Baby on board

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21:22 Rasetsu:
 Oggi, bisogna parlare di quanto il demone possa essere un'anima pura e gentile. Una persona in grado di sorprendere il prossimo. O anche soltanto una /persona/. Di cosa sto parlando? In effetti, è come se si stesse andando a descrivere una persona totalmente diversa da quella che di solito è. E non sarebbe fuori dall'ordinario perché ha deciso di rivelare a Dokuhiro la motivazione che l'ha spinto ad essere rinchiuso nel laboratorio la stragrande maggioranza del suo tempo. Non che le avesse nascosto qualcosa... tranne la morte del primo feto che non è riuscito a superare le prime tre settimane, come aveva appunto immaginato accadesse. Ciò non implica che non gli abbia causato dispiacere. Si tratta pur sempre del proprio DNA quello ch'è andato sprecato; non era certo arrivato a definirlo già 'bambino' o addirittura suo figlio. Quindi... sta percorrendo un corridoio che porterà entrambi in direzione del laboratorio che appartiene ormai al demone, nonostante non sia realmente una sua proprietà. Indossa un paio di pantaloni neri, un paio di scarpe della stessa cromia - sia mai che si metta quelle bruttissime scarpe bianche bucherellate che usano nei reparti - e una camicia bianca. Inoltre, il camice è poggiato sulle di lui spalle e sventola dietro le sue gambe ad ogni passo compiuto. Il badge è in bella vista sul pettorale sinistro assieme alla sua orrida faccia che palesa una delle tante smorfie che fa giornalmente, poiché incapace di farsi una foto come si deve. <Devo mostrarti una cosa.> E' l'unica frase che da mezz'ora esce dalla sua bocca. Non è riuscito a dire nient'altro, ma è palese come sia fomentato per qualcosa. La ragazzina potrà notarlo senza problemi. L'orario è propizio, ha scelto quello in cui c'è meno personale per via del turno di notte, quindi nessuno dovrebbe entrare nel suo laboratorio a disturbarlo per qualcosa di troppo futile. A meno che non si tratti d'una urgenza, ma lui non è un medico. E' una ragione in più per non essere interpellato anche in presenza di codice rosso in pronto soccorso. [ Chk On ]

21:35 Dokuhiro:
 la giovane dokuhiro da tempo si sta riprendendo da una vita di deprivazioni, ha un pallore ancora ma ha soprattutto un po di carne sulle ossa, non ancora troppa, ma nemmeno così poca. ha latitato da un bel pezzo le lezioni da ninja, ma almeno lavora come cuoca per tutto il tempo che l'altro si è rinchiuso a lavoro, facendosi vedere solo ogni tanto, ha anche un bedge visitatore sull'abito coprente di una maglia nera a collo alto e maniche lunghe, con piccoli passi si muove allungandosi accanto all'altro, rimanendo con una faccia piuttosto perplessa ogni volta che l'altro va a spiegare che ha assolutamente da mostrarle qualcosa, un minimo di sorriso si palesa a vederlo così dedito al suo lavoro, nonostante sappia bene di che genere sia. ma ammettiamolo, se fosse una donna normale non avrebbe mai curato un rosso scheletrico che ora sta tornando a una forma di fiore che sboccia. per quanto sia un fiore pazzoide e pedofilo, si intende. intanto la giovane dokuhiro si guarda attorno osservando chi le passa accanto per cercare di capire se qualcuno farà storie riguardo a lei, ha ancora la cicatrice tra le altre nascosta sotto gli abiti per capire che cosa stia succedendo o addirittura se sarà lei parte degli esperimenti. non se ne stupirebbe. comunque si fida abbastanza del rosso per avvicinare una manina verso la mano dell'altro per provare ad avanzare mano nella mano, uno dei suoi nuovi passatempi da quando puo avere il rosso con se per qualche minuto al giorno, dato che poi corre a lavoro

