Ali di sangue

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Giocata di Clan

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17:56 Shizuka:
  [Bosco dei Ciliegi - Sentieri] E' tornata a casa, è passata a farsi coccolare da mamma e papà, ha parlato con loro della missione B, di come lei abbia perso Shinzou, del Genjutsu utilizzato. Ma questo non è abbastanza. E' passata anche al cimitero Kokketsu, dove la tomba di Kamici e quella di Ryoma ancora non sono completate. Si è fermata quasi in preghiera davanti alla statua del progenitore, in ginocchio davanti a Yukio, in silenzio, alla ricerca di consigli che un qualcosa di inanimato non può dare. Ci ha dormito sopra, stretta fra le braccia della sua dolce metà ma ancora quel senso di aver sbagliato, di non essere all'altezza non se ne va dalla testolina della ragazza. Si è rifugiata in quei vestiti larghi che non indossava da un po. Dei pantaloni veramente larghi pieni di tasche di un color grigio e una lunga felpa nera, enorme per quella cosina, gli anfibi neri ai piedi, lo zainetto dietro le spalle. La farfalla di sangue doku la segue in quella malinconia che si porta dietro, i capelli sciolti con i fiocchi ai lati, gli orecchini al loro posto ma non ha nemmeno un velo di trucco sul visino, sembrando ancora più piccola di quanto non sia. Ora si trova nell'amato bosco dei ciliegi, un luogo dove ha incontrato molte persone, dove ha disegnato parecchio e dove è nato in qualche modo quella sua smodata passione per le farfalle. Passeggia fra i viali, la testa verso l'alto fra le fronde, negli scorci di quel paesaggio pacifico, mentre il suo animo è inquieto, non sa come poter diventare più forte. [Chakra ON]

18:13 Shizuka:
  [Bosco dei Ciliegi - Sentieri -> Fondo del bosco] Il tempo sembra un poco coperto ma in questo momento la pioggia non la sconvolgerebbe più ditanto, più incede più si ritrova a spostarsi verso l'interno di quella foresta, nella parte meno conosciuta e più isolata, verso quella cinta muraria che li protegge e li sovrasta. Non si era mai spinta così in là, ma apparentemente in quella zona gli alberi sono più fitti, tanto da oscurare il cielo con un foltissimo strato di petali rosi. E fra di essi è proprio la farfalla rossa a passare di fronte allo sguardo perso della ragazzina dal sangue nero. << Non sono riuscita a creare un costrutto dopo aver schivato quell'uccello. >> Lo dice ad alta voce, manco stesse parlando con quel lepidottero velenoso. << Potremmo provare a cercare la tua creatrice no? Mi pare che tu sia ancora in salute, mi sono presa cura di te adeguatamente no? >> Già ma lei non sa se quella strada la condurrà veramente ad evocare delle farfalle, tanto meno sa se queste poi saranno un valido aiuto in battaglia. Non può fare affidamento su qualcosa di nuovo e sconosciuto deve diventare pià forte lei, più veloce nel generare quei costrutti per poi utilizzarli. Il suo punto di forza è quella discendenza, che deve imparare a dominare completamente, sia nell'aspetto magico che in quello mentale. I genjutsu hanno un potenziale enorme e lei deve imparare a sfruttarli al meglio, questo sicuramente, ma quello richiederà tempo, per questo nel mentre deve dedicarsi al potere magico di cui dispone. Creare un costrutto singolo ogni volta è veramente limitante, inoltre per spostarli ci vuole una buona dose di concentrazione, quindi come fare? Andrebbe a sedersi in mezzo ai petali caduti a terra, le gambe strette al petto, rimuginando su una soluzione che possa farla migliorare, diventare più potente di quanto non siano normalmente gli altri. [Chakra ON]

18:35 Shizuka:
  [Bosco dei Ciliegi - Fondo del bosco] Lo sguardo permane fisso nel vuoto senza apparentemente trovare una soluzione. Sembrano passare interi minuti prima che quella testolina inizi a fumare, e le gambe vengno distese in avanti, mentre la schiena si poggerebbe a terra, lasciando che quegli occhi blu si fissino sul manto rosato. Poi però vengono chiusi, espira profondamente, si lascia cullare dal fruscio del vento fra le fronde, in qualche modo cerca di rilassarsi, anche se le immagini della missione le passano davanti senza pietà. Ha perso di nuovo qualcuno, stavolta non un paziente ma un compagno di squadra. Lei non è stata ritenuta all'altezza di affiancare il Kaguya di combattere con lui alla pari per proteggersi le spalle a vicenda. Questo non deve succedere, i suoi alleati devono sempre considerarla come un valido elemento per raggiungere l'obbiettivo, non qualcuno da affidare agli altri per essere protetto! Inutile non riesce a rilassarsi. Gli occhi vengono spalancati proprio mentre a pochissimi centimetri da essi, Kimi svolazza ad ali spiegate. La Kokketsu può cogliere tutte le venature delle ali della velenosa esserina, quella leggerezza intrinseca eppure così pericolosa al contempo. Quelle zampette hanno fatto piegare Mattyse dal dolore, quella creaturina da nulla ha spezzato un uomo in un attimo. I cricetini si muovono un poco in quella direzione. Anche lei è piccola, anche lei però può ferire in maniera notevole. Lei che è l'unica tornata senza mezza ferita dalla missione B, nonostante fossero in due si sono protetti l'un l'altra, hanno collaborato e ne sono usciti trionfanti da soli. Perchè non può diventare una farfalla velenosa e distruttiva anche lei? [Chakra ON]

