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Giocata di Corporazione
Giocata dal 20/10/2022 21:15 al 21/10/2022 00:06 nella chat "Ospedale [Konoha]"
[Studio di Tenjiro] Casa dolce casa! Finalmente è rientrato dalla trasferta temporanea al presidio ospedaliero di Kusa. Si è spostato lì per un po' di tempo per stare più a contatto con i medici dell'altro plesso e per poter raccogliere le adesioni al progetto umanitario che ha con Shizuka... ma adesso è giunto il momento di dedicarsi alla formalizzazione di quanto prodotto fin ora. Il rientro in patria è stato abbastanza tranquillo. L'equipe medica l'ha riaccolto proprio con quell'affetto che ci si aspetta per un uomo buono come Tenjiro... ed ora eccolo lì. In quella stanza che ormai da mesi è diventato il suo piccolo dominio. Il dominio di un uomo dalle competenze ancora acerbe, ma che per gioco hanno iniziato a chiamare impropriamente dottore, fino quasi a convincerlo di esserlo sul serio. Indossa il suo lungo camice bianco, sbottonato sul fronte e dalle ampie maniche. Sotto di esso un kimono nero risalta in contrasto con il soprabito, mentre una fascia bianca tiene il tutto fermo ad altezza della vita. Come al solito, quando in servizio, non indossa il giaccone rosa e il cappello di paglia... tuttavia Tenjiro non è un uomo privo di segni particolari! Lo si riconoscerebbe senza problemi in mezzo a mille persone... tanto per cominciare per la stazza! Per poi non parlare del lungo crine nero, raccolto in una sciatta coda, del suo occhio perlaceo e dell'immancabile benda nera. Tradisce la sua vera età, mostrando un corpo con cui madre natura è stata particolarmente gentile e clemente, ma mentalmente potrebbe vantare di essere una delle personalità più sagge e lungimiranti di Kagegakure. Sarà per questo che la gente tende ad adorarlo e fidarsi di lui? L'attestazione di questa adorazione vien posata proprio ora su quella scrivania legnosa. Si tratta di un cactus donatogli da una persona cara, che non ha voluto lasciare indietro nell'altro presidio ospedaliero. Dopo averlo sistemato sulla scrivania, eccolo mettersi comodo sulla propria poltroncina e tirar fuori carta e penna stilografica. La tecnologia andrà pure avanti, ma lui non ci riesce affatto... e laddove può, si concede quei momenti di tanto amata nostalgia. Inchiostro, penna e via! E' pronto a metter nero su bianco una richiesta formale. <Yare yare...> borbotta. La burocrazia non gli piace troppo... ma sa che è fondamentale. Dovrà farlo per il bene del progetto. [Studio di Tenjiro] "Toc toc" Questo il suono che produce la manina destra della Chunin quando impatta sulla porta dello studio dello Hyuga. Le giornate per lei sono state frenetiche, nervose, piene di rivelazioni e nuove cose da immagazzinare ed elaborare. A tutto quel caos si aggiungono gli impegni presi in quella campagna di reintegrazio della popolazione povera di Kiri, lasciata allo sbando da Kagegakure stessa. La nostra dottoressina indossa una camicetta bianca, con le maniche corte, una gonnellina a pieghe grigia delle ballerine nere ai piedi con dei piccoli fiocchetti frontali. Le gambe sono coperte da delle calzette bianche alte fino appena sotto il ginocchio, al collo svetta la collana con il pendente a farfalla. Le braccia della ragazzina sono coperte comunque, un lungo camice bianco rende noto al mondo la di lei professione, nel taschino superiore di questo ci sono svariate penne colorate, un paio di forbici e degli evidenziatori, oltre al cartellino di riconoscimento ivi appeso. Nella tasca destra del camice c'è il cellulare, mentre i capelli rossi sono raccolti in una coda alta, fermata da quei fermagli farfallosi, le orecchie in mostra con la moltitudine di orecchini. Si è leggermente truccata gli occhi con mascara, eyeliner e un poco di fondotinta sotto le occhiaie, giusto perchè non vuole far preoccupare nonno Ten! Per ora le dita di Nobu strette attorno al suo collo non sembrano aver lasciato segni, così non ha dovuto celarli con del correttore. Se udisse risposta dall'interno, si addentrerebbe nella stanza, sorridente, forse meno solare del solito: << Ciao Nonno Ten! Che fai? >> Ormai ha deciso di chiamarlo così, probabilmente non smetterà più. Gli occhi ancora verdi si poserebbero sul fare altrui, in maniera curiosa. [Chakra ON] [Studio di Tenjiro] Il silenzio di quella stanza viene improvvisamente meno. Il rintocco delle manine di Shizuka sulla porta è un richiamo a cui Tenjiro non può non rispondere, e per tal motivo le sue labbra si schiudono ancora. <Avanti!> Non è scocciato. E' pur sempre il suo lavoro accogliere gente nello studio per fornire assistenza sanitaria, no? Tuttavia, gli occhi gli si illuminano decisamente di più quando scopre che a fare il suo ingresso nella stanza è proprio la sua nipotina preferita. <Shizu-chan!> Esclama, lasciandosi andare contro lo schienale della sedia con la stessa euforia che caratterizzerebbe un bambino. <Sei venuta quindi!> Si, le aveva mandato un messaggio, perchè lo raggiungesse. Vuole aggiornarla sul prosieguo del loro progetto e farsi aiutare per tirare finalmente una linea e far le somme. <Ho appena finito di risistemare le mie cose nella stanza. Sono mancato un mesetto, come avrai notato.> Forse lo ha notato, forse no. Non è importante. Ovviamente si riferisce alla sua attività nella struttura e non ad una sparizione dalla vita mondana. <L'equipe medica di Kusa è molto cordiale. Alle volte forse è più cordiale di quella di Konoha.