Dov'è Tako? Finita Male

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13:58 Saigo:
 Si torna sempre dove si è stati bene. Vorremmo che questo fosse il caso ma non è propriamente così in questo caso . Ci sono degli affari in sospeso, delle motivazioni che la spingono fin lì, non tanto nel centro di Kagegakure ma a quell’angolo dove di solito le persone lasciano messaggi più o meno anonimi per gli anbu, quella specie di strana scatolina vicino alle poste. Lì dove un tempo aveva incontrato il caro Tako. Proprio per rivedere quella maschera biricchina oggi è andata fin lì, un accordo è pur sempre un accordo e anche se in questo caso ad interessarle sono argomenti differenti il sunto resta lo stesso: piena collaborazione per quel che le interessa. Per fugare ogni dubbio oggi si muove indossando la sua divisa, chiaro segnale di come anche lei sia in orario di lavoro. Un paio di pantaloni neri, con la piega davanti, che scendono a sigaretta lungo le sue gambe, ai piedi degli anfibi in vernice bianca con le stringhe nere, sono quelli famosi e tanto alla moda, dalle cuciture gialle, ormai chiunque è in grado di riconoscerli. Le scarpe nonostante il colore appaiono perfettamente lucidate e pulite, un altro dettaglio di cura nella sua divisa. I pantaloni a vita alta si stringono poco sopra l’ombelico, solo una minima parte dell’addome è nuda, il resto è coperta dalla giacca nera, quella ufficiale, della shinsengumi chiusa con un singolo bottone al centro dello sterno, un singolo bottone quindi che permette a chiunque altro di intravedere la solita ricercata bralette in pizzo nero, dettagli di modernità unito allo stile classico, non esiste piega su quei tessuti, né tantomeno dettagli fuori posto. Sul braccio la solita fascia colorata ad indicare il suo grado, il blu. Sul petto una spilla dello stesso colore con il kanji di fedeltà in oro, altro identificativo di quella corporazione. Nelle tasche infine come al solito il distintivo e il cellualre, poco altro ma è tutto ben nascosto. Sorride con quelle labbra appena coperte da un rossetto dal colore naturare e matte a chiunque i suoi occhi rossi incrocino, gentile e pacata come si addice ad un membro della Shinsengumi. I capelli sono perfettamente raccolti in una coda alta, senza che alcun ciuffo sfugga al suo controllo, tirati indietro e tenuti fermi in quell’elastico nero, perfettamente pettinati, privi di qualsivoglia nodo, un aspetto curato sin nel suo più minuscolo dettaglio, come quel filo di mascara che allunga le ciglia ma non le rende finte. La pelle è estremamente chiara, un sottile confine tra il candido come la neve e il pallido come un morto. Alla ricerca di Tako o in alternativa di un qualsiasi altro anbu a cui riferire il suo messaggio [chk on][divisa Informale] ù

14:18 Shiroichi:
  [Strade] Oggi è di turno nei pressi del centro città il nostro Taiyo, quindi, maschera da volpe, protezioni verdi militari su tuta attillata completamente nera, ninjato sulle spalle e si va a rondeggiare (?) Come detto il ragazzino indossa sul suo volto la maschera di volpe che lo identifica come anbu, sulla spalla destra completamente scoperta spicca il tatuaggio della sua corporazione mentre sul medesimo fianco è presente il portaoggetti con dentro kunai tonici e quant'altro. Le mani sono coperte dai mezziguanti con placca di metallo a rinforzo e lo stesso vale per le braccia, il petto e le gambe. Nessun segno di riconoscimento per il villaggio di appartenenza è in mostra, dopotutto gli anbu da tempo ormai non fanno più parte di un singolo villaggio ma di kagegakure intera e questo, che piaccia o no, bisogna accettarlo. Le iridi di Taiyo scrutano attraverso i fori della maschera i passanti che a quest'ora in questa zona sono comunque piuttosto numerosi, soprattutto per via della pausa pranzo che permette appunto ai salary men e a chi per loro di prendere una boccata d'aria e lasciare le loro scrivanie incustodite per un po'. All'occhio attento del ragazzino non sfugge nemmeno la divisa della nostra Saigo, in piena uniforme da shinsengumi ma che sembra aggirarsi per quella zona alla ricerca di qualcosa... Chissà cosa, magari la donna si è data un appuntamento segreto con qualche amante e robe simili e il prescelto la sta facendo attendere. I passi del ragazzino per avvicinarsi alla donna sono lenti e cadenzati, non trasmettono né preoccupazione né tantomeno fretta, anche perché è di turno per le prossime quattro ore ancora quindi dove dovrebbe andare di fretta. Il Nara è inoltre totalmente ignaro della funzione di quella zona, nessuno dei suoi superiori si è mai preso la briga di spiegargli il funzionamento, lui si limita a fare ronde finché non gli viene detto di fare altro. Gli anbu dopotutto tengono bene i loro segreti, anche tra colleghi quindi sta proprio a Taiyo scoprirli tutti man mano che la sua permanenza nella corposrazione aumenta. È abbastanza vicino alla donna quando si schiarisce la gola leggermente per permettere alla donna di accorgersi della sua presenza, solo una volta che essa si sarà girata con voce calma e profonda, grazie alla funzione modifica-voce della maschera, il ragazzino prende la parola <Buongiorno, avete bisogno di una mano?> non dice molto il ragazzino, non vuole essere invadente casomai il suo sesto senso avesse cannato clamorosamente quindi nel dubbio se ne esce con la frase più basica possibile.

