Rimbrotto di compleanno
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Giocata dal 23/10/2022 21:45 al 24/10/2022 01:42 nella chat "Chiosco di Ramen "
[Esterno chiosco] La giornata di Shiroichi è stata lunga e da quando ha incontrato Saigo Manami non riesce a togliersi dalla testa che qualcosa con gli anbu potrebbe andare storto. Ha deciso di uscire stasera per svagare un po' la mente e cosa c'è di meglio per svagare la mente che un buon ramen in compagnia della sua amica nonché sensei Shizuka? Il ragazzino le ha scritto nel pomeriggio sperando che la kunoichi riuscisse a trovare del tempo per lui, ha delle cose per le quali vuole confrontarsi con la ragazza, probabilmente sarà una conversazione anche un po' pesante visto ciò che ha in mente Shiroichi per diventare più forte, chissà che magari invece le sagge parole di Shizuka non lo dirottino verso altri lidi. Un altro discorso da intavolare è il cambio di colore degli occhi di Shizuka, da quando è stato dimesso non è ancora stato affrontato nemmeno quell'argomento. Shiroichi indossa dei jeans blu con delle catene in acciaio legate ai passanti che formano degli archi proprio all'altezza delle tasche; al di sopra indossa una camicia nera a maniche lunghe sugli occhi invece gli occhiali comprati proprio con la Kokketsu durante l'estate; non indossa altro il giovane genin. La pioggia cade fitta sul villaggio motivo per il quale il piccoletto porta con sé un ombrello di quelli trasparenti per permettere di vedere anche attraverso il tessuto e non avere punti ciechi di alcun tipo. Mentre aspetta Shizuka il ragazzino guarda il suo ninjaphone e legge quello che lo schermo mostra a seguito di una ricerca su ninjoogle. <Chissà se è fattibile> si domanda il ragazzino leggendo l'articolo che lo schermo gli mostra. [Casa -> Ichiraku] Piove. Già questo di per se è qualcosa di molto negativo per la piccola rossa, inoltre la testa è ancora piena di dubbi, che sta cercando di ridurre. Sembra quasi che ogni cosa sia diventata più complicata ora. Per tante ragioni: la missione, il gruppo, il vedere i morti, il rapporto con Nobu, l'impegno con Katai, Tenjiro che vuole uscire dalle mura. Un gran calderone di pensieri, fastidiosi e pesanti con i quali venire a patti. Inoltre una piccola stupida idea le è sopraggiunta proprio mentre parlava con il quattordicenne e ha deciso di portare avanti quella lista di familiari aggiuntiva, incisa sul corpo femminile e visibile solo in alcune circostanze. Non chiederà a nessuno di aiutarla, di nuovo farà tutto da sola come la prima volta, rendendo il tutto più personale, più faticoso e più sentito. Il problema sarà scrivere quei Kanji per il nome del choconinja, ma con un buon reggiseno dovrebbe farcela, magari chiederà a Kore di aiutarla o tenerle compagnia. Ad ogni modo la rossa si trova protetta dal suo fedele ombrello enorme e blu, sotto indossa un impermeabile beige, nel miglior stile da maniaco, peccato che sia addosso a una superdotata. Sotto esso si intravede appena una maglietta a maniche lunghe e collo alto, nera, che le fascia il busto, le gambe sono infilate in un paio di jeans strappati in più punti e ai piedi gli anfibi. Sulle spalle porta il solito zainetto nero contenente il necessario per il disegno, portafogli, chiavi di casa, i capelli sono lasciati lisci, i fiocchetti a forma di farfalla su ognuno dei due lati. Solo la collana con il pendente blu si intravede appena al collo di lei, mentre gli orecchini sono celati dalla capigliatura. Kimi, la farfalla di sangue Doku, le sta appoggiata a una spalla, il cellulare in una tasca del cappotto e porta le cuffie blu gigantesche che non portava da una vita. La canzone che sta ascoltando a ripetizione da qualche giorno è quella che ha potuto cogliere dall'auricolare di Nobu quella notte. Gli occhi verdi sono fissi in avanti, alla ricerca del solito Ichiraku, posto tanto amato dal giovane Anbu che l'ha contattata per parlare di un paio di cose. Sotto sotto spera di riuscire a distrarsi, un po' come fatto con Katai. Giunta in prossimità del luogo dovrebbe riconoscere l'amico, una manina verrebbe alzata in sua direzione, quella che non sorregge l'ombrello: << Hey Shiro! >> Ormai lo chiama solo con il nome accorciato. La mano torna nella tasca dove la riproduzione della musica viene interrotta, per poi andare ad abbassare le cuffie attorno al collo, una volta raggiunto