> Ma son percezioni personali. Eccolo, quindi, poggiare la penna sul foglio di carta ed incrociare le mani sul ripiano della scrivania. <Entra, piccola mia. Non stare sulla soglia.> La invita a farsi avanti e, magari, chiudersi la porta alle spalle. <Stavo per iniziare a scrivere una lettera per la direzione sanitaria dei due presidi ospedalieri.> Konoha e Kusa, per l'appunto. <E stavo pensando che forse sarebbe il caso di avvisare anche il governo, qualora dovessimo avere l'appoggio dei medici e il nostro progetto dovesse concretizzarsi.> Il perchè della necessità del governo non lo spiega ancora. Sembra avere altre priorità. <Piuttosto dimmi... come stai?> L'ultima volta che si sono visti, l'incontro ha sollevato incomprensioni ed emotività. Forse l'altra non lo ha ancora perdonato per il suo desiderio di uscire da solo da Kagegakure. [Studio di Tenjiro] Non si fa pregare troppo, con quell'avanti si è già gettata nella stanza e chiuso la porta alle spalle, ma forse per cortesia attende di essere invitata ad avanzare. Non ci mette molto a raccimolare una seduta di fronte a lui, mentre gli occhietti verdi si protendono su quel foglio di carta sul quale stava scrivendo. Lui sta portando avanti quel progetto quasi da solo, considerando che lei è stata spesso chiamata per delle missioni, forse si sta facendo un nome fra gli shinobi e per questo la contattano spesso? Chissà ad ogni buon modo ascolta il dire altrui: << Certo che me ne sono accorta! Non sai quanta gente ho sentito bisbigliare che il nuovo apprendista di Konoha era forse il più gentile mai visto a Kusa! >> Le voci di corridoio sono sempre molto divertenti, ma in particolare quando conosci i soggetti coinvolti. Sogghigna un pochino, lasciando che il resto delle chiacchiere prosegua, la mette a conoscenza dei progressi e quel faccino torna su quel foglio di carta, dubbioso. << Se vuoi posso scrivere una mail alla direzione dei due presidi. >> Insomma rendere la cosa più telematica, un poco più al passo con i tempi, cosa che renderebbe pure traccia di quanto fatto, ma vallo a spiegare al qui presente vecchietto! << Vuoi essere aiutato anche dal governo? >> Domanda, il tono stupito è inevitabile, e anche lo sguardo. Però quel suo dire viene messo da parte, almeno temporaneamente quando la fatidica domanda viene posta. Lo sguardo si abbassa, le manine vengono giunte di fronte a se: << Sono turbata direi. Ho fatto un'altra missione B, ma è stata peggio che uscire dalle mura. >> Il visino viene rialzato, ora le è venuto in mente che ha pensato più al resto del mondo che non a se stessa. << Posso chiederti di far riassorbire un lividino? >> Gli chiede la cortesia di occuparsi lui di lei, avrebbe potuto fare da sola, ma ha preferito occuparsi degli altri, di tutti gli altri, forse sta lasciando indietro qualcosa di fondamentale però. [Chakra ON] [Studio di Tenjiro] Per una volta è lui a ricevere i complimenti da qualcuno. Ridacchia appena, abbassando lo sguardo su quel foglio appena scarabocchiato quasi con fare timido. La timidezza non è esattamente da lui... ma le parole di Shizuka hanno sempre un peso differente. <Una mail?> Lo chiede con lo stupore di chi quasi non sa cosa sia. In realtà lo sa... ricevono mail tutti i giorni, ma lui continua a disinteressarsene. <Mh...> Non ha tutti i torti. L'impatto che avrebbero e la rapidità di esecuzione, renderebbero il tutto molto più efficace e diretto. <Forse hai ragione...> borbotta, massaggiandosi la barbetta incolta con calma inaudita. <Però dovrai farlo tu... sai che non sono molto avvezzo alla tecnologia.> Ridacchia ancora, allontanando la sedia dalla scrivania per iniziare a far posto vicino al proprio computer. Strumento che non ha mai acceso, a dirla tutta. <Ritengo che debbano essere avvisati, si.> Dopotutto è una manifestazione pubblica su suolo di dominio del consiglio. <La Torre centrale e il Mizukage dovrebbero essere informati.> Questa è la sua convinzione. Dopotutto, se lui fosse l'Hokage gli piacerebbe essere informato se qualcosa sta prendendo forma sul proprio territorio. Ha ragionato così. <Inoltre, se siamo fortunati, potrebbero decidere di assisterci con delle squadre Anbu... o con qualche membro della Shinsengumi. Eventi di questo tipo e portata tendono ad attirare anche i mentecatti...> gente che vuole solo vedere il mondo bruciare. In ogni caso, qualsiasi cosa passa in secondo piano quando l'altra ammette di aver partecipato ad una nuova missione, ancor più pericolosa di quella affrontata l'ultima volta che si sono parlati. <Dovresti esercitare più cautela.> Borbotta. A primo impatto può sembrare che si riferisca alle missioni, ed in parte è così, ma la ciò che nasconde questo commento viene presto portato a galla. <Non puoi entrare nella mia stanza tutta saltellante e lanciare queste bombe come se nulla fosse.> La fissa fintamente corrucciato. <Ho una certa età, sai? Il mio cuore non è più quello di una volta. Devi dosare queste uscite, a meno che tu non stia cercando di farmi fuori per rimpiazzarmi... che ne so... con un nonno che abbia entrambi gli occhi.> Ironizza, alzandosi dalla poltrona ed avviandosi verso di lei dall'altro lato della scrivania. <Fa un po' vedere... dove fa male?