buona azione del giorno
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Giocata del 29/07/2022 dalle 15:43 alle 19:15 nella chat "Bosco Dei Ciliegi"
Cosa diavolo e` successo? Il bianco non ne ha la piu` pallida idea. Facciamo un recap, che ricordi hai Mat? Una passeggiata lungo una strada di cui ricordi nulla, qualche immagine repentina e frammentata di un locale, alcool, qualcuno che ti fissava male... le voci si sono alzate, i modi educati e strafottenti che usi di solito sono stati nascosti dall'alcool... Poi i primi pugni, un calcio, qualcuno ha impastato il chakra davanti al tuo occhio analitico e ubriaco... che errore impastare il chakra durante una rissa. La cosa e` subito precipitata, sono partite delle tecniche, qualcuna ha ridotto il braccio sinistro in uno stato orribile. I medici hanno detto che non si poteva recuperare e lo hanno amputato. Pero` quei messaggi... Ancora una volta il telefono vibra nella mano destra del bianco che repentino cerca di sbloccarlo con il pollice, un po' impacciato e un po' impanicato. L'occhio ambrato andrebbe a leggere quella decina di parole per poi rimanere immobile qualche secondo. Il pollice bloccherebbe lo schermo un ultima volta, andando poi a far scivolare il dispositivo nella tasca. Il Senjuu indossa un paio di stivali alti, neri, che avvolgono fino a meta` polpaccio un paio di pantaloni bianchi. Questi sono sporchi, luridi, tanto da far fatica a comprendere il loro vero colore, colpa della polvere, della terra e del sangue che li hanno macchiati. Il busto e` coperto solo da un lenzuolo che viene usato come mantello, avvolto attorno alle spalle e legato con un nodo fatto velocemente. Il volto presenta un ustione che parte da sotto al mento e si solleva lungo il lato sinistro, attraversando l'occhio che ha assunto un colore biancastro, mostrandosi privo di quella capacita` per cui e` nato. L'occhio destro, ambrato e vigile, schizza invece repentino tra i diversi alberi di quel bosco. I lunghi capelli bianchi, come i pantaloni, sono a dir poco sporchi, tra la terra, polvere e la mancanza di igiene a causa della appena trascorsa prigionia... Forse quello potrebbe essere un valido indizio, ma ha troppo schifo in testa per potersene accorgere. Vogliamo un altro segno particolare? Il braccio sinistro e` mancante, amputato dalla spalla, che e` stata medicata in malomodo, ma in maniera sempre utile a non farlo morire dissanguato. Mat quindi allungherebbe il piede sinistro, intento a riprendere quella camminata in direzione della casa dell'amica, ma come il piede destro viene sollevato, perde l'equilibrio, cadendo sulle ginocchia e affondando le dita della destra nella terra per cercar di non picchiare la faccia. Pomeriggio di relax per il giovane Nara, una settimana piuttosto impegnativa la sua, tanti allenamenti nel dojo del clan con i genitori ed altri membri anziani. Ogni volta prova ad informarsi per vie traverse della decisione della capo clan sul rientro della Judaihime hokage nei loro quartieri, ma la donna sembra non aver ancora preso una decisione, oppure non l'ha ancora comunicata a nessuno. Vorrebbe incontrarla di nuovo per sapere qualcosa, è proprio per questo che Shiroichi si è recato al bosco dei ciliegi, perché è proprio lì che ha fatto conoscenza con la donna. Non sembra esserci traccia di lei, o almeno non al suo occhio inesperto. È in giro da circa un paio d'ore e ha deciso di concedersi una pausa su una panchina all'ombra dei ciliegi per riposarsi un pochino e difendersi dalla calura estiva. Indossa degli abiti molto semplici vista la giornata calda, una t-shirt bianca con lo stemma dei Nara sul braccio sinistro, dei pantaloncini cargo dov'è riposto il suo cellulare e delle scarpe di tela rossa che arrivano fin sopra la caviglia; il coprifronte di Konoha usato come al solito come fibbia della cintura; Inforcati sul naso i suoi nuovi occhiali dalla semplice montatura nera abbastanza leggera squadrati sopra e tondeggianti sotto. Si guarda attorno in cerca di pennuti a cui scattare