l'altro. [Chakra ON] [Esterno chiosco] Shizuka è puntuale come sempre, giusto il tempo di permettere a Shiroichi per finire di leggere l'articolo che stava leggendo e la voce della ragazza attira la sua attenzione; il ragazzino spegne lo schermo del telefono e se lo mette in tasca, poi alza lo sguardo e sorride in direzione di Shizuka <Shizuka-san, ben arrivata> dice con un sorriso il Nara <Mi dispiace averti fatto uscire con la pioggia, entriamo dentro ho già prenotato i nostri posti> dice il ragazzino senza perdere tempo almeno per il momento in convenevoli apre la porta d'ingresso per la ragazza e lascia che la kunoichi sia la prima ad entrare; una volta che la ragazza sarà entrata lui la segue a ruota prendendo posto nel tavolino a loro riservato. Il ragazzino in apparenza sembra allegro anche se piuttosto pensieroso e voglioso soprattutto di iniziare questa conversazione con la sua sensei. Una volta seduti il ragazzino con un sorriso tranquillo inizia con i convenevoli <Allora? Come stai? Con Kan tutto bene?> non sembra notare subito la farfallina Kimi sulla spalla della ragazza <Uh Ma c'è anche Kimi-chan> dice quando nota finalmente la farfalla <Buonasera anche a te Kimi-chan> sorride alla farfalla e le parla come se effettivamente quest'ultima possa capirlo, la cosa però non sembra interessare al piccolo Nara che porta rispetto all'animaletto dell'amica per non si sa bene quale motivo, forse è solo deformazione professionale. Gli occhi del ragazzino osservano inoltre la figura di Shizuka nella sua interezza fermandosi ovviamente sul colore delle iridi di quest'ultima, sono ancora verdi, non vuole subito subissare la kunoichi di domande motivo per il quale non dice ancora nulla lasciandole il tempo per sistemarsi quanto più comodamente ritiene e lasciandole il tempo anche per rispondere alle domande di rito che il ragazzino le ha posto. [Ichiraku] Come al solito il ragazzino sembra di buon umore, e questa è un'ottima cosa per spostare tutti quei pensieri nella parte posteriore della testa della rossa. << Mica è colpa tua se piove... credo... >> Mugugna un pochino, approfittando della gentilezza altrui per precederlo entrando nel locale subito dopo aver chiuso il grande ombrello, cercando di non lavare nessuno. Attenderebbe poi il Nara, seguendolo verso il tavolo prescelto per la loro piacevole serata di chiacchiere. Effettivamente lui sembra pieno di energia, quella che forse manca alla Kokketsu. Le viene però da sorridere, mentre prende lo zainetto e vi ripone all'interno le cuffie blu, dopo averle spente. Poggerebbe il tutto dietro la propria sedia, togliendo infine il cappottino e poggiandolo sopra esso. Si riavvia i lunghi capelli rossi, mettendo in parte in mostra i vari orecchini a forma di farfalla sui lobi, uno blu e uno dorato, e l'anellino dorato in cima al padiglone auricolare sinistro. In questo Kimi svolazza infastidita via dalla di lei spalla ovviamente, poggiandosi sul tavolo per poi riguadagnarsi il posto. Nemmeno il tempo di sedersi e viene investita da domande di circostanza: << Kan sta bene grazie. Io sono solo un po' stanca, sto facendo tante ricerche e ho un po' di pensieri per la testa. >> Risponde sinceramente, non vuole andare nel dettaglio ma non vuole nemmeno che la serata si concentri su di lei, si sono incontrati perchè il detective aveva qualcosa da discutere in fondo. << Si Kimi ormai la porto sempre con me. Ho paura che se ne andrà presto. >> Già, forse quell'esserino non sarà più al suo fianco una volta sancita la sua possibilità di fare un contratto con quelle farfalle dell'ade. Certo potrà evocarne di più grosse ma questo non cambia il fatto che le mancherà quell'esserino, oltre a perdere ogni possibilità di avere del sangue Doku a portata. << Tu come stai? Hai detto che sei guarito completamente nel messaggio! >> Ricorda quelle parole che l'hanno fatta contenta. << Kore ti ha più risposto al video? >> Già non ha più saputo nulla nemmeno di quello, è stata troppo impegnata con tutto quanto ciò che è successo. [Chakra ON] [Interno Chiosco] <Nono, non è colpa mia, almeno credo> dice il ragazzino imitando la parte finale del discorso della rossa con un sorriso. Le lascia il tempo per sistemarsi e rispondere e per spiegare come si sente ascoltandola attentamente andando a mettere l'indice e il pollice della mano destra al di sotto del mento per assimilare tutto ciò che la ragazza gli dice. <Mi dispiace per i pensieri, posso aiutarti a dissipare qualche dubbio?