Ripartenza

Free

0
0

21:29 Kan:
  [Lab] La giornata di oggi è stata al quanto strana per il Sumi, ha esaminato un paziente dopo moltissimi mesi e non per una malattia, bensì per un problema psichiatrico. Cosa mai passa per la testa del primario Aburame, non ne ha la minima idea eppure, dopo tanto tempo, si è ritrovato a dover sfruttare il proprio intelletto più del dovuto ed è da quando ha iniziato la relazione con Shizuka che non spreme così tanto le meningi. In un certo senso si è divertito nel mettersi all'opera, alla prova eppure, allo stesso tempo, è ora stanco; per via di Reykas e della moltitudine di analisi fatte, è quasi del tutto privo di forze. Il laboratorio di genetica è vuoto, Rasetsu è già andato via, rimane da solo, seduto su uno sgabello dinanzi al pc ma sta lavorando? No, non sta lavorando, bensì sonnecchia con un braccio piegato sul tavolo, il destro, il pugno chiuso adagiato contro la tempia e gli occhi letteralmente sigillati. Dormicchia beato come un piccolo pargolo, ogni tanto russa anche. Il bianco indossa un paio di blue jeans aderenti agli inferiori arti i quali discendono lungo essi ricoprendo ogni singola zona, stringendosi intorno alle caviglie; bianche sneaker completano la parte inferiore del corpo. Il busto risulta esser coperto da una camicia bianca rigorosamente chiusa, quanto meno fino al petto dove è presente uno spacco a V il quale mette in mostra una porzione del petto; bianco camice a ridosso di braccia e spalle sul cui taschino il cartellino ne identifica la persona ed il ruolo all'interno della struttura medica. Occhiali dalla nera montatura decorano il volto insieme alla bianca chioma volutamente spettinata, la cui lunghezza supera di poco il collo aumentando il volume del capo. Portaoggetti legato alla cintola del jeans avente all'interno dei fuda e degli inchiostri speciali donati direttamente dal clan, permettendo lo sfruttamento della suprema arte. Infine, non per importanza, la primaria energia attiva, il chakra scorre nell'essere del ragazzo. In cuor suo spera di non esser visto da nessuno, oltre ad essere poco professionale, non ci farebbe neanche una così grande figura ma cosa ci vogliamo fare, alla fine il troppo lavoro porta a questo, prima o poi sarebbe dovuto succedere. [C On]

21:39 Shizuka:
  [Spogliatoio -> Laboratorio] Dopo aver passato parte della giornata a fare compere ora resta solo la parte più seria. E' gia in ospedale, in realtà nello spogliatoio, dove sta indossando il bianco camice pieno di penne, pennnarelli, una forbice e il cartellino di riconoscimento che la identifica come praticante di quel posto. Sotto ad esso si intravede una camicetta azzurra, che fascia bene il corpicino altrui, una gonnellina a pieghe blu scura e delle ballerine del medesimo colore e un fiocchettino in cima. Gioielli tutti al loro posto, collana con il pendente a farfalla, orecchini dello stesso tipo sui lobi, due per lato, il piercing ad anello dorato in cima all'orecchio sinistro. I capelli sono sciolti, qui dove c'è l'aria condizionata può permetterselo e ormai le giungono oltre le spalle, con quei due fiocchetti uno per lato a ricordare quanto le farfalle coronino la di lei esistenza. Una volta pronta uscirebbe dalla stanza, dirigendosi direttamente verso i laboratori di genetica dove dovrebbe trovare il proprio ragazzo. Non dovrebbe metterci molto qualche minuto in cui il bianco può continuare a sonnecchiare. La Kokketsu una volta giunta lì andrebbe ad aprire la porta in maniera delicata, per paura di disturbare colui che pensa stia lavorando all'interno, trovandolo invece sonnecchioso su una sedia, gli occhiali sul naso che quasi scivolano verso il basso mentre il capo è stancamente appoggiato a un braccio. Una risatina viene trattenuta mentre in punta di piedi cercherebbe di avvicinarsi al fidanzato, senza fare troppo rumore per coglierlo di sorpresa. Se fosse riuscita nel suo intento lo avrebbe infine approcciato in maniera molto dolce, il visino della rossa si sarebbe posto davanti a quello del Sumi, andando a rubargli un soffice bacio dalle labbra, come se volesse risvegliare un principe, a ruoli invertiti in quella storia. [Chakra ON]

