Maschere, Takoyaki e Chiari di luna
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Giocata dal 19/08/2022 23:51 al 20/08/2022 03:06 nella chat "Nuovo Monte dei Volti di Pietra"
[Albero] Ennesima notte insonne per il giovane Shiroichi, da quando ha fatto condannare il suo primo e, fin'ora unico amore non riesce a riposare più di qualche ora per notte. Sul volto del ragazzino le occhiaie sono piuttosto pronunciate, complice anche un pesante turno di guardia alla città durato fino alle dieci di sera; senza contare gli estenuanti allenamenti sia per l'innata che appunto per migliorare il suo livello ed essere all'altezza della corporazione di cui fa parte. Indossa un semplice kimono da notte blu scuro in tinta con il cielo. È appollaiato su un albero a fissare il cielo ricolmo di stelle a rimuginare sul passato, su come le cose sarebbero andate se lui non si fosse tirato indietro forse la sua adorata Kaori non avrebbe preso quella strada, non sarebbe finita in prigione e non sarebbe stata uccisa da una sentenza pronunciata dal suo migliore amico. Una lacrima riga il volto del Nara che, nascosto sia dall'isolamento di quella zona sia dalle fronde dell'albero si sente libero di poterle versare senza paura di essere giudicato da nessuno, tanto meno dagli immensi volti dei Kage passati. Il tatuaggio sulla spalla destra oramai non pizzica più si è risanato quasi del tutto e le bende sono state tolte, inizia anche ad essere abituato a sentirsi chiamare Taiyo dai suoi colleghi e dai superiori, quella maschera dal volto di volpe è la sua croce e la sua delizia, quando la indossa non è più Shiroichi, non pensa a Kaori né a nient'altro che non sia la sua missione quotidiana, o almeno così si racconta il genin, perché una parte del suo cuore quel giorno è morta con lei. Quando invece toglie quella maschera e magari incontra qualcuno dei suoi coetanei fa fatica a guardarli in faccia e rifugge la loro compagnia. Un leggero vento scuote le maniche corte della parte superiore del kimono lasciando intravedere il tatuaggio. [Sotto ai volti] La serata è tranquilla, serena, non una nuvola pare tediare il cielo di Konoha che in questo è molto simile a casa, a Kusa. Ancora si deve abituare a considerare quel distretto la sua nuova dimora, forse per questo ha preso il vizio di gironzolare per le strade quando Kan non è a casa. Il fidanzato ha il turno di notte e lie ha scelto di farsi un giro nella zona dei volti di pietra, location che le ha fatto conoscere uno dei suoi più cari compagni di viaggio, il vecchio Hyuga. Kimi, le svolazza intorno, mentre la rossa passeggia con in mano uno stecco di Takoyaki eche sta mangiucchiando un poco per volta, tutta soddisfatta. I capelli sono raccolti in una coda alta, che però poggia sul solo fianco sinistro, lasciando la frangetta a coprirle la fronte e mostrando i vari orecchini che indossa. Il seno è avvolto da una camicetta bianca, annodata frontalmente che lascia il ventre completamente scoperto, nella scollatura si può vedere la collana con il pendente a farfalla dalle ali blu brillanti. Le gambe sono fasciate da dei jeans strappati in più punti e leggermente a zampa di elefante che sono tanto lunghi da coprire completamente le scarpe da ginnastica bianche che indossa. Sulle spalle lo zainetto contenente il materiale da disegno, le grandi cuffie blu, le chiavi di casa, il portafogli e il cellulare. Lei passeggia noncurante della presenza di Shiroichi nascosto fra le fronde degli alberi, lo sguardo blu però volto verso l'alto si poggerebbe sui monti di pietra, e in particolare sul viso della Nara, unica figura che ha potuto conoscere personalmente. [Chakra ON] [Albero] Shiroichi non è più solo, se ne accorge dal rumore dei passi per quanto leggeri possano essere quelli di Shizuka, che si avvicinano alla sua zona; sulle prime pensa di starsene semplicemente zitto non riconoscendo subito la disturbatrice, poi, complici il colore dei capelli e la farfalla che le svolazza attorno riconosce in quella figura la sua amica e mentore Shizuka, o almeno così lui la definisce senza che ci sia stato alcun accordo tra i due, almeno non palese; e decide che sarebbe scortese nascondersi alla sua presenza, sarebbe quasi come spiarla, quindi con un leggero colpo di tosse prova ad attirare l'attenzione della Chunin, senza però scendere da sopra l'albero, è abbastanza certo che se riuscisse a vederlo bene, anche con la pallida luce della luna calante capirebbe che c'è qualcosa in lui che non va. Se la ragazza si accorgesse di lui le direbbe <Buonasera, anche tu non riesci a dormire?> abbozzando un timido sorriso mentre con il dorso si asciuga le lacrime che fino a qualche secondo prima gli stavano rigando il volto. <Ero venuto qui a godermi la brezza della sera, ultimamente mi sembra di non fare altro che allenarmi e volevo godermi un po' la pace> dice sincero, omettendo però che parte degli allenamenti sono fatti nel quartier generale Anbu. <Vedere i volti dei Kage passati mi aiuta quando sono gi...> errore! <giustamente stanco dagli allenamenti, dopotutto, se loro sono riusciti a diventare fortissimi sicuramente si saranno allenati per anni.