Un ritorno più che apprezzato
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Giocata del 01/08/2022 dalle 21:36 alle 23:58 nella chat "Chiosco di Ramen "
[Pressi di Ichiraku] Fa caldo in quei di Konoha, anche se la temperatura è gestibile soprattutto la sera con quel venticello che si alza e fa sospirare anche coloro che il caldo non lo reggono proprio. Una di queste è la Kokketsu, che non ama la pioggia ma nemmeno il caldo, insomma è un'eterna lamentosa per quel che riguarda il tempo atmosferico. E' per caso che questa sera passa davanti al chiosco di ramen, ha appena lasciato lo studio di Satori dove ha preso qualche lezione sulla decolorazione dei capelli e il loro ritingerli, anche per Nobu che le ha chiesto quel piccolo favore sulla ricrescita. Passeggiando li di fronte, l'odore di cibo le si infila nelle narici, facendo si che lo stomaco gorgogli un pochino senza esagerare. I capelli della nanetta sono raccolti in due piccoli chignon, uno per lato, lasciando che la frangetta e qualche ciuffo frontale siano liberi di incorniciarle il volto. Essi sono fissati con i soliti fermagli per capelli che ricordano le ali di una farfalla, regalo dei genitori per la promozione a chunin. Non è però l'unico di quegli animali identificabile sul corpo della giovane, due di essi sui lobi delle orecchie, per ogni lato, uno oro e uno blu, un'altra al collo, il pendente della collana che indossa sempre, un'altra si può intravedere sulla schiena, semi coperta dalla canottiera bianca che indossa, molto aderente ma al contempo semplice. L'ultimo di quei lepidotteri invece si trova poggiato sullo zainetto nero che la ragazza porta con se, Kimi, la farfalla di sangue rosso Doku, muove pigramente le sue alucce. Le gambe sono coperte fino a metà coscia da degli shorts neri, un poco lisi, conclude il tutto un paio di sneakers bianche ai piedi. E' leggermente truccata, occhi contornati da un poco di eyeliner e del mascara, mentre un anellino dorato si può notare in cima all'orecchio sinistro. Comunque proprio mentre passa davanti a quel luogo ameno ecco che lo sguardo blu si poggia distrattamente sui commensali, senza dargli particolare importanza e valutando se unirsi a loro o meno. E' durante questo scandagliare che la Kokketsu dovrebbe scorgere proprio quell'indumento rosa molto singolare, marchio di fabbrica dell'amico Hyuga. Non ci penserebbe due volte quindi ad avvicinarsi a tal figura, così da assicurarsi che sia proprio il medico e non uno sconosciuto prima di esplodere in un serenissimo: << Ciao Tenjiro!! >> Detto forse con qualche ottava di troppo. [Chakra ON] [Ichiraku | Bancone] Il caldo imperversa, nonostante il sole abbia abbandonato ormai da ore i cieli di Kagegakure. Eppure, questo non è abbastanza per tenere un Konohano doc lontano dai vapori e dai profumi del ramen di Ichiraku! Ebbene si... un fantasma ammantato di rosa sembra aver fatto il suo ritorno in città dopo una luuuunga assenza. E forse è proprio questa lunga assenza ad averlo mandato in astinenza da ramen! <Oh, Ichiraku... non sai quanto mi sei mancato! Sono stati i sei mesi più lunghi della mia vita.> Che melodrammatico... peccato che la sua espressione sembri veramente trasudare gioia. Una gioia che forse mai prima d'ora aveva espresso nei confronti di qualcosa. Per quanto riguarda il suo aspetto fisico, non c'è molto da annoverare tra le novità. Osservarlo sarà quasi come fare un profondo tuffo nel passato. Un passato colorato da un motivo floreale rosa e avvolto in un haori bianco; Coperto da un Kasa di paglia e protetto da un kimono nero. Insomma... quello che agli occhi di Shizuka potrebbe sembrare un vero e proprio spettro, non è altri che il suo vecchio compagno di avventure mediche in carne ed ossa. Avevano iniziato un percorso da tirocinanti assieme, prima che il vecchio Ten sparisse nel nulla senza lasciar tracce. <Mh?> Mugugna interrogativo, sentendosi chiamare per nome. Per qualche istante il ramen potrà aspettare! Eccolo infatti volgere il capo leggermente verso le proprie retrovie, ovviamente dal lato in cui la vista lo aiuta ancora. Le palpebre si assottigliano appena nel mettere a fuoco la figura di Shizuka, e quel processo mentale che di solito associa i volti ai rispettivi nomi, dura veramente veramente poco. Come potrebbe dimenticarla? <Shizuka!> La voce matura e calda di Tenjiro risuona in piena risposta allo squillo vocale della ragazza. <Ragazza mia, da quanto tempo!> Effettivamente si... ed è solo sua la colpa. <Vieni, ti va di unirti a me? Se non condividi il Ramen con qualcuno di speciale, lo gusti solo a metà.> Ma questa è una teoria tutta sua! In ogni caso le farà cenno con la mano di accomodarsi di fianco a lui, picchiettando sulla superficie legnosa del bancone con la delicatezza che lo contraddistingue e, allo stesso tempo, tradisce il suo aspetto imponente. [Ichiraku] Ebbene si, gli occhi azzurri della Kokketsu non si sono affatto sbagliati, è proprio lo Hyuga in carne e ossa, sparito per un lungo periodo non sa bene dove e tornato a mangiare il ramen. Effettivamente quella situazione le fa venire una profonda nostalgia. Il visino si illumina immediatamente con un sorriso quando viene riconosciuta e quasi ancora prima che lui la inviti a sedersi assieme lei sarebbe saltata sullo sgabellino accanto al collega e amico. La pancia brontolava e la compagnia è ottima, a questo punto perchè non fermarsi? Non