Ragionamenti all'imbrunire

Free

0
0

21:43 Furaya:
 L'astro lunare s'è innalzato nel cielo notturno, illuminando i dintorni. Tante piccole stelle ne adornano la sua presenza, per non parlare di piccole nubi di contorno che difficilmente porteranno pioggia per la notte. La temperatura non è eccessivamente alta, l'afa per fortuna non è di casa. Inspira profondamente, così da assaporare l'aria notturna che finalmente riesce a respirare con un peso in meno sullo stomaco. Il ritorno del terrorista, tutto sommato, è qualcosa che la rasserena, che la tranquillizza, specialmente adesso che lo prende persino in giro con quelle battutine da black humor che potrebbe risparmiarsi... ma perché dovrebbe? L'ha fatta preoccupare, deve vendicarsene. Tornando a discorsi seri... Indossa uno yukata dalla stoffa nera, disseminato di petali di ciliegio rosa. La cintura in vita è d'un rosa leggero che ne avvolge i fianchi e la vita. Oltre ad esser pieno di fiori come se volesse portar lei stessa la primavera, è abbastanza traspirante da difenderla dall'eventuale calore che l'astro solare altrimenti emana. E' privata della katana ch'era solita portarsi dietro poiché l'incontro con Fenrir dopo dieci anni non è stato certo rose e fiori. Per difendersi dall'altrui furia, l'arma bianca è andata praticamente distrutta. Attorno alla coscia destrorsa, poco sotto l’indumento citato, v’è anche posizionato una tasca porta kunai e shuriken avente al suo interno ben tre kunai. Sul gluteo posteriore dall’opposto lato, sempre agganciata alla cintura di cui sopra, prende posto un’ulteriore tasca porta oggetti avente al suo interno tonici di recupero Chakra e coagulanti e qualche fuda contenente dei tronchetti. Al polso mancino, nascosto dalla manica dello yukata, vi ha posto un fuda esclusivo nel quale ha sigillato la frusta che, di recente, ha optato come arma a discapito di spade più grosse della propria figura che, al momento, non riesce neanche ad usare come vorrebbe. Ai piedi, calza un paio di stivaletti scuri, dalla suola spessa in gomma ed un tacco quadrato che la eleva per qualche altro centimetro. Sono piuttosto comodi invero, inoltre la slanciano quindi ha preso due piccioni con una fava. Sul petto – sotto i vestiti – è stato posto un ulteriore fuda, al cui interno è invece sigillata la sua nuova arma: la spada di Chakra, ch’è in realtà soltanto un manico nel quale è possibile trasmettere il proprio Chakra. Tra i capelli rosei, incurante del tempo e della società attuale, splende il suo coprifronte raffigurante il simbolo di Konoha con tutti i relativi segni d’usura e di graffio. Un pendaglio raffigurante il ventaglio del Clan Uchiha è costantemente presente al collo della donna, mai rimosso per ragione alcuna. Non è molto celere nel suo fare, come se - per l'appunto - volesse soltanto godersi la tranquillità della serata lungo il sentiero centrale del bosco dei ciliegi. [ Chk On ]

22:01 Tenjiro:
  [Sentiero Centrale] Ormai la notte incalza, ma qualcuno non sembra essere particolarmente in vena di andare a letto. Il sentiero principale del bosco dei ciliegi è solito divenir palcoscenico delle scene più assurde e degli incontri più strani, e anche questa sera non sembra voler esser da meno. Da un lato sopraggiunge una delle figure più influenti della storia recente, mentre dall'altro... una delle tante gocce in mezzo al mare. La giovane Furaya, infatti, non potrà fare a meno di notare, innanzi a se, una figura che in quel contesto sembra trovarsi proprio a suo agio! Alto e statuario, il vetusto Tenjiro sosta sul sentiero della ex Hokage con il volto puntato verso l'alto. Indossa il suo classico kimono nero, fissato in vita da una fascia di seta bianca, e sovrastato a sua volta dal bianco Haori della famiglia Hyuga. Il grosso stemma di famiglia svetterebbe sulla sua schiena, invero, se non fosse coperto da un secondo giaccone dai motivi assai più estroversi e leggiadri. Il rosa fa da sfondo ad un motivo floreale che sembra ricordare proprio quello dei ciliegi che oggi fanno da spettatori all'incontro del duo. Un incontro che non sembra ancora esser ufficializzato, sicchè il cieco Shinobi sembra star puntando l'unico occhio che gli resta, dalle sfumature perlacee, sulle fronde arboree baciate dagli ultimi sprazzi di luce lunare. La mano sinistra penzola lungo il fianco, mentre la destra pare essere impegnata nel mantenere il kasa di paglia, che altrimenti rischierebbe di volar via al primo soffio di vento. <Yare, Yare... non ero mai stato in questo punto del villaggio.> Del Grande Villaggio, s'intende. Nella sua espressione si può notare una meraviglia quasi infantile. Tenjiro è un amante delle cose semplici... quelle che, secondo lui, hanno più valore. <Chissà perchè non ne abbiamo mai piantati a Konoha. Potrei metterne uno in giardino...> E niente... continua a borbottare tra se e se. Non porta armi con se, come al solito... e non richiama neanche il suo Chakra. La placidità con cui quest'uomo vive le sue giornate potrebbe condannarlo a morte, un giorno.

