Una fatale collisione

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15:36 Saigo:
  [Strada] Day off, si può riassumere tutto con questa semplicissimo modo di dire. Oggi è libera, dopo aver sbrigato gli affari e aver finito le ultime pratiche quando ha chiuso la porta della sede alle sue spalle ieri ha preso un profondo respiro. Ben ventiquattro ore senza dover più indossare la divisa o dover mettere piede lì dentro. La semplice constatazione di questo giorno di vacanze le è inizialmente caduto addosso come un macigno pesantissimo, l’ha colpita con forza facendola sentire persa, soprattutto considerando da quando tempo non si prendeva un po’ di pausa, oggi però va decisamente meglio, dopo aver mangiato un gelatino ha ricominciato il suo giro di shopping ed è proprio quest’ultimo a spiegare gli abiti estremamente casual e sportivi. Un paio di lunghi jeans di un profondo blu scuro a coprirle le gambe, abbastanza larghi e dal taglio a sigaretta sormontati da una felpona in cotone leggero bianca, solo un sempre riquadro sul petto con un disegno a tinte azzurre e bianche a ricordare la grande opera artistica, quell’immensa onda. Ai piedi delle classiche sneakers bianche e perfettamente pulite, i capelli lasciati sciolti in quel mare rosa che le arriva ben oltre le scapole ed infine tra le mani grossi sacchettoni, da un lato e dall’altro, ripieni di abiti più o meno costosi ma sicuramente tutti molto alla moda. Proprio per via dell’aggiunta di uno di quei sacchetti firmati ora sta uscendo tutta felice dalle enormi porte scorrevoli del negozio in pieno centro, uno di quelli di street style, giovane e sportivo perfetto nei suoi pochi giorni di libertà soprattutto ora che il lavoro da attrice scarseggia, a causa dell’elevato numero di turni come ufficiale. La sua vita è un casino e lo sa perfettamente, seppur sembri perfetta all'apparenza quel visino da bambola, quella pelle liscia e priva di imperfezioni nascondono una vera esplosione di caos [chk on]

15:55 Seiko:
  [Strada] Oggi il sole abbraccia la città di Kagegakure e tutti i suoi abitanti, compreso il giovane Seiko. Un ragazzo slanciato, longilineo, pallido e drasticamente fuori moda. Muove oggi i primi passi da uomo nuovo. E’ passato molto tempo da quando per l’ultima volta ha solcato a testa alta le vie del centro città. Sono passati anni dall’incidente che lo hanno convolto, che gli hanno portato via tutto ciò che aveva, tutte le sue certezze. Sono passati anni da quando, un giorno, tutti i suoi ideali sono stati spazzati via. E oggi, dopo tempo, il giovane segna la sua rinascita. Una rinascita lenta, dolorosa e sofferta. Battezzata dalla solitudine e dalla ricostruzione, interna ed esterna. Rispetto a tempo fa ha certo più sicurezza, una ritrovata fiducia in se stesso e nel mondo. Un nuovo mondo. Il giovane indossa degli abiti abbastanza inusuali, molto tradizionali, blu. Il viso è serio, in parte contorto e in parte segnato dall’esperienza traumatica della distruzione. Una benda copre interamente l’occhio destro. Il vuoto lasciato dall’amaro di una giornata storica. La cicatrice che ogni giorno gli ricorda chi è, che è ancora vivo e a chi deve la propria vita. Procede lungo la strada con un passo barcollante ma deciso. Lento e un po’ ondoso. Di quando in quando urta cose e persone. Deve ancora prendere bene le misure, del resto lui non è più lo stesso di prima, ma non lo è nemmeno la sua vita. E tra una maledizione lanciata e una spallata decisa ad un povero passante, il neo rinato avanza, dritto, verso quella che sarà la sua nuova storia.