> domanda il ragazzino pronto come sempre ad aiutare le persone che secondo lui se lo meritano, e al mondo nessuno se lo merita più della Kokketsu ai suoi occhi. <Oh, mi dispiace è così bello vedervi assieme, sarà strano quando andrà via> dice riferendosi alla prossima sparizione della farfalla doku. <Io sto bene grazie, anche io ho svariati pensieri per la testa, tra lavoro e missioni mi sto cimentando in tante cose nuove e non tutte mi riescono come vorrei> risponde onestamente il ragazzino senza però raccontare alla rossa ciò che è successo un paio di giorni fa con Saigo. <Sono guarito completamente, c'è rimasta giusto una piccola cicatrice, ma ho recuperato quasi subito, grazie ancora per l'aiuto> china il capo in direzione della ragazza anche se sa che teoricamente non ce n'è bisogno perché la donna fa quello di mestiere e l'avrebbe aiutato anche se non si fossero conosciuti <Kore-san mi ha risposto qualche giorno dopo, sono riuscito a incontrare lei e Akainu-san in settimana, ci siamo chiariti e addirittura Akainu-san ha detto che in un certo senso mi ritiene suo amico, per me questo è un passo avanti> dice allegro il Nara raccontandole le novità <Kore-san è stata recentemente promossa a Chuunin, non so se lo sai, eravamo insieme quando le è arrivata la comunicazione, sono veramente contento per lei> conclude allegro. Inizia però poi con i discorsi un po' più pesanti <Questo però mi ha messo a pensare, l'innata Nara non mi basta più, vorrei essere più risolutivo in battaglia e ho un paio d'idee per farlo, volevo parlartene proprio perché mi fido del tuo giudizio.> spiega tranquillamente il motivo della "convocazione" alla rossa <Stavo parlando con Furaya-sama di questo argomento, lei ha proposto di aggiungere alle mie conoscenze le arti illusorie...Non mi sembra una cattiva idea onestamente, ma ci sono due problemi> alza il dito indice della mano sinistra <Uno, non conosco nessuno che le pratichi e dal quale poter imparare> poi alza il medio della stessa mano <e due so che ci vuole una discreta propensione per queste e non so se effettivamente ce l'ho> dice onestamente il ragazzino; con questo la parte facile del discorso è finita <Stavo pensando anche ad un'altra cosa se non riuscissi nelle arti illusorie; ho letto su un libro dei bijuu e stavo pensando che se riuscissi ad ottenerne uno riuscirei ad ottenere il potere che cerco per proteggere tutti, anche se sono solo chiacchiere al momento che non saprei da dove cominciare> dice onestamente il ragazzino aspettando poi la risposta della rossa mentre la cameriera si avvicina a loro per prendere la loro ordinazione, il ragazzino mima con le labbra alla ragazza <Ancora due minuti> il discorso è pesante e non vuole che la Kokketsu venga distratta. [Ichiraku] L'ironia le viene rimbalzata contro e questo la fa solo sorridere. Si siedono infine al tavolo, lei con dei giri un poco più lunghi di lui ma risponde alle domande pacatamente. Quando l'amico si propone di aiutarla con i propri dubbi la prima cosa che le viene in mente di domandare viene scartata, perciò passa a qualcosa di più pratico: << Sai per caso quale sia il punto debole di un Uchiha oppure di uno Hyuuga? >> La testolina si inclina verso destra, un sorriso le si stampa sul visino, il tono usato è velatamente ironico, la domanda è per lo più retorica. L'altro si dispiace per la dipartita di Kimi però quell'argomento scivola via in maniera veloce, passando a qualcosa di più relativo al moro. << Sono contenta che la respirazione non ne abbia risentito. Meno male che ti hanno portato subito in ospedale! Agire in fretta semplifica le cose di molto! >> E' soddisfatta di quanto è riuscita a fare, e del fatto che non abbia subito alcuna ripercussione. Il giovane sembra un fiume in piena, parla e racconta dei suoi due compagni di squadra, di come abbiano chiarito, di Kore e della promozione. Gli occhi verdi strabuzzano un pochino nell'apprendere tale notizia, il labbro inferiore viene mordicchiato: << Non lo sapevo. Le farò manderò un messaggio per congratularmi con lei. >> Insomma alla fine la fennec non ha ritenuto importante informarla, o forse è stata lei troppo impegnata da non aver letto il messaggio? La mano finisce a recuperare il dispositivo per scorrere i messaggi in entrata, mentre un orecchio viene prestato