> Beh diciamo che forse Shiro si è salvato in corner,non la migliore delle arrampicate sugli specchi, ma non avendo il chakra attivo meglio di questo non poteva fare. [Sotto ai volti] Mentre si ferma a osservare quei faccioni a lei poco noti sente un fruscio fra le frodne e un minimo colpo di tosse che porta quel faccino, gonfio con i takoyaki appena addentati, a volgersi in quella direzione, intravedendo infine il Nara. Butterebbe giù il boccone con calma, senza perdere un attimo di quel gusto che tanto le piace. Questo concede all'altro di essere il primo a parlare. << Sera! Veramente sto gironzolando per il distretto perchè non lo conosco benissimo e vorrei carpirne i segreti! >> Come qual è il negozio migliore per i Takoyaki, o le gelaterie di spicco. Lui afferma di essersi posto li per prendersi una pausa dagli allenamenti, cosa che può anche essere credibile per la nanerottola. << Il mio stick di Takoyaki è quasi finito! Ma se vuoi andiamo a prenderne altri insieme! >> Già perchè per lei mangiare è sicuramente un modo per stare tranquill ie in pace. Un punto di vista decisamente infantile e parziale. Quella frase che poi arriva come condimento non necessario le fa nuovamente voltare la testa verso quel muro riprodotto. << Ah si? Cioè ti fa venire voglia di continuare? Vuoi diventare il prossimo Hokage Shiroichi? Mica volevi fare l'anbu? >> Addenta la penultima pallina dello stick, mentre il faccino si fa pensieroso, come se stesse riflettendo su qualcosa di importante. << Ma un Anbu può diventare Hokage? >> Insomma ora ha questo dubbio esistenziale, sa che quei tizzi portano sempre una maschera e sono la polizzia del consiglio, però non sa bene come funzioni nei ranghi, ma il dubbio di non poter coprire cariche istituzionali le resta in testa, in fondo sarebbe conflitto di interessi no? [Chakra ON] [Albero] Per fortuna la ragazza non sembra essersi accorta dell'arrampicata sugli specchi e lo invita ad andare a prendere degli altri takoyaki con lei. Non vuole essere scortese il ragazzino, ma allo stesso tempo non vuole nemmeno che la chunin si preoccupi per lui, non saprebbe spiegarle il perché di questa sua improvvisa tristezza senza dirle che è entrato negli anbu e vuole provare almeno a mantenere la riservatezza. Fa un rapido calcolo delle sue opportunità e, complice la mancanza di sonno non riesce a trovare una scusa abbastanza plausibile da non farlo risultare scortese, decide quindi di rischiare di farsi vedere e sperare che la ragazza sia altrettanto stanca da non notare il suo viso solcato dalle occhiaie. <Volentieri, ma offro io, c'è questo chioschetto che secondo me li batte tutti, li prendo lì da quando sono nato praticamente> dice il ragazzino sforzandosi di tenere un tono di voce quanto più normale possibile mentre si schiarisce la voce per mandare giù il magone. Si alza sul ramo dell'albero sul quale era appoggiato e flettendo le gambe si da lo slancio per scendere a terra quasi come un super eroe di quelli che si leggono nei manga. <Hokage? Nah, non fa per me, non credo sarei così forte da poter competere con i miei predecessori, mi limiterò semplicemente a diventare più forte per me, per il villaggio e per i miei cari.> dice mentre si rimette in piedi di fronte alla Kokketsu a circa un paio di metri di distanza da lei. Non è propriamente un abito con il quale andare in giro quello del Nara, è un palese pigiama e, se non è troppo distratta dai takoyaki, la chunin potrebbe accorgersene. <Devo ancora portarti quella pianta per Kimi-chan> dice il ragazzino indicando con un cenno della testa la farfalla che svolazza attorno alla ragazza. [Sotto ai volti] Gli occhi blu saettano verso il cielo quando l'altro afferma di voler offrire lui il prossimo giro di palline di polpo buonissime. Perchè la gente cerca sempre di pagarle qualcosa? << Va bene ma solo perchè dici che è un buon posto! >> Acconsente, anche perchè non ha sinceramente voglia di mettersi a battibeccare a tarda sera per delle palline che adora. Gli occhi blu tornerebbero su di lui, lo vede scendere agilmente da quell'albero, arrivarea terra forse in maniera un po' meno morbida del solito, ma comunque ora riesce a scorgere meglio quel viso stanco, oltre che il vestiario da camera da letto. Anche l'ultima pallina sullo stick viene addentata e masticata con voracità, mentre ascolta il suo discorso sul diventare Hokage o meno. << Lo dicevano anche gli Hokage forse. Già che hai messo il villaggio prima dei tuoi cari è un buon presupposto! >> In effetti la scelta di parole è singolare, lei avrebbe prima messo i propri cari e forse manco avrebbe menzionato il villaggio. Lo squadrerebbe un pochino, notandone la stanchezza per lo più, un sopracciglio si inarca, il faccino diviene dubbioso. << Shiroichi secondo me stai esagerando con gli allenamenti! >> Sentenzia come se potesse decidere lei quando qualcosa sia esagerato o meno, manco fosse sua madre. << Hai delle occhiaie enormi e sei uscito addirittura in pigiama da casa senza rendertene conto! Sei sicuro di voler andare a prendere da mangiare così? >> Insomma alla fine sembra una veste da notte quella che lo ricopre, nemmeno commenta il fattore piantina per Kimi, in fondo ora il problema è sul fatto che i due minorenni sono in giro da soli e uno dei due in veste da camera, che figura assurda! [Chakra ON] [Sotto ai volti] <Così se non ti piacciono almeno non avrai speso soldi tuoi> rimbecca la ragazza, quasi come se avesse percepito il suo pensiero riguardo all'offrirgli le cose. Il Nara ascolta ciò che dice la Kokketsu riguardo gli Hokage, forse ha ragione, dovrebbe chiederlo alla decima quando la beccherà <Beh sì, ma non credo comunque di esserne in grado> risponde sbrigativo lui subito prima di essere rimbeccato per le sue condizioni dall'amica <Forse hai ragione> glissa palesemente <Ultimamente il caldo mi fa dormire poco> Mente, quello che lo fa dormire poco è una cosa ben più grave del caldo. <Non avevo in programma di andare a mangiare Takoyaki, quindi semplicemente sono uscito a fare una passeggiata senza cambiarmi> dice tranquillo per poi continuare il discorso <Ma effettivamente è sempre l'ora giusta per i takoyaki e se una mia amica mi dice che vuole scoprire i segreti di Konoha non posso che accompagnarla, a prescindere dal vestiario> prova a fare una battuta e a risultare quanto più normale possibile, ma più ci prova e più sente di camminare sul filo di un rasoio, prova quindi a deviare la conversazione su qualcosa che non c'entri con lui <Come va la convivenza? E il lavoro, non avete troppi casi di vecchietti accaldati, vero?