Visite a Sorpresa

Free

0
0

16:10 Utente anonimo:
 I pochi effetti personali che porta con sè oltre il telefono che ogni tanto bela a volume abbassato e vien preso per un palese scambio di messaggi, sembrano tutti adatti ai tasconi laterali dei pantaloni verde oliva a vita bassa, aderenti sui lombi e ben più comodi sulle gambe magre fino ad un restringimento lieve appena al di sopra delle scarpe da outdoor color terra. Un kunai, due tonici curativi e due di recupero del chackra occupano quelle posizioni, apparirebbe disarmata non fosse per la giara, che occupa tutta la sua schiena, legata alla vita da una fascia verde smeraldo che risale poi ad appendere lungo la spalla destra. Eppure non ha peso per lei la Sunodeki, appare come una clessidra in vetro ambrato, traspare sul cumulo di sabbia disposto alla metà inferiore che si mostra in quel momento quieta. Sotto quella fascia si riconosce una maglietta, una canotta dalla spallina spessa tre dita, indumento sportivo e dell'uniforme colore verde oliva come i pantaloni. I biondi e corti capelli sono scarmigliati intorno al viso pallido e magro come tutta la sua figura, ogni osso visibile e parzialmente celato come le costole sembra voler sporgere a ricordare la minuta magrezza della figura della fennec, nessun orpello se non il coprifronte portato al collo, il simbolo della sabbia non viene celato mentre attende all'ingresso, accanto ai due Shinobi di guardia, l'incontro che un messaggio formale le ha avvisato. Il giardino zen è adombrato in parte, persino in quella giornata assolata non centra nulla con lo "stereotipo" sunese che prevederebbe un mini deserto al posto di quel florido giardino con laghetto, fontanella ed un tripudio di prato e piante a foglia larga insieme a canne, bambù e ninfee, circondato da sedute di legno spesso e scuro con bassi tavoli tra loro per i giochi da tavola o per i rituali del tè, su uno di questi infatti ha già preparato un tè in quell'attesa eppure ha deciso di non sgravare gli shinobi all'ingresso, tra le statue del Kazekage Gaara e dell'attuale capo-clan, al compito di segretari attendendo tra loro con il solito silenzio che contraddistingue si Sabaku, tutti e tre defilati, tutti e tre a braccia incrociate al di sotto del petto e tutti e tre in reciproca compagnia senza bisogno di dirsi nulla.

16:40 Shiroichi:
  [Entrata quartiere clan] È pomeriggio inoltrato in quel di Kagegakure, quest'oggi il nostro anbu preferito si trova a Suna, precisamente nel quartiere del clan Sabaku, ha fissato per oggi un incontro con l'ultimo membro della squadra ninja che si è occupata del recupero dei rotoli della famiglia Anamura. Per Taiyo sarà la prima volta che incontrerà Kore Sabaku, stessa cosa non si può però dire per Shiroichi che ha una sfida aperta con la ragazza, chi vincerà una lotta tra i due offrirà qualcosa all'altro e, grazie al prezioso consiglio di Shizuka sa già cosa offrire alla fennec, dei takoyaki. Oggi piove a dirotto, questo meteo poco si confà all'ambiente circostante ma Shiroichi gradisce, ha sempre preferito la pioggia al sole. Gli abiti che indossa sono i classici di ordinanza, una tuta nera aderente smanicata che lascia vedere il tatuaggio simbolo della sua corporazione e le protezioni del caso, sulle spalle la ninjato e sul volto, a mascherare sia la sua identità che la sua voce la maschera di volpe. I capelli sono tirati indietro e colano rivoli d'acqua sulla sua schiena, un toccasana dopo il caldo dei giorni scorsi. Arriva all'entrata del quartiere del clan e viene scortato presso un bellissimo giardino zen da un trio di guardie dove, nella parte coperta per ripararsi dalla pioggia vede la ragazza già lì ad aspettarlo <Buon pomeriggio> dice con tono calmo e pacato <Sono Taiyo, piacere di conoscerla, il giardino è stupendo, complimenti a chi se ne occupa> da del lei come forma di rispetto, durante la loro conversazione deciderà poi se passare al tu o rimanere su quel grado di forma. <Se è pronta possiamo già iniziare con la deposizione> dice sempre con lo stesso tono rimanendo però sotto la pioggia a godersi il fresco.