appena guadagnato quel trono gli si rivolgerebbe quasi completamente con il corpo, sempre quel sorrisone stampato sul visino: << Come potrei non unirmi? E' da così tanto che non ti vedo! >> Risposta ovvia e scontata alla quale associa comunque quel pensiero malinconico sopravvenuto pocanzi. << E poi la prima volta che ci siamo conosciuti mi hai offerto del ramen mi sembra un ottimo modo per dirmi che sei tornato per restare no? >> Gli rifila un occhiolino, è ironica ma nemmeno troppo, un modo carino per dirgli che la di lui presenza è mancata parecchio alla ragazzina. Persino la farfalla rossa andrebbe a spostarsi dalla sua posizione sopra lo zaino, per posarsi delicatamente sul cappello dello Hyuga, come a salutarlo in maniera leggiadra. << Un ramen di manzo con le uova grazie! >> Quando il cuoco le si palesa innanzi ordinerebbe rapidamente, << e una bottiglia piccola di Sakè! >> Convinta, anche se lei solitamente beve poco questa è un'occasione importante. << Allora? Cosa mi racconti? Che hai fatto in tutto questo tempo? >> Lo sguardo curioso della chunin si poggia sul profilo dell'altro, è interessata a sapere cosa abbia fatto, a scoprire per qual ragione è sparito senza più farsi sentire. Sicuramente sarà qualche ragione importante, in fondo è sempre sembrato un tipo tranquillo, non come la rossa che ha troppe cose in pentola. [Chakra ON] [Ichiraku | Bancone] L'energia della ragazza ha sempre portato una sorta di tepore nell'animo dello Hyuga. Gli trasmette Forza. Quella Forza necessaria per andare avanti nonostante tutto. Ora che siede vicino a lui, giunge il momento delle spiegazioni! Non poteva certo sperare di sfuggire alla cosa. <Infatti... non ci vediamo davvero da tanto tempo.> Un pizzico di nostalgia è percepibile nella sua parlata quieta e rassicurante. Accetterà quell'occhiolino con un sorriso, come al solito facendo autoironia sulla propria condizione di semi-cecità. <Vorrei ricambiare, ma...> Si indica l'occhio bendato con fare divertito. <... temo di avere dei problemi tecnici... e non credo che facendolo con l'altro avrebbe lo stesso effetto!> Sarebbe come chiudere entrambi gli occhi, no? <In ogni caso, si...> Ammette, mentre la farfalla si posa sul suo cappello e gli strappa un sorrisino contenuto. <Salvo ulteriori complicazioni dovrei restare. Sai, avevo iniziato delle cose... e non sono il tipo che lascia inconcluso ciò a cui da inizio.> Lei probabilmente sa anche a cosa si sta riferendo. Ha un percorso da medico da portare a termine, oltre che un'iniziativa per rielevare le condizioni del quartiere povero di Kiri. Il ristoratore intanto fa la propria apparizione, accettando l'ordinazione della giovane Kokketsu. Ordinazione che viene immediatamente rettificata dallo Hyuga in persona. <Una "grande" bottiglia di Sake! E' una serata importante.> Bisogna festeggiare il loro ritrovamento! In ogni caso, per quanto riguarda le news e la necessità della ragazza di essere aggiornata, probabilmente resterà delusa. Tenjiro si stringe appena nelle spalle, riportandosi frontale nei confronti del bancone e scrutando la propria ciotola iniziata. <Temo di non avere mirabolanti storie da raccontare, piccola mia.> Nessuna missione segreta. Nessuna avventura mozzafiato. <Anzi, temo quasi di non avere proprio storie da narrarti.> Mirabolanti o banali che siano. <Il mio allontanamento è stato dovuto ad una lunga degenza. Più lunga di quanto potessi mai immaginare.> Solleva la mano ancora e, per la seconda volta nel giro di pochi istanti, finisce per indicarsi la benda nera che ha sull'occhio ferito. <A quanto pare ho scherzato con il fuoco, nelle mie ultime missioni. Il mio occhio non ha retto il flusso di Chakra e... ci sono state delle ripercussioni.> Senza scendere troppo nel dettaglio, anche perchè ha trascorso la maggior parte del tempo in uno stato di incoscienza o semi-coscienza. <Non temere, comunque! Dovrebbero avermi rimesso a nuovo! O quasi...> Effettivamente non ci vede ancora, da lì. [Ichiraku] Nonostante il tempo passato non è cambiato molto, forse è solo un poco più malinconico ma l'ironia non lo ha abbandonato. Le viene spontaneo ridere di quella infelice battuta riguardo al suo occhio bendato, in realtà la compagnia dello Hyuga l'ha sempre messa a suo agio, quasi tranquillizzata. << Tu potresti fare le linguacce! >> Idea alternativa per scherzare un poco con la gente, dato che l'occhio buono di lui è uno solo. Ma al di la delle stupidaggini lui vuole rassicurarla, sulla di lui permanenza per restare e per riprendere dei progetti purtroppo caduti nel dimenticatoio. << Sono contenta! Anche perchè purtroppo a causa dell'attacco alla porta di Kiri, dall'ospedale hanno voluto interrompere momentaneamente il supporto a Kiri, a causa dell'ingente numero di vittime hanno dovuto risparmiare su ogni medico. >> Quindi quel lavoro extra è stato accantonato, lasciando qualcosa di fondamentalmente fallace nella struttura di quel distretto. Però se anche lui tornerà ad annoiare il capo, ora che la situazione sembra un poco più stabile forse potranno riprendere il loro lavoro! Lei ordina e quella piccola modifica le fa comparire del violetto sulle guance: << Non sono proprio bravissima a reggere l'alcool... Però hai ragione bisogna festeggiare in grande! >> Pugnetti stretti a lato del viso, decisione sul faccino mentre pronuncia questa frase già con il colore sulle gote, senza ancora aver toccato