carica qualcuno di sua conoscenza. E difatti, con un mero battito delle ciglia, si ritroverà davanti un'enorme farfalla dall'apertura alare ampia, le cui ali rilucono di brillantezza lunare. Il blu della notte intarsiato di stelle dorate rappresentano la tela delle sue ali. Il volto inespressivo e il carapace totalmente scuro tornano a fissare la ragazzina che tanto ha osato chiedere un loro aiuto, un loro patto, devolvendo la sua anima al Naraka. <Hai adempiuto al tuo dovere?> La risatina che ne segue è la solita tipicamente fanciullesca di Umiko, la stessa che Shizuka ha potuto conoscere prima che gli occhi le mutassero di colore e fosse conseguentemente capace di veder le anime dei defunti. Durante il pomeriggio, il Bosco dei ciliegi non è comunque molto frequentato a prescindere da qualche personcina intenta ad addentare il suo bento o a riposarsi prima di tornare a lavoro. Tuttavia, la nebbia in quel preciso tratto nei pressi del laghetto è più che inospitale agli altri, ad eccezione della Kokketsu e della Benisuzume. [ Ambient - Chiusa ]

14:13 Shizuka:
  [Pressi del Laghetto] Non ci vuole molto prima che quella densa nebbia la circondi, nascondendo quanto accade in quella zona al resto del mondo. Come la volta precedente dopo essersi addentrata in quel manto grigio dovrebbe riuscire a scorgere il laghetto, e come la volta prima in un secondo si troverà quella grande farfalla di fronte. Quel blu macchiato da stelle dorate, il carapace scuro e quella vocina infantile che stona completamente con la maestosita di quello che porta con se. E se diventasse una farfalla così grande anche lei una volta passata a miglior vita? Manterrebbe la sua voce? I colori sarebbero i tipici dei Kokketsu? Quelle domande non verranno poste ad alta voce, non ha urgenza di raggiungere il Naraka, eppure quando si avvede dell'animale un piccolo inchino viene rivolto in di lei direzione, in segno di rispetto. << Ci ho provato. >> Precisa, non si è mai assicurata che le anime arrivassero dove lei le aveva spedite, però contava che lo facessero quegli occhi insettosi al posto suo. << Un anziano Uchiha che ha lasciato questo mondo a causa di un tumore, lasciando suo nipote solo al mondo. >> Spiega a voce alta chi ha inviato verso quei lidi, così che la blu possa identificare se qualche figura di quelle elencate sia giunta alle sponde lacustri. << Due giovani ragazzi, nati con delle malformazioni congenite, che sono venuti a spirare mentre cercavamo di trarli in salvo. >> Parla di quei ragazzini che sono finiti vittime della violenza di due chuunin che hanno cercato di proteggerli. << L'anima di un anziano genetista, probabilmente affiancata all'anima del giovanissimo figlio. Il primo caduto vittima di un dolore accecante tanto da cercare di modificare il corpo del figlioletto per mantenerlo vivo, invece che lasciarlo proseguire verso il Naraka. >> Ci ha provato, non sa se ognuno di loro abbia seguito quel suggerimento, lei a provato a spingerli con quelle parole, con dei suggerimenti, cercando di essere convincente per quanto possibile. Attenderebbe dunque, non sa quanti di loro siano giunti alle sponde del lago senza perdersi o essere ripescati da qualcun altro. [Chakra ON]