16:51 Utente anonimo:
 La figura mascherata di Taiyo non viene evitata allo sguardo sabbioso della fennec dalle palpebre contornate di nero, un alone naturale che richiama i pochi tratti canidae di cui dichiara l'eredità visibile. Le braccia si sciolgono cedendo un cenno verso i due shinobi, in merito all'ospite da lei atteso. <Buon pomeriggio, sono io, Kore Sabaku, genin della Sabbia.> Si presenta in quelle fattezze inconsapevole alla vocalità cambiata della conoscenza dell'altro prima di condurre il passo, con gesto di invito delle braccia, alla parte coperta del giardino. <Immagino che non potrà bere il tè, ma è consuetudine in giornate così inclementi offrire una bevanda calda, magari avrete piacere a tenerla tra le mani per riscaldarle.> Determina accennando a quello spazio tutt'altro che privato, ma niente in quella magione lo è, scivolando a sedere sulla sua panca di legno ed iniziando a versare il tè una volta incrociate le gambe c'è da stupirsi che non siano circondati da occhi ed orecchie svolazzanti di sabbia. L'attenzione si risolleva dal tè versato alla maschera della volpe con un'espressione di fredda pacatezza, atipica della stirpe da cui si dice discenda, vista l'affabilità rinomata dei fennec.<Immagino di esserlo, ma non comprendo la natura, credevo che i miei compagni avessero provveduto già a fare le loro dichiarazioni, qualcosa non va?>La domanda ha un velo curioso che collima con la seduta composta ed eretta della schiena. <Non è consuetudine per noi ricevere ospiti in simili occasioni, Taiyo-San, ma il nostro giardino è spesso aperto ai visitatori, quando ne desiderate, invero il verde è un colore che io detesto> Quella confessione, in mezzo a quel magnifico giardino, sembra un controsenso che lascia indurre alla sua obbedienza nei ruoli e nei luoghi circoscritti dai Sabaku per occasioni di quel tipo

17:04 Shiroichi:
  [Entrata quartiere clan] La ragazza risponde alla sua formalità con altrettanta formalità di conseguenza Taiyo si sente in obbligo di rispettare le tradizioni della famiglia che lo sta ospitando in questo momento e procede a mettersi al coperto <Vi ringrazio per la vostra disponibilità e per il tempo concessoci> risponde serioso mentre si avvicina alla tazza di tè e la prende nella mano mancina. Si affretta poi a ritornare al motivo di quel colloquio vista la curiosità espressa dalla ragazza <No, affatto, le dichiarazioni dei vostri compagni sono state già schedate e sono pronte per essere utilizzate nell'interrogatorio del prigioniero, vogliamo solo essere certi di non esserci persi niente, meglio un'informazione doppia che un'informazione mancante> spiega tranquillamente in modo da non far preoccupare la ragazza che possa esserci stata qualche irregolarità nelle dichiarazioni di Akainu e di Nairoshi. Glissa sulla confessione di lei riguardo il colore verde, ognuno ha un suo colore preferito e di conseguenza ce ne sarà uno odiato. <Allora, tornando a noi...> poggia con delicatezza la tazza di tè fumante sul tavolino, peccato non poterlo bere, sembra avere davvero un ottimo odore pensa Shiroichi. <...Vorrei partiste dall'inizio Kore-san, iniziate col raccontarmi di come la missione vi è stata assegnata dalla famiglia Anamura, se vi sembravano strani in qualche modo e poi da lì procedete con lo svolgersi della missione.> dice molto tranquillo e sbrigativo <Non tralasciate niente, anche il più piccolo dettaglio potrebbe rivelarsi di fondamentale importanza> ci tiene a specificarlo, non essendo stato presente durante la missione il ragazzo deve fare affidamento sui sei occhi presenti in quel momento e fidarsi, per quanto possibile delle loro impressioni. Mentre formula la domanda dal taschino del suo pettorale tira fuori un taccuino per le deposizioni e una penna pronto a prendere appunti per la dichiarazione della fennec. È incredibile quanto impermeabile sia quella protezione, non c'è traccia d'acqua nemmeno sulle pagine più esterne del suddetto.

