Le Nuove Chimere
Quest
Missione di Livello A
Giocata dal 05/10/2022 19:44 al 06/10/2022 00:30 nella chat "Piazza Centrale [Oto]"
Il cielo piange. Ormai separato dalla propria fonte di luce e completamente occultato dalle nubi, non può far altro che riversare la propria tristezza sul creato sotto forma di pioggia insistente e battente. Di tanto in tanto un fulmine illumina a giorno Kagegakure, salvo poi farla affondare nuovamente nell'oscurità. Le strade sono vuote per via del temporale e poche anime hanno l'ardire di affrontare la furia del meteo. Tra queste vi sono quelle dei tre ninja che hanno preso in carico il salvataggio dei ragazzi rapiti in quel di Oto. Le indagini li hanno portati a raccogliere una serie di informazioni fondamentali. Informazioni che, al netto di tutto, sembrano condurre ad una sola destinazione: la sartoria Shimura. Il simbolo sull'insegna è apparso a più riprese nelle loro indagini e, nello specifico, nei ricordi a cui Saigo ha avuto accesso. L'assordante picchiettar della pioggia copre i rumori più lievi e permette un avvicinamento coatto. Il trio si troverà esattamente di fronte alla struttura, che dall'esterno somiglia a niente più e niente meno che una semplicissima attività commerciale che si estende su un piano solo. La porta d'ingresso della sartoria, di vetro, mostra il cartello "Chiuso" e nessuna luce sembra esser accesa all'interno. Si tratta di uno stabile dalla facciata lunga una quindicina di metri e alta cinque. Non è ben chiaro capire quanto sia profondo, ma dal fronte sembra essere un grosso cubo di mattoni e vetrine. Al lato della struttura, la vicinanza di altri palazzi crea scomodi viottoli, che si diramano nel buio man mano che ci si allontana dalla strada principale. Il nostro trio, quindi, sosta ad appena dieci metri dalla struttura, con la porta principale esattamente alle loro ore dodici. Avvolti dal buio e protetti dalla pioggia, potranno usufruire di questi attimi preliminari per studiare un approccio efficace e capire se effettivamente il loro obiettivo sia quello. L'inquietudine è nell'aria. E' anche fin troppo buio, rispetto agli standard di Kagegakure... infatti pare che il temporale abbia fatto momentaneamente saltare la corrente a tutto l'isolato. Solo i fulmini, che a tratti irregolari squarciano il cielo, potrebbero rivelare la loro presenza all'esterno. Per il resto, tutto il quartiere sembra essersi rintanato al sicuro, all'asciutto... e nessun passante importuna la loro indagine.[Iniziativa Libera]
Gli abiti di oggi sono i soliti con cui si è mossa ultimamente ad Oto molto streetwear quindi. Un largo giacchetto in pelle finta usurata nelle cui tasche ha risposto praticamente tutto. Nella tasca interna destra troviamo lo spray curativo e i due tonici recupera chakra, che non si sa mai, mentre nella tasca interna sinistra troviamo il cellulare e i sacchettini di colori diversi contenenti cristalli d’acqua, azzurro, schegge di vento, bianco e frammenti di terra, marrone. Nella tasca davanti a destra il cellulare. Sotto a quella giacca porta un po’ tutto indossa semplicemente un piccolissimo e striminzito crop top in cotone nero dotato però di un cappuccio che ora sosta sulla sua testa. Infilato e quindi nascosto, sotto alla manica della giacca il guanto tecnologico con i suoi rotoli già lì e pronti ad essere utilizzati al bisogno. Il resto dell’abbigliamento segue lo stesso stile, un paio di anfibi neri per proteggerla dall’acqua e dei legghings in pvc traslucido nero a vita alta. I capelli sbucano qui e lì completamente fradici sfuggiti non solo al controllo di quella coda alta fatta per l’occasione ma anche dal cappuccio. Non c’è poi ombra di trucco o simili. Il chakra è già stato richiamato e dopo aver discusso a lungo durante il tragitto delle rispettive informazioni ed indagini con Nobu eccoli lì ora, davanti a quella sartoria chiusa, al fianco di Shizuka, lei pulcino bagnato <a quanto pare rapiscono solo menomati> ammette con la classica dolcezza per cui è nota <quindi non abbiamo speranze di farci rapire> strano che non proponga di tagliare un braccio a qualcuno <Nobu se puoi cerca un ingresso secondario nel caso sia il posto giusto in ogni caso trovo più sensato spacciarci per ladruncoli che per ninja> per evitare di starsene con le mani in mano dopo questi veloci sussurri rivolti ai compagni tenterebbe di andare a concentrarsi ed espandere le sue percezioni, un profondo respiro mentre vorrebbe liberare la sua mente da qualsiasi dettaglio inutile per poi tornare a guardare il mondo con occhi nuovi o meglio con tutti i sensi rinnovati. Cercherebbe di estendere ogni sua percezione al di fuori come i tentacoli di una medusa alla ricerca di qualsivoglia informazioni soprattutto in merito alla presenza di altre persone, non che non si fidi di Nobu ma detesta starsene con le mani in mano [2 tonici recupera chk][1 spray][guanto tecnologico][4 rotoli tecnologici lvl 1: - Disco Roccioso -Soffio -Decapitazione Terrestre -Corrente ascensionale][1 rotolo lvl2: paramento terrestre][cristalli d’acqua, schegge di vento, frammenti di terra][chk on][1/4percezione della presenza] [Ingresso Sartoria Shimura] Ormai è la terza missione di quel livello che si trova ad affrontare, scelta forse perchè la più performante e quella che di danni non ne subisce, oppure per le sue qualità da medico nuovamente. Non si fanno però domande quando viene affidata una missione, se non forse relativa al team a cui si viene assegnati, così è riuscita a scoprire che sarà accoppiata a due membri della Shinsengumi: Saigo con la quale hanno già affrontato quella stupida festa e Nobu, che ha incrociato l'ultima volta al mercato di Suna che cercava grembiuli. La rossa indossa dei leggins aderenti neri, ai piedi degli anfibi neri che le raggiungono il polpaccio, maglia nera a maniche corte aderente con scollo non pronunciato a coprirle il busto, attorno al collo ben visibile la collana dorata con il pendente a farfalla dalle ali blu brillanti. I capelli sono raccolti in una coda molto alta, fissata con quei fermagli donati dai genitori che ricordano le ali di una farfalla, lasciando sfuggire solo la frangia, consentendo alla moltitudine di orecchini che ormai indossa di essere ben visibili: due per ogni lobo a forma di farfalla, una dorata e l'altra blu e il piercing ad anello dorato in cima all'orecchio sinistro. Una cintura in vita sempre nera sostiene il porta oggetti nel quale si trovano: 2 tonici Chakra, un tonico salute e il cellulare. Alla coscia destra viene infine assicurato il coprifronte del proprio distretto, quello Kusano, che indossa raramente, solo durante le missioni ufficiali praticamente. Si trova con i compagni di missione sotto la pioggia battente, presagio forse della tristezza di quanto avvenga all'interno di quel luogo. Le indagini preliminari li hanno condotti a quella struttura, ma non hanno una certezza assoluta che il luogo sia quello giusto. Lo sguardo verde acceso della ragazzina si guarda intorno, mentre quei capelli rossi ormai sono fradici perchè, ahimè non ha potuto portare un ombrello con se essendo in missione. Il fastidio di questa condizione è ben visibile su quel faccino, teme anche che l'auricolare che ha nell'orecchio sinistro possa in qualche modo danneggiarsi con tutta quell'acqua. La di lei attenzione è focalizzata sulle viette laterali, ovviamente non possono entrare dalla porta principale come nulla fosse. E' la rosata a esprimere il suo giudizio, dando un compito importante al Ryuuzaki, del quale la Kokketsu in realtà non conosce le capacità innate. Non si intromette in quel suggerimento, consapevole del fatto che i due si conoscano da tempo, però le manine della Chunin si sposterebbero in direzione della propria coscia, slacciando il coprifronte e infilandolo malamente nel porta oggetti. << Ladruncoli, ricevuto. >> Lo sguardo verde si sposterebbe sul cioconinja quindi, come in attesa che si muova e che vada in avanscoperta. Forse la Manami non si fida della rossa, oppure conoscendo le capacità del convivente sa che è molto bravo a non farsi vedere. Eppure lui è alto quasi 40 cm più della Kokketsu, fatica veramente a comprendere quella scelta. [Chakra ON][Porta oggetti: tonico recupero Chakra x2; Tonico salute x1; Auricolare x1] Si va in azione e a giudicare dal tipo di missione, non è sorpreso che due dei partecipanti siano proprio Nobu e Saigo, due Shinsengumi della divisione strategica e tattica, specialmente lo 'Hyuga' esperto di spionaggio per motivi evidenti. Ma passiamo ai fatti, come al solito non si porta troppo materiale dietro, non è patito del senso fashion dei ninja del passato e tantomeno di quelli moderni con quelle borse porta ferraglia che, parliamone, color cachi, su un pantalone nero o blu che sia, con le fasciature di stoffa bianca a tenerli su, anche no! Si presenta come spesso è: total black, outfit che si sposa con la serata, sia perchè non porta nessun ombrello con se, ma anche perchè a quanto pare un fulmine ha fatto saltare la luce nel quartiere... che bello il raiton! Pantalone nero molto semplice con ai piedi delle sneakers anch'esse nere. A coprire il busto una felpa con cappuccio e zip, con il cappuccio alzato e la zip almeno per metà, per avere facile accesso a un marsupio che porta al petto, come i veri maranza, ma che tiene nascosto. All'interno ha poche robe, i tonici che si porta appresso, il 'deodorante' che in realtà è lo spray medico, il telefono, gli auricolari e un paio di fuuda. Sotto questo outfit nero, indossa la tuta pesante di kevlar, totalmente mimetizzata e nascosta all'occhio, infondo, sta andando in missione! Chakra già impastato ovviamente, sgorga con una violenza controllata all'origine del sistema circolatorio, scaldandone le membra da quella pioggia incessante. I capelli bianchi sono coperti dal cappuccio e, naso e bocca, sono coperti da una delle sue maschere da missione, in quello stile cyberpunk se così vogliamo dirlo. Oggi ha la maschera di un han'nya, almeno solo la parte inferiore, con i denti/zanne che sporgono. Volge lo sguardo a Saigo non appena gli comunica il tutto < Consideralo fatto. > non ci gira troppo a torno e tiene le comunicazioni al minimo. Si sposta giusto avanti di qualche passo, non perchè abbia bisogno di più visione e vicinanza, ma per dare le spalle non tanto a Saigo, ma a Shizuka, la quale non è al corrente del suo 'segreto', o almeno, uno dei tanti. Destra che viene sfilata dalla tasca della felpa a formare il mezzo sigillo della tigre. Chakra che verrebbe smosso dal bacino proprio verso i lati degli occhi. Se tutto fosse avvenuto come dovuto, come sempre fatto, ecco che questa energia inizierebbe a confluire proprio nei nervi che governano gli occhi. Vene che si gonfierebbero ai lati mentre l'iride diventerebbe più chiara e la pupilla sparirebbe, così da attivare il Byakugan. Se il richiamo dell'innata fosse avvenuto, ecco che grazie alla visione speciale donata da quel doujutsu, comincerebbe a scandagliare l'edificio, planimetria, segni di vita, disposizione delle stanze, finestre, porte sul retro. Cerca di tutto, persone mutilate, sagome, nemici con del chakra in circolazione e sopratutto, cerca se è presente un seminterrato o una cantina, dato che dubita che le loro attività vengano svolte alla luce del giorno in un negozio dal libero accesso. Vero che è Oto, ma c'è un limite. [chk 48/50][Byakugan II][Equip come descritto]Ordini e disposizioni. Il team prende subito iniziativa e comincia a scandagliare la zona per comprendere come e se l'area si presta al loro intervento o meno. Saigo sembra essere la shinobi in capo al gruppo. Le prime direttive vengon date, mentre il chakra viene convogliato ed esteso al mondo circostante, così da riuscire a percepire se questo interagisce o meno con altri esseri viventi. Il feedback è immediato. Inconfondibile. E' chiaro che nel raggio di venti metri o poco più vi siano esseri viventi, ma questo tipo di percezione non le permette di identificare ne la tipologia, nel il numero e tanto meno l'ubicazione di ciò che percepisce. Ad una rapida occhiata in giro, non le sarà difficile notare un uomo in canotta alle sue ore undici. Si trova al terzo piano e con la finestra mezza aperta consuma una sigaretta in santa pace. Non sembra essersi accorto di loro, forse. In ogni caso a colmare la lacuna percettiva della Manami subentra immediatamente Nobu. Due falcate verso avanti gli permettono di avanzare e donar dovuto riparo ai propri segreti. Avanzato di un metro o poco più, lascerà fluire la propria energia su fino agli occhi, dove il codice genetico risponderà alla chiamata del Chakra e si manifesterà sotto forma di una delle abilità innate più vecchie e invidiate di Konoha. Il choconinja potrà osservare il mondo da una prospettiva tutta nuova. Una prospettiva che solo lui può comprendere e che gli dona una consapevolezza del circondario tale da ritagliargli un vantaggio strategico niente male. Uno sguardo assoluto che trafigge pietra, carne e ossa, fino a raggiungere la vera essenza di qualsiasi cosa esista a questo mondo. La planimetria gli sarà oltremodo chiara, nonostante la prospettiva non aiuti affatto. Per sua fortuna, il piano della sartoria è relativamente semplice: si tratta di un'anticamera con il bancone e i capi già finiti, seguita alle spalle da una zona dedicata al laboratorio. L'anticamera è profonda non più di tre metri ed è completamente esposta dalle vetrine. Il laboratorio, invece, si estende per circa una decina di metri ed è accessibile da una porta chiusa a chiave direttamente dietro il bancone. Qui è possibile trovare macchinari e tavoli vari, utilizzati comunemente per tutto ciò che riguarda la sartoria e la sua automazione. Ad ogni modo, c'è ben altro ad attirare l'attenzione del nostro ufficiale della Shinsengumi. Nel fiume di Chakra in cui è immerso il quartiere, è impossibile non notare la presenza di esseri viventi anche nel sottosuolo. Sotto il laboratorio, infatti, una scala a chiocciola conduce in uno scantinato a quasi trenta metri di profondità. Qui nobu potrà notare la presenza di ben dieci forme di vita. Può ben notarlo dai vari sistemi circolatori del chakra, tutti ben attivi e funzionanti. Alcuni di questi individui sono stesi. Altri sono in piedi... mentre uno nello specifico sembra avere un livello di chakra spropositatamente più elevato rispetto a qualsiasi cosa sia attualmente percepibile nel quartiere. Ad ogni modo, la botola si trova nell'angolo destro del laboratorio e non sembra esserci entrata secondaria alcuna. Le porte sono ovviamente chiuse a chiave e dovranno decidere come risolvere il problema, se il loro obiettivo è scendere in quello scantinato. Shizuka, intanto, non può far altro che assecondare la richiesta di Saigo e privarsi del coprifronte. Lascia a chi gode di percezioni migliorate il compito di sondare preliminarmente il campo di battaglia, tenendosi pronta a quando l'intervento massiccio e violento diventerà indispensabile.[Iniziativa Libera]
Riferisce esattamente ciò che vede. < Il complesso di per se è semplice, abbiamo una camera frontale con il bancone e una camera adiacente, penso dove lavorano. Vuote. Vedo una porta, non so dirvi se chiusa a chiave o meno. Nell'angolo destro più lontano è presente una botola con uno scantinato.> Si ferma, spostando lo sguardo proprio in basso. Prende il suo tempo, conteggia le persone che sta vedendo, fa mente locale di tutti i dettagli che proprio quell'abilità gli fornisce, rendendolo per l'appunto, uno dei ninja più affidabili nello spionaggio. Probabilmente con stupore di Shizuka che non sa nulla di Nobu, e che sopratutto lo sta vedendo fermo, vomitandogli addosso tutte quelle informazioni accurate, potrà capire come mai è un ufficiale della Shinsengumi, vedendolo ora in azione a differenza di come è di solito con lei: cazzone. < Vedo dieci individui, nessuno di questi presenta arti mancanti, tuttavia quattro sembrano stesi su un rialzo, penso sia un tavolo da laboratorio o una branda. Presentano discrepanze, come se qualche pezzo di loro non sia naturale. Impossibile stabilire se sono minacce o meno.> Ovviamente sono 'vittime' sulla quale è stato fatto qualcosa, persone menomate come definite da Saigo. Il tutto però non gli dice se sono ostili, in che stato mentale si trovano o da quello che può vedere, se sono in cattività o meno. < Vedo anche un possibile problema, uno di questi sembra particolarmente forte, forse il leader del gruppo.> Non si espone, non parla di sistema circolatorio del chakra, ne di quanto questo sia vigoroso e in quantità superiore agli altri nove, non si espone così da lasciare un velo di mistero in merito al jutsu che sta utilizzando. Per quello che può saperne Shizuka, potrebbe aver impiantato delle cimici o qualsiasi altro jutsu che la Shinsengumi potrebbe avere, non è così remota come possibilità considerando che Saigo stessa l'ha chiamato in missione e, il rapporto tra i due, è noto alla Kokketsu. Si volta abbastanza per vedere Shizuka e Saigo nella sua vista periferica amplificata ma il giusto, grazie al cappuccio, buio e angolo, per non smascherarsi come Hyuga. Guarda la creazione di quella chiave come dichiarato da parte della Kokketsu e una volta che Saigo si è avvicinata, la precede controllando di continuo che non si accorgano di rumore. Controlla pure un eventuale sistema di allarme se ci fosse, anche se la luce è saltata nel quartere e difficilmente il pannello elettrico è accessibile dall'esterno. Nel caso invece la serratura fosse elettrica, beh avrebbe anche lì la soluzione pronta. < Fatemi andare avanti anche giù nella botola, aspettate il mio segnale per entrare. > come suo solito sta già pensando due, tre passi avanti a quello che potrà accadere. Infondo è quello che è abituato fare![chk 47/50][Byakugan II][Equip come descritto] [Ingresso Sartoria Shimura] Il choconinja si sposta un poco innanzi, così che possa coglierne solo la schiena. Non riesce a comprendere bene quel che stia facendo ma ipotizza che sia un'abilità speciale che apprendono i membri della Shinsengumi. Resta comunque allerta con lo sguardo modificato che sonda le viuzzole laterali. Dopo qualche istante però il Ryuuzaki avvisa le compari di quanto è riuscito a comprendere con una sola occhiata da lontano. La rossa è decisamente stupita da quell'abilità, che non ha mai visto all'opera e che tuttavia consente al trio di sapere quante persone sono presenti all'interno della struttura e così avere un vantaggio. Non sa come lui sia in grado di vedere anche le strutture, magari loro hanno già fatto indagini anche li dentro prima di essere colti impreparati. La mano destra afferra quel pendente a farfalla, le cui ali sono volutamente molto affilate così che possa essere utilizzato come arma per ferirsi. Nel particolare andrebbe a procurarsi una ferita sul braccio sinistro, a metà della sua estensione, consentendo a quel sangue nero di fuoriuscire dalla pallida pelle. Il Chakra di tipo Suiton che le scorre nel corpo verrebbe quindi indirizzato in quella zona, per poi cercare di farlo unire con quel rivolo di sangue e dare così origine alla propria innata. Se fosse riuscita in questo compito, il corpo della ragazzina verrebbe avvolto da un'aura violacea, concentrata anche attorno agli occhi verdi, due lacrime di sangue nero scenderebbero da essi, rigandole le guance fino a giungere al mento. Inoltre avambracci e gambe verrebbero ricoperti completamente da una sorta di armatura nera, anch'essa fatta di sangue ovviamente. Vera forma di un piccolo demone che gli altri due non hanno mai visto in quella vera forma. Se fosse riuscita in quell'attivazione lo sguardo sarebbe stato rivolto ai compagni di squadra brevemente: << Io creo la chiave, poi vi raggiungo. >> Anche se non strettamente necessario per quell'abilità l'arto destro della ragazzina verrebbe issato, rivolto alla porta che non dista più di dieci metri da loro, cercherebbe dunque di andare a generare un costrutto proprio all'interno della fessura della porta, in questo modo il sangue prenda la forma adatta a inserirsi correttamente in essa, andando a ricostruire una copia della chiave originaria che quindi potrebbe essere utilizzata per forzarla in maniera atraumatica. Se fosse riuscita in questa creazione particolare, il braccio verrebbe poi riabbassato lungo il corpo, pronta già per il passo successivo, ovvero l'ingresso nel luogo. [Se Chakra 48/50 -> 2 per attivazione innata][Se PV 99/100 -> 1 per attivazione innata][Porta oggetti: tonico recupero Chakra x2; Tonico salute x1; Auricolare x1] Ricevute le informazioni il suo cervellino si mette in moto, in effetti potrebbero davvero essere vittime di qualche esperimento come già ipotizzato, ma è meglio non pensarci ora, non deve trattarli come possibili vittime ma tutti come ipotetici nemici, ci penserà dopo a rimuovere o modificare i ricordi se necessario, meglio prepararsi sempre al peggio. Annuisce verso Nobu ad ogni sua minima frase come per far capire che lei sta seguendo il filo del discorso per quanto il suo cervellino stia lavorando velocemente <ti coprirà le spalle> replica alla fine. Quindi eccoci a mettere in moto quel piano. Non le piace particolarmente Shizuka ma ha già avuto modo di vederla in combattimento e averla al suo fianco, non la stima particolarmente ma questo non significa certo che non sia capace d’essere pragmatica in questi momenti, la missione viene sempre prima di qualsiasi sentimento personale, di qualsiasi pensiero, l’importante è portare a termine correttamente la missione, essere perfetta, fare bella figura anche se questo significa cedere momentaneamente il comando <perfetto vado> replica semplicemente senza farsi troppe domande in merito all’abilità altrui, avrà sempre tempo di pensarci<copritevi bene i volti, l’uomo qui sopra potrebbe osservarci e noi dobbiamo sembrare dei ladruncoli> l’ultima raccomandazione fatta da lei mentre andrebbe a flettere appena le gambe così da permettersi di spostare il peso indietro per far scivolare la gamba destra appena più avanti. Fatto ciò eccola cambiare la gamba portante sbilanciandosi in avanti, flette entrambe le ginocchia, il baricentro viene abbassato anche grazie al flettersi della schiena sempre in direzione della porta. Un istante solo in cui i suoi muscoli si caricano e poi eccola effettuare quello scatto. Corre veloce certo ma non al massimo delle possibilità cercando di raggiungere la porta ma evitando accuratamente eventuali scivoloni, la pioggia è infame persino quando si indossano degli anfibi che dovrebbero aumentare l’aderenza al terreno. La velocità ridotta è data anche dalla necessità di risultare il più possibile silenziosa, come un vero ninja ma che nessuno glielo faccia notare. Impiegato quindi il doppio del tempo normale per effettuare quei dieci metri dovrebbe, si spera essere giunta in prossimità della porta, non resta che aspettare Shizuka a questo punto <non serve dirtelo ma continua a tener d’occhio la situazione e avvertimi> lo sussurra a Nobu, non sente davvero il bisogno di ripeterglielo ma sempre meglio non lasciare nulla al caso. Attende quindi restando in guardia senza mai far calare il suo livello di attenzione finché non vede manifestarsi quella chiave, o meglio quel sangue rappreso scuro? Non ha idea di come definirlo, mamma che schifo. Allungherebbe quindi la mano verso di essa per poi limitarsi a girarla, dopo aver prima capito da che parte la serratura asseconda il movimento, cercando così di aprire quella porta. Se fosse riuscita a far scattare la serratura con attenzione andrebbe semplicemente a spingerla in avanti così da aprire la porta e permettere ai compagni di agire. Non è proprio la persona giusta da mandare avanti, brava sì a confondere le acqua molto meno ad evitare di finire piedi all’aria al primo attacco [2 tonici recupera chk][1 spray][guanto tecnologico][4 rotoli tecnologici lvl 1: - Disco Roccioso -Soffio -Decapitazione Terrestre -Corrente ascensionale][1 rotolo lvl2: paramento terrestre][cristalli d’acqua, schegge di vento, frammenti di terra][chk on][1/4 scatto 10 ]Nobu tira un D100 e fa 24
