Esame Chunin - Kore

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15:09 Utente anonimo:
  [Campo] Non sospettava che il periodo in cui le è stato chiesto di restare alla magione si sarebbe tramutato in una convocazione formale al campo, e forse non aver sfruttato la sua innata è stato un bene in quei giorni. Dopo il pranzo giunge al campo di addestramento dal retro della Magione, l'accesso al campo sabbioso che è privatizzato al limitare di quella struttura Sabaku presto le si palesa davanti con un ring disposto e ben visibile sotto il sole e quattro persone al limitare dello stesso. Indossa un pantalone nero, un tessuto appena elasticizzato simil jeans aderente sulle gambe magre che ne fa apparire la figura ancor più snella, alla cinta è attaccato il suo portaoggetti dove tiene un fuda con tronchetto, due tonici curativi e due di recupero del chackra. A spezzare inferiormente quella cupa armonia sono le scarpe sportive da Outdoor grigie con delle decorazioni verde acido ai lacci e sui lati. La stagione inizia a rinfrescarsi per la desertica, pure più di quanto non si vorrebbe per un Sunese, indossa quindi un gilet appena imbottito, un 20gr, grigio scuro, che aderisce contro quello che pare essere un maglione di cotone nero dalle maniche lunghe a tutti gli effetti. Una figurina scura quindi che apparirebbe comunque disarmata non fosse per la giara che ne ricopre interamente la schiena allungandosi quasi fino al di sotto dei glutei e ne inspessisce la figura per larghezza come una compagna silenziosa. Eppure non ha peso per lei la presenza di Sunodeki, quasi fosse mera estensione del suo animo o delle sue carni; essa appare come una clessidra in vetro ambrato, traspare sul cumulo di sabbia disposto alla metà inferiore che si mostra in quel momento quieta. I biondi e corti capelli sono scarmigliati intorno al viso emaciato che emerge ancor più chiaro contro le vesti scure e magro come tutta la sua figura, nessun orpello se non il coprifronte portato al collo con il simbolo di Suna esposto a mò di collare che non viene celato su quella sagoma apparentemente infantile. Una volta giunta al limitare del ring attende cenno di poter parlare prima di muovere la sua presentazione formale. <Kore Sabaku dei Fennec, Genin di Suna> Concisa e breve ma formale di ambo i lati della sua discendenza con quella nota d'orgoglio che è non solo Sabaku da ambo i rami ma di una discendenza leggendaria ed antica, per mera diceria, il cui unico tratto visibile è il nero decoro interpalpebrale che circonda gli occhi tondeggianti dalle note del miele di mandorlo a screziare le iridi che ora percorrono i presenti cercando di riconoscervi ruoli e volti noti e non {1xFuda con tronchetto, 2 e 2 x tonico}

Sole e Sabbia. Il nostro palcoscenico odierno si tinge delle sfumature dell'oro, mentre attendiamo che i protagonisti prendano parte alla narrazione di oggi. Il campo di addestramento di Suna presenta delle anomalie. Un grande ring di pietra è stato posizionato tra le sabbie, alto circa mezzo metro e di forma quadrata. Ogni lato è lungo dieci metri e non presenta alcuna forma di arginamento. Ad avvicinarvisi sono quattro uomini più una giovane genin di Suna: Kore Sabaku. <Molto bene.> Preambola uno dei quattro uomini. E' il più anziano ed è vestito in maniera abbastanza formale. Assieme a lui vi sono altri due uomini più giovani, sempre vestiti formalmente, che si presenteranno come membri del governo. <Noi siamo la delegazione di Kagegakure per la valutazione delle giovani promesse Ninja.> Continua il vecchio, mentre poco lontano da loro un uomo decisamente più allenato e spartano attende in silenzio. <Su questo ring si terrà il tuo esame pratico per il passaggio al grado di Chunin. Il tuo esaminatore è il signor Mamoru.> Si tratta di un uomo sulla quarantina, con barbetta incolta e capelli raccolti in una coda. E' particolarmente muscoloso e non porta armi con se. Sembra essere particolarmente severo e senza fare troppi giri di parole, si avvia sul ring, posizionandosi ad una delle estremità a circa 3 metri dal bordo. <Valuteremo la tua idoneità al combattimento sotto ogni punto di vista. Le modalità di esame, tuttavia, saranno a discrezione dell'esaminatore. A questo punto... penso che sia opportuno lasciare la parola a lui.> Lo sguardo austero di Mamoru si posa su Kore e il primo invito che fa è quello a salire sul palco. <Avanti, prendi posizione sul ring.> Incalza, mentre mantiene la posizione. Lui non impasta il proprio chakra, o almeno non lo fa visibilmente! <Per riuscire in questo esame dovrai rispettare quattro condizioni fondamentali.> Con la mano alzata emula il numero con le dita, abbassandone di volta in volta quando ne enuncia una. <Uno: dovrai resistere sul ring fino allo scadere del tempo.> Uno degli esaminatori fa comparire dal nulla una clessidra gigante, che segnerà il conto alla rovescia.[5 Turni] <Due: dovrai evitare di andare KO per colpa dei miei attacchi. Tre: dovrai evitare di cadere fuori dal ring.> E ciliegina sulla torta... <Quattro: dovrai cercare di ferirmi.> Semplice no? Kore sarà libera di prendere posizione sul ring come meglio crede. Mamoru ha il bordo del ring a 3 metri a ore sei, mentre lateralmente il bordo è a 5 metri sia a ore nove che ore tre. Le sta dando il tempo di impastare il proprio chakra e munirsi dell'equipaggiamento necessario, poichè... <Non ci andrò leggero. Vedi di non risparmiarti, perchè potrebbe costarti caro.> Che gli sfidanti prendano posizione![Iniziativa Libera][Mamoru: https://i.pinimg.com/564x/40/7f/66/407f665c63332cc52f5cf5907a614de0.jpg]