17:19 Utente anonimo:
 A differenza di Taiyo/Shiroichi, lei non indossa la maschera, quindi il tipico tè nero insaporito dalle foglie di menta fresca coltivata in quel giardino viene avvicinato alle labbra e soffiato, non svolgendo il mero compito di scaldamani. Non ne interrompe quella spiegazione, accoglie e basta quella necessità di risposte come un fatto concreto, non mostra tensione ma è già raro che mostri un qualsivoglia trasporto di suo e questo dell'erede della sabbia lo inizia a comprendere anche chi la conosce tanto blandamente come Shiroichi. <La missione mi è stata assegnata come tutte.> Parla con una lentezza morbida, quasi la voce fosse assai più matura della figura altrimenti infantile per tratti e magrezza, rivelando l'età avanzata per un semplice genin. <Attraverso il consiglio della Magione Sabaku, su convocazione. Mi è stato dato l'incarico ed i nominativi dei miei compagni. Non ho interagito con la famiglia Anamura direttamente, dalle raccomandazioni che mi sono state fatte da Asuke-San, il nostro detentore della sabbia, sembrava fossero preoccupati più per una divulgazione del contenuto delle pergamente che dagli oggetti in sè. Ovvia la raccomandazione, fatta più volte, di non aprire i rotoli...Ma non ho memoria che fosse stata fatta menzione reale al non danneggiarli, quella credo sia stata più una nostra premura.> Sentenzia mantenendo il bicchiere basso per far freddare il tè mentre parla. <Ho contattato Akainu Uchiha, che conoscevo prima dei fatti, e lui ha contattato Nairoshi Mizuka che conosceva a sua volta per organizzare la prima ricognizione. Da quel momento in poi non abbiamo avuto intermediari nella nostra comunicazione. Abbiamo pattugliato le via di accesso del Bosco oscuro per ipotizzare possibili direzioni e prospettive. Ho suggerito di interrogare le accademie, di Oto e Konoha, se avessero recentemente avuto richieste particolari riguardanti possibili pergamene custodite e da chi, ma nulla ha dato adito alla mia ipotesi. Probabilmente il pensiero che volessero colpire la famiglia a colpo diretto è stata di maggioranza rispetto all'idea che cercassero qualcosa di specifico per il quale fosse necessario informarsi prima. Ma questo è lavoro che sarà dato ai vostri interrogatori al prigioniero.> Ha risposto, lungamente, tantissime parole, finchè alla fine tace mostrando di aver finito su quella domanda con un sorso di tè, come se non avesse altro da dire in merito a quanto le sia stato chiesto ed allo stesso tempo evitando di fare uno storione che esuli la domanda posta nello specifico