la bevanda. Comunque per sviare il discorso ecco comparire la curiosità sulle peripezie altrui, che si rivelano invece qualcosa di più tetro di quanto si possa immaginare. Dalla curiosità si passa direttamente alla preoccupazione e alla tristezza per la condizione altrui e per la lunga degenza sofferta. << Mi dispiace che tu abbia avuto questo inconveniente... Non dovresti strafare! >> Il tono sommesso si alza sul finale, come se fosse una sorta di rimprovero verso quell'uomo tanto pacato e buono che probabilmente nessuno ha provato ad alzare i toni contro di lui, se non la rossa ora. << Quel quasi non va bene! Dovresti riposare ancora un poco se la situazione non è ottimale! Se ti stressi troppo potresti avere ricadute! >> Un misto fra dottoressina preoccupata e amica spaventata, che in qualche modo prova a prendersi cura di qualcuno che le sta a cuore. [Chakra ON] [Ichiraku | Bancone] Ridacchia appena, poggiando entrambi i gomiti sul legno del bancone. <Le linguacce, eh? Potrebbe essere una soluzione.> Come se stesse seriamente prendendo in considerazione l'idea di iniziare ad andare in giro slinguazzando verso la gente! Eppure Tenjiro è fatto così. Abbastanza accomodante verso chiunque, fino a quando non vengono meno i principi della decenza della convivenza civile. <Yare, yare...> Borbotta, leggermente scoraggiato. <Immaginavo che ci sarebbero state ripercussioni di questo tipo.> Intanto le loro ordinazioni sembrano arrivare, e con altrettanta puntualità non mancherà di prendere il fermentato alcolico e versarlo ad entrambi. <Tuttavia non è abbastanza per ostacolarci, dico bene?> La guarda negli occhi, con il suo unico grande occhio perlaceo ed in viso stampato un signor sorriso complice. <Anche se non dovessero concederci assistenza per questo tipo di missione...> Perchè di missione si tratta, a detta sua. <... potremo sempre optare per qualcosa di più ridimensionato. Finchè non ci strapperanno braccia e gambe... e mi auguro che non lo facciano... non potranno soffocare il nostro intento di far del bene.> Ovviamente ci ironizza su come solo lui sa fare, ma in ogni caso il messaggio vuol essere incoraggiante! <Ad ogni modo... ci sono stati altri attacchi? Mi sono perso importanti novità?> Domanda, curioso, mentre si massaggia il mento con la mano destra. <Perchè in caso contrario le acque potrebbero essersi calmate quanto basta per poter tentare una nuova richiesta ai piani alti.> Ipotizza, seppur le richieste di un tirocinante abbiano lo stesso valore di quelle di un degente schizofrenico. <A tal proposito! Come va il tuo percorso da dottoressa? Immagino che ormai tu abbia un sacco di cose da insegnarmi.> E ridacchia, consapevole di quanto sia ironica la situazione. Ancora una volta, una ragazzina ha qualcosa da insegnare da un uomo dalla veneranda età. <Tranquilla! Ti riporterò io a casa, se serve. Per ora pensa solo a rilassarti.> Ciò che dall'esterno potrebbe sembrare quasi l'approccio inquietante di un vecchio pervertito, in realtà cela nient'altro che purissimo affetto, misto a una dose massiccia di apprensione paterna. E solo Shizuka può sapere quanto effettivamente sentirsi al sicuro con il vecchio Tenjiro. <Mh... è stata una scommessa importante, invece. Nel bene o nel male.> Accetta la ramanzina, ma non manca di mostrare alla figliola l'altra faccia della medaglia. <Se non avessi provato, non avrei mai scoperto di non essere ancora pronto. Se non avessi provato, non sarei mai uscito dal torpore che mi ha cullato per così tanti anni.> Insomma, è stato un piccolo sacrificio per un passo più alto. <A volte è necessario cadere per imparare a rialzarsi più forti e convinti di prima, dico bene?> Ancora una volta, uno sguardo in grado di trasmettere calore agli animi più irrequieti e il sorriso complice di chi cerca la comprensione di una mente lucida e razionale. Come la propria. [Ichiraku] Sembra sempre che lui la prenda sul serio per qualsiasi sciocchezza dica, così come per le cose serie. Ridacchia all'idea di vedere un uomo come lui andare in giro a fare le linguacce ma purtroppo il discorso verte su considerazioni più noiose. Tuttavia quello che le viene risposto è sicuramente una rinnovata determinazione nel prendersi cura del prossimo e in particolare di Kiri. << Assolutamente no! Tant'è che nel poco tempo libero che ho continuo a offrire servizio nei quartieri poveri. Purtroppo con l'aumentare di grado aumentano le responsabilità! Ogni tanto mi chiedono di fare lezioncine in accademia ora che sono stata promossa a Chunin! >> Questa in effetti è una notizia che lui si era perso, tant'è che quei fermagli che porta fra i capelli, lo hyuga non li aveva mai visti prima. << Altri attacchi di quella portata no grazie ai Kami. Le forze di difesa sono state impegnate parecchio all'esterno delle mura durante la ricostruzione. >> Insomma nessuna invasione interna è stata portata avanti, anche se questo la porta a pensare a quanto sia necessario andare a fare quel giro nelle fogne, proprio perchè la situazione ora sembra stabile, quei terroristi potrebbero sentirsi al sicuro e fare qualche passo falso. Nel frattempo le loro ordinazioni sono giunte, una bella ciotola di Ramen non troppo fumante dato il periodo e del Sakè, grande. << Beh diciamo che so qualche trucchetto in più ora! Ora posso occuparmi anche della riabilitazione fisica dei pazienti dopo la cura. E' un percorso molto