Convivenza

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11:40 Shizuka:
  [Salotto] E' stata un poco una sfacchinata venire con il treno fino a Konoha con la valigia. In realtà Yuki le aveva proposto di accompagnarla ma testardamente la nanetta ha deciso di fare da sola, anche perchè vuole fare una sorpresa al ragazzo. Dopo l'incidente con Mattyse e la finestra disrutta ne ha parlato con mamma principalmente, sul fatto della convivenza più che del pericolo a cui sta sottoponendo i genitori. Dopo le due ne hanno parlato con estrema calma a Riuky che si è messo a fare mille scene di pianto, come se la figlia stesse partendo per la vera Suna. Però alla fine non le ha impedito di fare quello di cui è convinta, anche se le ha fatto promettere sul sangue che sarebbe tornata nel quartiere dei Clan il prima possibile e che sarebbe andata a cena o pranzo almeno una volta la settimana. Cosa non difficile considerato il lavoro in ospedale e al negozio di tatuaggi. Però questa è storia vecchia. Oggi alla fine si trova a casa del Sumi, ha fatto di corsa in modo di arrivare prima che lui rientrasse dalle proprie faccende, nascondendo la valigia nella camera del ragazzo per poi mettersi a disegnare in sala qualche bozzetto per dei futuri tatuaggi. Al momento si trova seduta a quel tavolo, pantaloncini corti della tuta, grigi, molto aderenti e sopra una gigantesca maglietta che in realtà, va oltre la lunghezza di quegli shorts. La maglia è di colore blu elettrico, con stampato qualche Kanji in nero, amore, passione, vita, cose molto positive insomma. Ai piedi indossa solo delle calzettine bianche molto corte, i capelli ormai allungatisi oltre le spalle sono sciolti, anche se quei fermagli le stanno sulla testolina uno per lato come due farfalle. A proposito di quelle, oltre alla collana e i vari orecchini sui lobi, anche Kimi si trova in quella casa, poggiata sopra il porta occhiali che è al momento poggiato sopra il tavolino. Anche quella è un'altra sorpresa che vuole fare al bianco. Insomma probabilmente sarà una bella giornata per il Sumi. [Chakra ON]

12:03 Kan:
 Il turno notturno è finito con un ritardo pazzesco, ha lavorato continuamente fino alle prime luci dell'alba sui suoi esperimenti uscendo solamente la mattina presto per fare colazione e prendere qualcosina da bere. Rientrato in laboratorio per le ultime cose prima di lasciarlo dirigendosi alla volta della propria dimora. Le dorate iridi sono stanche, palesemente a pazzie e con delle occhiaie non indifferenti; la sclera arrossata con le vene rosse fin troppo visibili. Cammina lentamente, il passo è pur sempre deciso non mostrando mai, neanche una singola volta, i segni di quella stanchezza che ne avvolge il corpo e, soprattutto, la mente e non sa neanche cosa l'aspetto a casa. Il bianco indossa un paio di blue jeans aderenti agli inferiori arti i quali discendono lungo essi ricoprendo ogni singola zona, stringendosi intorno alle caviglie; bianche sneaker completano la parte inferiore del corpo. Il busto risulta esser coperto da una camicia bianca rigorosamente chiusa, quanto meno fino al petto dove è presente uno spacco a V il quale mette in mostra una porzione del petto; bianco camice a ridosso di braccia e spalle sul cui taschino il cartellino ne identifica la persona ed il ruolo all'interno della struttura medica. Occhiali dalla nera montatura decorano il volto insieme alla bianca chioma volutamente spettinata, la cui lunghezza supera di poco il collo aumentando il volume del capo. Portaoggetti legato alla cintola del jeans avente all'interno dei fuda e degli inchiostri speciali donati direttamente dal clan, permettendo lo sfruttamento della suprema arte. Infine, non per importanza, la primaria energia attiva, il chakra scorre nell'essere del ragazzo. Gli ci vuole qualche decina di minuti per arrivare nel distretto della foglia pur prendendo il treno ma alla fine giunge nei pressi della propria abitazione tirando fuori le chiavi dalla tasca del camice. Esse vengono inserite nella serratura aprendo la porta ma senza vedere nulla all'interno, bensì oltrepassa la soglia togliendo le scarpe e gettandole via, dove capita infischiandosene dell'ordine. Deglutisce senza nemmeno privarsi del camice cercando di raggiungere la propria camera ma nel farlo passa dal salotto gettandovi uno sguardo veloce per poi distoglierlo; attimi brevi prima che metabolizzi il fulcro di quella visione. Stranito innalza il destro sopracciglio, preso alla sprovvista torna a guardare all'interno della stanza notando la figura della Kokketsu seduta al tavolo con pantaloncini corti e una maglia in cui vi starebbero 3 persone <Mia> ne richiama l'attenzione avanzando nella stanza per poterla raggiungere <Da quanto sei qui? Perchè non mi hai scritto?> sbadigliando nel pronunciare tale frase e stirando le braccia verso l'alto. [C On]

12:14 Shizuka:
  [Salotto] Sente quella porta aprirsi, in fondo la casa è silenziosa, tuttavia decide di non andargli incontro, proprio per far si che la sorpresa sia massima. Resta lì seduta a finire qualche tratto, facendo si che lui riesca a raggiungere il salotto e realizzare la presenza altrui. Solo quando viene richiamata alza la testolina, un sorriso enorme le si stampa sul volto, nonostante si avveda della stanchezza del compagno, rimasto fuori tutta la notte per il lavoro e pure oltre. << Ciao Mio. >> Solo questo prima di alzarsi, muoversi in di lui direzione e aprocciarlo. Le manine della rossa andrebbero a posarsi su quel viso tirato, gli occhi arrossati e le borse sotto di essi, lo accarezzerebbe un poco prima di stringerlo e portarsi sulle punte per sfiorarne le labbra. << Sono qui da un po'. Ti aspettavo. Non te l'ho detto perchè volevo farti una sorpresa. >> Lei sembra serena, con quel sorriso dolce stampato sul tondeggiante visino. Tornerebbe a terra, per poi boffonchiare altro. << Però sei stanco, è meglio che tu vada a dormire e ne parliamo dopo! >> La man destra scivolerebbe lungo il corpo di lui, andando a intrecciarsi con la sinistra del bianco per poi cercare di trascinarlo con se verso la camera da letto. Non forzerebbe quel movimento, è comunque una scelta che spetta al ragazzo se voler attendere con la sorpresa o meno. Kimi non si muoverebbe particolarmente, sbatterebbe le ali un paio di volte, in maniera pacata. << Stai lavorando troppo. Dovresti prenderti del tempo per riposare, altrimenti anche il lavoro prima o poi ne risentirà! >> Lo rimproverà manco fosse sua madre in effetti, ma quest'oggi ha davvero strafatto e sembra a corto di energie. [Chakra ON]