15:44 Utente anonimo:
  [Campo] Continuano gli occhi della sabbiosa a scrutare ai piedi del ring i tre che sembrano presentarsi come membri di una delegazione, se comprende non lo dona a vedere ogni emozione nella desertica appare come di consueto sepoltra tra le sue stesse sabbie ed è solo un secco e singlo annuire quando viene annunciato l'esame Chuunin che dona adito di comprensione in lei spostando la sua attenzione su Mamoru a cui viene data parola. La replica visiva segue il cenno muovendosi verso il ring ed andando a prendere posto, frontalmente alla posizione che prenderà Mamoru mantiene il temrine del ring a due metri alle sue spalle ascoltando con minuzia le regole che quell'esame sembra prevedere. Quattro condizioni che sembrano semplici a differenza di Mamoru che sembra portato dall'età a saper ben oltre il fatto suo. Quando il tempo viene citato gli occhi della Sabaku si scostano alla clessidra gigante iniziando ad affiorare alla propria comprensione. Dista quindi cinque metri dall'uomo ad ore dodici rispetto a lei quando nuovamente annuisce. Non vede evidente ragione di pronunciare alcuna parola ma cerca di inquadrare nell'altro con attenzione eventuali palesi dinastie, occhi, aspetto, elementi visibili, disegni e tratti sono un'analisi iniziale. Le mani avanti al ventre vanno a comporre il simbolo della capra, chiudendo gli occhi inizia a visualizzare entrambi i suoi elementi, la pallida sfera inizia a ruotare in senso orario di fronte alla mente, una mente allenata per non farsi trascinare alla balia di quei venti, l'altra invece marrone e pesante all'addome riporta al processo di digestione la compattezza della terra nel senso opposto, quello antiorario, riservando al Doton la concretezza del passo e del corpo. Le due sfere muovono una rotazione opposta su loro stesse nel loro asse prima di iniziare ad avvicinarsi come lancette di un orologio che si muovono sincrone ma che si fanno sempre più brevi, fondendo le due rotazioni opposte in un'unica spira all'altezza del cuore, il cuore dalle note di sabbia dei Sabaku fatto di vento e terra si compatta in un'unica sfera di chackra, il cuore dei desertici che si materializza prima che la sua concentrazione torni presente alla convocazione di quel giorno ed all'uomo che ha di fronte, se è pronta non lo dice, le regole sono chiare ed ora sembra voler mantenere quell'arido silenzio come a spazientire un attacco da parte dell'altro. L'intenzione di ferire qualcuno l'accarezza, ora, come una spada di Damocle nei recenti avvenimenti ma ancora per la sua innata necessita di tempo. {1xFuda con tronchetto, 2 e 2 x tonico- Chk 35/35 On 3/4 - spostamento sul ring 1/4}

Kore prende posizione sul ring ad appena cinque metri di distanza da Mamoru. Due metri alle sue ore sei sono tutto ciò che la separa dal fallimento della missione e il suo avversario probabilmente lo sa benissimo. Lui non tentenna. Non esita e non si piega in espressioni superflue. Se da un lato v'è l'aridità della ragazza, dall'altro v'è un muro di severità ed esperienza talmente spesso da poter rasentare l'apatia. Kore richiama con successo il proprio Chakra, preparandosi al combattimento ed aspettando che sia l'altro a fare la propria mossa. Nel mentre ne studia fattezze e segni particolari, potendo notare attaccata alla cinta, la targhetta metallica con il simbolo di Kirigakure. Per il resto, Mamoru sembra essere abbastanza anonimo come individuo. Magari, l'unica cosa che potrà sospettare è che sia un uomo particolarmente attaccato alla tradizione. Non indossa vestiti cool, ne accessori tecnologici. Non porta armi con se, ma questo non è un buon motivo per sottovalutarlo. Ad ogni modo, il tempo a disposizione per l'analisi del nemico giunge al termine e la sua messa in moto non deve far altro che mettere la ragazza in guardia. Mamoru si sbilancia pesantemente verso avanti e porta entrambe le mani contro il suolo. La gamba sinistra, tesa e pronta a reagire, è stata portata verso tergo, mentre quella destra è flessa e regge tutto il peso del ninja. Una posizione da scattista in tutto e per tutto, il quale mantenimento serve al combattente per accumulare energia potenziale ed elementale. Da tutto il suo corpo, infatti, acqua purissima inizia a trasudare come se ne fosse integralmente composto. Attorno ai suoi arti, al suo busto e ogni parte del corpo visibile, goccioline e rivoli d'acqua saranno impossibili da ignorare. Intanto attorno a lui, sul pavimento, si forma una sorta di pozza d'acqua circolare apparentemente innocua. <Suiton...> Borbotta qualcosa tra se e se. Kore potrà carpire solo che si tratta di una tecnica di un dato elemento... ma non il suo reale nome. Che sia un caso il fatto che il nemico stia usando espressamente il Suiton? Lo scopriremo. Sta di fatto che quella posizione da scattista, all'improvviso rilascerà tutta l'energia potenziale che aveva accumulato. Un unico e violentissimo scatto dritto per dritto, con il braccio destro contratto e pronto a scagliare un poderoso pugno al plesso solare della ragazza. Per lei Mamoru sarà oltremodo veloce. Più di quanto avrebbe mai potuto immaginare. Come se ciò non bastasse, non è semplicemente un uomo quello che le corre incontro. Si tratta di un vero e proprio treno d'acqua! In concomitanza con lo scatto, infatti, Mamoru si è circondato di acqua fino a diventare lui stesso una cannonata d'acqua ad alta velocità e del diametro di due metri. Quel pugno, infatti, rappresenta solo metà dell'offensiva. L'altra metà è data dalla potenziale violenza dell'urto con l'acqua che porta con se e che, probabilmente, non si arresterà assieme a lui.[Turno 1][Difesa 2/4 Kore]