> le domande sono poste in velocità, quasi senza dare nemmeno il tempo alla chunin di fiatare. Però subito dopo si zittisce, quasi come se per un secondo si spegnesse; lo sguardo è quasi vacuo, lontano da quel luogo e dal momento presente; la mente vaga e ricorda Kaori che durante i giorni estivi dell'accademia portava con sé sempre mille borracce d'acqua per tutti, diceva che gliele dava la nonna, ma lui non ci ha mai creduto, quanto deve bere una dodicenne d'estate? Dodici litri sembravano piuttosto eccessivi. Accorgendosi di essersi distratto guarda la Kokketsu e, quasi come se avesse dimenticato le domande che egli stesso le aveva posto poc'anzi le chiede <Scusa...dicevamo?> [Verso i Takoyaki] << Impossibile! >> Decreta con una sicurezza estrema, non è mai capitato nella sua vita di non riuscire ad apprezzare dei Takoyaki per quanto non fossero di estrema qualità. Le considerazioni su quelle figure così importanti proseguono e il NAra non fa altro che glissare, sicuro di non essere in grado di arrivare a certi livelli. E' l'occhio medico ad accorgersi che ci sia qualcosa di debilitato in lui, oltre che l'attenzione ai dettagl iche quello sguardo blu rivolge a chi gli sta intorno. Lei così piccolina è costretta a guardarlo dal basso in alto per scorgere le espressioni sul suo volto. AScolta le giustificazioni che le vengono fornite, oltre al fatto di essere definita amica in qualche modo, cosa che le fa diventare le guance leggermente più scure. << Beh grazie allora del tour notturno! >> L'energia che sprigiona da lei, con quelle affermazioni e il viso che si accende con un sorriso sono ossimoriche se comparate alle espressioni altrui, che sono pregne di un'ansia molesta che lo attornia. Cerca di essere sciolto ma non lo è abbastanza, e la investe con uan domanda una dopo l'altra senza lasciarle il tempo di rispondere inizialmente per poi eclissarsi completamente mentre lei risponde. << La convivenza va bene credo? Non che potesse andare male, praticamente stavo già molto da lui anche prima, è solo molto più bello svegliarsi insieme al mattino... >> Inevitabilmente quelle guance divengono sempre più viola mentre boffonchia, passando all'argomento successivo intavolato dall'altro. << Nah il caldo ha dato tregua, poi ce la caviamo, niente di troppo grave al momento pare. >> Insomma il tutto sembra regolare tranne il Nara stesso. A quanto pare lui non ha seguito le risposte altrui, si è perso in altri pensieri, qualcosa che ad alta voce non dice. La nanerottola farebbe allora un piccolo scatto in avanti, portandosi esattamente innanzi al moro, ivi si pianterebbe come a voler fermare il di lui incedere, una mano andrebbe ad allungarsi verso il viso del ragazzino, in particolare l'indice si poserebbe sulla punta del suo naso. << Non porti gli occhiali. >> Sentenzia, spostando in un attimo quella mano indietro, portandola dietro la schiena senza tuttavia riprendere a camminare. << C'è qualcosa che non va? Sembri distratto. >> Il pigiama, il perdersi nei discorsi, il cambiare frasi repentinamente, insomma tutti segnali che sommati come piccoli puntini portano a qualcosa di diverso dal solito. << Mi hai definito tua amica no? Di solito ci si sfoga con gli amici. I toi hanno litigato per la spesa? >> E' ironica soprattutto in quella domanda, vuole alleggerire il tutto, con i gesti, con le parole, però effettivamente lui sembra su un altro pianeta e la curiosità della Kokketsu deve essere saziata. [Chakra ON] [Sotto ai volti] <Di nulla...> dice tranquillo ritornando pian piano alla realtà e iniziando a camminare verso il negozio di takoyaki. Purtroppo per lui la Kokketsu non è scema e lo conosce abbastanza bene da notare che non è il solito Shiroichi di sempre. Le risposte della ragazza gli arrivano come un'eco lontano, ma sono comunque abbastanza chiare da permettere al genin di dare risposte di circostanza <Certo, posso immaginare.> dice in risposta alla convivenza <Meno male, almeno non ti sfiacchisci troppo> prova ad abbozzare un timido sorriso. Shizuka poi gli piazza davanti e indicandogli il volto gli fa notare di non avere gli occhiali <Li ho lasciati sul comodino uscendo per la passeggiata> forse questa è la prima risposta completamente onesta che da il Nara questa sera all'amica <Sono solo un po' stanco per gli allenamenti> prova ad insistere ancora una volta, ma la frase successiva lo colpisce al cuore, le ultime parole di Kaori riguardavano proprio la loro amicizia. Il Nara abbassa lo sguardo, le lacrime iniziano a sgorgargli come un fiume in piena dai dotti lacrimali scendendogli sulle guance fino a cadere poi a terra. Non voleva piangere, non avrebbe dovuto piangere. Ma è stato più forte di lui. <La mia amica Kaori è morta...> dice tra le lacrime il ragazzino iniziando a singhiozzare tra una parola e l'altra facendo uscire il dolore dal suo corpo come ancora non aveva fatto da quando tutto questo è successo <e... e...> deglutisce pesantemente cercando di farsi forza mentre le iridi azzurre guardano negli occhi l'amica, sono lucide per le lacrime e leggermente arrossate; il ragazzino e rosso in volto quasi incapace di credere a ciò che sta per dire ad alta voce per la prima volta. <...l'ho uccisa io...