21:53 Kan:
  [Lab] In quel riposino serale sta sognando il Sumi, visibilmente rilassato ed a corto di energie si lascia trasportare tra le braccia di morfeo ove la mente viaggia per proprio conto atterrando su lidi di rara bellezza e felicità. Purtroppo non sempre i bei sogni possono essere definiti tali, a volte qualcosa di bello è interpretato come incubo. E' a Konoha, il distretto della foglia di qualche anno fa in compagnia di Kushina, sono ragazzini, non più di 12 anni ciascuno e stanno giocando sotto casa dei nonni del Sumi con lo sguardi di quest'ultimi fisso su entrambi. Giocano estremamente felici, privi di pensieri o di qualsivoglia problema esterno, non hanno nient'altro se non loro due. Il Sumi si mostra ancor prima di divenire il libertino e successivamente l'innamorato odierno, un bambino; sul viso si va a creare un piccolo sorriso, estremamente piccolo ma sincero. Il cuore batte lievemente più forte ma come un dipinto ad olio, il sogno lentamente si scioglie liquandosi per via del bacio inaspettato della rossa; sbatte le palpebre un paio di volte aprendole con estrema lentezza, la visione è sfocata, necessita di qualche secondo per metterla a fuoco nonostante gli occhiali in procinto di cadere ed alla fine la vede. Shizuka, in tutta la sua bellezza, in quella perfezione, dinanzi a se, un sorriso capace di contagiare chiunque ed un calore talmente ampio da portarlo su una strada totalmente opposta. Scuote il capo tirando su gli occhiali, il capo si solleva con un sonoro sbadiglio stirando le braccia <Mia> richiamandola in tal modo, tutto ed esclusivamente loro mentre la bocca è allappata, assetato come non mai si guarda intorno alla ricerca di una bottiglietta d'acqua, sia mai ne lascia una in giro <Cosa ci fai qui?> ancora assonnato gli ci vuole un po' per comprendere quanto accaduto, per comprendere di essersi addormentato sul posto di lavoro; non a caso, in quel dato momento le dorate vengono spalancate, le pupille ristrette a due forellini di infinita piccolezza <Non stavo dormendo, avevo solo chiuso gli occhi per riflettere su una...cosa> specifica orgoglioso alzandosi dallo sgabello e camminando per tutta la stanza sgranchendo le gambe, facendo movimento inconsueti e del tutto privi di senso <Ho sete> schioccando nuovamente le labbra, preso totalmente in contropiede da quel dolce ed inatteso risveglio. [C On]

22:09 Shizuka:
  [Laboratorio -> Macchinette (?)] Lei non può sapere quale sogno meraviglioso e semplice ha interrotto, però il gesto compiuto dalla femminile figura è stato altrettanto semplice e probabilmente inaspettato. Tant'è che il principino si sveglia dal suo torpore in maniera lenta, senza comprendere appieno quanto successo. Però quegli occhi dorati la vedono e riconoscono all'istante, sarebbe stato un problema se l'avesse scambiata nuovamente per l'amica d'infanzia, a causa di quel sogno, ma a quanto pare le due figure ormai non sono nemmeno lontanamente sovrapponibili nella mente del Sumi. << Ciao Mio >> Gli sorride, un sorriso dolcissimo su quel visino tondeggiante, carico della tenerezza che quella scena le ha instillato. Tuttavia pare che l'altro non abbia pienamente compreso la situazione, ponendo domande ovvie. << Beh cercavo te amore mio. >> Ovvio per quale altra ragione dovrebbe trovarsi in quel laboratorio di genetica? Forse per Rasetsu ma sa che non è in turno quella sera. Lo vede riprendere i sensi un poco alla volta e riesce a scorgere nel suo sguardo il momento esatto in cui realizza di essersi addormentato sul lavoro e per giunta scoperto. L'orgoglio nella voce viene colto istantaneamente, mentre con molta fatica trattiene una risatina divertita che però le sfugge sulla sua lamentela riguardo alla sete. << Andiamo a prendere qualcosa alla macchinetta ti va? >> Non attenderebbe risposta, avviandosi verso la porta dalla quale era entrata poc'anzi, probabilmente seguita dall'altro. << Devo ricercare un indirizzo sul pc e chiederti un favore. Si tratta di Matt. >> Insomma per rimanere sul vago mentre sono nei corridoi e per risvegliare un poco la mente assonnata del giovane. [Chakra ON]