16:13 Utente anonimo:
  [Campo] Le gambe vengono divaricate a fare una salda ed eretta posizione nella sua guardia per il momento frontale. Non si prende tempo per schivare, il movimento rallenterebbe il richiamo della sua innata e lei ne necessita malgrado l'elemento citato dall'altro sia un imprevisto non ancora codificato per la sabbiosa il petto si sta già gonfiando cercando di incanalare aria quando vede il piede dell'altro arretrare. Le serve altro tempo, e per il tempo le serve distanza e l'intenzione di rimanere dentro il ring può anche controvertire in quella di far concepire a Mamoru la paura di finirne fuori, le spalle si arretrano quando ormai lo Shinobi sta scattando in avanti e quando le guance si gonfiano il busto scatta appena in avanti, come se stesse mandando un bacio CERCA di investirlo con un'onda altrettando frontale al Soffio di un Fuuton che vuol fare da difesa e da spinta a quel treno acquatico cercando di evitarne con un'energia di rimando per poter guadagnare quel tempo prezioso, tempo che le è necessario per influenzare al risveglio la propria clessidra. Lentamente convoglia il suo chackra verso la sua Sunodeki, granello dopo granello il tempo per la clessidra inizia a levitare al contrario muovendosi verso l'alto. Il foro tecnico del materiale innovativo è fatto per lasciar passare quella sabbia che inizia a disperdersi nella sua minutezza oltre le proprie spalle, è quel richiamo dell'innata la matrice principale che ora accarezza la mente della Sabaku con l'indiscrezione dell'istinto, quasi potesse sentire parte calda di ogni granello lasciato a sopire al sole delle sabbie che la circondano oltre il ring. {1xFuda con tronchetto, 2 e 2 x tonico- Chk 35/35-Se Inn Attiva 2/4 (-1)- 5m- Difesa:Soffio 2/4 (-6) Chk 28/35}

La violenza di quello scatto è sorprendente. Tuttavia non sembra esserlo abbastanza da intimorire la ragazza. L'evasione non sembra essere una possibilità contemplata... e piuttosto si cimenta in un contrattacco in piena regola, il quale obiettivo dovrebbe essere quello di fermare la corsa del nemico. Kore inspira e tutta l'aria di cui riesce ad appropriarsi viene infusa con il proprio chakra. Al momento dell'espirazione, questa verrà riemessa sotto forma di poderosa cannonata d'aria frontale, che viaggerà proprio contro il nemico per intercettarlo. [SWOOOOSH!] La folata solleva sabbia e polvere e al momento dell'impatto con Mamoru genererà una vera e propria esplosione d'acqua, che [SPLAAAAAASH!] finirà per allagare tutto il ring. Tuttavia, i pericoli per Kore non sono terminati. Dal fragore di quella colluttazione elementale sbuca proprio Mamoru, fendendo aria, acqua e vapore e proseguendo quella smodata corsa. Il Soffio dell'erede dei Sabaku l'ha privato della sua onda suiton, ma non è stato sufficiente a fermarlo. Per questo motivo, presa alla sprovvista dall'apparizione improvvisa del nemico da oltre la coltre generata dall'esplosione, non potrà fare a meno di incassare quel pugno nello stomaco.[-20 PS Kore] Violento, ma non abbastanza da sbalzarla via. Neanche da farle perdere conoscenza. Per qualche istante le mancherà il fiato e sarà costretta a fare due passi indietro, accorciando la propria distanza dalla sconfitta di un metro, ma non è certo il momento per contemplare il dolore e disperarsi. Dovrà sopportare quella fastidiosa contusione e reagire, poichè il nemico non sembra volerle dare neanche un secondo di tregua. Con un rapido scambio di leve, infatti, prova ad accorciare ancora le distanze con lei. Brevi distanze, invero, che gli permettono di avventarsi ancora una volta contro l'esaminanda e cercare di mandarla al tappeto. Questa volta è la gamba destra la protagonista dell'attacco. Piegata e portata quasi ad altezza dell'addome, non cercherà di far altro che colpire con una violentissima ginocchiata quel punto che è già stato incontrato una volta dal suo poderoso pugno. Continuare a subire danni sulla stessa parte del corpo è sempre controproducente... e Mamoru sembra volerglielo insegnare per bene! Non tutto è perduto, però! Kore ha richiamato con successo la propria abilità di clan e la sua clessidra è stata attivata. Lo scontro potrebbe prendere una piega interessante, considerando che solo un quinto del tempo a disposizione è ancora trascorso.[Turno 2][Difesa 2/4 Kore]

16:47 Utente anonimo:
  [Campo] Incassa il colpo
obbligandosi ad arretrare di un passo per attutirlo, un passo che cerca di allontanarla da Mamoru che tuttavia vede pronto ad ingaggiare battaglia. La Sabaku necessitava di tempo ed ora sembra aver ottenuto la sua innata, le necessità mutano nei deserti, e la sua ora diviene la distanza. Dopo aver fatto esplodere quelle acque sembra che l'avversario mostri tutte le caratteristiche del corpo a corpo, per cercare quel vantaggio. La mano si addentra quindi sul suo portaoggetti cercando di prendere il Fuda per richiamare quel tronchetto mentre muove un ulteriore passo per CERCARE di avviare una schivata mentre quel tronco viene richiamato dall'uso del fuda portandola all'angolo alle spalle dello Shinobi, ad un metro da ambo i limiti del ring di cemento, se quella nube infatti fosse riuscita a farla perdere alla vista ed alla vicinanza dell'altro, cui ora sarebbe distante la sua massima portata di SETTE METRI circa, lì con il fronte rivolto a dove avrebbe lasciato l'altro le mani al ventre intrecciano nuovamente il simbolo della capra, stavolta il tentativo di richiamo delle sabbie sparse nell'aere in quel tempo è diretto a comprimere Mamoru da ogni direzione, incentivata da ulteriori ondate dalla propria giara , dalle ginocchia alle braccia CERCANDO di immobilizzarlo nella stretta della propria gabbia abrasiva composta dai granelli del suo io. Una delle regole era tentare di ferirlo e quella prima propaggine delle proprie sabbie si presenta ora come in passato, intrisa della memoria desertica del sangue e della morte già avuta e con la stessa fame dell'altro, avida e ruvida, come un amante troppo orgoglioso. {1xFuda con tronchetto, 2 e 2 x tonico- Old Chk 28/35- Inn Attiva. - Dif:Sostituzione 2/4 - Gabbia di Sabbia 2/4 Chk 19/35 }