17:34 Shiroichi:
  [Giardino zen] Prende nota mentre di tanto in tanto annuisce <D'accordo, e com'è avvenuto invece l'incontro con i sospettati? Li avete intercettati e poi inseguiti o altro?> Se nei primi due colloqui Taiyo si è concentrato più sul combattimento e sulle caratteristiche fisiche dei due questa volta ha deciso di affidarsi allo sguardo della Sabaku per capire bene anche le circostanze dell'incontro, dato che, a detta dell'Uchiha il suo ruolo è stato più di supporto e controllo di eventuali Genjutsu che di combattimento attivo. Aspetterà con calma la risposta della ragazza per poi proseguire <Akainu-san ha riferito che il suo ruolo è stato quello di supportare lui durante il suo combattimento con Naraku e di identificare l'eventuale presenza di qualche Genjutsu, me lo conferma?> chiede tranquillamente mentre attraverso la maschera i suoi occhi scrutano la ragazza, è molto precisa nelle risposte e sembra essere particolarmente attenta ai dettagli, proprio per questo sente che la sua testimonianza possa essere quella più importante per l'indagine e per la risoluzione del caso e il recupero dei rotoli mancanti. Il respiro del ragazzo è calmo, non ha fretta di concludere la conversazione e cerca di trasmettere lo stesso a Kore che, per quanto in apparenza disinteressata, non lesina sulle informazioni e sulla precisione delle stesse. <Avevate ridotto le possibili vie di fuga a due ed inseguendo i malviventi avete preferito non dividervi facendovi forti del numero, è esatto?> domanda superflua questa ma che è il preludio ad un'altra <Le chiedo quindi di fare un'ipotesi adesso, se il contenuto dei rotoli è sconosciuto, con quale criterio secondo voi Genji e Naraku hanno scelto quali portare con loro e quali invece nascondere?> chiede curioso di ascoltare l'ipotesi della genin che nel frattempo si gode il suo tè, che buono l'aroma delle foglie di menta che si spande nell'aria da quelle semplici tazze.

17:51 Utente anonimo:
 Il rispondere a domande specifiche sarà cosa che Shiroichi può continuare a notare nel corso di quell'interrogatorio, mentre termina il tè tra una domanda e l'altra. <Abbiamo seguito le loro tracce, fino ad un bivio. Da lì abbiamo scelto di mantenere il nostro gruppo compatto, ci siamo imbattuti prima nello Shinobi accompagnato dalla tigre Amatsu, ci ha attaccati direttamente venendo allo scoperto. è solo dopo che ci siamo resi conto di Naraku.> Lineare, semplice, eppure di bastevoli parole ad un quadro, efficace ma non troppo prolissa nelle risposte la Sabaku, eppure alla questione che va a citare Akainu sui Genjutsu sembra doverci riflettere. <Nello schieramento iniziale sì, il mio ruolo è stato deciso dopo un confronto sulle potenzialità di tutti e tre, tra le mie mansioni di retrovia vi era la localizzazione di Genjutsu e le operazioni di supporto. Quando Nairoshi è stato attaccato per primo e lo Shinobi, tale Genji, ha richiamato la sua Tigre ci siamo concentrati su di loro, avevo impastato un attacco a supporto di Nairoshi, ed anche Akainu, è stato lì che Naraku ha fatto la sua comparsa, ha immobilizzato me ed ingaggiato uno scontro con l'Uchiha, a quel punto il mio ruolo è passato per supporto di Akainu, l'arte del legno ci ha creato una difficoltà maggiore della presenza di un animale ninja.> Determina come se solo in questa occasione ritenesse opportuno un approfondimento ulteriore rispetto a quanto richiesto, non fosse poi un lento annuire, quello che la Sabaku propone, a spegnerle la logorrea apparente. <è esatto, come ho detto avevamo calibrato le nostre potenzialità, e ritenuto poco saggio separarci correndo il rischio di allungare la missione ma evitando di lasciare un compagno isolato. Inoltre, a che io ho compreso, la mia resistenza ai Genjutsu e la mia capacità di riconoscerli rendeva il mio compito di ricognizione necessario ad un gruppo compatto. La formazione è stata progettata per essere efficace senza alcuna divisione da parte nostra.> Ribadisce forse quanto detto ma ecco che quando sorseggia il te nuovamente finisce per posarlo, alla domanda seguente dell'Anbu le palpebre si assottigliano sul viso della sabbiosa, come se si trovasse di fronte ad un rompicapo più che ad una persona. <Sta chiedendo la mia personale opinione, Taiyo-san? Temo di non comprendere...Se quello che desidera io non ritengo che per i ladri il contenuto delle pergamene fosse sconosciuto, questo non avrebbe avuto alcun senso. Nessuno ruba la giara ad un Sabaku, perchè nessuno può utilizzarla, se si ruba qualcosa è con un obbiettivo.Non credo che i ladri mancassero di un obbiettivo preterintenzionale verso quei rotoli, e non era di interesse alla missione.>Le ultime parole sembrano quasi un veto, non serve sapere cosa c'è nei takoyaki per sapere che sono buoni, l'obbiettivo della missione sembra esser stato accolto dalla Sabaku con lo stesso fredde strafottente distacco che si darebbe ad una questione tanto semplice, come mero ordine. Le mani liberate vengono appoggiate contro le cosce, la posa aperta maggiormente.