12:42 Kan:
 Il richiamo funziona ricevendo un sorriso immenso in tutta risposta, replica sorridendo a propria volta con molta meno forza del previsto seppur sia sempre contento di vederla. Si lascia prendere avvicinando le labbra alle altrui, un piccolo e leggero bacio le viene strappato, niente di troppo osè od oltre, probabilmente non avrebbe neanche la forza di alzare un dito al momento. L'arto mancino ne avvolge il corpicino tentando un flebile abbraccio, necessita di sentirne il corpicino, il calore proveniente da esso <Se me l'avessi detto sarei uscito prima dal laboratorio, questa casa è desolante quando non c'è nessuno> abbastanza grande da risultare estremamente vuota e malinconica, non desidera che ella viva tutto ciò. Le lascia fare ciò che desidera, discendere e prendere la propria mano eppure non si smuove dalla posizione permanendo diritto, in piedi dinanzi a quella sedia cercando di immettervi un po' di forza per evitare di essere trascinato in camera da letto <Posso dormire più tardi, stanotte non devo lavorare> può mai andarsene a dormire quando ha lei in casa? Ovvio che no, lasciarla ancora da sola è un'idea nemmeno da contemplare, per questo motivo cerca di trattenerla a sua volta <Parliamone adesso, cos'è questa sorpresa? O meglio, una sorpresa migliore dell'averti qui?> perchè già vederla lo è tanto, non può immaginare nulla di più grande, migliore o perfetto ciò. Cerca di lasciare la manina indietreggiando alla volta del divano su cui andrebbe a sedersi adagiando la schiena contro lo schienale, collo appoggiato su di esso e viso rivolto al soffitto. Si, è davvero stanco eppure lotta per restare li ed ascoltarla tra uno sbadiglio e l'altro <Non ho tempo per dormire Mia, ho così tante idee in testa che non so dove metterle e una su tutte vorrei cominciare ad attuarla> alzando il capo per poterne inquadrare il visino <Immagina di prendere due DNA diversi, di due clan diversi, ad esempio Kokketsu e....Sumi> giusto due a caso proprio <E di unire i due DNA e le due abilità dei rispettivi clan per poter permettere la nascita di un'abilità tutta nuova. Unire due poteri innati per crearne un terzo, è qualcosa che nessuno ha mai provato prima> mimando lo scoppiare del cervello <Potrei dare una svolta alla genetica, al concetto stesso di abilità innata. Le via davanti sono infinite> eccitato mentre parla, le dorate iridi brillano ed il tono di voce emerge più forte e deciso del solito. [C On]

12:57 Shizuka:
  [Salotto - Divano] Lo avrebbe dovuto aspettare di meno, ma questo non è il presupposto per una convivenza propositiva. Se decidono di stare insieme lui non deve tralasciare il proprio lavoro per tornare prima. Ma ne discuteranno a tempo debito. Quella casa che per lui era un regno, un rifugio, qualcosa di cui andare fiero, ora viene etichettata come desolante. Le pareti potrebbero offendersi ma è evidente come la presenza della rossa nella vita altrui l'abbia modificata in molti aspetti. Si scambiano quel bacio leggiadro, lei torna a terra ma non riesce a portarlo con se a letto, non ancora per lo meno. Lui oppone resistenza in maniera decisa, vuole passare del tempo con lei, vuole conoscere cosa è stato preparato per lui. Lo segue mano nella mano fino al divano, lascia che vi si appoggi stancamente per poi scivolare fra le sue dita. << Chiudi gli occhi! >> Il tono è divertito, forse molto fanciullesco, come quando bisogna fare una sorpresa e non si vuole essere scoperti. Si allontanerebbe da lui per andare a recuperare quell'astuccio con gli occhiali comprati qualche giorno prima con Shiroichi, Kimi deve per forza spostarsi da lì per qualche istante poggiandosi sui fogli disegnati. Essi vengono poggiati sul nasino, la forma a goccia, la montatura nera non troppo spessa, le lenti grandi ma non esagerate a contornarele il visino. Nel frattempo lo ascolta, i progetti, le idee strane che solo un genetista può avere, mentre le frasi di lui la fanno tingere di viola sulle guance, a causa di quell'esempio portato avanti. << Di solito non succede nemmeno nei figli Mio... >> Il tono insicuro, chiaramente in imbarazzo considerato che ha scelto proprio i loro due clan per l'esempio, infatti nei nuovi nati è uno dei due DNA a prendere il sopravvento, anche se in alcuni casi allenandosi e puntando al risveglio di altri geni, alcuni ragazzi provenienti da famiglie miste riescono a sviluppare anche parte dell'innata del genitore recessivo. Ma sono casi molto rari in effetti. Qualora lui avesse chiuso gli occhi come richiesto, la ragazzina si sarebbe nuovamente avvicinata al divano, cercando di sedersi sopra di lui, a cavalcioni però, una gamba per lato del corpo del Sumi, sedere a livello della pelvi altrui, busto eretto, così che il visino della rossa possa riuscire a portarsi a livello di quello del Sumi, così da fronteggiarlo una volta alzato il capo. << Ora puoi aprirli! >> Le manine di lei sarebbero poggiate sul petto del ragazzo, ancora violacea sul visino, decisamene in imbarazzo per mostrare quella montatura al suo compagno, unico al quale vorrà mostrarla da ora in avanti. [Chakra ON]