22:22 Furaya:
 Non smette d'avanzare poiché non ha un'effettiva meta, ma una passeggiata al chiaro di luna nel bosco dei ciliegi - un po' come sul monte dei volti - non può che rimetterla a nuovo. Certo, si tratta più che altro d'un placebo ogni volta. Se non effettui dei cambiamenti nella tua vita, non cambierà mai niente - disse una volta il saggio. Eppure lei continua in queste sue opere di conquista che probabilmente la porteranno a farsi odiare ulteriormente dalla popolazione. Non le importa. Vuole riconquistare i vecchi villaggi e si opporrà a chiunque vorrà impedirglielo. Dei passi ne attirano l'attenzione, lei che ha costantemente i sensi all'erta per prevenire che qualcuno voglia colpirla alle spalle. Si sa... non sono in molti coloro che la vorrebbero ancora in vita. La voce d'una persona familiare, inoltre, fa sì che le sue orecchie si protendano ulteriormente per ascoltare e che il passo si diriga proprio in quella direzione. Cos'ha da perdere? Al massimo, chiederà perdono per avere disturbato. <Nel quartiere Nara, ve n'erano> Riferendosi agli alberi di ciliegio che il non più giovane Tenjiro ha menzionato. S'intrufola come sempre nei discorsi degli altri come se fosse la cosa più comune in assoluto. Successe anche con Shiroichi, costringendo infine un vecchio di passaggio a risponderle per le rime. Figurarsi. <E ne avevo uno nel mio giardino.> Se ne prendeva cura costantemente, era cresciuto stupendo e rigoglioso. La riempiva d'orgoglio. Porta le braccia dietro la schiena, fronteggiando l'individuo che le vien dal fronte con gli occhi rimiranti il cielo notturno. Non c'è dubbio che sia bello da ammirare con i rami degli alberi di ciliegio a far da contorno al luccichio delle stelle. <Qual buon vento...> Aggiunge infine, riuscendo alla fine a scorgere l'altrui figura in maniera maggiormente nitida, così da associare il di lui volto al nome di Tenjiro. Quanto tempo è passato dall'ultima volta? Ormai diventa quasi effimero come paragone. [ Chk On ]

22:50 Tenjiro:
  [Sentiero Centrale] La passeggiata di Tenjiro non è destinata ad essere quieta e solitaria per sempre. Un piacevole imprevisto spezza il filo dei suoi pensieri, costringendolo a riportare lo sguardo verso il basso. <...> L'occhio perlaceo, l'unico ancora perfettamente funzionante, si posa pacato sulla figura di Furaya, di cui riconosce immediatamente i lineamenti. Le sue labbra si schiudono, quindi, per dar voce a pensieri immediati ed innocenti. <Non ho mai bazzicato troppo nelle zone dei Nara.> Ammette con un sorrisino in volto, mentre torna a fissare quei maestosi e aggraziati alberi. <All'epoca ero molto poco incline a soffermarmi su ciò che mi circondava. Ero più concentrato su me stesso.> Porta entrambe le mani dietro la schiena, raccogliendole in una presa solidale ad altezza della fascia lombare. <Un signor paradosso, considerando il dono che mi è stato concesso... vero?> Proprio lui, che dovrebbe essere per diritto di nascita l'Osservatore per eccellenza... in gioventù era cieco! Più cieco di quanto non sia ora, con un occhio solo. <Sono contento di vedere di non esser stato l'unico ad avere un'idea del genere.> Anche l'altra ne aveva uno nel suo giardino! Ad ogni modo, giunge infine il momento dei convenevoli sociali. <Tanto tempo, invero.> La guarda nuovamente, accennando un saluto con il capo, in segno di rispetto. <Sono stato... trattenuto altrove. Cause di forza maggiore.> Non scenderà troppo nel dettaglio, sicchè non ritenuto necessario. <Sono felice di trovarla in salute, signorina Furaya. Non ci siamo lasciati nel migliore dei periodi, per questo villaggio...> Eh si... all'epoca il cancello di Kiri era stato buttato giù dalle bestie sacre. C'era un po' di panico in giro. <Passeggiata rigenerante?> Domanda a bruciapelo, puntando rapidamente lo sguardo verso un petalo di ciliegio che or ora sta cascando verso il basso con l'intento di posarsi sulla testa della Ex Hokage.