18:07 Shiroichi:
  [Giardino zen] Annuisce ancora una volta l'anbu, prendendo nota della tigre ninja definita "gatto" da Nairoshi. <Nairoshi-san mi ha riferito di un gatto, lei di una tigre, quanto era grosso l'animale nello specifico?> chiede prima di ritornare a prendere appunti sulla formazione della squadra nella quale riconosce la capacità di analisi di Akainu; aveva fatto lo stesso durante la missione alla quale ha partecipato con lui come Shiroichi. <Parliamo di Naraku, il suo cadavere è stato avvolto dalle radici una volta che è stato trapassato al cuore da Akainu-san, lui ha riferito che inizialmente gli è sembrato di combattere con un clone fatto con l'arte del legno ma di non averne la certezza data la sua inesperienza con i ninjutsu, so che stiamo sul campo delle speculazioni, ma lei ha avuto questa stessa sensazione Kore-san?> chiede per cercare di capire se uno dei sospettati si è semplicemente dileguato oppure se sia effettivamente morto. <Le sto chiedendo> precisa <se il contenuto dei rotoli non era ignoto ai rapinatori perché dividerli invece di nasconderli tutti per recuperarli dopo avervi seminati o fatti fuori oppure farli recuperare al mandante del furto qualora entrambi fossero stati catturati?> le ipotesi dei tre genin sono lievemente discordanti, Nairoshi la vedeva come una semplice "assicurazione" del tipo almeno abbiamo preso qualcosa, Akainu sembrava invece più convinto che i rapinatori potessero essere stati rapinati a loro volta in precedenza e stessero recuperando il maltolto, mentre la ragazza sembra convinta che questi ultimi fossero a conoscenza del contenuto dei rotoli stessi. È un bel pantano quello che si sta formando, tre persone diverse sembrano avere tre ipotesi diverse, tutte andranno verificate in caso di interrogatorio, in particolare l'ipotesi dell'Uchiha che prevede una bella ricerca negli archivi storici dei vecchi villaggi. <La magione degli Anamura è sempre ben sorvegliata, secondo lei c'è stata una fuga di informazioni per far entrare i ladri oppure addirittura potrebbe essere presente una talpa nella sicurezza della stessa?> un po' di brainstorming non fa tanto male, dopotutto più ci versioni ci sono più è facile riconoscere i punti in comune tra le stesse e partire con le indagini da quelle.