19:01 Shizuka:
  [Bosco dei Ciliegi - Fondo del bosco] Quella domanda le ronza in testa ormai da parecchi minuti, perchè lei non potrebbe farlo? Cioè potrebbe provarci no? Forse grazie alle capacità di Rasetsu potrebbe prima o poi ottenere il veleno lei stessa! Non sacrificherebbe mai Kimi ma se trovasse il modo di fare amicizia con un Doku perchè no? Voli pindarici, e poi non sarebbe carino fare amicizia con qualcuno solo per un vantaggio personale. Però potrebbe semplicemente essere una farfalla Kokketsu a tutti gli effetti? Può manipolare quel sangue come meglio crede, potrebbe creare qualcosa di simile no? Qualcosa che la aiuti nel creare quei costrutti che lei tanto sfrutta contro il nemico o meglio che vorrebbe sfruttare al massimo. Per farlo le serve la mente, gli occhi per posizionarli. Quindi perchè non provare a creare delle ali che siano i suoi occhi? La decisione è folle e presa sul momento. Si alza di scatto, da sdraiata passa a seduta, quasi investendo quella farfallina che le svolazzava attorno, prende quel pendente e si ferisce un dito, l'indice della destra lasciando che il proprio sangue fuoriesca lentamente, di quel colore nero pece. Ridirigerebbe il Chakra in quella direzione, cercando di far fondere quel suiton con quel denso nero, così da poter attivare il di lei intrinseco potere. Se fosse stata in grado di fare ciò si sarebbe ritrovata a essere avvolta da un'aura violetta, focalizzata su quegli occhi blu, dai quali scende una lacrima nera che le righerebbe le guance, fino a raggiungere il mento. Le sue gambe e i suoi avambrcci dovrebbero ricoprirsi di una sorta di armatura nera, avvinghiatasi ai vestiti ma senza sporcarli. Ormai dovrebbe essere ben abituata a quell'attivazione, anche se risulta sempre molto adrenalinica. E' come se il fatto stesso di sfoderare quel potere la rendesse più forte. [Se Chakra 48/50; Se PV 99/100]

19:41 Shizuka:
  [Bosco dei Ciliegi - Fondo del bosco] Una volta riuscita ad attivare la propria innata con successo, dalla posizione seduta con le gambe distese in avanti andrebbe a inginocchiarsi a terra, sedendo sulle proprie caviglie, in una posizione a dir poco composta, conn la schiena dritta. E' lì che il lavoro dovrebbe avere inizio. La mente andrebbe a immaginare le ali di una farfalla, una Taenaris Catops per la precisione, per i profani anche dette 'gufo setoso'. Le loro ali sono tondeggianti le due inferiori, mentre quelle superiori sono più piccole e leggermente più squadrate nella parte inferiore, tendenzialmente osno ali chiare, il cui bordo esterno è più scuro, marrone scuro per la precisione. La particolarità di queste creaturine sta nel fatto che nella parte inferiore delle ali vi sono impressi dei cerchi, che ricordano gli occhi di un gufo, pupilla scura, iride giallo e un altro cerchio scuro attorno a quest'ultima. Se le servono degli occhi in più li metterà proprio su quelle ali che vuole creare per se stessa, per diventare qualcosa di più di una semplice Kokketsu. Una volta che l'immagine di quell'insetto le si sarà fissata nella mente, allora cercherebbe lentamente di andare a generare un costrutto che abbia delle caratteristiche simili. Cercherebbe quindi di generare un lungo filamento di sangue che ripercorra il perimetro esterno di quella forma alare, per poi arricciarsi in due cerchi nella parte inferiore interna. Cercherebbe di compiere quella sorta di disegno artistico solamente sul lato destro del corpo, facendo si che parta però dalla propria spina scapolare destra, come se fosse una specie di ala in tutto e per tutto. Gli occhietti blu sono chiusi per la concentrazione, è più complicato di quanto credesse manipolare quel sangue in una forma non convenzionale. Però non demorde in alcun modo. Se dovesse fallire semplicemente riprenderebbe da capo, testarda e convinta di potercela fare, di creare qualcosa di mai visto, qualcosa di unico e di potente. [Chakra 48/50; Se PV 98/100]