all'Anbu che si è infilato in un discorso complesso che riguarda Furaya. E' però alla parola 'arti illusorie' che la rossa torna con entrambi gli smeraldi su di lui. Al primo problema la Chunin spalanca la bocca per parlare ma nessun suono viene emesso, forse è meglio non parlargli di Rasetsu, tanto comunque dubita che gli insegnerebbe qualcosa. L'altro riesce ad esplicare il secondo problema senza che la voce della Kokketsu lo raggiunga. Però la frenesia altrui non si ferma, continua a sputare fuori una informazione dopo l'altra fino ad arrivare a un tasto dolente. Il cellulare che ancora aveva nella destra viene poggiato malamente sul tavolo, producendo un rumore sordo sul tavolo. << Anche tu con questa folle idea? I demoni non sono qualcosa che porta solo potere! Possono essere infinitamente pericolosi! >> Il faccino si è decisamente arrabbiato, parla al plurale come se lui possa sapere che già il Sumi si è messo in testa questa follia e lei non ha mai approvato questo stratagemma. << Si può sapere che male c'è a fare da supporto? Se non avessi bloccato quel mostro forse noi non saremmo vivi! Qual è il problema di essere d'aiuto agli altri in questo modo? >> Forse è stato toccato un tasto fin troppo dolente. Quegli occhi verdi lo fissano, un misto di paura e rabbia in essi. Di nuovo la necessità di sapere che Nobu e Saigo stanno bene si ripresenta nell'animo della rossa, ma viene tenuto a bada, tanto sa che respirano, è solo una paranoia la sua. [Chakra ON] [Interno Chiosco] Alla domanda palesemente retorica della rossa il ragazzino risponde con la precisione degna di un bisturi <Beh non conosco gli Hyuuga, ma il punto debole di un Uchiha, o almeno quello di Katai, sono decisamente gli occhi, fanno affidamento su di quelli, togliglieli e sarai in vantaggio> ok forse togli loro gli occhi è un consiglio drastico, ma di certo la chuunin capirà ciò che il ragazzino intende e non se ne andrà in giro a cavare gli occhi di quei due clan. Gli argomenti leggeri scorrono come acqua sotto un ponte e la ragazza prende il cellulare per fare qualcosa quando lui spiega la sua idea. Il cellulare di Shizuka viene poggiato malamente sul tavolo e la ragazza si adira nei confronti del genin che non si aspettava affatto questa reazione <Non dico che non porterebbero pericoli a me o a chi mi sta intorno, ma se riuscissi a domarla riuscirei a difendere il villaggio e le persone che lo abitano> spiega il ragazzino con un filo di voce sperando che questa sua risposta non faccia aumentare la rabbia della Kokketsu <Non c'è nulla di male a fare da supporto, i ninja da supporto sono fondamentali nella maggior parte delle battaglie, ma...> piccola pausa, il ragazzino non sa come mettere a parole ciò che prova senza sembrare un bambino viziato <...Sento che non è quello il potenziale che posso raggiungere, vorrei essere in grado di fare la differenza anche in uno scontro uno contro uno, quando mi sono trovato faccia a faccia con l'arciere durante la missione ho dovuto contare solo sul mio ninjutsu e non è stato abbastanza per evitare danni, se avessi avuto più forza non sarei stato ferito e probabilmente le due rapitrici sarebbero state catturate> dice il ragazzino spiegando ciò che lo arrovella <Non sto dicendo di voler uscire fuori dalle mura domani> dice onestamente il ragazzino <Ma se non riuscissi ad imparare le arti illusorie non vorrei fermarmi qui, non c'è nulla di male ad essere un ninja di supporto, ma voglio di più> dice onestamente il ragazzino, ovviamente non lo vuole per fama ma aiutare il villaggio al meglio delle sue possibilità. [Ichiraku] La risposta che ottiene a quella domanda retorica le dipana completamente le nubi che si erano formate davanti a quei cricetini: << Sei un genio Shiro! Semplicemente gli cavo gli occhi! >> E può suonare strano, ma è effettivamente un qualcosa di fattibile, se attaccati su più fronti forse o quanto meno con capacità simili. Però non è sicura che con gli Hyuga sia così semplice, data la loro capacità di vedere il Chakra. Ad ogni modo il discorso verte su altre cose, più piacevoli all'incirca finchè non tocca un tasto assolutamente dolente. << Oppure se non ci riuscissi moriresti portando distruzione a te e al tuo villaggio! >> Forse è la prima volta che la Kokketsu vede quel lato così oscuro, o meglio che l'anbu la senta parlare in quel modo, trovando il lato negativo di qualcosa e non