fotografie, ma oggi non sembrano essere presenti. Le sue iridi blu cadono dunque sui passanti, e in particolare su uno dall'andatura un po' claudicante e dall'aria piuttosto trasandata, o almeno questo nota dalla distanza; man mano che la figura si avvicina al suo campo visivo nota che quello che credeva essere un vecchio in realtà non lo era, semplicemente ha i capelli bianchi, beh più o meno. Si chiede come mai un uomo di circa trent'anni barcolli in quel modo, è troppo presto anche per ubriacarsi... Non fa in tempo nemmeno a formulare una seconda ipotesi che l'uomo sembra inciampare in qualcosa che non c'è e perde l'equilibrio cadendo sulle ginocchia; il ragazzino quindi preoccupato gli si avvicina di corsa e chiede con tono un po' preoccupato ma cortese <Signore, sta bene? Posso aiutarla?> Il Nara è a circa due metri di distanza dal bianco e mentre attende la sua risposta nota le condizioni dell'uomo <Cavoli ma lei è messo male! Venga l'accompagno in ospedale!> dice allarmato il ragazzino, è la prima volta che vede delle ferite così gravi. Respira lento il bianco, cercando di recuperare le forze necessarie per rialzarsi e riprendere a camminare. E` difficile muoversi senza un braccio, spostare il peso per equilibrare una semplice camminata e` divenuto complicato... ci si accorge della difficolta` delle cose solo quando si perde quel piccolo componente che le faceva risultare facili! Una voce giunge alle orecchie del Senjuu, sembra un ragazzino dal timbro, lo sguardo si solleva repentino per scrutarne la figura e ricercarne subito dei dettagli. Il coprifronte di Konoha, quindi uno shinobi della foglia, potrebbe essere qualcuno mandato da Boryoku per arrestarlo? No, ne ha incontrati tanti e non basta un braccio mozzato per farlo andare nel panico. E` pero' il simbolo nei Nara a catturare maggiormente la sua attenzione. Mat si sofferma per qualche istante sul quel disegno, posando in fine l'occhio ambrato su quello del giovane. <sto bene... Penso> Annuisce appena portando il peso sul braccio destro, posato ancora a terra, per permettere al ginocchio sinistro di sollevarsi e portare la pianta del rispettivo piede contro il suolo. Quando pero` sente il ragazzo allarmarsi e invitarlo a seguirlo per essere accompagnato in ospedale, e` come se una valvola si rompesse nella sua testa. <Sei uno shinobi e ti spaventa qualche ferita?> Sputa quella pillola di veleno, raggruppando poi un po' di saliva tra le proprie fauci per sputarla a terra. Il quadricipite sinistro, con l'aiuto del gluteo, andrebbe ad applicare forza verso il terreno con la pianta del piede, permettendo cosi` alla figura del terrorista di alzarsi in piedi, anche se ancora un po' barcollante. <Ho bisogno pero` di una mano... Si.> Annuisce appena riprendendo a respirare a fatica, come se il corpo ancora non si fosse ripreso da chissa` quale sforzo e sia in difficolta` anche nei movimenti piu` semplici. <Mi puoi accompagnare in un luogo? Devo andare da una amica, se non sbaglio si trova a Kusa> Quante volte e` capitato che il Senjuu chiedesse aiuto in maniera cosi` spontanea? Di solito cerca aiutanti per i suoi attentati o va a morire da solo... ma questa volta, deve essere proprio ridotto male L'uomo sembra avere ancora la forza quantomeno di parlare e in seguito di minimizzare la sua situazione; questa cosa in un certo senso rasserena un po' l'animo del Nara e riesce in qualche modo a tranquillizzarsi e anche a rispondere a tono. <Con tutto il rispetto Signore, ho fatto poche missioni in vita mia ancora e mai al punto da ridurmi in questo modo, a lei manca un braccio e anche l'occhio non credo sia chiuso perché vuole fare l'occhiolino a qualche bella ragazza, è messo male.