> Non è andata proprio così Shiroichi, dalle un po' di contesto a sta povera crista, è vero che è giovane ma così le prenderà un infarto prima del tempo! <Ho...Dato...l'ordine> continua a piangere, le gambe gli tremano e sembrano quasi cedere al peso di questa confessione. Il ragazzino iperventila in cerca d'aria cercando di fermare delle emozioni che fino a quel momento ha provato a reprimere con tutto sé stesso. [Verso i Takoyaki -> Sui volti di pietra (?)] Allora qualche risposta seppur distratta la da anche il moro, non la ignora completamente ma la distanza sembra parecchia fra il presente e la sua testa confusa. Insomma qualcosa non torna e tormentarlo un pochino non potrà che portarlo a scucirsi un poco, magari rivelando qualcosa di divertente o una paranoia infantile. Gli occhiali sono rimasti sul comodino, in fondo non doveva fare il belloccio in giro per quella passeggiata notturna teoricamente solitaria e quello le sembra ovvio, ma in realtà alla Kokketsu di quegli occhiali non importava un fico secco, era una scusa qualsiasi per prendere la situazione un poco più di petto. Non sa di aver usato delle parole che hanno toccato un tasto dolente, le ha usate quasi per ripicca, perchè le considera molto forzate dato che si conoscono da poco. Tuttavia quelle poche frasi paiono aver fatto sgorgare un nuovo fiume, in piena. Inizia a piangere e boffonchiare qualcosa riguardo al fatto che la sua amica sia morta. Manco a dirlo le partono i flashback del vietnam. Sembra ritrovarsi in un dejavu in cui Shiroichi in realtà diventa Kan che è letteralmente distrutto dalla notizia della morte di Kushina. Questo concede a lui il tempo di continuare, di soffocare nel suo pianto quasi e di lasciar fuoriuscire quei sentimenti che prova, tutti insieme in una sola volta. Chiaramente i cricetini nella testolina rossa stanno cercando di elaborare una strategia efficace, che non avevano nemmeno trovato con il proprio ragazzo, però questa volta c'è una differenza, il moro piange. Però non fa in tempo ad aprire le labbra per esprimersi che viene investita da un'altra frase, molto più lugubre. Lo stick con il quale giocherellava fra le mani le cade a terra, la bocca che si era aperta per parlare non emette suoni, viene richiusa e poi riaperta successivamente: << c-cosa?! >> si ritrova pure lei a balbettare poche parole, colta alla sprovvista da una rivelazione tanto assurda, così che quelle successive tre parole chiariscano meglio qualcosa dell'evento. Non ha premuto lui il grilletto, ha solo detto di farlo a qualcun altro, è un mandante, con un sicario. Sembra disperato, distrutto dall'accaduto come se fosse estremamente pentito del gesto compiuto, della scelta fatta. Di nuovo, per l'ennesima volta l'istinto manda a quel paese la logica e i cricetini vengono ribaltati nella testolina, travolti dall'emotività altrui. La mano destra andrebbe a muoversi in avanti, senza alcun preavviso andando ad afferrare la mano sinistra del Nara. Poi inizierebbe a marciare, indietro, verso quella scalinata nascosta su un lato dei volti di pietra, non parla non dice molto, se lo porta via, lontano dalla strada, lontano dal mondo, in alto, cercando di assicurarsi di non farlo inciampare mentre Kimi li segue, senza lamentela alcuna. Se fosse riuscita a portarlo con se fino in cima lo avrebbe poi successivamente costretto a sedersi, solo la luna testimone di quello che sta per avvenire. << Tu non sei nessuno per dare un ordine tanto importante Shiro. Se è veramente accaduto era già stato deciso prima. La tua parola non vale così tanto da uccidere una persona. Non sei un Hokage. >> Bel modo di rassicurare qualcuno, dirgli che non vale niente! Ottima idea Shizuka veramente confortante. [Chakra ON] [Sotto ai volti] La ragazza è palesemente scioccata dalla sua rivelazione che gli fa il Nara tanto da far cadere lo stick che ha in mano. Non dice praticamente nulla, si limita a prenderlo per mano e a portarlo in un luogo più appartato; il ragazzino si lascia guidare, incapace al momento di opporsi neanche se volesse. La vista è appannata dalle lacrime che non smettono di scendere. I singhiozzi lo scuotono quasi nella sua interezza mentre cammina quasi a ritornare al posto di partenza ma in un luogo non propriamente sulla strada in modo da avere la privacy necessaria a questo tipo di rivelazioni. Da quelle parti sta passando un signore anziano, che non sembra essere troppo in forma, cammina piano con il suo bastone e butta un occhio ai due giovani chiedendosi cosa questi screanzati stiano facendo in giro da soli a quell'ora tarda e in un luogo così isolato; poi, preso da un attacco di senilità se ne scorda completamente e prosegue ignaro per la sua strada. I due ragazzi arrivano sulla panchina e le parole di Shizuka arrivano dritte al cuore di Shiroichi: "Non sei nessuno per dare un ordine del genere, non sei un Hokage"; Tra le lacrime il volto del genin diventa ancora più rosso, le dita della mano si chiudono a pugno e il giovane da un cazzotto alla panchina <E credi che non lo sappia anche io!?> chiede con un tono tra l'isterico e l'adirato alla ragazza <Ne sono perfettamente consapevole, era una prova! Una dannata prova! Volevano vedere se fossi in grado di mettere il villaggio d'innanzi ai miei sentimenti; sapevano tutto! E quell'idiota si è lasciata convincere da quel cane Inuzuka a tradire il villaggio! E com'è finita?! È morta, le hanno tagliato la gola di fronte a me e io non li ho fermati!Non potevo, c'erano le prove!> Stralci di informazione vengono lanciati alla Kokketsu tra le lacrime, non è in grado di spiegarsi meglio di così al momento, la ragazza dovrà accontentarsi. <Cosa ho ottenuto? Un'amica morta, un cuore infranto e...> si guarda attorno riacquistando lucidità quel tanto che basta da permettergli di non urlare ai quattro venti che è un anbu; si alza la manica destra della maglietta per mostrare il tatuaggio simbolo del corpo alla ragazza <E questo. Ho passato la prova a pieni voti> dice con tono amaro il ragazzo <So di aver fatto la stessa giusta, una vita non può valere quella dell'intero villaggio> dice con un pizzico di cinismo <Ma quella vita per me era importante, e anche se non poteva essere perdonata per alto tradimento mi fa male lo stesso aver acconsentito a quella cosa. Se non ci fosse stato il vetro mi sarei macchiato col suo sangue> dice il ragazzo abbassandosi di nuovo la manica e ricominciando a piangere <Non sono nessuno per dare quell'ordine eppure l'hanno fatto dare a me...> dice amareggiato il ragazzino mentre si mette la testa tra le mani guardandosi le ginocchia e lasciando che le lacrime ancora una volta cadano sul terreno.
Giocata del 20/08/2022 dalle 13:05 alle 16:18 nella chat "Nuovo Monte dei Volti di Pietra"