14:30 Saigo:
 Si volta ad osservare chiunque si sia schiarito la voce alle sue spalle. Mentre volteggia delicata così da poterlo osservare meglio e concedere lo stesso lusso allo sconosciuto riconosce la maschera ed il tatuaggio, senza die molto si limiterebbe a cercare accesso ai propri ricordi, alla ricerca della figura di Tako. Non tanto ai dettagli riguardanti voce e abiti, giacché non sarebbero molto utili in quel frangente, quanto più andrebbe a rievocare l’altezza e la maschera dell’anbu che sta cercando ora. Non si fa problemi e non nasconde quella lunga occhiata analitica che rivolge adesso allo sconosciuto. Dal basso verso l’alto risale con lo sguardo salvo poi scendere nuovamente, si sofferma a lungo sui dettagli di quella maschera alla ricerca di dettagli. Non può essere certa che si tratti di una persona diversa e non uno stupido scherzo e non ha intenzione di cadere in trappola. Silenziosa si prende tutto il tempo necessario. Che si tratti dell’altro anbu? Qui davanti ha una maschera di volpe non felina come quella del suo contatto. Mentre riflette su come potrebbe essere meglio agire si limiterebbe a sbattere finalmente le palpebre, quasi a comunicare che la sua analisi è finita. Lo fissa all’altezza degli occhi <Saigo Manami> si identifica per prima, come dovrebbe essere, Ruota appena il busto così che sia la spilletta che la fascia siano ben visibili <Ufficiale> non serve aggiungere anche la corporazione, il simbolo con il kanji di fedeltà sul petto parla da solo <tu sei?> gli sta chiedendo di identificarsi, nome in codice e grado per ora, non è una persona irragionevole e mai per sbaglio si macchierebbe di insubordinazione, meglio programmarle certe cose. Ad ogni modo sostiene quella presenza, quasi volendolo sovrastare figuratamente, non lo insulta apertamente né si mostra ostile solo estremamente seria e professionale come si vorrebbe da una come lei. Attende prima di proseguire oltre con il suo discorso. Sicuramente non è Tako ma preferisce prima capire con chi ha a che fare, comprendere i punti deboli del nemico, capire dover poter fare pressione infondo è una delle prime lezioni nella sezione tattica[chk on][divisa Informale]

14:44 Shiroichi:
  [Strade] La donna appena incontrata si prende tutto il tempo necessario per osservare i dettagli del corpo dell'anbu, forse ha già avuto a che fare con qualcuno di loro e sta provando a ricordare se la maschera o i dettagli fisici corrispondono ad un precedente interlocutore della donna. Quando quest'ultima si gira nella sua direzione il ragazzino capisce subito di trovarsi di fronte ad una Shinsengumi che, rispettando praticamente alla lettera il protocollo dopo averlo scannerizzato da testa a piedi si presenta e poi gli chiede di fare altrettanto. <Sono Taiyo, anbu> il tono di voce è tanto formale quanto lo è quello della donna che a quanto pare è più che abituata a questo tipo di interazioni, sia magari per merito del suo ruolo sia per predisposizione personale. <Mi sembravate in cerca di qualcosa> inizia il Nara con tono calmo e pacato spiegando la motivazione dell'intrusione nella mente e nella giornata della donna <e ho pensato di controllare se potessi esservi di qualche aiuto> dice guardando anch'esso la donna negli occhi che, se i suoi non fossero coperti dalla maschera, sarebbero praticamente opposti ai suoi; quelli di Shiroichi sono freschi, leggeri e sanno mettere a proprio agio l'interlocutore di turno, mentre quelli della donna appaiono a Taiyo come caldi, austeri e in grado di scrutare dentro l'animo delle persone. Forse è quello o forse è semplicemente il ruolo che in questo momento la donna rappresenta a portare il Nara a pensare ciò. Lui di contro non si sente intimorito dallo sguardo della donna e lo sostiene senza problemi mentre quest'ultima continua ad analizzarlo, da un punto di vista esterno i due potrebbero quasi essere due gatti che si osservano nell'attesa che uno dei due faccia un passo falso e dia all'altro il movente per fare la propria mossa.