16:06 Saigo:
  [Strada] Lei non porta una benda su un occhio, la sua vista potrebbe anche venir definita perfetta e ha la possibilità di guardarsi in giro così da prevenire eventuali urti o scontri ma la realtà è che non le interessa. Così, esattamente come accade al ragazzo di cui ancora ignora l’esistenza anche lei avanza tra la folla domenicale a suon di spintarelle e colpi alle spalle non necessari, non che sia disposta ad ammettere il concorso di colpa quindi eccola usare la sua soave e adorabile voce con l’unico scopo di ferire <ma fatti un cane guida se non ci vedi> non che lei sia davvero rivolta a colui che porta la benda, né che tantomeno si sia accorta di quel dettaglio ma la realtà è che camminando il vicino del nostro elegante sconosciuto dal gusto antico ha per sbaglio urtato uno dei suoi pacchi finendo per sgualcire il sacchetto ma soprattutto ha spiegazzato appena quelle bellissima giacca invernale che si è già comprata, infondo per chi è stato a lungo nella vera Suna non fa mai abbastanza caldo ed è sempre troppo freschino persino durante la torrida estate . Una trottola di capelli rosa si muove tra la folla e si ferma ora a litigare con uno sconosciuto <senti a me interessa ben poco della tua maleducazione, doveva sculacciarti tua madre, ora vedi di aprire gli occhi e sparire altrimenti chiudi in casa> continua tutta presa in quella discussione inutile che ha il pregio di distenderla ma soprattutto distrarla dai suoi problemi, incazzarsi con un povero innocente distende i nervi come nient’altro deve proprio ammetterlo[chk on]

16:19 Seiko:
  [Strada] A quanto, in questo nuovo mondo non c’è più rispetto per chi ha problemi. Del resto non è facile muoversi attraverso la fiumana di gente che percorre il centro la domenica pomeriggio. Che il giovane sia un po’ rude è plausibile, ma del resto, è la situazione che lo richiede, non la sua spontanea volontà. Non ha scelto lui di vivere in questa condizione, forse non ha nemmeno scelto di vivere. Ora si ritrova in uno spazio totalmente nuovo, diverso dal suo mondo e senza più alcuna capacità di comprenderne le distanze. Da quando ha perso parzialmente la vista non era più riuscito ad uscire di casa senza sentirsi in difetto. E proprio per questo, quelle parole, seppur dette in maniera soave, feriscono nel profondo il giovanotto <E tu smetti di bere l’acido, rovina l’umore, stronza> borbotta in maniera decisa. Di certo non si sarebbe fermato se la ragazza non avesse deciso di fargli la predica. Non è la prima persona che urta, non sarà l’ultima. Ancora è ciondolante, sbadato, totalmente privo della capacità di muoversi agilmente nello spazio, almeno per ora. Ascolta anche la seconda ramanzina della donna, lo fa in silenzio, restando fisso davanti a lei. Mani nelle tasche, leggermente ricurvo in avanti. Con l’occhio buono fissa la concittadina e storcendo un po’ la bocca borbotta nuovamente <A certo, il maleducato sono io, perché prendersela con una persona disabile non lo è, vero?> gonfia un po’ il petto, oggi si appresta ad essere il suo primo giorno di lavoro e nulla può rovinarlo <Però oggi mi sento buono, ti perdono, del resto sono ufficialmente un lavoratore governativo> lo afferma con il massimo della fierezza possibile. Certo, è solo un porta borse, ma perché sminuirsi? Ora che ha un motivo per continuare a camminare, anche se per fare ciò deve rimuovere persone dal suo cammino.

16:41 Saigo:
  [Strada] Fissa per qualche istante il ragazzo dotato di bende sull’occhio con la bocca appena aperta, poi fissa nuovamente l’uomo contro cui stava inveendo che è al suo fianco, scuote le testa <sì ma la disabilità è tutta dentro> replica come risposta <e direi che c’è anche dell’egocentrismo se non ti rendi conto che io mica parlavo con te> sbuffa appena e scuota la testa lasciando un volteggio dei suoi lunghi capelli rosa, un lieve e dolciastro profumo finisce per espandersi mentre si gira tutta infastidita <ma guarda te sto ufficiale governativo di sto cazzo> borbotta in quello che risulta come un ammasso trattenuto di suoni confusi, non lascia che suoni comprensibile, non per timore di esporsi o motivazioni simili ma per la semplice decisione di voler procedere oltre, andare avanti e non restare lì ancora a discutere con quelli che ora sono palesemente due asini. Ma perché dovrebbe la sciar correre? Un rapido conto mentale per comprendere quanto del suo stipendio ha già speso ed eccola fermarsi con decisione <ah sì? E mi dica ufficiale governativo qual è il tuo nome? Mi chiedo che esimio esponente tu possa essere, si sa che il nostro governo ama aiutar ei bisognosi> non c’è alcuna reale ironia nel tono, sa bene cosa si dice, cosa deve mostrare anche se a differenza di molti altri lei è in grado di vedere oltre il velo ed essere abbastanza certa che un mezzo cieco darebbe solo fastidio [chk on]