> dice quasi tutto d'un fiato il ragazzino in modo da non dare il tempo all'altro per parlare, poi quando il bianco chiede una mano annuisce; il ragazzino andrebbe quindi ad affiancarlo e si inginocchierebbe al suo fianco facendo passare l'unico braccio dell'altro attorno al suo collo e sulle sue spalle. <Ci alziamo al mio tre, lei carichi il peso su di me e non si preoccupi> direbbe tranquillo. <Ho un'amica di Kusa che fa il medico, la chiamo> va poi a prendere il suo cellulare dalla tasca dei pantaloni e scorre i contatti in rubrica in cerca del nome di Shizuka. Sta per premere sul tasto verde quando poi ci ripensa <Vabbé forse meglio la sua amica, conoscerà sicuramente la sua situazione clinica in modo più approfondito> dice con un tono che sembra più quello di un rimprovero che quello di una normale affermazione, dopotutto chi se ne andrebbe a Kusa così a caso in quelle condizioni invece di andare in ospedale? Non è convintissimo della scelta che sta facendo in verità ma preferisce non correre rischi e portare l'uomo da una persona a lui fidata, dopotutto, non sembra il tipo che si lascerebbe trascinare in ospedale per un orecchio. <Certo, l'accompagno, andiamo... uno... due...tre!> dice poi facendo forza sulle cosce e alzandosi in piedi sperando che il bianco collabori e si tiri su assieme a lui. Mat ci crede bene che il giovane non abbia fatto molte missioni e neanche che non sia mai arrivato al punto di ridursi in quello stato. Sono di due epoche diverse, Mat e` cresciuto come genin tra una guerra e una carta bomba... <L'occhio e` cosi` da anni, non e` nulla di cui preoccuparsi per ora.> Certo, per ora, non vogliamo sicuramente rimanere senza un occhio per il resto della vita! Se no come lo si ammira il corpo di Furaya eh? Vecchio mascalzone! Mat si fa assistere dal Nara per tornare in piedi, iniziando poi a camminare; quando il ragazzo tira fuori il telefono, inizialmente il bianco non ne e` entusiasta, difatti subito vi butta l'occhio per osservare chi voglia chiamare. Lo vede fermarsi sul nome "shizuka" e indugiare per qualche istante prima di preferire la sua amica. Che casualita`... e` proprio da Shizuka che deve andare. <Non ti preoccupare, penso che la nostra amica in cuor suo sappia che un giorno o l'altro mi trovera` su un tavolino da ambulatorio.> Shizuka, il medico personale di Mattyse, o meglio, il medico personale di Al Miaeda, terrorista che anni prima ha colpito la foglia e che recentemente sembrerebbe aver rifatto la sua comparsa, anche se con una solo apparizione. <Dimmi qualcosa di te ragazzo... Da qua a casa sua e` lunga con il mio passo...> Nonostante tutto continua a non proferire il nome della sangue-nero, dando un po' per scontato che lui abbia capito, ma anche senza la piu` che minima intenzione di dirgli altro a riguardo. <Sei un Nara, come vanno le cose nel tuo clan?> L'ultima cosa che ha saputo era di Tachiko e la figlia di Furaya, che erano state allontanate da un... consiglio? Dovrebbe riavvicinarsi anche lui al proprio clan, magari troverebbe dei validi rivali per quella rifondazione di Konoha che stanno rimandando da anche fin troppo tempo... Con un po' di fatica il ragazzino riesce a reggere il peso dell'uomo sconosciuto, e a riportarlo in posizione eretta, non aveva notato che l'uomo gli stesse guardando lo schermo, ma se ne rende subito conto quando pronuncia quel "nostra" amica, è stupito, non dal fatto che sia amico della chunin, quanto più dalla probabilità che lui incontrasse questo tizio e che loro due avessero un'amicizia in comune <Se la nostra amica la vede in queste condizioni e sa che era in giro conciato così credo che prima di curarla aggiungerà qualche altra ferita al suo corpo> dice con un tono tra il serio e lo scherzoso, dopotutto ha visto quanto Shizuka possa prendere sul serio le cose e di conseguenza alle incazzature che potrebbe prendersi se vedesse uno nelle condizioni di Mattyse girare così da solo per il villaggio. <Mi chiamo Shiroichi, dice tranquillo, ho 14 anni e mi piace la storia> dice in tono molto sbrigativo <Lei di sicuro ne avrà da raccontare Signor?> chiede tranquillo rivolgendosi a lui in modo pacato e cordiale, la sua educazione rigida non delude mai quando si tratta di prime impressioni dopotutto. <Le cose nel clan?