Saigo tira un D100 e fa 24
Ogni istante è prezioso in momenti come questo. Il costante picchiar della pioggia viene improvvisamente interrotto da un fulmine devastante. Il più forte di questa sera [Kra-koom!] squarcia il cielo con un lampo luminoso senza precedenti, illuminando tutto il circondario per un istante che sembra durare un'eternità. I ragazzi potrebbero sentirsi quasi esposti. Scoperti. Persino la pioggia per un istante sembra fermarsi... ma probabilmente è solo una loro percezione. Sta di fatto che, lassù dove l'otino fumava la sua sigaretta, ora [Tonf!] la finestra è stata richiusa e il suo proprietario è scomparso. Che si siano attardati troppo all'esterno? Difficile a dirsi... considerando che ora come ora sono impegnati a liberarsi degli ostacoli fisici sul loro cammino. Shizuka si ferisce, pur di poter attingere all'eredità del proprio clan. Il sangue la ricopre e le dona quell'aspetto spettrale che la rende così dissimile da come appare solitamente. Il suo sangue vien convogliato nella serratura e secondo ordini mentali ben precisi impartiti a distanza, questo si condensa in una chiave che ha esattamente la forma necessaria per matchare con i rilievi del meccanismo di apertura. Non ci vorrà molto, invero, prima che Saigo possa raggiungere la porta e far scattare il suddetto meccanismo, aprendo definitivamente la strada a Nobu e alla sua visione ineluttabile. Il ragazzo, quindi, fa da apri fila al team. Continua a scandagliare la zona avanti e sotto di se, quando ecco che qualcosa di particolare accade. Il detentore dell'immensa quantità di Chakra si ferma. Solleva quello che potrebbe benissimo essere un cellulare e scambia qualche parola incomprensibile. Dopo di che, ecco che succede qualcosa di veramente anomalo. Nobu potrà vedere dei sottilissimi flussi di chakra staccarsi da questo individuo e serpeggiare lungo la stanza, fin sotto di loro. Addirittura li supereranno, passando alle loro spalle e uscendo dal campo visivo del Byakugan. Quando e se Nobu si volterà per capire cosa sia successo, di quei flussi energetici non vi sarà più traccia... ma in compenso, i conti non gli torneranno. Alla lista dei presenti si è aggiunta un'unità in più. E' attaccata al muro diametralmente opposto alla scala dello scantinato ed è dotato di un sistema circolatorio tutto suo. Nobu sarà certo al cento percento che prima non fosse lì. Cosa starà succedendo in quello scantinato? Non resta che scoprirlo, no? Saigo e Shizuka avranno la possibilità di seguire lo shinobi ambrato senza troppa difficoltà. L'apertura della seconda porta non rappresenterà un problema per il trio, esattamente come non lo è stata la prima. Tuttavia... l'attraversamento della stanza che si presenta innanzi a loro può non essere problematico per Nobu. Peccato che lo stesso non si possa dire per le due donzelle, che di visione notturna non ne hanno neanche un po'(?). La totale assenza di luna è drasticamente peggiorata dal blackout settoriale. Non esiste una fonte di luce utile, allo stato attuale delle cose. Persino dalle vetrate che fiancheggiano il laboratorio non traspare altro che puro e dannatissimo oblio. Eppure la botola è proprio lì. All'angolo della stanza! Quella potranno vederla eccome... sicchè dalle fenditure della zona di contatto con il pavimento, filtra una luce bianca, tendente al verde acqua, irregolarmente intermittente. Paradossalmente, l'esistenza di quel minuscolo punto luce, aumenta il contrasto con il circondario e peggiora drasticamente la percezione spaziale delle due shinobi. L'accesso al seminterrato è tutto a loro disposizione. Lì, in quel laboratorio, non pare esserci anima viva.[Iniziativa Libera]
Fortuna che si porta sempre dietro il telefono, ora non resta che estrarlo dalla tasca esterna di quella finta consunta giacca e velocemente usando solo il doppio click latarela sul volume fa semplicemente ad attivare la funzione torcia. Non perde nemmeno tempo con lo schermo, non serve al buio e dimenticarsi di una simile funzione in un momento simile sarebbe abbastanza stupido specialmente per lei. Ricevute le informazioni da Nobu eccola puntare la fonte di luce davanti ai suoi piedi mentre fletterebbe le ginocchia allargando ancora una volta le gambe, il baricentro che si sposta in avanti, il peso poggiato solo sulla destra lasciando libera la sinistra di caricarsi come una molla, un rapido scambio di peso tra i due arti inferiori e anche lei inizierebbe con quello scatto che vorrebbe portarla fino alla botola e poi proseguire sulla scala per scendere. Appena ci sarà abbastanza luce andrà semplicemente a riporre il telefono in tasca senza nemmeno preoccuparsi di spegnerlo. Mentre corre, avanzando senza cercare di non fermarsi mai in quella corsa si limiterebbe ad illustrare il suo piano ai compagni <Shizuka tu lo hai già visto, Nobu tu fidati di me, sto per spostarci tutti, così non fuggiranno> spiega velocemente. Raggiunti quindi quei venti metri di scatto, lasciando che siano i compagni ad andare avanti lei andrebbe semplicemente ad espandere il suo chakra, lasciarlo uscire e buttarlo fuoco come se lei stessa fosse una supernova in fase finale della sua vita, un’esplosione di chakra che vorrebbe uscire da lei e come un’onda anomala, o l’onda d’urto dell’esplosione, andare ad invadere un’area di quaranta metri di diametro, lei il centro di quel raggio di venti metri di esplosione. Andrebbe quindi a permettere al suo chakra di aprire un varco ad altri inaccessibile cercando così di spostare tutti in un nuovo piano, il suo. Se fosse riuscita quindi ora tutti si ritroverebbero sulla cima di questa montagna rocciosa circondata solamente da un immenso oceano, solo acqua a capacità di vista, di chiunque. Su di loro le nuvole incombono, vicinissime e minacciose. Un modo che ben interpresta il suo attuale stato d’animo, dterminata a portare a termine quella missione ed impedire ai rapitori di darsela a gambe o propararsi ad un attacco. Li deve spiazzare, confondere e come sepre la sua mente è già passi avanti, sa perfettamente come muoversi ora che la sua principale carta nascosta è stata rivelata. Come se fosse una partita a poker è ora di iniziare con i bluff e con le mani vincenti, mischiarle fino a quando il proprio avversario non perderà ogni speranza. Solo sopra di lei, al centro di quell’arena, Punto focale di quel richiamo, ci sarà un raggio di luce a filtrare attraverso le nuvole a distanza di ingaggio. Le distanze dovrebbero essere rimaste invariate, arretrata rispetto ai compagni di dieci metri seppur allo stesso livello, trasportando il tutto ha annullato anche la differenza di profondità delle stanze in cui trovavano, ora dovrebbero essere tutti lì a calpestare lo stesso terreno, il suo [2 tonici recupera chk][1 spray][guanto tecnologico][4 rotoli tecnologici lvl 1: - Disco Roccioso -Soffio -Decapitazione Terrestre -Corrente ascensionale][1 rotolo lvl2: paramento terrestre][cristalli d’acqua, schegge di vento, frammenti di terra][chk 58/60][2/4 scatto 20mt ][2/4 Kinshiki 2] < Seguitemi >Comunica alle due compagne di missioni, dato che lui, nell'ombra totale, non ne risente, vedendo il mondo in una dimensione tutta sua. < Cazzo... penso ci abbiano scoperto > riferisce, vedendo come il tizio minaccioso in realtà si prende il tempo di ricevere quello che sembra una chiamata telefonica dalle movenze e subito dopo ecco che vengono sparati quelli che sembrano fili di chakra all'esterno del tipo. Li segue fin quando può, li vede passare sotto di loro fino a dileguarsi pure dalla vista del suo Byakugan. Non si spiega come mai, riesce a vedere le tubature, il pavimento, le radici, ma di quei fili non ce n'è più traccia. < Ma che diammine.. abbiamo un ospite extra, sono undici ora e, Saigo... penso possa essere uno come Fuji. Prima non c'era l'undicesimo e i fili sembrano essere andati proprio in quella direzione! >Parla di fili, ma solo lui li ha visti. Una deduzione avendo avuto a che fare da vicino per parecchio tempo con Fuji, conoscendo le mecchaniche per la quale lui stesso si muove, nonostante la paralisi che lo affligge nella parte inferiore del corpo. Un nome che non fa piacere nominare allo Hyuga e probabilmente ancora di meno sentire alla Manami. Ne è passato di tempo ma non la ha ancora vista voltare pagina, come se quella ferita fosse ancora aperta per lei e il tutto si riflette nella mancata fiducia verso gli altri. Lui lo sa, è forse quello che la conosce meglio, ne conosce le ambizioni, i piani, i difetti e le tendenze vivendo insieme, sperando solo che Saigo non si faccia prendere dal nervosismo in questo momento. Apre la botola, controllando prima che non ci siano carte bomba attaccate pronti a farli saltare in aria se solo dovesse aprire inavvertitamente quel pezzo di legno che li divide dalla scala a pioli e quella a chiocciola. Intraprende quella discesa, per primo, come già detto in precedenza. Con la botola aperta la luce dovrebbe invadere anche il labirinto, fornendo quella mancanza alle due. Non fa neanche in tempo a scendere le scale del tutto che ecco che Saigo lo avverte di qualcosa. Si fida della compagna anche se non sa cosa aspettarsi, non gliel'ha mai visto fare. Può ricollegarlo al 'piano d'emergenza' che gli ha sempre menzionato in missione ma anche questo va al di fuori di ogni suo possibile rosea immaginazione. Dovrebbe vedere il chakra di Saigo cominciare a investirlo da dietro, dato che è più veloce e la sta precedendo. Questo chakra continuerebbe a espandersi fino ai limitari della stanza, quello che sembra una sfera con un raggio abbastanza notevole con lei come epicentro. La sua velocità e la luce dovrebbe permettergli di arrivare giusto appena alla fine della scala a chiocciola, in tempo prima che il mondo venga capovolto. Il piano è già in mente, continuare come da addestramento, ad avantaggiarsi e, se lui ha una marcia in più per quel che riguarda il senso della vista, allora sarà il caso di far leva su questo e aumentare il distacco, privando i nemici di questo. Controlla che Shizuka e Saigo siano dietro di se prima di iniziare, un rapido sguardo proprio per evitare di investirle, sia che siano ancora sulle scale, come previsto, sia che siano già nella nuova dimensione. Formerebbe il sigillo della lepre in un attimo, convogliando il chakra proprio all'esterno, prima verso le dita, utilizzando il sigillo come medium, per poi farlo confluire insieme al chakra del byakugan, verso gli occhi e, non appena i nemici sono in portata, ecco che questo chakra verrebbe rilasciato. Dovrebbe prendere la forma di una intensa luce, accecante, appunto, utilizzando la tecnica Flash, proprio con l'idea di guadagnare quell'attimo necessario per posizionarsi e avere il vantaggio tattico premeditato. Come già detto, Nobu si concentra di più sull'essere un supporto al team, piuttosto che l'ace ed è proprio dietro a luci abbaglianti e persone che si mettono in luce, che lui, un ombra, riesce a muoversi meglio! [2/4 movimento 40 mt - 2/4 Flash[chk 40/50][Byakugan II][Equip come descritto] [Sartoria Shimura - Botola] A quanto pare l'ingresso non è così difficoltoso, con quell'abilità di creazione utilizzata in un modo alternativo le basta formare delle chiavi per ogni singola porta e così il loro ingresso è semplificato. Quei tuoni spezzano il silenzio, accendono la notte e forse quell'uomo che stava di vedetta ha colto un barlume della loro presenza. Questo verrà poi confermato dal cioccolatino stesso, che hanno seguito fino alla seconda porta. Più si addentrano in quella struttura più il buio divena predominante, rendendo difficoltoso il movimento senza creare altro trambusto o magari farsi del male. Le servirebbe della luce, e mentre il pensiero va in direzione della torci del cellulare, la Manami ha già estratto il proprio, concedendole una breve visione dell'intorno, così da evitare spiacevoli inconvenienti. Colui che invece è dotato di quell'abilità innata particolare si muove in maniera più sicura verso la botola che una volta spalancata dovrebbe consentire anche alle due donne di avere una visione più chiara del luogo, consentendo alla Kokketsu di superare la rosata, grazie alla sua destrezza maggiore. Le informazioni che il Ryuuzaki concede alle due non sono chiarissime per la rossa ma in fin dei conti poco importa al momento, avrebbe scoperto a sue spese in seguito cosa Fuji significhi. Se prima il passo veniva mantenuto adeguato per non superare quello spiraglio di luce, ora non dovrebbero esserci fastidi nell'evitare gli ostacoli che si frappongono a quell'ingresso. La rapidità non le manca, scenderebbe rapidamente lungo la prima scala a pioli e poi lungo la successiva a chiocciola. E' la voce della compagna di squadra che la rende consapevole di quanto sta per accadere nuovamente. Come nella missione precedente la Sunese vuole utilizzare quella sua tecnica per trasportarli in un mondo in cui l'acqua domina il tutto. L'idea non le dispiace visto e considerato che è il suo elemento predominante, però si ritrova un poco spaesata nel momento in cui oltre che ha un distesa di acqua si dovrebbe anche trovare su di una montagna. La testolina andrebbe a guardarsi intorno, come a comprendere quale sia ora la posizione di alleati e nemici, per poi forgiarsi di quella nuova abilità sviluppata dopo il ritorno dalle mura. Loro sono in superiorità numerica quindi lei deve essere in grado di attaccare su più fronti in maniera rapida. Per questo andrebbe a concentrare il proprio sangue nero a livello delle scapole per poi plasmarlo utilizzando il proprio Chakra e andare a costruire quella coppia di ali. La forma è quella di una Taenaris Catops per la precisione, per i profani anche dette 'gufo setoso'. Le loro ali sono tondeggianti le due inferiori, mentre quelle superiori sono più piccole e leggermente più squadrate nella parte inferiore, tendenzialmente sono ali chiare, il cui bordo esterno è più scuro, marrone scuro per la precisione. La particolarità di queste creaturine sta nel fatto che nella parte inferiore delle ali vi sono impressi dei cerchi, che ricordano gli occhi di un gufo, pupilla scura, iride giallo e un altro cerchio scuro attorno a quest'ultima. Ovviamente i colori per la Kokketsu sono il viola e il nero, con quell'aura violacea che si estende anche agli occhi che ora dovrebbero essere nati su quelle ali fittizie. In questo momento si sente decisamente più pronta all'offensiva, forte di quelle ali che la rendono più grande del solito. [Se Chakra 46/50 -> 2 per attivazione Joo no Tsubasa][Se PV 95/100 -> 1 per mantenimento innata + 2 per attivazione Joo no Tsubasa][Porta oggetti: tonico recupero Chakra x2; Tonico salute x1; Auricolare x1][2/4 movimento; 2/4 attivazione Joo no Tsubasa]La botola viene spalancata e tutti e tre i nostri eroi decidono di discendere in quello che si scoprirà essere un vero e proprio inferno. Quei gradini sembrano infiniti. Sul soffitto penzolano delle lampade sporche, collegate tutte da un lungo filo di corrente nero, esposto e sudicio. La luminosità non è stabile e quel bagliore verde acqua tremola ad intermittenza. In alcuni punti di quella galleria spiraleggiante, la pioggia sembra star infiltrandosi tra le fessure dei mattoni, facendo schizzare alle stelle l'umidità e la sensazione di appiccicaticcio. Ad ogni modo, quella discesa non è destinata a durare per l'eternità. Alla fine il trio riesce a raggiunge l'ingresso vero e proprio del sotterraneo, ma lo spettacolo che si para ai loro occhi non è dei migliori. La stanza è enorme, ma il suo contenuto potrebbe far vacillare anche gli animi più forti. Una morsa allo stomaco potrebbe distorcere la percezione dello spazio dei presenti, accompagnata da quel classico senso di claustrofobia che si prova quando non ci si vorrebbe trovare in un posto. Ebbene... in questo scenario che a tratti diventa completamente buio per via delle luci intermittenti, l'elemento più ricorrente sembra essere il sangue. La Morte. La luce sembra esser garantita da un gruppo elettrogeno ausiliario, probabilmente alimentato da combustibile. Si trova in fondo alla stanza e non sembra essere potente abbastanza da alimentare a dovere tutto il sotterraneo. Al centro della stanza, tra quelli che sembrano essere quattro lettini d'ospedale arrangiati, sosta l'uomo che Nobu potrà inequivocabilmente catalogare come il possessore dell'infinita pool di chakra. Si tratta di un uomo sulla quarantina con un lungo camice sporco di sangue, capelli ricci scompigliati e due grandi occhiali tondi. Il suo volto è scavato e portato ad accentuare ancor più lineamenti che, di base, erano già abbastanza affilati. Per un istante i loro sguardi si incontrano e nessuno proferisce parola alcuna. Purtroppo però, il sarto è la cosa più normale che è possibile trovare in questa stanza. Sui lettini ci sono i corpi completamente nudi di due ragazzini e due ragazzine. I loro occhi e le loro bocche sono sigillati con quello che sembra essere filo da sutura... inoltre in più punti i loro corpi riportano evidenti segni di lacerazione e successiva ricucitura grossolana. Uno dei quattro, addirittura, ha ancora il petto completamente aperto e gli organi a vista... ma nonostante ciò... per gli occhi di Nobu quelli continuano ad essere individui potenzialmente vivi. Può vedere il loro sistema circolatorio. E' innegabile. Quindi cosa sta succedendo? La cosa più brutta è scoprire che alcune parti dei loro corpi sono state addirittura sostituite. Uno di loro ha un obiettivo al posto di un occhio. Una ragazza ha un braccio completamente robotico, mentre un altro dei ragazzi si è visto completamente rimuovere l'avambraccio destro, per esser sostituito con una lama ricurva lunga quasi mezzo metro! Una lama all'interno del quale scorre del chakra esattamente come se fosse la normalissima estremità dell'arto. Loro non si muovono, a differenza degli altri individui presenti. Altri cinque ragazzi di età variabile, invece, hanno braccia e gambe legati e la bocca suturata. A loro, tuttavia, non è stato ancora sottratto il dono della vista... cosa che gli permetterà di avvedersi dell'arrivo dei soccorsi. Lo sbucar del trio delle meraviglie susciterà agitazione in quelli che appaiono a tutti gli effetti come prigionieri. Alcuni di loro sono feriti... altri portano con se disabilità che in altre situazioni definiremmo -naturali-, ma sono effettivamente vivi. E agitati. Dal soffitto penzolano catene alle quali estremità sono affissi ganci da macellaio. Lungo i muri, grandi scaffalature esibiscono quello che si potrebbe definire il bottino in piena regola di un genetista. Giare piene di formaldeide hanno il compito di custodire i beni più facilmente deperibili, mentre altra merce appena tagliata è semplicemente appesa a quelle catene per lasciar drenare il sangue in eccesso. Una casa degli orrori in tutto e per tutto, dove l'attrazione maggiore, tuttavia, è quell'undicesima entità risvegliata poco prima del loro arrivo. In fondo alla stanza, infatti, su un lettino reclinabile posto quasi in verticale, sosta una creatura dalla forma umanoide, ma che di umano conserva davvero davvero poco. E' palesemente un collage di pezzi anatomici provenienti da creature diverse. Il colore della pelle è disomogeneo, i punti di sutura sono estremamente invadenti ed è privo di capelli. Anche lui ha la bocca cucita da punti di sutura importanti e i suoi occhi sono ancora chiusi. Nonostante il suo aspetto abominevole, però, ostenta una muscolatura senza eguali... come se fosse frutto di anni e anni di bioingegneria applicata fino ad ogni singola fibra muscolare. <Quindi era vero...> Borbotta il sarto con una vocina che MAI ci si sarebbe aspettati da una persona tanto deviata. A tratti balbetta, quasi, ma prima che possa effettivamente parlare, Saigo si prende la briga di cancellare questo palcoscenico obbrobrioso. Il suo chakra si estende per tutta la lunghezza della stanza, inghiottendo senza remora alcuna tutto ciò che incontra sul suo passaggio: ragazzi, esperimenti, sarti e ninja. Nel momento in cui la realtà smette di vorticale e diviene comprensibile, il palcoscenico sembra essere mutato. Ad ospitarli ora v'è un'arena di pietra, innalzata sulla sommità di una grossa formazione rocciosa in mezzo all'oceano. Le nuvole vorticano sopra di loro, come se una divinità minacciosa stia giudicando ciò che vede... e ci vorrà un po' prima che il sarto realizzi cosa sia successo. <Ma che diavolo...> Non sembra un cuor di leone. Non sembra neanche essere così fiero e malvagio. I suoi atteggiamenti a prima vista, tradiscono le atrocità di cui è realmente capace. Ad ogni modo, prima che possa effettivamente riprendersi, subentra l'effetto sorpresa di Nobu, che diviene improvvisamente fonte di luce laddove la disperazione e lo shock avrebbero potuto far sprofondare chiunque. Il sarto assassino porta il braccio sinistro sopra gli occhi, per evitare di farsi acciecare permanentemente <Accidenti!> Mentre punterà il braccio destro verso quei ragazzi stesi che, dopo il teletrasporto, ora giacciono sulla nuda roccia. Loro, che non hanno bisogno di parlare o di vedere, si rimettono innaturalmente in piedi durante il flash dello Hyuga. Si dispongono a semicerchio avanti al loro creatore, così da far da scudo qualora le cose dovessero prendere una piega scomoda. Nobu è il più avanzato di tutti e dista appena dieci metri dai quattro esperimenti. Appena un metro più dietro sosta il sarto, mentre alle ore sei di quest'ultimo a cinque metri di distanza v'è quello strano esperimento legato al lettino reclinabile. I cinque ragazzi legati, invece, hanno perso l'equilibrio durante il teletrasporto e giacciono alle ore otto del sarto, non troppo lontani da lui. Saigo, invece, si trova appena un paio di metri più arretrata rispetto a Nobu, precisamente alle sue ore quattro. Alla stessa distanza, ma alle ore otto, Shizuka si prepara per dar pieno sfoggio delle sue nuove peculiarità. Quell'armatura sanguigna viene completata e corredata di accessori dall'utilità invidiabile. Delle ali di farfalla si condensano a partire dalle sue scapole, mentre gli ultimi attimi sfuggenti decretano le posizioni sullo scacchiere di tutte le pedine in gioco. L'arena è di forma circolare, rocciosa e dal diametro di quaranta metri. Una mossa inaspettata, quella del salto dimensionale... ma che potrebbe risolvere un sacco di problemi! Se non altro... almeno adesso ci vedono tutti senza difficoltà e non ci sono grotteschi arti di ragazzino mozzati, penzolanti sopra le loro teste![Iniziativa Libera]