16:55 Seiko:
  [Strada] Deglutisce un attimo, la situazione è diventata un po’ strana ma di fatto, tutto ciò che riguarda il neo mezzo cieco lo è. Del resto un ragazzo ricoperto di vesti tradizionali non può dare una parvenza di normalità e quella benda nera che gli copre l’occhio destro sicuramente non aiuta. Mantiene una postura eretta, ben piantata a terra. Le parole di Saigo sono esatte, non c’è dubbio, ma se intuisce l’egocentrismo del giovane, come può non prevederne la risposta? <Si dentro di te c’è la disabilità> mentre pronuncia queste parole, ovviamente arrampicandosi sugli specchi andrebbe a portare il proprio indice alla tempia destra come a voler schernire la ragazza. Certo, infantile lo è, ma non sempre. Infatti non appena la ragazza gli chiede il suo nome, il giovane Seiko trova dentro di se un nuovo vigore. Punta il proprio pollice verso il petto <Sono Seiko> con il massimo della fierezza, incurante del teatrino che ha messo in piedi. E’ egocentrico, certo. <Certo che lo fa, perché questo un governo deve fare e con questo il governo ottiene il rispetto dei cittadini> lui lo sa bene, perché oggi, senza l’aiuto del consiglio non sarebbe nemmeno qua a camminare probabilmente. Hanno visto qualcosa in lui, cosa? Non è ancora dato saperlo. Ma ecco, non si può mettere in discussione la bontà del governo <Forse ancora non mi conosci, sono nuovo, ma vedrai quando toccherà pagare il conto, allora mi conoscerai meglio, promesso> ridacchia appena, mettendo le mani sui fianchi, adottando una postura statuaria.

17:09 Saigo:
  [Strada] Più lo ascolta meno ha voglia di ascoltarlo ma una parte di lei vuole proprio vedere fino a dove arriverà, fino a quanto si spingerà oltre in quella inutile discussione. Nasconde con la sua solita abilità il gusto per quel filo invisibile, quel limite oltre a cui sarebbe meglio non spingersi, il profondo burrone davanti ai suoi piede su cui ora muove una pianta in aria, giocando come un equilibrista godendo di quell’adrenalina che scorre nelle sue vene <ah sì? E dimmi visto che sei così importante quale sarebbe il tuo ruolo?> prosegue, lo sfida, lo stuzzica ed in certo senso ci gioca proprio come un gatto con il topo. Conosce almeno per una sommaria descrizione tutti i Kage e ha visto in sede tutti i suoi superiori quindi a meno che sia lì ad insultare qualcuno del consiglio, eventualità che non le passa nemmeno per la testa, si sente molto tranquilla . Il discorso prosegue, il mezzo cieco continua a sentirsi in dovere di mostrare una strenua difesa schivando i suoi ganci all’ultimo ma senza mai riuscire ad uscire dalla difesa <nuovo?> domanda appena <e un idiota appena arrivato si merita forse di far parte di questo villaggio? Sei forse l’ennesimo ninja sfigato e scongelato che ora spera di poter campare sulle nostre spalle?> non è per nulla brava a mascherare il suo odio in questa frase, quei maledetti idioti, quei boriosi arroganti a causa dei quali sono stati tutti sconfitti, costretti alla fuga e a rifugiarsi in una grande opera. Gli stessi perdenti che le sono costati la vita di tutti i suoi amici. Lo osserva adesso decisamente torva, per la prima volta analizzandolo sforzandosi di fissarselo in testa, di capire di chi si tratta dandogli solo ora una specie di importanza