22:24 Kan:
  [Lab] Risvegliarsi e vedere la persona che più si ama al mondo è il modo migliore per proseguire la giornata ed andare avanti, il modo perfetto per ritrovare la lucidità e la figura di Shizuka non fa altro che questo. Seppur abbiano condiviso tanto in poco più di un anno, vuole apparire sempre al suo massimo, mai una volto sottotono ed addormentarsi sul posto di lavoro rappresenta una piccola falla nella sua impresa di perfezione. Le labbra vengon ampliate appena per un sorriso a dir poco piccolo, ricambia il saluto di lei ponendo domande ovvie; l'arrivo di lei è del tutto inatteso considerando come, oramai, il bianco abbia finito il turno da qualche ora, dovrebbe essere già a casa ma ha scelto di restare per qualche straordinario, guadagnare qualcosina di più da mettere da parte <Oh> nonostante il dire di lei, resta sorpreso. Una risposta tanto semplice quanto incisiva, l'ha cercato in maniera estremamente semplicistica e le sorride addolcendo lo sguardo, addolcendo ogni tratto di se, mettendo da parte l'orgoglio ed il sonno prima di seguirla verso le macchinette al di fuori della stanza <Non mi aspettavo di vederti questa sera, per fortuna ho deciso di rimanere e fare qualche ora in più> se la tira un minimo ma chissà da quanto tempo è li a sonnecchiare. Continua la camminata alla volta delle macchinette mentre il braccio destro cerca di sollevarsi portandosi sulle di lei spalle, un tentativo di abbracciarla e stringerla contro di ma non solo; prova ad arrestare il passo avvicinando il volto all'altrui, le labbra ricercando quelle di lei per un secondo bacio, questa volta più partecipe e sentito immettendovi una certa dose di passione. Palpebre socchiuse, si lascia completamente andare a quelle effusioni in mezzo al corridoio e poco importa se qualcuno li vede, la loro relazione non è un segreto ed al momento non desidera altro che quel contatto <Adesso sono davvero sveglio> gli basta poco per tornare sull'attenti, totalmente ripresosi dal torpore. Felice di esser li con lei mantiene quell'abbraccio prima di riprendere la camminata <Un indirizzo di chi?> lecito chiedere, dopotutto deve fare ricerche sui suoi dispositivi ma è il nome di Matt a catturare la sua completa attenzione oltre che curiosità <Che ha fatto Matt? Non dirmi che si è messo ulteriormente nei guai con l'Ochaya..> uno scenario estremamente plausibile visto il tipo di persona. Non sarebbe sorpreso di apprendere una simile notizia eppure le dorate permangono fisse nelle azzurre di lei in attesa di una risposta quanto più esaustiva. [C On]

22:35 Shizuka:
  [Macchinette] Si allontanano insieme verso le macchinette, la distanza già minima viene ridotta a zero con quel braccio che le passa attorno alle spalle. E' notte, praticamente in quella zona dell'ospedale non c'è in giro anima viva ma in ogni caso questo non impedisce alla ragazzina di diventare viola sul viso non appena il proprio fidanzato decide di baciarla in modo passionale in corridoio. Non che lo spinga via, anzi resta lì a prendersi quell'affetto smisurato che lui le trasmette e cercando di ricambiare per quanto possibile. E' solo quando lui si allontana che cerca di nascondere quel visino imbarazzato boffonchiando qualche lamentela: << Non è il caso in corridoio! >> Si lamenta ma a conti fatti non si è ritratta, quindi pochi capricci piccoletta. Riprende il passo per arrivare al luogo previsto mentre quelle due parole vengono scambiate e il Sumi pone domande a riguardo. Ormai sono di fronte alla postazione refrigerata, dove la rossa andrebbe a inserire una scheda elettronica per poi lasciare a lui la scelta di cosa prendere per dissetarsi. << Devo cercare l'indirizzo di Ken Hyuga o Kurako Hyuga. Sono i figli di Mekura e Orochi. >> Insomma è chiaro almeno nella testa della Chunin dove lei voglia andare a parare. Poi però sopraggiunge la domanda più specifica riguardante Matt. Se lui avesse gia preso qualcosa da bere, lei avrebbe optato per un thè freddo. << Non lo sappiamo. >> Questa la risposta che ottiene il Sumi, un plurale voluto che include anche la Judai. << Però sono settimane che non si fa vivo. E noi dobbiamo per forza continuare l'unica strada possibile che ci sia venuta in mente. Però penso sia meglio discuterne in laboratorio di questo. >> Insomma per quanto spogli i corridoi hanno sempre troppe orecchie, incredibile come tutto possa essere letto e interpretato facilmente. [Chakra ON]