14:46 Kan:
 La di lei presenza nella propria vita ha decisamente cambiato la percezione di ogni cosa. Il mondo viene visto con occhi diversi, forse all'opposto rispetto al principio ma poco importa attualmente, non ha il minimo interesse di tornare quello di un tempo, non vuole neanche comportarsi come allora. E' felice così, felice di quel cambiamento, felice di averla nella propria vita ogni giorno e di non essere più dedito alla mondanità esagerata ed estrema. Shizuka, come si suol dire, è un balsamo, per lui, fin dal giorno in cui si son conosciuti è riuscita a migliorarlo sensibilmente. Si accascia sul divano privato delle energie ottenendo una richiesta al quanto bizzarra; inarca il destro sopracciglio prima di eseguire l'ordine chiudendo gli occhi. Le palpebre si abbassano oscurando la vista, cattiva idea per chi ha un sonno da ammazzare qualcuno eppure lo fa attendendo e mettendola al corrente delle sue idee, dei propositi e di ciò che ha in mente di fare. Nell'oscurità non ha la minima idea di quello che l'aspetta eppure la prima risposta lo porta a sorridere soddisfatto, esattamente la reazione attesa e pronosticata <Lo so, proprio per questo voglio portare avanti l'esperimento, agire dove la natura non riesce. Pensa quante persone ne beneficerebbero, pensa a quali tipi di poteri andremmo incontro, letteralmente infiniti se pensiamo alla moltitudini di abilità presenti nel mondo. Già soltanto unendo due abilità oculari possiamo ottenere l'impensabile, uno hyuga ed un uchiha, cosa può venirne fuori? Quale mistico potere ne uscirebbe?> tremano le labbra ad ogni singola parola proferita, eccitato come non mai <La sola idea mi fa esplodere il cervello> forse la strada del genetista fa davvero per lui. Ciò che è incominciato come un mero pretesto per seguire un'indagine si sta trasformando in una passione, in un vero e proprio lavoro in grado di donargli emozioni oltre ogni dove. Attimi passano ed il peso della Kokketsu si fa sentire ritrovandosela a cavalcioni sopra di se; deglutisce per il contatto improvviso di lei, inghiotte grumi interi di saliva pensando al tipo di sorpresa e se è ciò che immagina, non può rifiutare di certo. Lentamente le palpebre si sollevano e la visione lo lascia a bocca aperta; la divina bellezza di lei va oltre ogni suo più roseo pensiero, quegli occhiali scatenano in lui sentimenti ed emozioni di vario tipo. Bellissima, stupenda, meravigliosa; il muscolo cardiaco batte all'impazzata e le reazioni non sono solo mentali ed espressive cogliendo anche il lato fisico <...> un rantolo emerge dalle di lui labbra, la voce è quasi assente, senza parole ed il colore violaceo presente sulle guance non fanno altro che accentuare quella bellezza incredibile di cui è portatrice <Sei...meravigliosa, non puoi essere così bella> non ci crede neanche lui eppure è così. [C On]

14:57 Shizuka:
  [Salotto - Divano] Il di lei mettere in dubbio le capacità della natura stessa non fanno altro che infervorare lui a parlarne ancora, a immaginare, fantasticare sulle possibilità che potrebbe dargli una scoperta simile, rendendolo quasi euforico. La cosa la fa sorridere, le fa piacere che con lei condivida i suoi progetti, i suoi sogni. Invece che perdersi nel lascivo come faceva un tempo ha cambiato i suoi propositi, la sua direzione. Chissà cosa direbbe Kushina a vederlo così ora. Nel frattempo il suo piano per quel che riguarda gli occhiali procede senza intoppi. Il suo poggiarsi sul corpo altrui non fa altro che animare quel corpo stanco, in un attimo, buttando in malora tutta la genetica del mondo e concentrandosi sulla biologia. Poi gli viene concesso il diritto di aprire gli occhi e la reazione che ottiene è uno stupore generale. Lui non riesce nemmeno ad esprimersi, facendo si che l'altra diventi ancora più viola sul viso: << Ero in centro e un mio allievo voleva comprare degli occhiali... Così ne ho provati alcuni e lui ha detto che questi sembravano fatti per me. Così ho pensato di prenderli per quando disegno... E farli vedere solo a te. >> Si spiega si giustifica, racconta quanto accaduto prima che lui riesca a esprimersi in maniera compiuta. Poi quel complimento che sembra quasi racchiudere tutto lo stupore del volto. << Grazie... >> Se possibile il colore sul viso peggiora, lo sguardo viene distolto incapace di ricevere quei complimenti così diretti in quel modo. << Ho un'altra sorpresa in camera... >> Ok questo può suonare decisamente male in effetti, soprattutto detto mentre stai a cavalcioni sul tuo ragazzo che praticamente ti salterebbe addosso fra due secondi. Insomma lo stai un poco illudendo sto pover'uomo appena tornato distrutto dal lavoro! [Chakra ON]