quello positivo. Eppure lui non demorde, spiega che non vede nulla di male nel supporto ma come lui senta che gli manchi qualcosa, che si trovi in difficoltà oltre al quel controllo e vorrebbe fare di più. Di nuovo quelle labbra si aprono per rispondere a quella fissazione per le rapitrici che già gli è costata quasi un polmone ma non riesce a dire nulla prima che lui aggiunga altri dettagli assurdi. << PERCHE' DOPODOMANI VUOI USCIRE DALLE MURA? >> Ha alzato la voce? Sì. Il posto non è nemmeno privato? Sì. E' decisamente incazzata? Sì. Il faccino che di solito è sorridente e simpatico ora è decisamente diverso, corrucciato e violaceo, perchè si sta innervosendo non poco. Che la sua rabbia sia diversa da quella di Nobu è chiarissimo, ma evidentemente anche la nanerottola sa prendersela abbastanza. << Se non sei stato in grado di far nulla con le tue arti magiche vuol dire che non sei abbastanza bravo in quelle! Al di là della tua innata o meno! >> Pugnalata, probabilmente fra la quarta e la quinta costa questa. << Io lascerei perdere le illusioni finchè non sei in grado di dare il massimo con le arti magiche! Se uscissi adesso anche con delle illusioni ti troveremmo cadavere dopo venti metri! >> Non si ricorda nemmeno se lui sappia della missione B fuori dalle mura, di come lei ha perso tre compagni di team che sicuramente erano molto più capaci dell'occhialuto. E' arrabbiata davvero molto perchè le sembra che quel ragazzino stia facendo il passo più lungo della gamba senza un reale motivo, gettando la propria sicurezza fuori dalla finestra. << Pensavo che quelli come te usassero più la testa che il cuore... >> Gli occhi verdi si fissano ora sul braccio destro del ragazzino, dove entrambi sanno cosa ci sia li sotto, come per fargli capire a cosa ella si stia riferendo. [Chakra ON] [Interno Chiosco] Il ragazzino resta di stucco quando la Kokketsu se ne esce con il cavare gli occhi <Non basterebbe accecarli temporaneamente senza cavarglieli?> evidentemente la ragazza non ha letto tra le righe del suo discorso. Shizuka sembra arrabbiarsi sempre di più ad ogni frase pronunciata dal ragazzino che si trova completamente spaesato <Prenderei le precauzioni necessarie per evitare danni al villaggio> dice il ragazzino stoicamente, anche se non sa effettivamente quali potrebbero essere queste precauzioni. <Calma Shizuka-san> dice il ragazzino quando la ragazza inizia letteralmente a urlare contro di lui <Non voglio uscire dalle mura prima di essere sicuro di non essere un peso per il team> risponde seriamente ora. Ma quando la ragazza letteralmente lo pugnala al petto dicendogli che evidentemente non è abbastanza bravo anche il ragazzino perde la calma; le mani si serrano a pugno facendo diventare bianche le nocche <E credi che non lo sappia!? Sto facendo il possibile per migliorare come ninja, ma non faccio progressi alla velocità che vorrei! Cosa sarebbe accaduto se la freccia non avesse colpito me?! Se ci fosse stato uno degli ostaggi? Se ci fossero stati i miei genitori, se avesse colpito te!?> Il volto del ragazzino diventa sempre più rosso man mano che inizia a parlare <NON SONO ABBASTANZA BRAVO È PER QUESTO CHE CERCO DI MIGLIORARE! PREFERISCO MORIRE IO STESSO PIUTTOSTO CHE VEDERE MORTI UNO DI VOI PER COLPA MIA!> L'istinto di protezione del ragazzo è indubbiamente più sviluppato di quello di sopravvivenza <Voglio diventare più forte per evitare di perdervi, come ho perso Kaori! Non mi interessa nulla del potere in sé> spiega il ragazzino tentando di calmarsi e moderare il tono di voce <Se non stessi usando la testa non avrei chiesto consiglio a te o a Furaya-sama, avrei fatto di testa mia! > risponde seriamente toccandosi il braccio destro come se alle parole della rossa il tatuaggio avesse preso a bruciare come un marchio a fuoco. <Ti prego... dammi una mano a diventare il ninja che voglio essere per non perdere nessun'altro> il ragazzino si alza dalla sedia per quelle parole e si inginocchia letteralmente con la fronte sul pavimento in direzione della Kokketsu <Presentami qualcuno che possa insegnarmi le arti illusorie o che almeno mi spieghi se sarò mai in grado di utilizzarle. Prometto che se non dovessi essere in grado non andrò in cerca del demone codato come soluzione rapida al problema> il tono di voce è basso e serio e il capo del ragazzino non si alza dal pavimento. [Ichiraku] In questo momento gli occhi