22:49 Kan:
  [Lab] Incredibile ma vero, la Kokketsu non si smentisce mai arrivando a lamentarsi un minimo di quelle dimostrazioni d'affetto, nonostante ciò non fa nulla per impedirle, al contrario ricambia. Il bianco sorride, divertito dal colore violaceo della di lei pelle, dall'imbarazzo capace di renderla unica <A quest'ora potremmo fare anche ben altro in corridoio e probabilmente nessuno ci vedrebbe> sussurra nei pressi del visino alludendo a qualcosa che vada ben oltre il bacio, un atto decisamente più spinto. Non desidera farlo realmente li ma provocarla, imbarazzarlo, questo si, lo diverte decisamente molto <Cosa ne dici?> continua, la malizia emerge ad ogni parola, d'altronde gli risulta facile mostrare desiderio ogni volta che sono insieme. Le macchinette vengono infine raggiunte ed il chunin prende una semplice bottiglietta d'acqua naturale, stappata e portata alle labbra per dissetarsi, fresca, agognata come non mai. In pochi attimi la gola si sente rigenerata, meno arsa e la bocca stessa ringrazia per un tale pensiero; brevi attimi di spensieratezza i suoi prima di affrontare gli argomenti intavolati da ella, decisamente inaspettati entrambi. Labbra schiude, sguardo indagatore quanto perplesso viene rivolto alla ragazza <Perchè? Cosa te ne fai del loro indirizzo? Cerci Mekura per caso?> domande più che lecite, non è a conoscenza del loro piano, l'idea di sfruttare del DNA per ricreare un nuovo essere vivente. Per quanto ne sa le motivazioni possono essere le più disparate ed impensabili ma è su Matt che la perplessità aumenta; ha pronunziato quella frase come mera battuta, non ci crede davvero eppure ella pone il seme del dubbio <Non lo sapete? Guarda che scherzavo prima e...chi altro non lo sa?> al momento Furaya non viene contemplata minimamente, rimossa completamente dalla mente, troppo concentrato sulla chunin e la figura del Senjuu scomparso <Si, lo penso anche io> detto ciò si appresta ad incamminarsi a velocità doppia verso l'ingresso del laboratorio. Pochi minuti necessita per ritrovarsi sulla soglia della porta, aperta per far entrare la ragazza e chiuderla una volta all'interno insieme <Dunque, cos'è questa storia di Matt? Cosa sta succedendo?> si entra nel vivo della questione, se è veramente svanito hanno un problema in più da risolvere e l'ennesimo ostacolo sul percorso. [C On]

23:01 Shizuka:
  [Macchinette -> Laboratorio] Invece che smetterla di tormentarla cerca di peggiorare la situazione, con la piccolina che diventa ancora più scura in viso, distoglie lo sguardo completamente da lui e si incammina a testa bassa verso le macchinette. << Smettila Bakan! >> Insomma se voleva farla imbarazzare il compito è riuscito alla perfezione. La cosa peggiore è che nella testolina rossa l'idea aveva già iniziato a formarsi, in fondo lei ha la gonna e il camice per coprire il tutto.. NO SHIZUKA LASCIA PERDERE! Le macchinette diventano momentaneamente ancora di salvezza dai pensieri impuri che in mezzo secondo si sono scatenati in quella ragazzina dall'aspetto innocente ma dalla mente non troppo. E' proprio lì dopo che lui si è dissetato che il registro cambia, si parla di qualcosa di più serio, più importante, anche se parzialmente e in maniera vaga. Tanto che alla risposta affermativa della Kokketsu è il Sumi che prende l'iniziativa per tornare indietro, al laboratorio, dove occhi e orecchie indiscrete sono ridotte al minimo indispensabile, ovvero i loro. Quei pochi minuti di corridoio non concedono risposte alla mente del bianco, ma quando quella porta si chiude la nanerottola andrebbe a cercarsi un tavolino abbastanza sgombro sul quale poggiare le natiche e iniziare a spiegare. << Sono settimane che non risponde ai miei messaggi. Sono stata da Furaya e nemmeno lei sa nulla. Sospetta che abbia fatto qualcosa di avventato da solo per colpa del nervosismo. >> Insomma Matt non si sa che fine abbia fatto e considerato che era colui che avrebbe dovuto interagire con Kemono questo già di per se è un inghippo. << Però di questo ora non possiamo preoccuparci eccessivamente, almeno non noi. Kimi vuole tornare da suo padre ma il problema è colei che le ha fatto da madre per tutti questi anni. Colei che sta a capo dell'Ochaya. >> Si erano passati queste informazioni? Non ne è sicura, era finita nel circolo vizioso del risolvere il problema insieme a Mattyse ma ora lui manca e aveva lasciato a lui il compito di riferire a Kan del piano genetico. << La donna in questione si chiama Masumi, è una pazza che ha rapito Kimi perchè fondamentalmente pensava fosse figlia di Mekura e Orochi e lei è innamorata persa di quesr'ultimo. >> Si insomma la storia inizia a prendere forma, in maniera forse un poco confusionaria. [Chakra ON]