15:17 Kan:
 La posizione e la sorpresa scatenano in lui pensieri non esattamente puri, la stanchezza viene mandata al bando in favore delle reazioni fisiche. Tutto meno che la stanchezza sente adesso, quasi del tutto scomparsa seppur il viso mostri tutt'altro ma d'altronde, come si può desiderare altro quando la propria ragazza è a cavalcioni su di se con un paio di occhiali in viso? E' un invito degno di questo nome ed al Sumi non resto altro che coglierlo, accettarlo ed immergersi completamente in esso godendosi di ogni momento incominciando dalla mera visione. Tra lo stupore e la sorpresa ella va a spiegare il motivo di tale scelta attirando la di lui attenzione. Deglutisce nell'apprendere come voglia farli vedere solamente a lui, sa quanto le piace con degli occhiali indossati eppure non può far a meno di porre un quesito <Tu hai un allievo? Da quando? Chi è?> domande lecite verso una novità del tutto imprevista e strana. Conosce tutto di lei eppure apprendere della presenza di un allievo lo lascia al quanto stupito; in poco tempo si è trasformata da ragazzina a sensei di qualcuno, a riprova dell'esperienza ottenuta in tutto quel tempo. Inspira ed espira alzando la mancina, dita intente a carezzarne il visino arrossato. Il calore di lei aumenta, la dolcezza del viso è imparagonabile a nient'altro riuscendo ad innamorarsi di quel viso nuovamente, incredibile il potere nascosto di quella ragazza. Non riesce più ad immaginare la propria vita senza di lei o con qualcuno al suo posto; in poco più di un anno è riuscita a rendersi indispensabile all'esistenza del Sumi, così tanto da non poterne fare a meno, al pari di una droga. D'istinto avvicina le labbra a quella di lei replicando il ringraziamento con un sentito bacio accarezzando le labbra, spingendo il viso contro il suo e ricercando la lingua per giocarci, carezzarla, il tutto in pochi secondi, senza alcun preavviso. Spalanca le dorate iridi alla presenza di una seconda sorpresa, il cuore batte e l'eccitazione aumenta <E cosa stiamo aspettando? Andiamo in camera> ha frainteso completamente tutto, ansioso di qualcosa che, probabilmente, non avrebbe mai ottenuto ma forse è un bene dopotutto. [C On]

15:36 Shizuka:
  [Salotto - Divano -> Camera da letto (?)] Ecco che la curiosità e la gelosia forse muovono il Sumi a risvegliarsi dal torpore della visione, domandando riguardo a quell'allievo di cui non era a conoscenza. << Oh è un ragazzino. Mi hanno chiesto ufficialmente di fargli fare un allenamento all'accademia di Konoha. Siccome è un utilizzatore di Katon penso abbiano scelto me perchè avrei gestito ogni imprevisto. >> In fondo lei è una utilizzatrice di Suiton, incendi domati all'istante contro un genin. << Si chiama Shiroichi Nara è un tipo molto educato. >> Ecco come lo descriverebbe in brave, un ragazzo a modo, senza ulteriori interessi o mire sulla rossa che al momento è più concentrata sul Sumi che non su altri. Il colore aumenta, così da mettere in difficoltà la Kokketsu che utilizza delle parole che non fanno altro che aumentare il desiderio altrui portandolo su un'idea completamente diversa da quella che è in realtà. Li la approccia, le bacia le labbra cercando di far diventare il tutto un poco più sentito, passionale. La ragazzina non si sottrae a quelle attenzioni, anzi vi si butta a capofitto, intrecciando la propria lingua con quella del bianco, restando incollata a quelle labbra forse più del dovuto. Il fiato corto una volta separati è indice del fatto che ne voglia ancora, che in qualche modo anche lei non voglia interrompere quel contatto. Questo probabilmente porterà solo ad aumentare le idee di Kan in merito alla successiva sorpresa. Ma poco importa, lui ha deciso di spostarsi in camera e lei è contenta della reazione così pronta. Andrebbe a spingersi sul petto altrui per riguadagnare la posizione eretta, ricercando la mano del giovane per intrecciarla nuovamente sicura questa volta di riuscire a trascinarlo in camera con se. Una volta giunti lì, la nanerottola andrebbe ad aprire la porta, che aveva chiuso apposta per celarne il contenuto. Fatto ciò gli occhi dorati altrui potrebbero vedere la camera da letto esattamente come lui l'aveva lasciata prima di andare a lavoro, ma con all'interno una valigia abbastanza capiente, mai vista prima e chiaramente di proprietà della rossa. Lei non direbbe nulla in merito, lasciando a lui modo di elaborare il tutto. [Chakra ON]

15:56 Kan:
 Geloso il Sumi? Si e molto seppur si fidi ciecamente della rossa non provando un minimo di paura ne lasciando che il pensiero di perderla o che preferisca un altro si faccia strada in lui. Ci ha messo tanto a conquistarla quando una persona normale avrebbe gettato la spugna quasi subito. Ha fatto del suo meglio per la nascita di quel sentimento in lei, come può anche solo dubitare del proprio operato e della Kokketsu? Non può. Ode la spiegazione sull'allievo, di come esso sia un ragazzino ma tal termine può significare tutto e niente. Anche un ragazzo di 18 anni può essere considerato tale eppure non la interrompe bensì continua ad ascoltare nel suo silenzio. Comprende le motivazioni richieste per seguirlo, ergo, spegnere l'incendio in caso si verifichi <Per educato intendi che tiene le mani in tasca?> ecco come la gelosia avanza un minimo mostrandosi in quella battutina non troppo implicita. Shizuka è bellissima, attraente e molto affabile, non si sorprenderebbe se qualcuno avesse mire su di lei con la scusa dell'allievo. Inspira ed espira aria dai polmoni mentre quel bacio si consuma richiedendone ancora, desiderando di più, un proseguo magari ma hanno qualcosa di più importante, per adesso. Il distacco sopraggiunge e con le dita intrecciate nella manina di lei si solleva dal divano con uno scatto di reni per seguirla verso la stanza. Pregusta già il momento ed il pomeriggio, letteralmente si lecca i baffi che non ha immaginando le cose peggiori che una mente umana, e perversa, possa immaginare. Quale tipo di sorpresa può mai fargli? Non ne ha idea ma avrebbe accettato tutto e anche di più. Ansioso attende l'aprirsi di quella porta con impazienza e, oltrepassando la soglia, scruta l'intera stanza, lasciata esattamente così come si è alzato la mattina scorsa. Non vi è nulla di nuovo salvo la presenza di una valigia abbastanza capiente da contenere un paio di Shizuka al suo interno. Si sofferma su di essa senza venir meno alla presa della manina, osserva l'oggetto in completamento silenzio, totalmente stranito con la mente intenta a viaggiare, fare tanti film mentali, vagliando infinite possibilità in pochissimo tempo senza riuscire a comprenderne il motivo dietro ciò <Cosa significa?> domanda alla ragazzina indicando la valigia, infine. [C On]