Per la prima volta in vita sua sente un conato di vomito salirle, la bile che viene trascinata verso la bocca dello stomaco. Non l’avrebbe mai immaginata, sì credeva a degli esperimenti ma non a tutto quello. Però fortunatamente riesce a richiamare la sua innata. Non ha nemmeno il tempo per metabolizzare il tutto, il riferimento a Fuji e quello che ha visto, seppur per poco. Non ha idea di cosa pensare, non è più così semplice considerarli tutti nemici, per la prima volta in vita sua sente quello strano sentimento strisciante, passa sotto pelle e le stringe il cuore, non solo ricordandole di averne uno ma lasciando che provi la pena. Non è in grado di dar un nome a quel fastidio a quell’ondata di compassione che la visione è riuscita a suscitare persino in lei. Non le piace <concentriamoci su di lui ma finché non ne sapremo di più consideriamoli tutti nemici> durante l’ultima parola la sua voce quasi trema un segno di indecisione mica da ridere. Non le è facile considerarli tale ma in effetti lo stanno proteggendo, si muovono per aiutarlo a modo loro. Deve saperne di più ed è per questo che nuovamente il suo chakra andrebbe a muoversi cercando di venire lanciato verso la mente dello scienziato. <andate io cerco di scoprire qualcosa!> e così facendo aspetta qualche istante quindi che i suoi compagni facciano esattamente quanto lei ha richiesto. La fiducia in Nobu è alta e avendo già combattuto al fianco di Shizuka spera che questo le basti. Ma è proprio lo Hyuga il fenomeno scatenante, appena lo vede andare all’attacco decide che è giunto il momento giusto. Non può impedire ai suoi compagni di fare danno al nemico ma può comunque provare a far arrivare l’illusione poco dopo il dolore, quel tanto che basta per farsi un giretto nella sua mente. Quindi rieccoci a descrivere quell’andata di chakra che decisa parte, subito dopo aver visto Nobu scattare, in direzione di quel sarto. Quando e se la sua ondata di chakra andrà effettivamente ad impattare la mente altrui è solo lì che manifesterà il suo potere decidendo di prendere possesso di tre sensi del nemico. Cercherebbe di appropriarsi di vista udito e tatto. Tutti e tre i sensi verrebbero evocati per permetterle di entrare nella sua memoria. Tatto, vista e Udito verrebbero ristabilì ad una settimana prima illudendolo di star rivivendo le stesse identiche sensazioni. Non si preoccupa di coprire le sue tracce oggi solo di riportarlo letteralmente indietro nel tempo cercando di osservare le sue mosse, si concentrerebbe, e gli mostrerebbe, solamente i momenti al laboratorio, rievocandoli e trattenendo continui conati di vomito davanti ai suoi esperimenti per cercare di capire cosa lo lega a quei ragazzi, come cercare di liberarsi ed evitare, se possibile, di doverli combattere. Silenziosa come una serpe lascia che l’uomo percepisca, grazie al tatto, il suo corpo muoversi, prendere gli strumenti e magari vibrare quando taglia delle ossa, la sensazione del sangue fresco che gli schizza in volto seguita dal secco del sangue che si rapprende. Davanti ai suoi occhi si sforzerebbe di mantenere immutate, proprio come nelle sue memorie, la visione dei volti di quei ragazzini, spaventati, tormentati e forse doloranti, tenterebbe di lasciar fuori il suo pensiero personale così da non distorcere la realtà che scorge nella mente di quell’abominio. Allo stesso tempo anche l’udito vorrebbe essere quanto più coerente possibile, il rumore dei bisturi nella vaschetta di metallo, i lamenti o anche solo i tenui passi al piano di sopra. Tutto ciò che ha visto, provato o sentito nel laboratorio in quest’ultima settimana vorrebbe venir mostrato pari pari senza tralasciare alcun dettaglio, per quanto minimo possa sembrare. Ci sarebbe solo un’aggiunta: la sensazione di dover starnutire, il naso che cola e la necessità di cercare nella propria tasca del camice un fazzoletto per asciugarsi il naso. Il sentore di un raffreddore che renderebbe coerente l’assenza di quel puzzo maleodorante, troppo intasato per poter sentire la puzza ma non abbastanza malato per smetterla con i suoi esperimenti[2 tonici recupera chk][1 spray][guanto tecnologico][4 rotoli tecnologici lvl 1: - Disco Roccioso -Soffio -Decapitazione Terrestre -Corrente ascensionale][1 rotolo lvl2: paramento terrestre][cristalli d’acqua, schegge di vento, frammenti di terra][chk 45/60][3/4 illusione di 3 sensi: vista udito e tatto][conescenza: illusione mnemonica] < Saigo, Shizuka, bloccate il sarto! > elargisce quello che può sembrare un comando ma in realtà è una richiesta alle due. Deve approfittarne ora che l'attacco a sorpresa è andato a buon fine. Sono in minoranza numerica e in queste situazioni, eliminare la minaccia principale ha la priorità. Lui lo può vedere, quel bacino di chakra che tradisce l'aspetto esile e la voce balbuziente. Quasi un chakra scuro, sporco, colpevole. Bando alla segretezza, non sa se Shizuka ha mai visto uno Hyuga in azione e di sicuro non è il momento di preoccuparsene ora! Si affida alle due compagne, Saigo sa esattamente di cosa è capace mentre quel sangue nero se lo ricorda, spera solo che sia più astuta di quel mentecatto di Kamichi! Non si preoccupa delle altre chimere, non sembrano persone con un chakra tale da stargli dietro e inoltre, è abbastanza confidente nella sua abilità di resistere ai colpi presi, così come detto proprio allo Hyuga che ha incontrato qualche giorno fa. Allenamenti che vengono subito messi in atto con quella tecnica che pian piano viene raffinata, sopratutto da quando ha scoperto che è solo la forma iniziale. Baricentro che si abbassa, busto che viene portato in avanti e peso del corpo caricato sulla punta del piede destro. Scatta, rapido come sa essere, nonostante non sia un lampo lui stesso! Ne approfitta della cecità per coprire quella manciata di metri che lo dividono dal sarto e non appena è a portata di corpo a corpo, ecco che si sposta appena di lato, usando il piede destro proprio come freno, esponendo solo il lato destro del proprio corpo. Tiene in vista il sistema circolatorio del chakra del sarto e quegli tsuubo che solo loro possono vedere. Da lì in poi è come un operazione chirurgica, agopuntura, accuratezza e precisione assoluta. Le mani si chiudono, estendendo solo indice e medio come se fossero dei bisturi. Chakra della loro arte marziale che investe le braccia e si focalizza proprio sulle punte di quelle quattro falangi, due per mano. Rapide verrebbero mosse a puntellare i primi due punti vicini al bacino del chakra. < Due..> comincerebbe quella tecnica di pressione con movimenti che sono talmente rapidi e fulminei da essere praticamente indistinguibili agli occhi normali, fidandosi delle due che ha alle spalle, credendo che siano riuscite a bloccare il suo avversario. < Quattro...> continua in quella catena di colpi, concentrandosi sui punti di fuga chiave del sistema < Otto ... Sedici..> L'ultima ripetizione di colpi che arrivano veloci come mitragliatrici, sempre in punti precisi diversi tra di loro, è una ripetizione dei sedici colpi, in quella scala di potenza di due < Trendadue chiusure!> Dovrebbe sentire l'ultimo colpo affondare nella carne, niente di penetrante dato che non è quel tipo di jutsu anche se, eseguito da Nobu, ha comunque un certo potere di fuoco. Gli occhi osservano ancora quel sistema circolatorio, ampliando nuovamente il focus a ciò che ha attorno, dato che si era concentrato sulla precisione sopra ogni altra cosa e, se vedesse che appunto quel chakra immenso fosse stato sigillato e quindi dissipato, rendendo il sarto una persona normalissima, ecco che salterebbe indietro, disingaggiando esattamente come era entrato. Alza le braccia come se fosse un pugile a coprirsi il viso, avantaggiandosi anche della protezione extra che l'armatura gli dona ovunque tranne che in volto, riportandosi eventualmente lì, alla testa del gruppo, pronto a intercettare qualsiasi cosa quelle chimere siano pronte a lanciare addosso al suo gruppo e a proteggere le sue ragazze che ha con se. [1/4 movimento 10 mt - 2/4 Tecnica delle 32 Chiusure - 1/4 movimento 10 mt][chk 30/50][Byakugan II][Equip come descritto] [Sartoria Shimura - Mondo Parallelo] Quelle ali si mostrano in tutto il loro splendore demoniaco, concedendo alla ragazzina degli occhi in più che le consentiranno di velocizzare la creazione dei propri costrutti. Ma questo avviene solo successivamente all'impatto con quella scena che ha del raccapricciante. Lei forse non è infastidita eccessivamente dall'odore di sangue, quell'odore ferroso che percepisce dalla nascita, e con il quale convive a ogni scontro e anche in ospedale. Però quell'ambiente umido, lurido e pieno di pezzi di corpi non è uno spettacolo che sia comune. Non le viene la nausea forse proprio grazie al fatto che è abituata all'odore ma quegli occhi verdi si poggiano sulle varie vittime, su coloro che stanno sui tavoli ai quali sono stati attaccati vari pezzi e sono state cucite le labbra. Rabbrividisce, le viene la pelle d'oca mentre realizza quali oscenità siano state commesse in quel posto e l'unico responsabile pare essere un dottore folle, un genetista forse, magrolino e che viene colto alla sprovvista dall'arrivo del team di Shinobi. L'idea di Saigo di portarli in un'altra dimensione è stata quanto mai provvidenziale, questo consente di eliminare quel brutto ambiente e calarsi in un'arena decisamente a loro favore. Però anche se l'ambiente è cambiato il nervosismo che ormai è nato nel cuore della ragazzina non lo è per nulla. Quell'ira che si tiene dentro e quell'odio che incomincia a generarsi nei confronti di quell'uomo che non rispetta la vita altrui le annebbia i pensieri momentaneamente, forse anche a causa del dispendio di sangue nero che incomincia a farsi sentire. Sono le parole dei compagni che la costringono a tornare al presente, a focalizzarsi sulla neutralizzazione del nemico. Entrambe le manine verrebbero portate innanzi, mentre quelle ali viola verrebbero sbattute in avanti con forza, senza produrre alcun effetto se non quello di creare due costrutti in contemporanea. In particolare la ragazzina vorrebbe creare un paio di corde, una vorrebbe essere generata attorno alle gambe del sarto, così da costringerlo a non poterle muovere, impedendogli in qualche modo la fuga. L'altro invece cercherebbe di generarlo attorno a quella creatura indefinita, che ancora sembra ancorata nella sua posizione ma nella quale la rossa vuole che rimanga. Con un secondo colpo di ali, andrebbe poi a cercare di creare altri due costrutti, che questa volta prenderanno la forma di muri di due metri quadrati. Essi vorrebbero essere posizionati di fronte ai due ragazzi più prossimi al sarto, come per impedirgli di convergere verso di lui o nella fattispecie verso il choconinja che dovrebbe essersi avvicinato direttamente al nemico. In tutto questo lei non dovrebbe essersi mossa, e sul terreno di gioco ci sono già quattro costrutti che possono essere utilizzati a suo piacimento. [Chakra 46/50][Se PV 93/100 -> 2 per mantenimento Joo no Tsubasa][Porta oggetti: tonico recupero Chakra x2; Tonico salute x1; Auricolare x1][2/4 creazione costrutti tramite Joo no Tsubasa; 2/4 creazione costrutti tramite Joo no Tsubasa][Ninjutsu 115] [edit]Dovrebbe sentire l'ultimo colpo affondare nella carne con il palmo aperto e l'ultima infusione di chakra proprio alla fonte, niente di penetrante dato che non è quel tipo di jutsu anche se, eseguito da Nobu, ha comunque un certo potere di fuoco.
Giocata del 07/10/2022 dalle 20:45 alle 23:35 nella chat "Piazza Centrale [Oto]"
C'era un rintoccar di lancette, un tempo, in quella stanza. Tuttavia, un rinnovato silenzio sta inondando la zona. Niente più tuoni... niente più pioggia battente. Solo il cullante rumore del mare che si infrange senza troppa rabbia contro la montagna che or ora occupano. Il dado è tratto e il combattimento è inevitabile. Forti di una partenza decisamente vantaggiosa, i ninja cercano di sfruttare la momentanea cecità del bersaglio per provare a neutralizzarlo in tempo zero. La loro combo è letale e ben bilanciata in termini di utilità ed efficacia. La migliore che potessero pensare di tirar fuori. Ormai il Sarto sta riprendendo la percezione visiva, ma sono state messe in moto cose che non possono più esser fermate. Saigo, nel momento in cui Nobu da il via all'offensiva, cerca di far sprofondare il bersaglio in un profondissimo Genjutsu. Profondo quanto l'inferno da cui questo mentecatto sembra esser sbucato. Come la pellicola di un film che è stato già visto, la vita si riavvolge e mostra al medico scene che per lui saranno tristemente familiari. V'è quella sala... quei bambini sono lì, che attendono di scoprire quale sia la loro sentenza e lentamente la vita li abbandona per via della barbarie che gli viene imposta. Gli arti vengono sezionati e mutilati con una minuzia impressionante. Il Sarto, probabilmente un ex genetista, ha cura di privare questi corpicini di fibre muscolari preziosissime, parti anatomiche specifiche e tutto ciò che viene ritenuto fondamentale per la nascita della sua grande creazione. Non v'è rispetto per il pudore e per la decenza. L'unica cosa che ha un qualche valore è l'importanza di ogni singolo corpo di cui è in possesso. Nella sua brutalità, quindi, è minuziosamente delicato. Le recisioni sono precisissime e non intaccano nessun organo. In alcuni punti la pelle è stata staccata dai corpi con tanta perfezione da lasciar pensare che non sia possibile per un comune medico. Ebbene... di certo questo Sarto non ha un bel niente di comune. Il bello in tutto questo? Che Saigo non potrà sottrarsi a questo riprovevole Dejavù. Anche lei sarà costretta a guardarlo e assaporerà ogni singolo maledettissimo istante in cui quelle creature reincarnazioni degli angeli in terra, vengono private e spogliate di ogni diritto e dignità. Non c'è più un futuro per loro... lei lo saprà benissimo. Proprio quei quattro bambini nudi ora comandati come marionette dal sarto, li ha visti personalmente spirare in quel ricordo. Sono morti, anche se non è quello che i suoi occhi hanno visto appena discesa nel seminterrato. In ogni caso... quella percezione è anche fin troppo reale. Per lei, s'intende. E' divertente pensare che colei che ha fatto tanto per cambiare piano dimensionale e portarsi in una situazione di vantaggio, ora si ritrovi da sola in quello scantinato. Non v'è montagna per lei. Non v'è oceano. Non ci sono neanche i suoi compagni a farle da supporto. Esiste solo questo grande seminterrato pieno di esperimenti morti e vivi. Mutilati e ricuciti. Il Sarto le dona il fianco destro mentre opera su uno dei banchi... ma non sembra averla notata. D'altro canto... di quello starnuto e di quella ricerca del fazzoletto ipotizzati dalla genjutser non v'è traccia. Lei sarà avvolta nella penombra. La stessa penombra che aveva abbandonato poc'anzi. La luce verdognola intermittente aiuta ad aumentare il livello di angoscia, mentre nella quiete malsana di quella scena, uno dei cadaveri sui lettini si muove. Dapprima si mette a sedere... poi si alza in piedi e si gira verso Saigo. La fissa, seppur abbia le palpebre e le labbra suturate. Inclina appena il capo di lato per poi... scattare ad enorme velocità verso di lei e cercare di colpirla con un pugno direttamente alla bocca dello stomaco, come farebbe un Taijutser di alto rango. Rapido e potente, questo bambino minaccia la sua integrità fisica.[Difesa 2/4 Saigo] Cosa sta succedendo? E' stata riportata indietro? Sarà veramente complicato da capire per lei, seppur qualche dubbio possa venirle. Quel ragazzo che lei vede arrivare non è un'illusione... sta arrivando davvero e Nobu e Shizuka potranno avvedersene. E' uno dei quattro che da prima proteggevano il loro creatore. Non possono minimamente immaginare, però, che Saigo sia stata brutalmente trascinata in un contro-genjutsu e che, con la mente, lei stia vivendo una situazione tutta sua. Difforme dalla realtà. Il loro nemico è insidioso. Il suo aspetto distratto e la sua parlata poco decisa non sono degli ottimi indici della misura della sua pericolosità. Il suo quantitativo di chakra, le sue capacità psichiche e nelle arti shinobi sono oltremodo invidiabili. Più di quanto possano immaginare. Tuttavia... non è onnipotente. Per resistere all'offensiva virtuale di Saigo ha dovuto distrarsi e lasciare uno spiraglio aperto. Uno spiraglio che lascia spazio all'offensiva dello Hyuga. Nobu avanza e da pieno sfoggio delle proprie abilità peculiari. Troppo impegnato nell'essere più efficace possibile, non può neanche minimamente immaginare cosa stia succedendo alla povera Saigo. Per ora... non sarà un suo problema. <!!> Il Sarto si accorge dell'attacco in arrivo. Spalanca le palpebre e prova a schivarlo, ma le gambe vengono immobilizzate dall'intervento provvidenziale di Shizuka, che lo vincola al terreno e gli impedisce di balzar via. Quella corda di sangue nero lo costringe a restar lì e subire l'avvento del Ryuuzaki. Le dita affondano nella carne quanto basta per sigillare gli tsubo. A nulla serve alzare le braccia a difesa del busto, poichè la tecnica sigillerà comunque tutto ciò che toccherà. Il Chakra viene leggermente dissipato e l'integrità fisica del Sarto è intaccata. E' palese che non sia fisicamente troppo allenato. Nobu riuscirà a sentirlo sotto le dita... la sua muscolatura non è esagerata e i suoi colpi sono stati efficaci. E' quel tipo di consapevolezza che hai quando -sai- di aver colpito per bene qualcosa. Eppure, il Sarto non cede. Cade in ginocchio, costretto con le gambe legate, ma le sue braccia sono ancora libere di agire. Alza lo sguardo... fissa Nobu per qualche istante, salvo poi riprodurre due mezzi sigilli con entrambe le mani. Separate. Subito dopo le braccia vengon aperte verso i lati e dalle mani, ora spalancate, si diraman nuovi flussi serpentini di chakra. Gli stessi che Nobu aveva potuto vedere dalla superficie. Metà di essi volano verso la creatura stesa sul lettino ribaltabile, mentre l'altra metà si dirige verso i prigionieri in agonia. Quei ragazzi apparentemente ancora consapevoli e terrorizzati. Quello che avviene sotto gli occhi di Nobu e Shizuka ha del disgustoso. Quei fili di Chakra forano la pelle e le carni dei prigionieri. Strisciano nella zona dell'epidermide, esattamente come farebbe un parassita muscolare. E' persino possibile vederli, come piccoli rilievi sottocutanei per nulla immobili. Serpeggianti. I bambini vorrebbero urlare di un dolore straziante. Peccato che questo sia smorzato e ovattato da quella sutura che blocca le loro bocche. Probabilmente è così che faceva esperimenti su di loro senza farsi scoprire dal vicinato. Ad ogni modo, non è finita. Tra il dolore e le convulsioni, i bambini si levano per circa venti centimetri da terra e raggiungono il Sarto. Fluttuanti. Attorno a lui si dispongono, infine, lasciando che poco spazio intercorra tra di loro e continuando a ruotare in senso orario. Cosa sono? Scudi, probabilmente. Scudi di carne umana, ancora viva, alti circa un metro e cinquanta e agonizzanti. Non potendosi muovere, ha dovuto optare per un'assicurazione sulla vita e sulle sue chance di fuga. Peccato che Nobu e Shizuka abbiano anche altro di cui preoccuparsi. Dei quattro ragazzini zombie, solo uno è partito all'attacco per ora. Ce ne sono altri tre. Le due ragazze, nude e deformi, scattano contro Nobu proprio nel momento in cui questi ha ripreso le distanze e si è portato dieci metri indietro. Lontano dagli scudi di Shizuka che gli hanno permesso di sfondare il Sarto senza interruzioni. Una di loro prova un approccio basso, con una spazzata ad altezza degli stinchi effettuata con la gamba destra e bilanciata su una rotazione che vede la sinistra come perno. La rapidità d'esecuzione è impressionante. Simultaneamente, la gemella è già schizzata a mezz'aria con un balzo dritto per dritto. Il suo avambraccio sinistro è una lama ricurva lunga mezzo metro che, or ora, punta a recidere di netto il suo busto in orizzontale. Ovviamente quel balzo la porta inevitabilmente ad avanzare anche durante il colpo. Entrambe le offensive sopraggiungono dalle sue ore due.[Difesa 2/4 Nobu] Ultima, ma non per importanza, è la giovane Shizuka, che dopo aver espletato con successo la sua funzione di supporto viene minacciata dall'ultimo ragazzino. Forse quello più raccapricciante. Lui ha tutti gli arti, si... ma palesemente non sono i suoi. Le braccia sono evidentemente sproporzionate rispetto al resto del corpo e muscolose in maniera veramente poco dignitosa. Lui è quello con il petto ancora aperto e con gli organi a vista. Il loro colore è malsano... e un medico saprebbe ben distinguere un corpo in necrosi da uno vivo. Ciò nonostante, anche lui ha macinato le distanze con una rapidità impressionante. Una volta giunto ad appena quattro metri da Shizuka, sbatterà il pugno sinistro a terra, frantumando la roccia ed alzando un polverone in grado di ostacolare la vista. Pochi istanti dopo dal quel polverone fuoriesce, rabbioso e violento, con un pugno diretto proprio al centro del plesso solare della ragazza. Il tempo per reagire è minimo. Veramente minimo. [Difesa 1/4 Shizuka] In tutto questo, i fili di chakra si insinuano anche nella creatura sullo sfondo. E' la seconda iniezione che subisce, ma non fa una piega. Non urla e non si dimena. I suoi primi movimenti sono l'apertura e la chiusura dei pugni, ma a quanto pare non riesce ancora a muoversi. Le corde di Shizuka lo stanno tenendo fermo.