23:22 Kan:
  [Lab] Imbarazzarla riesce alla perfezione, il visino diviene scuro tanto da farle usare quel nomignolo affettivo che non sente da veramente tanto, tantissimo tempo. Si lascia andare ad una piccola risata impregnata di divertimento, ride di gusto, incapace di smettere nel breve periodo seppur gli argomenti tirati in ballo risultino troppo importanti per poter continuare a divertirsi. La serietà permette al viso di mutare lasciando svanire il sorriso, dirigendosi nel laboratorio e chiudendo la porta meticolosamente in modo che nessuno possa entrarvici se non bussando e facendosi aprire. I problemi in quella storia non fanno che aumentare, non hanno mai un minimo di vantaggio ne qualcosa per cui rallegrarsi e la vittoria sembra costantemente lontana. Resta in piedi mentre la chunin si accomoda su un tavolino, il più libero tra i presenti; adagia la bottiglia d'acqua vicino ad un monitor del pc per poi incrociare le braccia all'altezza del petto. Si pone, in piedi, difronte alla ragazza non staccandole gli occhi di dosso <Non può essere stato così imbecille da tentare qualcosa contro l'Ochaya da solo> non trattiene le parole <Vorrebbe dire mandare in fumo la possibilità di riavere sua figlia, oltre a mandare in fumo settimane di organizzazione> semplice e pura logica. Mattyse non un'idiota, non è così stupido da compiere gesti tanto avventati e rischiare di perdere ogni cosa <Ci deve essere sotto qualcos'altro> commenta infine su quel discorso prima che sia la stessa Shizuka a cambiarlo completamente parlando della madre adottiva di Kimi, il capo dell'Ochaya. Sa già verso chi sta andando a parare, ben consapevole della figura in questione. Sospira chinando il capo verso il pavimento <Si, so chi è Masumi, è il mio capo dopotutto> ricordiamoci il suo lavoro all'Ochaya, non l'hanno ancora licenziato <L'ho vista per la prima volta all'inaugurazione dell'Ochaya, è salita sul palco con una bambina, presumo fosse Kimi> ma l'ultima rivelazione fa parte di quella branca da lui non conosciuta, appresa soltanto di recente <Innamorata di Orochi? Mh, se lo è davvero, allora presumo stai proteggendo Kimi in quanto progenie di Orochi> tanti i pensieri nella mente del bianco, troppi per poter essere esposti. Cerca di fare un minimo di chiarezza, di trovare un piano adeguato <In tutto questo, cosa centrano gli altri figli di Mekura? Vuoi provare a convincerli ad unirsi alla causa? Perchè non credo lo faranno se persino la loro madre se ne sta lavando le mani> decisamente duro nell'esporre il proprio dissenso. [C On]

23:36 Shizuka:
  [Laboratorio] La testolina rossa andrebbe a muoversi a destra e sinistra alle considerazioni del Sumi: << Lo so! Anche a me sembra assurdo! L'ho visto rompersi in mille pezzi quando sua figlia l'ha abbracciato. Non è così stupido da fare pazzie... >> Sembra quasi arrabbiata, ne hanno parlato, hanno cercato insieme di trovare la strada più sicura per tutti, non può aver mandato tutto in fumo. << Sta di fatto che non lo sento da settimane e non possiamo stare fermi in eterno. >> Insomma come detto del Senjuu si preoccuperanno in un secondo momento, ora l'importante per lei è diventare forti, uscire dalle mura e consentirle di vivere nel quartiere dei clan con Kan. Lui ovviamente conosce Masumi ma non è al corrente della sua fissa per Orochi, e non capisce il nessuno con Mekura e i figli, perciò è lei a illuminarlo di nuovo, quegli occhi blu che ricercano intensamente le dorate. << Io e Matt, abbiamo pensato di fare uno scambio. >> La premessa è particolare qualcosa che forse potrà fargli intuire dove la Chunin voglia andare a parare. << Se lei è fissata con Orochi tanto da portare via una bambina che non ha nemmeno una goccia di sangue di quel tipo, ma in teoria è sua figlia. Pensavamo che dargli un suo figlio, con Orochi l'avrebbe resa felice al punto di concedere la libertà a Kimi. >> Ecco che la strana idea dei due viene esposta, articolata. << Noi abbiamo il DNA di Kimi, quello di Matt, con questi possiamo ottenere quello di Mekura. E se avessimo quello dei figli di Orochi, eliminando la parte di Mekura potremmo ottenere il DNA di Orochi, e fecondare un ovulo di Masumi. >> Insomma al di la del giro immenso fatto dalla piccolina il piano è un lungo e complesso lavoro di estrapolazione e ricombinazione di DNA. << Matt avrebbe dovuto parlartene. Gli ho detto di farlo perchè sei tu quello in grado di fare una cosa del genere non certo io! >> Insomma se il genetista li presente non è in grado di fare quei passaggi il tutto si riduce al niente. << Per quello mi serve il loro indirizzo. Perchè così posso recuperare del DNA! >> Insomma in tutto questo lei può solo andare a caccia di sputo e sperare di trovare qualche informazione nel database ospedaliero. [Chakra ON]