18:26 Utente anonimo:
 Alla domanda di Shiroichi solleva le spalle. <Era un felino, non saprei come chiamarlo, certamente non gatto considerato che al garrese era alto quanto me...E non è un eufemismo sulla mia altezza nè su quella del felino.> Non scherza, è seria, a parte che lo sembra sempre la creatura alta quasi un metro e mezzo al garrese era davvero più alta della bionda e quel concetto si rivela con fermezza negli occhi dalle note paglierine e tondeggianti, eppure un velo truce ne passa, un improvviso silenzio che abbassa il suo sguardo mentre la mente ha dovuto fare lo sforzo di ricordare quella creatura. Non osserva la maschera di volpe mentre ascolta il flusso delle domande altrui. <Non saprei in quale punto sia stato colpito Naraku, Amatsu mi era più vicino ed ho proceduto ad abbatterlo in supporto a Nairoshi, quando mi sono voltata nuovamente su Akainu il corpo di Naraku stava già scomparendo tra le fronde. Non posso affermare che quello fosse un clone, posso affermare che la portata del legno smosso sia stata troppo ingente per considerarlo un solo nemico.> Solleva nuovamente lo sguardo dilatando le narici. <Ma credo di aver visto Naraku comporre un sigillo per cercare di colpirmi durante lo scontro con Akainu, Naraku mi era frontale, Akainu mi dava le spalle, ed erano entrambi immobilizzati in uno stallo. Dubito che i cloni abbiano necessità di comporre sigilli quindi è mia impressione che non lo fosse, ma che avesse un'armatura di legno, a giudicare dall'inefficacia dei colpi.> Mantiene quella sua lentezza, ne ritrova una parvenza dopo quello che era sembrato un solo titubante momento. Inclina appena il capo alla domanda sui rotoli. <Se avessimo scelto di dividerci saremmo stati in netta minoranza, probabilmente uno solo di noi sarebbe tornato indietro nel caso più fortunato e sarebbe stato quello con i rotoli di minor rilievo, mentre entrambi i ladri custodivano, a detta dei ringraziamenti degli Anamura, la parte della refurtiva di maggiore importanza. Quindi no, continuo a credere che il loro contenuto fosse noto e che la questione non fosse assicurarsi di un recupero da qualcun altro ma creare un depistaggio opportuno, anche a costo di rinunciare alla parte di quei rotoli che hanno ritenuto non necessaria, quindi meno importante. Un pedone sacrificale non è un concetto nuovo.> Ribadisce la sua posizione, ma non si concede la tergiversia che forse avrebbe potuto ascoltare l'altro dai compagni di statua, la sua mente sembra un treno su un binario prestabilito che non è disposto a cambiare idea o fare supposizioni private di alcuna prova. La sua conoscenza dell'animo umano è forse troppo superficiale o troppo profonda per porsi questioni ipotetiche, mentre la sua consapevolezza si mantiene arida come la cheta sabbia alle sue spalle prima che inizi a versare dell'altro tè nella sua tazza. Sull'ultima domanda di Shiroichi è intenta in quel gesto con una lentezza quasi rituale. <Come ho detto reputo che i ladri avessero l'informazione contenuta in quel che cercavano, gli Anamura imponendoci riservatezza ci hanno imposto anche un enorme pericolo, se quei rotoli avessero contenuto delle tecniche segrete e letali e fossero stati usati noi, incaricati alla missione, saremmo certamente stati più a rischio della famiglia. Reputo vi sia una talpa, più che una falla sulla sicurezza, certamente qualcosa che ha convinto i ladri a non aprire quelle pergamene quando avrebbero potuto farlo, ma questa è cosa che solo la famiglia Anamura potrebbe dichiarare. Le capita spesso che il derubato non dica nulla sulla sua refurtiva ma ne dia un mero valore?>