Il resoconto da parte di Shizuka risulta essere piuttosto dettagliato. Pare aver indotto un buon quantitativo di anime a dirigersi verso quella determinata zona del bosco dei ciliegi, affinché possano venir accolte dalle ali blu lucenti della farfalla. Il successivo loco che le ospiterà è il Naraka: se poi possano effettivamente ascendere o meno, non spetta a Shizuka per il momento saperlo. Ella deve preoccuparsi quanto più della risatina irriverente di Umiko, la quale fissa l'interlocutrice pur non riuscendo quest'ultima a comprendere cosa stia guardando e che espressione stia facendo. Questo piccolo problema è difficile da risolvere, ma si spera che la Kokketsu non s'arrenda così facilmente. La vocetta infantile s'alza leggermente così da rispondere all'altrui dire. Le ali continuano a muoversi leggiadre in modo che possa mantenere quel movimento oscillatorio piuttosto pacatamente, sospesa in aria e frontalmente alla rossa. <L'anziano di cui parli ci ha raggiunto di recente. Abbiamo già provveduto ad indirizzarlo dove dovrà riposare per l'eternità. Le altre di cui parli probabilmente stanno ancora girovagando, in attesa di completare ciò che manca loro. Ma arriveranno se hai indirizzato loro la via.> Ammette con tranquillità, nonostante il tutto sia costantemente condito da quella vocetta infantile e dalla risatina bambinesca che l'accompagna. Tuttavia, ciò che potrà risaltare agli occhi della fanciulla nel bel mezzo della nebbia è un'ombra. Inizialmente, sembrerà soltanto una forma non meglio definita in lontananza. Dopodiché pare prendere una forma umanoide, ma neppure così precisa come ci si aspetterebbe di vedere. La nebbia non dovrebbe permettere l'ingresso di nessun altro a quel mondo ritagliato nei pressi del lago, quindi ci sono poche ipotesi su chi possa effettivamente essersi avvicinato a quelle sponde. Un'altra anima? Un'ennesima fiammella verde? Con un leggiadro battito d'ala sinistra, Umiko infonde parte del suo Chakra in direzione degli occhi di Shizuka. La nebbia s'infittisce appena, ma richiama a sé quel potere che momentaneamente le ha concesso. <Umana tra gli umani, custode tra i custodi.> Come ultimo dire. [ Ambient - Chiusa ]

14:54 Kimi:
 Il suo momento è giunto. Circondata dalla nebbia della sua amata Umiko, ormai sorella più che figlia, si muove lentamente, il passo è il solito, sembra quasi sorvolare il terreno senza nemmeno preoccuparsi di calpestare l’erba o lasciare traccia nel mondo dei vivi, non è più ad esso che appartiene. Si mostra nella sua ultima forma, nella massima espressione non solo del suo potere ma anche di quello delle farfalle, ecco cosa significa essere legata a loro, donar all’Ade la propria anima. Lunghi, lunghissimi capelli bianchi ricadono lisci dietro alla sua schiena, facendosi largo sopra a quella singola fascia in tessuto elastico nero che le copre il seno, tra le scapole si diramano due ali di farfalla, così lunghe da ricaderle lungo il corpo come sottolie seta di un mantello, verdi scure e viola. La frangetta occupa parte di quella fronte talmente bianca da renderla più una bambola di porcellana che una creatura vivente, non che si possa definir viva da un po’. Le rosse iridi spiccano in quel latte candido e si fanno fuoco ardente circondato dalla pura ombra delle sclere nere. Le labbra appaiono dello stesso colore, scure quasi bruciate, due onde disegnate d’inchiostro sul volto di quella bambola. Collo affusolato e magro che lascia il posto alla testa di lupo segnata per sempre sul suo corpo, una testa che un tempo si poteva ricondurre ai cacciatori di taglie, un simbolo marchiato con il fuoco. Scivolando verso il suo cuore c’è una scarnificazione, sempre rossa, sempre infiammata e quasi sanguinante “K-21” ciò che si legge. Fascia intorno al seno e poi lì, sull’addome per tutta la lunghezza dell’utero, del ventre, una lunghissima cicatrice rosso, un taglio appena riparato ma ancora vivo nel dolore fisico, quasi l’avessero appena aperta e richiusa. Le ali da farfalla, poggiate sulla sua schiena, ondeggiano ai suoi movimenti, mosse dal vento degli inferni da cui sta arrivando, nascondono in parte le altre due rosse cicatrici da taglio all’altezza di entrambi i reni. A vita bassa una semplice gonna nera ampia e dagli spacchi vertiginosi da entrambi i lati, su quel tessuto si poggiano dolcemente le sue ali dalle sfumature verdi e i bordi violacei. Il resto della sua pelle, tra cui le gambe che si mostrano ogni falcata un po’ di più, è martoriato da segni più chiari, vecchie ferite mai davvero curate, cicatrici rimaste a ricordare le sue innumerevoli battaglie. Intorno a lei tre piccole farfalle, proprio come quella a suo tempo donata a Shizuka. Le volano intorno, come sospese senza mai abbandonarla, la sua tecnica. Leggera si avvicina in quella nebbia, completamente scalza mostrandosi nuda e per questo così potente, i suoi occhi per quanto pericolosi possano sembrare trattengono in esso calma, la semplice conoscenza del mondo e di ciò che c’è dopo, lei è in perfetta comunione con tutto ciò che la circonda e non teme di mostrarlo <Umiko> la voce è fatta di ghiaccio, porta con sé il gelo degli inferi e si incarna in quel melodioso suono <figlia mia> un sorriso si stende su quelle labbra e persino la voce si colora d’amore e profondo affetto. Non è semplice spiegare quel legame ma il modo in cui le rosse iridi sembrano non percepire altro riescono a dare un’idea di quanto vasta sia la fiducia della custode tra i custodi per la farfalla <se reputi che sia pronta> aggiunge poco dopo andando solo adesso a spostare lo sguardo su Shizuka. Qualche istante in cui quella glaciale anima fissa la kokketsu senza esprimere nulla sul perfino e bellissimo volto. Non aggiunge altro poi chinandosi appena, inginocchiandosi flettendo solo la gamba destra, silenziosa come sempre. La mano destra viene poggiata al terreno, un sigillo così attivato, un richiamo effettuato ma non ci sono altre farfalle, solo un rotolo appare. Ogni suo movimento è quasi esasperatamente lento, sa di possedere tutto il tempo del mondo e vuole goderselo fino all’ultimo istante, ora è lei che sta dettando la velocità di quello scambio. Possiede il mondo, percepisce l’albero ed il filo d’erba, percepisce la vita e la morte e nulla la farà agire più velocemente di quanto voglia <sei pronta a donarmi la tua anima?> domanda aprendo solo il rotolo e porgendolo verso Shizuka, così che se fosse pronta possa usare il suo sangue per firmare. Non c’è minaccia nella voce, solo gelo, non ci sono emozioni solo consapevolezza. [Senjutsu on]