23:55 Kan:
  [Lab] Mattyse non si fa sentire ne da Shizuka ne da Furaya. Può comprendere la prima ma non la seconda e ciò rende il tutto decisamente strano; convinto fino al midollo che il Senjuu non farebbe mai niente di così stupido da rovinare un intero piano eppure perchè non risponde? Quale fine gli hanno fatto fare? Tanti i quesiti e le domande inerenti all'altro bianco, troppe. Mettono da parte il tutto, non possono effettivamente stare fermi all'infinito, devono andare avanti, procedere con il piano, se ne hanno uno. Per questo ci pensano la Kokketsu ed il Senjuu stesso i quali hanno creato una strada tutta nuova da seguire, in grado di portarli, forse, sulla via della vittoria. L'ascolta in completo silenzio senza interromperla minimamente, lascia fluire il fiume di parole con quell'idea che prende sempre più forma. Prendere il DNA dei due ragazzi, dividerlo per estrapolare quello di Orochi e fecondare gli ovuli di Masumi in modo tale da darle un foglio del suo eterno amore in cambio di Kimi. Sulla carta sembra un piano eccezionale <Una fecondazione in vitro praticamente> ridotta all'osso, questo vogliono fare <Sai che non sarà facile, si? Quello che mi stai chiedendo di fare è un'operazione di clonazione ma partendo dalla base ovvero una clonazione non in vetro ma direttamente nell'utero di un'essere umano> umetta le labbra staccandosi dal tavolo e riprendendo a camminare <Non nascerà un figlio di Masumi e Orochi ma nascerà Orochi nuovamente, siete consapevoli di questo? Nel peggiore dei casi il peggior incubo di Mekura e Mattyse tornerà a perseguitarli> tra tanto tempo? Tra poco tempo? Non ne ha la più pallida idea di come possa funzionare un'operazione di clonazione, sa soltanto che si tratta di un'impresa assai difficile e complicata da mettere in atto, non qualcosa da fare in pochi minuti <Si, sono in grado di farlo ma è rischiosa come operazione> perplesso da una simile idea, perplesso dalla volontà di ricreare il nemico che ha dato loro tanto filo da torcere. Inspira ed espira <Recuperare il loro DNA non dovrebbe essere un'impresa semplice, basta un po' di saliva. Convincili a bere qualcosa, poi passa un cottonfioc sul bicchiere e il gioco è fatto...purchè lo sigilli in una bustina di plastica, isolandolo da invasioni esterne> un medico della scientifica in pratica ma è così che funziona la genetica. Pensieroso si isola qualche momento, si estranea nel proprio mondo meditando su come proseguire, se la strada imboccata sia effettivamente corretta <Il piano mi lascia perplesso, ci sono troppe cose che possono andare storte> non l'idea migliore che potesse venire in mente. [C On]

21:30 Shizuka:
  [Laboratorio] Il discorso si fa pressante, gli spiega il piano che hanno ideato, qualcosa che però viene compreso forse solo in parte, perchè il Sumi parla di clonazione. << Io non voglio clonare Orochi, prendere parte del suo DNA da un figlio già lo rende un DNA parziale, inoltre fonderlo con quello di Masumi lo renderà ancora più rarefatto. Ma questo lei non può saperlo no? >> Infatti cosa vuoi che ne sappia il capo della mafia di tutta sta genetica? Lei e Rasetsu non andranno sicuramente d'accordo quindi dovrebbero essere in una botte di ferro. Biologicamente il processo non è possibile, se non prendendo le cellule originali della persona, cosa che non potrà mai avvenire dato che quel tipo non c'è più. << Secondo me stai saltando dei pezzi. Ma ad ogni modo, crescere una copia spiccicata di Orochi fisicamente, non lo renderà identico al suo predecessore. >> E' più che ovvio che l'ambiente in cui vivi ti cambi radicalmente durante la crescita, e il mondo di oggi sicuramente non è il mondo di allora. Comunque il bianco conferma di poter fare una cosa del genere, è pericoloso ma è possibile. Partono le raccomandazioni, il come arrivare dove vorrebbe per prendere quel che gli serve. << Penso che mi inventerò qualcosa. Inoltre ho un'amica che potrebbe aiutarmi nello spiare i loro movimenti! >> Spiegare a Kore il motivo di tanto interessamento potrebbe risultare problematico però qualcosa dovrebbe trovare per non mettere in pericolo la Sabaku. Però il Sumi non sembra convinto, troppe cose possono non andare come previsto, però certo è che è l'unico che sono riusciti a escogitare i due coinvolti nell'incontro con Kimi. << Se hai altre idee sono tutta orecchie Mio. Io e Matt non siamo riusciti a trovare un'altra strada non violenta. >> Insomma, il problema sta lì, il fatto che la bambina non voglia ferire la sua madre adottiva. Le braccia vengono incrociate sotto al seno, in attesa quasi, mentre i cricetini nella testa fanno del loro meglio per elaborare dell'altro, anche se con quella fissa in testa è dura trovare alternative. [Chakra ON]