degli Uchiha o degli Hyuga non sono più qualcosa di importante. Prenderebbe le precauzioni necessarie. Anche solo parlarne vuol dire non prenderle nella testa ormai bollente della Kokketsu. Inutile dire che quell'invito a calmarsi non fa altro che ravvivare gli animi, tanto che quella pugnalata arriva precisa come non mai sull'orgoglio di quel ragazzino più alto di lei ma più giovane di appena un paio di anni. << Se non avesse colpito te avrebbe colpito qualcun altro, o forse qualcuno avrebbe bloccato quella freccia con un'abilità di difesa invece che con un corpo! >> Kore per dirne una avrebbe potuto creare uno scudo di sabbia, come lei crea scudi di sangue per consentire allo Hyuga di arrivare al bersaglio senza fastidi. << PENSI PER CASO DI DOVER SALVARE IL MONDO ORA? Morto tu passeranno allegramente sul tuo cadavere per uccidere quelli dietro di te! >> Già morire per primo vuol dire che non hai il coraggio di prenderti la responsabilità di vedere gli altri andarsene. E la rossa lo sa fin troppo bene, lei che vuole essere quello scudo a protezione di Kan, di Saigo, di Tenjiro. Eppure ogni singola volta non riesce, perchè gli altri si oppongono o perchè è troppo lenta, troppo debole. Si gridano dietro letteralmente, probabilmente dando spettacolo davanti a tutto il locale, o per lo meno al povero Ichiraku. Per la terza volta durante la serata quella bocca si apre per dire qualcosa ma il fare altrui la interrompe. Lo vede alzarsi in piedi per poi inginocchiarsi letteralmente di fronte a lei, manco fosse chissà quale carica di stato importante. Se non fosse già stata viola dalla rabbia ora sarebbe sicuramente diventata di quel colore per l'imbarazzo. Lo sguardo viene distolto dall'Anbu, le braccia incrociate davanti al petto, inevitabilmente posizionate sotto al seno. << Io le so usare le arti illusorie >> Boffonchia, non è un'esperta però sa per certo che Rasetsu non insegnerà ad altri che non sia un consanguineo e non vuole mollare il fardello a Saigo, che sicuramente è più brava della nanerottola ma è molto impegnata in altro. << Ma secondo me dovresti concentrarti su quello in cui sei bravo davvero. Se utilizzi le arti magiche, dovresti prima diventare un maestro in quello. >> E' il pensiero della ragazzina, oltre che il suo modo di combattere. Prima di anche solo avvicinarsi ai Genjutsu lei è diventata un'esperta modellatrice di Sangue, oltre che un'annegatrice provetta. << Alzati Shiro, non sono mica un Kage! >> Si lamenta, cerca di farlo alzare muovendo quelle manine davanti a se, sollecitando quel gesto. [Chakra ON] [Interno Chiosco] Il tono della ragazza continua ad essere volutamente provocatorio <Ti ho spiegato perché non mi sono difeso! Credi che abbia voglia di morire? Semplicemente non sapevo se gli altri sarebbero riusciti a catturarla se non l'avessi bloccata, la missione viene prima lo sai> dice anche lui con tono piuttosto alto <Non penso di doverlo salvare ora, ma se un giorno fossi l'unico a poterlo salvare ora come ora non avrebbe possibilità di essere salvato! Non sono nessuno, forse non sarò mai nessuno, ma voglio salvare quante più persone possibili finché avrò abbastanza fiato in corpo per farlo, fosse anche solo una persona, questo è essere un buon ninja per me> spiega il ragazzino sempre piegato sul pavimento <Se riuscissi ad essere più forte non riusciranno ad oltrepassarmi, voglio essere il muro di Kagegakure e un giorno diventerò hokage e proteggerò tutti> dice onestamente il ragazzino. La ragazza poi butta la bomba, sa usare le arti illusorie, il ragazzino alza lo sguardo dal pavimento incredulo, non aveva idea che la ragazza sapesse usarle. <Sai usarle?> ripete il ragazzino incredulo, quella ragazza è sempre così piena di sorprese! <Non trascurerò le arti magiche, ma voglio essere sicuro di avere una chance, voglio sapere se posso concentrarmi su quello oppure imparare il taijutsu, in quello ho sempre fatto schifo> dice onestamente il ragazzino <Insegnami anche le arti illusorie Shizuka-sensei, ti renderò fiera di me e non ti farò pentire di questa tua scelta> il ragazzino prova a rabbonirla come può finché lei non gli chiede di alzarsi dal pavimento, solo allora il ragazzino di essere ancora sul pavimento quindi si alza arrossendo visivamente in volto. Una volta che il ragazzino si sarà rimesso a posto la cameriera si avvicina al tavolo ma non si azzarda a dire niente attendendo