17:23 Seiko:
  [Strada] Non è una situazione facile quella in cui si sta mettendo il giovane, ma il protagonista non ne è decisamente consapevole. Quello che sta vedendo la sua controparte è tutta la genuinità, nel bene e nel male, che un ragazzo può dimostrare. La domanda della ragazza sicuramente avrebbe messo in difficoltà molti, di certo non il giovane burocrate che vede nel suo ruolo una figura di spicco, nonostante sia solo all’inizio <Sono un portaborse> lo dice con una fierezza che sembra quasi finta <Ma soprattutto sono un fedele dipendente del governo> questo è il punto. Anche se è un semplice portaborse, sente quel ruolo come modo per sdebitarsi con quell’entità che gli ha salvato la vita. Le mani dai fianchi si spostano di nuovo in tasca, donando al giovane una nuova postura, più distesa ma sicuramente ancora densa di ego e soddisfazione. Cerca di usare al meglio l’occhio buono per mettere al fuoco la ragazza, perché è vero, si è parlato di lui, ma lei esattamente chi è? Questa ora è la domanda che passa per la testa del ragazzo. Un pensiero che rapidamente si fa azione <E quindi tu chi saresti inve…> non fa in tempo a finire che sente le parole della giovane. Sul viso del giovane si dipinge una smorfia di orrore. Passi la disabilità, ma questo, questo non può essere passato <NON OSARE> alza il tono di voce, forse udibile anche da chi si muove intorno a loro. Questo è davvero troppo. Cerca di avvicinare il viso, ora truce, al volto della giovane. L’occhio buono la fissa <Non osare paragonarmi a quei cosi> riferimento decisamente esplicito <Lo vedi bene vero, questo è il segno per il quale non puoi osarmi paragonare a quei esseri> e continua, con un tono decisamente fuorioso <se sono qua è grazie al governo, quel governo che aiuta davvero chi ha bisogno di aiuto e soprattutto che ci permette di vivere> anche letteralmente. Sbuffa un po’, prima di tornare in se e staccarsi dal viso della giovane, tornando nella postura precedente <Ora però dimmi, chi sei> è curioso, non ama farsi insultare gratuitamente.

17:35 Saigo:
  [Strada] Riderebbe più che volentieri del ruolo che ha appena rivelato di coprire, un semplice e piccolo portaborse. Non c’è molto da aggiungere in merito, potrebbe anche farsi una sonora risata se non fosse per le parole successivi. Lo osserva davvero come da poco ha iniziato a fare e lascia che si avvicini al suo volto, senza allontanarsi conoscendo bene i suoi punti di forza, non teme il primo portaborse che passa insomma. Lo ascolta. Può condividere il fastidio che sente nel suo tono, lo ha provocato certo e almeno ora ha in parte le sue risposte. Approfitta infine di quella vicinanza volendo fare anche lei un passo in avanti, scorrerebbe verso quello che plausibilmente è il suo punto cieco e raggiungere l’orecchio. Ciò che sta per rivelare non è un vero segreto ma vuole che sembri così <io sono l’Ufficiale della Shinsengumi Saigo Manami> un mormorio che vorrebbe semplicemente dedicare a lui in modo che sia l’unico in quella folla a poterla udire prima di ritrarsi e tornare nella posizione di poco prima, fissandolo direttamente in volte <e ti consiglio caldamente di non metterti in mezzo alle mie discussioni mai più> continua ancora una volta <soprattutto se non direttamente interpellato signor portaborse> non è un insulto, infondo ha solo confermato di aver appreso che ruolo ricopre il ragazzo eppure il tono che usa per coprire quell’ultima parole come se avesse a che fare solo con un povero piccolo pezzente. Inutile negare che per quanto possa apprezzare il condiviso astio verso i vecchi ninja non ha per niente gradito la discussione, il suo mettersi in mezzo, risponderle a tono e continuare, lo ha solo ripetutamente provocato proprio per arrivare a quel punto, in quell’esatto momento. Ci ha giocato certo ma è un gioco nato dal fastidio, dal sentirsi colta nel vivo probabilmente. Non sarebbe mai stata così stupida da dare del cieco a chi lo è davvero [chk on]