21:52 Kan:
  [Lab] Sono tante le domande che il Sumi si sta ponendo nei riguardi di questo piano, estremo senza ombra di dubbio e pericoloso al tempo stesso. In tutto questo tempo non hanno trovato altro, o meglio, niente di meglio che escludesse la violenza, incendiare completamente l'Ochaya eppure un lieve pensiero si affaccerebbe nella mente del bianco. Se Masumi non muore, non può prendersi l'Ochaya, di conseguenza parte dei propri progetti futuri andrebbero in fumo e questo non può assolutamente permetterlo ma non può neanche impedire tutto questo processo. Cosa fare dunque? Come comportarsi? <No, non può certamente saperlo a meno che non sia un'esperta di genetica> non possono neanche sapere se ha un esperto ai suoi ordini. La parola rarefatto scatena in lui qualche pensiero di troppo, le dorate si soffermano sulle azzurre di Shizuka, la scrutano con la mente rivolta altrove, alla ricerca di una soluzione; forse la risposta è proprio sotto gli occhi, li, in bella vista. Se il DNA è rarefatto, cosa impedisce ad esso di corrompersi? Nulla, geneticamente parlando può fare ciò che desidera con quelle cellule in attesa di crescere <Forse o forse no, non possiamo saperlo con certezza. La scienza ci fornisce molte risposte ma non le ha tutte, purtroppo> anch'essa possiede ancora dei limiti, per poco ovviamente ma li ha. Aggirare quei limiti è possibile, è possibile infrangerli se solo ci si impegna un pelino di più ed è deciso a farlo. Sospira smuovendo qualche passo, avvicina se stesso al tavolo su cui è seduta la rossa ponendosi dinanzi ad essa ad una distanza abbastanza irrisoria seppur non faccia nulla, neanche la tocca o la sfiora <Chi è quest'amica? Non credi sia poco saggio coinvolgere altri in questa storia?> quesito dettato dalla mera curiosità <Voglio dire, siamo già in pericolo noi, aumentare il numero di gente che rischia la vita può portare solo guai> non ha la minima idea di chi stia parlando ne di chi sia questa fantomatica amica. Per un singolo attimo l'attenzione viene totalmente presa dalle braccia al di sotto del sen, incrociate, quasi ammaliato da una tale visione paradisiaca dell'altrui, formoso, corpo. Sospira innalzando il destro sopracciglio <Beh, se vogliamo percorrere la strada della non violenza, si potrebbe pensare ad un virus letale e lasciare che esso contagi tutta l'ochaya così da portare a morte certa tutti i presenti> si, insomma, un'idea semplice <Però ci vuole un po' per crearlo oppure possiamo procedere con la vostra ma con le giuste accortezza. Sai bene che il mio unico desidero è quello di non metterti in pericolo già lo sei troppo per i miei gusti> borbottando, distogliendo lo sguardo, contrariato al solo pensiero. Decisamente non vuole metterla in pericolo ma tenerla al sicuro ogni singolo momento della vita. [C On]