15:10 Shizuka:
  [Pressi del Laghetto] Quella risatina le invade la mente ogni singola volta, sembra onnipresente. E' difficile se non impossibile interpretare i gesti di quell'essere sovrannaturale, anche perchè non sa se presti attenzione o derida il suo operato. Umiko pare infine avvisarla che l'anima dell'anziano è giunta dove doveva, mentre le altre sono ancora disperse. Non sembra preoccuparsene, non sembra nervosa a riguardo, anzi la rassicura che se li ha inviati nella direzione giusta, presto o tardi arriveranno. << Spero arrivino presto allora. >> Sorride in maniera pacata all'animali dalle ali blu, ma proprio mentre lo sguardo e concentrata su di lei, un'ombra entra al limitare della visione della shinobi di Kusa. Il capo viene ridiretto rapidamente in quella direzione, cercando di discernere chi sia quella figura che si approccia. Ormai ne ha viste abbastanza fra viventi e non per non stupirsi molto. Andrebbe a ricercare qualche fiammella ad essa associata, qualche dettaglio che la possa ricondurre a identificarla prima che sia definita. Ma è proprio la vocetta di quella farfalla a farle realizzare chi stia arrivando. Le labbra si schiudono e anche in direzione dell'ombra viene fatto un piccolo inchino: << Kimi Doku >> Il tono non è colloquiale, c'è una sorta di reverenza nei confronti di colei che non conosce minimamente ma della quale ha sentito tanto parlare ormai. La sua forma però appare diversa dalla precedente, non più quei lunghi capelli neri, resta però l'aspetto da bambola di porcellana. E' tutta candida, il rosso che si vede sul suo corpo sono gli occhi, le cicatrici e le labbra. Anche se quegli occhi ancora verdi sono estasiati da quelle enormi ali dai colore verde scuro e viola. Probabilmente è la creatura più bella che la ragazzina dal crine rosso abbia mai visto, o per lo meno lo è in questo momento. Il tutto si muove con una lentezza surreale, ma nell'animo della Kokketsu non c'è alcuna fretta, non ha nessuna necessità di velocizzare un processo che probabilmente richiede del tempo, forse l'unica cosa che ha accelerato è il battito cardiaco. Non interrompe quelle poche sillabe che le vengono concesse, ma la piccola benisuzume che è rimasta con lei fino a quel momento sembra inquieta. Forse vorrebbe tornare dalla propria vera padrona o dalle compagne che le girano intorno. Osserva quel rituale, viene evocato un rotolo, disteso e porto vero di lei dopo che quella domanda viene posta. E' strano rapportarsi a qualcuno di così freddo e distante, ma la scelta l'ha fatta già, ormai non si torna indietro, ha bisogno di più potere per far si che possa salvare tutti la prossima volta. << Pronta. >> Ne ha parlato anche con il proprio ragazzo, se mai andrà a trovarlo nel Naraka se ne avrà la possibilità, sempre che non diventi quella fredda bambola di porcellana che le sta innanzi. La mano sinistra andrebbe a prendere quel pendente della collana, la destra verrebbe ivi avvicinata per ferirsi l'indice, lasciando che quel sangue nero fuoriesca senza troppi problemi, avezza a quella pratica di taglio e rilascio del sangue. Un passo verrebbe mosso in direzione altrui, e poi un altro se nessuno glielo avesse impedito, fino a portarsi davanti a quel rotolo, e iniziare a scrivere il suo nome a chiare lettere. [Chakra ON]

