Shizuka il treno asfaltatore

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21:16 Shizuka:
  [Riva] La luna al suo quarto crescente illumina quella pozza d'acqua in mezzo al deserto. La location è insolita per la nanerottola di Kusa ma è venuta qui apposta per prendere ispirazione dalla sabbia del deserto e creare una nuova immagine. Siede direttamente fra la sabbia, ha tolto le scarpe bianche e le calzine, così che le dita riescano a scivolare in quel manto soffice e caldo. Indossa dei pantaloncini di jeans chiari, molto corti e un poco usurati, il busto avvolto da una canottiera bianca, molto larga, dalla scollatura profonda sia frontalmente che posteriormente, non nascondendo parte del tatuaggio a forma di farfalla che le adorna la schiena. I capelli sono sciolti, due nastrini per ogni lato a ricordare sempre la forma di un lepidottero. Attorno al collo indossa la collana dorata con il pendente a farfalla dalle ali blu brillanti, i capelli sono portati dietro all'orecchio sinistro, lasciando intravedere gli orecchini sul lobo e il piercing in cima allo stesso, e ovviamente parte del visino morbido della ragazzina. Seduta con le gambe rannicchiate sulle quali poggia un blocco da disegno, accanto a lei uno zainetto nero contenente chiavi, portafogli e strumenti da disegno oltre che il cellulare. Attorno alla testa della Kokketsu volteggia, allontanandosi alle volte di più alle volte meno, una farfalla di color rosso scuro, che ricorda vagamente il sangue, o per lo meno quello di chiunque non appartenga alla di lei famiglia. Ogni tanto perde lo sguardo azzurro in quei riflessi sull'acqua mentre la matita smette di muoversi sul foglio per poi ricominciare. [Chakra ON]

21:27 Akainu:
  [Riva] Giunto in quel di Suna, il genin passeggia sotto il cielo stellato immerso nel silenzio. Non sta cercando Kore ne alcun tipo di contatto con qualcuno, bensì la solitudine a cui è sempre stato abituato; nonostante non sia più solo ed abbia qualcuno, essa fa parte della vita del moro da anni, scacciarla risulta al quanto complicato, difficile. L'oasi a quest'ora della sera è solitamente svuotata, privata da ogni forma di vita, tanto gli basta per spingerlo verso la riva del laghetto, convinto di non trovarci nessuno; in principio non s'avvede della minuta figura di Shizuka guardando diritto avanti a se fino a sedersi sulla riva stessa con una gamba piegata e l'altra distesa, il braccio destro adagiato sul ginocchio ed il sinistro lungo l'intero corpo con la mano adagiata sul terreno. Inspira ed espira lentamente, scruta la notte godendosi l'aria fresca della sera inoltrata. Il suo outfit rasenta il minimo indispensabile per non dar nell'occhio con una t-shirt bianca a maniche corte a ricoprire il busto lasciando intravedere un petto ustionato con carne viva esposta insieme alla totalità del collo, pantalone in pelle nera con cinta intorno alla vita ricolma di borchie sulla fibbia e scarponcini neri lucidati a dovere; a ridosso di tutto un cappotto leggero dal nero colore con maniche lunghe ricoprendo l'ennesima ustione, esso discende lungo tutta la figura del mostro fino a metà polpaccio ed un cappuccio è sollevato sul capo evitando, in tal modo, sguardi di puro disgusto ed impedendo ad esterni di notare troppo nel dettaglio quel viso martoriato. Il viso, ne vogliamo parlare? Tutta la mascella è ustionata, così come il contorno degli occhi mentre i capelli risultano corti, brizzolati e spettinati seppur ben nascosti da un semplice cappuccio. La tasca destra del pantalone presenta un rigonfiamento, il cellulare è inserito in essa, strano ma lo sta portando in giro piuttosto spesso ultimamente.

21:49 Shizuka:
  [Riva] Intanto ha tracciato qualche linea dello sfondo, l'acqua che si estende sul manto sabbioso, poi però vuole trovare il modo di infilarci quella svitata di Kore, ma non sa dove nasconderla. Ha già deciso che verrà rappresentata con delle fantastiche orecchie da Fennec fatte di sabbia ma non sa ben come inserirla nel contesto. E' lì che si scervella a riguardo, allungando lo sguardo attorno per trovare ispirazione, notando il ragazzo decisamente troppo coperto per la temperatura attuale. In un primo momento non si alza, non lo approccia, in fondo ha altri motivi per essere lì quella ser e non certo per fare amicizia, ma qualcosa la costringe forzatamente a interagire con costui. Kimi. Si perchè quel simpatico esserino che gironzolava attorno al capo rossiccio decide di dirigersi verso quel tipo freddoloso e poggiarsi sopra a una spalla. E' stato un caso che lei se ne accorgesse, solitamente il lepidottero non si allontana mai da lei, l'ha istruita a dovere, non si è mai appoggiata nemmeno su Kan a memoria femminile. Quindi che fare, abbandona blocco da disegno, zaino e scarpe nella sabbia per correre in direzione dello sconosciuto che quanto meno dovrebbe essersi accorto della farfalla. Chiaramente il tutto viene fatto con la spontaneità classica della qui presente diciassettenne alta un metro e cinquantacinque. << Scusi, scusi, scusi, scusi... >> Una sequenza di scuse, usando tra l'altro il lei. << Non la tocchi la prego! Adesso la porto via immediatamente! >> Praticamente la testolina rossa resta piegata alla ricerca di perdono finchè quegli occhi blu non vanno alla ricerca della farfalla velenosa: << Kimi cosa diamine fai! >> Si lamenta con l'animaletto stesso che per tutta risposta darebbe un paio di battiti di ali senza però lasciare la spalla del malcapitato. [Chakra ON]