11:59 Furaya:
 Arrestato il suo incedere, adesso può concentrarsi esclusivamente sulla figura del medico che ha davanti. Le braccia permangono dietro la schiena, unendo i polsi - come se non stesse facendo assolutamente niente di male. S'è soltanto inserita nell'ennesimo discorso che non la riguardava minimamente. L'importante è che dall'altro lato non sia stata percepita come fastidiosa, altrimenti qualcuno gliele avrebbe già cantate. Tenjiro, difatti, percepisce quelle parole come un ottimo incentivo ad agganciarsi ancor una volta al discorso, rispondendole con quel suo solito placido modo di fare. <Molta gente, dotata di grande intelletto o d'una grande vista> Facendo allusione al Byakugan da questi menzionato, dalla capacità di visione a trecentocinquantanove gradi che più in là potrebbe esser anch'egli in grado di sviluppare. <spesso si sofferma soltanto su ciò che ha a due centimetri dal naso. Talvolta, è solo colpa della natura umana.> Si stringe nelle spalle, commentando a sua volta con un tono pacato. Non è un modo per dargli contro, quanto più per assecondare il di lui commento. Le motivazioni che l'hanno trattenuto un po' distante dalla vita di tutti i giorni non vengono menzionate dall'uomo, la qual cosa lascia intendere che saranno state importanti, gravi o che comunque questi non voglia parlarne. Per fortuna, la Judai riesce ancora ad essere discreta ed educata quando vuole. <Spero niente di grave.> Si premura soltanto d'aggiungere alle sue parole. Ci sono persone che meritano un briciolo di rispetto, quel poco che lei è riuscita a conservare per il prossimo. Sentirsi giudicata appena si mette piede fuori di casa, del resto, non è un incentivo ad essere carina con il resto della popolazione. Si può essere convinti d'aver fatto tutto il possibile e d'aver la coscienza pulita, ma il giudizio degli altri - giorno dopo giorno, minuto dopo minuto - diventa una gigantesca pietra che pressa sul suo capo e sulle sue spalle. <Questo villaggio attirerà ben presto altre calamità.> E non lo dice perché una di queste potrebbe essere lei, per carità. Ma perché è talmente ovvio che il remake al portone di Kiri possa ripetersi che sta soltanto aspettando il momento propizio. Ha continuato ad allenarsi. E' pronta da giorni. <Certo.> Incurante d'un singolo petalo di ciliegio che andrà a mischiarsi col rosato dei propri ciuffi, ponendosi nei pressi del simbolo della Foglia - quale onore - del coprifronte che lei indossa. Acconsente alla passeggiata, affiancandosi dunque allo Hyuuga. [ Chk On ]

12:20 Tenjiro:
 Si stringe nelle spalle per qualche istante, assecondando il discorso della ragazza senza obbiettare oltre. <Immagino proprio di si.> E' colpa della natura umana, e solo uno stupido lo metterebbe in discussione. Non è il tipo da mortificarsi troppo per errori commessi in gioventù. Alla fine ogni scelta va ponderata sulla base di pensieri e sentimenti del momento in cui la si prende. Analizzarla e criticarla a posteriori sarebbe troppo semplice. Intanto la ragazza si porta al suo fianco ed accetta di passeggiare con lui: cosa assai gradita al vecchio ed inesperto ninja. <Oh, niente di eccezionale. Un vecchio amico ha deciso di farmi visita senza preavviso.> Ridacchia. Quello che all'inizio può sembrare un normalissimo commento, in realtà viene successivamente demistificato dal fatto che si stia indicando l'occhio bendato con l'indice destro. E' proprio lui l'amico di cui parla e a Furaya basterà veramente poco per capirlo. <Mi ha dato tempo per riflettere, almeno.> Ammette, mentre le leve inferiori si alternano con placida costanza su quel sentiero baciato dai riflessi lunari. <Altre calamità...> Borbotta tra se e se, abbassando lo sguardo per qualche istante. <Per quanto non ci tenga ad ammetterlo, temo che sia così. Su più livelli e su più fronti.> Che sia proprio su questo che i pensieri di Tenjiro hanno indugiato negli ultimi mesi? <Ho avuto modo di rimuginare su quanto accaduto a Kiri, mesi fa... e su quella che è la condizione in cui ci troviamo adesso.> E' un discorso ampio. Tristemente ampio... ma non lo tratterà a priori. <Ma devo ammettere che adesso hai stuzzicato la mia curiosità.> Sorride appena, lasciandosi scappare un'espressione quasi beffarda. <Considerando che non penso tu possa entrare nella mia testa e leggermi nel pensiero...> o forse si? Per un attimo il dubbio sembra quasi balenargli in mente. <... sarei curioso di sapere a quali calamità ti riferisci.> Trampolino di lancio per un monologo senza precedenti. Ora o mai più, Furaya.

13:03 Furaya:
 Tenjiro tira fuori la storia d'un vecchio amico ch'è tornato a fargli visita. Lungi da lei comprendere che si tratti solamente d'una metafora, motivo per il quale si limita ad un piccolo sorriso di cortesia e di circostanza. <Succede. Anche a me non dispiacerebbe che qualche vecchio amico si facesse vivo.> Ne sono rimasti così pochi. La maggior parte di loro sono morti durante l'ultima Grande Guerra, quella nella quale anch'ella sarebbe dovuta morire anziché sopravvivere a tutti coloro ch'erano scesi in campo per e affianco a lei. Notando il di lui modo di fare riesce a cogliere piuttosto facilmente l'allusione all'occhio bendato. <E' importante ciò per cui hai riflettuto? Sei riuscito a trovare una conclusione al filo dei tuoi pensieri?> Le domande iniziano a farsi un pochino più invasive esclusivamente perché lo stesso Tenjiro gliele sta concedendo. Altrimenti, non si sarebbe permessa per via dell'accordo tacito tra i due di reciproco rispetto. Mantenendosi al suo fianco, alza gli occhi glaciali al cielo per ammirar quella scia di stelle nascoste dalle nubi. Non per questo le orecchie non ascoltano la compagnia serale di fianco. <Pensi davvero che quell'attacco al portone di Kiri fosse... limitato a quel giorno? Quelle chimere erano organizzate.> Ecco perché reputa che delle calamità possano giungere ben presto. Torneranno ancora, finché non riusciranno ad ottenere quello per cui si sono dirette fin lì. Si schiarisce la voce, le braccia ancor dietro la schiena come se fosse in dirittura d'arrivo ad un cantiere, facendosi quindi trovar pronta per ammirare quel che stanno costruendo degli abili muratori. <Ciò che mi sono sempre chiesta arrivata qui è per quale motivo le chimere non avessero mai tentato d'assalire i portoni o le mura di Kagegakure.> Il complotto. Tutti hanno sempre pensato che ci fosse qualche complotto del quale erano all'oscuro tutti quanti. Un complotto che soltanto il Consiglio conosce, qualcosa che il suddetto sta nascondendo ai cittadini ormai da dieci anni. Son diventati succubi delle promesse d'alcune persone influenti che hanno sempre garantito la pace per loro. E se questa pace non dovesse durare? E se fosse lei stessa l'artefice? <Sto per annunciare le mie intenzioni, Tenjiro.> Non ne hanno mai parlato prima. Tuttavia, c'è una vivida fiammella negli occhi della Judai che s'accende e che mai si spegnerà, almeno finché il suo cuore continuerà a battere, finché non avrà versato anche l'ultima goccia di sangue sul campo di battaglia. Gli lancia questo sasso... un amo, per attirare l'attenzione. [ Chk On ]