Il disgusto aumenta man mano che la scena davanti ai suoi occhi prosegue, mentre i ricordi scorrono e continua a crescere insieme a quella strana sensazione che assocerebbe al verde scuro, al vomito pertchè le colpisce lo stomaco, la indebolisce e le sembra anche di star per cadere. Tutto è frutto di un sentimento a cui non sa dare il nome ma che la fa sentirà come quando bene troppe bevande gassate e le si gonfia lo stomaco, un malessere diffuso insieme all’insicurezza data da quei movimenti intestini. Noi lo possiamo chiamare compassione ma lei non riesce a comprenderlo. Eppure tutto questo termina nel momento in cui realizza che ormai sono morti. Non ha pena per i morti, nemmeno per i cadaveri di loro non le importa nulla, si è desensibilizzata alla violenza e alla morte fin troppo tempo fa ed infondo chi sono per lei quei corpi? Nient’altro che menomati. Raggiunta questa considerazione cerca di carpire il segreto di quel Sarto, per comprendere meglio ed è qui, solo qui che nota l’incongruenza. Perché può vedere i suoi piedi? Perché è accanto al Sarto e non sta semplicemente assistendo attraverso i suoi occhi. Primo sentore di bruciato, il secondo è la totale assenza di quel raffreddore abilmente aggiunto così che lui potesse non insospettirsi. Tanto le basta. In qualche modo l’illusione le è stata rigirata contro ed eccola quindi sorridere. Ora che ha escluso l’umanità dall’equazione non le resta che agire il più freddamente possibile. Lei non userebbe mai un attacco diretto reale nel genjutsu, se davvero qualcuno la sta attaccando probabilmente arriva da una direzione differente, magari da più, quello che vede serve solo per farla cadere nella trappola, questo è come un genjutser agirebbe, come lei agirebbe. Sorride e pronta a qualsiasi cosa potrebbe succederle alzerebbe le braccia in attesa del dolore. Se è stato così forte da girare l’illusione contro di lei e prenderne possesso allora non s’illude che un semplice rilascio le basterebbe, meglio risparmiare il chakra. Andrebbe così a chiudere gli occhi cercando di inspirare profondamente e concentrarsi su qualcosa di bello. Cercherebbe di piegare in avanti il busto e nascondere la testa verso il suo petto, anche le braccia verrebbero flesse e poi portate con i gomiti in fuori a proteggersi appunto il cranio, assumerebbe quindi una posizione a uovo, le uniche scoperte restano le gambe però ben piantata a terra, appena divaricate. Il baricentro s’abbassa mentre le ginocchia vengono pioegate così da essere pronta a resistere il meglio possibile a qualsiasi attacco stia davvero per arrivare, sperando che qualcosa arrivi davvero almeno, deve solo essere abbastanza forte per farla uscire, il dolore abbastanza alto da farle vedere il mondo reale. <maledetto bastardo> è l’unica frase di senso compiuto che le esce di bocca nel momento stesso in cui sente il reale impatto e il dolore la sommerge. Il fiato si spezza e tutto il suo corpo trema, non le piace, non ricorda nemmeno perché ha cercato di farsi del male da sola quella volta. Il dolore però cerca di venir convertito in qualcosa di utile, ad esempio una buona motivazione. Sforzandosi quindi di non lasciare che tutto questo ricapiti andrebbe solamente a concentrarsi sul suo chakra, usando quell’ondata dei suoi muscoli e magari anche delle sue ossa lese, si sa no il dolore fisico procede ad ondate e cosa c’è di meglio a cui ispirarsi per sentir scorrere l’acqua di quel mondo, per richiamarla a sé? Se fosse riuscita dunque andrebbe solamente a comporre i sigilli di drago e pecora. Mentre cercherebbe di richiamare a sé il chakra per manipolarlo andrebbe ad effettuare il primo vero bruciante respiro, sputacchiando fuori saliva, bile o sangue, qualsiasi cosa le stava impedendo di inspirare correttamente. Sforzandosi di restare concentrata quindi dirigerebbe il suo chakra verso quel vasto oceano intorno a lei, tentando di attingere ad esso per creare quattro differenti flussi. Non può occuparsi del Sarto finché quei manichini umanoidi saranno di mezzo, non può fidarsi finché potrà ricapitarle un simile attacco a sorpresa. Imparata le lezioni e che non tutti i genjutser sono furbi quanto lei, le piacerebbe credere d’essere la migliore ma le ha appena prese, lascerebbe quindi alla sua logica il lavoro. I flussi d’acqua ora andrebbero a formare quattro mani ognuna diretta verso un differente nemico. La prima verso la caviglia destra di colui che l’ha appena colpita, la seconda verso quella sfuocata gamba di colui che sta verso Shizuka e infine le ultime due mani vanno una a braccio, destro il primo sinistra il secondo, dei manichi vicino a Nobu. Deve dare ai compagni l’opportunità di agire e restare lucida, lei deve essere mente <SONO TUTTI MORTI, NON ABBIATE TIMORE> lo urla in modo che nonostante il suo dolore, le orecchie che forse fischiano, nonostante tutto loro devono avere quell’informazione [2 tonici recupera chk][1 spray][guanto tecnologico][4 rotoli tecnologici lvl 1: - Disco Roccioso -Soffio -Decapitazione Terrestre -Corrente ascensionale][1 rotolo lvl2: paramento terrestre][cristalli d’acqua, schegge di vento, frammenti di terra][chk 33/60][2/4 presa acquatica] [Sartoria Shimura - Mondo Parallelo] Lei non vede quanto accade nella mente di Saigo ma le basta ciò che succede all'esterno. La loro tattica era buona, lei riesce a bloccare la strada ai nemici, consentendo a Nobu di arrivare al Sarto e colpirlo più volte, anche perchè immobilizzato da lei con i propri costrutti. Fin qui tutto perfetto, non sa bene cosa stia facendo la rosata ma sa che ha delle ottime capacità. E' il resto che però non era stato calcolato, vede il dolore passare nei corpi di quei sei ragazzini che ancora non combattono per quell'uomo, li sente urlare nella sua testa, e solo li dentro, solo guardando i loro corpi contorcersi. Più quella scena continua più la rabbia si fa strada in quel corpicino alato. Gli occhi verdi troppo concentrati su quello scempio a malapena si accorgono dei movimenti dell'abominio in fondo alla stanza, ma sembra che abbia aperto gli occhi. Nota solo all'ultimo istante che quell'essere immondo si fa scudo coi ragazzi, non sa nemmeno se siano ancora vivi o se siano ormai svenuti per il dolore. Però mentre la vista è rivolta da quella parte può notare la carica di uno di quei corpi martoriati. E' veloce, ne resterebbe stupita se non fosse distratta dalle budella marcescenti che si porta appresso. Un altro piccolo tassello che porta quell'ex genetista più sulla via della morte che non della vita. Ma ora non può preoccuparsi di lui. Quel polverone si alza innanzi a se, impedendole una visione chiara e che le da veramente poco tempo per agire. Istintivamente scatterebbe sul suo fianco sinistro, un movimento lineare, forse leggermente direzionato posteriormente, le gambette si piegano per darsi una spinta notevole, forte della sua velocità sperando di essere più rapida del nemico. Dovrebbe quindi muoversi fin quasi al limitare di quel pezzo di terra, spostandosi a ore otto rispetto al punto in cui si trova in questo momento, allontanandosi dall'aggressore ma anche dal resto dei contendenti. Se fosse riuscita in questa schivata le ali si sarebbero mosse con lei senza subire alcun disagio, ma ovviamente non consentendole di volare con esse. Una volta allontanatasi dal nemico cercherebbe nuovamente di spostarsi, scattare nuovamente in avanti per portarsi a meno di 10 metri di distanza da quell'abominio, che la spaventa forse più del dovuto. Le manine si unirebbero andando a formare un solo sigillo quello del bue che viene mantenuto saldamente, mentre andrebbe a ridirigere il proprio sangue in prossimità di quella creatura, ancora non completamente attiva ma sicuramente più sveglia di pochi istanti prima. Quel liquido nero andrebbe a formare dapprima sopra la testa e le mani del malcapitato essere una sorta di gogna, la parte centrale a livello della cervicale, le due laterali in prossimità dei polsi, a in contemporanea dovrebbe crearsi un simile oggetto anche al di sotto del collo e dall'altro lato dei metacarpi. Il colore di quell'oggetto è violaceo, come l'aura che attornia la rossa, e con un ulteriore sforzo e dispendio di chakra dovrebbe riuscire a unire le due parti della gogna, così da bloccare ulteriormente quell'atrocità accumula chakra. E' la voce dell'altra chunin presente però a darle una notizia che non apprezza per nulla e che anzi porterebbe quel vaso ricolmo di risentimento a straripare. << Purtroppo uno respira ancora... >> Si insomma non è troppo d'accordo sul fatto che quel tipo sia l'unico ancora non passato a miglior vita, però non muove i suoi costrutti, restano li a impedirgli di scappare, pronto per essere colpito da Nobu probabilmente. [Se Chakra 39/50 -> 7 per gogna dell'oppressione][Se PV 91/100 -> 2 per mantenimento Joo no Tsubasa][Porta oggetti: tonico recupero Chakra x2; Tonico salute x1; Auricolare x1][1/4 schivata; 1/4 movimento; 2/4 Gogna dell'oppressione][Ninjutsu 115][Agilità 80] Sente quei colpi affondare, tutti e trentadue nei punti precisi del corpo del sarto, quegli tsubo inibiti così come può vedere quel bacino di chakra restringersi ma non abbastanza. Quei filamenti vengono mossi di nuovo, li vede che si muovono. Alcuni vanno di nuovo verso quel bestione sul tavolo reclinato infondo alla stanza. Non si rende conto di Saigo, è vero che ha la vista migliore, ma non è onniscente e sopratutto non ha visto partire il genjutsu da parte del sarto o uno dei bambini mutilati, quindi non è in grado di capire che è intrappolata in una delle creazioni che tanto ama. Quello che può vedere è come le due ragazzine gli si scagliano contro in un attacco coordinato. La prima sta puntando alla sua base in maniera da non farlo abbassare, mentre la seconda si sta lanciando in un lariat con una lama proprio alla volta del viso di Nobu. < tch... > si lascia sfuggire, schioccando la lingua all interno della bocca. La loro offensiva risulta essere sicuramente efficace, tuttavia non efficiente in quanto anche in allenamento, gli consigliano sempre di effettuare un attacco a forbice in maniera da bloccare il maggior numero di vie di fuga al tuo avversario, mentre le ragazze stanno arrivando entrambe a ore due per il choconinja. Non appena le due ragazzine, si iniziano a scagliare contro di lui, ecco che abbasserebbe il baricentro, proprio per essere più scattante e pronto nei movimenti. Il peso viene caricato interamente sulla gamba destra, la quale da in maniera poderosa, una spinta per far in modo che il corpo si sposti alle sue ore nove, in maniera da spostarsi preventivamente rispetto alla traiettoria dell'attacco. Possono essere veloci quanto vogliono ma cambiare direzione mentre si sta andando di già a tutta velocità non è un qualcosa di semplice. I movimenti sono eleganti, da ninja, in quella che dovrebbe sembrare una schivata che lo porta esattamente nella posizione di partenza ma due metri alla sua sinistra (statistica salto/2) lasciando al posto suo solo la polvere. < Cerco di accecare il sarto di nuovo, approfittatene. > dice ad alta voce proprio in concomitanza con l'atterraggio da quel 'salto' se così possiamo considerarlo . Lo dice in maniera che anche il sarto lo possa sentire, spacciando il tutto per una conversazione per coordinarsi con le compagne di missione. Ha annunciato prima la sua tecnica mentre il sarto la subiva, il tutto fa parte di un gioco mentale che lo Hyuga ha già avviato per entrare in quella testa malata del criminale che stanno affrontando. Ha già subito gli effetti di accecamento e sicuramente non vorrà ripetere l'esperienza. L'idea è proprio spingerlo a coprirsi preventivamente il viso, sbilanciando ed esponendolo alle vere intenzioni di Nobu. Scatterebbe subito in avanti a ricoprire di nuovo quei dieci metri che li separano. Lo fa in un lampo, decisamente più veloce di prima dato che ora sta correndo in avanti. Una successione di passi che iniziano con il destro e, considerando la velocità, dovrebbero ripetersi massimo due volte. Esegue i sigilli, proprio ad avvalorare quel tarlo che ha iniettato nella testa del sarto, come a confermare che sta usando quella tecnica che ha annunciato ma non in maniera così plateale, quasi un scivolone, come se non fosse rivolto alla volta del sarto. I sigilli che si ripetono tuttavia sono altri: drago, bue e tigre e, arrivato a distanza di ingaggio, ecco che allungherebbe la mano destra proprio per entrare almeno in un raggio di un metro dal sarto, anche di più se possibile con lo slancio in avanti. Il byakugan si concentra sui movimenti del corpo e del sistema circolatorio, su tutte quelle fibre muscolari che un esperto di taijutsu come lui, sa riconoscere. Cerca di prevedere i movimenti che può fare proprio per correggere la distanza da coprire in quello slancio e, a portata, ecco che dal palmo aperto, verrebbe rapidamente creata una sfera d'acqua, d'apprima l'involucro esterno, cella, e subito dopo il contenuto, andando a completare la tecnica della prigione acquatica. [1/4 schivata - 1/4 movimento - 2/4 prigione acquatica][byakugan II][Chakra 24/50][Equip come descritto] La prima costretta a reagire è Saigo. Lo scenario raccapricciante che l'ha tenuta bloccata per la fase iniziale del combattimento, mostra delle discordanze che possono facilmente farle intendere di essere preda di un'illusione. Le congetture sono tante e tutte valide... Ma quella di restare ferma è una scommessa bella e buona. Psicologia diretta e psicologia inversa si scontrano. E' difficile dire chi sia veramente quello furbo dei due... se colei che aspettava di esser colpita da angolazione differente, o se colui che magari lo ha previsto. Chi lo sa... sta di fatto che la scelta di Saigo è comunque quella di optare per l'incasso. Rischioso, invero... ma potenzialmente efficace. Cerca di chiudersi a riccio e limitare i danni, ma il suo nemico è -veramente veramente- veloce. Quanto basta per spezzare la sua guardia prima anche si concretizzi realmente e [SBAM!] piantarle un poderoso pugno proprio alla bocca dello stomaco. Il tempo sembra quasi rallentare per qualche istante. La mano piccina del ragazzino affonda per un centimetro o poco più nelle carni di lei, seppur senza perforarle. Il corpo ne risentirà inevitabilmente... la forza di quella manina si scarica completamente sul busto della rappresentante della Shinsengumi, che in breve tempo sentirà il gusto ferroso del sangue in bocca. Un piccolo rivoletto le scapperà persino dalle labbra, mentre anche la possibilità di respirare viene meno per qualche istante. Indietreggia di un paio di metri, sbalzata dalla violenza del colpo. Per qualche istante la vista le si appannerà, mentre nella sua mente si farà largo la consapevolezza che, da questo momento in avanti, dovrà ben ponderare gli sforzi fisici che chiederà al proprio corpo. Le sue prestazioni sono parzialmente compromesse. [-30 PS Saigo] Se non altro aveva ragione! Il danno improvviso comporta un brusco ritorno alla realtà. Per quanto potente e furbo sia, il loro obiettivo ha troppe cose di cui tener conto... quindi finirà inevitabilmente per perdere il grip sulla propria illusione. Prima di dedicarci ad altro, però, scopriamo prima cosa succede agli altri due. Shizuka deve difendersi dall'avvento di uno dei ragazzini. Nello specifico, si tratta di quello con le prestazioni fisiche più alte di tutti. Il più forte e il più veloce, tuttavia è privo di armi o trucchetti. Il suo scatto è in grado di mettere in difficoltà persino una donna veloce come la Kokketsu, che potrà rivedere nel suo bersaglio un degno rivale in velocità. Cerca di schivare il proprio nemico, allontanandosi verso le proprie ore otto, così da guadagnare spazio per la successiva offensiva, ma quel pugno la prende di striscio alla spalla destra. Non riesce a sottrarsi interamente all'offensiva, e il movimento leggermente indietreggiato le permette di ammortizzare l'impatto, ma quelle nocche deformi sul braccio le sentirà eccome. [-10 PS Shizuka] Un bell'ematoma violaceo l'attenderà alla fine della battaglia, ma non c'è da temere. Nessuna delle sue funzioni combattive è stata compromessa. Le ferite sono il sangue della battaglia e dell'avventura. Nessuno può dire di aver combattuto davvero, se non ne subisce neanche una! Ad ogni modo, il dolore per la botta subita non è neanche sufficiente per impedirle di richiamare ancora il proprio sangue nero e cercare di intrappolare in una gogna il proprio bersaglio primario: L'abominio suturato. Nessuna resistenza viene opposta. Gola e braccia vengono chiuse in un costrutto limitante ed oppressivo, ma il tutto non eviterà che questo signorino si risvegli. Non ora però... bisogna prima capire cosa succederà a Nobu! Anche il Ryuuzaki deve trovare un modo per evitare l'offesa. Mette a frutto nozioni accademiche e tanto allenamento, optando per una schivata mirata e super efficace. Peccato che anche per lui queste marionette di carne risulteranno essere sorprendentemente veloci. Troppo, per essere i corpi di semplici ragazzine di età non superiore ai quindici anni. Con tutta probabilità sono le modifiche apportate dal signor Shimura a donar loro queste portentose prestazioni fisiche... Ad ogni modo, la sua schivata verso la propria sinistra è sufficiente per evitare l'assalto alle gambe, ma non per evitare la sferzata orizzontale con quel braccio affilato. Il motivo è semplice... la prima ragazzina ha dovuto piantarsi sul posto per ruotare sul piede destro, invece la seconda... beh quella, come accennato, ha proseguito il suo rapidissimo volo orizzontale senza troppe difficoltà, vanificando i primi attimi della schivata dello Hyuga. Il Byakugan gli permetterà di notare come tutta quella lama sia intrisa di Chakra. Non solo all'esterno, ma proprio all'interno sembra esser dotata di un vero e proprio sistema circolatorio... come se fosse concretamente parte di quel corpo. Ad ogni modo, la lama raggiunge il braccio destro di Nobu ad altezza di bicipite e tricipite, e qui affonda con triste facilità nel vestiario. Il Chakra apre letteralmente una via tra gli atomi di un materiale che a stento riesce ad opporsi a quest'arte shinobi. Non perchè sia di scarsa qualità, ma perchè quell'arto sembra esser stato progettato appositamente per bypassare anche i materiali più resistenti. Inevitabilmente, seppur per pochissimi istanti, la lama riuscirà a raggiungere le carni di Nobu, segnando un taglio di circa cinque centimetri proprio a metà altezza del bicipite. [-10 PS Nobu] Non sarà grave a tal punto da inibire le funzioni motorie del braccio, poichè l'allontanamento gli ha permesso di limitare al massimo la penetrazione della lama nella carne. Tuttavia una fitta di dolore gli arriverà al cervello come una stoccata, e il calore del sangue inizierà a diffondersi al di sotto dell'armatura nera. La sua offensiva, in ogni caso, non si arresta. Annuncia una tattica ad alta voce, che per assurdo sembra essere veramente presa in considerazione dal Sarto. La soluzione a quell'ipotetico Flash? Beh... semplice. Cercare di pararlo con qualcosa di più ampio delle semplici mani... e di più alto valore. Due dei cinque bambini agonizzanti vengono affiancati e posti tra se e lo Hyuga, così che possano fungere da barriera contro la luce. Nel mentre un paio di passi indietro son compiuti per mettere un po' di spazio tra se e il nemico. Come detto... non è un grande fan del combattimento corpo a corpo! Da questo ne deriva che la corsa sfrenata di Nobu si arresterà su un obiettivo differente da quello che aveva ipotizzato inizialmente. Il suo chakra vien richiamato e la prigione acquatica materializzata. Però... attorno ad uno dei due bambini-scudo. L'altro vien sbalzato via, mentre lo Hyuga potrà vantare un prigioniero muto e agonizzante. <Stava andando tutto così bene, dannazione...> borbotta, mantenendo sempre quella sua attitudine da dottorello patetico. <NOUMU! ANDIAMO!> L'urlo è proprio alla volta dell'abominio. Quell'abominio di cui Shizuka ha una paura maledetta. Tuttavia, prima che il richiamo del padrone abbia effetto, la scena vien nuovamente sconquassata dall'intervento di una Saigo ripresa e agguerrita. Dall'oceano si levano quattro getti d'acqua, plasmati sotto forma di mani e con l'intento di bloccare le quattro marionette di carne di Shimura. La prima mano schizza verso il nemico di Shizuka: si avvinghia alla sua gamba e la tira appena, facendogli perdere l'equilibrio e sbattendolo momentaneamente al suolo. Le sue possenti braccia, tuttavia, gli permettono di aggrapparsi alla roccia con una presa maledettamente salda. Spostarlo da lì non sarà facile. Allo stesso modo, una mano agguanterà il suo bersaglio primario, immobilizzandolo ad appena due metri da se, ed altre due voleranno verso i nemici di Nobu. Qui qualcosa non va come previsto. La Taijutser che doveva riprendere l'equilibrio non fa in tempo a rimportarsi eretta che la mano d'acqua la raggiunge e la blocca. Invece quella con il braccio lama sembra essere decisamente più agguerrita e la sua reazione finalizzata all'inseguimento di Nobu è maledettamente veloce. Appena tocca terra, infatti, si da nuovamente uno slancio verso il nemico, che tuttavia ora è di spalle e intento a mantenere una prigione acquatica! Lo slancio fa si che la quarta mano d'acqua di Saigo si infranga al suolo in uno [Splash], inoltre proietta la ragazzina a gran velocità verso lo Hyuga. Durante il volo inizierà a piroettare su se stessa con la lama rivolta verso la schiena del ragazzo e perpendicolare al suolo. In poche parole... gli sta arrivando alle spalle una velocissima sega circolare che viaggia a poco più di un metro da terra. Potrà avvedersene, grazie alla propria visione periferica... tuttavia il suo Byakugan non è ancora al piccolo delle sue prestazioni... per questo motivo, quando ormai la minaccia sarà direttamente alle sue spalle, il punto cieco di quella visione si farà sentire. Per continuare a seguirla, dovrà ruotare il capo. [Difesa 2/4 Nobu]. Intanto, non troppo lontano da loro, l'abominio sente il proprio nome. A quel richiamo il cuore batte una volta. Una seconda volta. La terza è talmente poderosa da poter essere udita anche da Shizuka, a quella grande distanza... E in men che non si dica, Noumu è sveglio. Spalanca le palpebre, mentre il quarto battito cardiaco causa un aumento della muscolatura di quasi tre volte il suo volume originale. Dura solo per un istante, prima di tornare alla sua abominevole forma snella... ma grazie a quel momento, i legacci che lo tenevano attaccato al lettino sono ufficialmente andati via. In gogna, certo, ma in piedi... apre gli occhi proprio fissando Shizuka. Quelle palpebre hanno molto da offrire. Come un sipario che si apre e mostra i segreti del proprio paloscenico. Ad attendere i nostri eroi c'è una pupilla sinistra perlacea, inconfondibile per ciascuno di loro, e una pupilla destra rossa con tre macchie nere... Quello sguardo è totalmente rivolto a Shizuka. Il contatto visivo è inevitabile e l'altra, seppur anche solo per un istante, potrà avvertire un terribilissimo brivido percorrerle la schiena per tutta la sua lunghezza.[Noumu 1/1 - Marionette 4/4 - Bambini 5/5]