22:01 Akainu:
  [Riva] Quell'intervento da parte della farfalla è inatteso seppur il genin se ne accorga notando l'animaletto in avvicinamento. Le verdi iridi si smuovono ad osservare quella creaturina poggiarsi sulla propria spalla, leggerissimo il sorriso creatosi sul viso del deturpato ma non cerca di toccarla o di scacciarla, bensì tornare a guardare l'acqua completamente immobile, uno specchio in quel mare di sabbia capace di donare un certo tipo di fascino al tutto. Evita accuratamente di specchiarsi, evita il proprio riflesso come fosse un demone ma il fato ha scelto per lui un altro tipo di approccio. Il vociare della Kokketsu giunge forte, chiaro portando gli occhi a sbarrarsi, il respiro aumenta sensibilmente ed il capo si china per nasconderlo ancor di più di quanto faccia il cappuccio. Non desidera essere visto o guardato; quell'aspetto ustionato, vittima di sfottimenti continui e di continui visi disgustati, non deve essere scrutato da sconosciuti. Deglutisce nel percepire la vicinanza di Shizuka, troppa per i suoi gusti; tenta di allontanarsi strofinando il di dietro sulla sabbia cercando di mettere un pizzico di distanza in più <Non mi da fastidio> riferendosi alla farfalla li presente, non è la presenza dell'insetto ad infastidirlo ma questo non viene detto, non a voce alta <Perchè non posso toccarla?> domanda guidato dalla curiosità ma è il nome pronunciato a scatenarla del tutto con mille domande a formarsi nella testa, una più impicciona dell'altra. Il nome in se non gli dice nulla ma il solo fatto di averne uno basta ed avanza nel portarlo a parlare nuovamente <Non ho mai visto una farfalla addestrata, è carina> il tutto senza guardare mai una singola volta Shizuka, neanche per sbaglio; non prova nemmeno a guardare l'insetto, troppo pericoloso, un'azione che l'esporrebbe troppo e non può permetterselo, non ora che parte della sicurezza perduta sta venendo riacquistata.

22:16 Shizuka:
  [Riva] A quanto pare il ragazzo non sembra infastidito, o per lo meno questo dice a parole, difficile per la rossa comprendere che sia lei quella che lo sta mettendo a disagio. La domanda che sorge poco dopo è fortunatamente tenuta in conto da mesi, prima o poi qualcuno avrebbe chiesto: << Beh ma è ovvio no? Le farfalle sono delicatissime, toccare le ali di un esserino del genere può portarle a morte. Già hanno poco tempo su questa terra perchè privarle anche di quello? >> Se quella non fosse una farfalla di sangue Doku mai sarebbe potuta rimanere con la rossa per mesi. Il ciclo vitale di quegli esseri viventi è estremamente breve e intenso. Lui fa un complimento e una supposizione riguardo all'insetto, il faccino tondetto si imbroncia automaticamente, mentre lo sguardo è ancora molto più su Kimi che non sul moro. << Se fosse addestrata non farebbe di testa sua svolazzando sulla gente! >> E' come se la stesse rimproverando, e in qualche modo finalmente il tutto ha effetto con quelle ali che vengono mosse per mettersi a planare attorno alla testa di Shizuka che finalmente si concede un sospiro di solievo. Solo dopo aver risolto il problema gli occhi si sposterebbero sulla figura dell'Uchiha, notandone i tratti e soprattutto quelle cicatrici difficilmente oscurabili. Però non commenta e non fa alcun tipo di smorfia, il pensiero ovviamente va al fatto che se fosse stato soccorso in tempo forse si sarebbe potuto evitare tutto quel dolore da ustione, ma ormai è troppo tardi e comunque sarebbe indelicato menzionare qualcosa di tanto negativo. << Scusi ancora per il disturbo >> La testolina verrebbe abbassata con un piccolo inchino, << il mio nome è Shizuka Kokketsu. E' stato un piacere conoscerla, ora la lascio alle sue faccende. >> Che cosa avrà mai da fare quel tipo? E chissene importa, lei ha un disegno da sistemare e soprattutto non vuole star lì a obbligarlo alla di lei presenza, principalmente perchè non sembra un tipo troppo chiacchierone. [Chakra ON]

22:30 Akainu:
  [Riva] Solleva un sopracciglio per una spiegazione giusta a conti fatti ma ha comunque da ridire <Io pensavo solo a tenerla su un dito, non a tarparle le ali> arrivando a specificare meglio quell'intenzione balenata in testa per un singolo secondo. Non l'ha fatto ovviamente, l'arrivo di Shizuka ha impedito ciò, non per quella richiesta di non toccare bensì con la sua sola presenza ha paralizzato ogni movenza del genin il quale cerca di nascondere persino il dorso ustionato delle mani in quel nero cappotto. Non s'avvede del broncio infantile, un qualcosa da bambina <Ma l'avere un nome ed essere riuscita a farti seguire fino alla riva del lago, indica l'avere un minimo di addestramento. Ciò non toglie che resta un insetto difficile da controllare> pragmatico, molto logico su tutto senza mai esporsi più di tanto. Non si considera chissà quanto intelligente, solo il giusto per uscirne stupido da situazioni banali come potrebbe essere quella. La farfalla lascia la di lui spalla tornando sul piccina, ne segue il moto con la coda dell'occhio, l'iride verde si illumina appena vedendo come la ragione sia dalla sua <Dammi del tu, per favore> a 18 anni sentirsi dare del lei lo fa sembrare più vecchio di quanto già non sembri. Il tono vocale del genin emerge roco e rauco, simile a quello di un fumatore di sessant'anni circa, tutto per via di quell'incidente. Scaccia qualunque cosa dalla mente appena ode il nome della ragazza, Kokketsu, lo stesso pronunziato da Kore giorni prima; certo, non ha idea se ella sia la stessa ma chiedere non può nuocere a nessuno <Io mi chiamo Akainu Uchiha> si presenta prima di volgere appena il capo nella di lei direzione lasciandole vedere un piccolo scorcio del viso ustionato <Per caso, sei un medico?> una domanda non dettata dal caso ma dalle parole di Kore <Mi sembri un'adolescente> frasi rivolte più a se stesso che ad ella, parla e pensa ad alta voce rendendola partecipe di quanto avviene in quella testa bruciata.