interessante che mi piacerebbe perfezionare, credo che in qualche modo si possa potenziare il fisico con le arti curative. >> Non solo risanare ma proprio potenziare, questo il pensiero femminile che per il momento è solo un'ideuzza campata in aria. Lui si offre di riaccompagnarla a casa, cosa che le fa piacere, tant'è che un sorriso spontaneo le si dipingerebbe addosso: << Va beh allora posso permettermi di strafare dato che ho la scorta! >> Chiaro che lei regga meno dello Hyuga, le dimensioni corporeee aiutano anche in questo! Lui si prende quel rimprovero ma al contempo esprime il pensiero riguardo alla necessità di effettuare tale gesto. Sono le ultime parole di lui che la fanno tremare, ripensare alla figura di Kan distrutta dopo l'attacco delle chimere, a come si sia rialzato a fatica solo per essere abbattuto da altri problemi. << Si a volte è necessario. Però magari fallo con accanto qualcuno che possa riaccompagnarti a casa! >> Il sorriso che le si stampa sul viso è un misto di tenerezza e preoccupazione, che nonostante tutto permane per la salute altrui. << Sto lentamente verificando la mia teoria sul Chakra sai? >> Salta di palo in frasca, ma è sempre stata così, forse le è venuto in mente ripensando a quel disegno che aveva regalato allo Hyuga parecchio tempo addietro. [Chakra ON] [Ichiraku | Bancone] Con le bacchette riprende ad assaporare la propria cena, ora che anche la ragazza è stata servita. Si riempie la bocca senza troppa foga, lasciandola libera di parlare liberamente. Solo una volta giunto il suo turno manderà giù il boccone e si appresterà a parlare. <Ho sempre invidiato la tua intraprendenza e la tua energia. Dico sul serio.> Un'invidia positiva, s'intende. Sarebbe difficile credere che Tenjiro sia in grado di provare astio o risentimento nei confronti di qualcuno. Figuriamoci nei confronti di quella che potrebbe considerare quasi come una figlia. <Bene! Quindi sei stata anche promossa!> Gioisce assieme a lei, passandola in rassegna da capo e piedi con soddisfazione. <Sei cresciuta parecchio, per esser passati solo sei mesi!> Ed è un complimento in piena regola. <Oserei dire che sono orgoglioso di te, seppur sia un orgoglio non esattamente di mia legittima proprietà.> Ridacchia, tornando al proprio ramen per qualche istante, e mai spegnendo il proprio sorriso soddisfatto. Neanche quando si parla di Kiri e di eventuali attentati. <Bene...> Commenta, apprendendo che non vi sono stati ulteriori episodi sconvolgenti. <Significa che la popolazione non ha sofferto oltre. E' un ottimo traguardo.> Lui vede sempre il bicchiere mezzo pieno. <E noi saremo in grado di raggiungere un traguardo ancora più importante, se uniamo le forze. Ne sono certo.> Per quanto buono ed affabile, Tenjiro è forte di una determinazione seconda a quella di nessun altro. Se si prefissa un obiettivo, deve raggiungerlo a tutti i costi. Invece, per quanto riguarda le teorie mediche della ragazza, non si lascerà certo sfuggire l'occasione di assecondarla e spronarla. <E' un ragionamento più che logico, ragazza mia.> Ormai ha quasi vuotato la propria ciotola di ramen. E' tempo di dar dignità a quel sake come si conviene! <Non avrei potuto aspettarmi meno, da te.> Ridacchia sollevando il contenitore trattenuto tra le dita e poi portandolo alle labbra. <Tramite il Chakra siamo in grado di compiere miracoli, invero.> Potrebbe non essere un'esagerazione. <Quindi perchè non peccare di ambiziosità e cercare di spingersi oltre i limiti del comunemente noto?> La sta incoraggiando, sul serio, nonostante possa sembrare che il sake stia parlando per lui. Manderà giù qualche altro sorso, prima di spendere qualche parola in favore della propria condizione. <Ah, i miei giorni da orso solitario...> perchè lupo è un po' troppo mainstream. E lui non è neanche così prestante(?). <... sono finiti, per fortuna.> Ridacchia. <Confido che ci sarà sempre qualcuno pronto a portarmi a casa, qualora le mie gambe non dovessero essere più in grado di reggere.> Reggere cosa? Un sacco di cose. Il peso delle aspettative, del rimorso, delle speranze, delle responsabilità... Ma è inutile dare un tocco troppo introspettivo alla discussione. Si limiterà a portare la mano sinistra sulla testolina della ragazza e, con far paterno, scompigliarle appena i capelli. E' palese, quindi, che con quel "qualcuno" si stia riferendo proprio a gente come lei. <Mh?> Mugugna interrogativo, cercando di ripescare nozioni dalle loro vecchie conversazioni. <Ti riferisci agli elementi del Chakra e le loro interazioni?> Ma potrebbe sbagliare. [Ichiraku] Lui le fa quel complimento genuino, cosa che come sempre la rossa fatica a metabolizzare. Infatti quelle guanciotte si tingerebbero di violetto, il faccino si volgerebbe alla ciotola di ramen andando a mangiarne un poco, come per avere una scusa per non guardare il proprio interlocutore o commentare. Più la'ltro analizza le informazioni rilasciate dall'altra più questa si sente in imbarazzo anche se lusingata di avere qualcuno al di fuori della propria famiglia che sembri genuinamente fiero di lei. << Beh alla fine ho compiuto ben diciassette anni! Per forza sono cresciuta! >> La mette sull'ironico, unico modo che ha per sviare l'imbarazzo accumulato. E' una fortuna che poi ci si concentri su Kiri, in modo che il visino le torni di una tonalità più normale. << Già. E' stato uno scossone violento per molti, sia fisicamente