[Cima dei Volti di Pietra] Se lo trascina dietro senza troppa difficoltà, nemmeno vedendo il vecchietto con problemi di memoria e tirando come un treno in un posto che dovrebbe teoricamente essere più appartato visto l'orario. Una volta seduti su di una panchina posta lì probabilmente per il belvedere dall'alto gli riversa addosso qualcosa che vorrebbe idealmente confortarlo ma che lo fa solo innervosire. La prima reazione è quella di farla imbronciare, le guance si gonfiano il visino si corruccia, anche se quella mano sinistra non viene lasciata nemmeno per un secondo. Però non esplode in qualche lamentela forse perchè nel frattempo l'altro ha estrapolato nuove informazioni. Un tradimento contro il consiglio, l'inuzuka coinvolto, la sentenza ormai definita e dulcis in fundo la prova per diventare un fedele cane del consiglio, fedele più alla legge che non al proprio cuore. La Kokketsu si sgonfia, resta scioccata ancora maggiormente dal tutto, fa fatica a capire perchè eliminare una piccola genin e non cercare la testa sottoponendola magari a qualche tortura. Gli occhi blu si appoggiano su quel tatuaggio che le viene mostrato; alla fine ce l'ha fatta, è riuscito a diventare quello che voleva, allora perchè questa infelicità di fondo resta? Lascia che lui si sfoghi totalmente senza interromperlo, forse perchè nel frattempo i cricetini stanno cercando di elaborare una strategia valida per non far si che l'altro si arrabbi e basta ma in qualche modo razionalizzi il tutto. Solo quando cala il silenzio la rossa andrebbe a portare le ginocchia al petto, abbracciandole in parte con il braccio sinistro, quello che non stringe la mano altrui. << Congratulazioni. >> Questa l'unica parola proferita inizialmente prima di stringergli la mano un poco più forte. << Hai un senso della giustizia veramente forte. Io non avrei mai concesso a nessuno di toccare qualcuno di veramente importante per me. Lo avrei aiutato a scappare, a nascondersi, a non venire preso. >> Già e lo stai dicendo a un Anbu ragazzina...pessima idea. << Tu mi hai detto che volevi diventare un anbu Shiroichi, sapevi che cosa comportasse il portare quella maschera fin da prima. Forse hai fatto un errore di giudizio riguardo alle persone intorno a te, però secondo me il mondo non è diviso in bianco e nero, tutte le sfumature che esistono nel mezzo devono pur valere qualcosa no? >> Insomma, forse è stata una sentenza troppo pesante per qualcuno che forse è solo stato trascinato negli eventi no? Questo però la legge non lo prevede a quanto pare, non quando si parla di consiglio, però Masumi può rapire bambini senza problemi. C'è qualcosa che non torna nella mente della ragazzina però, non le piace quella legge fatta in quel modo. Si alzerebbe repentinamente dalla panchina, andando a fronteggiare l'altro nuovamente, finalmente da una posizione più alta di lui, considerato che ora sta seduto! Le manine, ora entrambe libere, si muoverebbero in direzione del viso rigato di lacrime altrui, poggiandosi sulle guance e muovendo un poco i pollici per asciugarle. << Non si può cambiare il passato, ma puoi cambiare il futuro. Sei un Anbu giusto? Chiedi di essere assegnato al caso, anche per dimostrare la tua decisione. Trovali tutti, elimina tutti quelli coinvolti così come è toccato a Kaori. La legge è uguale per tutti giusto? Non deve essere solo lei a pagare, non devi essere solo tu a farlo. >> Una sorta di vendetta legalizzata insomma, perchè tagliare il capo solo a una piccoletta insignificante? Andiamo alla testa del mostro, troviamo il vero colpevole ed eradichiamolo, quanto meno una perdita avrà guadagnato un significato maggiore a questo punto. [Chakra ON] [Cima dei volti di pietra] Non presta attenzione all'espressione lievemente corrucciata della ragazza il giovane Nara, ascolta le parole di Shizuka sulla fuga <Ci ho pensato, ma ero nel carcere e c'era pieno di anbu, non avrei avuto alcuna possibilità, e anche se fossi riuscito in qualche modo che avremmo fatto poi? Saremmo stati entrambi ricercati.> dice in tono basso il ragazzo interrotto di tanto in tanto dai singhiozzi. <Sapevo a cosa andavo incontro, hai ragione> afferma lui provando a recuperare un minimo di lucidità <Ho anche provato a dire di costringerla a parlare con le buone o le cattive, tutto mi sarebbe stato meglio che vederla condannata a morte. Era giovane, avrebbe potuto essere rieducata.> dice con voce triste ma che sembra star riprendendo un minimo di compostezza. Lascia che la ragazza gli asciughi le lacrime e ascolta ciò che la Kokketsu dice <L'ho già fatto, mi è stato detto che valuteranno la situazione dopo qualche test psicologico; credo che pensino che io sia troppo coinvolto, non hanno torto, al momento vorrei solo prenderli tutti e torturarli fino a che la morte non sembrerà loro una salvezza> parole oscure quelle del Nara, quasi non si addicono al suo carattere solitamente pacificatore e che prova sempre a risolvere la situazione a parole più che con la violenza. <Pagheranno tutti, fosse l'ultima cosa che faccio> dice in un soffio stringendo stavolta entrambi i pugni; la tristezza ha lasciato il posto ad una fredda rabbia volta a scovare ogni singolo membro di quella presunta cellula terroristica. C'è una sorta di risolutezza sia negli occhi che la voce del novello anbu. <Domani dopo il lavoro mi metterò a cercare prove in solitaria se necessario, dopotutto il mio lavoro da detective privato dovrà pur servirmi a qualcosa, no?> domanda retoricamente alla Kokketsu. Infine le rivolge uno sguardo che è molto simile ai suoi soliti <Grazie Shizuka, sei davvero un'amica> prova a sorriderle gentilmente, nonostante la vista leggermente appannata <e scusami, non volevo mi vedessi così né caricarti dei miei pensieri> ecco, questo è lo Shiroichi che conosciamo, quello che si preoccupa prima degli altri che di sé stesso, ed è esattamente quello che ha fatto anche con Kaori, ha pensato prima a tutte le famiglie del villaggio e ai bambini piccoli che non meritavano di vivere una guerra civile e poi ai suoi sentimenti. <Mi ha definito un guscio vuoto prima di morire. Sono davvero così vuoto?