22:17 Shizuka:
  [Laboratorio] Insomma alla fine quel piano sembra il più promettente considerato che potrebbero giocare sulle debolezze psicologiche della donna. Tuttavia il bianco resta dubbioso, non è convinto del tutto e si avvicina alla figurina che ancora siede su quel tavolino, forse guadagnando qualche centimetro in altezza rispetto alla normale statura. << E' una ragazza che ho conosciuto un poco per caso. Però è bravissima nelle missioni di spionaggio. Non voglio coinvolgerla eccessivamente ma sfruttare questa sua capacità di pedinamento per capire i movimenti degli hyuga. Sempre che io li trovi.... >> Beh ci sarebbe sempre anche l'opzione Tenjiro ma lui vorrebbe lasciarlo proprio fuori da quella storia, ha un animo troppo nobile. Non nota lo sguardo altrui che ricade sul seno, però averlo così vicino non l'aiuta certamente a pensare, tant'è che scioglie l'intreccio per portarlo dietro al collo altrui, avvicinandosi ancora di più al proprio ragazzo. << Usare un virus letale non mi sembra proprio non violenza Amore Mio. Inoltre Kimi è sveglia come il padre, non so se sarebbe contenta. >> E chissene frega potrebbe dire il Sumi? Verissimo, però a lei dispiace che ci siano altri problemi per quella famiglia che sta solo cercando di vivere serenamente. << Per me puoi aggiungere tutte le accortezze del caso Mio. Ma nel frattempo sarà il caso di cercare un indirizzo! >> Distanza ridotta a zero, si allunga verso di lui, ricercandone le labbra per un brevissimo istante, rifilandogli un bacio casto e rapido per poi scivolare davanti a lui e cercare di allontanarsi, tenendolo però per mano, per raggiungere una postazione PC. << Se hanno fatto visite specialistiche o sono passati dal pronto soccorso in questi anni dovremmo trovare un indirizzo. E allora potremmo considerare di iniziare l'operazione. Ma senza quello saremmo punto a capo. Perciò rimbocchiamoci le maniche! >> Farebbe questa affermazione con il gesto tipico del bicipite che viene alzato e contratto, manco fosse Schwarzenegger. Un sorriso divertito le si dipingerebbe sul volto, in attesa di essere affiancata dalla sua dolce metà in quella ricerca banale ma fondamentale per tutto il resto. [Chakra ON]

22:37 Kan:
  [Lab] Non conosce questa ragazza, non immagina si tratti della Sabaku conosciuta tempo addietro, a dirla tutta l'ha anche rimossa dalla mente considerando la poca importanza di quell'incontro per la vita del bianco <Sfruttare qualcuno?> mugugna sorpreso ma con tono ironico quanto ilare, divertito dall'utilizzo di determinati termini da parte della rossa <Shizuka Kokketsu, mi sorprendi> breve pausa posando la mancina sul centro del petto <E io che pensavo fossi una santarellina> ridacchiando, prendendola bonariamente in giro per qualche istante, giusto per sdrammatizzare il tutto <Però, una spia potrebbe farci comodo non solo per trovare gli Hyuga ma anche per altro di questa storia> in effetti è vero, si può utilizzare in mille modi diversi, ognuno dei quali in grado di portare un risultato più unico che raro. Umetta le labbra strofinandole tra loro, le rende meno secche e meno fastidiose. La vicinanza ottenuta porta la chunin ad avanzare gli arti, in brevi attimi si ritrova avvinghiato da essa potendone sentire il calore, il respiro, una vicinanza estremamente pericolosa eppure, al medesimo tempo, innocente, innocua e dolce; d'istinto smuove i superiori arti portandoli a ridosso delle altrui cosce carezzandone l'epidermide, scivola su di esse, sui lati continuando quell'operazione di scoperta, di tentazione <Amore mio, sottovaluti la mia intelligenza. Sai bene che se mi applico, nessuno può tenermi testa> non è uno sprovveduto ne uno che si limita a vantarsi, bensì sa perfettamente ciò che fa, ciò che dice non è mai un caso. Si lascia prendere quel bacio tanto veloce quanto casto prima di vederla schizzare giù dal tavolo, attimi brevi ed il contatto svanisce all'istante. Le labbra si ampliano in un sorriso divertito <Si Mia, cerchiamo quell'indirizzo anche se credo sia necessario cercare per prima cosa tutto ciò che riguarda Mekura Hyuga così da risalire agli obiettivi veri e propri> tutto a piccoli passi, devono andare avanti per gradi. La mano trattenuta in quella di lei, entrambi si dirigono alla postazione del PC. Sospira, ha ben capito di dover passare un'altra notte in bianco a lavorare, per fortuna non è da solo ma con una compagnia ben più bella rispetto a Rasetsu. Dorate si portano sulla rossa, l'osservano e la scrutano attentamente continuando a sorridere andando a porsi al di lei fianco. Il mouse del pc viene mosso aprendo i file dell'ospedale ma prima di fare ciò le labbra vengon avvicinate alla guancia di lei per lasciarle un bacio, un piccolo e tenero bacio su quel visino liscio e perfetto di cui va pazzo ogni giorno di più <Ti amo> sentito, estremamente sentito nel dirlo prima di concentrarsi definitivamente sulla ricerca dei ragazzi o delle ragazze appartenenti alla stirpe di Mekura. [Se End]

Shizuka va da Kan in laboratorio per aggiornarlo sul piano per salvare Kimi. Tra dubbi e supposizioni decidono di mettersi a lavoro così da procedere e ottenere il DNA di colui che non deve essere nominato.