16:14 Shizuka:
  [Camera da letto] Le sfugge una risata a quella domanda posta dal gelosone di turno. << L'ultimo che ha cercato di toccarmi senza consenso l'ho schivato ed era Mattyse. Che poi voleva solo tirarmi una guancia. >> Meglio mettere le cose in chiaro prima che il bombarolo si ritrovi a dover gestire anche un Sumi incazzato, che di problemi ne ha ben altri. << E' un tipo a posto Mio, non devi preoccuparti. >> Lo rincuora, anche se forse sarebbe meglio che si conoscessero per capire al meglio quanto innoquo sia appunto quel quindicenne. Ma alla fine chissene importa di Shiroichi no? Tutto si perde in quel contatto, dove la loro dimensione intima viene ricreata, ricercata e vissuta in pochi istanti che per entrambi dovrebbero durare più a lungo. Si alzano da quel divano, insieme si avviano verso la camera da letto di lui, dove è lei che si permette di entrare per prima lasciando però al fidanzato il compito del detective. Lui si guarda attorno, difficile non notare quella valigia che è comparsa dal nulla. La domanda arriva, il dubbio a permearlo: << Matt è tornato. Mi ha sfondato la finestra della cameretta. Gli hanno staccato il braccio sinistro e lui è venuto da me come prima cosa per farsi controllare. >> E' una spiegazione un po' elaborata per una sorpresa, qualcosa di imprevisto ma la rossa continua, mentre si addentro nella stanza andando a dirigersi verso il letto del Sumi. << Così mi sono preoccupata. Se Matt può raggiungere camera mia, cosa impedisce agli uomini di Kemono o di Mina di fare altrettanto? Già è stato complicato inventarsi una storia credibile per la finestra rotta, figurati se dovessi spiegare ai miei cosa sto combinando. O metterli in pericolo. >> Insomma lei si è infilata da sola in un percorso abbastanza scomodo, in cui è dentro insieme al fidanzatino, quindi lui sa di cosa lei sta parlando. << Ho parlato con mamma. Ho chiesto cosa ne pensasse lei riguardo al convivere lontano dal quartiere dei Clan. Le ho detto della risposta ricevuta dall'Arufa e lei mi ha detto che stare un poco fuori non mi farebbe male. Dice che potrei crescere, non significa che sto abbandonando il mio sangue, significa solo che sto facendo le mie scelte. >> Santa Yuki, un giorno Kan ti farà una statua per tutte le volte in cui lo hai aiutato. << Quindi niente... >> Ecco che inizia a interrompersi più frequentemente, il visino violetto nuovamente come se fosse in imbarazzo, mentre andrebbe a sedersi sul materasso senza trascinarlo con se. << ...ho pensato che potrei stare qui con te, finchè non convinciamo l'Arufa ad accettarti... >> Si interrompe di nuovo, manine che scivolano lontano da quelle di lui mentre si sbraccia per chiarire che non è un obbligo. << Ho anche un altro posto dove stare! Non è necessario che io resti qui è solo che pensavo che siccome me lo avevi proposto avremmo potuto vivere insieme. Però non è obbligatorio! >> Insomma straparla, per l'imbarazzo, perchè alla fine lei che così testardamente voleva restare all'interno del proprio mondo dorato, ha cambiato idea. [Chakra ON]

16:34 Kan:
 Le prime parole hanno inevitabilmente l'effetto di portare le dorate iridi sul viso della rossa, in procinto di mostrare una gelosia ben maggiore e più marcata rispetto a quella di prima. Per fortuna essa viene placata dall'ultima aggiunta <So bene quanto non ti piaccia essere toccata> egli stesso per poterlo fare ha dovuto superare un numero incredibile di prove e di momenti, anche solo per poterla abbracciare un singolo secondo <Se lo dici tu va bene> le crede e non ha bisogno di altre prove o altre parole. Le crede e tanto basta per poter mettere quell'argomento nel dimenticatoio, nonostante ciò ha un nome su cui valersi, un nome ed un cognome, questo vuol dire che sa chi cercare nel caso succeda qualcosa di inappropriato. La valigia nella stanza porta alla mente troppi interrogativi e troppe risposte, l'unica maniera sensata per arrivare alla verità è chiedere direttamente alla diretta interessata cosa stia succedendo. La risposta giunge in fretta portando con se una serie di notizie e di eventi troppo importanti per essere tralasciati; le iridi permangono su di lei a fissarla scrutandola <Mattyse è tornato senza un braccio?> si sofferma in primis su quello chiedendo implicitamente cosa gli sia successo. L'Ochaya deve averlo sistemato davvero per bene per giungere in simili condizioni <E ha sfondato la finestra della tua camera...quindi è stato li> tremano le labbra in un misto di gelosa rabbia verso quel Senjuu la cui vicinanza alla Kokketsu è troppa. Deglutisce seguendola all'interno della stanza ma le novità non finiscono qui, ha persino mentito ai suoi genitori per nascondere la verità sull'accaduto facendo addirittura un paragone con Kemono e Mina <Perciò i tuoi non sanno niente dell'entrata di Matt? Ora dimmi, io come dovrei reagire a tutto questo? Nel sapere che è piombato in camera tua sfondandoti la finestra?> lo chiede direttamente a lei, ben conscio della risposta personale che potrebbe dare. Desidera il punto di vista di Shizuka sulla questione, come, secondo lei, dovrebbe comportarsi ma il tutto passa in secondo piano quando è al convivenza a venire tirata in mezzo. Ne ha discusso con Yuki e ciò che sente riporta lo stupore sul volto del bianco. Deglutisce lasciandola andare, facendola sedere sul letto mentre la prospettiva di convivere con lei diviene reale ed immediata, si manifesta li, in quella casa, il tutto grazie alla probabile futura suocera. Non si muove più, resta immobile a fissarla, attonito, privato del dono della parola con il rossore di lei ad imperversare sul viso colorandone i tratti. Lentamente lo stupore lo stupore si trasforma in un sorriso, le iridi dorate si sciolgono <Non...non avresti potuto farmi sorpresa più bella> sorridendo ancora, sempre più felice man mano che metabolizza il tutto <E...> andando a guardarsi alle spalle, oltre la porta, verso la stanza dei nonni, rimasta chiusa fin dal giorno del suo ritorno. Non vi ha fatto entrare nessuno, neanche Shizuka, non l'ha mai toccata per via dell'importanza di tale luogo eppure, adesso, la situazione richiede qualcosa di più. Si avvicina alla piccola con passo lento allungando l'arto superiore destro con il palmo rivolto al soffitto in attesa di essere preso <Vieni, se dobbiamo vivere insieme, voglio che sia come una coppia. Useremo l'altra stanza> deglutendo, pronto a portarla in quel luogo quasi sacro. [C On]