14:09 Tenjiro:
 Ridacchia appena tra se e se, divertito dalla considerazione della ragazza. <Ah ti posso assicurare che ci sono amici e amici. Non sempre è piacevole reincontrarli tutti.> Ma lascerà decadere il discorso con la stessa semplicità con cui è nato. Piuttosto si sofferma su quelli che sono i discorsi a seguire. Ben più profondi ed importanti di una banale ferita di guerra. <Molto importante.> Tira un lungo sospiro, seppur non sembri essere così preoccupato in volto. Raccoglie la mani dietro la schiena, intanto, ad altezza della fascia lombare. Qui l'incontro si chiude con una presa solidale, mentre il petto resta aperto e ben esposto verso avanti. Fierezza, seppur non volutamente ostentata. <Ho riflettuto su Kagegakure e sulle condizioni in cui ci troviamo. Riesco ad immaginare quanto ti piacerà sentirmelo dire, ma...> Ridacchia mentre lo dice. <... ho il presentimento che l'attuale organizzazione del villaggio possa essere fallimentare, prospettata sul lungo periodo.> E le motivazioni alla base di questa affermazione sono molteplici, oltre che di varia natura. Sospira ancora, invece, quando si torna a parlare di Kiri. <Non ero presente quel giorno, temo. Ciò che so è ciò che è stato comunicato dai giornali.> Quindi una notizia filtrata e ritoccata laddove necessario. <Esattamente come non sono mai stato di guardia sui cancelli. Temo di non avere abbastanza dati a disposizione per poter trarre delle conclusioni. Tuttavia... comprendo pienamente i tuoi timori. Sono legittimi.> Non glielo negherà affatto. <Tu hai sviluppato una teoria attendibile a riguardo? Perchè sarei curioso di sentirla.> E' un uomo razionale che tende ad evitare di far considerazioni affrettate. Per permettersi ciò, è naturale che anteponga a ogni ragionamento una fase di raccolta di informazioni. <Mh?> Mugugna interrogativo all'improvviso, sgranando appena l'occhio buono e arrestando il proprio passo. <Le tue intenzioni?> E' palese che questa domanda, tanto corta, necessiti di una risposta molto più esaustiva. <Relativamente a?> Immobile, la scruta con discrezione per carpirne espressioni e inflessioni emotive.

14:46 Furaya:
 La prima affermazione di Tenjiro non può che strapparle a sua volta una piccola risata. Come dargli torto? <Vero.> Si limita ad aggiungere all'argomento riguardante le presunte amicizie. L'argomento conseguente, inerente al contrario a Kagegakure e alle conseguenze delle azioni d'un Consiglio che si fa bello esclusivamente dietro un'enorme torre inespugnabile, trattiene le attenzioni della rosata che si preoccupa, per l'appunto, d'ascoltarlo senza mai interromperlo. Interviene per commentare a propria discrezione, trovando appunto qualcosa che s'accomuna a quant'ha detto lei prima. <La gente smetterà d'essere grata al Consiglio soltanto perché quest'ultimo ha costruito una cinta muraria in grado di proteggere i cittadini. I terreni coltivabili termineranno, presto o tardi. E se ci fosse una carestia? E' già successo con Kuugo> L'ottavo Hokage. <vennero i villaggi alleati ad aiutarci per sopperire alle nostre mancanze.> Allarga le braccia verso l'esterno, gesticolando appena come se questo possa avvalorare maggiormente la propria argomentazione, come se il tono concitato utilizzato per discuterne non fosse abbastanza sufficiente. E la si vedrà sorridere per un attimo - un sorriso che svanisce in men che non si dica, ma che conferma l'anteprima di Tenjiro: è felice di quanto proferito dall'altrui voce. <Chiedo scusa, pensavo che la notizia avesse fatto ormai il giro del villaggio.> Ha dato per scontato che anch'egli avesse saputo le dinamiche per come sono andate, ma non è un problema se a raccontargliene dovrà essere lei. Ha vissuto quella giornata come la migliore della sua vita. S'è sentita di nuovo viva, pronta a dare battaglia. Ha finalmente trovato qualcuno in grado di fronteggiarla ancora. Era diventata troppo forte e nessuno poteva sconfiggerla - se non un Kami, che comunque l'ha lasciata in vita. Destino? Karma? Chiamatelo come preferite. <In parole povere, delle chimere hanno assalito il portone. Non sono riusciti a fermarne l'avanzata e il portone è stato in parte divelto, quindi le chimere sono riuscite ad entrare. Certo, non erano di grandi dimensioni - altrimenti, il problema delle conseguenze non si sarebbe neanche posto.> Non ce ne sarebbero state. Non ci sarebbe stato neanche modo di parlarne come stanno facendo adesso e, con molta probabilità, non ci sarebbe stato neppure un luogo in cui farlo. Kagegakure sarebbe crollata sotto i loro pesanti passi come successo in passato con i cinque Villaggi facenti parte dell'Alleanza e il mondo intero. <La teoria che possano essere controllate da qualcuno, che qualcuno sia stato talmente folle da riuscire a capire come addomesticarle.> Ecco la sua teoria. E gliela dice guardandolo negli occhi - o nell'occhio, quello buono. E' abituata ad avere a che fare con persone dotate d'una sola orbita o d'un solo braccio. A proposito dell'ultimo tassello, invece, s'umetta le labbra con la punta della lingua prima d'iniziare il suo discorso. <Voglio che la popolazione creda ancora in quello che farò perché sono stanca di sentirmi dire che non ho fatto niente per proteggerli> Quando la verità è che ha sacrificato se stessa, ha messo il villaggio davanti a sua figlia persino. Quindi, non accetta che venga rimproverata vita natural durante per un errore che non ha neanche commesso. <e voglio riconquistare i territori all'esterno, partendo da Konoha. Intendo fare pulizia.> Dalle chimere, s'intende. [ Chk On ]