L'arrivo tanto atteso - o inatteso nel caso di Shizuka - non tarda comunque ad arrivare. La farfalla continua a guardar davanti a sé nonostante il problema di dove ponga effettivamente il suo sguardo sia perennemente all'ordine del giorno. Volge soltanto la propria enorme figura lateralmente, pur svolazzando e tenendosi sospesa in aria, così da permettere alla figura di Kimi - della Guardiana - d'avanzare senz'alcun impedimento di sorta. La nebbia pare diradarsi man mano che lei cammina e si dirige alla volta della Kokketsu, i cui occhi - or tornati del loro colore naturale - possono adocchiare proprio quell'oscura presenza ricca di cicatrici e segni delle battaglie alle quali ha preso parte quand'era in vita. Or anima appartenente al Naraka e alle farfalle, s'appropinqua a rivolgerle un rotolo d'immane importanza. <Le nostre sorelle concordano in questo patto e la qui presente ha accettato le nostre condizioni.> Mormora con quella voce bambinesca che la contraddistingue. La rossa comprende cosa sta per accadere ed è di facile intuizione il modo in cui debba firmare su quel rotolo. Precedentemente al nome che andrà ad apporre, potrà notare quello di Kimi Doku ben scritto in rosso, col sangue, nonostante le lettere non siano affatto precise. Il sangue che, al contrario, fuoriuscirà dal dito della Kokketsu sarà rigorosamente nero. Umiko tace, la risata fanciullesca che finora l'accompagnava ha smesso d'arrecare disturbo agli apparati uditivi più sensibili. Attende inesorabile che quella firma venga apposta, avendogliela or concessa. Il silenzio tombale va farsi quasi palpabile in un momento tanto solenne quanto quest'ultimo. Nel giro di pochi istanti... il rotolo segreto delle farfalle ha potuto siglare un altro ennesimo contratto vincolante con un essere umano; in cambio, soltanto l'anima della fanciulla al momento della morte. E' un patto adeguato, forse. Oppure non lo è neppure. Sta di fatto che le condizioni son ben conosciute e che il tutto viene siglato nel bel mezzo dei ciliegi ormai spogli, nei pressi del lago dove le anime vanno affiorando e aggrupparsi, pronte soltanto ad attendere l'aperture dei portoni che le condurranno altrove. [ Ambient - Chiusa ]