23:54 Shizuka:
  [Bosco dei Ciliegi - Vicino alle Mura] Le prove si susseguono una dopo l'altra, con conseguente dispendio di energia psichica ma anche fisica. Infatti mantenere quell'innata attiva è veramente dispendioso per il fisico, questo è uno dei vantaggi/svantaggi di essere dei Kokketsu. Eppure quella testolina rossa non demorde, passano i minuti ma lei continuerebbe imperterrita a riprovare a generare quell'ala destra, fino a raggiungere un risultato soddisfacente. qualcosa di stabile, per poi andare a lavorare anche sulla sinistra, probabilmente in maniera un poco più sicura ma dispendiosa a livello di concentrazione. In effetti visto dall'esterno tutti quei tentativi potrebbero risultare oltremodo spaventosi, quel prato che prima era ricoperto di petali rosa ora è macchiato da sangue nero, quasi ovunque, l'odore permane ferroso, e aumenta con il tempo passato a provare e riprovare. Strano come lei non se ne accorga, strano anche come, nonostante il massiccio utilizzo di quell'innata lei non abbia perso la testa, accecata dalla rabbia o dal desiderio di distruggere qualcosa. Questo succede solitamente durante lo scontro, più mantiene attivo quel potere più questo si nutre delle sue sicurezze, dei suoi dubbi, plagiandola per affidarsi a lui per vincere. Ma in questo momento sembra che la priorità sia domare quella forza al suo volere e per farlo la diciassettenne si sta dissanguando letteralmente. Però alla fine riesce a ottenere quelle due ali, seduta sulle proprie caviglie queste sono una struttura nera, contornata da un'aura violacea come la di lei innata, soprattutto essa si concentra attorno a quelle sfere presenti nella parte bassa della creazione, dove quegli occhi finti sono stati generati. [Chakra 48/50; Se PV 83/100]

19:40 Shizuka:
  [Bosco dei Ciliegi - Vicino le mura -> Casa] Ansima un pochino, quella perdita copiosa di sangue inizia a farsi sentire su quella fisicità, in fondo non ha mai raggiunto un dispendio tale di energie quindi non è mai andata in carenza di ossigeno circolante così tanto. Si sofferma a prendere qualche respiro più profondo mentre la mente si concentra sul mantenere quella forma particolare. Poi una volta pronta, andrebbe a sollevarsi, mettendosi in piedi in mezzo a quel mare di sangue da lei stessa generato. Si guarderebbe attorno con quegli occhi blu ammantati di viola, realizzando solo ora quanto nero vi sia attorno a se, quanta oscurità abbia sparso in quel mondo rosato. Quel colore le ricorda vagamente i capelli di Furaya, quella che è stanca di fare il leader, stanca degli occhi giudicanti. A conti fatti se la cosa la impensierisce avrebbe dovuto fare a meno di scegliere di nuovo la strada del capo e lasciar fare ad altri. Poco importa ora, le alucce sono abbastanza statiche, niente che le consenta di volare ovviamente però un sorriso le si stampa sul visino, ricordando il ritratto di Ryoma che lei stessa ha fatto, al quale ha donato un paio di ali molto più ferali. Alla fine le ha cucite su di se, quelle speranze, quella volontà di poter puntare in alto. Un paio di passi vengono mossi nella radura oscura, mentre le manine, si allungherebbero ai lati del corpo, entrambi i palmi rivolti al cielo. Cercherebbe di concentrare il suo flusso di Chakra all'interno di quelle ali, verso gli occhi in particolar modo, cercando di farli lacrimare contemporaneamente. Se fosse riuscita in questa impresa da quegli occhi di sangue si sarebbero originate due lacrime nere, che avrebbero dato successivamente vita a due sfere di sangue nero, identiche una all'altra, una per lato della Kokketsu. Ha cercato di generare qualcosa di semplice per non complicare troppo già la situazione, ma con un poco di allenamento dovrebbe essere in grado di migliorare anche la forma di essi e la distanza alla quale sia possibile crearli, come se fosse solamente una protrusione della propria innata. Però la fatica ora si fa sentire, la testa incomincia a girare e forse sarà il caso di smetterla di dissanguarsi nel parco, in qualche modo a casa ci deve tornare e qualche passo avanti è stato fatto, la prossima volta dovrebbe andare meglio. L'innata viene disattivata, il sangue cade a terra rovinosamente da dietro le sue spalle e le sporca in parte i vestiti ma nemmeno se ne accorge. Kimi tornerebbe solo allora nel range visivo della rossa, accompagnandola verso casa. [Chakra 48/50; Se PV 80/100]

Shizuka dopo la sconfitta fuori dalle mura decide di fare qualcosa per migliorare se stessa, per poter sopperire alle mancanze che pensa di avere. Le serve più forza, le serve più sangue e forse ha trovato il modo per farlo.