> chiede alla chunin [Cima dei Volti di Pietra] Effettivamente lui muove condizioni ipotetiche veritiere e complicate: << Il bene e il male sono solamente dei punti di vista. Ricercati per alcuni, martiri per altri. Ma sei tu a scegliere la strada sempre, questo ti ha fatto vincere quel tatuaggio. >> Insomma è la mentalità che fa la differenza, non l'esito finale, lei non si sarebbe comportata così, lei avrebbe salvato a prescindere, forse per questo fa il medico. Però il Nara spiega come per lui esistano soluzioni alternative, come non sia tutto così limitato e forse questo fa di lui una figura un poco meno anbu e un po' più umana. Lui vuole prendere in mano la cosa, ci tiene, ma ovviamente ci sono dei conflitti di interessi e vogliono valutare se sia in grado o meno di fare ciò. Le viene in mente Nobu, che cambia così radicalmente quando non sta con la divisa, in fondo tutti interpretano un ruolo, è un privilegio riuscire a guardare oltre. Ora che lo osserva da davanti può vedere i cambiamenti nelle sue espressioni, oltre che dal tono della voce, scorgendo le diverse sfaccettature che un ragazzino di soli quindici anni può avere. << Se ti dovesse servire aiuto chiama. Se sono libera ti aiuto volentieri, a meno che non sia una cosa ufficiale >> Gli rivolge un occhiolino, in fondo non può collaborare attivamente con gli Anbu no? Le mani scivolano lontano dal viso altrui, quando viene ringraziata e lui si scusa per averla disturbata in qualche modo. << Sono stata io a romperti le scatole e farti domande. Inoltre non è una cosa positiva tenersi tutto dentro, fa solo più male. >> Ingestibile non parlare a nessuno di quanto accaduto, lo avrebbe consumato da dentro. << Ti hanno dato una maschera? Che animale sei? >> Sa che funziona così, anche perchè girano con quelle maschere tutti quanti, non è un segreto di stato, ma non sa se siano univoche e se ognuno abbia la propria. Quel barlume del soito Shiroichi si spegne però con una domanda e un'affermazione che la lasciano parecchio colpita. << Un guscio vuoto non si cruccerebbe così come fai tu. >> Ha pianto parecchio, il dolore era reale non finto, il fatto di essere in grado di fare scelte difficili è solo un pregio. << Sono abbastanza brava a disegnare. Spesso faccio ritratti alle persone, se ti va posso farne uno per te. Kan ha detto che quello che ho fatto per lui gli ha mostrato chi è davvero. Ho questa capacità di cogliere la vera essenza delle persone pare. >> Lo dicono gli altri, non lei, per lei è solo una rappresentazione artistica di quel che vede, ma spesso quegli occhi blu riescono a cogliere dettagli invisibili ai più. [Chakra ON] [Cima dei volti di pietra] Il ragazzino ascolta con attenzione le parole dell'amica <Hai ragione, ma ho pensato prima al villaggio e alle famiglie che ci vivono, lasciarli impuniti avrebbe significato rischiare una guerra civile, non potevo fare altrimenti> dice il ragazzino con molta onestà, lui è solo uno e, per quanto faccia male, meglio che soffra solo lui piuttosto che l'intero villaggio. Alla proposta della ragazza poi il detective privato prende il posto del ragazzino affranto e dice <Se puoi farlo, tieni d'occhio i tizi sospetti che arrivano in ospedale, magari qualcuno di loro sa qualcosa, dopotutto fare il terrorista non è un lavoro senza rischi> dice con risolutezza <Sempre che il segreto professionale te lo permetta, non voglio metterti nei guai. Nel caso userei i canali ufficiali> aggiunge con chiarezza, ovviamente vuole proteggere da eventuali ripercussioni la Kokketsu. <Hai ragione, ma non so quanto di quello che ti ho detto poteva effettivamente essere detto...credo che dovrò migliorare la segretezza in ambito lavorativo d'ora in poi> dice con un lieve imbarazzo nella voce il giovane detective provando comunque a fare una battutina per sdrammatizzare un po' la situazione. Poi la Kokketsu gli chiede della sua maschera e, complice la fiducia che il genin ripone nei suoi confronti, sia il fatto che l'animale non è unico, ma lo sono solo i segni sulla maschera risponde <Una volpe, ma ovviamente tu non sai niente> le fa un occhiolino. ascolta poi la risposta datagli alla domanda sul guscio vuoto e in qualche modo ne viene rincuorato <Grazie, davvero>. Infine la chunin gli fa una proposta interessante, fargli un disegno che, almeno secondo quanto dice il ragazzo della kunoichi, ha avuto la capacità di fargli vedere chi egli veramente sia. <Volentieri, grazie ancora> abbozza un timido sorriso, poi qualcosa scatta nei cassetti della memoria del giovane <Ah proposito! Poi hai finito il disegno per quella tua amica? Gliel'hai già consegnato? Ti sei ricordata di fargli una foto per farmelo vedere?> per la seconda volta questa notte il Nara sommerge di domande la Kokketsu, anche se stavolta è mosso dalla pura curiosità piuttosto che dalla voglia di glissare su argomenti spinosi.
Giocata del 23/08/2022 dalle 16:40 alle 18:06 nella chat "Nuovo Monte dei Volti di Pietra"