> chiede incuriosito dalla domanda <vanno bene, credo> dice alzando un po' le spalle <Ci sono cose che potrebbero migliorare onestamente, ma confido nella saggezza della capo clan; non che io conti niente in realtà, sono solo all'inizio del mio percorso come membro dei Nara> dice onesto mentre continua a camminare <È fuggito da un ospedale?> chiede poi all'improvviso senza mezzi termini né giri di parole, gli sembra troppo strano che nessuno gli sia corso dietro, dopotutto non sarebbe poi così difficile da acchiappare, almeno al momento, poi al suo apice di potere chi lo sa, magari è degno del Lampo giallo di Konoha. Rimugina ancora sull'avvisare o meno Shizuka almeno via sms per farle quantomeno preparare la casa per una visita di controllo; c'è solo un piccolo problema... Non è mai stato a casa di Shizuka, non sa nemmeno dove abita <Emh... Non so dove abiti Shizuka, spero che lei lo sappia, altrimenti tanto vale sederci e telefonarle> dice serio. Il bianco a quanto pare e` piu Il bianco a quanto pare e` piu` tranquillo del Nara a riguardo dell'incontro con Shizuka, forse per quella sua indole masochista, forse perche` nella sua testa sa di non meritare quelle mazzate che in un altro caso avrebbe preso senza proferir parola. <Permettimi di dubitare. Non ritengo di aver fatto chissa` cosa da meritare una sorta di punizione...> Non lo dice, ma qualcosa gli rimbomba in malo modo nella testa. Perche` ricorda un giorno, quando e` passato piu` di un mese? Perche` si e` trovato davanti ad un ospedale, se in teoria doveva essere uscito da questo gia` diversi giorni prima? E poi, una rissa in un locale del quartiere notturno? Lui che in quella zona deve dare meno possibile nell'occhio? <Mattyse. Chiamami Mattyse. Penso di averne un po' di storie da raccontare, o di eventi intriganti...> O di piani mai attuati o che non son andati a buon fine per colpa di guerra che ha congelato lui e la decima Hokage. Cose che i libri di storia non scriveranno mai e mai dovranno scrivere per non macchiare il nome di Furaya Nara e del villaggio della foglia. <Cose che potrebbero migliorare...> Ripete il bianco a bassa voce, facendo un passo dopo l'altro. <Del tipo?> chiede incuriosito, accennando ad un mezzo sorriso. Ecco poi la domanda scomoda. <No, o almeno non penso... E` una situazione bizzarra, piccolo Shiroichi. Ricordo di essere uscito una sera a passeggiare, non so come sono finito a fare rissa in un locale ubriaco. Ho perso il braccio... e poi mi sono trovato davanti...> Sottolineiamo davanti <...all'ospedale, con il braccio mozzato... Il problema e` che sono uscito a passeggiare a Giugno. E poco fa ho scoperto che e` Luglio.> Bella magia eh? Lui che non e` solito ubriacarsi... <So dove abita, non ti preoccupare. E se solo provi a dire a qualcuno delle mie condizioni con qualcuno al telefono o per messaggio, giuro che ti strappo l'occhio sinistro e lo metto al posto del mio.> Ecco, qua sarebbe nettamente meno amichevole rispetto a prima. Si tratta del rischio di lasciare una traccia da qualche parte, potrebbero rintracciarlo piu` facilmente di quanto gia` adesso non sia... e tutto per uno stupido messaggio o una chiamata, per avvertire Shizuka che sta arrivando Mat, ferito. Come se questa fosse una novita` poi. Speriamo solo la ragazza non sia nuda o in condizioni imbarazzanti. <Beh visto quanto tiene al suo lavoro saperti a girare per il villaggio in queste condizioni non credo le farà piacere> dice molto semplicemente. <Mattyse, annotato> risponde tranquillo il ragazzino alla presentazione quantomeno "essenziale" del bianco <Beh allora si sbottoni un pochino, sono tutto orecchie> la sua curiosità ha preso totalmente il sopravvento e quindi adesso è curioso di sapere il vissuto del bianco. <Beh, in realtà non so quanto posso dire, diciamo solo che ho conosciuto qualcuno di importante tempo fa che fa parte del mio clan ma che non vi è in buoni rapporti che vorrebbe almeno accettassero sua figlia all'interno di esso.