> Sa che sarebbe stata in grado di curarsi da sola. Eppure eccoli la. Lui torreggia su di lei, ancora seduta, pronto ad assisterla come un vecchio nonno farebbe. <Devi stare attenta...> il tono si fa molto più basso e caldo. Premuroso. Non sorride, poichè è seriamente preoccupato per lei. <Sei una ragazza terribilmente forte... ma cerca di non correre troppo...> troppe missioni pericolose di fila. Teme quasi che sia un modo, per lei, per mettersi costantemente alla prova. <Non reggerei la consapevolezza di saperti ferita o in pericolo.> E' più forte di lui. Quel desiderio di proteggere ciò che gli è caro non è gestibile. Non è arginabile. Intanto si prepara alla medicazione impastando il chakra. Dovrà risanare i tessuti per quello che può, seppur le tecniche shinobi possano relativamente poco in caso di ematomi. Anche lei dovrà sottoporsi ai trattamenti convenzionali.[Chakra ON] [Studio di Tenjiro] Il suggerimento tecnologico viene accolto quasi con sospetto e stupore dal buon Hyuga che però conviene che sia una scelta saggia, più rapida della di lui missiva. Gli sorride divertita: << Proprio per questo ho detto 'posso scrivere' >> Gli rifila una linguaccia, mostrando pure casualmente quel piercing che ha sulla lingua che ormai non ricorda più di portare quasi. Sente la spiegazione riguardo al governo centrale, annuisce con il testino comprendendo il significato che ci sta dietro. << Forse incontrerò il Mizukage a breve, potrei provare a parlargliene di persona.. >> Già è stata convocata a udienza dopo quello sfacelo di missione oltre le mura, dove hanno perso Shinzou. Eppure il pensiero altrui si articola, sperando magari nel supporto degli Anbu o della Shinsengumi. Al secondo nome le viene letteralmente la pelle d'oca e per la prima volta da quando Yasuhiko è entrato in quella corporazione il pensiero della Kokketsu non va a lui ma bensì a Nobu. Così è inevitabile parlare della missione ora, tra la domanda del nonno e l'immagine del choconinja in testa. Viene rimproverata, le dice che dovrebbe stare più attenta scherzandoci sopra ma sa che è davvero preoccupato. << Non è successo niente Dr. Ten! E' solo una contusione. >> Borbotta come a giustificarsi eppure sa bene che il danno è molto più profondo di quel livido che si porta addosso solo perchè vuole ricordarsi di quanto accaduto. << Sei insostituibile comunque, nemmeno con due occhi sarebbero in grado di essere meglio di te. >> Lo dice forse con una serietà eccessiva, fin troppo sentimentale dopo quanto accaduto nei giorni precedenti. E quando lui le si affinca non fa altro che alzarsi e togliere il camice, mostrando il braccio destro dove quel violetto ancora la marchia. Dopo quell'ironia iniziale però il tono di lui si fa decisamente più intimo, caldo, premuroso in qualche modo. Lo lascia parlare ancora dopo quel complimento alla sua forza, ricaccia in qualche modo indietro il dubbio, l'angoscia. << Non lo sono abbastanza. I miei compagni sono rimasti gravemente feriti, abbiamo perso degli ostaggi... Io... >> Si interrompe lo guarda nell'unico occhio buono con quegli smeraldi: << Ho un team adesso. Ma penso che ci prenderemo del tempo prima di affrontare la morte di nuovo. >> Lei li definisce squadra anche se Nobu non ha accettato ancora di farne parte, troppo timoroso di portare la sua rabbia fuori controllo. << Secondo te devo scegliere se essere un ninja o essere un medico? >> Il dubbio, uno dei tanti sopraggiunti quella sera, l'unico che può esprimere ad alta voce senza tedio, almeno con colui che si trova davanti a lei. [Chakra ON] [Studio di Tenjiro] La ascolta con molta calma. Ormai è preoccupato per lei e la questione Kiri vola momentaneamente in secondo piano. <Va bene... allora tu usi quell'aggeggio demoniaco e insieme decidiamo cosa scrivere.> Annuisce e taglia corto. <Potrebbe essere un'ottima idea, si. Il Mizukage non potrà dire di no a quegli occhioni verdi.> Ridacchia appena, salvo poi concentrarsi sul proprio chakra e sull'esecuzione del sigillo necessario per l'attivazione della propria abilità oculare. Quell'energia mistica, fonte contemporaneamente di vita e di morte, irrora parzialmente l'organo visivo del vecchio shinobi, portando ad un ispessimento del sistema circolatorio attorno ad esso e alla manifestazione di uno dei poteri più antichi e potenti che Konoha possa vantare. Improvvisamente Tenjiro diviene testimone di una realtà che nessun altro, al di fuori degli Hyuga, può comprendere. Vede il mondo da una prospettiva tutta sua, forse nelle vesti più pure e veritiere che questo abbia da offrire. Con quello sguardo forte di una capacità penetrante al di fuori dalla comprensione umana, si sofferma sul braccio della ragazza. Scava in profondità, per diagnosticare eventuali danni interni per cui sarebbero necessarie radiografie o altri approcci tecnologici, ma nulla di preoccupante sembra oscurargli il viso. Si tratta solo di una seria contusione. <...> Sospira di sollievo quasi involontariamente. Le mani vengon portate a pochi millimetri di distanza dalla pelle macchiata di lei e, ancora una volta, quel chakra vien direzionato perchè possa insinuarsi in quello di lei e stimolare le cellule corporee con un'impulso rigenerante. Con il Byakugan è tutto più facile! Può vederlo quel flusso. Letteralmente. Può assecondarlo ed accompagnarlo con il proprio, senza interferire con la regolare circolazione della paziente. Intanto la ragazzina gli fa altri complimenti, strappandogli un nuovo sorriso. <Ne sei sicura?