14:54 Saigo:
 Attende una risposta senza mettere alcuna fretta ma anche lasciando ben intuire che non accetterà altro se non il protocollo, viene quindi accontentata con quella presentazione. Un respiro profondo <semplice deduco> aggiunte appena l’altro le comunica il grado <che tu sia appartenga agli anbu è chiaro> soprattutto perché ha compreso subito e rispettato quello che potremmo anche definire un cerimoniale. Se fosse del grado che lei ha appena identificato allora lei avrebbe di fatto in meno un coltello e questo non può che farle piacere. Non che lo mostri sorridendo, il suo sguardo e tutto il suo viso rimangono imparziali, seri ma al contempo abbastanza distaccati da non fornire alcuna chiave di lettura in merito ai suoi pensieri. Il suo telefono proprio in quell’istante vibra, avvisandola quindi di un semplice messaggio, quando è in turno non tiene la suoneria attiva se non per i suoi superiori, la sede centrale è davvero l’unica che potrebbe farle estrarre senza esitazioni quel mezzo. Chiunque le abbia scritto dovrà aspettare un momento morto, non è importante ora. Nel frattempo il discorso prosegue, la sua mano destra va in tasca come a voler cancellare la notifica, non si sa bene cosa faccia dato che non estrae il telefono, si muove con l’indice ed il pollice nella sua tasca, esperta di quel mezzo tecnologico appartenendo alla generazione che non solo ha visto il mondo andare in pezzi ma è anche cresciuta con l’avvento della tecnologia. Continua ad osservare il suo interlocutore senza mai lasciarlo <Taiyo> dimostra così di aver già memorizzato il suo nome, un gesto che può indicare sia cortesia sia una intrinseca minaccia, lei memorizza e non dimentica, non è propriamente stupida come vuole, spesso, far credere <stavo cercando un tuo superiore> crede almeno <Tako> aggiunge poco fa <sei stato mandato qui da lui?> non aveva alcun appuntamento, ma deve capire come procedere, quanto fidarsi. L’altro anbu, quello con la maschera felina non si è mai più atto sentire e non è che le abbia fatto piacere, perdere così un contatto non è piacevole, per quel che ne sa potrebbe anche essere morto, meglio controllare[chk on][divisa Informale]

15:07 Shiroichi:
  [Strade] <Deduce bene> risponde secco il ragazzino senza mostrare ovviamente segno di essere spazientito da quella deduzione, dopotutto quello è il suo grado, e per quanto basso ne va comunque fiero. Lascia che la donna faccia tutto ciò che reputa necessario nella sua tasca senza staccarle gli occhi di dosso nemmeno per un istante, non si aspetta di certo che quest'ultima lo attacchi di conseguenza le sue braccia restano parallele al corpo attendendo che quest'ultima parli. Non ci mette molto a farlo e nomina un certo Tako, sostenendo che possa essere un suo superiore; il ragazzino non l'ha mai incontrato né ne conosce il grado quindi non può né escluderlo né confermarlo. <No> risponde seriamente <Sono semplicemente qui di ronda oggi, mi è sembrato cercaste qualcosa e ho pensato di venire a controllare se aveste bisogno di aiuto> ripete nuovamente il ragazzino dando alla donna il motivo per il quale si è fermato al suo cospetto <Deduco che cerchiate Tako, purtroppo non so dirvi se è di turno né se tanto meno sia diretto qui al momento> dice calmo e senza una inflessione che ispiri veramente rammarico per la situazione della donna, ricorda in realtà più un disco fisso della serie "il cliente da lei chiamato non è al momento raggiungibile, la invitiamo a riprovare più tardi, grazie". Si ferma un secondo per sondare l'espressione della donna alla sua risposta e quando si sente soddisfatto aggiunge <Però se non è nulla per il quale abbiate bisogno di lui nello specifico sono a vostra disposizione> aggiunge con un pizzico di calore in più questa volta <dopotutto tra forze dell'ordine è sempre bene che ci sia armonia e un proficuo spirito di collaborazione> dice dando la sua personale opinione di come le forze di polizia dovrebbero lavorare per assicurare al villaggio pace e prosperità.