> Il Nara non sa ovviamente delle conoscenze pregresse di Mattyse quindi nella sua testa è stato più che vago <Io sinceramente spero che il capo clan riesca a mettere una pietra sul passato e accolga di nuovo queste due persone nel clan. Dopotutto lei ha sempre agito per il bene del villaggio e del clan, almeno a quanto dice> risponde serio il ragazzino, mette il dubbio con l'ultima parte della frase, non perché non creda a Furaya-sama quanto più perché non ne conosce l'intero vissuto e non può seriamente essere convinto della bontà di tutte le azioni della donna. Ascolta con attenzione le parole di Mattyse cercando di capire come possa essersi ritrovato in una situazione del genere, di certo non è un'ubriacatura, forse un trauma cranico, o magari un genjutsu, e proprio quest'ultima ipotesi è quella che il ragazzino esprime a voce <Sto per dire un'ovvietà probabilmente, ma non è che sei stato sotto il controllo di un Genjutsu in questo periodo? Ho letto che ce ne sono alcuni veramente potenti, ma io non ne conosco nessuno e le mie sono solo ipotesi> si affretta ad aggiungere. Poi alla minaccia dell'uomo si irrigidisce un pochino <Stavo solo pensando di mandarle un messaggio per tenerla pronta, non vado mica a spifferare le cose in giro!> È un po' offeso il Nara, non ha mai pensato di spifferare niente a nessuno e non capisce tutta la cautela del bianco per una telefonata ad una persona che anche lui conosce. <Comunque che strano, dici di esserti trovato di fronte all'ospedale e sei ridotto ancora così... La fasciatura l'hai fatta da solo?> chiede indicando con il mento la fasciatura approssimativa al "braccio". Certo che a Shizuka non fara` piacere vedere Mat cosi`, ma si spera che una volta spiegata la situazione capisca pure lei che il bianco ha poco a che fare con questa cosa. <Ah, tu vuoi sapere in cosa mi sono infilato? Bhe, prima della caduta dei villaggi, ero soltanto la persona piu` vicina all'hokage. Suggerivo qualche piano qua e la...> E` cosi` che e` iniziata la sua relazione con Furaya, tra litigi e consigli. Due testardi che tra una sberla e l'altra si sono aiutati il piu` possibile, a volte evitando che uno dei due facesse delle stragi. E si, con uno dei due intendo Mat. < Sono diventato Genin durante la guerra a Kiri, li` ho minacciato e spaventato la decima con una carta bomba. Poi ho assistito alle ricerche su un criminale che ha apparentemente distrutto il ponte Naruto... E li` a quanto pare sono stato notato per un barlume di intelligenza.> E non perche` il ponte Naruto lo ha distrutto lui, come il monte dei volti... Noo, ma figuriamoci. <A livello storico ti posso dire che Furaya Nara, ha sacrificato tutto per il suo villaggio, e per quanto in quest'epoca molti le diano la colpa per la guerra... continua a farlo. Ha messo la sicurezza del villaggio prima della propria famiglia. Ha messo la propria vita in pericolo per far si che meno shinobi si dovessero allontanare dalle proprie case. Ma questo non lo ricorda nessuno.> Come biasimarli, in guerra si ricordano i morti, e lei e` ancora in vita. <Le pagine di storia non scriveranno mai quante volte ha salvato il villaggio in un solo anno.> Calmando tutte le volte il terrorista ad esempio, marchiando la sua pelle con la propria lava. Ascolta poi il dire di Shiroichi in compenso al suo clan, la storia e` molto simile a quella di Furaya, ma non vuole sporgersi oltre. In fondo ha appena detto di conoscerla, sara` lui a dare quella informazione nel caso, no? Il discorso va avanti, e il Nara propone l'idea di un illusione. <Non lo so, in questo momento non ho testa per nulla... Potrebbe anche essere ma per essere sicuro dovrei capire che illusione e chi avrebbe potuto lanciarla... e perche`.> Gli anbu? Dubita Mat, perche` cancellargli poi la memoria? Dove sta la punizione se non ti ricordi di esser stato punito? Forse sta proprio qui la punizione. Lo sguardo ambrato viene posato per qualche istante sul moncone, mentre il passo viene rapidamente fatto cessare. <Diciamo che e` un ottima ipotesi...> pensa ad alta voce, senza pero` volersi sporgere troppo. <Vedo che anche tu capisci la difficolta`. Se in ospedale mi hanno amputato il braccio, perche` sto cosi` uno schifo? E perche` i miei cari non sono stati avvisati?