pazientemente le ordinazioni dei due ninja; almeno il genin sembra essersi calmato per ora. [Ichiraku] Sbuffa sonoramente. Non è che gli ideali di lui siano sbagliati è che secondo la rossa sta cercando di fare il passo più lungo della gamba. Rischia di inciampare cadere e rompersi l'osso del collo così. << Shiro il problema è che stai pensando duecento anni avanti rispetto ad ora! >> Si sta lanciando in cosa vorrà essere da grande, dimenticandosi che lui è qui in questo momento, che ogni giorno migliora un pochino e lasciare perdere tutto per degli ideali irraggiungibili è solo una perdita di tempo. << Tu non hai avuto fiducia nei tuoi compagni e questo non è un bene. Inoltre se dici di non essere abbastanza forte significa che devi allenarti di più. Dubito che avere un'altra arte ti aiuterà a migliorare. Disperderai solo le tue energie. >> E' difficile fare tutto insieme, secondo lei impossibile, eppure cerca sempre di farlo ugualmente, ma non vuole che qualcun altro faccia gli stessi errori, tanto meno qualcuno che le sta a cuore. Lodevole il voler diventare Hokage, ma se non riesce nemmeno a bruciare un legnetto è solo la fantasia di un bambino. << Si so usarle. E mi hanno anche aiutata fuori dalle mura. >> Forse questo non avrebbe dovuto dirglielo. << Cercheremo di capire se sei in grado di usare le arti illusorie ma non prima che tu migliori la tua abilità nelle arti magiche! >> E' irremovibile su questo, se il di lui clan è votato a quell'utilizzo non deve lasciarsi distrarre da altre abilità shinobistiche, deve diventare un esperto in quel ramo per sfruttare al meglio le proprie capacità. Grazie al cielo lui si alza, imbarazzato tanto quanto lei. La cameriera che probabilmente ha paura di essere investita da insulti si presenta poco dopo, quasi tremante. << Una porzione doppia di Takoyaki con salsa Teriyaki e del thè caldo grazie. >> Ordina con una voce decisamente educata e di qualche tono inferiore al solito, come se si vergognasse della sfuriata appena intavolata. Attenderebbe l'ordine altrui prima di piantare le mani sul tavolo e avvicinarsi con il visino all'altro. << Giurami che non prenderai più in considerazione l'idea del demone almeno fino ai tuoi trent'anni! >> Tanto se continua così non ci arriva a quell'età il Nara, lo strangola prima la Kokketsu in un momento di nervosismo.[Chakra ON] [Interno chiosco] Il ragazzino ascolta ciò che la ragazza ha da dirgli <Hai ragione> ammette, sta pensando veramente ad un futuro che potrebbe essere più che remoto ma non riesce a stare fermo sul presente, sarà la giovane età del ragazzino saranno i suoi ideali ma proprio non riesce a stare fissato solo sul presente, lavorare adesso per diventare più forte in futuro, questo è il suo motto. <Beh, dammi torto, Akainu-san ha mandato a meretrici il piano, che ne so che non succedeva anche altro> risponde un po' piccato il ragazzino, non digerisce il fatto che l'Uchiha non si sia attenuto al piano, ma almeno si è messo a disposizione per pedinare le ragazze quindi agli occhi di Shiroichi sono pari stavolta. <Ti ho detto, voglio solo sapere se sono in grado di farlo e se dovessi esserne in grado prometto solennemente che non trascurerò le arti magiche per quelle illusorie> dice il ragazzino poggiandosi la mano destra sul cuore come a suggellare un giuramento. Poi la bocca di Shiroichi si spalanca <Sei andata fuori dalle mura?! C'eri tu in quella squadra uscita di cui parlavano i giornali?! È lì che ti è cambiato il colore degli occhi? Com'è stato?> decisamente la ragazza non avrebbe dovuto dirglielo in questo momento di concitazione, il ragazzino non riesce a contenere la sua curiosità e torna a bombardarla di domande. <Grazie Shizu-sensei!> dice il ragazzino tentando di prendere la mano destra della ragazza per stringerla tra le sue in segno di ringraziamento. Solo nel momento in cui la ragazza ordina alla cameriera si accorge che la ragazza è tornata per il loro ordine, il ragazzino guarda l'orologio sul ninjaphone <È mezzanotte passata, un Ramen birthday special, oggi faccio quindici anni> dice il ragazzino sorridendo gentile alla cameriera che segna il suo ordine e torna in cucina. Poi la ragazza si avvicina al suo volto e lo fa arrossire istintivamente <Va bene, lo prometto, sul mio onore, anzi no, su una cosa più importante, sulla nostra amicizia> dice il ragazzino sorridendo alla rossa