17:53 Seiko:
  [Strada] Tutto cambia in un’istante. Bastano poche parole per poter cambiare un mondo, letteralmente. Quando sente quel sussurro gli si gela il sangue. Solo ora si rende conto di tutto quello che ha detto e dinnanzi a chi lo ha detto. Un groppo in gola si palesa. Il viso si fa vuoto, l’occhio sano fissa ora la ragazza con un punto di vista totalmente nuovo. Ha davanti a se una di quelle figure che tanto ammira, che rappresenta più di tutti quella entità verso cui è totalmente vuoto. Il giovane farebbe quindi un passo indietro per prendere le distanze, dopodichè, in maniera anche un po’ rigida, fa un profondo inchino, come a volersi scusare. <Mi perdoni> le da subito del lei, è veramente quasi terrorizzato e ciò è percepibile in maniera nitida. Tiene un tono di voce più basso, leggermente tremolante <Mi scusi, profondamente. Se solo lo avessi saputo> resta con la testa bassa, quasi parallela al terreno <Non lo farò più, mi perdoni, sono profondamente dispiaciuto>. Sembra di essere al confronto di una persona totalmente diversa, un cane bastonato. Tutto il suo ego, tutta la sua irruenza viene messa da parte lasciando il posto al totale rispetto delle istituzioni e delle gerarchie. Non osa alzare la testa, aspetta un segno o un segnale. L’occhio destro, inizia a bruciare, come ricordo vivo. Sente una scossa che gli attraversa il corpo. Ora come si fa, quello che ha detto è stato detto. La gente continua a fluire, il tempo a scorrere. Quello che doveva essere il suo primo giorno da essere umano, dopo tanto tempo, sembra essere stato deviato dal destino. Lui che cerca in ogni modo di sdebitarsi, ha questo primo incontro con la figura che più di tutti rappresenta le istituzioni. E’ mortificato, è percepibile. Sono bastate poche parole per far cambiare completamente la situazione ed invertire le parti della situazione. Il giovane ora si è fatto piccolo nei confronti dell’ufficiale.

18:07 Saigo:
  [Strada] Trattiene il sorriso mentre lo osserva, quasi distaccata come se il suo valore fosse zero. Ascolta quelle scuse e ciò che ne pensa resta nascosto nel suo animo, non si sposta appena nota quell’inchino lasciando quindi che le venga dedicato e attende che si rialzi, che continui con le sue scuse. Non ha molto da aggiungere, se avesse un cuore probabilmente non direbbe altro <lascia che ti dia una lezione importante> il tono è serio e lei si limiterebbe a ridurre le distanze, osservandolo con attenzione dall’alto verso il basso, seppur non sia una vera questione di altezza più di ego smisurato <prima di essere arrogante sii sicuro di valere più della persona che hai davanti> una lezione di vita davvero importante nella sua mente, quello è il principale modo con cui agisce, mai e poi mai provocare o litigare con qualcuno che potrebbe avere un ruolo più rilevante del proprio. Si allontana a questo punto, un fruscio di sacchetti mentre si volta dandogli le spalle <per il resto come vedi non sono in servizio> sospira appena, per sua immensa sfortuna non può punirlo in alcun modo senza rischiare l’abuso di potere in questo caso <quindi pagami un gelato e considererò la questione risolta> a lui la scelta dunque. Lei si limiterebbe ad andarsene dirigendosi in silenzio verso il chiosco di mochi gelato non troppo lontano da lì, li prenderà a prescindere dall’intervento economico altrui e non gli rivolgerà più parola per oggi. Prenderà il suo cibo e tornerà semplicemente a farsi gli affari suoi [chk on][se end]

18:22 Seiko:
  [Strada] Deglutisce di nuovo, suda anche un po’ freddo quando sente le di lei parole. Sicuramente la lezione di oggi è una lezione importante. Il giovane da anni assente dalla vita sociale, istituzionale e partecipata del villaggio, si è dimenticato il ruolo fondamentale della gerarchia e del rispetto. Cambierà? Probabilmente no, resterà sempre lui, quello che era. Ma oggi una nuova sfumatura è stata aggiunta al dipinto complesso che Seiko è. Aspetta ancora qualche istante prima di tornare nella posizione eretta, seppur mantenendo lo sguardo leggermente abbassato. Tra poco inizia il suo lavoro, ma di certo non può ignorare la richiesta di scuse gelatose avanzata dall’ufficiale <Certamente, è il minimo che possa fare> fa un altro breve inchino, pronto a seguire il suo “superiore”. Una nuova avventura è iniziata, un incrocio del destino è avvenuto. Una collisione casuale che perfettamente racchiude la vita del giovane ragazzo. Fa un profondo respiro, riguadagna una posizione congrua ad un uomo della stua statura. E’ pur sempre un portaborse, non deve sminuirsi. Gonfia il petto e torna ciò che prima era. Ciondolante e ancora impreciso avanza, pronto a tornare a camminare, nonostante il buio che lo circonda. [End]

Una fatale collisione tra Seiko e Saigo porta ad un confronto tra i due. Il nuovo portaborse mette in mostra tutto se stesso, ignaro della figura che ha dinnanzi. Alla fine si ribaltano le posizioni e Saigo decide di dare una importante lezione al giovane ragazzo mezzo cieco.