16:57 Shizuka:
  [Camera da letto - > Camera dei nonni (?)] Insomma Shiroichi è salvo e probabilmente anche il Senjuu per ora, almeno finchè si trovano in salotto e la spiegazione viene data in maniera semplice e con occhi sinceri. Si spostano in camera ed è lì che la valigia viene vista e che la lunga spiegazione viene esposta, tutti i pensieri che hanno affollata la mente della Kokketsu vengono esposti, in seguito l'uno all'altro, per far capire al Sumi come sia arrivata a quella conclusione. Lui ascolta e commenta di tanto in tanto, cercando chiarimenti che non mancano ad arrivare: << Il braccio sinistro, completamente rimosso e poi ricucito, hanno avuto la decenza di non farlo morire dissanguato. Lui ricorda poco o niente di quanto accaduto però. Stanno indagando con Furaya comunque. >> Insomma è la coppia che si occupa di scoprire cosa sia successo all'altro bianco. Poi però quella gelosia che era passata torna in un lampo, lui è stato in camera di Shizuka, nel bagno di lei in realtà per ben due volte, e in cucina anche per ben due volte. Dovevano essere alleati non tanto vicini da conoscere l'uno l'abitazione dell'altra. << No certo che non sanno nulla! Che faccio Pa, Ma devo dirvi che perchè Kan vuole uscire dalle mura io sto aiutando un gruppo di rivoltosi? Secondo te posso dire una cosa ai miei genitori che hanno passato metà della vita a proteggere quelle mura? >> Il tono è concitato, è chiaro come lei abbia dovuto tenere nascosta la verità ai suoi, non può parlarne apertamente con loro, oltre al fatto che si vorrebbero mettere in mezzo. << Come vuoi prenderla? Non so quanto tu lo conosca ma non è completamente registrato. Oltre al fatto che era sconvolto, sembrava molto debilitato quando è arrivato da me. Ha solo pensato di farsi visitare dal suo medico personale niente di più. >> Lo difende, con dei fatti, con delle ragioni molto pratiche. E' stata una scelta ponderata, quasi del tutto a parte l'invasione dell'altro in casa. << Ha chiamato anche Furaya, c'era anche lei con noi. >> Insomma questo potrebbe in parte far calmare il nervosismo altrui, anche perchè davvero non ce n'è bisogno, in fondo tutto quanto ha portato alla decisione della nanerottola di iniziare a vivere insieme no? Infatti è quello che poi continua a spiegare, di come abbia parlato con sua madre, delle opzioni vagliate. Per quanto abbia deluso i ferventi ormoni del bianco a quanto pare lui non è immensamente dispiaciuto dalla sorpresa, anzi la ritiene la migliore possibile. Nello sproloquio della ragazzina lui ancora non ha dato una risposta, fin tanto che quella mano non si allunga verso di lei, suggerendole di andare in quella stanza mai visitata nemmeno dalla rossa, che già aveva avuto accesso alla camera personale del Sumi, cosa mai avvenuta per nessun'altra donna. Andrebbe a raccogliere l'invito altrui, alzandosi dal letto e consentendogli di scortarla davanti alla porta di quel luogo inesplorato. Non dice nulla, forse perchè nervosa per quanto sta per accadere, oltre al fatto che effettivamente sta lasciando l'abitazione dove è cresciuta. [Chakra ON]

17:15 Kan:
 I due individui sono salvi, non devono temere per la propria vita. Continua ad ascoltare la ragazza e le relative spiegazioni sul ritorno di Mattyse, un evento dalla portata immensa perchè ciò vuol dire proseguire con il piano ed andare meno alla cieca e con meno tentativi <Rimosso e cucito? E' stato esportato chirurgicamente? Oppure tranciato via di netto?> si sta interessando al caso dell'altro perchè, a seconda della risposta, si aprono diversi scenari, uno più strano dell'altro ed abbastanza inconsueti <Il che è stano, se l'avesse catturato l'ochaya, a che pro non farlo morire dissanguato? Mina ne gioverebbe dalla sua morte, a meno che qualcuno non l'abbia lasciato scappare ma non credo sia stata Kimi, è troppo piccola per fare qualcosa del genere e dubito fortemente sia esperta di medicina e nel ricucire braccia mozzate> vaglia le varie ipotesi su quanto accaduto al Senjuu, il sol pronunciarle le fa apparire strane <Ricorda poco o nulla? Allora possono averlo sedato> continua con le sue ipotesi <Se non ricorda niente, può essere una possibilità oppure il trauma è stato talmente ampio da portare la mente a rimuovere simili eventi per preservarsi> insomma, anche dal lato psichiatrico c'è tanto lavoro da fare. Mentre pensa alle svariate possibilità, la ragazza parla ancora dando ulteriori risposte al dilemma di Kan su come prenderla e come comportarsi <Ma ciò non giustifica che qualcuno entri in camera tua sfondandoti la finestra. Se fossi stata occupata? O nuda?> pensa a tante cose senza elencarle tutte ma palese come Mattyse l'avrebbe potuta trovare in una situazione ben più imbarazzante <O se ci fosse stata tua madre con te?> anche questo è tanto dire. Il gesto di Mattyse avrebbe mandato a monte tutto quanto agendo in maniera sconsiderata e priva di cognizione di causa. Inspira ed espira volendo parlare di nuovo, fermatosi per via della presenza di Furaya in quel momento. La Nara si è presentata nella camera di Shizuka chiamata da Mattyse a quanto pare. Mugugna senza proferir altra parola, non aggiunge niente di più preferendo concentrarsi sulla novità più bella di quella sera. La mano viene afferrata ed il Sumi la porta verso la camera da letto dei nonni percorrendo un breve tratto di corridoio. La porta viene aperta e la luce accesa premendo sull'interruttore. La stanza si presenta linda e pulita con un letto matrimoniale in ordine e ben fatto, un paio di comodini marroni ai lati del letto ed un armadio dinanzi ad esso. Non è presente una tv ne altri gingilli; al soffitto un lampadario con 6 lampadine pendente verso il basso ed una finestra posta al lato destro del letto. Una stanza estremamente semplice e retrò <L'ho sempre tenuta in ordine ma non l'ho mai usata e...insomma...potrebbe diventare la nostra camera> e rendere la convivenza decisamente reale. [Chk On]