15:53 Kimi:
 Le nere labbra si tendono appena potendo udire quelle parole. Osserva la ragazza, non può vedere una giovane sé stessa in quella figura, d’altronde lei è sempre stata morte e Naraka, lei è da sempre appartenuta a quell’inferno, non potrebbe certo riconoscersi in una apparentemente dolce fanciulla ma non lo ostacola, non le imporra l’inclinazione di chi accompagnerà le sue sorelle nel mondo le importa solo che possa essere protette. China appena il capo in segno di risposta alla farfalla. Permette dunque la stipula del contratto a Shizuka, la lascia firmare senza opporsi, limitandosi a reggere quel rotolo, silente e vigile come sempre. Con la stessa calma con cui è giunta ora flette nuovamente le gambe, rotolo e mano vanno verso il terreno, nuovo chakra viene rilasciato così che possa svanire ed essere sigillato nuovamente. S’alza infine osservando la nuova evocatrice. Il sorriso freddo, oscuro resta su quel volto che sia amichevole o meno è ben difficile dirlo, solo coloro che l’hanno davvero conosciuta potrebbero comprenderlo <se verrà fatto del male alle mie sorelle sarà me che dovrai temere, più della Madre, più della Regina stessa> non è una minaccia velata è ben chiara. Non si nasconde dietro alle parole, le usa come userebbe una lama affilata, per ferire e permettere che il concetto sia chiaro. Non parla molto e quando lo fa solitamente non è un buon segno <se dovesse accadere è il mio volto l’ultima cosa che vedrai> il tono non lascia possibilità di fraintendimento. Poco importa che sia relegata al Naraka, poco importa che ora sia al servizio delle anime, che sia più in pace di quanto non sia mai stata lei è la Morte e non permetterà mai a nessuno di dimenticarlo. Ed è con queste parole, dopo un ultimo terribile sguardo che andrebbe a dare le spalle alla Kokketsu, senz’altro da aggiungere nei suoi confronti, un’espressione piena d’affetto e amore invece verso Umiko <ti aspetto a casa> sussurra in direzione della farfalla, pronta ad accoglierla come sempre. Il suo amore verso quelle evocazioni d’altronde è immutato. Mentre quindi riprende il passo nella nebbia lascia che le sue ali, richiuse, siano ben visibili mentre ondeggiano leggere sul suo corpo martoriato. Andandosene richiamerebbe silenziosamente anche la farfalla che tempo dietro aveva lasciato a Shizuka, riprendendosi quel dono effimero e momentaneo come effimera e momentanea è la vita altrui, solo l’anima ora sarà immortale. [Senjutsu on]

16:01 Shizuka:
 Umiko risponde a Medusa e a lei soltanto, confermando il favore delle sorelle in merito alla richiesta posta da Shizuka. Quindi è stata scelta per fare parte delle prossime guardiane, nonchè di poter accedere e richiedere quel potere qualora fosse necessario. Più si avvicina alle due più i brividi si fanno sentire, come se il gelo della voce della donna possa penetrarle le membra. Osserva quel foglio, legge il nome di colei che l'ha preceduta, colei che ha quasi avvelenato il Senjuu che ora manca di un braccio. Sembra assurdo come due figure tanto diverse in vita si troveranno a lavorare sotto lo stesso grande datore di lavoro, il Naraka, una volta passate oltre. Quegli occhi sono tornati blu, anche se la rossa non potrà accorgersene finchè non si specchierà di nuovo, nel frattempo quel dito si poggia sul foglio, sigillando quel patto, 'Shizuka Kokketsu' scritto a chiare lettere nere forse non precisissime data la posizione in cui lo sta facendo. Il rosso del sangue normale si contrappone a quel nero che sembra quasi inchiostro ma che rinvigorisce il corpo di coloro che fanno parte di quel Clan. Sarà forse una delle poche a scrivere con quella tinta su quella pergamena riservata a pochi eletti. E' solo una volta che il rotolo viene messo via che la Doku apre la bocca per dare un avvertimento alla ragazzina. Sorride, ma è qualcosa di probabilmente circostanziale, dato che le parole non sono per nulla amichevoli. In fondo, per quanto ne abbia rubato il nome per vari ed eventuali aveva già inteso la natura di quell'anima, malvagia fondamentalmente. << Non è mia intenzione fare del male a loro. Sarà mia premura far si che non accada, ma non certo per le tue minacce. Era già in programma. >> Nemmeno il tono della rossa è amichevole, però non vi è minaccia nei confronti altrui, in qualche modo vuole farle sapere che si prenderà cura di loro come ha fatto fino a quel momento con la farfalla che le ha lasciato in consegna. Come immaginato dalla chunin quell'esserino la lascia, tornando alla legittima proprietaria e lasciandola in qualche modo più sola di prima, solamente in apparenza però, perchè ora ha la possibilità di richiamare a se qualcosa di ben peggiore. [Chakra ON]