Kore porta rapidamente la mano nella sua borsa, ricercando con le dita quel fuda che dovrebbe salvarla dall'espulsione. Ormai la ginocchiata incombe su di lei e sul suo addome, ma un [PUFFF!] avvolge Mamoru in una nuvoletta fastidiosa e il suo ginocchio impatta contro qualcosa di assai più duro dello stomaco della ragazza. Il tronchetto da sostituzione schizza via, sbalzato dalla violenza del colpo, mentre il ninja acquatico si lascia avvolgere dal fumo. <Un tronchetto da sostituzione, eh?> borbotta, non così entusiasmato. Non che lo sia mai stato, da quando Kore ha memoria di lui. <Ti sento.> Seppur sia avvolto nel fumo, sembra esser stato in grado di seguire i movimenti di lei. Purtroppo la tecnica della sostituzione non è un teletrasporto... e come spostamento a grandissima velocità, non è esonerato dalle percezioni sensoriali alternative alla vista. Mamoru si mostra come un nemico completo e competente su ogni aspetto. Prestazioni fisiche, arti ninja e percezioni sensoriali. Tuttavia, non sbuca ancora dalla nebbia. La stessa Kore farà fatica a vederlo, non comprendendo se sia solo opera del suo tronchetto o se l'altro abbia utilizzato una nuova tecnica personale per celare la sua presenza. Sta di fatto che, per quello che è il suo piano d'offesa, conoscere la precisissima posizione del nemico non è fondamentale. Le basta sapere indicativamente quale area segregare con la propria sabbia. Ed effettivamente così sarà. I granelli di sabbia sparsi in aria dalla sua clessidra inizieranno a circondare la figura ammantata di nebbia di Mamoru. Forte della distanza guadagnata con la schivata e del fatto di essere alle ore sette del nemico (quindi alle spalle), cerca un attacco di convenienza per ferire il proprio nemico ed adempiere ad almeno uno degli obiettivi della missione. Eppure, mentre quella prigione si concretizza il ninja non fa una piega. Non si lamenta e non geme. La coltre si dissipa, infine, lasciando solo quel bozzolo di sabbia abrasiva sul campo. Tuttavia, quella che all'inizio poteva sembrare per Kore la visione di un successo, presto si tramuta in una nuova minaccia. La sabbia cambia lentamente colore... inizia a bagnarsi, mentre da alcuni punti di quella corazza indurita dal chakra inizia a sgorgare qualche rivolo d'acqua vero e proprio. Infine ecco la voce del nemico, ovattata dal muro che lo circonda. <Suiton...> Ne sta per lanciare un altro. <Suiryūdan no Jutsu.> Pochi istanti dopo la gabbia di sabbia esplode e due draghi d'acqua del diametro di un metro ciascuno, si liberano come se il loro uovo si fosse appena schiuso. Cercheranno di travolgerla con la loro forza impetuosa, il primo attaccandola dalle sue ore e mirando alla parte alta del busto, mentre il secondo attacca dalle sue ore undici e mira alla parte bassa del corpo. Intanto Mamoru sbuca dalla trappola sabbiosa incolume. Non sembra avere neanche un graffio. Che sia veramente saggio mantenere una posizione sempre così perimetrale?[Turno 3][Difesa 2/4 Kore]

17:34 Utente anonimo:
 Vede i due draghi iniziare ad avvicinarla dopo l'esplosione della sua sabbia, quella non ha bisogno di vederla, sente il suo legame ad ogni granello che si appesantisce d'acqua e che dipanando in ogni direzione cerca rapidamente di asciugare dallo stato appesantito separandosi e riempiendo l'aria come una nebbiolina rada, comunque non fastidiosa a nessuno, che si mantiene al suo controllo. Quel che vede invece ad ore due e ad ore undici sono i due fraghi che dalla distanza di sette metri che aveva guadagnato CERCA di schivare schizzando da quell'angolo del ring a quello opposto a nord est ricoprendo con una corsa quegli otto metri che possono solo augurarsi lo spazio dai draghi, magari uno scontro tra essi, a meno che non sono come i siluri intelligenti iniziando a seguirla il piede destro è il primo a premere sul campo in cemento, il sinistro funge da molla di lancio e la sua corsa cerca rapidamente la schivata mentre le mani si concedono l'impasto rapido di due sigilli, prima quello del gallo e poi quello della tigre. CERCA così di materializzare in tre dischi di vuoto l'elemento vento a proprio vantaggio, mentre la sabbia sembra appesantirsi di reazione il primo soffio ha funzionato così come la percezione delle distanze dell'altro, così CERCANDO di coprire sapientemente l'aria l'ultimo piede destro scivola, la gamba sinistra si divarica ed il busto torna a concentrarsi sulla posizione di Mamoru così da liberare quel chackra nuovo. Non ha tempo per mettersi a guardare la clessidra che sta contando il tempo, ma non ha modo nemmeno di occuparsi di questo, non sarebbe coerente e non potrebbe calibrare, sa solo che ha iniziato a comprendere le potenzialità del nemico come assai superiori alle proprie o non si sarebbe spesa in tante energie da materializzare tre armi, quindi il tempo guadagnato nello spostamento cerca di riportarlo mettendo mano al portaoggetti per il tonico di Chackra che porta alla bocca in una rapida masticazione.{ 2 e 2 x tonico- Old Chk 19/35- Inn Attiva. -Movimento 1/4 Angolo nord -Armi di vuoto (5+2+2) 2/4 - Utilizzo tonico chk 1/4 - Chk 10/35 + 14(?) }

Kore usa Tonico recupero chakra!