che psicologicamente. Credo che Kagegakure si sia sentita di nuovo fragile. >> Insomma una specie di terremoto che ha scosso tutto dalle fondamenta. Gli occhi blu si perderebbero un poco nella ciotola, in effetti è cambiato molto in quei sei mesi, probabilmente molte altre dovranno cambiare. << Non vedo l'ora di rimettermi in moto per la gente di Kiri! Se uniremo le forze sono più che certa che otterremo ottimi risultati, su questo concordo pienamente con te! >> E quando mai non sono stati d'accordo loro due? Forse solo sul discorso della pioggia. Il pensiero di un potenziamento oltre che di un risanamento è qualcosa che le è malzato in mente come per caso, non si aspettava certo del supporto, che invece rieve ampiamente. << Beh cercherò di lavorarci su in qualche modo, in fondo sarebbe un vantaggio non indifferente contro quelle chimere no? >> Già, il nemico è ancora lì fuori, << oltre che consentire una maggior resistenza al corpo della gente, che potrebbe soffrire meno. >> Già un miglioramento delle condizioni di vita su larga scala, perchè no? Il ramen senza che lei se ne accorga diventa sempre meno, quasi ultimato mentre lui già ha alzato il bicchierino di Sake per le idee della Kokketsu. Il bicchierino di Sake che si trova innanzi a lei verrebbe dunque afferrato, portato in alto in direzione dello Hyuga per poi proporre un brindisi: << Allora brindiamo al ritorno in società di un orso non più solitario! >> Nella sua testa si è già creato un orso bruno alto due metri con addosso un bellissimo smoking e un papillon, ma tralasciamo le fantasie di Shizuka per un secondino. Se lui avesse accettato quel brindisi sarebbe poi andata a sorseggiare quella bevanda alcolica, che fortunatamente con la pancia piena sembra essere gestibile. << Con la mia innata penso di poterti sorreggere senza troppa fatica! Con la mia sola forza fisica finiremmo in due per terra! >> L'ironia è quella che ci mette ora, mentre lo Hyuga bonariamente allunga una mano sopra la testolina rossa, scompigliandole appena il crine e facendola tornare viola sulle guanciotte. Imbarazzata di nuovo ma non si sottrae a quel tocco, non le dispiace in fondo. << Certo! O meglio al fatto che tutti gli utilizzatori principali di Katon amino la pioggia, mentre quelli di Suiton non la sopportino! Continuo a trovare testimonianze che sono a favore di questa tesi! >> Lo ha chiesto ormai ha un sacco di gente, si è sempre sentita un po' stupida a fare quella domanda, ma con tutte quelle evidenze, come si può non ammettere che è una cosa conclamata? [Chakra ON]
Giocata del 05/08/2022 dalle 09:27 alle 13:30 nella chat "Chiosco di Ramen "
[Chiosco | Bancore] Tenjiro ridacchia ancora, togliendole la mano da sopra la testa e commentando il suo dire. <Un traguardo estremamente importante, invero.> Quello dei diciassette anni, intende. <Se può farti piacere saperlo... sei molto più matura e propositiva di quanto lo sia stato io, alla tua stessa età. E questo... è un pensiero incoraggiante.> Un altro complimento, il cui unico fine è quello di spronare la ragazza a dare sempre di più. Sempre meglio. <Sai... ho avuto modo di rifletterci a lungo, mentre ero in ospedale. Sulla fragilità di Kagegakure, intendo.> Ebbene si... è quello che gli ha assillato la mente per la maggior parte del tempo. <Temo che sia un rischio concreto, e non solo una sensazione.> Kagegakure non si è sentita fragile. Kagegakure E' fragile. <Su più livelli, per di più. Le Chimere non sono l'unica ombra che offusca la mia serenità.> Il sorriso si è un po' smorzato e l'occhio perlaceo è lentamente scivolato sul bancone. Ormai ha un'espressione leggermente più pensierosa, seppur mai triste. <Non ci resta altro che cercare di sistemare le cose, no?> Si riaccende appena di vivida speranza. La guarda e schiude daccapo le labbra, cercando di instillarle un principio di sicurezza e affidabilità in grado di reggere anche l'animo più disilluso. <Kagegakure è fragile. Noi no.> O almeno lui non lo è. Non può realmente parlare anche per la ragazza. <Quando la meteora nera della disfatta cercherà di abbattersi su questo popolo...> E nello specifico <... sul mio popolo...> i Konohani nel dettaglio. <... mi basterà fermarla con le mie mani. Sono molto più resiliente di Kagegakure. I miei ideali sono ineluttabili.> Shizuka potrà percepire quasi una sorta di orgogliosa e imponente aura provenire da Tenjiro. Nulla di concreto, sia chiaro! E' semplicemente la sua imposizione nei confronti del mondo che si è fatta più rigida e fiera per qualche istante. La sua stessa postura è un po' più eretta. Sintomo che su questi argomenti, lui, non scherza affatto. Termina la metafora sulla meteora con una considerazione nei confronti della ragazza e dei suoi piani medici di potenziamento tramite il chakra. <Poi ho la mia giovane Shizu a darmi una mano.> Le sorride con fare paterno. <Sono sicuro che una promessa della medicina come te, si rivelerà uno dei tesori più preziosi per il genere umano. Lo scopo per cui combatti, e studi, ti darà tutta la forza di cui hai bisogno per raggiungere i tuoi obiettivi. Fidati di me.> Ed ecco un brindisi! Solleva il bicchierino verso di lei, sorridendo e poi sorseggiando. <E' vero... non ti ho mai chiesto quali fossero le tue reali capacità!> Le sue sono scontate, visto l'occhio... ma quelle di lei? <Potrei star parlando con il prodigio della nuova generazione e non saperlo neanche.