> Domanda divertito. <Ti sei legata ad un relitto del passato che non sa neanche scrivere una mail. Lo hai realizzato, si?> Prova a sminuirsi, seppur consapevole che la ragazza non glielo permetterà. Intanto i tessuti che son stati strappati con quel colpo stanno tornando lentamente al proprio posto. Per lo sversamento sanguigno, tuttavia, il chakra può fare ben poco. Dovrà metterle una pomata lenitiva, dalle proprietà analgesiche ed antinfiammatorie. Infatti in breve tempo quel tocco curativo viene meno. E' proprio in quel momento che la debolezza della ragazza viene fuori. E laddove scompare un tocco curativo per il corpo, nasce invece un tocco curativo per lo spirito. La mano destra del medico raggiunge il capo di lei. Una breve carezza anticipa lo spostamento verso la nuca e il successivo tentativo di tirarla a se, contro il proprio busto. <Ehi... va bene così...> Vuole spegnere quella mortificazione sul nascere, con il calore dell'affetto che solo un genitore può dare. <Hai fatto quello che era nelle tue possibilità...> La rassicura, per come può. Non può dirle che è stata perfetta. Sarebbe una bugia e lei lo capirebbe. <Non esigere da te stessa l'impossibile. Non puoi reggere sulle tue spalle il peso della responsabilità di tutto il mondo. Sei terribilmente giovane, eppure riesci in ciò che nemmeno io sarei in grado di fare.> La consola, spezzando immediatamente quell'abbraccio per non turbarla troppo. Non sa se lo asseconderà o se le starà bene essere abbracciata in quel momento. <Forse è una scelta saggia.> Attendere, intende. <Dai tempo alla tua anima per guarire. Quella, purtroppo, non posso curarla.> Se non con abbracci e calde parole. <E almeno così sarò sereno per un po', sapendo che non ti tuffi in avventure pericolose.> Ironizza, ma con delicatezza. Vuole provare a strapparle un sorriso. <Mh?> Mugugna interrogativo, infine, scrutandola un po' in quei pozzi verde smeraldo. <Secondo me devi scegliere che tipo di ninja o di medico vuoi essere. Una cosa non esclude l'altra... Tuttavia, sono due mestieri diversi, se presi separatamente. E se vengono intrecciati, ne formano uno nuovo completamente diverso.> Si può essere ninja, medici o ninja-medici. Hanno scopi diversi, modus operandi diversi e sedi operative diverse.[Chakra ON][Mani Terapeutiche +9 PS Shizuka][Chakra 14/25] [Studio di Tenjiro] Gli sorride, è divertente davvero vederlo alle prese con la tecnologia: << D'accordo, tu riesci a essere più formale di me! >> E' un modo carino per dire che usa termini arcaici? No dai non è così maligna la Kokketsu che però si vede accordato il permesso a parlare con il Mizukage personalmente. << Non vedo l'ora di riavere il mio colore... >> Si lamenta di quell'iride anche se non è chiaro se sia per il suo funzionamento o semplicemente perchè si sente così diversa da prima. Ma non sono certo quegli occhi a non farla più sentire se stessa. La vicinanza dell'altro non la infastidisce ne mette a disagio incredibilmente, forse perchè sa che il suo intento è curarla. Quegli occhi perlacei vengono attivati, con quelle vene che si inspessiscono e lui anche se concentrato su altro, potrà facilmente notare che quegli occhi verdi non fanno altro che fissarsi su quel Byakugan, con un misto di curiosità, timore e tristezza. Il suo sospiro spezza il silenzio e anche la trance che l'aveva colta fissandolo. << Ti è mai capitato che si arrossassero gli occhi per averli sfruttati troppo? >> Notizie, informazioni, ben lontane al momento da quelle rivolte allo Sharingan, ora la testa della Kokketsu si ritrova solo a cercare soluzioni per fare felice il Ryuuzaki. Di nuovo le sfugge un complimento per l'altro, che viene accolto con ironia nuovamente che viene però ribattuta con dolcezza: << Ne sono ben consapevole. Ma davvero penso che tu sia unico. >> Si accorge solo troppo tardi della verità detta in quel modo così diretto, le guance si tingono di viola manco il complimento lo avessero fatto a lei. Ma nel frattempo le mani altrui si sono prese cura di lei, l'hanno rimessa in sesto, facendola tornare quello che era prima di quella missione, per lo meno fisicamente. Le paure e i dubbi che riesce a esporre di fronte a lui sono intensi, tanto da lasciarsi imbrigliare in quell'abbraccio caldo e sentito. Incredibilmente i due Hyuga sembrano essere le figure che gli portano più sicurezza, senza parlare dei genitori ovviamente. Non si scosta da quella stretta, anzi la ricambia, restando a sottrarre quell'affetto. << Ho paura che ci vorrà del tempo. Ho paura di perdere i miei compagni, di non essere in grado di proteggerli. Ho il terrore che se non sto con loro, potrebbero stare male. >> E' un poco di paranoia, non li ha curati subito dopo la missione, non gli ha portato la colazione il giorno dopo, non è corsa da Nobu non appena è stata contattata. Che sarà mai tutta quest'ansia, prima o poi passerà no? << Ah quindi qui qualcuno non vuole che io faccia cose pericolose ma poi si azzarda a farle eh? >> Insinua in maniera ironica che non sia corretto da parte sua volerla proteggere e poi comportarsi in maniera avventata. Però non vuole ritornare su quel discorso ora. Si possono intrecciare quindi, almeno secondo l'idea dello Hyuga perà al momento le sembra una cosa impossibile, rimane silenziosa, arrovellandosi in parte su come fare. << Grazie per il braccio. >> Solo questo dopo qualche minuto di silenzio, << Vogliamo scrivere quella mail? >> Non vuole perdere il punto della situazione, ha solo bisogno di tempo per stare più serena, per calmarsi. [Chakra ON] [Studio di Tenjiro] Le mani perdono le loro proprietà curative, ma non la premura. Anche il suo occhio torna ad essere quello di prima, mentre si allontana per qualche istante per recuperare la pomata da applicare a quel braccio. <Non è un bello spettacolo, lo so.