Kore schizza in avanti, mentre i due draghi d'acqua si avventano su di lei e cercano di comprimerla dai due lati opposti. Non ha troppo tempo a disposizione, ma l'idea di tuffarsi in avanti può essere molto buona. Quelle leve inferiori si azionano, rapide esattamente come rapidi sono i draghi... ed in men che non si dica riesce a portarsi fuori dalla traiettoria del doppio colpo. Ad appena un metro e mezzo di distanza, alle proprie spalle, sentirà le due creature impattare l'una contro l'altra e deflagrare con violenza inaudita. Nella sua mente si farà spazio la consapevolezza che se l'avessero colpita le avrebbero fatto -molto- male, ma non è questo il momento di distrarsi. Perchè? Semplice... l'onda d'urto risultante è tale da sbilanciare pesantemente la ragazza durante la sua avanzata e minare il suo tentativo di allontanamento. Invero, riuscirà ad arrivare esattamente al centro del ring, dopo aver emulato i sigilli necessari, ma in quel punto il suo equilibrio verrà meno. Richiamata al suolo dalla gravità, riuscirà a richiamare quelle lame d'aria all'ultimo secondo e lanciarle verso l'area ipotetica in cui si trova il bersaglio... tuttavia l'attacco è poco preciso e per Mamoru si rivelerà una minaccia minore. [SWOSH SWOSH!] Saettano in sua direzione, cercando di raggiungerlo oltre la coltre nebbiosa e ferirlo, ma non appena se ne avvedrà, il Ninja esaminatore si limiterà ad affilare lo sguardo, abbassare il baricentro e poi schizzare in alto con un poderoso balzo. Le lame lo mancano e lui si trova ormai a circa dieci metri d'altezza, direttamente sopra di lei. Lei che, ormai privata del proprio equilibrio, si ritroverà con la schiena contro il suolo e lo sguardo volto verso l'alto. Verso colui che, ancora una volta, si trasforma in una concreta minaccia. <Suiton...> L'acqua sparsa ovunque nel campo inizia a esser convogliata, gocciolina dopo gocciolina, verso quel punto in alto nel campo. Chakra elementale che torna al proprio padrone e si raccoglie tra le sue mani plasmato in una nuova e pericolosissima tecnica. <... Damokuresunoken.> Si tratta di una grossa spada a due mani lunga quasi tre metri, fatta completamente di acqua ed impugnata con la punta rivolta verso il basso. Una volta terminata la sua costruzione, Mamoru lascerà che la gravità faccia il suo lavoro e piomberà verso di lei con la chiara intenzione di trapassarla da parte a parte ad altezza dello stomaco. Ogni attimo sarà fondamentale per lei. Ogni scelta potrebbe far la differenza. Tuttavia, non potrà fare a meno di notare che, durante il balzo, qualcosa è scivolato dalla tasca di Mamoru. Un piccolo fuda è caduto a terra [tonf!] e ha iniziato a rotolare verso di lei, innocente. Ormai è a meno di mezzo metro dalla ragazza e su di esso riporta una piccola didascalia, forse utile a Mamoru per ricordare cosa ci aveva messo dentro. "Tronchetto". Il destino sembra volerle concedere una seconda possibilità.[Turno 4][Difesa 2/4 Kore]

17:07 Utente anonimo:
 La deflagrazione dei due draghi d'acqua accarezza l'udito di una Sabaku in corsa confermandole che non si trattasse di siluri comandanti ed intelligenti, un pizzico di fortuna per quella tecnica a lei tanto ignota quanto proibitiva. Il suo problema è il salto di Mamoru che lo sottrae alla traiettoria delle lame, la mascella si tende forzando i denti uni contro gli altri ed è raro che sul viso della Sabaku si palesi il nervosismo, anche se credibilmente dovrebbe accadere ogni 28 giorni circa e peggio ancora quando scivola impattando con il fianco e la Sunodeki a terra, fortuna le giare moderne non sono più quelle di una volta ed il plexigras quantomeno a resistere all'urto parzialmente attutendo il danno e la botta probabilmente. <Maledizione> Sibila quando l'acqua inizia ad agglomerarsi, di creare costrutti con la sabbia è esperta e pur non arrivando a concepire quell'elemento sa che quando la sua sabbia si agglomera non è mai armata da buone intenzioni, o almeno quasi mai. Mentre le goccioline si levano la mente spazia insieme alla vista nel cercare una via di fuga e PROVARE ad inquadrare la posizione esatta dell'esaminatore nel ring dopo quel balzo che gli ha evitato le sue lame, è lì che lo sguardo coglie quel piccolo fuda in terra, una scritta che pare un miracolo. Ha fatto bene ad andare alle preghiere cantiche ieri sera, i Kami del deserto sono dalla sua a quanto pare, la spada materializzata sopra di lei sembra pronta a cadere quando dalla schiena, agevolata dalle forme curve della Sunodeki, CERCA di scivolare sul fianco allungando il braccio destro in modo da poter agguantare con le dita qual fuda, toccandolo e attingendovi chackra al contatto quando le ginocchia nella rotazione giungono a terra per quel tentato primo slancio. Così CERCA
di darsi leva proprio dalle ginocchia stesse, ergendo il busto bassamente ma spingendo con l'altra mano a terra e le gambe in uno scatto in avanti e basso, sostituendosi al tronco in una nebbiolina che assorbe la spada verso il basso mentre per evitarla a schiena bassa si pone in avanti, nella direzione del fianco sinistro di Mamoru TENTA di lasciare quella nebbiolina alle sue spalle, con il tronco all'interno, ladra del suo fuda per raggiungere i CINQUE metri da lui. Una corsa forsennata stavolta, la direzione della spada era chiara e tra il non andarci leggero e mostrarsi intenzionato ad ucciderla c'è una differenza fondamentale che genera autoconservazione, difesa. La sua sabbia che si era diradata sul campo per asciugare dalla precedente esplosione viene nuovamente richiamata, mentre il piede destro si punta sul cemento del ring fermando la sua corsa, il sinistro si allarga a stabilizzare la sua posa torcendo il fronte del busto verso lo Shinobi, le mani innanzi al ventre compongono nuovamente il sigillo della capra, e stavolta non è intenzionata a ferire, la sabbia sgranulata nell'area sospesa viene richiamata nuovamente a compattezza sulle carni dell'altro CERCANDO la chiara intenzione di stritolarlo. Diversi i momenti in cui ora la sua innata è stata attiva ma da quando le leve hanno mosso ad emersione da quella nube l'offesa dell'urto subito dalla sua sinuosa clessidra sembra generare in lei un senso di protezione tossico e malevolo, intenzionato a scorticare le carni partendo dalle braccia per impedire all'altro di fare sigilli, nel chiaro tentativo di frantumare e slogare l'ossatura dei fianchi prima che il nucleo possa compattarsi e generarsi intorno alla sagoma intera. <Sabaku kyuu> un soffio, non per lei, non per lui, ma per ognuno dei suoi granelli, simbionte madre di un male che sa dimenticare sè stesso sotto cute assorbendo come una spugna sangue e passi, storia e silenzio, rumore e cadaveri. La sua determinazione è una ed è mirata ad annullare nella stretta la capacità dell'altro a comporre sigilli, non si preoccupa nemmeno delle conseguenze, l'ira feconda di una madre si allerta con tutta la tensione muscolare che rilasciato il sigillo della capra dal ventre si trova stabile, con le gambe divaricate di un angolo di circa 45 gradi ed il torace rivolto verso lo Shinobi. { 2 e 1 x tonico- Old Chk + tonico 24/35- Inn Attiva.-Angolo nord verso 5 METRI ore 9 di Mamoru Sostituzione 2/4- Gabbia di sabbia 2/4, concentrazione focalizzata torace, braccia, spalle. Se Chk 15/35 }