> La guarda con aria quasi beffarda! Di sfida. Non la sta prendendo in giro, anzi! La sta stuzzicando. <Beh... è una teoria oltremodo particolare. Mi aspetto di leggere un tuo saggio a riguardo!> Magari spiegherebbe perchè tiene così tanto a lei! [Ichiraku] Si prende quel complimento, diventando violetta sulle guance e abbassando lo sguardo, gonfiando un poco le guanciotte: << Beh credo che il contesto fosse molto diverso una volta. Io sono stata probabilmente più fortunata! >> Insomma darle dei meriti per qualcosa fatto con vantaggio non le sembra giusto, oltre al fatto che effettivamente lei non sente di star facendo chissà che! Quel discorso su Kiri che voleva essere del tutto propositivo in effetti lascia spazio all'ottenebramento del volto dello Hyuga, qualcosa che la rossa non ha avuto modo di cogliere spesso. Invece che dispiacersene passivamente lo osserva, le studia i tratti, ne ascolta il verbo. Sembra davvero preoccupato da qualcosa che pare solo parzialmente evidente e tangibile. Non lo interrompe in quel discorso, così che possa vederlo riaccendersi di rinnovata energia. Il faccino tondeggiante di lei che si era fatto serioso torna ad illuminarsi con un caldissimo sorriso. << Sembra brutto da dire ma stare così tanto in ospedale credo che in qualche modo ti sia servito sai? >> Lo dice parafrasando, cercando di non farlo suonare in maniera tanto pessima quanto possa sembrare a un primo ascolto. << Sembri più convinto delle tue capacità in qualche modo. Questo mi fa piacere, mi hai sempre dato l'impressione di non essere sicuro di nulla! >> Dovrebbe essere una sorta di complimento? E chi può dirlo... Di nuovo arrossisce violentemente quando viene descritta come una promessa della medicina, finendo per boffonchiare qualche lamentela: << Veramente non è che io sia chissà quale prodigio! Però sicuramente non ho intenzione di abbandonare la carriera! Voglio dimostrare al mondo quanto bene posso fare! E finchè il tuo scopo è quello di proteggere e salvare avrai sempre il mio appoggio! >> La testolina viene mossa con decisione dall'alto in basso, come a voler sancire quanto detto mentre il bicchierino viene sollevato e mosso in direzione dell'altro, facendoli collidere brevemente per poi sorseggiare la bevanda alcolica. A quelle battute intavolate, riceve una domanda inaspettata, qualcosa che raramente qualcuno di così adulto le domanda. << Ehm... >> Inizia con un'indecisione, come se non sapesse bene come esprimere al meglio l'argomento, ma poi a testa alta e in maniera decisamente molto fiera andrebbe a spiegare approssimativamente il tutto. << Sono una discendente della stirpe di Yukio, il demone di Kusa. I Kokketsu sono coloro in grado di manipolare il proprio sangue, che contrariamente al resto del mondo è nero. >> Non si vergogna minimamente delle proprie origini, ne è fiera, anche se è molto in disaccordo sui metodi utilizzati dal suo capostipite non può comunque ignorare il fatto di esserne discendente. << Per quello ci tengo particolarmente a fare qualcosa di buono. Non abbiamo proprio una reputazione altissima... >> Insomma, alla fine sono ritenuti dei mostri, dei demoni a tutti gli effetti, questo almeno per quel che riguarda la vecchia generazione, ha già notato dei cambiamenti nella nuova, ma vuole fare di più per sfatare certi miti. [Chakra ON] [Ichiraku | Bancone] Sorseggia ancora un poco di sake, prima di rispondere nella maniera più controversa possibile. <Più fortunata, dici?> Sorride. <No, non direi più fortunata. L'ingenuità e la spensieratezza sono tutto ciò a cui un ragazzo o una ragazza dovrebbero ambire. Per quanto sia ammirevole da parte tua, la sorte di una nazione... lo star bene di un popolo... o anche solo la salute di un meno abbiente... beh, queste preoccupazioni non dovrebbero gravare sulle spalle di una ragazza di diciassette anni.> I suoi "giorni migliori" sono stati decisamente più sereni. Certo, a tratti costellati da delusioni e lutti, ma il contesto era più sereno di quello attuale. <Non dovrebbe essere lei ad occuparsi dei problemi della società, mi spiego?> Ecco perchè la ritiene straordinariamente forte, ma non fortunata. Inarca appena il sopracciglio destro, voltandosi e dedicando un'espressione neanche troppo sorpresa alla sua interlocutrice. <Ah si, ne sono convinto anche io.> Ridacchia ritrovando quella serenità che lo ha sempre caratterizzato. <Più convinto delle mie capacità? Mh...> ci riflette. <No, non credo. Le mie capacità non sono mutate nel tempo.> Anzi, si sono affievolite. <Sono le mie convinzioni che si sono rinvigorite. Tuttavia si sa... volere è potere. Non credi anche tu?> Sono le convinzioni a dar spessore alle capacità. Un uomo senza obiettivi è un uomo senza la forza di andare avanti. E Tenjiro per tanti anni si è lasciato solo trasportare dal tempo. <Beh... adesso sono sicuro di qualcosa, pare. -Poche cose-, invero, ma di quelle sono assolutamente certo.> Quali? Combattere per la pace e la salvezza del popolo. La Nazione ha già subito troppe perdite. Troppe cicatrici la segnano irreparabilmente. Ridacchia appena quando l'altra parla della sua carriera e del futuro che la attende. <Non sminuirti adesso. Sai molte più cose di quante ne sappia io, in campo medico. Inoltre hai una forza di volontà ineguagliabile e una voglia di metterti in discussione che non ho mai visto in nessun altro. In un certo qual modo, sei stata tu il mio fulcro di riflessione in questi mesi di degenza. Dovrei ringraziarti.