17:29 Shizuka:
  [Camera dei Nonni] Tante le domande che pone il Sumi riguardo a quell'evento del quale la rossa non voleva parlare proprio ora ma lo accontenta quanto meno in minima parte. << Con una osservazione rapida pare che l'omero sia stato completamente disarticolato dalla spalla. Senza una radiografia a una scansione TC non so dirti altro, sicuro non ho aperto la ferita per controllare lo stato interno in casa mia. >> Le domande che pone il bianco sono logiche, effettivamente non pare che sia opera dell'Ochaya anche perchè Kemono in qualche modo lo avrebbe impedito. Però sanno fin troppo poco: << L'impressione che ho avuto è che volessero impedirgli di fare dei sigilli. >> Insomma quello il primo pensiero della ragazzina come detto quella notte. << E' proprio questo il motivo per cui stare a casa è pericoloso. Un conto è se ci sei tu con me, un altro se ci sono i miei che non sanno. >> Già meglio evitare che si ripeta una cosa del genere però non vuole continuare a parlarne, vuole che la parte importante del discorso sia un'altra, e fortunatamente anche lui, forse aiutato dalla stanchezza lascia la presa sul discorso. Si spostano insieme nella stanza poco distante. La porta aperta lascia intravedere la semplicità di una stanza d'altri tempi, che alla ragazzina non dispiace, da l'impressione di essere vissuta e accogliente e curata. << Beh nel tuo letto ci stiamo comunque in due! >> Ci scherza, fa dell'ironia a riguardo, visto che hanno già dormito insieme sotto quelle lenzuola. << Però se tu ritieni di voler usare questa stanza così preziosa per noi due, io non ho nulla da obbiettare. >> Si interrompe addentrandosi un poco in quella stanza, gironzolando e guardando tutto con attenzione e curiosità, per poi tornare accanto a lui, sorpassarlo e sedersi sul materasso, allargando le braccia in di lui direzione come a richiedere che vi si butti in mezzo. << Magari per rispetto dei tuoi nonni le cosacce le facciamo in camera tua! >> Un'altra battuta, seguita da una linguaccia, mentre ancora attende che lui riduca quella distanza a zero. [Chakra ON]

17:47 Kan:
 Forse non è il momento migliore per parlarne ma si tratta comunque del loro lavoro, genetista si ma con una formazione medica alle proprie spalle e la medicina va di pari passo con le indagini scientifiche. Apprendere la natura di quell'amputazione può semplificare la risoluzione del caso e dare un senso a tutto ciò <Contattalo, digli di venire in ospedale, l'esamineremo insieme, prenoterò delle TC e della radiografie così da poter scoprire la natura del taglio> ha delle idee ma ancora non si esprime, deve vederlo in prima persona. Il medico che è in lui sta uscendo a discapito del genetista il quale, al momento, desidera solamente farsi una pennichella fino al giorno dopo <Non è un'impressione ma un dato di fatto. Con solo un braccio non può utilizzare gran parte delle tecniche ninja causandogli un grande scompenso> impressione o meno, il suo non poter utilizzare dei sigilli è reale a meno che non si faccia impiantare un arto sostitutivo. Non le da torto, se i genitori non devono sapere, stare in casa con loro è pericoloso eppure, come sono arrivati a questo? Lei sta lasciando la dimora famigliare per colpa sua. Deglutisce a fatica quel boccone amaro pregno di consapevolezza, davvero difficile da buttare giù eppure non può fare altrimenti. Oramai sono dentro entrambi, tornare indietro è impossibile oltre che infattibile. Le presenta la stanza dei nonni per la prima volta, mantenuta in stato di grazia, vecchia oltre ogni dire <E' vero ma, si, ecco, non voglio che la nostra sia una convivenza atipica> borbotta cercando le parole giuste per farle comprendere quanto ci tenga a proseguire con lei la propria vita. Si, quella stanza è perfetta per loro, ha tutto ciò che serve, niente di eccessivo e capace di andar bene ad entrambi. Osserva Shizuka muoversi per essa prima di vederla sedersi sul lettone invitandolo ad avvicinarsi per poggiarsi a propria volta; sorride al di lei dire avanzando con passo lento per coprire quella breve distanza capace di separarli eppure si ferma dinanzi ad essa chinando il capo verso il di lei viso ed abbassando il busto mentre la destrorsa va a carezzarne la coscia insinuandosi nei pantaloncini cercando di volerla provocare. Il respiro è affannato, dorate incastonate in quelle di lei e poi, nulla, un bacio veloce le viene rubato per poi gettarsi di fianco sul letto facendole credere qualcosa che, invece, non avviene <Devo liberare l'armadio, trovare degli scatoloni in cui mettere le loro cose, portare la nostra roba qui e sistemarla. C'è tanto da fare> si sdraia sul letto con lo sguardo rivolto al soffitto, ha decisamente troppo a cui pensare. [C On]