15:52 Tenjiro:
 Tenjiro tira un lungo sospiro pensieroso. Le parole dell'Hokage hanno colpito in pieno quelle che sono le sue perplessità. Il fulcro dei suoi ragionamenti degli ultimi mesi. <Sono contento di sapere che non sono pazzo, dunque.> Sospira, apprestandosi ad argomentare la propria di tesi. <Viviamo in uno spazio confinato, ma il ciclo della vita non è mai stato arrestato. Continuano a nascere nuovi bambini ad un ritmo decisamente maggiore rispetto a quello con cui noi vecchi abbandoniamo queste terre. Solo uno stolto non capirebbe che vivendo in un sistema chiuso rischiamo di arrivare al collasso. Presto o tardi non avremo abbastanza campi da coltivare, abbastanza bestiame, abbastanza industrie. L'acqua potabile inizierà a scarseggiare...> E così via discorrendo. <E tutto questo concorrerà all'unico vero fattore che mi preoccupa: l'insoddisfazione popolare.> Il motivo cardine per cui, di solito, scoppiano rivolte e guerre civili. <Non abbiamo bisogno di una nuova cicatrice a segnare questa nazione.> Riprende a camminare. <Immagino di si... la notizia avrà girato parecchio. Tuttavia, essendo relegato in una clinica ho avuto davvero pochi contatti con l'esterno. Perdonami se son digiuno della cronaca recente.> Aggrotta le sopracciglia in segno di disagio, salvo poi riprendere il discorso con la stessa naturalezza di prima. <Temo di non avere i mezzi per ipotizzare neanche questo... Non ho mai studiato le chimere, ne ho avuto l'intenzione di farlo. Non so quanto siano gestibili e se effettivamente qualcuno possa celarsi dietro questi attacchi. Tuttavia... essere pessimista non è nelle mie corde, solitamente.> E le donerà un gran sorriso. Sorriso che si spegne nel momento in cui l'altra espone il suo piano per il coming out. <Vuoi riconquistare la vecchia Konoha?> Domanda retorica, ovviamente. <E' un'impresa ambiziosa.> Capitan Ovvio. <Penso di capire il perchè tu voglia farlo... quindi non cercherò di ostacolarti o dissuaderti. Anzi...> Il discorso si ricollega direttamente con ciò che si è detto poco prima. <Io sono grato a Kagegakure.> Lo è veramente. Non v'è menzogna nelle sue parole. Inoltre ha omesso esplicitamente il consiglio dal discorso. <Abbiamo mura solide, cibo... una mondanità che altri sicuramente invidierebbero.> Cerca di capire cosa ne pensa l'altra a riguardo. <Tuttavia, non posso dire che a Kagegakure sia votata la mia cieca fedeltà.> E si accinge immediatamente a spiegare cosa intende con quest'ultima frase. <Il mio unico interesse è la sicurezza della popolazione e, nello specifico, dei Konohani. Sono grato al Grande Villaggio perchè per ora la sta garantendo, in un modo o nell'altro.> Tuttavia, se qualcosa dovesse andare storto, Tenjiro non mancherebbe di dire la propria. <Se qualcosa dovesse alterare lo stato delle cose e minacciare la mia gente... dovrebbe prima vedersela con me.> Serissimo in viso. Forse non lo ha mai visto così serio prima. <Che sia tu, il Consiglio o le Chimere. Non importa.> E si tace.