21:55 Rasetsu:
 Il demone non è molto convinto del fatto che girare mano per la mano in un luogo pubblico sia saggio. Difatti, prende quella altrui ma con fare riluttante. E se qualcuno lo vedesse? E se lo scambiassero davvero per un pedofilo? E se pensassero di chiamare i servizi sociali per Dokuhiro e direttamente il carcere di Hoozukijoo (a patto che sia ancora in piedi fuori dalle mura) per sbatterlo al fresco? Non può permettersi questi impedimenti al momento. Non vuole neanche avere a che fare con le forze dell'ordine che governano Kagegakure al momento. Sarebbe troppo complicato. Non vuole saperne proprio niente. Deve occuparsi esclusivamente del proprio da fare, in questo caso del suo esperimento che anche Dokuhiro potrà finalmente vedere una volta varcata quella soglia. Negli ultimi mesi, è letteralmente sparito dalla circolazione, ma ha quanto meno avvisato le persone più vicine a lui (Shizuka, Kan e Dokuhiro - si contano letteralmente sulle dita d'una mano, la qual cosa fa anche abbastanza ridere) del luogo in cui ci sarebbe rintanato, specificando che non avrebbe accettato nessuna forma di intromissione a meno che non fosse stata per aiutarlo nel proprio esperimento. Ne ha già perso uno. N'è a conoscenza soltanto Shizuka, ma tanto è bastato per permettere al demone di darsi oltremodo da fare. Tira fuori dalla tasca del camice un mazzo di chiavi, facendole girare fintantoché avrà trovato quella giusta. La infila nella toppa cosicché possa aprire quella dannata porta e permettere finalmente ad entrambi d'entrare, tenendosi per mano, ma lontani da occhi indiscreti. La chiude subito dietro di sé, accendendo la luce. Frontalmente all'ingresso... quell'enorme macchinario contenente al suo interno del liquido amniotico creato artificialmente, esattamente come la vita al suo interno. E' un piccolo esserino dalla forma di un feto, ma troppo piccolo per riuscire a sopravvivere da solo o fuori da quel liquido. D'altronde, è all'inizio della sua creazione. Vi sono collegati dei monitor che, in quanto tali, monitorano quelle che sono le condizioni fisiche del feto. Al momento, i valori sembrano essere tutti nella norma. Vi sono dei bip in sottofondo a causa della presenza dei macchinari, ma è un ottimo motivo. Deve assicurarsi che tutto fili liscio questa volta. <Indovina.> Sì, ma cosa? Vuole che sia lei a capire di cosa si tratta. Gli occhi del demone, nascosti in parte dal vetro degli occhiali, fissano quella creazione con vivido interesse. [ Chk On ]

22:07 Dokuhiro:
 ovviamente l'altro non vuole avere a che fare con la sua mano rischiando di passare davvero per pedofilo, eppure la prende comunque e camminano assieme. pare leggermente piu felice anche se è sempre oltremodo seriosa mentre ha passato quei mesi giusto a scambiarsi messaggi con l'altro chiedendogli come andava, o meglio, se era ancora vivo. si sa mai. ovviamente ha evitato di disturbarlo direttamente e un pling ogni tanto non ha forse dato così fastidio...forse. tranne quando stava fecondando un ovulo e gli sia partita la pipetta per tutto il luogo perche spaventato dal suo cellulare con chissa, forse, ancora la galleria piena di doku. osserva l'altro che si sfacchina con le chiavi e quando si affaccia rimane a sbarrare leggermente gli occhi, ha abbastanza conoscenza fantascientifica, maturata nei mesi in cui si è trovata sola e lontana da rasetzu, ma con una bella casa e il cibo in tavola, da riconoscere le famose capsule amiotiche <quuuuello..> mormora all'altro <è una forma iniziale di feto sintetico? quindi...stai riuscendo!> dichiara avendo pure fatto i compiti a casa osservando dalle peggio alle migliori film sulla fantascienza per riuscire a fare quella semplice dichiarazione <giusto?> domanda all'altro volgendo lo sguardo verso di lui fissandolo e tenendolo lontano da quel feto che fa sempre un po di impressione per chi non è abituato <quanto ci metterà per crescere completamente?> domanda all'altro con interesse meno fanatico ma piu interessato al pensiero dell'altro che al feto