22:46 Shizuka:
  [Riva] Dio grazie che non ci sia stata quella possibilità! Ci mancava solamente un ragazzo urlante in mezzo alla sabbia a causa di quella farfalla! Non commenta quel gesto, vuole che lui smetta di considerare l'opzione stessa di avvicinare quell'animaletto, mentre segue il resto dei pensieri che vengono espressi. << Non è addestrata. Io me ne sto prendendo cura. Tutto quello che fa, lo fa solamente perchè desidera ascoltarmi. Le ho solo chiesto la cortesia di non fare determinate cose e lei ha scelto di star dietro alle mie richieste. >> La considera un essere senziente a tutti gli effetti, forse la rispetta più di tanti altri esseri umani che le è toccato incontrare in questa vita. Insomma, degradare Kimi sarebbe come degradare la speranza di contatto con quelle evocazioni. A quanto pare poi quel lei impersonale lo infastidisce, le chiede di dargli del tu, anche se ormai la rosa è convinta che ci sarà poco di cui disquisire. Mai pensiero fu più lontano dal vero! Quando ella si presenta altrettanto fa lui, facendo scattare immediatamente i sensi da curiosa adolescente. Quegli occhi blu che avevano cercato di non disturbare troppo quella figura, ora lo scrutano con molto più interesse, cercandone i dettagli, soffermandosi soprattutto su quel che non nasconde come ad esempio gli occhi o il taglio di capelli. Non ha il tempo di reagire che una domanda le arriva diretta, e subito dopo un'affermazione che non vuole essere offensiva ma che invece alle orecchie della Kokketsu risulta tale. Le manine si poggiano sui fianchi, il faccino di nuovo si imbroncia e questa volta lei va a ricercare il contatto visivo con l'altro, obbligandolo quasi a non scappare: << Beh certo tu invece sei un ottantenne no? Ho diciassette anni e sono un medico, praticante per giunta! >> Di nuovo un sospiro mentre le braccia si spostano sotto il seno, accentuando quelle forme fin troppo evidenti. La farsa dura ben poco però, ormai è curiosa, tant'è che invece che andarsene si siederebbe a terra di fronte a lui, gambe incrociate e un sorriso immenso sulla faccia. << Tu invece sei il tipo con cui aveva appuntamento Kore giusto? Ho capito perchè le piaci, sei carino. >> Insomma nessuno ha chiesto il tuo parere e soprattutto nessuno ti ha chiesto di dire quello che la Sabaku pensa della gente, anche se dai messaggi che si scambiano le due, pare che la cosa non sia un segreto di stato per lui. [Chakra ON]

23:00 Akainu:
  [Riva] Un tarlo nasce in lui alle spiegazioni sulla farfalla, il prendersene cura lo porta a riflettere, pensare, disquisire nella propria mente i vari significati di una simile affermazione <Le farfalle vivono un solo giorno, questo è risaputo, cosa devi prenderti cura se la loro vita serve solo alla riproduzione?> qualcosa non torna in quel dire seppur non prosegua con le teorie nate, cerca di arrivare alla verità poco a poco, verità dopo verità senza spingere troppo sull'acceleratore. Si, in principio sembra non ci sia nulla da dire, potrebbero dividersi e non rivedersi mai più ma il nome Kokketsu fa nascere una moltitudine di pensieri, riporta alla mente varie conversazioni con Kore rendendo impossibile non porre domande. Non conoscendo la reazione della ragazza se la ritrova davanti, alla ricerca del proprio sguardo, sguardo che viene abbassato e con esso la totalità del viso, inutile si potrebbe dire, oramai è scoperto, troppa la vicinanza per impedirle di osservarlo <17? Te ne davo 15> ben di meno rispetto all'età effettiva, se li porta bene tutto sommato. Ha compreso come possa essere effettivamente lei il dottore che ha curato la Sabaku da quelle costole rotte ed è incredibile notare come il fare dell'altra non lo metta in soggezione, persino il seno accentuato gli risulta totalmente indifferente. Attimi, brevissimi attimi e se la ritrova seduta, curiosa come una bambina alla ricerca di informazioni visive; quel cappuccio non basta più a coprirlo ed alla fine le verdi iridi incontrano le blu altrui, si immergono in esse ricevendo conferma della conoscenza con la Sabaku. Ci ha preso al primo colpo, non è così stupido; schiude le labbra per parlare salvo bloccarsi al complimento il quale porta rossore sulle gote del genin, non chissà quanto accentuato ma perfettamente visibile data la distanza irrisoria <Hai problemi alla vista> commenta quell'affermazione <Sei un medico, curatela> diretto e conciso, non può essere carino, non lo è. Lui è un mostro, un incubo fatto essere umano <Comunque si, sono io e tu sei l'adolescente medico Kokketsu che l'ha curata dopo la missione> prende fiato qualche attimo <Perchè ti ha parlato di me? Sei sua amica?> geloso? No, solamente curioso anch'egli come un bambino alla scoperta del resto del mondo e dei suoi abitanti.