Il dolore. Il sangue. Sensazioni che non provava da molto, moltissimo tempo e che soprattutto non ha mai provato all’interno di quel suo mondo, l’isola protetta, ciò che l’aveva salvata. Non è solita farsi trascinare dai sentimenti ma ora un pochino di ira la sta sentendo montare. Istintivamente la mano destra va al petto e si rende finalmente conto, osservando lucidamente la situazione, che tutto sta per volgere al peggio, non ci sono piani sta tutto sfuggendo al suo controllo. Ha bisogno di tempo per pensare quindi eccola cercare nuovamente di flettere le gambe. Il piede destro si alza da terra mentre il sinistro resta poggiato solo grazie alla PUNTA. Un movimento in senso orario delle spalle da il via a quella specie di piroetta che le permette di voltarsi e dare momentaneamente le spalle ai nemici, chiede il massimo al suo corpo malridotto e piegando il ginocchio cercherebbe di effettuare il primo piccolo scatto, evitando di piegare troppo il busto in avanti per non peggiorare quella che, può scommetterci, è già una situazione critica. Fa così male. Sputa a terra sangue e saliva correndo per quei cinque metri. Arrivata, senza mai mollare la presa su quei pilastri d’acqua su con cui ferma tre delle quattro marionette, si volterebbe nuovamente verso i nemici per non avere sorprese. A questo punto andrebbe a concentrarsi sul chakra intorno a lei attingendo nuovamente all’oceano che circonda il luogo permettendosi però di urlare ai compagni <NOBU A 20 POLDO DA ME MASSIMO> unità di misura ai più sconosciuti, la fortuna di andare in missione con il proprio coinquilino è proprio quella di usare segnare unici <SHIZUKA, TU HAI GIA’ VISTO, MUOVITI!> è il secondo urlo verso la compagna. Senza ulteriori distrazioni, poggiando a terra il palmo destro, cercherebbe di andare semplicemente ad espandere il proprio flusso tornando a connettersi con quel mondo per far sì che l’oceano aumenti, aumenti e ancora andando ad invadere il terreno riempiendo ogni singolo luogo, l’acqua monta ancora e ancora un po’ come la sua nausea fino a poco prima e mentre il livello dell’acqua aumenta in contemporanea il terreno vorrebbe riempirsi di micro forellini che permetteranno quindi al liquido di venire in superfice e puntare a raggiungere le nuvole sopra alla loro testa. Mentre quindi l’acqua vorrebbe conquistare il luogo lei andrebbe solamente ad estrarre dalla taschina interna un tonico recupera chakra così da andare ad ingoiarlo e masticarlo, almeno su un fronte può cercare di aumentare la sua resistenza ed energia, per il fisico, beh era preparata a ferite superficiali di certo non a quello che è capitato. <Credo sia un genjuster e anche potente>Solo a quel punto se tutto fosse andato per il verso giusto si prenderebbe il tempo di mettere a conoscenza i suoi compagni delle informazioni[2 tonici recupera chk][1 spray][guanto tecnologico][4 rotoli tecnologici lvl 1: - Disco Roccioso -Soffio -Decapitazione Terrestre -Corrente ascensionale][1 rotolo lvl2: paramento terrestre][cristalli d’acqua, schegge di vento, frammenti di terra][chk 44/60][1/4 scatto indietro 5 mt][2/4 allagamento][mantenimento presa acquatica][1/4 tonico recupera chk] [Sartoria Shimura - Mondo Parallelo] E' sempre stata veloce, velocissima, eppure questa volta non è sufficiente, quel cadavere pare essere in grado di eguagliarla quasi, tanto da colpirla di striscio sul braccio e causarle del dolore che tuttavia non le impedisce di proseguire in quel piano. Quel tocco, seppur non così violento, però è il primo che spezza le difese della Kokketsu che fino ad ora era rimasta intonsa durante ogni missione. Questo non fa altro che aumentare i suoi timori, le sue paure nei confronti di quell'obrobrio che ancora pare domato. Lo imbriglia nella propria gogna, non vuole assolutamente vederlo muoversi, anche se purtroppo questo non avviene. Non capisce bene perchè Saigo venga colpita e non provi nemmeno a schivare, vede Nobu incassare quel taglio, ma poi la voce del genetista si fa largo nella stanza risvegliando quel mostro. Lei è proprio lì innanzi a lui quando questo accade, preoccupata di tenerlo fermo gli occhi verdi si specchiano in quelli di quel frankestein shinobistico. Bicromia, è il primo pensiero, poi si avvede delle caratteristiche del singolo iride: la ragazzina li conosce entrambi, un Byakugan molto simile a quello del nonno Tenjiro e uno sharingan, però molto più complesso di quelli che ha visto su Yasuhiko, ben tre gocce nere macchiano quel mare rosso sangue. Un brivido le percorre la schiena, è troppo vicina e lui è troppo forte, deve mettersi al riparo e non deve fissarlo troppo. L'idea sarebbe quella di scattare indietro, in barba la gogna e il blocco che andrà perduto. La direzione da intraprendere però le viene suggerita indirettamente da Saigo, che le fa intuire che andrà di nuovo a usare quella tecnica di allagamento totale usata durante la loro prima missione insieme. La rosata non dista poi molto, piegando le ginocchia e voltandosi in di lei direzione andrebbe a sfruttare nuovamente quella sua velocità che ora spera sia fondamentale per salvarsi la pellaccia. Scatterebbe quindi in direzione della compagna di team, così da evitare le conseguenze che ci saranno di li a poco, quelle ali che restano abbastanza stabili nonostante i passi veloci. Se fosse riuscita ad affiancarsi all'altra, sul lato destro di ella, avrebbe scorto quel rivolo di sangue fuoriuscito dalle labbra, campanello di allarme non ancora critico che risveglia in lei anche l'altra parte del suo essere, quello di medico. Però non ha scordato il suo principale proposito ora, e il fatto che quell'innata sia ancora attiva la rende sempre più nervosa, aggressiva quasi. << Il mostro ha due tecniche oculari >> Informa i compagni, non specifica quali siano le sue tecniche ma il mondo ninja sa quali siano le maggiori e non crede sia necessario spiegarlo ora. Alzerebbe l'arto destro in direzione del Sarto, la mano sinistra andrebbe a sostenerlo con una salda presa in prossimità del polso. Cercherebbe quindi di concentrare il proprio Chakra di tipo Suiton all'interno del proprio braccio destro, lasciando che questo diventi di un colore quasi bianco, eccezion fatta forse per l'avambraccio ricoperto dal sangue nero, che tenderebbe a un grigio chiaro. Se fosse riuscita a caricare quella abilità l'avrebbe poi direzionata proprio contro il genetista. Vuole ferirlo, fargli del male ora che ha difficoltà nei movimento perchè il di lei costrutto ancora gli impedisce di camminare come vorrebbe. [Se Chakra 34/50 -> 5 per cannone d'acqua][Se PV 79/100 -> 2 per mantenimento Joo no Tsubasa; - 10PV per attacco avversario][Porta oggetti: tonico recupero Chakra x2; Tonico salute x1; Auricolare x1][1/4 scatto; 2/4 Cannone acquatico][Ninjutsu 115][Agilità 80]Saigo usa Tonico recupero chakra!
Scarso e a quanto pare viscido e sfuggente come uno scarafaggio. Si ritrova con la prigione acquatica attorno a una di quegli scudi umani a sua volta intrappolata. Non si aspettava che quella lama arrivasse al bersaglio e sopratutto non si aspettava che trovasse la sua carne. Sente il bruciore nella spalla e il sangue cominciare a sgorgargli sui tessuti dell'armatura nascosta da quella lama intrisa di chakra. Non è lei il suo bersaglio ma chiaramente gestire lei che lo insegue e cercare di acchiappare quel ratto con i suoi scudi umani, non è affatto facile. Vede tutto quello che sta succedendo nel campo di battaglia, così come si rende conto che qualcosa non va alle proprie spalle, voltando il capo al fine di mantenere nel proprio raggio visivo esteso sia la tizia con il braccio lama che il sarto che si è allontanato da lui di qualche metro, sufficienti a sfuggirgli da quella presa. La vede arrivare e neanche il tempo di voltarsi del tutto che si lancia di nuovo addosso a lui < Minchia oh, neanche le milf che mi scrivono su Ninjagram sono così affamate. E mollami un pò!> lo dice voltandosi con il busto proprio a intercettarla, apponendo quello scudo umano, che ora è il suo scudo, tra la lama e se stesso, lasciandole incontrare la resistenza dell'acqua e poi del corpo. Non appena con quella vista vede l'arto metallico approcciarsi alla prima resistenza dell'acqua, ecco che Nobu flette le ginocchia, intento a saltare oltre l'ostacolo che è la sua stessa prigione acquatica e la nemica che si sta lanciando a velocità pazza contro di lui. Il salto è un elegante front flip, abusando della sua agilità per saltare ben oltre quello normalmente consentito, anche più in alto della ragazzina e della possibile gittata che ha con quell'arma. Appena si trova esattamente sopra il suo scudo, ecco che rilascia la tecnica della prigione, in modo che quella lama si scagli contro la carne morta e, preferibilmente, si incastri li dove ci sono organi e ossa. Al momento dell'atterraggio ecco che non starebbe lì impalato ma cercherebbe di mettere qualche metro di distanza tra lui e i nemici, sostanzialmente riunendosi alle compagne, rimanendo comunque in fronte alle due dato che, lui se l'è cavata con un taglio al braccio, fossero state loro due probabilmente l'arto sarebbe bello che reciso. Un salto all'indietro. <è inutile usare tecniche a bersaglio singolo, ha degli scudi. Cerchiamo di sopraffarlo ad area!> suggerisce alle due, avendo come risposta un messaggio criptico da Saigo che si trova a dieci metri alle sue spalle ora che si è allontanata. Si gira solo per averla nel campo visivo. Che sia un Genjutsu? No il chakra sta confluendo da un altra parte e una rapida occhiata gli dovrebbe consentire di vedere quello stesso chakra cominciare a emergere, come falle in quel mondo alternativo, in rapido aumento. < Prima o dopo che ha cagato? > poco importa, considerando che Poldo è un vitello da circa mezzo metro, dieci metri? Dovrebbe esserci circa. Shizuka spara due cannoni che in confronto, quelli che sa fare lui sembrano i wurstel dell'aia, mentre i suoi sono quelli che servono all'Oktoberfest. Giusto perchè le dimensioni CONTANO. Suiton, Suiton. Idea che si accende nella mente di Nobu, elastica, pronta ad adattarsi a queste evenienze e così, ecco che si china appena, con la destra che si estende verso quell'acqua che ormai si sta accumulando e che è destinata ad aumentare a quanto pare. Richiama ancora il chakra Raiton ma questa volta un abilità dalla libera espressione che gli permette di liberare la propria creativita. Ecco che dalla mano viene generata quella che è una scarica elettrica. Viene generata a forma di spada, proprio a richiamare la spada di Damocle, con l'idea che è arrivato il momento di cadere sulle loro teste. La scintilla dovrebbe entrare in contatto con il chakra acquatico della tecnica di Saigo, propagandosi per essa, creando una reazione tra due elementi, aumentando teoricamente i danni sia della tecnica della Manami, che quelli del Ryuzaki. [2/4 Schivata- 2/4 manipolazione del raiton][byakugan II][Chakra 15/50][Equip come descritto]
Giocata dal 12/10/2022 19:35 al 13/10/2022 00:26 nella chat "Piazza Centrale [Oto]"
La situazione è tragica, invero. Gli ostacoli sul campo diventano sempre maggiori, ma i nostri Shinobi non sembrano essere intenzionati ad arrendersi. Saigo, provata dal colpo subito, cerca di fare appello alle forze che le restano in corpo. Si volta e cerca di macinare quei cinque metri alle sue spalle, così da portarsi nella posizione opportuna e dare sfoggio della potenza del proprio clan. Si inchina e poggia la mano per terra. Il busto le fa male ed ogni movimento troppo spinto le causa delle fitte spezza fiato non indifferenti. Tuttavia, seppur nella sua mente inizi a farsi largo la consapevolezza che qualche costola potrebbe essersi incrinata, questo non le impedirà di dare fondo a tutto il proprio chakra e cercare di inondare la dimensione da lei stessa creata poco prima. L'acqua buca il limitare della barriera dimensionale, così che il livello cominci ad innalzarsi sempre più. Centimetro dopo centimetro, tutta la dimensione si trasforma da trespolo in acquario, eccezion fatta per una piccola cupola di dieci metri di raggio di cui Saigo è il centro. Questa tecnica ha l'obiettivo di bloccare sott'acqua i propri obiettivi e ritagliarsi uno spazio di manovra più efficace, ma scopriremo quanto questo avrà effetto. Dapprima cerchiamo di capire come Nobu e Shizuka hanno intenzione di reagire agli ordini della Otsutsuki. Nobu è minacciato ad una fan sfegatata che, a quanto pare, vuole lasciagli una dedica d'amore sulla schiena. Quella trottola letale si avvicina a gran velocità, ma nonostante ciò Nobu riuscirà a seguirla semplicemente ruotando il capo. Saggiamente, non lascia che questa possa uscire dal suo campo visivo... e per tale motivo la reazione può essere immediata. Rapido ruota su se stesso, portando la prigione acquatica a frapporsi tra se e l'avversaria. Lo schianto tra la marionetta e il bambino prigioniero è inevitabile... e anche se la barriera non avrebbe retto a prescindere una tale violenza, Nobu decide addirittura di annullarla volontariamente, così da essere certo al 100% che il nemico si sarebbe schiantato sul bambino prigioniero e vi si sarebbe ingarbugliato. Con un balzo elegante e oltremodo agile, Nobu riesce a portarsi in salvo, ma quello che accade sotto i suoi occhi è terrificante. La ragazzina piroettante letteralmente taglia in due metà colui che fino a pochi istanti prima era un prigioniero. Gli altri bambini utilizzati come scudi umani non possono sapere cosa sia successo, visto che sono agonizzanti per il dolore procurato da quel chakra sottocutaneo simile a dei parassiti. Tuttavia a tutti gli altri presenti sarà chiaro: uno dei prigionieri è stato deliberatamente fatto tagliare a metà e le sue interiora ora si riversano sulla pavimentazione rocciosa. Ormai il povero angelo ha lasciato queste terre. Il Sarto strabuzza gli occhi per un attimo, mentre gli occhiali gli cascano un attimo sulla punta del naso. <Ma... Ma... MA CHE RAZZA DI DEMONE SEI?!> Parla lui... <ERA MATERIA PRIMA DI ALTISSIMA QUALITA'! NON PUOI SPRECARLA COSI'! CI HO MESSO MESI A PROCURARMELA!> Per lui è merce. Nulla di più. Tuttavia c'è qualcosa che dovrebbe far scattare in Nobu un campanello d'allarme. Era materia prima. Inutilizzata. Infatti i prigionieri, come hanno potuto notare appena scesi nella cantina, non riportano chissà quante suture sul corpo. Sono semplicemente legati e le loro bocche cucite per non farli gridare. Ora... chi sia il vero demone è da decidere, ma sta di fatto che con questo gesto, Nobu vede volar via una piccola porzione dell'esito positivo della missione. Uno dei prigionieri è morto. [Bambini 4/5] E' stato tratto in inganno dal Sarto? Oppure è stata Saigo, urlando di non aver pietà perchè erano tutti morti, a lanciare ai propri compagni l'esca più letale di sempre? Sta di fatto che Shizuka non potrà far altro che eseguire gli ordini e porre il carico da cento su questo parziale fallimento. Dopo un rapido riposizionamento, per non rientrare negli effetti della tecnica di Saigo, la giovane Kokketsu punta il proprio arto verso il Sarto e i suoi scudi umani, che nel mentre si sono riposizionati per assumere una conformazione regolare attorno al loro padrone. La struttura del braccio in questione muta, riempiendosi dell'elemento desiderato, fino a quando una cannonata d'acqua di dimensioni considerevoli viene lanciata alla volta del nemico. Ovviamente una tecnica di così alto potenziale e di portata così ampia, non poteva sperare di arrivare al Sarto senza intercettare i prigionieri orbitanti. La cannonata, infatti, impatta proprio su uno di questi con conseguenze disastrose. Troppo giovane e non allenato, il prigioniero, per reggere ad un colpo lanciato con il chiaro intento di nuocere. Quelle piccole ossicine, magari già provate dagli esperimenti del Sarto o da malattie congenite che accomunano tutti questi prigionieri, non potranno resistere all'impatto e in più punti si frattureranno aggiungendo dolore al dolore. Il trauma è talmente forte da forzare il prigioniero ad urlare nonostante i punti di sutura sulla bocca. Le labbra iniziano a cedere e sanguinare, strappate dai punti di sutura, mentre piccoli spiragli si aprono per lasciar scappare quelle urla strazianti. Tuttavia, la violenza del colpo è tale da scagliare via il piccolo e farlo piombare giù dalla sporgenza rocciosa. <MA COSA DIAVOLO SIETE?? SIETE DAVVERO DISPOSTI A PAGARE UN PREZZO COSI' ALTO?> Un costo che non comprende. E' sadico, ma non stupido. Sa quanto, di solito, le persone normali danno valore alla Vita. Vedere i suoi scudi essere svalutati in maniera così noncurante, lo spiazza. Abbastanza da ignorare, in prima battuta il sopraggiungere dell'acqua di Saigo. Acqua che finalmente sortisce i propri effetti e che inizia ad essere troppa per poter essere gestita con semplicità. Il sarto se ne avvede, seppur in ritardo, e cerca di porvi rimedio come meglio può. <Dannazione!!> Ancora due mezzi sigilli e un quantitativo spropositato di Chakra viene rilasciato dalle mani. Questa volta, però non raggiunge nessun bersaglio. Semplicemente decine e decine di fili di chakra inizieranno a vorticare attorno al Sarto racchiudendolo in una sorta di gomitolo, frenetico e turbinante, all'interno del quale l'acqua non riesce ad entrare. Si tratta di una sfera di appena due metri di diametro, dove appunto i suoi scudi umani non possono raggiungerlo. Loro vengono investiti dalla marea ed un destino infelice li attenderà a breve, assieme alle marionette anch'esse ormai sommerse. Nobu si prepara a scaricare il proprio chakra del fulmine nell'acqua, ma all'appello manca ancora una pedina: L'Abominio. Nonostante sia immerso nell'acqua, questa creatura non sembra fare una piega. Sposta lo sguardo da Shizuka a Saigo, identificandola contemporaneamente sia come l'artefice del Jutsu annegante, sia come il bersaglio in condizioni di salute peggiori. Inclina appena il capo di lato, dopo averla scrutata per qualche istante, e con ancora collo e polsi bloccati in una gogna, eccolo inclinare il busto e mettersi nella posizione di partenza degli scattisti. Pochi istanti... e all'improvviso la muscolatura dei suoi arti inferiori esplode, raddoppiando il proprio volume nell'esatto momento in cui il frenetico scatto verso Saigo ha inizio. La sua velocità è folle. Esagerata. A tal punto da sembrar non risentire affatto del rallentamento dato dall'immersione in acqua. Nel momento in cui Nobu genererà la lama di fulmine e cercherà di immergerla in acqua, esattamente al proprio fianco vedrà il muro d'acqua essere letteralmente sfondato dal nemico in corsa. Una corsa che, una volta privata dell'impedimento idrico, renderà chiaro a Saigo quanto effettivamente veloce il bersaglio sia. In un battito di palpebre l'Abominio sarà di fronte a lei e avrà già piantato il piede destro a terra. Con il secondo battito di ciglia lo vedrà ruotare su se stesso pesantemente sbilanciato e con la gamba sinistra tesa, nel tentativo di sferrarle una tallonata ad altezza della spalla potente abbastanza da sortire effetti che non vorremmo neanche immaginare. Saigo dovrà difendersi nel brevissimo tempo che ha a disposizione, consapevole di essere in una posizione tatticamente scomoda per i movimenti elusivi e di essere già fisicamente compromessa dal colpo subito poco prima. [Difesa 1/4 Saigo - Azionerà solo la difesa] E' in momenti come questo che il lavoro di squadra diventa fondamentale, se si vuol tornare a casa tutti vivi! Ad ogni modo, la lama elettrica di Nobu fa il suo porco lavoro. Certo... non è forte abbastanza da elettrificare una mole così elevata d'acqua in maniera letale. Ma chi vi è immerso ne verrà decisamente stordito. Il risultato finale è che i tre prigionieri rimanenti e le quattro marionette sono immersi in acqua e storditi. Impossibilitati a reagire e probabilmente prossimi allo svenimento. Il Sarto è rinchiuso in una barriera di Chakra dentro la quale l'acqua non riesce a filtrare, ma pare che il suo mantenimento richieda concentrazione e costanza... quindi l'unico ostacolo su cui concentrarsi effettivamente è, paradossalmente, proprio il più grosso. L'Abominio. [Iniziativa Libera Nobu e Shizuka][Noumu 1/1 - Marionette 4/4 - Bambini 3/5]