16:34 Furaya:
 Si limita ad un cenno di diniego col capo. <Soltanto un inguaribile ottimista potrebbe credere che Kagegakure sia una soluzione a lungo termine.> Ammette, senza troppi fronzoli. Il di lei tono di voce non è troppo alto, onde evitare spiacevoli inconvenienti quali possano essere la Shinsengumi o gli Anbu. Non sta molto simpatica, quindi è bene che mantenga i sensi all'erta e la testa bassa. <Non succederà nel breve periodo e questo lo sappiamo entrambi> S'accoda alle esternazioni di Tenjiro, mantenendo quel tono serio e austero, convinta ferreamente delle parole che pronuncia. Non s'azzarderebbe mai a dir qualcosa che reputi non funzionare o una bugia. <ma nessuno lo sta prendendo in considerazione perché, per loro, va bene vivere così. L'importante è che vengano protetti dalle guerre.> All'interno delle mura, non se ne creeranno sempre per virtù di quell'adorabile vincolo con il quale il Consiglio pare tenere sotto scacco tutta Kagegakure: la cieca fedeltà. O il Consiglio o le Chimere. Quindi, è stato facile per la gente protendere per chi fosse in grado di difenderli davvero e dar loro una nuova speranza. <L'insoddisfazione popolare ha bisogno di un'azione scatenante. Da quel che ho potuto capire da quando sono qui, nessuno oserà mai mettersi contro il Consiglio. Non hanno un altro posto dove andare, Tenjiro. Sarebbe controproducente. Ma se realmente vi fosse la necessità di trovare nuove risorse?> I loro discorsi sono ovviamente ipotetici perché non possono trovare una vera risposta alle domande che si stanno ponendo. Possono andare per esclusione, per tentativo, per ipotesi... mettendo in mezzo anche le esperienze che hanno già vissuto, in modo che fungano da prove tangibili. Sanno bene di cosa stanno parlando. <Come stai adesso?> Si riallaccia al commento altrui per il quale pare essere stato in clinica per un po', appunto per l'occhio di cui ha fatto indiretta menzione poc'anzi. Abbassa per un attimo lo sguardo, come se non sapesse bene cosa dire. Invero, sta soltanto ragionando su cosa sia CORRETTO pronunciare ad alta voce e cosa no - del suo piano. <Non saprei, ma comunque non siamo riusciti a fronteggiarle del tutto quando hanno attaccato il portone. Erano troppo forti. Quindi, sono del parere che torneranno alla carica di nuovo.> Perché non sono riusciti ad ottenere quel che volevano e perché hanno evidentemente un conto in sospeso con coloro che hanno effettivamente provato a fronteggiarli, ferirli e ammazzarli una volta per tutte. Quando rialza gli occhi, fronteggia quello di Tenjiro. L'espressione pacata della rosata si sofferma su quella rigida e severa dell'uomo. La donna s'irrigidisce appena, come un soldato, ma non ne ha vero timore. E' rispetto - come sempre. <Non intendo nuocere alla popolazione. Intendo soltanto riaprire i nostri orizzonti e permettere agli abitanti di riprendersi la loro libertà. Non sono concorde che le chimere posseggano il novanta percento del mondo là fuori, mentre noialtri siamo confinati in quattro mura.> Tutto qui? E' davvero tutto qui, Furaya? E l'Akatsuki? Il desiderio di distruzione e di rivalsa? Oh... [ Chk On ]

16:52 Tenjiro:
 Il discorso continua senza troppi intoppi. I pensieri fluiscono fuori dalla mente attraverso la bocca con una facilità disarmante, proprio perchè pare abbiano ristagnato anche troppo a lungo in quelle teste dure. <La condizione umana, ricordi?> La stessa che ha reso Tenjiro cieco in fase giovanile. E' la stessa a cui attribuire la colpa per la miopia sociale. <Immagino sia sempre colpa sua. Ad ogni modo... non sono particolarmente d'accordo.> Sul fatto che nessuno si metterà mai contro il Consiglio. <Lo stato di crisi mette a dura prova tutto. Anche le regole del buonsenso e della moralità. Se prendi due topi e li lasci in una stanza vuota senza cibo, prima o poi finiranno per sbranarsi a vicenda, finchè ne resterà solo uno.> E' la cruda verità. <Non è mai saggio portare un popolo al limite della sopportazione. Laddove il raziocinio lascia il posto all'istinto di sopravvivenza, i giochi di potere e le manipolazioni psicologiche perdono effetto e significato. Ergo...> La cosa che teme, appunto, è che un giorno Kagegakure possa cadere proprio per colpa di un conflitto interno. Per implosione. <Quando si inizia a morire di fame... dentro o fuori non fa più differenza. Ci sarà da chiedersi dove siano effettivamente i veri mostri. Dentro o fuori dalle mura?> Qualcosa su cui Tenjiro sembra aver riflettuto parecchio. <Il fatto che sia un traguardo lontano, non lo rende un traguardo trascurabile.> Va evitato prima che si verifichi. Ad ogni modo il discorso verte per qualche attimo sul suo stato di salute. <Oh, molto meglio. Grazie. Purtroppo il mio occhio non era ancora pronto a sopportare il flusso di chakra imposto dal Byakugan. Nell'ultima missione ho azzardato un po' troppo. Però secondo i dottori dovrebbe essere tutto ok. Sono intervenuti in maniera mirata e... non dovrebbe accadere una seconda volta. D'altro canto è forse un bene che sia successo in tempi meno sospetti. Se avessi perso i sensi su un campo di battaglia più serio o nel mezzo di una missione cruciale, sarebbe stato un bel problema. Così, invece, dovremmo aver risolto il problema abbastanza serenamente.> Cerca di vedere sempre il bicchiere mezzo pieno, lui. Poi si fa serio ancora una volta. Per quanto bonaccione e ottimista, Tenjiro sa essere una presenza imponente e fiera. Rispettabile, come Furaya ha dimostrato poc'anzi. Si tratta di un rispetto che pare esser ricambiato. <Meglio così.> Che non voglia nuocere alla popolazione. <Farò ciò che serve per mantenere la pace.> Perchè nessun conflitto permetterà mai di garantire la sicurezza del popolo. <Ti chiedo una cosa...> A bruciapelo. Vuole metterla alla prova. <Sei sicura che la popolazione di Konoha voglia veramente abbandonare le mura e tornare indietro?> Probabilmente si, una buona parte della popolazione lo vorrebbe. Ma non si può escludere che vi sia una parte di popolazione che magari si trova bene così! <Cosa faresti se parte dei konohani si rifiutasse di seguirti?> La scruta con occhio indagatore.