22:20 Rasetsu:
 Le lascia andare la mano soltanto per permetterle di ambientarsi nel loco. Vuole che osservi dove lavora lui. <Non ci ho mai portato nessuna qui, non mi piace che la gente entri nel mio spazio vitale.> Ammette, stringendosi nelle spalle e permettendosi di fare comunque una certa rivelazione nei confronti della ragazzina. Potrebbe essere ritenuta una cosa carina tutto sommato? O il fatto che si tratti del demone dai capelli rossi fa scappare via qualunque parvenza di bontà possa riuscire ad espellere? Sta di fatto che alterna lo sguardo tra lei e il feto che galleggia tranquillo nel liquido amniotico, lo stesso liquido che gli consente la vita e che gli porge anche il nutrimento necessario. Il nutrimento è quello che ha dovuto rivedere dall'ultima volta, visto e considerato che pare fosse stato insufficiente per far crescere quel feto. <Sintetico non direi> Replica, aggrottando le sopracciglia. Porta le mani dietro la schiena da buon dottore che osserva la sua opera d'arte venire compiuta. O un essere umano venire ricucito dopo un intervento importante. <è fatto dalle nostre cellule.> Quindi, sarebbe esattamente riconducibile all'essere vostro figlio. Sembra essere parecchio interessante. O forse non vorrà prendersi le responsabilità delle proprie azioni nonostante siano nate da un suo capriccio? <Non voglio cantare vittoria troppo forte, ma è riuscito a sopravvivere alle prime tre settimane che sono quelle più preoccupanti. Adesso, deve riuscire a resistere ai tre mesi. La crescita è accelerata, motivo in più per dover star attenti.> Non sa bene quanto tempo ci vorrà perché il tempo adesso è relativo. Per essere ben formato, deve altresì essere tenuto sotto stretta sorveglianza del demone. Vi ha installato delle telecamere in modo che possa tenere tutto sotto controllo dal telefono, anche quando magari si trova in bagno per cause di forza maggiore - o in un'altra ala dell'ospedale. Per ora, sono queste le informazioni che riesce a fornirle, il massimo che riesce a fare. <Quindi? Cosa ne pensi?> Chiede, portando la testa a piegarsi da un lato. E' titubante? O è solo stanco? Sta di fatto che pare preoccupato. L'opinione di Dokuhiro, alla fin dei conti, è quella che vale più di tutte. [ Chk On ]

22:29 Dokuhiro:
 dokuhiro osserva il rosso, osserva poi il feto, poi di nuovo il rosso e gli sorride <sei stato incredibile, molti nemmeno si sognerebbero di arrivare fino a qui> spiega all'altro il suo pensiero che a quanto pare è parecchio positivo al riguardo, d'altronde effettivamente come ha immaginato è una parte di loro anche se non lo vuole ammettere il rosso <...quindi è nostro figlio?> d'altronde è fatto delle loro cellule, dokuhiro ci prova a nominare così il feto che vede <io non sono "nessuna". sono dokuhiro, la tua ragazza, stella, luna e sole e aria della tua schifosa vita!> dichiara con una impennata di autostima anche se con la solita strascicante parlata, da quando è mutata, il suo sangue è divenuto nero come quello dell'altro, ogni tanto se ne salta fuori in quel modo. o forse sta effettivamente comprendendo che non deve per forza evitare di mostrare qualsiasi cosa <ma...> si gratta una guancia <dopo che sarà cresciuto che cosa ne farai?> domanda all'altro <continuerà a crescere in modo accellerato tipo la capra clonata?> che è morta molto in fretta proprio perche le cellule si riproducevano e morivano troppo in fretta, si, anche quello lo ha preso dai film e ne va abbastanza fiera, anche se ne mostra poco al riguardo, andando invece a cercare un contatto con rasetzu, prendendogli tra indice e pollice la manica della camicia, non vuole attirare l'attenzione del rosso, le basta un contatto fisico come non ne ha avuti da diversi mesi, guardandosi attorno tra fogli e cartacce. in realtà se c'è davvero tanto sporco si metterebbe addirittura a chiudere il cestino e a prepararsi a metterne uno nuovo. come al solito, pare che doku sia l'unica che mette ordine nel caos di rasetzu, così come lui ha messo ordine in lei