[Sui volti di Pietra] Riesce a stento a trattenere le risate quando lui fa quel commento riguardo ai terroristi e all'essere un lavoro senza rischi, la faccia di Mattyse le è comparsa di fronte, considerato anche l'aver perso un braccio. << Non temere, pensavo più ad un aiuto fisico, delle ronde insieme! Alla fine quattro occhi sono meglio di due no? >> Lei pensava proprio come persona in se più che controllare dei pazienti, anche perchè qualcuno conciato male spesso finisce sui giornali. La rossa tornerebbe a sedersi accanto al ragazzo, proprio mentre quella battuta riguardo alla segretezza viene fatta. << Beh vorrà dire che ti farò vedere come funziona il segreto professionale dei medici! >> L'indice della mano destra verrebbe posto davanti alle labbra femminili, come a voler sottolineare il fatto che quanto accaduto sarebbe rimasto solo fra loro e nulla più, in qualche modo proteggendo il neo Anbu. Il tono è ovviamente molto leggero, ironico, stessa cosa che succede poco dopo riguardo all'animale citato. La mano destra verrebbe spostata appena sopra gli occhi, lo sguardo azzurro si muoverebbe attorno, alla ricerca di qualcosa: << Una volpe dove? Io non l'ho vista!! >> E' chiaro come voglia sottolineare che lei sta tenendo un gran segreto, come se lui non avesse detto assolutamente nulla. A suo modo sta cercando di rendere più leggera la situazione, meno intensa di quanto avvenuto fino a pochi minuti prima. Viene ringraziata fin troppe volte in una sola serata, però effettivamente torna il discorso sul disegno di Kore. << Oh si! Aspetta ti faccio vedere... >> Borbotta mentre estrae il cellulare dallo zainetto, << Anche se dal vivo rende meglio... >> Andrebbe rapidamente con qualche tocco delle dita a trovare la foto nella quale a immortalato il ritratto per l'amica, porgendo poi il telefono al ragazzo, così che possa guardarne lo schermo in tutta tranquillità. Davanti ai si lui occhi dovrebbe palesarsi un semplice disegno fatto con gli acquerelli, una distesa sabbiosa, sullo sfondo un'oasi, come quella presente nel distretto di Suna, qualche palma a fare da contorno e dietro uno di questi alberi ecco spuntare la figurina minuta di Kore. Le fattezze sono praticamente le medesime però semi nascosta, si riuscirebbe a intravedere solamente una lunga coda simile a quella di un fennec, e la tesolina, sulla quale compaiono due grandi orecchie, del medesimo animale. Ai piedi della palma ci sta quella giara che l'amica porta sempre sulle spalle, simbolo indissolubile della sua essenza. Particolarità di quel disegno è inoltre il fatto che tutta la sabbia sia in tre dimensioni, ovvero sia stata incollata sopra il foglio della polvere color sabbia che se toccata risulta ruvida al tatto, ricordante così le sabbie desertiche in maniera più efficace, senza però distruggere la composizione artistica. Ovviamente quest'ultimo dettaglio non rende bene in fotografia purtroppo. << Alla fine la sabbia sono andata a prenderla all'oasi davvero per metterla sul disegno. >> Lo dice come se fosse niente, però alla fine ha creato qualcosa che all'altra è piaciuto tanto da dare buca al proprio fidanzato! [Chakra ON] [Sui volti di Pietra] Parlare con Shizuka sta facendo veramente bene al suo animo tormentato, e l'aiuto per le ronde anche se in maniera non ufficiale è veramente apprezzato. Ridacchia poi quando lei dice che gli insegnerà come tenere il segreto professionale dei medici e soprattutto alla dissimulazione sulle fattezze della propria maschera. È proprio quando la ragazza gli fa vedere il disegno fatto per la sua amica che il discorso anbu e segretezza inizia a passare in secondo piano nella testa del ragazzino, non riesce a credere ai suoi occhi, Shizuka è bravissima a disegnare, sembra quasi di essere di fronte ad una fotografia a guardare quel disegno... c'è qualcosa di strano... Shiroichi si avvicina di più allo schermo del cellulare per osservare meglio il volto della ragazza disegnata <Ma... ma... Ma quella è Kore Sabaku!> esclama il ragazzino <è lei la tua amica? Ci dobbiamo sfidare in combattimento uno di questi giorni! Che piccolo che è il mondo!> Ma davvero? siete rinchiusi da una cinta muraria non è poi così impossibile che bene o male i coetanei in qualche modo si conoscano un po' tutti! Prevedendo poi la domanda di Shizuka dice <Ero andato ad allenarmi con il controllo dell'ombra all'oasi di Suna e ci siamo incontrati; abbiamo iniziato a parlare e a far vedere le nostre rispettive abilità, poi per un momento mi è sembrato volesse attaccarmi e mi sono scostato; alla fine una volta che ci siamo chiariti abbiamo deciso di sfidarci in un combattimento in piena regola al campo d'addestramento a Suna, chi vince offre qualcosa all'altro> il riassunto è celere e preciso, non manca di dettagli e servirà sicuramente alla Kokketsu ad avere un contesto un po' meno vago. <È stata davvero un'idea geniale fare l'effetto tridimensionale con la sabbia, sei veramente un genio! A questo punto sono davvero curioso di vedere cosa farai per il mio> dice sorridendo il ragazzino con gli occhi ancora lievemente arrossati e le profonde occhiaie che gli scavano il volto. [Sui volti di Pietra] Alla fine qualche sorriso con quel suo fare infantile glielo ha strappato. Riuscendo ad alleggerire la tensione i vari discorsi si scostano da quello più pesante alla disegno fatto per la Sabaku. Che oltre ad essere riconosciuta al volo porta con se una notizia particolare. Uno scontro attivo fra i due per misurarsi in combattimento. << Si è proprio lei. Mi fa piacere che vi siate chiariti, non è una ragazza violenta, mi sembrava assurdo volesse attaccarti! >> Lo dice con tranquillità, grazie alla spiegazione del ragazzino non ha dovuto fare domande di rito e ha ben compreso quanto accaduto fra i due. << Se perdi portala a mangiare i Takoyaki! Li adora! Però occhio che ha già un ragazzo! >> Gli rifila nuovamente un occhiolino, sta scherzando, soprattutto perchè quel tasto è decisamente dolente per il Nara. Le arriva infine quel complimento sincero, cosa che la fa diventare violetta sul viso e portare una mano dietro la testa: << E' stata un'idea che mi ha dato lei, il suo modo di essere diciamo. Sembra molto affezionata alla sua sabbia, quindi volevo ricreare l'ambiente nel modo migliore possibile... Tutto qui... >> Lei non si ritiene un genio ma solo una brava realizzatrice di fantasie, le proprie nella fattispecie. << Non so cosa farò per te, anche se una mezza idea mi è comparsa.... Però non avrai indiscrezioni da me! >> Porterebbe le mani alla bocca, coprendosela come a voler sottolineare che quell'argomento è tabù! Il visino si illumina come se un'idea geniale le fosse appena sopravvenuta. << Piuttosto, S-h-i-r-o, >> Scandisce quasi le lettere, come a sottolineare quell'abbreviazione, << Qui