All’urlo di Shizuka, che se la prende con lei si limita quasi a sbuffare <è ciò che ho visto> replica in sua direzione <e presto comunque lo saranno se non sistemiamo il bastardo> a quale bastardo si riferisca non è troppo chiaro ma andiamo avanti. Nemmeno il tempo di creare il suo personale acquario che il maledetto più grosso decide di mostrare tutta la sua potenza. Lei conosce fin troppo l’abilità della sua tecnica per non impallidire e farsela quasi letteralmente addosso quando lo vede scattare. Non ha speranze. Questo è il primo pensiero che viene prontamente sostituito dalla consapevolezza di essere sempre pronta, ha ancora qualche asso nella manica. Eppure spaventata, intimorita non riesce a far altro che urlare <NOBU> aiutami, aiutaci, salvati nemmeno lei sa cosa significhi il suo nome. Sembra tornata indietro nel tempo “fuji!” lo stesso urlo cambia solo il nome e per quanto la situazione sia decisamente differente è comunque spaventata e in pericolo. Certo non ha a che fare con delle bestie ma soprattutto sono passati dieci maledetti anni non resterà immobile nel panico. Le parole di Matono sono uno stimolo abbastanza forte da farla reagire e l’urlo di Shizuka sembra arrivare contemporaneamente al suo, anche questo dona nuova lucidità alla sua mente, oltre al dolore, oltre alla difficoltà. Troppo debole per usare le sue illusioni non le resta che continuare a sfruttare il campo di gioco quindi eccola far scivolare il primo rotolo nella carica del suo guanto ancora nascosto. Punta la mano verso il terreno andando a comporre il sigillo di attivazione unendo così l’indice ed il mignolo. A questo punto il guanto andrebbe a fare il suo lavoro permettendole di attivare la tecnica. Il chakra della batteria all’interno di quel guanto andrebbe semplicemente a ricoprirle i piedi permettendole quindi di iniziare a scendere velocemente nel terreno <COPRITEMI> si limiterebbe ad urlare durante la discesa. La fortuna del rotolo è anche che la sua concentrazione deve essere minima, fa tutto lui in effetti, non serve sforzarsi di ignorare il dolore, lascia solo che il chakra l’aiuti e la faccia scendere velocemente in quel buco scavato sotto al terreno. Se fosse riuscita ad evitare il colpo quindi a questo punto si muoverebbe, sempre con il chakra del rotolo, nel terreno scavando a mani ricoperte solo di energia per arrivare sotto alla posizione del suo bersaglio, a questo punto andrebbe a risalire cercando poi di agguantare le gambe del nemico, mentre quindi lei tenterebbe di risalire il corpo avversario vorrebbe essere tirato giù, per poi semplicemente uscire sfruttando ancora una volta il potere di quella tecnica. Se fosse riuscita quindi a questo punto, vedendo anche l’operato di Shizuka prenderebbe coraggio. Sta facendo qualcosa di estremamente rischioso ma deve provarci <tenetelo fermo il più a lungo possibile!> le uniche indicazioni che vorrebbe dare mentre la mano sinistra, flettendo le gambe, vorrebbe portarsi sul petto di quel coso gigantesco, oltre alla gogna. Rischioso ma ci deve tentare per il bene di tutti. A questo punto andrebbe a comporre con la mano destra il mezzo sigillo di capra, drago e bue, il tutto tentando semplicemente di far convogliare il suo chakra verso il petto avversario, qui cercherebbe di legarsi al suo sistema linfatico andando a sovrastimarlo e cercando quindi di iniziare a farlo sudare con prepotenza, cerca semplicemente di privarlo di ogni liquido lasciando che quelle piccole goccioline possano unirsi al mare della sua dimensione. Quell’acquario che si nutre dei liquidi altrui. Sa perfettamente quanto sia rischioso restare lì, vicina al nemico ma sa anche che non avrà mai una migliore opportunità per farlo. I suoi compagni devono coprirla, permetterle di restare lì, immobile e concentrata in quell’operazione. [1 tonico recupera chk][1 spray][guanto tecnologico][3 rotoli tecnologici lvl 1: - Disco Roccioso -Soffio - Corrente ascensionale][1 rotolo lvl2: paramento terrestre][cristalli d’acqua, schegge di vento, frammenti di terra][chk 28/60][2/4 decapitazione terrestre][2/4 disidratazione][mantenimento allegamento] Vede tutto, quelle budella spargersi e tingere quella dimensione di sangue, quel corpo dividersi in due moncherini, tanto che si sta chiedendo se quella lama sia una delle spade leggendarie impiantate nel corpo di una vittima, considerando che ha smembrato un corpo in due e tagliato addirittura il kevlar e la sua pelle, con quel brucione che glielo ricorda ancora nel braccio. Sente pure il commento di quel pazzo criminale che guidica lui e gli altri. Ringhia, digrignando i denti. < Sta zitto figlio di puttana e muori folgorato nel tuo piscio! > risponde in un battibaleno quando genera quella lama di tuono che si mischia all'acqua, costringendolo però ad assumere quell'ultima misura difensiva. La vede formarsi tra quei commenti altisonanti che fa a loro e solo alla generazione nota come quella fonte di chakra apparentemente infinita sta continuando a calare e ad arrivare alla sua conclusione. < Saigo, Shizuka, non dategli tregua, è alle streme! Non può continuare ancora per molto a di...! > si ferma, quegli occhi che tutto possono vedere osservano come quella chimera gigante taglia l'acqua peggio di Mosè, caricando niente popò di meno che Saigo. Lo vede sfrecciare, può vedere la morte di Saigo davanti ai suoi occhi. Un altra persona che perisce dinnanzi a lui, un altro compagno, la sua amica più fidata. Ricordi che in un lampo riaffiorano nella mente neanche fosse sotto il più potente dei genjutsu, così limpidi, caldi, rumorosi. Giurerebbe che potrebbe quasi sentire la sabbia di suna sotto le dita dei piedi. Quell'odore di polvere, macerie e sangue. Quel grido lo desta da quell'attimo, da quei traumi riaffiorati, da quegli eventi che lo hanno segnato per sempre, che gli hanno fatto seppellire Ryota in cambio di Nobu. Non è pronto a ucciderlo, la sua missione personale è proprio tornare a essere degno di quel nome e del significato che porta: forza. Proprio ora ha bisogno di Nobu, di quella speranza con la quale si scrive il kanji del suo nome, fede. Cessa immediatamente l'afflusso di chakra Raiton in quella lama e senza pensarci troppo si fionda. Spreme tutta l'essenza che ha in quei muscoli, scattando come non mai con la disperazione in quegli occhi bianchi che solo ora sarebbero visibili anche a Shizuka per la prima volta. < No, SAIGO!! >urla il suo nome, aggrappandosi a quello che è la figura della Manami per lui. Si percepisce paura e disperazione in quel timbro vocale che, nonostante il volume alto, la risolutezza cela malamente quella paura riaffiorare. Non ci pensa su due volte, anzi, non pensa affatto. Passi che si susseguono come quelli di un ghepardo, felini, i più veloci di tutti. Si arresta esattamente come si tira il freno a mano in una macchina, inchioda. Alza le braccia, incrociando gli avambracci proprio sopra di se con quella croce allineata alla propria spalla destra. Flette le ginocchia, intromettendosi in quel colpo mortale. L'intento è di ricevere quel colpo con le braccia, facendolo poi ricadere sulla spalla e defletterlo per terra. Non pensa alla tattica di Shizuka ne a quella di Saigo. Il suo intento è solo uno: salvarla. Se, ed è un grosso se considerando la stazza di Noumu, avesse ancora le braccia utilizzabili, anche abusando dell'adrenalina in corpo in questo momento, cercherebbe di afferrare dal marsupio quello che è il tonico per il chakra, ingerendolo immediatamente dato che si cominciava a sentire spossato, sia per il colpo subito, sia per il sangue perduto ma sopratutto per la grande quantità di chakra spesa fino a questo momento. Se Saigo è salva le basterà tenere quello tsunami attivo per intrappolare il sarto e continuare a farlo chiudere a testuggine in quella sfera che lo sta drenando di chakra, e per Noumu, Shizuka sembra abbastanza incazzata in questo momento. Non è abbastanza lucido per notare quei filamenti di sangue e cosa può fare Saigo dato che, anche se si fossero cordinati, tutto è saltato dal momento che lui l'ha vista quasi perire. Aggrotta le sopracciglia, arrabbiato. Venature che si mostrano al di fuori di quelle del Byakugan. Si strappa la maschera, gettandola in terra con la paura che lascia spazio alla rabbia. < VIENI FUORI! GIURO CHE NON MI FERMERO' FINO A CHE NON AVRO' AFFONDATO I MIEI CANINI NELLA TUA GIUGOLARE E TE L'AVRO' STRAPPATA DAL COLLO!> Ringhia con un aspetto magari alle due sconosciuto ma con la quale Nobu ci è molto familiare, forse il suo aspetto più intimo, quello violento, quello che tiene nascosto e che solo a Nene ha fatto vedere fin ora, il vero motivo per la quale è entrato nella Shinsengumi: liberare quella bestia che gli è cresciuta dentro, con quei demoni del passato che la hanno plasmata in quella persona oscura che dimora dietro il fascino finto che mostra in pubblico. La solità dualità tra speranze di tornare a essere ciò che era, quel buonismo che anche Tenjiro ha provato a tirargli fuori, che si scontra con la dura e nuda realtà dei fatti. Concentrerebbe il chakra raiton ancora una volta, però ora lo fa affluire alle gambe, quelle sono sane, non le ha danneggiate! Lampi di fulmine che scorrono all'interno dei muscoli degli arti inferiori così come elettricità statica che si palesa all'esterno, con qualche scintilla che gli parte dai polpacci e tendini fino a toccare il terreno e disperdersi. Anche volendo non ha bisogno delle mani, anche se, come promesso, sarà costretto ad azzannarlo per ucciderlo. [1/4 movimento - 1/4 tonico - 2/4 Movimento fulmineo][Byakugan II][Chk 15 - 9 (Tecnica & Byakugan) + 20 (Tonico) = 26/50][Equip come descritto]Nobu usa Tonico Curativo!
Nobu usa Tonico recupero chakra!
Saigo usa Rotolo Tecnologico I! (- Disco Roccioso -Soffio -Decapitazione Terrestre -Corrente ascensionale)
[Sartoria Shimura - Mondo Parallelo] Qualcosa non quadra, non ha visto così benequanto successo con la difesa messa in piedi da Nobu ma quando quel cannone si scarica su una delle marionette difensive del Sarto è impossibile non capire. Però è tardi, è ben consapevole di quanta forza lei possa sprigionare ma anche spostando il braccio avrebbe solo investito un altro ragazzo. Le urla strazianti che riescono a varcare la soglia di quella bocca cucita sono senza dubbio qualcosa che si sognerà per i giorni a venire e con la quale dovrà scendere a patti. << AVEVI DETTO CHE ERANO TUTTI MORTI! >> Ad alta voce se la prende in qualche modo con Saigo, quando sa perfettamente che la colpa è solamente sua. Con buona probabilità di lì a breve dovrà anche forse occuparsi dell'anima del defunto che lei stessa ha creato e che forse si sarebbe potuto salvare. Si morde il labbro inferiore ferendosi di nuovo, come se dovesse riattivare la propria innata, quando invece è solo uno sfogo di rabbia, verso se stessa, verso quell'errore commesso che la porta ad essere più Shinobi che medico. Dovrà scegliere anche questo nella vita in effetti, anche se quelle farfalle le stanno offrendo una scappatoia per ogni vita persa. Tuttavia non c'è tempo per battibeccare o per tergiversare, anche perchè mentre lei distruggeva una vita innocente, quel mostro che tanto la spaventava ha deciso di passare al contrattacco. Per quanto la gogna regga, le gambe sono libere e a una velocità allucinante se lo ritrova in quel raggio di dieci metri protetto dalla tempesta. Però non è lei il target delle ire dell'abominio, bensì Saigo, che non si trova per nulla in una posizione favorevole. << SAIGO >> In barba all'educazione da sempre mantenuta, l'ha sempre chiamata Agente Manami ma in questo momento non le è proprio uscito di essere educata. I cricetini si muovono rapidamente, deve fermare quel coso, di nuovo, mantenerlo fermo con quella gogna e magari provare a rallentargli i movimenti degli arti inferiori. Il sigillo del bue nuovamente verrebbe eseguito, di nuovo andrebbe a concentrarsi su collo e braccia del mostro, così da formare sia nella parte superiore che in quella inferiore, una gogna, qualcosa che lo impossibiliti a muovere quanto meno la testa e le braccia come meglio crede. Il sangue nero dovrebbe nuovamente convogliare attorno al corpo di quell'essere spaventoso, attorno ai polsi e al tratto cervicale della colonna, andando poi a chiudersi unendo parte sopra e parte sotto, costringendolo di nuovo forse al solo utilizzo degli arti inferiori. Per la parte inferiore sa che non è molto efficace ma l'unica cosa che può fare è quella di cercare nuovamente di insalamargli gli arti inferiori con dei costrutti. Da quell'aura violacea che la avvolge dovrebbero quindi distaccarsi altri due costrutti, uno dovrebbe prendere la forma di un paio di manette, di dimensioni massime di due metri, che lei vorrebbe far comparire esattamente attorno alle caviglie dell'abominio, così da impedirgli di alzare nuovamente le gambe e calciare qualcun altro come appena fatto. L'altro costrutto invece andrebbe a generarsi appena sopra il capo dell'essere, questa volta dovrebbe prendere la forma di una lancia di sangue nero, un'arma, che tuttavia ancora non può essere utilizzata, ma sicuramente è stata messa in gioco per una ragione. Si sta spingendo molto in là con la creazione e il controllo di quei costrutti, e la fatica si fa sentire soprattutto a livello di concentrazione. << Nessuno ti ha detto che puoi muoverti come ti pare. >> La vocina è rivolta a quell'essere dalla doppia abilità oculare, sempre che riesca in qualche modo a bloccarlo date le capacità del mostro inquestione. Il tono è sicuramente femminile ma è molto aggressivo, in qualche modo vuole attirare la sua attenzione su di se, che sa per certo di essere più resistente della Genjutser. Scudo anche di Saigo oltre che di Kan? Staremo a vedere se l'idea è stata pessima o avrà qualche vantaggio. [Se Chakra 27/50 -> 7 per gogna dell'oppressione][Se PV 77/100 -> 2 per mantenimento Joo no Tsubasa][Porta oggetti: tonico recupero Chakra x2; Tonico salute x1; Auricolare x1][2/4 gogna dell'oppressione; 2/4 creazione costrutti][Ninjutsu 115][Agilità 80] Le lancette del Tempo rintoccano lentamente in quella dimensione alternativa. Piccoli istanti sembrano durare un'eternità per i nostri eroi, dato il peso che hanno sulle loro anime. Frazioni temporali infinitesimali durante le quali si decide la Vita o la Morte. Di chi? Beh tendenzialmente di tutti e tre... visto il potenziale del loro nemico, ma in questo momento è Saigo il principale bersaglio. Un brivido freddo le ripercorrerà la schiena, come se potesse percepire la mano del Tristo Mietitore sulla sua spalla. Cerca di evadere da quell'attacco sprofondando nel terreno, ma quasi immediatamente si farà spazio in lei la consapevolezza che non sarà abbastanza veloce da evitare quel colpo. Un colpo che era mirato alla sua spalla, ma che per colpa della fase di discesa ora rischia di staccarle letteralmente la testa. Per un istante tutto perde significato. Il chakra, il terreno che si sgretola sotto di se, i nemici e i bambini... tutto diventa ovattato per un istante. Soffocato dai ricordi e dall'angoscia... quando ecco che finalmente un'ombra la sovrasta. <...> Per qualche motivo, quel dolore lancinante non c'è. L'impatto contro la sua scatola cranica non c'è... e le basterà alzare lo sguardo per un istante, l'unico a sua disposizione, per riconoscere una schiena oltremodo familiare. E' Nobu! Scaricando il proprio chakra nelle gambe è riuscito a raggiungere velocità sovrumane e ad anticipare l'impatto contro la testa di Saigo. Intromessosi tra i due, pianta i piedi per terra ed incrocia le braccia per incassare il colpo. Dopotutto... si ritiene molto bravo ad incassare, no? Ebbene... quest'oggi la sua teoria verrà messa alla prova. Forte e statuario, accoglie l'impatto con quella tallonata. Un impatto la quale potenza sfugge alla sua comprensione. Non lo avrebbe mai potuto immaginare, ma quel colpo avrebbe -veramente- staccato la testa a Saigo. Nel momento in cui quel tallone impatta contro l'avambraccio, il tonfo rimbomba come quello di una granata [BOOOOM!]. Lo spazio sembra quasi deformarsi per la violenza del clash e il tempo rallentare per una frazione di istante, mentre Nobu potrà percepire benissimo quella violenza scaricarsi completamente sulla sua corazza di kevlar fino a poi raggiungere il braccio. E' una vibrazione violentissima. Abbastanza da renderlo perfettamente consapevole che le ossa del suo avambraccio sono state pesantemente incrinate e che la muscolatura fino alla spalla ha ricevuto un contraccolpo violentissimo.