amichevolmente. [Ichiraku] Insomma quello che ha rovinato tutto alla fine è stato l'Uchiha! Questo non lo sapeva e il fatto che gli abbia dato una sonora legnata in fatto di velocità di movimento quasi le fa piacere ora. Sbuffa all'ostinazione altrui, però alla fine la testolina viene mossa in alto e in basso: << D'accordo... >> Questa risposta non fa altro che esagitare il ragazzino, che poi si lancia in una serie di domande infinite. La Kokketsu si tinge ancor più di viola su quelle guanciotte: << Sui giornali? >> Oddio quindi la disfatta e la perdita di Shinzou sono finite sui quotidiani, quella è una nota terribilmente negativa. << Si ero in missione fuori e no non mi è cambiato lì il colore degli occhi. >> Da le prime risposte, cercando di immettersi in quell'euforia galoppante. << E' stato spaventoso. >> Il tono è decisamente molto più grave, è chiaro come quell'esperienza sia stata affrontata in maniera decisamente peggiore di quanto l'Anbu forse non si immagina. << Abbiamo perso almeno due compagni e probabilmente lo Shinobi più forte che io abbia avuto il piacere di conoscere. >> Lo mette di fronte pure ai genitori, quel vecchio Anbu era davvero unico. Non andrebbe però nei dettagli, interrotti dall'arrivo della cameriera che chiede le ordinazioni. Ecco che così viene a sapere del compleanno altrui. Gli occhi strabuzzano, lo fissano e rimproverano di nuovo allo stesso tempo. << AVRESTI DOVUTO DIRMELO PRIMA! >> Si imbroncia di nuovo quel visino. << Non ho fatto altro che gridarti dietro come prima cosa per il tuo compleanno... >> E' rammaricata, non sa come scusarsi, eppure l'altro le prende la mano e le fa quella promessa, ora sembrano due cretini imbarazzati che si sorridono a vicenda. << Buon compleanno Shiro... >> Boffonchia scostando lo sguardo anche se sorride. Probabilmente però smetterà di assillarlo con quei discorsi riguardo alle mura e al migliorarsi, ora è solo il caso di parlare di cose belle, come la nascita di un piccolo Anbu che vuole diventare Hokage. [Chakra ON][//END] [Interno chiosco] Il ragazzino ascolta ciò che la ragazza gli dice e risponde piano piano <Sì è uscito qualcosa, ma erano tutte notizie sommarie e non si capiva molto, solo che una squadra è stata mandata in avanscoperta fuori dalle mura e che c'è stato un in incendio> dice il ragazzino spiegando ciò che ha letto sui giornali. Poi la ragazza spiega la missione dal suo punto di vista raccontando al genin che ci sono state delle perdite e che è stato terribile. Il ragazzino vorrebbe chiederle altro, ma si rende conto che l'argomento per la rossa è molto pesante quindi si limita ad un'espressione contrita ascoltando il suo racconto. Infine la ragazza lo rimprovera nuovamente, ma stavolta in modo bonario <Hai avuto le tue ragioni per gridarmi contro, non me la sono mica presa, poi di certo non sarà una discussione tra amici che rovinerà il mio compleanno> sorride allegro all'amica il ragazzino. La kunoichi vorrebbe scusarsi, ma per lui non c'è nulla di cui scusarsi, capisce il motivo per il quale Shizuka si è arrabbiata tanto e non ce l'ha con lei, anche perché gli ha promesso di seguirlo anche nelle arti illusorie, quindi per il ragazzino è tutto a posto, <Grazie mille> dice il ragazzino sorridendo per gli auguri e lasciando poi la mano della ragazza; poco dopo arriva la cameriera con la loro ordinazione; il ramen del ragazzino è sormontato da un piccolo fuoco d'artificio in miniatura ed è servito con un piccolo carillon a molla che "canta" la canzone tipica di buon compleanno. <È una tradizione venire qui per il mio compleanno con le persone a me care, l'anno scorso ero qui con Kaori e Atsushi devo dire però che tu sei molto più simpatica e carina di Atsushi> ridacchia il ragazzino, ovviamente però non menziona Kaori, agli occhi del Nara la biondina resta ancora insuperabile nonostante come sia andato a finire tra di loro. Ora però con un'enorme ciotola di ramen di fronte un dubbio al ragazzino viene <Ma per usare le arti illusorie devo fare tipo così?> e detto questo il ragazzino fa una faccia assurda tenendo gli occhi spalancati tipo gufo di notte cercando in qualche modo di ipnotizzare la Kokketsu con lo sguardo; ma, assodato che non è così che funziona lo farà solo di tanto in tanto nella speranza di far ridere la ragazza e di farle dimenticare la preoccupazione che egli stesso le ha instillato con la conversazione di stasera[END]