> Il Byakugan, intende. Non è il potere più bello che si possa avere, esteticamente parlando. Quelle venature laterali possono sembrare inquietanti alle volte. Specialmente se l'altro occhio è coperto da una benda nera. <Ma è incredibilmente utile. Sembra quasi che io sia nato per far questo.> Curare la gente. Diagnosticare malattie. Assicurarsi che quando gli vien detto "sto bene" sia vero. Infine una domanda relativamente semplice, ma che nasconde qualcosa di più profondo. Sicuramente. <Arrossarsi?> Domanda incuriosito di rimando. Ci riflette un po'. Per lui la risposta non è così semplice e scontata. <No...> Il Byakugan non porta questo genere di controindicazioni con se. Almeno in generale... la verità è che Tenjiro le controindicazioni le ha eccome. <A meno che non decida di sfruttare i miei poteri al massimo del loro potenziale. In quel caso...> Non sa se dovrebbe dirglielo, ma alla fine decide che è il caso di essere onesti al cento percento. <... potrei soffrire di una leggera forma di Emolacria.> Dall'occhio destro, per la precisione. Lacrime di sangue vere e proprie dovute all'instabilità dell'occhio. Trent'anni prima non c'erano le tecnologie mediche che ci sono ora. Hanno provato a sistemarlo l'ultima volta in ospedale, ma hanno solo tamponato la situazione. Quell'occhio non tornerà più come prima. Tuttavia la cosa non sembra interessargli. Nel frattempo si è riavvicinato a lei con estrema naturalezza. <Potrebbe farti ancora un po' maluccio.> Dopotutto il sangue è ancora lì. Passerà lentamente la pomata sulla zona incriminata e solo al termine di questo passaggio, si dedicherà ad una premurosa bendatura. Non vuole che la crema unga i suoi vestiti o venga lavata via. <Immagino che le raccomandazioni con te non servano...> ridacchia. Sa che è più brava di lui in medicina. Tuttavia non si è chiesto perchè si sta facendo curare da lui. Ha eseguito e basta, istintivamente. <Sono tutte paure legittime... specialmente se li hai incontrati relativamente da poco.> Non per forza nel senso letterale della frase. Probabilmente intende dal punto di vista combattivo. <Imparerai a conoscerli e a conoscere la portata della loro forza. Imparerai a fidarti... e al posto di quella paura incontrollabile non resterà altro che la legittima preoccupazione per qualcuno di caro.> Sempre caloroso e fiducioso, lui. Non si scoraggia mai, o quasi. Riceve una stilettata, piuttosto, circa la sua incoerenza. Una incoerenza che pensa di poter giustificare con il più vecchio degli aforismi. <Io posso perchè sono grande.> Ah si? La guarda con aria di affettuosa sfida, finalmente lasciandola libera di ricoprirsi. <La tua premura più grande deve essere quella di non far preoccupare il tuo nonnino.> Intanto aggira la scrivania e si avvicina alla sua poltrona. Qui, tuttavia, non prende posto. Poggia la mano sulla spalliera e fissa la ragazza. <Su vieni qui. Scriviamo questa lettera insieme.> La invita ad accomodarsi, quindi, così che possano concretizzare il desiderio di salvare le povere anime di Kiri.[Chakra ON]
Giocata del 12/11/2022 dalle 15:16 alle 17:19 nella chat "Ospedale [Konoha]"
[Studio di Tenjiro] Scuote la testolina rossa a tale affermazione: << No, è solo che è la prima volta che lo vedo da così vicino. >> Insomma, ora viene associato a ricordi più spiacevoli che piacevoli, ma non per questo le dispiace quella forma. Inoltre secondo il dire altrui risulta particolarmente utile per le cure. La domanda femminile sembra incuriosire l'amico, che afferma come non succeda solitamente nulla di tipo infiammatorio, però lui che ha un occhio solo soffre di emolacria di tanto in tanto in forma leggera. << Tutti gli Hyuga hanno questi occhi molto chiari? >> Continua a fare domande, sembra interessata a quell'argomento più che mai ora, come se da un giorno all'altro quel dettaglio fosse diventato fondamentale. Ad ogni modo lui si occupa della propria nipotina al meglio delle proprie possibilità, per quello che si possa fare con un livido del genere. Lei non aveva risolto il problema da se perchè voleva tenerselo come un marchio, un monito di quanto accaduto, un segno indelebile della propria difficoltà e del proprio parziale fallimento. << Non so se sia mancanza di fiducia. E' più il fatto che insieme valiamo molto di più che presi singolarmente. >> Nessuno di loro ce l'avrebbe mai fatta senza la presenza degli altri e di questo è particolarmente consapevole. << Ma penso tu abbia ragione, passerà questa sensazione. >> Sospira un poco tirando fuori un sorriso non del tutto convinto. Anche se trova il modo di rimbeccare lo Hyuga, che si fregia del fatto di essere grande. Andrebbe a reinfilare il camice così da potersi coprire anche quel bendaggio. << Penso che se stessi a casa a dormire forse il nonnino potrebbe quasi preoccuparsi lo stesso! >> L'ironia si fa sentire, come a dire che spesso e volentieri il buon Tenjiro esagera un poco con le premure nei suoi confronti. Comunque quell'omone si sposta dal lato dove c'è il pc lasciandogli la sedia in modo che la sua giovane nipote possa disvelargli i misteri del Ninja Net. La ragazzina si alzerebbe guadagnando quella posizione e poi aprendo la pagina della mail aziendale: << Ti ricordi almeno i dati per entrare? O devo utilizzare la mia? >> Dubita che lui si sia mai servito di quello strumento, però magari da bravo boomer si è scritto i dettagli da qualche parte! [Chakra ON] Ormai le cure sono giunte al termine e la discussione verte unicamente sul messaggio che devono mandare ai loro superiori. <Capisco.