15:39 Saigo:
 A questo punto quasi spera che quel maledetto Tako sia morto, così impara a sparire quando più le serve. Non che mostri sul volto anche un solo accenno di questo pensiero o del risentimento che inevitabilmente sente attraversarle corpo. Tace ascoltando la risposta per intero prima di decidere come procedere. La mano esce dalla tasca, senza minimante preoccuparsi di poter risultare sospetta o meno <hai ragione dobbiamo collaborare> inizia semplicemente, i suoi ingranaggi si mettono in modo, trovare un accordo con il precedente anbu era risultato più che mai facile, tenere il tutto nascosto, una cosa solo tra loro così comoda ma a quanto pare ormai persa. Forse un pochino è anche colpa sua, ha lasciato raffreddare la pista come una bambina capricciosa <Per questo lo cercavo> continua poco dopo. Non è un aveva menzogna colorire un po’ la verità no? Lo osserva ricordando a sé stessa il potere che ha nei suoi confronti in questo esatto momento, basta solo trovare la motivazione giusta, una risposta sbagliata, deve trovare una leva su cui fare pressione ed al momento non ne ha altre. Certo potrebbe provare a registrare quella conversazione ma non sarebbe una pessima idea anche per lei? <scusa un messaggio> e prendendo tempo estrae il telefono. Va semplicemente ad aprire il sistema id messaggistica e così trova le parole di Shizuka. Velocemente digita una risposta e poi semplicemente accede al menu, prima di registrare. Il menù viene palesemente aperto e il dito destro si sposta sulle immagini. Alza lo sguardo dal telefono e osserva di sbieco l’anbu, come per accertarsi che non stia sbirciando qualcosa di estremamente privato. Una messa in scena la sua, come se dovesse controllare tra le foto per rispondere. L’altro potrà anche aver visto che il messaggio le è stato mandato da “tettona simpatica” e aver magari intravisto alcune parole del messaggio come Oto o Noumu, se avesse voluto avrebbe anche visto l’apertura del menù e il fermarsi sull’icona delle foto <è privato> replica e a questo punto andrebbe ad inclinare il dispositivo così da portarlo davanti al suo volto, impedendo al ragazzo di vedere oltre. Se fosse riuscita velocemente devierebbe il suo pollice così che il polpastrello vada sulla registrazione suoni, solo a questo punto avviando l'applicazione tornerebbe ai messaggi per poi chiudere l’applicazione mentre lo schermo tornerebbe visibile. Ciò che vorrebbe mostrare al ragazzo sono solo dettaglio dunque, dettagli compatibili con l’aver semplicemente mandato un messaggio. Il telefono a questo punto tornerebbe ancora in tasca, registrazione avviata <scusa ancora era importante> un sorriso gentile ora sul suo volto, come di chi davvero sta chiedendo perdono per le sue imbarazzanti azioni. Bene si schiarirebbe ora la voce appena prima di proseguire < Taiyo osservando uno spirito di collaborazione mi aiuteresti in un’indagine. Per motivi di sicurezza però dovrà restare tra noi, vuoi prendere il posto di Tako?> domanda ora direttamente, infondo potrà sempre cancellare dopo la registrazione[chk on][divisa Informale]