Mamoru dimostra di essere un nemico più che temibile. Non vuole darle tregua neanche per un istante, costringendola ad una faticosissima e stressante difesa continua. Dopotutto era stato chiaro, no? Kore doveva resistere fino a quando la sabbia nella clessidra non fosse finita... quindi perchè regalarle del tempo? Ogni attimo passato a non attaccarla è un granello di sabbia regalatole ingiustamente. Ed è proprio per questo motivo che dopo averla sbalzata via, ora cerca di trapassarla con la sua spada d'acqua. Il colpo piomba verso il basso con una cattiveria senza precedenti. Dai colpi contundenti è passato alle armi vere e proprie... ed è difficile pensare cosa succederebbe se quella spada raggiungesse veramente le carni di Kore. Per fortuna, però la ragazza si avvede della caduta del fuda del proprio esaminatore e, forse azzardando, decide di raccoglierlo e infondervi chakra. Per fortuna non era una trappola e il fuda conteneva esattamente quello che vi era scritto sopra... e Kore sarà in grado di sostituirsi con un nuovo tronchetto e usufruire della copertura offerta dalla nuvoletta per organizzare il nuovo attacco. Con un rapido scatto si allontana dal punto d'impatto, lasciando che sia il tronchetto ad esser trapassato da parte a parte ed impalato a terra. [BOOOOOOOOM!] L'impatto con il suolo solleva ancora una volta una gran quantità di polvere e sabbia, mentre l'arena si crepa in più punti per la violenza scatenata. Prima che possa muoversi oltre, però, la sabbia di Kore si è già rimessa in moto e cerca di avvolgere l'esaminatore in quei punti critici che la ragazza ha giustamente identificato. Non vuole farlo muovere o preparare ulteriori sigilli... e così accade! La sabbia si concentra attorno ai punti prestabiliti, su di loro scorrendo e contraendosi per arrecare danno da abrasione e stritolamento. Ed è proprio in questo momento che Mamoru sembra donarle qualche secondo di tregua. <Complimenti...> Per cosa? Per aver sfruttato il suo fuda e aver contrattaccato con successo? Per averlo ferito? Purtroppo l'esaminatore è criptico esattamente come la sua avversaria. <Ma il nostro scontro non è finito!> Concentra nuovamente un mare di chakra, il nostro caro ninja, e per la prima volta Kore potrà notare nei suoi occhi una scintilla. Rabbia? Dedizione? Chi lo sa... sta di fatto che ORA si sta impegnando sul serio per dare un senso agli ultimi granelli di sabbia che scorrono nella clessidra della commissione di valutazione. <Damokuresunoken! Dai Kōzui!!!> Spada di Damocle: grande inondazione. A quanto pare quel Justu lanciato precedentemente ha una seconda fase di rilascio, che avviene in un momento successivo al primo lancio. La terra trema sotto di loro e l'arena si spacca letteralmente. Dal centro, dove Mamoru si trova, numerose rotture si ramificano per tutta la grandezza del costrutto di cemento, rendendo il campo oltremodo impervio ed instabile. Come se ciò non bastasse, la spada tra le mani di Mamoru si liquefa completamente ed attorno a lui si forma un cerchio di acqua vorticante. Un vortice che, all'improvviso [SWOOOOOOOOSH!], si innalza verso il cielo per quasi quindici metri, come fanno i tornado in mare, e secondo dopo secondo diventa sempre più grande e ampio. In men che non si dica si espanderà e avvolgerà tutta l'arena, inondando e sbalzando qualsiasi cosa incontri sul suo cammino. Kore compresa. <Altri dieci secondi!!> Il capo della commissione ricorda ad entrambi che il tempo è quasi scaduto. Quindi si tratta dell'ultima disperata difesa per la ragazza. Come farà a difendersi da un attacco a così si ampia scala? Pensa, Kore. Ricorda che l'obiettivo è anche non cadere fuori dal ring.[Turno 5][Difesa 2/4 Kore]