> Commenta riferendosi al proprio sguardo, salvo poi donarle l'ennesima informazione in suo possesso. <Mh... Non posso esserne sicuro al cento percento, ma credo che più ci si avvicina al ramo principale del clan e più questo fenomeno sia ricorrente. Nella mia famiglia tutti avevano gli occhi perlacei.> Tuttavia dalla grande guerra la genetica è un po' impazzita. Le nuove tecnologie e il mescolarsi dei villaggi hanno portato una gran confusione. <Yare, yare...> Si massaggia la nuca, leggermente sconfortato. <Effettivamente si, hai ragione. Con tutta probabilità mi preoccuperei lo stesso. Non credo ci sia una soluzione concreta alla cosa... dovrai abituartici.> All'apprensione del nonnino, s'intende. Intanto la ragazza prende posto alla sua scrivania, accende il pc e gli chiede le credenziali. <Ohi... quante domande difficili oggi...> Si gratta il mento, cercando di ricordare. L'informatica non è per niente il suo forte. <Mh... dovrei avere da qualche parte il documento con le credenziali che ci hanno dato appena arrivati qui.> Lui non le ha mai cambiate, visto quanto poco usa la posta. <Dovrebbero essere nel secondo cassetto.> La sua memoria funziona. Ricorda esattamente dove ha lasciato quel foglio, ma non il suo contenuto. Ovviamente non riesce a tener conto di ciò che non rientra attivamente nella sua sfera di interesse. In ogni caso eccolo chinarsi, aprire il cassetto ed estrarne una busta da lettere già aperta, con all'interno le informazioni circa il suo account aziendale. <Eeeeccole qua.> Gliele passa senza vergogna. Di lei si fida ciecamente, invero. <Inizierei con un saluto formale alla direzione sanitaria. Loro amano le formalità...> Chiunque occupi una posizione di rilievo in una gerarchia ama fregiarsi del titolo che detiene. Per questo motivo iniziare una lettera con i dovuti presupposti può predisporre il lettore ad ascoltare con più interesse ciò che si ha da dire. <E poi continuerei con il discorso vero e proprio, facendo loro un piccolo preambolo.> E si appresterà ad ipotizzare il corpo della lettera, forse parlando anche troppo veloce. <In seguito agli avvenimenti che hanno visto Kirigakure coinvolta nell'assalto da parte delle chimere, il sottoscritto e la dottoressa Kokketsu si sono recati nel villaggio della nebbia per provare ad offrire aiuto alle persone provate dall'attacco. Lì ci siamo resi conto che la situazione del villaggio è ben più grave di quello che si possa immaginare, e che le condizioni di vita di tutto un intero settore rasentano l'assurdo.> Poi starà a Shizuka scegliere come sistemare le frasi per renderle più consone, se non dovessero piacerle. <Vorremmo che l'OMM si facesse portavoce di un gesto tanto solidale, quanto simbolico. Un gesto che dimostri che Kagegakure è unita e che gli altri villaggi non ignorano le necessità dei propri compaesani.> Usa volontariamente quel termine, per indicare che ormai quei settori sono solo quartieri di una sola grande città. <Un gesto che nasce dall'unica associazione che non ha scopo più importante, se non la salute e il benestare dei nostri cittadini: l'OMM.> Prova a gonfiare l'ego della direzione sanitaria, in maniera tale che ne vedano l'appetibilità mediatica. Non è sicuro al cento per cento che ai piani alti ci siano solo persone per bene e con la sua stessa morale. Quindi tra le sue righe nasconde piccoli messaggi che lascino capire la risonanza che questo evento potrebbe avere. <Vorremmo indire una campagna di sostegno sanitario volontario, promossa e finanziata dalle direzioni sanitarie di Kusa e Konoha. Per pochi giochi organizzeremmo delle vere e proprie infermerie da campo in tutto il quartiere povero di Kirigakure, per offrire sostegno e cure a tutti coloro che non possono permettersele, o che hanno perduto la fiducia in noi. Abbiamo identificato i punti più comodi in cui posizionarci nel settore, quindi ora necessitiamo del vostro permesso e dei supporti infermieristici che gli ospedali potranno mettere a disposizione.> Sta per terminare. Manca solo un ultimo accenno alla sicurezza. <Qualora doveste prendere in considerazione la richiesta e concretizzare questa dimostrazione di solidarietà a Kirigakure, vi chiedo cortesemente di interfacciarvi con gli organi di sicurezza tramite i canali ufficiali, così da garantire l'ordine pubblico durante lo svolgersi degli eventi. Saluti, Tenjiro Hyuga e Shizuka Kokketsu.> Le posa una mano sulla spalla e subito dopo spezza daccapo il silenzio. <Che ne pensi?