18:05 Shizuka:
  [Camera dei Nonni] << Dovremo farlo di notte! Figurati se quel matto verrà alla luce del sole! >> Insomma solo belle parole per Mattyse che probabilmente sentirà le orecchie fischiare. Tuttavia tutte quei commenti passano in secondo piano un poco alla volta, lasciando che sia l'argomento principale ad essere trattato. Lui non esprime ad alata voce il senso di colpa che in parte lo prende er aver costretto quella ragazzina ad abbandonare tutto per lui, a fare scelte che non l'avrebbero mai coinvolta altrimenti. Per questo raggiungono quella stanza insieme, e mentre lei ispeziona lui esprime il suo desiderio nell'utilizzarla per rendere il tutto forse più canonico. Non c'è bisogno di dire altro, il fatto che la nanerottola si sieda sul materasso è già una spiegazione lampante del fatto che a lei vada benissimo stare lì insieme. Quella battuta è solo un modo per sottolineare le possibilità che hanno. Tuttavia inaspettatamente all'innocenza altrui il Sumi si approccia a lei con fare decisamente più provocante, avvicinandola con tutto il corpo, il viso che quasi la sfiora e quella mano che si allunga sulla coscia pallida sotto a quel pantaloncino. Il fiato si rompe, le mani si spostano sulle spalle del genetista per far scivolare il camice via da quel corpo, mentre il cuore prende a battere velocemente nel petto della rossa. Poi però lui le ruba solo un rapidissimo bacio per poi sdraiarsi accanto alla ragazzina che inevitabilmente mette su un broncio pazzesco: << Hey! >> si lagna appena mentre lui inizia ad elencare tutti i lavori che ci sarebbero da fare. Per tutta risposta la testolina femminile si girerebbe in sua direzione. << Adesso invece facciamo ben altro.. >> Il tono è volutamente ambiguo mentre si alza dal materasso e si mette a gattoni sopra di lui, le manine intente a sbottonare come prima cosa i pantaloni del ragazzo e farli scivolare lungo le gambe altrui, lasciandolo così in mutande. Se lui non l'avesse fermata avrebbe poi fatto la medesima cosa con la camicia, e una volta aperta quella con un gesto della mano lo avrebbe invitato ad alzarsi, così che possa essere rimossa completamente anche quella, lasciando il petto di lui completamente nudo. Se fosse riuscita a raggiungere l'obbiettivo, con la destra andrebbe a spingere in dietro il corpo dell'albino, facendolo di nuovo poggiare sul materasso mentre di nuovo lei si trova sopra di lui. La Kokketsu si metterebbe quindi letteralmente a quattro zampe sopra il genetista, lo sguardo divertito, il visino che lentamente andrebbe ad abbassarsi, giungendo accanto all'orecchio destro di lui per sussurrare: << Adesso Mio dormiamo un pochino in camera nostra. >> Detto questo andrebbe a scivolare sul fianco, abbracciandolo e stringendolo a se, in maniera decisamente molto tenera, con ben poco peccato percepibile. << Devi riposare, al resto penseremo dopo no? Al risveglio mi troverai qui accanto promesso. >> Ha intenzione di restare con lui finchè non si sveglierà, magari restando a rimuginare su cose, oppure dormicchiando insieme o coccolandolo, in fondo hanno tutto il tempo del mondo per sistemare la loro nuova vita no? [Chakra ON]

18:35 Kan:
 Inarca il sopracciglio destro <Per me non ci sono problemi, vivo di notte la dentro> oggi ne è una prova più che lampante. Sta lavorando molto in notturna, non solo perchè viene pagato di più ma anche per via del poco afflusso di gente tra ospedale e laboratori. Deve solo sopportare Rasetsu quando si presenta ma tolto quello, lavora di gran lunga meglio così. L'interno della stanza viene apprezzato dalla piccolina la quale si porta direttamente sul letto invitandolo e lui cosa fa? La provoca come a voler dare inizio a qualcosa che, alla fine, non avviene. Solitamente non agirebbe in quel modo ma tra la felicità e la stanchezza, non vuole giungere direttamente a quello preferendo giocare con la propria ragione di vita. Si butta di lato, parla notando il broncio sul di lei visetto intento a lagnarsi di non aver ricevuto la carotina; ridacchia il bianco, divertito fin troppo prima di vedersela arrivare a gattoni sopra di se, venire travolto da ella con delle intenzioni forse troppo palesi. Inghiotte nell'osservare quelle movenze; i pantaloni vengono abbassati con solo l'intimo su iniziando a pregustare una propria fantasia sperando si concretizzi e non solo. Si alza seguendola passo passo venendo spogliato del camice e della camicia, ora a petto nudo, in pratica gli manca poco per essere completamente nudo. Attimi veloci e nuovamente è a gattoni sopra di se, a stento trattiene il fiatone, a stento potrebbe opporre resistenza, pronto a passare quel lungo pomeriggio ma, come si suol dire, chi la fa l'aspetti. La vocina di lei si affaccia al padiglione oculare, le parole giungono inaspettate scatenando un divertimento ulteriore in lui socchiudendo le iridi. Umetta le labbra strofinandole tra loro ricambiandone l'abbraccio. La stringe a se, contro il proprio petto lasciandole un bacio sulla fronte, un piccolo bacio innocente capace di scacciare via tutto quanto. Gli occhi vengono chiusi accoccolandosi vicino, facendosi, se possibile, persino più piccolo intento ad addormentarsi. E' effettivamente stanchissimo, distrutto, alla Kokketsu può saltare subito all'occhio come il sonno vada a prendere il sopravvento sulla mente dell'albino portandolo verso una dimensione diverso, tanto che la voce emerge in un sussurro <Non ti merito> parla senza cognizione di causa, forse una convinzione ancora presente in lui <Ti amo> ultime due parole per poi addormentarsi tra le braccia dell'amata, in pace con se stesso, felice di poter iniziare un nuovo tipo di vita con ella, in una casa tutta loro. [END]

Shizuka si presenta a casa di Kan portando con se due sorprese, un paio di occhiali e una convivenza inaspettata. Parlano anche del ritorno di Mattyse e di come esaminare il suo braccio per contribuire alle indagini sulla sua sparizione.