22:51 Rasetsu:
 Annuisce convinto. Le parole di Dokuhiro rispecchiano veramente la realtà dei fatti, ragion per cui non potrebbe essere più contento di così. Un sorrisetto sornione gli si dipinge sotto quel naso aquilino, portando la mancina a spinger gli occhialini maggiormente su di esso. E' soddisfatto, non c'è che dire. L'approvazione di Dokuhiro è qualcosa che l'avrebbe messo su di giri a priori. <Molti non saprebbero neanche da dove cominciare. Ed io l'ho fatto da autodidatta!> Questo però deve ammetterlo, deve darsene atto. Non ha mai chiesto un parere o un aiuto a nessuno, tranne per quanto riguarda l'alimentazione d'un feto. In questo caso, s'è premurato di domandare ad un medico di fiducia - tale Shizuka - cosa avrebbe potuto fare. <In parole povere, sì.> Si stringe nelle spalle, mantenendo ancor quelle braccia incrociate dietro la schiena e sospirando dalle labbra come se fosse davanti ad un cantiere. Beh, in effetti quel figlio è in cantiere. Anche se non propriamente come un edificio. Il macchinario sembra non fermarsi mai e il feto non si muove d'un millimetro. E' ancora troppo piccolo per poterlo fare, per capire anche soltanto d'essere un vivente che, un giorno, potrà muoversi come meglio vuole. <...se ci sei tu nella mia vita, diffido che sia schifosa.> Che enorme p a r a c u l o. Però, è anche vero che tanto schifosa non lo è stata ultimamente. Dokuhiro è abbastanza psicopatica da tollerare uno psicopatico come lui. Quindi, è fatta apposta per il demone. Non c'è dubbio. Si lascia nuovamente scappare quel piccolo ghigno che mette in risalto la schiera di denti affilati come rasoi. Un piccolo squaletto! <No. Ho accelerato soltanto la gestazione grazie al macchinario in maniera equilibrata, si spera. Quindi, una volta privato del liquido amniotico, quando sarà capace di sopravvivere da solo, dovrebbe vivere come una persona normale.> Non n'è ovviamente sicuro, però in base alle sue esperienze e a quello che ha studiato per arrivare sin a quel punto della genetica, reputa che dovrebbe essere così. Le cose potrebbero cambiare, ma lo saprà soltanto quando sarà il momento. E spera vivamente di non dover mettere una toppa in quel caso perché sarà troppo tardi. <Quindi? Che ne pensi? Maschio o femmina?> Ma di già? Non è troppo presto per pensarci? Dalle, magari, del tempo per abituarsi all'idea. [ Chk On ]

23:03 Dokuhiro:
 <mhhh, bella domanda. pazzo come te o come me?> domanda doku mentre sta chiudendo il sacco dell'immondizzia e sta gia mettendo due o tre di quei sacchi di fianco alla porta rendendo gia piu abitabile il posto, osserva addirittura quel cibo preocotto che si sarà mangiato per mesi e rotea gli occhi dando una bella manata a tutti essi per farli andare direttamente in un sacco dell'immondizzia, caracottolando avanti e indietro gia da così poco per poter ovviamente fare in modo di pulire alla grossa il luogo, conoscendolo non avrà messo ovviamente roba sulle zone dove studia, ma le avrà buttate a terra in un angolo adeguato, e questo significa doversi piegare per velocizzare il tutto <direi maschio, così prende da me e non mi fa gia un figlio a dieci anni per aver generato una prole così presto> ovviamente meccanicamente, per intenderci dato che si sa che i maschi prendono dalla mamma e le femmine dai papà, e una piccola rasetzu non potrebbe sopportarlo il mondo intero, non solo dokuhiro <e a che età si fermerà? un anno?> come un neonato, praticamente facendo solo la parte della gestazione? intanto ha gia chiuso il terzo sacchetto mentre gli si avvicina di nuovo <ohoh, vedo che sei diventato piu bravo> alle parole quando l'altro si paracula all'ultimo, ma doku ovviamente sorride un poco fregata dalla situazione <assolutamente, bravissimo, non c'è che dire> annuisce piu volte <ma non farne troppi. il mondo non è pronto per troppi nostri figli> ironizza con l'altro con una sincera nota di divertimento