> Mugugna, pensieroso. [Studio di Tenjiro] Quelle informazioni che riesce a cogliere sono fondamentali per riuscire a comprendere quali siano le differenze fra uno Hyuga come Tenjiro e uno come Nobu. << Chiaro! >> Risponde in maniera forse più eccitata di quanto vorrebbe, ma effettivamente le sembra di capire molto di più ora su quegli occhi. << Cercherò di abituarmici e di non farti preoccupare troppo. Però dovresti provare a fare altrettanto! >> Non molla l'osso, per quanto possibile vorrebbe tenerlo al sicuro, anche se sa cosa quell'altro ha in mente per il proprio futuro. Però ora è il momento di dedicarsi al cento per cento alla loro missione, ovvero scrivere quella mail. La ragazzina prende posto su quella scrivania, davanti alla tastiera essendo la più esperta dei due in materia tecnologica. Fortunatamente lui ha per lo meno tenuto da conto le credenziali per l'accesso a quel portale, anche se non l'ha mai utilizzato. << Grazie! Magari tienili in un cassetto chiuso! >> Lo consiglia a suo modo, sono dati sensibili per quanto lui non li consideri tali, se nelle mani sbagliate potrebbero metterlo in difficoltà. Le manine andrebbero a digitare sulla tastiera quello che necessita per accedere, trovandosi di fronte a una quantità indescrivibile di email non lette. Quelle iridi verdi rotolano verso il cielo mentre un sorriso divertito le compare sul faccino. << Non ti va proprio di imparare almeno qualcosa di molto basilare sull'informatica? Almeno leggere le mail e chiamare con il cellulare! Non dico mandare mail e messaggi, solo leggere! >> Il tono è divertito ma non canzonatorio, è più dolce, come se volesse davvero aiutarlo a immettersi in un mondo che non è proprio il suo. Però ovviamente anche quel momento ironico passa in secondo piano, si inizia con il vero lavoro che devono imbastire. << Alla spettabile attenzione della Direzione Sanitaria dell'OMM... >> Lo dice ad alta voce, mentre quelle manine, molto più piccole di quelle dell'uomo si spostano rapidamente su quei tastini che per lui sono quasi difficili da vedere. Poi però è proprio lo Hyuga a prendere in mano le redini del discorso, forse in maniera troppo rapida, tant'è che la Kokketsu dovrebbe più volte chiedere di ripetere o di rallentare un minimo, così da non perdersi il grosso di quella importante lettera che potrebbe cambiare le sorti del paese e della loro corporazione stessa. Scrive tutto senza rileggere, arrivando in fondo senza ricordare da dove fosse partita, perciò alla domanda di lui non darà risposta subito, si prenderà qualche istante per rileggere il tutto, correggendo di tanto in tanto qualche errore di battitura e valutando nel complesso quanto fatto. La testolina rossa si volgerebbe infine verso l'alto, voltandosi dal lato dove lui ha poggiato quella mano. << Mi sembra una richiesta ben fatta, che spinge nei punti giusti per far capire loro quali sono le potenzialità di quanto vogliamo attuare. >> Si interrompe, pensando a quanto quella loro prova possa durare. << Credo però che l'OMM stessa potrà supportare solo per un breve tempo da sola questa cosa. Hai ragione tu, abbiamo bisogno di più appoggio. Dobbiamo far si che questa prova generale sia spettacolare! >> Un sorriso si forma sul visino tondeggiante della rossa, che sembra decisamente più su di giri di quando ha fatto il suo ingresso in quella stanza, quel livido sta sparendo in tutti i sensi. [Chakra ON] Viene rimbeccato ancora una volta. Purtroppo Shizuka ha ragione e non può contraddirla. <Immagino di non poter rifiutare l'offerta...> si stringe nelle spalle, sorridendole tranquillo. <Il mondo evolve più velocemente di me... devo imparare a stare al passo.> Ma vuole mettere subito dei paletti. <Tuttavia non aspettarti che indossi i vostri abiti. Non amo quei pantaloni aderenti e quelle camicie... Non mi starebbero bene.> Niente. Lui vuole il suo kimono e il suo sexy cappotto rosa. Ad ogni modo, la ragazza porta a termine la stesura della lettera e aggiunge del suo nell'esaminarne il contenuto. <Si. Purtroppo non posso sperare ciecamente che alla vetta dell'OMM siano tutti animati dai nostri stessi buoni propositi. Non sono così sprovveduto.> Ci saranno interessi politici ed economici anche lì. <Ma basta sapere scegliere le parole giuste per il giusto interlocutore. L'OMM può diventare un organismo cardine con questa manovra. Più di quanto già non lo sia... e, di conseguenza, accedere a finanziamenti che magari attualmente gli son preclusi.> Insomma, Tenjiro potrà anche sembrare un bonaccione, ma non è per niente uno sprovveduto. Si fregia del titolo di stratega non a caso. Per quanto riguarda la durata dell'evento... <Si, non potremo mandare avanti la campagna a lungo.> Le poggia la mano sulla testolina e le scompiglia appena i capelli. <E ritengo che non sia neanche saggio farlo.> Vuole donarle questo pizzico di verità da lui maturata. <Se ci occupassimo sempre noi della faccenda, non risolveremmo effettivamente il problema. Quello a cui dobbiamo mirare, invece, è stimolare una reazione. Deve essere Kagegakure a migliorare le condizioni di vita di quel settore... non può essere un nostro fardello.> Incrocia le braccia al petto. <Noi saremo la miccia che farà scoppiare la bomba. Per questo serve che l'evento sia clamoroso! La realtà dei fatti deve essere sotto gli occhi di tutti e la propaganda non potrà ignorarla. Di conseguenza, anche la politica non potrà far finta di niente... poichè è sul consenso del popolo che un governo teoricamente si poggia.