15:55 Shiroichi:
  [Strade] Il ragazzino ascolta le parole della donna con attenzione, ora sembra decisamente più calma e rilassata rispetto a prima. Ma le arriva un messaggio e stavolta il cellulare viene tirato fuori dalla tasca, istintivamente l'occhio cade sullo schermo leggendo appunto il nome di un mittente abbastanza particolarino, che la donna abbia altri gusti? Chi se ne frega fondamentalmente. Saigo a questo punto mette il telefono di fronte al suo volto dicendo appunto che si tratta di roba privata e, anche grazie allo schermo che gli da la maschera il ragazzino può tranquillamente dissimulare <Prego prego, non ho visto niente> dice per permettere alla donna di stare più a suo agio mentre appunto messaggia. Non s'avvede minimamente dell'avvio della registrazione quindi non ha motivo alcuno per sospettare che i comportamenti della donna abbiano un doppio fine. <Ho bisogno di qualche informazione in più per poter decidere coscientemente se posso esservi effettivamente utile in questa impresa.> risponde secco il ragazzino, ovviamente vuole collaborare, chissà che questo non gli permetta di avere qualche leva per le sue indagini private dopotutto, ma allo stesso tempo deve essere certo che si tratti di roba legale e che può effettivamente svolgere senza andarsi a cacciare in un ginepraio più grande di lui. <Se volete fornirmi qualche informazione in più su questa indagine posso decidere consapevolmente se e come aiutarvi, non che non voglia sia chiaro, ma accettare a scatola chiusa non mi permetterebbe di essere certo dell'effettiva utilità che potrei avere per la riuscita dell'operazione.> La risposta è chiara dal suo punto di vista, dimmi cosa dovrei fare e perché e ti dico se accetto, dopotutto i suoi genitori gli hanno sempre detto di non accettare caramelle dagli sconosciuti, figuriamoci missioni segrete al di fuori della giuristizione della corporazione; insomma il gioco deve valerne la candela.

16:14 Saigo:
 L’altro sa muoversi bene, questo è indubbio e lo apprezza seppur non lo ammetterebbe mai, non si espone pur inconsapevole di quello che sta davvero facendo. Ascolta le risponde e decide di procedere, seppur con calma, lei sa perfettamente di aver avviato quella registrazione e sia mai che possa in qualche modo fregarsi da sola, anche se effettivamente pensa di essere l’unica davvero in grado di metterla nei casini. Si sforza di restare analitica mentre con la mano destra ora si scosta i capelli, accarezza quella coda limitandosi a guardarsi intorno <forse dovresti seguirmi> replica e così facendo di allontanerebbe di qualche passo dalla via principale, le sue spalle andrebbero a poggiarsi sul muro di un edificio così da poter controllare, senza troppi sforzi, entrambi gli accessi di quella via secondaria ed accorgersi nel caso in cui qualcuno si avvicinasse troppo. Se il ragazzo l’avesse seguita fin lì, dopo aver controllato che non ci siano orecchie indiscrete inizierebbe il discorso <come ben sai la burocrazia è un incubo tra le nostre due agenzie> ammette senza troppo difficoltà, non è una novità che lei la odi, chiunque sia passato una sera davanti alla sua scrivania l’avrà vista inveire contro i rapporti o buttare i fogli a terra, salvo poi raccoglierli sconfitta. Il discorso quindi inizia semplicemente <ciò che ti propongo è semplicemente uno scambio di informazioni informale tra noi due, se tu sai qualcosa o puoi scoprirlo me lo fai sapere e viceversa, senza dover compilare mille mila rapporti, il crimine su questa cosa ci gioca sai?> domanda quasi retorica, sbuffa appena <a volte voi sapete dove si trovano covi di criminali che io sto seguendo o il contrario e poter avere queste informazioni semplicemente renderebbe il tutto più efficace non trovi?> ecco il patto, nulla più di semplici informazioni assolutamente autorizzate. Deve aspettare, capire come procedere, quanto rischiare l’abuso di potere e tutti questi dettagli qui[chk on][divisa Informale]

16:34 Shiroichi:
  [Strade] Il ragazzino segue la donna guardingo, istintivamente la mano si sposta leggermente più vicino al porta oggetti ma subito viene rimessa parallela al corpo. La donna indubbiamente non vuole essere ascoltata e quindi si inoltra più in profondità nel vicolo. Il ragazzo ascolta ciò che quest'ultima dice e ci si rivede particolarmente, ogni cosa un rapporto per non parlare di quei polverosi archivi in ogni base. <Non posso far altro che concordare, bisognerebbe trovare un modo per snellirla> risponde seriamente. La proposta della donna è semplice, fornirle informazioni riguardo ai covi dei criminali che riguardano i suoi casi e viceversa. Non sembra niente di troppo sbagliato dal punto di vista di Taiyo, fornire mutuo aiuto nelle indagini. <Non mi sembra una cattiva idea> risponde seriamente il ragazzino che è rimasto scottato pesantemente dal fatto che gli anbu gli abbiano impedito di indagare prima sul caso che coinvolgeva la sua amica, sia per quello che riguarda la famiglia Hanamura e i rotoli scomparsi. <Ci sto!> dice il ragazzino porgendo la mano destra alla donna in segno di intesa poi subito incalza <Suppongo che dovendo rimanere questa cosa completamente informale scambiarci il numero risulterebbe quantomeno sospetto, giusto?> chiede conferma il ragazzino chiedendo implicitamente il modo con il quale si dovranno passare le informazioni aspettando che sia la donna a spiegargli come ha intenzione di sopperire a questo piccolo problema organizzativo. La mente del giovane inizia già a lavorare pensando a come potrebbe essergli utile questa collaborazione. Dopotutto la shinsengumi si sa che al momento ha più agganci a livello di potere rispetto a quanto gli anbu potrebbero fare per il momento. Ma questa cosa ovviamente Shiroichi vuole cambiarla riportando la sua corporazione al grado d'importanza che aveva prima della caduta dei villaggi.