[-30 PV Nobu] Un'onda d'urto attesta lo sbilanciamento del giovane Ryuuzaki, prima che venga letteralmente scagliato via come un proiettile lungo il vettore del calcio. Volerà per metri, senza fermarsi, fino a [SPLASH!] impattare contro un vero e proprio muro d'acqua e sfondarlo. Resterà immerso e sospeso, non troppo distante dal punto in cui è entrato. Sarà leggermente intontito all'inizio, ma nulla di seriamente preoccupante. E' del braccio sinistro che deve preoccuparsi, poichè palesemente compromesso. Sotto i suoi occhi, intanto, le due ragazze fanno del loro meglio per mettere sotto scacco quella creatura diabolica. Il sacrificio di Nobu permette a Saigo di avere salva la vita, ma non solo! La sua discesa nella terra prosegue senza intoppi, così come il tentativo di trascinare nella terra il suo avversario. Avversario che, tuttavia, dimostra ancora una volta di avere capacità e percezioni da non sottovalutare. Quei due occhi, forti di capacità che lo shinobi medio non può neanche comprendere, si muovono freneticamente e seguono tutto il circondario. La totale comprensione dello spazio che lo circonda e la capacità di seguirne i cambiamenti come se fosse un semplice film che scorre a velocità ridotta, rende quelle reazioni già veloci, anche letalmente precise ed accurate. Vede quelle mani di Saigo, infatti. Le segue sia durante la sua traversata terrena, sia nel tentativo di agguantargli le caviglie. Per questo motivo, terminata la piroetta, la gamba sinistra (quella utilizzata per sferrare il calcio, per intenderci) non viene poggiata a terra. Viene mantenuta sollevata e piegata fino quasi a toccare quel busto leggermente sbilanciato verso destra, in maniera tale che Saigo sia in grado di acchiappare solo la caviglia che ancor mantiene il proprio contatto con il suolo. La presa, dunque, è inevitabile solo per metà. Anche Shizuka cerca in qualche modo di impedire i movimenti di Noumu, dapprima generando delle grosse manette destinate a bloccare gli arti inferiori del nemico... ma anche qui, questi costrutti non sono sfuggiti a quelle due abilità oculari e mantenere la gamba alzata gli permette di evitare uno dei due sigilli di sangue. Simultaneamente, intanto, la situazione si fa estremamente più complicata. La prima gogna di sangue di Shizuka si scioglie, liberando collo e arti dell'Abominio, ma un tentativo di rimpiazzarla viene immediatamente messo in atto. Un tentativo che riesce parzialmente, poichè Noumu riuscirà ad evitare che il proprio braccio sinistro venga intrappolato nel costrutto. Nella nuova trappola, quindi, vi saranno solo il collo e il polso destro. Nel frattempo, le azioni di Saigo lo portano a sprofondare nel terreno con la gamba destra, almeno fino a quando con la sinistra non andrà ad imporre la cessazione dell'evento. Si ritroverà, quindi, con la gamba destra quasi totalmente interrata e bloccata, mentre la sinistra, finalmente tornata ad essere un punto d'appoggio, evita che lo sbilanciamento sia eccessivo. La gogna è parzialmente tornata al suo posto, mentre Saigo da fondo alle proprie energie per portarsi a distanza pericolosamente bassa dall'Abominio per poggiargli una mano sul petto e dar sfogo alla propria frustrazione. La contrazione idrica di quel corpo è visibile. Il Jutsu riesce nella sua interezza e, in aggiunta, sinergizza tristemente bene con il fatto che quelle fibre muscolari... anzi, quel corpo tutto non sia altro che un grande collage. Un grande puzzle che, quindi, risente parecchio quando i pezzi che lo compongono vengono smossi. Da alcune delle suture fuoriesce del sangue, seppur sia di tonalità anomala... ma la cosa veramente anomala è che Noumu non fa una piega. Non emette un gemito e non tentenna. Subisce in silenzio e ne prende atto. Tuttavia... c'è anche altro di cui prende atto. Prende atto del fatto che è parzialmente paralizzato e che il bersaglio più vicino è a portata di mano. Letteralmente. Saigo sentirà improvvisamente una violenta stretta attorno al collo e la terra mancarle sotto i piedi. Il contatto con il petto del nemico viene meno, poichè quel braccio sinistro liberato dalla gogna ora ha serrato la presa su di lei e la sta tenendo lontana. [Saigo in apnea] Non c'è aria. Non c'è voce. Quel poderoso colpo messo a segno poco prima potrebbe costarle caro... e lo sentirà in quelle dita che le cingono il collo. Il deltoide di Noumu si gonfia paurosamente, esattamente come ha già fatto altre volte quella muscolatura, raddoppiando il proprio volume. Dopo di che quel rigonfiamento inizierà a discendere lungo il braccio a gran velocità, come se fosse una grossa bolla... e sappiamo tutti cosa succederà nel momento in cui raggiungerà la mano. Nel mentre, Noumu non è l'unico demone sul campo di battaglia. La forma sanguigna di Shizuka è terrificante, invero... e si appresta a settare lo scenario di combattimento. La riuscita parziale dell'immobilizzazione del nemico non dovrebbe scoraggiarla... tanto che riuscirà senza nessun problema a creare quella lancia di sangue penzolante sulla testa del bersaglio. E' stata vista? Chi lo sa... forse non è stata ritenuta importante in questo momento, ma sono dettagli come questo che possono fare la differenza in battaglia, no? La concentrazione di Noumu su Saigo è terribile. Tragica... ma se lei è il fulcro di tutte le sue offensive, questo significa che Nobu e Shizuka continuano ad avere uno spazio di manovra decisamente comodo. Peccato che per l'ennesima volta sui piatti della bilancia vi sia qualcosa dal valore difficilmente estimabile: la certezza di un colpo inferto al nemico o la vita di una compagna? Ogni attimo è prezioso e ogni esitazione può cambiare le sorti di questa missione. Intanto Nobu con il suo Byakugan può tenere sotto controllo il livello di chakra dei nemici. Shimura è stabile nella sua bolla... mantenerla gli richiede concentrazione e dedizione, ma non un costo importante. La cosa più sconvolgente, invece, è che Noumu ha dei consumi energetici terribilmente bassi. Al di la dell'utilizzo della arti oculari, la sua violenza è prettamente fisica e il suo spreco di chakra è stato ottimizzato in anni di ingegneria biologica. Forse è contro il prototipo dell'Essere Perfetto che i nostri shinobi stanno combattendo.[Noumu 1/1 - Marionette 4/4 - Bambini 3/5]
Mentre scende riesce ad intravederlo, ha risposto al suo urlo ma al tempo stesso avrebbe preferito essere lei a prenderle. Deve restare lucida, cancella dalla sua mente quei pensieri e le emozioni, permettendo a sé stessa di riflettere solo sulla missione, su quel nemico molto più forte di quanto mai avrebbe potuto immaginare. Tenere la dimensione attiva è necessario, lasciare che tutto resti immerso nell’acqua anche, non deve farsi distrarre. Il suo attacco è stato avventato ma non poteva sperare in qualcosa di meglio, lo vede finalmente subire del danno e questo basta a riaccendere le speranze. Nonostante la mano al suo collo. Ora o mai più. Tornare lucida, riflettere velocemente e in maniera analitica non lasciare che il panico prenda il sopravvento. La chiave di tutto è la loro collaborazione, non possono uscirne da soli o senza uno di loro quindi conta sui compagni, come mai prima d’ora e si limita a pensare a sé stessa. L’assenza d’aria rischia di farla cadere in un vortice di ansia e paura ma resiste, vede l’obiettivo. Le mani andrebbero a convergere davanti al suo busto mentre la sua bocca si apre annaspando. Andrebbe a comporre i sigilli di gallo e tigre mentre il chakra vorrebbe venir convogliato verso il palmo della mano destra. Smette dio annaspare e trattiene il fiato, meglio non sprecare risorse intuito cercando di respirare, trattenere il fiato e fingere che sia volontario per concentrarsi sui suoni attorno a lei. Mentre la mano destra si vorrebbe portare velocemente in prossimità dei punti di sutura lei andrebbe solamente a far fuoriuscire il chakra, con attenzione filtrerebbe i suoni ovattati dell’acqua e le voci dei propri compagni tentando di escluderli man mano da una piccolissima porzione d’aria, si aiuterebbe così per percepire poi le stesse molecole di ossigeno, anidride carbonica e tutte quelle componenti che rendono l’aria tale, eliminandola una ad una così da creare una piccola, invisibile, tranne che per Nobu e il coso. Il palmo verrebbe rivolto verso l’alto, considerando che il suo braccio è al di sotto del polso di Noumu, solo a questo punto rilascerebbe quella tecnica, quella semplice lama che con tutto il suo potere, partendo quasi a contatto con l’altrui pelle, vorrebbe puntare proprio ai punti di sutura così evidenti, l’unico punto debole che ha individuato sin ora. Il tentativo è semplice: tagliare i muscoli ed i nervi almeno, magari la mano tutto, quel che basta perché la presa si liberi e le permetta poi di limitarsi ad arretrare. Nello specifico la corsa vorrebbe essere portata all’indietro, come una ballerina esperta, senza mai dare le spalle al nemico. La mano destra si porterebbe verso le costole, come per sostenerle durante il movimento che prevede il minimo delle scosse possibili al busto, a fare davvero il grande del lavoro ora sarebbero le ginocchia che restando quasi sempre flesse, persino nei momenti di vero e proprio stacco non raggiungerebbero la massima distensione, le permetterebbe di muoversi tenendo fisso il baricentro, abbastanza basso da limitare i traumi alla parte superiore del corpo. Sono solo cinque i metri che vorrebbe compiere ora, così da togliersi dalla distanza d’ingaggio e, finalmente, respirare. Brucia. I polmoni brucerebbero così come la gola e persino ora sentirebbe il sapore del sangue, del metallo, risalire lungo la sua lingua. Trattiene come riesce i colpi di tosse per non peggiorare la situazione all’emitorace. Non parla lei, non ancora si limiterebbe a riprendersi il più possibile prima id passare all’attacco [1 tonico recupera chk][1 spray][guanto tecnologico][3 rotoli tecnologici lvl 1: - Disco Roccioso -Soffio - Corrente ascensionale][1 rotolo lvl2: paramento terrestre][cristalli d’acqua, schegge di vento, frammenti di terra][chk 22/60][2/4 armi di vuoto][1/4 movimento 5 mt][mantenimento allegamento] [Sartoria Shimura - Mondo Parallelo] La situazione si fa sempre più tragica, si è preoccupata dei bambini che nemmeno conosce ma ora sono i suoi compagni che rischiano di venire distrutti. Cerca di limitare quei movimenti ma è troppo lenta, mentre è Nobu che si frappone fisicamente per salvare la vita a Saigo. E' solo in quel momento che li nota, quegli occhi simili se non identici a quelli di Tenjiro, che non aveva mai visto prima addosso a lui. Byakugan. Poco importa al momento, l'enorme chocconinja viene scaraventato oltre la barriera protettiva della Manami, subendo un colpo durissimo, gli occhi verdi della rossa possono quasi immaginare le ossa del suo braccio incrinarsi. E in tutto questo quell'essere schiva parzialmente i suoi blocchi, riuscendo a intrappolare Saigo che ha tentato di ferirlo con una tecnica che la Kokketsu non ha mai visto. Vede zampillare del sangue da quel corpo, scuro, non naturale, ma non oscuro quanto il proprio. E quel mostro che la terrorizzava così tanto, ora la sta completamente ignorando, forse perchè non la considera all'altezza o forse perchè la nanerottola fino ad ora si è limitata a difendere con quel suo sangue nero, bloccare e cercare di limitare. L'unica cosa che ha fatto è stato colpire con quel cannone d'acqua e distruggere un innocente. Le alucce che sono ancora dietro al suo corpo vengono mosse avanti e indietro in maniera ritmica, non producono alcun effetto se non quello di renderla un poco più nervosa agli occhi altrui. Senza muovere nemmeno le braccia la mente della ragazzina andrebbe a concentrarsi su quella lancia di sangue nero che ha creato sulla testa del nemico. Vorrebbe farla muovere spostarla con un movimento deciso, dandole un'inclinazione cranio-caudale di circa una trentina di gradi, per poi puntare ad infilzare il collo di quella creatura, ovviamente nascondendo alle di lui spalle quel costrutto. Non ha nessun modo per salvare Saigo se non cercare di bloccare o ferire abbastanza quel coso in modo tale da ricordargli che non è l'unico demone sul campo di battaglia. Se fosse riuscita nella propria impresa, sicura della propria potenza di attacco, avrebbe successivamente cercato di infettare il proprio nemico, con del vero sangue nero, attraverso la ferita appena creata. Cercherebbe di controllare il proprio sangue all'interno del corpo altrui, facendolo muovere in direzione del braccio libero di Noumu, in particolare a livello dell'articolazione della spalla, o nel caso dell'abominio della sutura della spalla. Una volta che fosse riuscita a farlo giungere fino a quel punto chiudendo a pugno la mano destra cercherebbe di fare esplodere quel suo sangue nero in una moltitudine di aghi, della lunghezza di circa 3 centimetri l'uno, creando un danno di circa 10 centimetri di diametro. << Ti faccio a pezzi stronzo! >> E' incazzata, decisamente, oltre al fatto che sia stata deliberatamente ignorata, ora sia il consumo di Chakra che di sangue sta diventando importante, facendo si che la rabbia del demone Kokketsu aumenti notevolmente ogni secondo che passa. [Se Chakra 12/50 -> 15 per infezione degli inferi][Se PV 75/100 -> 2 per mantenimento Joo no Tsubasa][Porta oggetti: tonico recupero Chakra x2; Tonico salute x1; Auricolare x1][2/4 movimento costrutto; 2/4 Infezione degli inferi][Ninjutsu 115][Agilità 80] Che botta, non potremmo che esordire se non così. Sente quel calcio scendere lungo le braccia, parandolo come meglio può, salvando Saigo da morte certa, venendo infine sbalzato via di parecchi metri. Perde un attimo conoscenza con solo l'impatto finale e l'acqua a svegliarlo, a destarlo da quel sonno improvviso. Occhi chiusi che hanno rivisto tutto, Nora, Manabu, Momo il loro Shiba inu prima che prendesse Poldo con se. Almeno Saigo è salva, no? Hai fatto quello che dovevi fare Nobu, l'hai salvata, è viva ancora. Ma la missione non è finita, non è ancora salva, neanche Shizuka, se svieni adesso, chi le difenderà? Occhi bianchi che si spalancano di nuovo in quel mare. Vista raffinata dal Byakugan che zoomma su tutto ciò che accade, quella mano che si protrende e prova a strozzarla. L'urlo di Shizuka, quelle armi che dovrebbero pian piano prendere forma. Scuote il capo. Non è questo il momento di dormire e se mai dovessi perire in battaglia, che tu lo faccia con la consapevolezza di essertene andato via con il botto, lasciando le due compagne in sicurezza. Lui è la spada di Kagegakure, ufficiale della Shinsengumi ma è anche lo scudo di Saigo e Shizuka. Uno scudo non si spezza facilmente e ha solo bisogno di allungare quella mano e imbracciarlo di nuovo. Proprio quella mano, la sinistra, gli fa male muoverla. Dolore lancinante che si propaga fino alla spalla. Il braccio è fottuto, quasi inutilizzabile e se in questo momento non sta urlando per il dolore è solo grazie all'adrenalina che ha in corpo, con valori alle stelle, ben oltre. Quel rumore assordante, come una granata, potrebbe per quel che ne sa anche avergli compromesso momentaneamente l'udito. Si sente del sangue in bocca che sputa, chiazza rossa che si perde in quel mare di suiton. Non può stare lì a crogiolarsi nel dolore e così, si muove, come può a uscire dall'acqua fino a toccare con il piede destro il suolo. Chakra del raiton che ancora attivo nelle gambe viene azionato nuovamente. Si chinerebbe in avanti, posando pure il braccio destro in basso, con i polpastrelli della destra che accarezzano il terreno. Sguardo assassino negli occhi bianchi con quel rivolo di sangue che ne macchia il mento di cioccolato. < NOOOOUUUMUUUU!! > urla, chiamandone l'attenzione. Urlo che squarcia quella dimensione che un tempo era pacifica e perfetta nel suo insieme. Da mastino che è scatterebbe in avanti, cercando di distrarlo da quello che sta facendo Saigo e Shizuka. Non è un problema che il suo braccio è compromesso, ne ha ancora un altro, le gambe. Passi che si susseguono e sembra come sparire, con al suo posto solo una nuvola di polvere mista a qualche saetta nella nube. Scia di energia statica e scintille che lo seguono, ritardato, rispetto alle falcate che fa, azzerando le distante con quel movimento fulmineo. < NON TOCCARLA! > griderebbe di nuovo in maniera ferale, arrivando a un metro e mezzo da quella che è la posizione dell'abominio. Ginocchia flesse a caricare il peso interamente sulle dita e la parte frontale del medesimo piede. Salta. Lato destro che lo precede mentre la gamba mancina si alza dietro, distendendosi a falce da mietritrice. Rotazione del busto in aria a quella velocità che lo rende un proiettile, più veloce di quanto Noumu lo avesse visto prima. Completerebbe quella torsione estendendo la gamba. Cerca di passare con il corpo prorpio sopra l'arto impiegato già ad attaccare Saigo, visto che il destro e la testa sono immobilizzati dal costrutto di Shizuka, perfetto per far si che non scappi, insieme a quella gamba sprofontata. Il punto di impatto che cerca è il collo del piede con il collo della chimera, cercando proprio di sradicarla via dal resto del corpo. A prescindere da tutto dovrebbe atterrargli alle spalle in quel moto. Si girerebbe, voltandosi e con un urlo di dolore < AAAAAAAHHH! Shizuka, mira alla schiena! > direbbe con l'ultimo filo di sanità mentale che gli rimane. Sputa sangue ma digrigna i denti. La mano sinistra cercherebbe proprio di afferrargli la testa già bloccata. La destra invece si alza ad ascia esecutrice. Chakra che come prima ha coperto il collo del piede sinistro ora andrebbe a ricoprire il gomito destro. Due colpi rapidi, verticali alla fontana sulla testa per poi terminare con uno parallelo al terreno, sempre di gomito: lo vuole decapitare. Infonde il chakra che ha in corpo, mischiandolo a quelle tecniche di combattimento uniche della shinsengumi per rendere il tutto più letale possibile. [1/4 riflessioni/drawback colpo - 1/4 movimento - 2/4 Stile pugni di bronzo + colpi perfetti + movimento fulmineo][Byakugan II][Chk 14/50][equip come descritto] Quella bolla percorre il braccio di Noumu, minacciosa, ed è solo questione di attimi prima che quella violenza si scateni sul fragile collo della Manami. Una Manami che, tuttavia, non sembra essere particolarmente intenzionata a cedere. Non ora. Con gli ultimi sprazzi di lucidità, nota la presenza di pesanti punti di sutura lungo l'arto del nemico. Nello specifico, identifica il punto più fragile e a se più vicino: il polso. Attinge alle proprie risorse energetiche quanto più in fretta possibile e rilascia una tecnica ninja abbastanza basilare, ma dannatamente efficace. Delle lame di vuoto partono proprio in direzione di quel punto ritenuto debole, nella speranza che possano compromettere l'offesa del nemico. Ebbene, quella strana bolla e le lame di vuoto arrivano in prossimità del polso praticamente in contemporanea. Le lame hanno giusto quel pizzico di vantaggio che basta per recidere ciò che tiene la carne unita ed affondare in quello che, praticamente, è un taglio già effettuato da qualcun altro. L'improvvisa scarsa coesione delle carni e l'immane sforzo fisico a cui il polso vien sottoposto per via di quella bolla, che scopriremo essere di Chakra, porta alla letterale esplosione dello stesso! [BOOOOM!] tutto quel chakra viene rilasciato in una volta sola, generando un'onda d'urto sporca di sangue, punti di sutura, carne e ossa. Quel sangue pesantemente scarlatto viene sparso un po' ovunque nel circondario, mentre il desiderio di allontanarsi di Saigo è accontentato dall'onda stessa, che la allontana di circa sette metri dal proprio obiettivo. Il colpo, lo sforzo fisico e la necessità di non capitombolare al suolo faranno si che una nuova fitta colpisca la ragazza ad altezza del costato. Le costole sono al loro limite [-5 PV Saigo]. Intanto, ancora una volta Noumu non fa una grinza. Anche se il suo avambraccio è letteralmente ridotto a brandelli per metà, gronda sangue e l'osso è spaccato... il dolore non sembra far parte della sua sfera emotiva. Forse non è stato dotato di quei recettori. Purtroppo, però, il fatto che non percepisca il dolore non lo salverà da ciò che sta per succedergli. Anche Nobu e Shizuka non perderanno tempo alcuno. Anzi. Shizuka agisce per prima, mentre il compagno cerca di riprendersi dalla botta, dando finalmente un senso a quella lancia di sangue che penzolava sulla testa del nemico. Viene fatta schizzare verso il basso, cercando la posizione perfetta per impalare Noumu ad altezza del collo, ma ancora una volta quei riflessi inauditi e quella percezione del mondo fuori dal comune gli permettono di reagire perchè il colpo non risulti fatale. Il busto viene spostato lateralmente, nei limiti che blocco fisico e tempo ridotto gli impongono, e la lancia finisce per bucare il possente trapezio della bestia da parte a parte. E' lunga abbastanza da incontrare il suolo e conficcarvisi, aggiungendo un nuovo blocco fisico al nemico, che leggermente chino in avanti avrà ancora collo e mano chiusi nella gogna e braccio sinistro parzialmente fuori uso. Ah no... non poi così parzialmente. L'offesa della Kokketsu non finisce mica. Il sangue nero dei demoni di Kusa si mescola a quello della Bestia Perfetta. Ripercorre il suo corpo in tempi record, salvo poi raggiungere quel deltoide e ivi manifestarsi in tutta la sua cattiveria. Dalle sue carni sbucheranno spuntoni di sangue come fossero funghi. Un'infezione letale che lacera i muscoli portanti dell'arto e che, di conseguenza, lo portano a penzolare verso il basso. Intanto Nobu si è già ripreso, ha sfondato il muro d'acqua e ad una velocità inaudita brucia le distanze con il proprio avversario. Si potrebbe quasi dire che abbia raggiunto la velocità iniziale di Noumu! Peccato che non vi sia la possibilità di vederli in uno scontro alla pari, poichè l'Abominio sarà totalmente e indiscriminatamente alla mercé del clannato Hyuga. Non può muoversi... le sue capacità motorie sono completamente compromesse e l'unico arto che aveva a disposizione per difendersi ha ufficialmente dichiarato la resa. Quindi l'accanimento è inevitabile. Quel balzo porta il Ryuuzaki ad avventarsi con rabbia contro il collo del bersaglio. Il collo del piede impatta con una violenza unica, ma non è altro che il preludio di quello sfogo rabbioso. Il braccio sinistro viene poi allungato contro il capo del nemico, dove una presa salda gli consentirà certamente di tenerlo fermo, ma allo stesso tempo restituirà una potente fitta di ritorno. [-5 PV Nobu] Tuttavia che importanza ha? E' il braccio destro che dovrà fare il lavoro sporco... con una serie di colpi che a più riprese mettono in difficoltà il nemico. Lo stordiscono e lo puniscono, tuttavia senza che neanche un lamento venga emesso. Mentre quel gomito si accanisce su di lui, Noumu inizia a riportare evidenti ferite. Alla base del collo, i punti di sutura iniziano a cedere per i troppi colpi e il sangue affiora, denso, fino a grondare lungo quel busto martoriato dalle suture. Quegli occhi hanno visto tutto... ma la comprensione del mondo non serve a nulla, se non hai modo per interagirvi. La fortuna dei nostri eroi, invero, è stata quella di bloccare le mani del nemico prima che effettivamente si svegliasse. Un vantaggio tattico che ora mostra tutta la sua efficacia! Noumu è ancora con una gamba nel suolo, un braccio distrutto e l'altro chiuso in una gogna. Come se ciò non bastasse, una lancia lo tiene letteralmente impalato e ancorato al suolo ad altezza della spalla destra.<NO! NOUMU!> Shimura è distrutto dalla visione. La sua grande creatura è prossima alla sconfitta e non c'è nulla che possa fare per impedirlo. Intanto l'Abominio non può girare il capo. Non può fisicamente guardare il proprio padrone alle sue spalle, ma il Byakugan glielo permette comunque. Gli permette anche di superare Nobu, che ora trova terra alle spalle del nemico, solo per fissare quell'uomo nella bolla di chakra. Quegli occhi bicromatici fissano infine Shizuka per un istante, poi puntano il suolo. Non v'è alcun tentativo di reazione, mentre qualcosa di inaspettato accade. Piove? Nella dimensione di Saigo? No... sono lacrime. Poche piccole gocce che bagnano quel terreno già sporco di sangue e che, probabilmente, nessuno comprenderà mai. Se vogliono fermare l'Abominio, questo è il momento giusto per dargli il colpo di grazia.[Noumu 1/1 - Marionette 0/4 - Bambini 3/5]