> O sulla soppressione militare, ma questo non vuole proprio prenderlo in considerazione. [Studio di Tenjiro] All'affermazione altrui riguardo agli abiti le scoppia una risata: << Credo che ormai non riuscirei nemmeno io a vederti in altri abiti! >> La tecnologia forse, il nuovo abbigliamento mai! Questa scelta fa molto ridere la ragazzina prima che si passi ad argomenti più seri. Il suo punto di vista dopo quella rilettura è molto in linea con quanto pensa anche l'altro, che va a spiegarle il perchè sia stata scelta una determinata forma di espressione. Loro due lo fanno per un bene superiore, ma i buoni di cuore non sono la maggior parte della popolazione, soprattutto fra quelli che stanno al potere scarseggiano, anche per una questione proprio di responsabilità e gestione. << Forse dovremmo sottolineare quanti siano i costi del quartiere povero in questo momento e quanto invece potrebbe rendere se rivalutato! I numeri fanno sempre la differenza per chi gestisce i soldi no? >> Devono puntare a mostrare al mondo quanto qualcosa di funzionante possa valere molto più di qualcosa che cade a pezzi. Ascolta il dire altrui, riguardo al fatto che loro possono solo iniziare la rivoluzione ma non portarla avanti in eterno, per questa ragione è fondamentale fare un figurone alla prima prova generale. << Sarebbe molto comodo se qualcuno se ne occupasse a livello legale e amministrativo, così da rendere il tutto un automatismo. >> Insomma, qualcosa che risolva in maniera definitiva un problema che è stato ignorato per troppo tempo. << Vuoi rileggerla un ultima volta prima di inviarla? Una volta spedita non si torna indietro! >> Il sorriso permane su quel faccino, mentre i destinatari vengono inseriti nell'apposita casellina e lei si mette in copia, così che sia chiaro che sia coinvolta personalmente. Attenderebbe comunque il benestare del collega prima di mandare in porto quella che per loro è l'unica occasione di ricevere supporto probabilmente. [Chakra ON] Lettera scritta e considerazioni fatte. Tenjiro si avvia verso una delle poltroncine che si trovano dall'altro lato della scrivania, accomodandovisi con fare distratto. <Mattaku... che giornata lunga...> Sospira per un attimo, posando poi l'occhio perlaceo sulla nipotina. Riflette su quanto ha da dire l'altra e dopo qualche istante decide finalmente di risponderle. <No, non lo farei...> Non sottolineerebbe quello che la ragazza ha suggerito per un motivo molto semplice. <Non rientra nella nostra sfera di competenza...> si riferisce al valore economico di un settore e alla sua spendibilità. <... quindi sembrerebbe palesemente un tentativo di accattivarli. Tranquilla! Se sono in grado di fiutare il denaro almeno la metà di quel che penso, allora non potranno non vedere il potenziale di questo progetto. Non servirà spendersi oltre a riguardo, anzi...> un sorrisino sghembo gli sorge in viso. <... il fatto che la cosa non sia esplicitata li farà sentire in qualche modo furbi. Penseranno di aver fatto un affarone.> Ed effettivamente potrebbe anche essere così! <Onestamente non mi interessa molto dei soldi. L'importante è che alle persone di quel villaggio siano garantiti gli standard minimi di vita e sopravvivenza. Il resto... non ha valore.> Parole pesanti. Per Tenjiro i soldi non hanno valore. Neanche un po'! Niente è comparabile al valore di una vita umana... e in quel settore se ne sprecano troppe quotidianamente. Ad ogni modo, infine ecco la nuova proposta della ragazzina. Rileggerla e poi inviarla. <Ti andrebbe di rileggerla ad alta voce per me?> Domanda, stanco. La giornata di lavoro e le cure lo stancano sempre. Inoltre oggi ha abusato del Byakugan e le sue energie sono risicate. Come se ciò non bastasse, poi, potrebbe godere della voce della nipotina mentre socchiude l'occhio e ascoltare da esterno il suo discorso, così da valutare se effettivamente fili liscio o ci siano delle brutture lessicali e sintattiche. Ci sono quasi!
Giocata del 13/11/2022 dalle 15:57 alle 16:00 nella chat "Ospedale [Konoha]"
[Studio di Tenjiro] Hanno finito di scrivere, hanno espresso i loro pensieri a riguardo e quell'omone si sposta verso le sedie frontali, lasciandosi cadere su una di esse, evidentemente spossato dalla giornata intensa. Eppure ancora insegna qualcosa alla ragazzina, non c'è bisogno di dire troppo, spesso solleticare l'intelligenza e la scaltrezza altrui è tutto ciò che serve per farli andare nella direzione desiderata. Buoni si ma fessi no insomma. E' però quella frase riguardo a quello chedesidera che mostra meglio cosa realmente importi allo Hyuga, la salvaguardia della gente, il costo per ottenerla per lui non è minimamente importante. << Nemmeno a me importa dei soldi. Però so che non funziona così per altri. Credo ci vorrebbero più Tenjiro nel mondo. >> LE sfugge una risata leggera, con quella considerazione fatta un poco per scherzo ma assolutamente veritiera. Forse il mondo sarebbe un posto migliore con più gente come il gigante che non con quei Daymio approfittatori. Gli propone poi un'ultima rilettura prima di mandare il tutto, tuttavia viene invitata a leggere ad alta voce. Rimane un poco stupita sulle prime, poi però inizia a leggere, senza tirarsi indietro: << Alla spettabile attenzione della direzione Sanitaria dell'OMM... >> Li lasceremo così, mentre la rossa legge all'altro il risultato del loro lavoro, prima di inviarlo ai piani alti e mettere in moto una macchina che ha potenzialmente una capacità immensa. Speriamo solo che questa fortuna venga accolta dalle persone giuste. [Chakra ON][//END]