16:50 Saigo:
 Bene a questo punto non le resta che attendere e vedere che decisione prenderà l’anbu e sarà costretta o meno ad agire nella maniera meno gentile. Annuisce alle sue parole e quando vede quella mano allungarsi sorride andando ad allungare la sua di rimando così da stilare effettivamente quel semplice patto. Questo almeno è ciò che lascia credere alla sua vittima <sono un0agente della Shinsengumi nulla mi vieta di avere il tuo numero e viceversa> replica semplicemente, soprattutto visto che l’ultima volta il metodo di “trovami quando sai” è fallito miseramente. Vanno avanti quindi in quella trattativa e si limiterebbe a tirare fuori il telefono, a questo punto, senza portandolo davanti alla faccia con un <messaggio> la stessa scusa di prima, si limiterebbe a stoppare la registrazione e successivamente ad aprire il tastierino numerico prima di tornare a mostrare lo schermo <dimmi pure> attende quindi per capire anche quanto oltre potrebbe spingersi. Ad ogni modo lei continua a tener ben sotto controllo la via assicurandosi che nessuno si avvicini troppo e anzi in generale controllando che nessuno si metta a guardarli, anche se in effetti sembra sia poco trafficata, proprio come l’ultima volta. Attende quindi il numero prima di scriverlo sul suo cellulare e salvarlo. Uno sguardo diretto alla sua maschera <non saprei proprio come salvarti sai> replica lei con un sorriso gentile, quasi dolce, un’altra emozione messa come maschera mentre si gira guardando prima a destra poi a sinistra, nuovamente cerca persone e per il momento pare deserta. Alza lo sguardo verso le poche finestre ad assicurarsi siano con le imposte chiuse e per sicurezza lascerebbe anche che il chakra vada ai suoi occhi, alle sue orecchie, al suo naso così da potenziare i sensi alla ricerca di altre presenze oltre a loro, solo se sicura quindi d’essere lì sola con il ragazzo si limiterebbe a sorridere <come ordine in quanto tuo superiore ti ordino di toglierti la maschera> non perde il sorriso gentile o delicato dal volto così come il suo tono mai muta, semplicemente adesso, che sono completamente soli, applica tutto il suo potere, per mettersi in una posizione di vantaggio <devo pur assicurarmi che tu non sia un traditore del villaggio> scuote appena le spalle, senza mai smettere di usare la dolcezza come arma [chk on][divisa Informale]

17:06 Shiroichi:
  [Strade] Il ragazzo si limita a dare il suo numero alla donna dopo averle teso la mano <Segnami come ragazzo volpe, andrà sicuramente bene così> risponde tranquillo guardando la donna trafficare sul suo cellulare, sarà anche un'ufficiale della shinsengumi ma rispondere continuamente ai messaggi soprattutto mentre sta facendo una conversazione d'interesse mutualistico non gli sembra propriamente professionale. Tutto questo però ovviamente il ragazzo non lo dice e la maschera copre ciò che la sua espressione svelerebbe. La donna però poi vuole subito sfruttare il suo grado più alto per dare ordini, ma Shiroichi non la vede in questo senso la loro collaborazione; scuote la testa <Un anbu non si priva della sua maschera> inizia seriamente senza preoccuparsi di risultare eventualmente indisponente <Inoltre per quanto ne sa potrei usare la tecnica della trasformazione per usare un viso diverso dal mio> dice sicuro di sé <dopotutto, non è la mancanza della maschera che le permetterebbe di scoprire se sono o meno uno sporco traditore> risponde seriamente guardando negli occhi la donna senza scomporsi minimamente, se hanno deciso di fare una cosa non convenzionale per estensione nemmeno il grado della donna dovrebbe prevalere su quello di Taiyo <La nostra collaborazione prevede fiducia, lei si fidi di me e iniziamo a collaborare, poi a tempo debito mi toglierò la maschera> il tono è calmo e pacato, quasi conciliatorio, dopotutto se la donna si fa scudo del suo grado Shiroichi può sfruttare una leva ben diversa, non è stato lui a proporre questa operazione e non è lui quello che al momento ne gioverebbe di più ma è stata la donna a prendere prima accordi con Tako e adesso a fidarsi di Taiyo. <Questi sono i termini, la nostra collaborazione resta confidenziale e il mio volto resta mascherato finché non lo deciderò io> queste sono le ultime parole del ragazzino in attesa che la donna decida o meno se accettare queste condizioni o se mandare tutto all'aria.