17:24 Furaya:
 Annuisce, di nuovo. Non che ci sia molto da aggiungere quando il contesto e le argomentazioni altrui rasentano l'ovvio e si trovano ambedue concordi. <Non è trascurabile, ma prova a fare un sondaggio tra la popolazione. Ti risponderanno che il Consiglio l'ha già sicuramente predetto e che faranno certamente qualcosa per risolvere questa futura, lontana ed ipotetica problematica.> Ammette, stringendosi nelle spalle. Per quel che bazzica per Kagegakure, ha iniziato anche a capire in che modo abbiano sottomesso la popolazione. E' una fiducia cieca quella che rivolgono al Consiglio. Lasciano quasi credere che siano tutti sotto genjutsu, per quanto impossibile possa essere. Non la vuole neanche prendere in considerazione come idea. Devono già tenere in conto il genjutsu che potrebbe aver colpito quel terrorista da quattro soldi. <Temo che potremo avere delle risposte soltanto se un evento del genere sia prossimo all'accadere. Fino ad allora, nessuno tradirà mai il Consiglio se non quei pochi disperati che non vogliono vivere tra le mura per tutta la vita. E del resto, a loro che importa se vogliamo andare a morire in mezzo alle chimere per un nostro antico concetto di libertà individuale?> Gesticola di nuovo con la destrorsa, stringendosi nelle spalle. E' lampante che non lo fa per andare contro il Consiglio perché a quest'ultimo neanche interesserebbe. C'è solo da capire se proveranno in qualche modo a fermarla quando presenterà in pubblica piazza le proprie intenzioni. Tempo al tempo per qualunque cosa... <Meno male> A proposito dell'occhio, tirando a sua volta un piccolo sospiro di sollievo - di circostanza. O perché tutto sommato di Tenjiro potrebbe interessarle? Come alleato, come amico. Ha già troppi nemici a cui badare. <è veramente una fortuna che non sia capitato durante una missione. Sarebbe stato un brutto colpo.> E non è detto che ne sarebbe uscito vivo o illeso. Dipende dalla missione alla quale avesse preso posto, ovviamente, ma di base un nemico che ti trova svenuto sul campo di battaglia difficilmente ti consente d'uscirne con le tue gambe. Senza contare che quegli occhi Hyuuga, per quanto limitati o poco potenti, sono sempre stati un ottimo acquisto. <Secondo il mio parere, nessuno vorrà abbandonare la certezza d'un posto in cui vivere con tutte le comodità del caso.> Ha già vagliato tutte queste possibilità. Matt è stato abbastanza pesante da questo punto di vista, prima di lasciarle fare un po' quel che voleva. Ha voluto metterla alla prova. Certo, qui il discorso si potrebbe prolungare in virtù dell'ascendente che ha su di lei, la manipolazione che ha sempre sfruttato per farle cambiare idea e quant'altro. <Per questo, voglio prima concedere loro delle prove delle mie azioni. Nessuno sarà costretto a seguirmi. Nessuno sarà costretto a prendere una decisione che non vuole. Non metterò s'una bilancia Konoha e Kagegakure.> Scuote la testa, incrociando adesso le braccia al petto e affrontando l'altrui volto con ferrea serietà. Ha già calcolato come ingraziarsi il popolo. Non sta andando a parlare a mani vuote o senza idee. Sarebbe folle. <Devo prima riacquistare la fiducia persa, Tenjiro e non potrò farlo soltanto a parole. Voglio garantire loro che potranno uscire anche da Kagegakure se vorranno. E che troveranno asilo nella nuova Konoha che erigerò.> Più chiaro di così... non c'era? [ Chk On ]