23:21 Shizuka:
  [Riva] Lo guarda un poco indispettita a quell'affermazione: << Allora pensi che se qualcosa ha una vita breve allora non meriti di viverla senza pericoli? >> Non risponde alla domanda altrui se non con un'altra domanda, forse di levatura più alta, qualcosa di più riflessivo che non di carattere pratico. Quando lui afferma che sembra più giovane di quanto non sia un nuovo sbuffo le sfugge dalle labbra e gli occhi vengono mossi verso il cielo. << E mia madre ne dimostra 20 anche se ne ha 38.... Questione di sangue... >> Borbotta più a se stessa che non all'altro, << secondo me ti fai confondere dall'altezza! >> Come se dovesse sottolineare a tutti i costi che è molto più grande di quello che quelle guanciotte lascino immaginare. Poi però lei decide di fermarsi lì a conoscere quel ragazzo, che piace alla bionda, facendo quell'affermazione semplice ma che lo fa arrossire inevitabilmente. Il tutto la coglie impreparata, non è mai stata lei a mettere in imbarazzo qualcuno, è sempre stata lei dall'altra parte della barricata, perciò sa perfettamente come ci si sente. Tuttavia la reazione dell'altro la infastidisce nuovamente facendo si che gli risponda in maniera piccata: << Ci vedo benissimo! Sei tu che forse non ci vedi bene! >> Gli rifila pure una linguaccia, come se fosse una cosa normalissima. Però alla fine le da conferma di essere il ragazzo che piace alla Sabaku e anche che a quanto pare quest'ultima gli ha parlato della rossa. << Si le ho sistemato io le coste. Quella ragazza è magrissima, le ho detto di stare attenta perchè secondo me si rompe facilmente. >> Insomma, sembra delicatina tutta pelle e ossa quasi. << Non mi ha esattamente parlato di te, non intenzionalmente o meglio. >> Ecco si è incastrata. << Ci siamo incontrate per caso al bosco dei ciliegi, entrambe avevamo degli allenamenti da fare e ci siamo aiutate a vicenda. Poi quando era ferita ha un poco straparlato, forse perchè era tesa. Però il tuo nome l'ha detto per caso mentre facevamo shopping. Non so se si sia accorta che le è sfuggito. >> Insomma è stata una casualità forse perchè sovrapensiero. << Credo. O almeno lei si è definita mia amica e magari verrà a casa mia a provare a cucinare qualcosa ogni tanto. Non sono convinta che possa durare perchè di solito le amiche che ho dopo un po' per qualche ragione spariscono. Poi non piaccio a tutti. >> Insomma nemmeno lei sa bene che fare, probabilmente si sta fasciando troppo la testa. << Stavo cercando di disegnarla prima, ma non ho trovato un modo per nasconderla nel foglio. Ci devo ancora lavorare! >> Non date della corda a Shizuka, si metterà a parlare, troppo. [Chakra ON]

20:05 Akainu:
 La domanda riflessiva giunge improvvisa, indispettito la guarda mettendovi una certa e maggiore attenzione, sceglie le parole con cura <Perchè ti impegni tanto a difendere quella farfalla? Domani non esisterà più, non si tratta di pericoli, è la natura, sono state fatte in quel modo. Non durano in eterno e non hanno una vita lunga decenni> riflessivo a sua volta, parla per logica, per scienza, per biologia delle creature vivente <Anzi, mi sorprende che stia con te. E' un comportamento atipico> lo fa riflettere senza porre direttamente la domanda alla ragazza. Non vuole chiedere, non desidera fare domande per cui passare per stupido, al contrario, sceglie la via del dialogo per giungere al punto. Shizuka dimostra meno anni di quanti ne abbia in realtà, una giovinezza eterna che farebbe sentire le manette ai polsi a chiunque <L'altezza? Ti sei mai guardata allo specchio? Sembri una quattordicenne> insomma, l'altezza c'entra poco e nulla. Scruta con la coda dell'occhio la ragazza prima di ritrovarsela difronte ed arrossire come un pomodoro per quel complimento. Lui carino? Si sta sbagliando di grosso, è un mostro, non può essere considerato nulla di più di quanto non sia <Accidenti, sembri davvero una bambina> in risposta alla linguaccia <Fai così con tutti i ragazzi che incontri?> sta facendo dell'ironia? La prende in giro? Si, cerca di far svanire il rossore in quel modo pur non essendo mai realmente offensivo nei di lei confronti. Ode in silenzio la storiella di come conosce Kore, di come l'ha curata dopo la missione <Si, è molto magra ma a me piace così com'è> borbotta mentre l'arto sinistro è volto al cappuccio abbassandolo, mostrando la faccia nella sua interezza, senza più indumenti a nasconderlo. Dinanzi a se non ha più una ragazza bensì una macchinetta parlante impossibilitata a fermarsi; le parole fuoriescono veloci, una dopo l'altra, prive di sosta o sospensione <Ho capito...allora Kore deve averti informata che adesso io e lei siamo, si, insomma, stiamo insieme> distogliendo lo sguardo, arrossendo nuovamente mentre evita le azzurre di lei. Il rossore dura solo una manciata di secondi, pochissimi <Kore non scompare> sentenzia <Ha bisogno di un'amica, di qualcuna con cui stare, lo so. Non abbandonarla> stranamente serioso in quel dire, visibilmente ci tiene alla Sabaku. D'istinto le verdi iridi saettano in un punto imprecisato dell'oasi <Sai disegnare?>.