17:16 Saigo:
 Lo aveva previsto, le sarebbe andato bene sia se avesse risposto all’ordine sia se non lo avesse fatto. Sospira appena e scuote la testa come delusa <è un vero peccato Taiyo> ammette iniziando così il suo discorso <che tu non conosca le regole di interazione tra le nostre corporazioni> annuisce appena come a dare ulteriore forza a quelle parole <oh non fraintendere è più un peccato per te che per me> aggiunge tornando a far apparire quel sorrisetto sul volto. Non basta disobbedirle per farle perdere il controllo <sai noi della shinsengumi abbiamo il diritto> cita le parole che ha praticamente imparato a memoria dal loro regolamento interno <non solo di chiedervi d'identificarvi ma di chiedervi di mostrare il vostro volto a patto che questo non metta a rischio la vostra identità> spiega semplicemente allargando le braccia mostrando quindi l’assenza di occhi estranei, confermando la seconda parte della sua frase <questo mi mette in una brutta posizione, dovrei forse riferire ai miei superiori che hai appena disobbedito a me e per estensione a tutto il governo?> domanda ancora una volta semplicemente <oppure vuoi ripensarci e dimostrare la fiducia che riponi in me?> quel maledetto sorriso non svanisce mai, sembra quasi invogliarlo a picchiarla perché pare quasi prenderlo in giro, questa è la sua vera faccia e questa è anche la vera faccia della Shinsengumi ma lasciamo che per ora qualcuno possa ancora illudersi sulla loro bontà. Lo sfida restando lì ferma, attendendo quindi che lui prenda la decisione. Che si tratti di farlo sparire o di collaborare con lui ora è tutto nelle mani dell’anbu. Lei ha messo sul piatto abbastanza chiaramente le due alternative. Scuote appena la testa, apparentemente delusa dal comportamento altrui <mi sento abbastanza magnanima da permetterti di ripensarci> e sospira, come se quel gesto le costasse molto. O con lei o contro di lei, non esistono alternative, sono pochi coloro che hanno davvero la fiducia e non collaborano per il semplice coltello puntato reciprocamente al collo [chk on][divisa Informale]

17:34 Shiroichi:
  [Strade] Il ragazzino ascolta senza scomporsi troppo le velate minacce della donna <So cosa prevede il protocollo e so che il nostro ipotetico accordo non è coperto da quest'ultimo> risponde molto chiaramente <Io rispetto il villaggio e ciò che rappresenta, non mi sarei messo questa maschera e l'avrei protetto> snocciola lentamente i punti del suo discorso, conscio di essere entrato in un campo minato ma non si può tirare indietro proprio ora <Dovrei fidarmi di una donna che alla prima differenza di opinione minaccia di fare rapporto ai miei superiori?> risponde sarcastico continuando ad osservare la donna senza dare minimamente segno di ansia anche se in realtà c'è da dire che la sua sudorazione è aumentata e il suo cuore ha iniziato a battere più velocemente. <Apprezzo la sua gentilezza ma i miei termini restano i medesimi, durante la nostra collaborazione il mio volto non sarà svelato. Vuole conoscere il mio volto? Lo conoscerà, ma capisce bene che come lei non si fida di me io potrei benissimo sospettare che lei abbia rubato quei vestiti a qualcuno della shinsengumi per macchinare qualcosa ai danni del governo stesso> Il Nara ora attende la risposta della donna che nonostante le parole affilate che pronuncia non ha smesso un secondo solo di sorridere, il sorriso di un predatore che ha la sua preda in pugno, e chissà se questa volta è vero oppure è solo la sua percezione. <Mi permetto di aggiungere che, siamo soli in questo vicolo e le sue accuse sono la sua parola contro la mia.> dice pronunciando quelle che per lui sono le ultime parole sulla questione, ok essere un subordinato della donna, ma le minacce non le sopporta, ha dovuto superare cose ben più dure per ottenere quella maschera e non sarà di certo una minaccia di ritorsioni che gliela faranno togliere, non così almeno.