18:16 Utente anonimo:
 Vede negli occhi dello Shinobi una determinazione nuova, mentre la sabbia non abbandona quella presa alle braccia altrui la priorità resta che non componga altri sigilli ma mentre il tempo che sta per scadere l'acqua inizia a levarsi, troppa acqua. Le parole di Asuke-Sama al risveglio della sua innata sono anche la dimostrazione di quanto accaduto, del motivo per cui la sua sabbia è vulnerabile all'acqua: diventa troppo pesante per essere manovrata. Non ha difese contro un tornado di quella portata ma può appesantire la sabbia e sè stessa senza abbandonare la gabbia sulle braccia altrui, verrà travolta di certo ma non può permettersi di esser sbalzata fuori dal ring. Che si prepari allora Sunodeki a divenir più pesante di una donna a dieta, metaforicamente e non. Le mani impastano la propria difesa, le serve qualcosa che non le sbatta in faccia e che possa rallentare l'acqua al momento dell'impatto, di abbastanza pesante da smorzare l'urto e da sciogliersi senza diventare un'arma a doppio taglio, qualcosa di sospeso che si materializza nella formazione della capra, ovviamente, non è un caso che la Sabaku sia in fissa con le capre visto che il sigillo è il 90% del suo Ninjutsu più efficace. Non è un attacco stavolta, le serve che sia ad un metro da lei e che lo sia rapidamente, una plancia di scudo che viene generata mentre le gambe si flettono, si ripiega sollevando il braccio sinistro dopo aver composto il sigillo, l'avambraccio a protezione degli occhi per aver sempre visuale sull'acqua e sul proprio scudo avanti a sè, due emtri è infatti la larghezza dietro la quale si nasconde, palesemente, come se non volesse mostrare quel che dietro accade. Non può coprire l'area con abbastanza sabbia ma può farsi minuta e lo fa, determinata ad assorbire l'urto con la matrice della propria essenza agglomera quanto ancora asciugato rimasto nell'area e quanto continua ad emergere intorno a sè come un manto sulle proprie carni, ha bisogno della costruzione più stabile ed allo stesso tempo più efficace che le consenta di attutire lo sbattere della propria stessa barriera e l'acqua in arrivo, la pesantezza che si allarga alla base del metro è quella di un mezzo cubo che si spande dalla propria destra, sinistra ed anteriormente. Emerge il viso e parte delle spalle da quel costrutto malgrado la Sabaku sia bassina e ripiegata sulle proprie gambe ma è la forma del suo costrutto la portata principale. Lo spigolo alto un metro è proposto verso la propria barriera, che impattando potrà essere smorzata allo scioglimento o spazzata via, ma è l'intera base di radice quadrata di 2m, la diagonale esatta di quel cubo, che la vede in mezzo a colmare appena oltre le sue spalle una protezione per il suo corpo e per la sua Sunodeki, alle sue spalle lascia che parte della clessidra emerga per prima mentre il costrutto viene costruito così da avere il tempo di finire. Sta cercando di immergersi nella sua sabbia, di assorbire il corpo insieme alla stessa dopo solo un guscio iniziale ad attutirlo ma principalmente a coprirla. Sa che la sua sabbia si scioglierà alla lunga ma prima di farlo assorbirà, diventerà pesante e lo farà con lei dentro probabilmente, sepolta fino alle spalle in quel pesante costrutto che tocca terra sembra voler affondare con la sua nave mentre quell'inspiegabile elemento fuori dal suo ambiente si alza in un temibile e compatto colonnato. Il petto si gonfia appena mentre si ricollega ad ognuno dei suoi granelli come una colonia affettuosa, probabilmente pregando i Kami che la struttura compatta che generalmente usa per ferire possa ora proteggerla come una tomba di pesantezza. Non senza danni probabilmente visto che a difesa del viso ha solo quello scudo e parte dell'avambraccio sinistro. Praticamente in quella colonna d'acqua che intravede oltre la barriera di sabbia sta passando ogni granello della sua esistenza, un rallentato flashback della sua intera viva, del legame tanto cercato ed evitato con la sabbia madre, della follia dei fennec e della determinazione ora di spingersi fuori le mura per rivedere i suoi deserti. La sua fede è quasi un ultimo abbraccio entro il quale la Sabaku si pone come se volesse essere una conchiglia sepolta da un blocco denso, seccata ma protetta nella sua morte eterna. Certo, esistono geometrie più aerodinamiche anche se il vertice verso la barriera sembra cosa apposita, rispetto al lato, ma la Sabaku pare una mente semplice e l'angolazione contro l'acqua sembra all'effettivo la maggior ampiezza che possa concedere taglio e resistenza al costrutto che la vede internamente connessa, che finirà per sciogliersi iniziando dalla parte più sottile, gli spigoli ai lati quindi che sono da lei la parte più distante del cubo che aderisce in terra perfettamente come un prolungamento delle suole delle sue scarpe. Certo con lo scudo ed il controllo del chackra avrebbe potuto provare ad ancorarsi al pavimento ma da quello spigolo alle sue ore 12, esattamente contro la barriera, sembra sicura che l'urto di quel tornado sia abbastanza forte da farglielo finire contro dovendo essere deviato a sua volta. { 2 e 1 x tonico- Old Chk + tonico 15/35- Inn Attiva.- 5 METRI ore 9 di Mamoru- Gabbia di sabbia Mantenimento torace, braccia, spalle. - Scudo di sabbia 2/4- Creazione cubo 1x1x1 m 2/4 Se Chk 9/35 }