20:59 Shizuka:
  [Riva] << Me l'ha chiesto un ragazzo che non sono riuscita a salvare. Posso prendermi cura solo di lei ora. >> Seria, lapidaria in quella risposta, distogliendo lo sguardo dal tipo che si fa fin troppo gli affari suoi per essere un solitario. << Io non la sto tenendo in vita con magici poteri eh! Può morire quando meglio crede, ma finchè non lo farà io farò in modo di proteggerla. >> Beh è un ragionamento semplice, l'immortalità non esiste, nemmeno per i Kokketsu, quindi non si può negare la morte. Tuttavia perchè inseguirla? << Io mi guardo tutti i giorni allo specchio! A quattordici anni ero diversissima! >> Circa, forse non aveva tutto quel seno in effetti, però il faccino sembra quasi identico, stupido sangue nero. Poi però i modi infantili hanno la meglio, così da dare al moro un punto in più a suo favore: << No faccio così solamente con chi mi offende! O mi prende in giro! >> Insomma, in qualche modo si è ritenuta maltrattata dall'altro e ha dovuto difendersi alla bene e meglio, questo ovviamente è avvenuto solo nella testolina rossa. Quando l'altro ribatte che a lui piace così com'è lo sguardo si fa dubbioso: << Capisco che siete innamorati, ma non ti pare di essere un po' troppo fissato con sta storia del piacere così com'è? Lo dici per convincere chi esattamente? >> Ma saranno affari suoi no? << Io non ho mai detto che non vada bene così magra. Ho solo detto che sembra più fragile così e quindi deve prestare attenzione.>> Che è tutta questa fissa sull'aspetto fisico? Sembra che sia lui quello che si aspetta di essere giudicato quando in realtà lo sta facendo fin dall'inizio con la Kokketsu. << Abbandonarla? Ha bisogno? Kore non è mica un cane! E non si resta amici degli altri perchè questi ne hanno bisogno o perchè io ne ho bisogno. Se così fosse non sarebbe un'amicizia ma un rapporto di convenienza. >> Alza il nasino all'aria come se volesse darsi un tono, mostrando tutta la sua veneranda età di diciassette anni. << Tra i due quello più piccolo sembri tu sai? >> Che parli di esperienza di vita? O solo di concetti che gli frullano nel capo. Lei ormai si è abituata a stare con gente più grande, e con gente più sveglia, sta imparando da loro. << Si. Disegno da quando sono piccola, mi è sempre piaciuto. A mia madre un po' meno quando lo facevo sui muri... >> Ridacchia tra sè e sè al pensiero di Yuki disperata a lavare le pareti per poi tornare con quegli occhi blu sul ragazzo dal volto sfigurato. << Vuoi aiutarmi a capire dove nascondere Kore nel disegno? >> Chissà se lui può capire quello che intende l'altra e se soprattutto voglia dare il suo punto di vista. [Chakra ON]

21:26 Akainu:
 Il tono lapidario mette una sentenza su quell'argomento, definitiva ed impossibile da ribattere <Mi dispiace> solo quelle parole emergono dalla voce del genin, null'altro osa dire avendo compreso l'andazzo della conversazione. La bambina che è in lei si risveglia di tanto in tanto, mostra l'infantilità infinita della Kokketsu <Se lo dici tu> cessa anche di ribattere a quell'argomento, non più interessato a proseguirlo. Inspira ed espira portando le verdi iridi alla volta della ragazza osservandone le fattezze, scrutandone il visino, dolce e carino, questo è un fatto indiscutibile <Io non ho fatto nessuna delle due cose, perciò a cosa è dovuto?> evidentemente le parole pronunciate sono state percepite come un'offesa ed è interessante capire come rimediare, come fare e non fare per sistemare le cose. Serrate sono le labbra nell'ascoltarla, corruccia la fronte udendo ogni singola sillaba trovando in quel discorso una falla <Nessuno, chi dovrei convincere? Ma poi chi sei tu per dire una cosa del genere? Se le vuoi fare cambiamenti, di qualsiasi genere, devono provenire da lei, o sbaglio? Se tu avessi un ragazzo e ti dicessi che hai il petto troppo grosso> indicandolo palesemente <E devi cambiarlo, cosa faresti?> si prende una breve una pausa <Oppure preferiresti uno a cui piaci così come sei e che ti appoggia?> borbottando irrequieto quanto infastidito, distogliendo lo sguardo per una minima sensazione di rabbia. Comincia a comprendere un altro lato di quella relazione, ovvero l'odio verso chi parla di Kore in maniera fuori posto <Mai voluto insinuare questo. Lei ti considera un'amica, se tu non lo sei per lei, allora rendilo noto e non darle motivo di credere altro> protettivo nei confronti della Sabaku, forse fin troppo. Ella è l'unica persona nella sua vita, deve far di tutto per proteggerla da possibili ed ulteriori traumi. <Non lo sembro, lo sono. Ha 5 anni più di me> arrossendo nel dirlo. Ha il gusto per le cougar milf il ragazzo, non ricerca le più piccole bensì le più grandi ma sappiamo come si sia trattato di una pura coincidenza tutto quanto. L'ascolta non interrompendola, lasciandola proseguire in quel piccolo racconto sulla sua gioventù <Mi spiace, non ho il senso dell'arte. Io...sono negato in questo, scusa> sospirando, butta via l'aria dal corpo e dai polmoni <L'unica cosa per cui ho una parvenza di talento sono le armi e neanche tutte> molte di esse non sa come si impugnano, per ora.