18:17 Saigo:
 Come un illustro stratega di un’altra epoca e un altro mondo direbbe “alea iacta est”, il concetto resta il medesimo anche qui, il dado è stato tratto. Il ragazzo rifiuta per la seconda volta e lei scrolla le spalle <vedi tu sfugge un semplice concetto> ammette lei con tranquillità <non farò rapporto ai suoi superiori ma ai miei> e questo lo sottolinea, i suoi superiori infondo sono il governo stesso. Lei cane del potere come tale obbedisce agli ordini <la tua dichiarazione d’intenti si ferma davanti al fatto che ti sei appena rifiutato di eseguire un ordine, penso valgano più i fatti delle parole> scuote le spalle poi. Solo a questo punto lascia perdere quel vicolo, smetterebbe di tenerlo d’occhio. Alla fine può dare solo la colpa a sé stessa per essersi affidata ad un anbu. Peccato sarebbe stato divertente giocare con lui, dovrà per forza creare un altro incidente diplomatico. Staccata la schiena dal muro si limiterebbe ad avviarsi per riprendere la strada dalla quale è arrivata. Solo un paio di passi dopo si fermerebbe, voltandosi ancora ad osservare il ragazzo <la mia parola vale più della tua> sorride <e comunque se credi che davvero le indagini si limitino alla parola data sei un povero illuso> una semplice lezione nei suoi confronti. La memoria è uno strumento così potente, soprattutto per chi, come lei, è in grado di manipolarla. Non che ne abbia avuto bisogno sia chiaro. Mentre riprende la strada dalla quale è arrivata diretta in sede alzerebbe la mano destra, dandogli le spalle, in segno di un saluto con quel sorriso, ora divertito, sul suo volto. In qualche modo sente di aver fatto un passo avanti per la sua carriera, scovare le mele marce non è ciò che ci si aspetta da lei forse? Ironico quanto i suoi intenti fossero inizialmente tutt’altro che legali [chk on][divisa Informale][se end]

18:33 Shiroichi:
  [Strade] Il ragazzino ascolta le parole di minaccia della donna, il ragazzino non lascia intravedere nulla per il momento ma sa che presto potrebbero presentarglisi delle grane. Non sa cosa rispondere alla donna, ma è certo di essersi cacciato in un ginepraio, vai a fidarti dei buoni sentimenti delle persone... Shiroichi da sotto la maschera si morde il labbro irritato da questa situazione, alla faccia della collaborazione tra forze dell'ordine, saranno tutti così quelli della Shinsengumi? Lui di certo non lo sa, ma di sicuro sa di doversi guardare le spalle da quella donna. <Se così vuole giocarsela... così sia> risponde il ragazzino <La sua parola vale più della mia? E le sue azioni anche per quelle vale la stessa moneta?> dice parlando chiaramente <Subirò un richiamo, così sia, sarà il mio stato di servizio a parlare per me, mi dispiace solo che sia stata così frettolosa nel voler chiudere le trattative.> le parole del ragazzo si fanno ovviamente scudo della profonda ingenuità del ragazzino che vede la legge come una cosa imparziale e uguale per tutti, il suo stakanovismo e la sua competenza parleranno per lui nelle sedi apposite, non sarà il non essersi tolto la maschera una volta a far calare il sipario sulla sua carriera, e se così fosse le priorità di Shiroichi dovrebbero essere messe totalmente in discussione. Una volta che la donna sarà uscita dal vicolo il ragazzino uscirà dal lato opposto tornando alla sua ronda e preoccupandosi appunto di fare il suo lavoro al meglio delle sue possibilità. Tuttavia non si toglie dalla testa le minacce della donna vedremo cosa accadrà. <Affronterò le conseguenze a testa alta, le cose devono cambiare, non è giusto che gli anbu vengano trattati in questo modo> dice a bassa voce il ragazzino provando a razionalizzare ciò che gli è appena successo.[END]

Saigo è alla ricerca dell'anbu Tako, ma non lo trova. Incontra invece Taiyo con cui sta per stipulare un patto ma poi tutto finisce in tragedia