La fiducia per una volta si è rivelata la carta vincente, chi lo avrebbe mai detto che proprio lì nel momento di maggior bisogno un sentimento simile si sarebbe mai potuto rivelare utile. Ormai il nemico pare a pezzi e sicuramente intrappolato, poco imposta se sta piangendo o meno, non le interessano le urla del sarto. Non importa nulla oltre alla riuscita della missione. Il contraccolpo si fa pensante sul suo corpo e ancora una volta si sente sopraffare. Quelle lacrime possono solo lasciare spazio alla pietà, un sentimento a cui è assurdamente avvezza e che fin ora ha sempre ricacciato indietro ma adesso non riesce che accontentarlo. La sua morte potrebbe significare la vita per lei e quindi eccola tornare a concentrarsi componendo come prima i sigilli di gallo e tigre, come prima proverebbe a spostare il chakra verso il palmo destro che ora verrebbe puntato in direzione della sutura sul collo, il chakra andrebbe a fuoriuscire andando a svuotare l’aria stessa di ogni suo singolo elemento, uno alla volta con concentrazione così da creare nuovamente una piccola lama di vuoto che verrebbe con pietà rilasciata verso il nemico nel tentativo infine di tagliargli la testa. Che finalmente muoia anche il suo corpo, che quell’animo possa essere liberato. Fatto ciò andrebbe a voltarsi verso il sarto, ancora in acqua, ancora protetto dalla sua maledetta barriera. Con freddezza estrema ora andrebbe a comporre i sigilli di drago e pecora cercherebbe di manipolare ulteriormente quel flusso d’acqua intorno a loro, in esso quattro flussi prenderebbero forma, quattro grosse mani che punterebbero tutte a quella cupola di chakra dentro cui si sta difendendo l’uomo. Se fosse riuscita quindi vorrebbe andare ad assegnare una grossa mano acquatica ad ogni punto cardinale per poter poi provare a stringere, aumentando la pressione su quella difesa con il solo scopo di spezzarla. Nel fare cià si limiterebbe a comprimere i lati senza mai ostacolare Nobu,. Povero Nobu. Osservarlo la rende al contempo triste e felice, incapace di dire quanto possa essere riconoscente op grata per quel gesto, incapace di esprimere quanto possa averla fatta incazzare vederlo sacrificarsi così per il suo bene ed infine incapace di esprimere il rammarico per non essere riuscita a difendersi da sola. Farebbe tutto questo restando sul posto, con i suoi occhi bianchi ben puntati prima su uno poi sull’altro nemico, allo stremo delle forze, incapace di muoversi ma ancora in grado di restare concentrata per mantenere il controllo assoluto di quel mondo <pagherai ogni singolo debito, dovessi strapparti ogni unghia, ogni pelo ed ogni centimetro di pelle da sola pezzo di merda> non c’è propriamente rabbia nella sua voce, solo la fredda presa di posizione di un’agente della Shinsengumi che ha tutta l’intenzione di consegnare alla sua personalissima giustizia quel pazzo [1 tonico recupera chk][1 spray][guanto tecnologico][3 rotoli tecnologici lvl 1: - Disco Roccioso -Soffio - Corrente ascensionale][1 rotolo lvl2: paramento terrestre][cristalli d’acqua, schegge di vento, frammenti di terra][chk 2/60][2/4 armi di vuoto][2/4 presa acquatica][mantenimento allegamento] [Sartoria Shimura - Mondo Parallelo] L'attacco funziona anche se parzialmente, quegli occhi hanno un potenziale terrificante, soprattutto se associati, eppure, colpendolo alle spalle riesce a trafiggergli il braccio, bloccandolo a terra. E poi il suo sangue nero fa il resto, distruggendo quel poco che sembrava restargli dopo il colpo di Saigo. Sono tutti e tre allo stremo, la rabbia di Nobu è incontenibile e quei colpi ben assestati fanno si che quel mostro cada in ginocchio, sottomesso dalla potenza del trio. Eppure per quanto forse sarebbe in grado ancora di muoversi di contrattaccare, quel corpo non lo fa. Noumu la guarda. E' solo un istante prima che quel capo si abbassi verso il suolo macchiandolo di lacrime. Non ha mai dimostrato alcun tipo di percezione del dolore eppure delle lacrime colpiscono il terreno immaginario creato dalla Manami. Un battito cardiaco rumorosissimo si espande nelle orecchie della Kokketsu: il proprio. Lo ha guardato con paura sin dall'inizio, lei è stata la prima a temerlo, a volerlo limitare, bloccare. Aveva intuito quanto potesse essere pericoloso, eppure ora, quele gocce salate le fanno pensare che fosse solo l'ennesima marionetta forzata a fare del male. Gli occhi verdi verrebbero chiusi brevemente, quasi in segno di rispetto: << Riposa in pace >> Quelle ali che si trova sulla schiena sbatterebbero appena, mentre per l'ennesima volta andrebbe a creare due costrutti. Il primo è per Noumu, una lastra tagliente di sangue che verrebbe generata fra le giunture del di lui collo, come a voler staccare quel capo dal suo attacco forzato, per concludere quell'esistenza imposta da altri senza chiedere consenso alcuno. Ma nel frattempo una seconda lancia verrebbe generata stavolta sopra la sfera di Chakra contenente il genetista folle, pronta per trafiggere anche lui a morte. Uno dei muri di sangue nero precedentemente generati dovrebbe disgregarsi, lasciando che il Suiton di SAigo si macchi di nero. Ma quell'arma appena creata non verrà utilizzata. E' un'altro il costrutto che la piccola Kokketsu andrà a smuovere, quella corda di sangue nero che ancora stava tenendo legate le gambe di Shimura andrebbe a spostarsi in maniera rapida e serpentina attorno al collo dell'uomo, stringendo quanto più possibile quel fragile collo da genetista folle, senza alcun riguardo per la salute altrui, la forza che ci imprimerebbe è massima, vorrebbe letteralmente staccargli la testa dal collo se ne fosse in grado, non solo soffocarlo. Ma non sa quanto questi possa resistere al proprio potere, che per la prima volta è solo votato all'uccisione. Lei non si muoverebbe da dove si trova, restando in quella bolla protettiva, mentre vede Nobu di nuovo andare all'attacco sfidando le intemperie. [Chakra 12/50][Se PV 73/100 -> 2 per mantenimento Joo no Tsubasa][Porta oggetti: tonico recupero Chakra x2; Tonico salute x1; Auricolare x1][2/4 creazione di due costrutti; 2/4 movimento costrutto][Ninjutsu 115][Agilità 80] Ignora come può quella fitta di dolore che non appena utilizza l'arto che è praticamente rotto per bloccare la testa di Noumu. Sangue che gli schizza in faccia mentre recide quel collo, facendo saltare punti di sutura. Sta per andare in un ira cieca e accanirsi contro Noumu. Come ha osato, come si è permesso anche solo di provare a fare del male a Shizuka e Saigo di fronte a lui. Sangue che gli macchia il viso, ormai senza maschera. Quei capelli argentei si tingono nuovamente in maniera artificiale di quel sangue quasi neri, donandogli una pigmentazione più simile a quella sua originale. Sorride in ecstasy totale, quella frenesia da battaglia che lo tormenta, quel sadismo alla vista del sangue ed eccitamento, quel segreto smascherato per forza di cause maggiori. Si sono trovati in una missione ben oltre quelle che sono le normali capacità di un team composto da tre chuunin e forse è proprio il loro spirito di squadra iniziale e compatibilità di team che gli ha permesso di essere qui, a non dover affrontare i due nemici e le altre quattro marionette insieme. Il pensiero di dover affrontare sarto, noumu e altre quattro lame veloci come lampi e affilate come rasoi farebbe rabbrividire chiunque! Quello che lo fa 'rinsavire', se così possiamo dire, è proprio quell'urlo da parte del sarto che piange l'imminente sconfitta della sua creatura perfetta, il cui unico peccato e difetto è stato affrontare loro tre da soli. Si volta con una torsione del collo meccanica, improvvisa, animalesca... da film horror. Inclina il capo di quarantacinque gradi mentre il sarto potrebbe sentire quel Byakugan trafiggerlo con lo sguardo. Occhi bianchi talmente iniettati di sangue che se solo potessero cambierebbero colore in questo momento. Sorride sadicamente, con quel volto scuro del sangue di Noumu e il suo stesso che continua a sgorgare lentamente dal labbro per i colpi subiti. Non gli rimane niente, sente che il suo stesso chakra sta finendo, così come le forze nel suo corpo cominciare a scemare sempre di più, stremato da quel combattimento e dal dispendio di energie, sia mistiche per tecniche, che fisiche prendendo quel colpo per salvare la compagna di missione, lavoro e di casa. Concentra l'ultima volta quel poco di chakra Raiton che gli era rimasto nelle gambe al fine di saltare veloce come può in alto, alla volta proprio di quella sfera di chakra, tentando di atterrare sopra, poggiando i piedi, senza alcun ritegno, sulle teste dei bambini tenuti ostaggi, al di fuori della bolla protettiva. La mano sinistra così come il braccio, non riesce a muoverli, il necessario a comporre i sigilli che gli servono: Drago, scimmia e infine lepre. Convoglia quell'energia residua in energia elettrica, dando fondo a tutto ciò che gli rimane, generando in un primo momento un dardo che, a distanza di corpo a corpo, cercherebbe di far ricadere sulla bolla, proprio sfondandola. Non si avvede di Saigo, non ha la lucidità mentale di vedere cosa fa in questo momento, a differenza sua che lo è ancora per aiutarlo in quell'impresa finale, cercando di comprimere anche lei la bolla in maniera che, se non dovesse averla rotta lui con il primo dardo, ecco che dovrebbe essere rotta dalla pressione. Al contrario, se avesse rotto lui la bolla con il primo dardo, dovrebbe aver catturato tra queste mani il corpo del sarto. La seconda scarica voltaica viene plasmata a forma di daga invece che di dardo e questa non viene lanciata, anzi, viene impugnata nella mano destra. Nocche che si stringono con lo scintillio elettrico che riecheggia attorno a se. Non gli importa di prendere a sua volta eventuali danni da conduzione, ha una promessa da mantenere! La destra cercherebbe di affondare quella daga proprio nel collo del sarto, non lo vuole recidere, bensì trapassare da parte a parte, girando il costrutto elettrico solo una volta dentro al collo. Si chinerebbe infine in avanti a guardarlo, sperando che la vista si sia tinta di rosso per il sangue che sta perdendo. Gli occhi bianchi presto tornano di ghiaccio, così come le venature spariscono ai lati. Le palpebre si fanno pesanti e l'adrenalina smette di pompare. Tutti i danni dovrebbero tornare in questo momento dove ha finito l'energia e, così come si avvicina al mondo di morfeo, con la coscienza che sprofonda, il suo corpo dovrebbe tornare a galla, con la schiena che punta il soffitto, si spera in un bagno di sangue.[1/4 movimento + movimento fulmineo- 3/4 Raffica voltaica][Byakugan II][Chk 1/50][equip come descritto] Ultimi atti su di un palco ormai abbondantemente macchiato di sangue. Noumu è allo stremo e la condanna è inevitabile. Quelle lacrime toccano il cuore delle Shinobi, che decidono di donare a quella creatura la pace che merita. Alla fine... chi sa veramente cosa ha passato il buon Noumu? Magari il recettori del dolore li aveva eccome... ma quale volete che sia la soglia del dolore per una creatura che è stata letteralmente assemblata fibra muscolare dopo fibra muscolare? Magari stava soffrendo sin dal primo momento in cui ha aperto gli occhi. Ogni singolo punto di sutura era come una pugnalata per lui... ma questo i nostri eroi non lo sapranno mai. Le lame di vuoto di Saigo e il costrutto di Shizuka si incontrano ad altezza del collo della creatura e portano a termine ciò che Nobu ha cominciato. Dopo una recisione tattica, la testa dell'Abominio rotola al suolo per meno di un metro, salvo poi fermarsi in una pozza di sangue denso. Ci vuol veramente poco prima che quel corpo si spegna definitivamente e che quegli occhi diventino completamente bianchi. Privi di iride e pupilla. Resta solo un bersaglio. L'ultimo ostacolo. <NOUMUUUU!> L'urlo del signor Shimura è straziante. <QUELLO E' MIO FIGLIOO!> La follia di questo dottore ha radici assai più profonde e dolorose di quanto si possa immaginare. Pochi sanno a quanto si possa spingere un padre a cui una malattia terminale strappa via il figlio in età precoce. Ebbene... quella creatura, Noumu, era solo il risultato di un dolore senza confini. Un dolore sfociato in psicosi ingiustificabile ed intollerabile. Peccato che non ci sarà tempo o spazio per raccontare questa storia. La barriera del Sarto perde intensità momento dopo momento. Sta perdendo la concentrazione e questo consente all'acqua di filtrare tra le maglie di quel gomitolo di Chakra. <LASCIATEMI ANDAR-RWWGGRHHH...> La corda di Shizuka ha ormai raggiunto il collo del Sarto e cerca di strangolarlo, mentre le mani acquatiche di Saigo stritolano la barriera lateralmente e Nobu la assalta dall'alto. In men che non si dica, quel bozzolo energetico viene meno... l'acqua avvolge tutto e il Sarto si ritroverà un Ryuuzaki elettrizzato addosso. Ed elettrizzato è un eufemismo. Quella daga elettrica mantiene la propria forma nonostante in acqua continui a scaricare la propria tensione nell'ambiente circostante, folgorando leggermente anche lo stesso shinobi. Tuttavia, non è troppa l'energia che serve perchè quell'arma elementale raggiunga il collo del bersaglio. Shimura cercherà di difendersi e bloccare il colpo, ma l'avvento della lancia di Shizuka spezzerà definitivamente le sue forze. Perforato dalla lancia e impossibilitato a difendersi oltre, anche il coltello dello Hyuga fa il suo dovere e recide definitivamente quel filo che teneva legato il Signor Shimura alla sua patetica vita. L'acqua di Saigo si tinge di rosso per l'ultima volta. Nobu perde i sensi per lo sforzo e resta sospeso nel corpo idrico, mentre il Sarto non sarà altrettanto fortunato. Le marionette non sono altro che cadaveri ricuciti cui non sarà mai più data la possibilità di muoversi... mentre i tre bambini superstiti hanno perso i sensi e stanno galleggiando in attesa di esser recuperati e restituiti ai loro genitori. Probabilmente Saigo dovrà prendersi cura di Nobu, mentre Shizuka potrà ora soffermarsi sul circondario. Un circondario che non può condividere con nessun altro. Solo ora che la tensione è stata smorzata, infatti, potrà notare le anime dei morti fare il loro percorso. Ci sono i due bambini accidentalmente uccisi nella missione, esattamente come c'è quella del Signor Shimura. L'altro mondo reclama il proprio bottino e lei lo sa benissimo. Una piccola anima, un bambino, sosta anche vicino Noumu. Fissa quel corpo martoriato per qualche istante, prima di sparire nel nulla senza proferir parola. Presto o tardi quella dimensione decadrà... l'acqua si ritirerà e su quello scantinato memento di sofferenze ed orrori, calerà l'ineluttabile sipario.[The End]
Basta, non ha le forze per proseguire quindi rilascia tutto. Non ci sarà più un mondo sommerso ma nuovamente lo scantinato di prima, non ci riesce. Mentre trona al puzzo, allo schifo e al vomito. La fatica però ha la meglio persino al sangue di cui è ricoperta. Sangue non suo e che le è esploso in faccia. Non riesce nemmeno più a riflettere su tutto ciò che ha visto <cura lui> andrebbe solo a chiedere a Shizuka <prima lui> ed eccolo il telefono vibrarle in tasca, ora che è tornata ad avere ricezione. Un messaggio di Nene. Lo osserva e poi apre direttamente la fotocamera <prima Nobu> replica con tono imperioso mentre con le poche forze che le restano andrebbe solo a fotografare il luogo, i pezzi di corpi. Agisce come un agente dovrebbe. Si trascina in giro, fotografando tutto ciò che riesce. Il flash da luce a dettagli ancora più raccapriccianti ma ci sarà tempo. Non degna attenzione ai bambini svenuti, al corpo del sarto. Fa fatica a muoversi, fa fatica a respirare eppure prima Nobu. Lei non può semplicemente fermarsi consapevole che un singolo istante di calma potrebbe costarle tutto. Se ora si permettesse di prendere fiato non sarebbe più in grado di ripartire, quindi eccola instancabile che continuerebbe a muoversi <io vengo con te in ospedale comunque> ed è solo dicendo queste parole a chissà chi, non è detto che Shizuka ora ci vada in effetti, andrebbe a grattarsi il collo, lì dove la presa ha lasciato un livido, la mano sinistra sul petto come a volersi proteggere l’emi costato, fa un male porco ma è più facile concentrarsi sul lavoro che fermarsi a riflettere, se ci pensasse il dolore sarebbe fin troppo forte. Ci arriverà in ospedale? Chissà, non che importi per ora pensa di passo in passo, ogni istante è importante, nella sua mente si sforza di considerarlo l’ultimo e poi ricomincia, preoccupandosi solo dell’immediato futuro può illudersi di riposare subito dopo e questo pensiero dovrebbe bastarle a darle la forza di trascinarsi, soprattutto su dalle maledette scale. Nel dubbio comunque una volta tornata fuori andrebbe a fare una chiamata in sede, raccontano velocemente e chiedendo rinforzi, almeno per apporre i sigilli e chiudere il passaggio ai turisti. L’informatore? Ci penserà, non ha la forza ora. Non riesce nemmeno a comunicarlo per bene a dirla tutta, si limita ai primi dettagli specificando che dopo le cure, dopo il riposo sarà in grado di spiegarsi e stendere un rapporto. Seguirà Shizuka, seguirà Nobu e potete starne certi finché avrà un briciolo di forza lo controllerà e se ne prenderà cura. Un solo messaggino a Fuji per chiedergli almeno di andare a dar da mangiare a Poldo. Dopo mesi e mesi di silenzio lo rompe così, troppo stanca persino per tenere il muso o essere offesa con lui. Troppo stanca per sentire ancora qualche sentimento, troppo esausta per preoccuparsi di dettagli come la compassione, la preoccupazione o ciò che dovrebbe manifestare, è stata semplicemente svuotata.[end] [Sartoria Shimura - Botola] La testa di quel mostro ricomposto cade a terra, rotola dopo che le armi di vuoto di una e il costrutto dell'altra gli hanno riconsegnato una pace andata perduta da anni. La disperazione del sarto si fa totale, dichiarando come quello fosse suo figlio. Questo non importa più ai tre ninja, non in quel momento in cui la vita anche dei presenti stessi è stata messa così tanto in pericolo. Alla fine, anche quel pazzo cade, insieme al mondo parallelo di Saigo, insieme a Nobu, disteso a terra svenuto sul pavimento di quella stanza degli orrori. Quegli occhi verdi sono fissi davanti a se, ora li vede tutti, i due bambini, il Sarto e persino un piccolo Noumu, bambino che se ne va anche prima degli altri. La voce della Manami le arriva insistente da poco lontano e le ricorda che ci sono ancora i vivi, non solo i morti. << Proseguite verso il laghetto che c'è nel bosco dei ciliegi a Kusa. Suo figlio l'aspetta dall'altra parte, voi due potrete riposare in pace finalmente. >> Spreca delle parole per quelle anime che non possono spiegarsi, probabilmente la rosata la vedrà parlare con il nulla. La mano destra andrebbe a recuperare un tonico per il Chakra nel porta oggetti, senza indugio andrebbe a masticare quella pallina bluastra sentendosi rinvigorita, mentre quelle ali nere e la stessa innata vengono lasciate sparire in una pozza di sangue nero. Non si accorge dell'odore ferroso che la circonda in quella cripta spaventosa, ora la mente, libera dai demoni del sangue nero le concede di tornare a essere Shizuka, il medico. I passi verrebbero mossi in direzione degli svenuti, come richiesto dall'agente della Shinsengumi ancora in piedi, controllerebbe i bambini prima, assicurandosi che stiano ancora respirando per poi soffermarsi su Nobu. La missione è conclusa, il suo lavoro non ancora. [//END]