21:46 Shizuka:
  [Riva] Finalmente è riuscita a liberare Kimi dalle attenzioni altrui, anche se ha dovuto raccontare fin troppo di quanto avvenuto. Però una volta zittito certamente non ricomincerai lei il discorso. << Veramente continui a darmi della bambina quando sei a malapena più grande di me! Non è molto carina come cosa sai? >> Insomma, non le piace essere etichettata come bimba se non dal suo ragazzo in maniera affettuosa. Però a quanto pare i due sembrano fatti apposta per battibeccare, lei esprime dei concetti e lui li rivede in chiave personale. << Potresti smetterla di mettermi in bocca parole che non ho mai detto? Chi ha mai detto che voglio cambiare Kore? Le ho solo detto di prestare attenzione perchè con quel corpicino è facile farsi male. E io ci lavoro come medico, meno pazienti ho meglio è! >> Il tono è seccato in parte, non riesce proprio a capire perchè lui sia ossessionato dalll'aspetto fisico. L'uchiha però fa un passo falso allucinante, le braccia della Kokketsu si incrociano davanti al seno, come per nasconderlo alla vista altrui mentre un faccino arrabbiato le si dipinge addosso: << Punto primo non guardarmi le tette! Punto secondo se al mio ragazzo non piacessi non starei con lui. Penso sia la base di ogni relazione piacersi. >> Ma che cavolo di discorsi fa quel tipo? sembra che voglia a tutti i costi impedire agli altri di avvicinarsi al suo tesoro sabbioso. << Tu ti definiresti amico di qualcuno dopo che vi siete incontrati per caso un paio di volte e avete fatto un'uscita assieme? Mi sembra abbastanza superficiale come amicizia non trovi? Di solito la gente si conosce, chiacchiera, e fa amicizia con il tempo. >> Che fretta c'è di dare una definizione a quel rapporto? << Se lei mi considera amica è perchè evidentemente ha visto qualcosa che la convince. Io ho visto una ragazza magrolina, una paziente e una matta per un Uchiha. Non mi dispiace la sua compagnia ma se permetti, prima di annoverarla fra le persone più importanti della mia vita vorrei metterci qualche altro giorno. >> Come se dovesse decidere lui quanto tempo le serve per comprendere quanto si possa fidare o meno della bionda. Ma guarda un poco quante pretese. << Parlavo di noi due, non di voi due. Sei un po' troppo fissato eh? >> Lo prende in giro, si vede che la testa va sempre e solamente su di lei, chissà se pure per lei era accaduta la stessa cosa all'inizio della storia con Kan. << Non ti sto chiedendo di disegnare. Non serve che tu sia un artista per aiutarmi. Conosci Kore, per quello dovresti sapere dove si nasconderebbe. >> Si alzerebbe, tornando in piedi e scrollandosi di dosso un poco di sabbia. << Io le armi non so usarle. Ma posso crearmele da sola, quindi faccio affidamente su altri metodi. >> Cercherebbe di muovere qualche passo verso il suo zainetto abbandonato e il disegno. << Allora vieni o no? >> Se lui non la seguisse lo inciterebbe a farlo, quasi fino allo sfinimento. [Chakra ON]

22:09 Akainu:
 <Se lo faccio è perchè tu me ne dai motivo, non trovi?> semplice, facile da comprendere, una logica di ferro impossibile da infrangere. Non le da della bambina per offenderla, bensì per via delle movenze e del modo di pronunciare determinate frasi. Shizuka da la prova di come sia difficile a primo impatto andare d'accordo, difatti si ritrovano a battibeccare, discutere e la cosa, stranamente, oltre a farlo arrabbiare, l'emoziona persino; in vita sua non ha mai litigato con nessuno, non per questioni diverse dal suo aspetto. Anche questa si sta rivelando una situazione del tutto nuova, inaspettata, quasi bella, ennesimo segno di come sia un vivo, un vero essere umano <Allora ti esprimi non male, peggio se non è quello che intendi> borbottando ancora ed ancora ma poi commette un'errore facendo riferimento al di lei petto, decisamente sostanzioso, certamente non passa inosservato seppur non provi nulla nel guardarlo. Il punto è che lei si arrabbia, una rabbia decisamente evidente per chiunque abbia una minima cognizione <Non te le guardo ma non passano inosservate> specificando, togliendosi ogni singola colpa <Perciò hai un ragazzo, deve avere tanta pazienza> frecciatina? Forse si ma a cosa si riferisca, non è dato saperlo, potrebbe riferirsi a tutto ed a niente parlando giusto per parlare. Umetta quel po' che gli resta delle labbra con un veloce moto della lingua, le assaggia, le rende morbide, meno graffianti <Vuoi una risposta onesta Shizuka Kokketsu? Non lo so e non ne ho la minima idea> confessa mantenendo lo sguardo distolto, il vociare diminuire, il tono stesso diviene quasi un sussurro e tutto quel che viene dopo passa in secondo piano <Non ho amici, non ne ho mai avuti. Nessuno si è mai avvicinato a me per più di qualche secondo> non sa esattamente come rapportarsi in quei casi ne come sia avere degli amici. Forse questa è una giustificazione? No, non lo è, solo una mera spiegazione di cosa vorrebbe. Kore è sola tanto quanto lui ma se lei può avere un destino migliore, allora meglio afferrarlo. Borbotta ancora, stizzito <Tu non sei fissata con il tuo ragazzo?> sentendosi preso in giro, arrossendo copiosamente con le gote oramai simili al viola delle ustioni, il viso diviene un tutt'uno. Infine si ritrova nuovamente ad ascoltare di quel disegno, dove Kore potrebbe nascondersi <Dietro un albero, lei si nasconderebbe dietro un albero> almeno questo è quanto accaduto a lui tempo addietro. Lentamente si solleva da terra, in piedi superando la Kokketsu di diversi centimetri, annuisce iniziando a seguirla; si guarda intorno, guardingo, attento che nessuno li veda o li segua.