23:26 Rasetsu:
 L'attenzione del rosso glissa rapidamente sui sacchi dell'immondizia che sta chiudendo energicamente, poggiandoli nei pressi della porta dalla quale sono entrati. <Mi puoi spiegare cortesemente che diavolo stai facendo?> La vede raccogliere rifiuti, infilarli in quel dannato sacco nero e buttarli. Ma perché lo sta facendo? Non riesce proprio a comprendere. La lingua schiocca contro gli incisivi poiché risulta essere anche non poco infastidito dal modus operandi che Dokuhiro sta tenendo. <Come te. Io sono sano di mente.> Sì, e Furaya è ancora la Decima Hokage di Konoha. Se lui fosse anche soltanto sano di mente per l'un percento, non avremmo un sociopatico che stupra vecchiette nel sonno. Per fortuna, ultimamente non sta più succedendo perché il rosso è impegnato mente e corpo nel ricreare la vita in un laboratorio. Per questa ragione, presta particolare attenzione a quell'esperimento. Non vuole che fallisca ancora. Deve riuscire a sopravvivere questa volta. Gliel'ha mostrato perché spesso la ragazzina riesce a dargli speranza. E' la sua luce, il suo faro, il suo sole. L'ha detto proprio lei due istanti prima. Quindi, è bene sfruttarla quando si tratta di queste positività. <Preferisco sia femmina.> In modo che sia talmente tanto legata al padre da crescere psicopatica come lui? Sarebbe da riderci su. Immaginatevela in una relazione dove pretende d'avere sempre ragione, controllo sul partner e inizia ad uccidere qualunque signorina possa avvicinarglisi. Sì, sarebbe proprio da Rasetsu o da sua figlia. <Fino a che non dovrebbe essere partorito, quindi entro i nove mesi. Giorno più, giorno meno.> Dopodiché sancisce che la crescita dovrebbe riuscire ad essere prettamente normale. Dovranno cavarsela da soli come dei buon genitori. Sarebbe stato troppo bello se il bambino fosse cresciuto fino ad un'età tale da essere abbastanza autosufficiente, venendo soltanto poi controllato dai genitori nella sua crescita. I due non stanno neanche tenendo in considerazione il fattore dell'educazione. Cosa cazzo potrebbe uscire fuori da due genitori come loro? Il disagio universale. Il male del mondo. <Credo che uno possa essere già abbastanza. Dopo passerò soltanto alla clonazione per riuscire a capire se ne ho le capacità.> Quindi... al massimo due, ma un gemello del primo? E' questo che sta insinuando, vero? [ Chk On ]

23:38 Dokuhiro:
 <sto pulendo sta schifezza!> dichiara all'altro mentre ha un enorme sacco di rudo nero che posiziona accanto alla porta, ovviamente non si ferma nemmeno dopo, ritornando a lavorare quando ha notato che non c'è pappa per gatti sta passando in rassegna tutta la schifezza sul pavimento per riuscire a rendere piu abitabile quella situazione, ma comunque si preoccupa finalmente di fermarsi e guardarlo <maddai, sei un papà vero...> di quelli che stravedono per le figlie <siamo fottuti...> replica quando sente che a quanto pare è solo fino a nove mesi e quindi tanti saluti <pure un gemello? almeno aspetta che abbia una decina di anni, penso che stai sottovalutando quanto urlano i neonati!> avvisa mentre si avvicina e cerca di dargli un bacio sulle labbra mettendosi sulel punte per raggiungerlo, ha labbra piu morbide del solito <andrà benissimo> tutto, non solo il feto, ma anche il futuro in se e si metterà di nuovo a pulire tutto il porcile del luogo
//exit

23:49 Rasetsu:
 Non capirà mai la passione di Dokuhiro per le pulizie. Lui si trova a suo agio... nel disagio. D'altronde, quel laboratorio è il suo. Nel suo disordine, riesce a ritrovare senza dubbio tutto quel che cerca senza nessun particolare problema. <Tu non sarai mica troppo apprensiva anche nei miei confronti?> Mormora, facendo roteare gli occhi verso l'alto con un leggero sorrisetto ad adornare quella frase. Nonostante tutto, la sta prendendo in giro e si sta divertendo nel farlo. <...cercherò di esserlo per quanto mi è possibile.> Non ha avuto una figura genitoriale, motivo per il quale non sa neanche cosa sia giusto o sbagliato insegnare ad un bambino. Tuttavia, confidiamo nel fatto che non ce ne sarà bisogno... gli toglieranno la custodia prima che il nascituro possa compiere il suo primo passo o che gli nasca il primo dentino. Andiamo, nessuno gli darebbe un ryo per fargli crescere un bambino! <Tsk. Deciderò io.> Imbronciato, incrocia persino le braccia al petto se non fosse poi per Dokuhiro che, saggiamente, dopo le cattiverie proliferate alla volta del demone, si appropinqua a salire sulle punte dei piedi per dargli un rapido bacio sulle labbra. Il demone non si fa attendere e ricambia, circondandole un fianco con un braccio per tirarla contro di sé. <Non dobbiamo far vedere queste cosacce al bimbo.> Altrimenti cresce traumatizzato? In un'ottica pragmatica, è a malapena capace di sentire, figurarsi di vedere o capire cosa stiano facendo quei due - che sarebbero pur sempre i genitori. Le lascerà pulire ancora un po' il laboratorio... tutto sommato, una mano lì dentro gli serviva, almeno per rimettere a posto. [ Exit ]

Rasetsu decide finalmente di mostrare a Dokuhiro... il loro bambino.