18:43 Tenjiro:
 Ridacchia, a metà tra il divertito e il rassegnato. <Temo che non sia un qualcosa la quale risoluzione si può lasciare in mano -alla popolazione-.> Discorsi da megalomane, invero. Quasi strani da parte sua... ma è un uomo maturo e con la testa sulle spalle. Ben più che razionale. Quindi sa bene quando è il caso di mettere da parte l'idealismo a favore di un sano e utile pragmatismo. <Ad ogni modo...> la conversazione potrebbe iniziare a diventare tediosa, quindi si limiterà ad andare avanti con nuovi argomenti, magari più interessanti. <Beh... se devo ragionare da uomo di potere il quale interesse è mantenere la stabilità dell'egemonia appena creata, sapere che c'è gente che può instillare nel mio popolo il dubbio che quello che offro non sia il meglio che c'è sulla piazza... mi darebbe fastidio.> Per usare termini addolciti. <Ma siamo veramente sicuri che sia così?> Che il Consiglio sia così complottista come lo si vuole disegnare? <Magari è gente che crede seriamente nel progetto.> Di un villaggio unito e forte. <Ma che semplicemente ha delle lacune gestionali...> Si stringe nelle spalle. Come detto, Tenjiro è tendenzialmente ottimista. Non sciocco, ma ottimista. <Non lo so. A me basta che la popolazione sia al sicuro. Dentro o fuori non fa differenza. Abbiamo già sofferto abbastanza... chi più, chi meno.> E combatterà in prima linea perchè non si debba soffrire daccapo. Per quanto riguarda il piano della donna, invece, si lascia scappare un sorrisino divertito. <Vuoi andare fino in fondo, quindi.> Una constatazione basata sul fatto che sembra essere veramente organizzata. Anche fin troppo. <Suppongo che mi toccherà osservarti dagli spalti... e vedere cosa riuscirai a fare.> E tenerla d'occhio! Sia in qualità di amico, che di difensore di Konoha. Il potere può rendere ciechi... e anche le persone dagli intenti più nobili possono diventare i nemici più insospettabili. <Sarà difficile.> Riacquistare la fiducia persa. <Combatti con un ideale mastodontico, oltre che con l'ombra di te stessa.> Non deve sconfiggere solo il pregiudizio della popolazione nei suoi confronti... deve anche fare i conti con l'ideologia di cui hanno parlato fin'ora: l'esterno è taboo. E' un sentimento condiviso quasi a tappeto dalla popolazione. <Ma tu sei forte...> caratterialmente. <Sarà divertente.> Decreta infine, iniziando ad alzare il passo. <Per qualsiasi cosa che possa aiutare la popolazione a star più al sicuro, potrai contare sul mio aiuto. Viceversa...> non c'è bisogno di specificarlo. Se arrecherà danno al popolo, dovrà vedersela anche con lui. Per quel che vale... <Vieni, ti offro qualcosa da bere!> E placido si dirigerà verso il primo chiosco disponibile. ||

19:22 Furaya:
 Come dargli torto? La popolazione da sola non sempre è riuscita a cavarsela. Il mondo ha sempre avuto bisogno d'un qualcuno che fosse abbastanza potente o carismatico da coinvolgere l'intera folla, portarla ad un punto comune e riuscire nell'obiettivo d'aiutarla. Caso contrario, si finisce esclusivamente con l'andare nel panico e nient'altro. <Molto probabilmente darebbe loro fastidio e farebbero sparire il diretto interessato o, come hanno già cercato di fare, instillano nella popolazione l'odio per quel determinato individuo.> Così facendo, il carisma del suddetto individuo viene messo in secondo piano poiché la sfiducia generale per il soggetto sarà maggiore del primo. In questo caso, si potrebbe prendere in considerazione proprio la Judai. La popolazione la odia perché hanno lasciato che pensassero fosse colpa dei ninja leggendari e di chi ha contribuito alla guerra a far cadere il mondo intero, quando non hanno assolutamente pensato che un Kami potesse essere un problema non indifferente da affrontare assieme ad un demone codato, un Uchiha d'alto rango ed un intero villaggio di cui doversi sbarazzare più un quantitativo innumerevole d'evocazioni. <Vedremo con il tempo cosa saranno in grado di compiere, ma l'obiettivo comune, Tenjiro, potrebbe essere garantire alla popolazione un futuro radioso. Se, come dettoci, Kagegakure è destinata ad esser un fallimento nel lungo periodo, la riconquista dei territori esterni dovrebbe essere anche un loro obiettivo.> Ammette con quel suo solito tono da precisina, ma comunque pragmatico. Sta parlando perché sa quel che dice, non perché non sappia dove mettere becco. E' un discorso preparato, un pensiero radicato nel profondo, un piano che ha elaborato. <Ho affrontato di peggio. Posso affrontare anche questo.> Lo dice con sicurezza, con quello sguardo fiero del capobranco, quel petto gonfio d'orgoglio che ha sempre fatto parte della sua personalità. Non potrebbe mai rinunciare ad un sogno tanto ambizioso quando di mezzo c'è Konoha, la sua casa, la sua Famiglia. <Ti ringrazio.> Sa bene a cosa va in contro. Averlo come alleato continua ad esser un buon incentivo, il problema è quando il terrorista senza un braccio deciderà che vorrà far esplodere la popolazione anziché aiutarla come, invece, la Nara ha appena promesso di voler fare al medico. A lei conviene, all'altro no. Ci sarà da divertirsi. <Andiamo.> Accetta di buon grado l'invito dello Hyuuga, affiancandosi a questi e passando un'altra piacevole serata con un amico ritrovato. [ Exit ]

Passeggiando per il bosco dei ciliegi, Tenjiro e Furaya si incontrano dopo un bel pezzo.
Tenjiro spiega le motivazioni della sua assenza; fanno congetture sul lungo periodo a proposito di Kagegakure e Furaya gli rivela le sue intenzioni riguardanti l'esterno.