qualcuno aveva proposto di andare a mangiare dei Takoyaki! >> Si guarda intorno fingendo di non aspettarsi nulla, in attesa invece che il neo Anbu decida di mostrarle dove si trova quel posto ambito, per lo meno dallo stomaco della Kokketsu. [Chakra ON] [Sui volti di pietra] <Non la conosco, e uno scorpione di sabbia mi stava per salire addosso, diciamo che non ero proprio a mio agio> ridacchia lievemente imbarazzato portandosi anche lui la mano dietro la testa quasi ad imitare il gesto della Kokketsu e ovviamente sottointendendo di essere stato lui a fraintendere le intenzioni della Sabaku. Fa il finto offeso quando gli dice di portarla a mangiare i Takoyaki qualora lui dovesse perdere <Non pensare nemmeno che io perda, al massimo le concederò un pareggio> dice fingendo di essersela presa per aver messo in dubbio le sue capacità, ma finendo pochi secondi dopo con lo scoppiare in una risata con tanto di qualche lacrima per la sua stessa espressione. Quando poi gli dice che ha un ragazzo lui risponde lievemente malinconico <Figurarsi se mi metto a pensare alle ragazze ora, minimo finirebbe in qualche altro giro losco> la voce è neutra, non triste ma nemmeno scanzonata come pochi secondi prima, dopotutto non ha iniziato proprio con il piede migliore la sua carriera da grande amatore il piccolo Nara; rifiutato dal suo primo amore, baciato da chissà chi in un nightclub (grazie Rasetsu) e poi condannando a morte il suddetto primo amore <Diciamo che se ne parlerà a vent'anni> dice con fare sbrigativo, per poi tornare invece sull'idea del disegno <Ha proprio ragione Kan, hai occhio per queste cose> si limita a commentare sorridendo all'idea della sabbia per poi ridere quando lei lo anticipa sulle indiscrezioni <Ah quindi è questo il segreto professionale; se non fossi in pigiama prenderei nota> ridacchia sommessamente il ragazzino, per poi ascoltare l'ultima frase della Kokketsu <Non sia mai che io non mantenga la parola data, andiamo a prendere i Takoyaki migliori di Konoha!> dice alzandosi in piedi dalla panchina il giovane Nara <Menomale che l'oste mi conosce, me li faccio mettere in conto, il pigiama non ha le tasche e ho promesso di offrire io> dice ridacchiando per la situazione il ragazzino, non ha voglia di passare per casa e cambiarsi, preferisce decisamente fare come ha detto alla Kokketsu, andare in pigiama e lasciare il conto da pagare per il giorno dopo. [Sui volti di Pietra -> (?)] Scoppia a ridere quando lui fa l'offeso: << Ci mancherebbe anche! Sono io la tua sensi no? Se ti fai battere come un fesso che figura ci faccio? >> Ovviamente è ironica anche se fa l'altezzosa a modo suo. Non commenterebbe oltre per quanto riguarda le ragazze, non vuole che ci rimugini su troppo, vorrebbe che riuscisse a scordarsene almeno per il resto della serata insieme. << Un mio amico mi ha insegnato che i ritratti sono qualcosa di veramente unico se riesci a capire l'essenza di chi ci sta dietro... >> Ryoma, sparito troppo presto secondo lei. Però quel di lei sottolineare come quei Takoyaki promessi ancora manchino all'appello lo fa alzare dalla panchina per mantenere la parola. Si alza anche lei, affiancandosi al moro: << Meno male che ti conosce, ma spero proprio che sia la prima e ultima volta che ti vede con il pigiama! >> La butta anche lei sul ridere, portandosi di qualche passo più avanti verso la scala che porta verso il basso, voltandosi verso l'anbu non appena la raggiunge. << Sei una brava persona Shiro. E' un dato di fatto. Cerca di tenertelo a mente sempre! >> In qualsiasi caso, anche quando il lavoro gli richiederà delle scelte difficili è il caso che non si scordi mai chi è in realtà dietro a quella maschera da volpe che gli è stata concessa. Altrimenti rischia di perdere se stesso in un mare di violenza obbligata spesso dalle situazioni. Lo aspetterebbe lì in cima alle scale, senza precederlo troppo nella discesa, affiancandolo poi nel dirigersi verso il locale scelto dal quindicenne, per scambiare qualche altra chiacchiera positiva, cercando di fargli dimenticare almeno per qualche ora l'oppressione della perdita. [Chakra ON][//END] [Monte dei volti di pietra -> (?)] <Beh no ovviamente, non è mia intenzione portare disonore sulla venerabile Shizuka-sama, prima del suo nome (?)> Segue un inchino volutamente profondissimo come a sottolineare quanto assurda questa conversazione risulti dall'esterno <Porterò tanto onore a lei e ai suoi insegnamenti Shizuka-sama> poi si rialza e sorride gioviale. Ascolta ciò che la ragazza dice riguardo ai ritratti ed annuisce senza commentare, non è mai stato un artista e non è sicuro di comprendere a pieno il senso intrinseco della frase>. Ridacchia ancora quando menziona il fatto che l'oste lo vedrà in pigiama <Sìsì sarà la prima e l'ultima, a meno che non metta un servizio di consegna di takoyaki notturno, per quello potrei diventare un abitué> dice ridendo dell'ipotesi di chiamare un povero cristo alle tre del mattino per ordinare dei takoyaki da portare al quartiere del clan Nara. Si blocca un secondo quando la ragazza gli dice che è una brava persona e di ricordarsene, arrossisce un pelo e quasi una lacrima gli sfugge dall'occhio ma lui se l'asciuga subito e annuisce sorridendo <Grazie Shizuka, sei un'amica> detto questo procederebbe a scendere la scalinata del monte dei volti di pietra per andare a raggiungere il negozio di takoyaki, lì i due parleranno di cose abbastanza leggere e Shizuka si impegnerà a non farlo pensare troppo a quanto accaduto a Kaori, cosa che il Nara apprezza veramente tanto anche se dentro di lui sente comunque quel desiderio di vendetta nei confronti dell'Inuzuka e della sua organizzazione ribollire nel profondo del suo stomaco e vuole a tutti i costi far parte di quella task force. A fine serata i due si saluteranno e il giovane Anbu tornerà a casa riuscendo a fare finalmente un sonno profondo dopo quasi una settimana di sonni agitati. [END]