> Ebbene si! Il legame con la ragazza è più profondo di quanto si potrebbe pensare... e l'ha aiutato considerevolmente a cambiare la percezione che ha di se e della sua vita. <Ricorda che è grazie a te se son tornato a praticare le arti mediche.> Altrimenti ora sarebbe a bere sake steso sulla testa degli Hokage, senza pensare alla giornata lavorativa che lo aspetta. <Una Kokketsu.> Riporta il Sake alla bocca per un'ultima volta. Non sembra per nulla turbato dalla notizia. <Esattamente come non dovresti farti carico dei problemi del mondo, non dovresti reggere il peso delle scelte fatte da altri prima di te. Continua così... incarni più amore e onestà di chiunque altro abbia incontrato fino ad ora, ragazza mia. Il colore del sangue non significa nulla, considerato che non dovresti mai versarne neanche una goccia.> e quindi nessuno dovrebbe mai scoprire di che colore è! [Ichiraku] Forse ha ragione lui, ma in qualche modo lei non ha vissuto la guerra direttamente, non ha dovuto perdere nessuno davanti ai propri occhi, ha certo preoccupazioni e pensieri che le rovinano le giornate ma in fondo, è solo quello che le hanno insegnato i genitori: essere felici ma consapevoli che si può rendere felici anche gli altri con poco. << E' che mi dispiace. Io tutto sommato sto bene, non vedo perchè gli altri non dovrebbero essere felici quanto me di stare in questo posto. >> Una mentalità forse infantile, banale, scontata, un sogno di equità che la società spesso non tiene minimamente in considerazione, che l'animo umano non considera. << E poi ho scelto di essere una shinobi. Solo questo mi mette nell'ottica di migliorare quello che ho attorno. Credo che la libertà di scegliere già sia qualcosa di prezioso. >> Una volta non c'era nemmeno la scelta di chi essere, ora invece si. Non si sente più convinto delle proprie capacità ma prevalentemente dei suoi principi. << Le convinzioni sono quello che manda avanti me. Quindi dire iche va benissimo così! >> Insomma se funziona per uno funzionerà anche per due no? Poi riceve una sfilza di complimenti sul suo modo di approcciare il proprio lavoro, l'essere competente, dotata, studiosa, ovviamente il faccino è sempre più rosso, non si sa se per il Sakè o per l'imbarazzo. Però si arriva a un'affermazione che la stupisce eccessivamente: << Perchè io? Cioè, la cosa mi lusinga ma non vedo perchè dovrei aiutare qualcuno a riflettere... >> Insomma questa cosa le fa piacere, vuole essere un modello da seguire ma sicuramente non si aspettava potesse esserlo per qualcuno molto più grande di lei, non credeva di essere carismatica fino a quel punto. La fierezza che poi esprime nei confronti del suo sangue poi viene commentata in maniera simile alla propria fortuna: << Lo so che non dovrebbe essere così. Ma mi è già capitato di essere vittima di pregiudizi. E' una cosa insopportabile giudicare qualcuno dalla genetica e non da chi si in realtà. E' un'altra delle cose che vorrei che cambiasse in questo mondo! >> Giudizi affrettati e parziali che riducono in sofferenza almeno parte dell'umanità, che sia per l'aspetto, per l'orientamento sessuale, per la casta in cui sei nato. [Chakra ON] [Ichiraku | Bancone] La ascolta senza interromperla dove non è necessario. Annuisce sulla fortuna di esser nata in un mondo dove la Libertà è un concetto assai più concreto di prima. <La Libertà...> Preambola appena, pensieroso. <E' un bene preziosissimo. Eppure... non è ciò di cui spesso la gente si riempie impropriamente la bocca.> Per Tenjiro è una questione assai più grande del semplice: essere liberi di andare dove si vuole. Le Mura non sono mai state una costrizione, per lui. <Ma lasciamo perdere ragazza mia... questa serata doveva essere un felice ritrovamento! Non dovevo appesantire l'atmosfera con questioni così tediose.> Ridacchia, effettivamente considerando il paradosso in cui lui stesso si è cacciato: dire alla ragazza che non dovrebbe preoccuparsi di queste cose, per poi essere il primo a mandare avanti una discussione che lui stesso aveva scoraggiato poco prima. Ormai la serata volge al termine. Entrambi sembrano aver terminato le loro porzioni e anche la grande bottiglia di Sake sembra essere ormai stata vuotata quasi del tutto. Un leggero rossore tinge le sue gote. Niente di preoccupante, invero, considerato alle tonalità attraverso le quali ha oscillato la Kokketsu nell'arco della serata. Eppure, sembra essere ancora abbastanza lucida. <Stai bene, ragazza mia?> Domanda divertito, per sincerarsi che sia in grado di gestire corpo e mente senza che l'alcol ne infici le funzionalità. Abbandona il proprio seggio, quindi, ergendosi in tutta la sua altezza e stazza. <Perchè tu?> Domanda sorridente. Può sembrare una domanda banale, ma forse così banale non è. <Perchè hai fatto bene tutto ciò che io ho sbagliato.> Direttissimo. <Reincarni i miei errori, però nella loro versione corretta. Quindi sei letteralmente un memento vivente... che mi stimola a ritrovare la versione corretta di me.> Non può esserci confessione più sincera di questa. Magari non è bello sentirsi dire di essere l'emblema dei cattivi ricordi di qualcuno, ma non è su questo che Shizuka dovrebbe soffermarsi. Il messaggio nasconde un significato assai più positivo di quello che si potrebbe pensare. <Non ti annoierò con una lunga trattazione della cosa, tranquilla.