> Di una cosa Mat e` sicuro, in ospedale non ci e` stato. Magari il ricordo e` oscurato dall'alcool ed e` andato da un qualche veterinario per non farsi arrestare. <No, non l'ho fasciato io. Penso che se solo ci avessi provato avrei preso un infezione tanto forte da trasformarmi in una chimera.> Riprendendo a camminare e scuotendo appena il capo. Meglio che il Nara non voglia parlare di quella cosa con nessuno, soprattutto al telefono. Ascolta sbalordito la storia di Mattyse, gli sembra quantomeno improbabile, un ragazzo con quel temperamento la persona più vicina all'Hokage? <Pensa che sono venuto qui oggi proprio nella speranza di trovare la decima-sama> dice serio <Se davvero sei stato il suo braccio destro ovviamente saprai che parlavo di lei con quella cosa del clan> si ammutolisce un attimo <Da quello che mi hanno raccontato i miei genitori anche io mi sono fatto quest'idea di lei, non è giusto che le vengano rinfacciate queste cose, quando è scoppiata la guerra lei ha combattuto in prima linea, e non era sola, il fatto che la guerra sia stata persa non la rende, o almeno non dovrebbe renderla un capro espiatorio> dice accorato il ragazzino, non sarà difficile per il Senjuu notare l'ammirazione del Nara nei confronti della decima <In guerra ci sono morti, purtroppo c'è poco da fare, ma non è giusto prendersela con chi resta vivo, e anche quelli che sono riusciti a salvarsi lo devono in larga parte a lei e a chi è morto con lei> sembra quasi la fotocopia del discorso che fece al vecchio in quello stesso parco, quando l'ha conosciuta. <Sono sicuro che Shizuka saprà rimetterti in sesto, anche se continuo a pensare sarebbe stato più saggio portarti in ospedale e avvisarla una volta lì... Ma facciamo come vuoi tu e speriamo di trovarla a casa e che abbia il necessario a rimetterti quantomeno in piedi> dice speranzoso il ragazzino abbozzando ad un sorriso. <Perché lanciarti un genjutsu... umh... magari estorcerti informazioni? Oppure torturarti per qualcosa, magari il tuo cervello è entrato in protezione e ti ha fatto scordare il trauma, oppure... per usarti come pedina per qualcosa.> Una nota grave viene aggiunta soprattutto nell'esporre l'ultima delle ipotesi, se davvero è sotto un genjutsu per il controllo potrebbero essere tutti in pericolo... meglio non pensarci, non serve a niente ipotizzare queste cose se non si sa come porvi rimedio, lascerà fare alla Kokketsu che sicuramente è più esperta di lui in questo genere di cose <Non ricordi nemmeno chi ti ha fasciato allora? Magari il suo nome, potremmo fare una ricerca> e con potremmo Shiroichi intende che egli stesso potrebbe fare una ricerca, anche perché al momento il bianco al massimo potrebbe stare seduto su un divano a bere un po' d'acqua. ecco la conferma, con la storia del clan parlava proprio di Furaya e di Senshi. <Parlavi di lei e di Senshi. Se vuoi un aneddoto interessante, quando e` nata Furaya si e` allontanata per allenarsi, a badare la bambina ha lasciato una copia... e me.> Si, ha fatto da babysitter alla piccola. <L'ho tenuta in braccio piu` io che il padre.> questa cosa e` meglio non dirla a Saisashi... potrebbe essere un informazione pericolosa. Quanto riguarda la guerra, e` tutto molto particolare. <Il piano di quella guerra era mio. Lo avevamo studiato insieme, ma e` nato dall'idea di obbligare Oto a morire da sola. Stavamo per bruciare il bosco che lo circondava, avremmo causato esplosioni varie e seminato il caos. Poi Oto ha deciso di risolvere la cosa con un conflitto diretto. Quando ci e` giunta la notizia io e Furaya abbiamo pensato di aver la vittoria in pugno. Ed era cosi`. Se non fosse stato per il finto kami.