La Guardiana del Naraka ha concesso alla rossa di firmare il fatidico contratto proibito delle farfalle. Il sangue nero ivi apposto rappresenta il nome della Kokketsu per intero, la qual cosa le permetterà nell'effettivo di richiamarla quando lo desidera, pur ricordando degli esseri coi quali ha a che fare. Non si tratta d'animali da compagnia, bensì di compagne alle quali va data eterna fedeltà fintantoché la morte non porterà la stessa Shizuka a valicare quel grande portone. Le parole di Kimi sono chiare e forti, facendole presente la situazione per quella che è e mettendola rigorosamente in guardia. Quando anche Kimi sarà sparita risucchiata dalla nebbia, Umiko sbatterà vigorosamente le sue ali magiche così da poter diradare la nebbia che finora ha circondato il luogo. Man mano che questa si dirada, anche la Benisuzume deve tornare dalla sua legittima proprietaria. Effettua una mera piroetta su sé stessa come se volesse salutare colei che finora s'è presa cura dell'animaletto. Dopo qualche istante, a seguito di un battito di ciglia, la zona circostante sarà tornata totalmente alla normalità... eccezion fatta per il risultato ottenuto da parte di Shizuka: la possibilità di evocare le farfalle del Naraka. Una vittoria, un bonus che la renderà finalmente più forte rispetto agli altri e anche un po' più vicina all'essenza della stessa Kimi. [ End ]

16:38 Shizuka:
 Come ogni singola volta che si è avvicinata a quel mondo oltre il confine, tutto sembra scorrere lentamente all'interno della nebbia ma scompare con la medesima rapidità Kimi si allontana, Umiko con un battito di ali fa diradare la nebbia lentamente, ma anche lei lascia questo mondo. Infine per ultima la piccola benisuzume che l'ha accompagnata in tutti questi mesi, con uan elegante e leggera capriola le porge omaggio. Un breve inchino viene rivolto a lei: << Grazi Kimi >> Usa quel soprannome che le ha affibiato ma che forse non era proprio azzaccatissimo dato l'umore della proprietaria. In un battito di ciglia tutto quello che è avvenuto non c'è più, non visibile per lo meno. Tuttavia sa benissimo che così non è, da ora in avanti potrà forgiarsi di un potere nuovo, alla pari con i grandi ninja del passato. Dovrà imparare a ottenere la fiducia di quegli esseri, comprenderne le loro capacità e sfruttarle al meglio in battaglia, ma questo avverrà solo in seguito. La testa inizia a farle male, come se fosse stata utilizzata intensamente per troppo tempo, il sole che l'aveva accolta all'arrivo in quel bosco, è stato oscurato da alcune nubi, ma tutto sommato non è poi così male. I cricetini nella mente della Kokketsu si risvegliano infine da quella sorta di torpore, facendole notare che se la benisuzuke è sparita, forse i suoi occhi sono tornati del colore giusto. Ottimo motivo per fare dietro-front e tornare a casa dei suoi, per specchiarsi come la vecchia Shizuka e ricevere qualche coccola. [Chakra ON][//END]

Le anime incontrate da Shizuka raggiungono, chi prima e chi dopo, il laghetto nel Bosco dei ciliegi dove, ad attenderli, c'è Umiko.
Shizuka incontra nuovamente la maestosa farfalla, ma in compagnia di quest'ultima appare Kimi.
Le concedono la firma del contratto, ma la Doku non si esime dal minacciarla come suo solito.

No exp, gg per l'evocazione e la fine di questo percorso ♥