> Ridacchia placido. <Dopotutto quello che penso di te lo sai già.> Glielo dice ogni volta e anche questa sera non è stato certamente da meno! Le ha elencato tutti i suoi punti di forza... e sono proprio quelli che lo spronano a migliorarsi. Per quanto riguarda i pregiudizi... lì si aprirebbe un capitolo estremamente ampio, ma non sa quanto oltre può spingersi senza urtare la sensibilità della ragazza... e, come detto, questa serata non è stata pensata per i problemi ed i rimorsi. <Allora la cambieremo.> Si usa il plurale. Non è plurale maiestatis... Lo dice perchè si è tacitamente ripromesso di starle affianco ed aiutarla. <Prima o poi impareremo a smettere di giudicare i libri dalle loro copertine.> Ormai la serata è agli sgoccioli. Siamo alle battute finali! [Ichiraku -> (?)] Ci vuole pochissimo a convincerla che ci siano argomenti migliori per quella serata. Le braccia vengono distese dietro la testa facendo si che si stiracchi un pochino: << Hai ragione! Oggi si festeggiai l ritorno del Dottor Ten! I bambini saranno felicissimi di riaverti, non hai idea di quante volte mi hanno chiesto di te! >> Insomma è un dato di fatto che la sua figura sia mancata all'interno dei corridoi ospedalieri e nel cuore dei pazienti. Quel sakè sta facendo effetto ad entrambi, però il ramen tampona benissimo l'effetto esplosivo che solitamente ha sulla rossa, anche se forse accentua gli sbalzi d'umore. Anche lo Hyuga in compenso ha le guance arrossate, cosa che la fa sentire decisamente meglio. << Sisi tutto bene ma meno male che il sakè è finito! >> Ci scherza sopra, sembra un poco su di giri ma divertita. Quando lui si alza, mostrandosi in quella statura che alla piccoletta manca, decide di rispondere alla domanda apparentemente innocente della Kokketsu. In qualche modo, inavvertitamente, il destino ha fatto si che lei abbia dovuto affrontare accadimenti simili a quelli del moro, reagendo in maniera diversa, a causa del suo modo di essere, del suo caratterino. Effettivamente potrebbe sembrare un qualcosa di negativo visto dall'esterno, ma la chunin riesce forse a cogliere l'aspetto fondamentale per leggerlo correttamente. << Beh se nonostante tutto se ti fa piacere vedermi e chiacchierare forse la mia presenza ti disturba meno di quanto possa sembrare no? >> Insomma, è un poco alienata ma ha capito che lui non ha nulla contro di lei, anzi che in qualche modo quella piccoletta riesce a spronarlo verso il meglio. Si alzerebbe a sua volta dunque, lasciando qualche spicciolo per coprire la spesa sul bancone. << Assolutamente si! >> Risposta energica a quel 'la cambieremo' perchè è quello che sta provando a fare attivamente. << Hai davanti a te la futura capo clan! >> Forse questa affermazione potrebbe essere associata all'ebrezza, anche se ci crede davvero, è quello che vuole diventare, per gestire in maniera più moderna il posto dove vive. << Facciamo due passi ti va? Inizia a fare troppo caldo qui! >> Attenderebbe una sua risposta, avviandosi poi eventualmente verso l'uscita, probabilmente seguita dall'altro, procedendo poi la serata camminando assieme verso casa, probabilmente di Kan dato che lui vorrà accompagnarla. [Chakra ON][//END] [Ichiraku -> Altrove] Ridacchia pensando ai bambini e all'ospedale. <Si, mi sono mancati tanto anche loro.> Chi avrebbe detto che persino un luogo di sofferenza come un ospedale avrebbe potuto diventare un posto così nostalgico in cui tornare? Dolore, speranza e umanità si mescolano in una pozione dolcemente letale. Una droga, a tutti gli effetti. Intanto si sistema il cappello sopra la testa e poi si stiracchia un po'. Evidentemente era da tanto che sostava su quello sgabello! <E' sempre un peccato quando il Sake finisce...> Lascia penzolare le braccia verso il basso, in preda alla delusione. Persino il suo sguardo è spento, ammorbato da una finta delusione. <Perchè il Sake finisce sempre?> Quasi piagnucola, salvo poi riprendersi e tornare alla sua postura classica. Rispetto alla minuta figura della ragazza, lui è sempre sembrato ingombrante con quel cappello enorme e tutto quel vestiario! <Certo che mi fa piacere vederti. Non fraintendere.> Le poggia la mano sulla spalla, abbassandosi appena per avvicinare il volto a quello di lei. Niente di romantico, sia chiaro! Non invaderà il suo spazio personale. Semplicemente così sarà in grado di parlare con un tono di voce decisamente più basso e affettuoso. Paterno. <Ci sono cose che un uomo non può fare da solo.> E' serio e sereno allo stesso tempo. <A volte c'è bisogno che qualcuno indichi la via... o che dia una motivazione per cambiare ciò che va cambiato. Essere questo qualcuno può essere una grande responsabilità...> e non vuole che l'altra la percepisca come tale. <... ma non è mai una cosa negativa. Significa che stai aiutando qualcuno a migliorare. Per questo non posso che esserti grato. Non mi hai mai disturbato.> La rassicura così, come solo Tenjiro sa fare. Dopo di che tornerà retto e composto, lasciandosi scappare una risatina corrotta dall'alcol. <Va bene Capo Clan. Fammi strada allora. Una passeggiata aiuterà sicuramente a... smaltire tutto quel sakè!> Nella speranza che non gli faccia venir daccapo fame! Altrimenti Ichiraku sarà costretto a prestarsi ad un secondo giro. Tenjiro è un gran mangione. Cala così il sipario per il duo, ormai questa sera destinato ad avventure che non spetta più a noi raccontare. ||