22:27 Shizuka:
  [Riva] Alza gli occhi al cielo alla risposta altrui, come se di nuovo non afferrasse il fatto che sia lui ad essere in torto. << Forse non sono io ad esprimermi male ma tu che non sei abituato ad ascoltare gli altri! >> Molto probabile, considerato il grado di solitudine in cui pare versare l'altro, o nel quale si è autorecluso, è ancora da chiarire questo concetto. << Hai appena ammesso di averle guardate! >> Ha detto che non passano inosservate, quindi si è fregato da solo. << Non sai quanta ne ho dovuta avere io con lui all'inizio! E poi lui sa come non farmi innervosire ora. >> Con quella parolina finale che chiarisce indirettamente molte cose per un orecchio attento. In effetti stanno bisticciando un po' come ha fatto con il Sumi all'inizio, forse dovrebbe rilassarsi un pochino e cercare di vedere il tutto da un'altra prospettiva. << Perchè non ne hai mai avuti? Sei così antipatico come tipo? O ti sei trasferito qui da poco? Problemi con il raggiungere Kagegakure dopo la guerra? >> Le domande si susseguono, alla ricerca di informazioni che l'aiutino a comprendere le motivazioni che lo spingono a nascondersi e interagire poco con l'universo. Per una volta nella vita non è lei ad arrossire ma l'altro, che borbotta malamente qualcosa riguardo al fidanzato di lei. << Dipende da cosa intendi per fissata. Siamo molto legati, ma forse ora non la definirei una fissa, e forse nemmeno all'inizio. Solo il naturale svolgersi degli eventi. Siamo come una sola entità. >> Insomma sembra qualcosa di più profondo che una fissazione, questo almeno nella mente della rossa, che potrebbe essere inevitabilmente di parte. Però conosce il legame che ha con l'altro ed è unico. Ora che lei ha deciso di spostarsi lui la segue, inaspettatamente, forse attirato dalla storia del disegno, potendo così in parte ammirare il tatuaggio a forma di farfalla che la Kokketsu ha sulla schiena. << Ma qui non ci sono alberi e pensavo a qualcosa di più esoterico. Ora ti faccio vedere. >> Una volta tornati in zona scarpe e zainetto, andrebbe a prendere in mano quel disegno, sul quale a matita sono riprodotti in maniera iniziale quella riva, quella sabbia, quel cielo, che si palesa davanti a loro. << Di solito disegno quello che vedo, rappresento le persone che mi piacciono. Io pensavo di metterla al centro del foglio, accanto alla riva, la sua giara dietro la schiena e lei che in realtà si nasconde dietro di questa. Facendo sbucare solo una coda e una testolina con le orecchie da volpe delle sabbie. >> Come quell'animale che la Sabaku aveva creato durante il loro primo incontro. [Chakra ON]

22:43 Akainu:
 E' vero? Probabilmente si, non è abituato ad ascoltare gli altri e le parole giungono solo ed esclusivamente come lui intende recepirle, in maniera negativa ovviamente, senza mai pensare, un solo secondo, all'ipotesi di poter essere in torto e che l'altro non abbia cattive intenzioni dopotutto. Solleva gli occhi al cielo, sbuffa per la prima volta <Se è per questo ti ho guardata tutta, cosa normale quando qualcuno ti si avvicina> non gliela da vinta, non vuole ammettere di star perdendo malamente quella discussione con una ragazzina più piccola e più bambinesca <Da quanto state insieme?> chiedendo, ora, con una certa curiosità nella voce. Da come parla è palese il non essere recente quella relazione, probabilmente ha più di qualche mese alle spalle, forse anche anni seppur sia strano data l'età estremamente giovane di lei. Deglutisce, inghiotte un boccone amaro a quella sequela di domande <Una risposta ce l'hai davanti> il suo aspetto <Il resto, è complicato> non entrando in particolari dettagli del suo passato, tenendo i segreti per se. L'ha conosciuta oggi, non è il caso di rivelare tratti fondamentali della sua persona alla prima che passa, anche se conoscente di Kore; tali informazioni possono essere utilizzate contro di lui, perchè rischiare uno scenario del genere quando può benissimo evitarlo dirigendosi altrove? Interessato alle vicende personali di lei, dovuto al non avere mai avuto una relazione e tale curiosità è volta solamente ad imparare come comportarsi, fare costantemente bella figura con la Sabaku <In qualche modo devi esserti fissata con lui o non ti saresti mai avvicinata, no? Insomma, quella cosa che ti ha portato a stargli vicino, a volerlo vicino> parla di lei ma in realtà fa mente locale a quanto accaduto a se stesso. Ancora adesso non trova spiegazioni ne si capacità di come la mente di Kore possa vederlo diversamente da ciò che è. Cammina alle spalle di lei accettando di vederne il disegno ma l'occhio ricade sul tatuaggio sulla schiena, una farfalla, l'ennesima di quella sera <Devono piacerti proprio tanto le farfalle> mera osservazione dell'ovvio, un dettaglio, però, da non buttare via ma da conservare. L'ascolta silente, la sua idea, il modo in cui ha intenzione di rappresentare la genin risulta quanto mai adatto all'occasione, quasi perfetto <Si, sarebbe decisamente da lei. Magari fai sbucare da sopra la giara metà del suo viso con gli occhi che spiano nei dintorni> breve pausa esibendo un lieve sorriso <E' fatta così. E' un'essere curioso> di parte, decisamente di parte.