18:43 Shiroichi:
  [Giardino zen] La ragazza non si da alle supposizioni, i suoi sono dati concreti, precisi e puntuali, tra i tre è stata quella più precisa nel fornirgli dettagli anche se non sono stati tanti quanto quelli che l'anbu si immaginava. Prende gli ultimi appunti sul taccuino e si ritiene soddisfatto di questo breve colloquio non volendo togliere più tempo del necessario alla giornata della ragazza. La questione di Naraku sembra ancora aperta, la fennec sembra essere certa dal fatto che il malvivente stesse componendo dei sigilli, ma potrebbe benissimo essere stato un depistaggio proprio per mascherare la presenza dell'originale agli occhi di quelli che a conti fatti, seppur piuttosto forti non restano che dei genin suoi pari. <Per la famiglia Anamura stiamo indagando> si limita a dire, la ragazza delle sabbie non è stata la prima a mettere il dubbio che qualcosa quella famiglia nascondesse e sta provvedendo a verificare i fatti, deve solo sperare che l'influenza della famiglia non sia così tanto vasta da avere appoggi nel consiglio e che gli diano la possibilità di esaminare la refurtiva recuperata. <Bene> dice poi con tono conclusivo <Io direi che il nostro colloquio possa concludersi qui, Kore-san, la ringrazio per la disponibilità e per le informazioni forniteci> un leggero inchino formale accompagna queste parole. <E grazie anche per il tè, anche se non ho potuto berlo, l'aroma anche solo al naso è sublime; passi una buona giornata> detto questo si volta iniziando a incamminarsi nuovamente sotto la pioggia verso il quartier generale anbu scortato comunque all'uscita dal trio di guardie fornito dai Sabaku <Passate una buona giornata anche voi> direbbe poi ai ninja una volta scortato fuori. La pioggia continua a cadere scrosciante su tutto il villaggio mentre il ragazzo sotto la maschera pensa alle informazioni ottenute e a quale dovrebbe essere il prossimo passo della sua indagine. [END]

18:56 Utente anonimo:
 Non aggiunge nulla alle parole concernenti la famiglia, nè alla conclusione posta a quel loro colloquio, posata la teiera di infusione giunge le mani calando parte del busto ed il capo nell'inchino formale prima di sciogliere le gambe ad alzarsi in piedi a sua volta. <Non mi ringrazi Taiyo-san.> Specifica muovendo insieme all'altro segno che è sua intenzione accompagnarlo fino alla porta. <Le auguro buona fortuna per la sua indagine.> Un congedo semplice ma differente da quell'augurio di una buona giornata. Da canto proprio resta in prossimità delle guardie all'ingresso, nell'atrio coperto, finchè Shiroichi non è ormai troppo distante nella pioggia per esser definito qualcosa di più di una sagoma. La Sabaku torna sui due Shinobi raccogliendo le braccia che quindi non erano sciolte con naturalezza lungo i fianchi, ma che ora sembrano più naturalmente arricciarsi sotto al petto mentre si volta ad uno dei due. <Quando Asuna-San farà ritorno ditegli che può trovarmi nella mia camerata. Immagino voglia sapere di questo colloquio con gli Anbu con rapida riservatezza.> No, quella magione di segreti pare averne ben pochi il che rende la sua freddezza riservata quasi un pesce fuor d'acqua con le sue coetanee, ma non dice nè aggiunge nulla tornando verso l'interno per salire le scale che conducono alle stanze dormitorio dei vari clannati, fino alla propria condivisa con altre tre ragazze tra cui la sua persona Spreferita, proprio lei, proprio Samira. Nessun animale, pochi orpelli che possono essere contenuti tutti su un comodino, una foto in una cornice ed uno stendino di ferro da bazar coi suoi vestiti attaccati sopra. Eppure un vezzo che la richiama al letto c'è, ed è quasi a dimensione naturale il suo poster disegnato del Kazekage Gaara sopra il capezzale. Fortuna che Shiroichi non ha provato a capire qualcosa di lei dal suo posto letto, gli sarebbe convenuto di più farle un esame delle urine almeno avrebbe saputo cosa ha mangiato a pranzo. {exit}

Durante il pomeriggio Shiroichi in veste di Anbu si incontra con Kore presso la magione Sabaku per disquisire riguardo al furto dei rotoli della famiglia Anamura, la ragazza fornisce le informazioni richieste e da percisazioni riguardo il gatto/tigre ninja.

All'attenzione di Tenjiro