> Digrigna i denti ora, ricordandosi per un istante di tutte quelle volte che andava dalla decima con "Bisogna risolvere questo", con annessa risposta "ci stanno pensando gia` loro". Se lo avesse ascoltato avrebbero affrontato quella guerra con molti nemici in meno... Ed ecco che insiste con quest'ospedale. Il bianco quasi stufo blocca il passo repentino, sollevando poi il braccio destro per riportare il peso sulle proprie gambe, scaricando la figura del ragazzino e barcollando un poco per la mal distribuzione del peso. <Senti Shiro. Ti posso chiamare Shiro vero? Bene.> Si prende da solo quella liberta` <Ci sono dei luoghi, come gli ospedali, che servono apposta per determinate situazioni, pero` hanno un grosso problema. Il problema e` che un genin per farsi notare dalla decima e diventare rapidamente il suo consigliere, non deve svolgere cose che possano sapere tutti. E il problema sta qui. Ci sono cose che non devono essere segnate, non vi devono essere tracce e non ci deve essere il rischio che qualcuno le trovi. In ospedale, qualcosa come una arto sparito, fa partire in automatico delle denunce, denunce nei confronti di sconosciuti da cui potrei non voler attenzioni per risolvere la situazione in altre maniere. Capisci che intendo?> Riassunto semplice? E` un criminale in piena regola, un terrorista, e non sapendo che il braccio glie lo abbiano fatto sparire gli anbu, non vuole essere rintracciabile da questi. Cio` significa nessuna scheda con scritto che Mattyse e` in ferma in quella stanza, nessun rapporto che parli di un arresto o di un ricovero, nessuna chiamata o messaggio rintracciabile da esperti. Nulla, Mat non ha ricordo di chi si sia preso il suo braccio e per questo vuole essere qualcosa di piu` simile possibile ad un fantasma. <L'idea del Genjutsu ha senso, ma non per informazioni, nessuno crede mai che io possa essere o essere stato un pezzo grosso. Torturarmi e` plausibile. Per usarmi come pedina... Non lo escludo... Ma sono sicuro che il cervello non sia andato in protezione. Il mio senso di autoconservamento e` sparito tipo vent'anni fa.> E qui allungherebbe il piede destro, lentamente, cercando di camminare da solo. <E ora perdonami, ma inizio a pensare che meno cose un ragazzino di quattordici anni abbia a che fare con me, meglio sia.> Cercando di allontanarsi, ciondolando un po' ma riuscendo, questa volta, a restare in piedi. Che il ragazzo lo segua o no non e` di sua importanza, sara` liberissimo di insistere nell'aiutarlo o meno. Ora meglio muoversi verso casa di Shizuka [END] Ascolta interessato quell'aneddoto, ma soprattutto ascolta il piano di battaglia che il ragazzo gli spiega cercando di rammentare tutto in modo da trarre insegnamento dagli errori di ninja ben migliori di lui e magari in futuro evitare di compiere le stesse scelte che portarono alla disfatta di Konoha. <Mi è stata raccontata una cosa simile effettivamente> dice con tono serio il ragazzino riferendosi alla parte del finto kami <La decima-sama ha usato più o meno le medesime parole>. Resta poi interdetto dalla "confessione" del bianco <Ho capito non vuoi farti trovare, da nessuno> che il ragazzo sia losco Shiroichi l'aveva capito da sé, e la sua confessione in qualche modo glielo conferma, ma vuoi per il suo animo ancora giovanile e ingenuo, vuoi per l'ammirazione che prova nei confronti dell'ex hokage, non va a pensare che Mattyse sia un criminale, quanto più un agente sotto copertura. <Puoi stare tranquillo, non dirò niente a nessuno> ripete il ragazzino nuovamente mentre si raddrizza sulla schiena dopo che il Senjuu gli si sia tolto da sopra. È ancora stranito da quanto l'uomo gli ha detto ma di certo non si lascia scaricare così <Non ti lascio di certo andare via da solo, non vuoi dirmi altro allora sta zitto e conserva le energie!> dice con tono innervosito <Non ho intenzione di farti andare da solo fino a Kusa!> e detto questo continua a seguirlo a pochi passi di distanza dal bianco per essere pronto a sorreggerlo nuovamente qualora dovesse cadere, non lo lascerà solo fino a che non vedrà Shizuka aprirgli la porta e farlo accomodare in casa, dopodiché saluterà brevemente la ragazza e lo lascerà nelle sue mani; inoltre spera di riuscire a scoprire qualcosa in più sulla decima e su dove trovarla. [END]