Il vorticare dell'acqua è assordante. Smuove sabbia, vento e cemento con una forza inaudita. A tal punto che la stessa delegazione del governo è costretta a fare dei passi indietro ed allontanarsi dalla zona. Mamoru tiene lo sguardo fisso sulla ragazza, sul suo tentativo di difendersi e sulla geometria scelta per far fronte con il cervello e la fisica ad una minaccia che non può essere arginata con la pura forza. Le palpebre dell'esaminatore si serrano appena. Sembra aver realizzato qualcosa. Capito. Tanto che, all'improvviso, aumenterà di colpo l'afflusso di chakra al tornado amplificandone notevolmente portata e violenza. Kore, che nel frattempo ha innalzato uno scudo di sabbia e si è cementata al suolo, potrà notare l'inaspettata amplificazione degli effetti di quel Jutsu, a cui consegue l'allargamento assai più veloce e violento del tornado e il sollevamento dei pezzi meno stabili dell'arena. <MAMORU! NON SERVIVA ARRIVARE A TANTO! ARGH!> I commissari si gettano in terra per evitare di esser sbalzati via, ma Kore non potrà fare lo stesso. Potrà solo vedere quella forza dirompente farsi sempre più vicina e letteralmente sgretolare via qualsiasi cosa incontri sul proprio cammino. Lo scudo viene eroso con una facilità devastante e così accade anche al costrutto che vuole ancorarla al suolo. Presto lei stessa verrà travolta dall'acqua e da tutto ciò che questa trasporta... al punto che più volte sentirà detriti e corpi in sospensione raggiungere la sua figura e colpirla con violenza. [-20 PS Kore] Peccato che non vi sia modo, per lei, di capire cosa stia accadendo. L'inondazione di Mamoru è fuori controllo e caotica a tal punto da sconquassare qualsiasi cosa. Attimi di confusione e terrore, per lei, che sembrano durare un'infinità... ma subito dopo cala il silenzio. Kore è al buio... il peso della sabbia bagnata grava su di lei, ma non le servirà troppo sforzo per ritirarsi su. Tuttavia... ben presto la realtà dei fatti si insinuerà nuda e cruda nei suoi pensieri. E' stata sbalzata via. Quello stordimento iniziale presto diventa consapevolezza, specialmente una volta realizzato che quella sotto di lei non è cemento. E' sabbia. Le servirà qualche istante per alzarsi, durante il quale la voce dei delegati raggiungerà le sue orecchie. <Tempo scaduto!> L'esame finisce qui. Kore è fuori dal ring e non c'è più tempo. <Dannazione Mamoru! Era un esame Chunin!> Si lamenta uno dei commissari, mentre l'esaminatore sosta al centro del nulla cosmico. Laddove c'era l'arena di cemento, ora non c'è altro che un gigantesco cratere dai solchi spiraleggianti infossato di un paio di metri nel suolo. <Scusami... Mi sono lasciato prendere la mano.> Borbotta, massaggiandosi la nuca e guardando Kore con la coda dell'occhio. <Temo che dovremo sorvolare sulla regola che riguarda l'uscire fuori dal ring, visto che... non c'è più alcun ring...> Qualora lo sguardo della ragazza dovesse incontrare quello dello shinobi, potrebbe notare un quasi impercettibile occhiolino. Un segno di complicità tanto piccolo, eppure tanto significativo. Con tutta probabilità aveva compreso che il tornado l'avrebbe sbalzata via comunque, tuttavia apprezzando la strategia difensiva ha deciso di darle un'ultima mano: cancellare l'arena ed evitarle la squalifica per abbandono del campo di battaglia. <Nhh!> Il commissario non sembra essere particolarmente d'accordo, ma non può far altro che assecondare. <Pur volendo non riusciremmo a valutare più le posizioni, visto cosa hai combinato...> Effettivamente il campo di addestramento è diventato un disastro. I pezzi dell'arena sono sparsi qua e la sbucano dalla sabbia come se fossero antichi ruderi. <Coff! Coff!> Gli esaminatori della commissione si ricompongono, quindi, rivolgendosi infine alla ragazza. <Molto bene. L'esame si conclude qui. Ci ritireremo per fare le nostre dovute valutazioni. Riceverà comunicazione dell'esito dell'esame il prima possibile.> E con un formale saluto, la commissione si congeda. Mamoru li segue a ruota, ma più lentamente. Si sofferma quanto basta per assicurarsi che la ragazza sia ancora viva. La guarda negli occhi per qualche istante e subito dopo, silente ma con un ghignetto complice in viso, le dona le spalle e se ne va. La strada per la giovane Sabaku è ancora lunga... ma questo esame dovrebbe averle insegnato almeno un paio di cosette. Prima tra tutte: la sua strada è ancora infinitamente lunga! Poco male, però... basta avere la forza necessaria per continuare a percorrerla.[The End]

Dunque...
Come ben sai ho deciso di strutturare questo esame in maniera tale da mettere alla prova le tue doti combattive. Seguendoti nelle tue giocate e nei tuoi spunti ho potuto notare che sei estremamente brava nell'introspezione e nell'interpretazione, mentre le note dolenti arrivano quando è il momento di combattere.
Per questo motivo ho programmato l'esame perchè fosse uno scontro a tempo che ti mettesse costantemente in difficoltà. Uno scontro dove non dovevi essere solo brava a gestire attacco e difesa, ma anche tener conto dell'ambiente circostante, dei limiti imposti dal regolamento e dei punti deboli/limitazioni del tuo elemento.
Ovviamente il tuo nemico era fuori scala. Aspettarsi un combattimento alla pari non aveva senso... dopotutto l'obiettivo non era mica sconfiggerlo! Era sopravvivere fino allo scadere del tempo senza essere sbalzata via o mandata KO. Sei riuscita in questo e anche a ferirlo con la sabbia abrasiva... quindi a livello narrativo Kore non è stata squalificata dall'esame e si può passare alla valutazione finale.
Mi confronterò con Saigo per le considerazioni finali e ti faremo sapere al più presto u.u

Ovviamente, come ben sai, ci sono state alcune irregolarità e spigoli da smussare per continuare a migliorarsi.
Attenta alla tecnica della sostituzione, non è un teletrasporto. Ti ho dato una seconda chance e l'hai colta al volo, brava. Inoltre cerca sempre di trovare il giusto equilibrio tra interpretazione e descrizione. Non aver paura di prenderti il tuo tempo, specialmente se non sono io a imporre dei vincoli tempistici, e fai in modo che la tua azione sia quanto più chiara e corretta possibile. Ricordiamoci sempre che l'azione migliore è quella scritta in italiano corrente, corretto e comprensibile. Frasi più semplici rendono la lettura più scorrevole e ti permettono di non correre il rischio di ingarbugliarti nella subordinazione di periodi più complessi. In più, ricorda sempre di specificare bene quali sono gli intenti del pg... sia in caso di attacco, che di difesa. Racconta sempre al master quella che è stata la tua pensata, poichè lui potrebbe non arrivarci e non vedere il senso nel tuo tentativo. Descrivi sempre i movimenti del corpo del personaggio, ovviamente senza fare un trattato di anatomia umana. Braccia, gambe, busto etc etc tutto è fondamentale, poichè determinate dinamiche di azione possono cambiare ed evolvere anche in funzione di un piede mosso male o di una spalla spostata al momento sbagliato.

Mi raccomando u-u la qualità delle tue azioni è aumentata esponenzialmente nella seconda metà dell'esame. Mi aspetto che tu sia in grado di mantenerla sempre, da qui in avanti!