23:00 Shizuka:
  [Riva] << Quando qualcuno ti si avvicina senza cappotto vorrai dire! >> Frecciatina mandata al mittente, in fondo è lui quello stra coperto, però per lo meno toglie quelle braccia da davanti al seno, cosa che per lo meno aiuta anonattirare l'attenzione proprio lì. << Non lo so sai? Ti risponderei da sempre se dovessi farlo di getto. In realtà ci stiamo avvicinando all'anno, anche se manca ancora qualche mese. Mi sembra di aver affrontato l'impossibile fino ad ora. >> Sembra veramente accaduto di tutto nel frattempo, quasi da dimenticare lo scorrere del tempo. Lei non ha problemi a rispondere, innocente, non immagina che quelle cose possano essere usate contro di lei, in fondo, non ha mai celato la sua relazione con il Sumi. Lui invece risponde malamente, senza darsi alle confidenze, così che la difficoltà nel comprendersi l'un l'altra aumenti: << Quindi sei davvero tanto antipatico eh? >> Si la dottoressina non ha capito che si riferisce all'aspetto, in fondo ai suoi occhi è solo un ragazzo che non aveva un ninja medico a portata. Tuttavia nonostante non conceda risposte continua a domandare, focalizzandosi su Kan nella fattispecie. << Mi sono avvicinata a lui perchè sembrava un noioso bambino petulante e superficiale che nascondeva qualcosa. Perchè portava una maschera e a me non piacciono le maschere. Ho voluto a tutti i costi guardarci dietro. >> Ecco insomma, solo complimenti per il Sumi, che a questo punto potrebbe sentire le orecchie fischiare. All'affermazione riguardo a quei delicati esserini si gira appena verso di lui, mostrandogli un sorriso enorme e coinvolgente: << Io sono una farfalla! Ho aperto le mie ali per diventare qualcosa di bellissimo e libero. E volare dove più desidero. >> Metafora di quello che ha scelto di diventare, una trasformazione in corso da un po' e che dovrebbe portarla a diventare la farfalla di quel clan dal sangue nero. Però fortunatamente l'attenzione torna al disegno, alla risoluzione di esso. Spiega il proprio progetto e finalmente l'Uchiha sembra dare informazioni utili, che vengono accolte con un sorriso sincero: << Vedi! Intendevo questo, non serve saper disegnare per conoscere qualcuno. D'accordo, le farò girare il viso verso chi guarda il disegno, così che sembri che stia fissando l'osservatore. >> Sembra soddisfatta della dritta, per lo meno ora sa come mettere in modo il tutto. [Chakra ON]

23:21 Akainu:
 La fulmina, le iridi la squadrano attentamente quando la frecciatina giunge alle orecchie del genin non dandole la risposta che merita. Ha i suoi motivi per nascondersi, sono anche abbastanza evidenti eppure ella non li vede, non sembra notare ciò che per altri è disturbante, fastidioso e disgustoso allo stesso tempo. La risposta lo spiazza, non per l'anno in se quanto per l'indecisione, da sempre è ciò che verrebbe da dirle di getto, segno di un legame talmente saldo da surclassare il passare del tempo ed è li a giungere l'invidia; una vita normale, una vita spesa come si deve e non come rifugiato nell'oscurità del mondo. Ha smesso di parlare, tace assimilando tutto quanto, notando le infinite mancanze nella di lui vita; si limita a chinare il capo al basso. Con Kore può avere anche lui un simile risvolto? Un futuro tanto roseo? Non ne ha idea, tutto è possibile così come tutto può andare in malora da un giorno all'altro. Fortuna vuole che Shizuka abbia un cervellino pari ad una noce non riuscendo a comprendere il dire del genin, tanto basta a distoglierlo dai suoi pensieri. Di nuovo gli occhi son portati al cielo <Se scherzi, non è divertente> si insomma, nuovamente non lo vede ma come è possibile? Ha dei paraocchi peggio di un cavallo per non vederlo in faccia, per non capire come le ustioni siano un danno che va ben oltre, in grado di impattare a livello psicologico in una maniera devastante; esse sono la fonte principale del suo disagio verso il mondo intero ma può darsi che sia anche colpa sua, non parlare, non confessarsi porta a dei malintesi <Guardarci dietro...> mugugna in un sussurro, un po' come il guardare oltre, forse è divenuta una sua abitudine farlo, talmente tanto da non risultare più superficiale. Lento il cambio di pensiero nei confronti di Shizuka, probabilmente comincia a vedere un pizzico di quanto abbia visto il suo ragazzo, di come ella sia speciale sotto certi aspetti e non solo una piccola bisbetica ragazzina. Il commento sulla farfalla non passa inosservato ottenendo una risposta assai strana ed inconsueta <Oh> una metafora facile da comprendere ma da dove sia nata resta un mistero. Un segno di cambiamento rappresenta, questo è indubbio. Soddisfatto a sua volta della piega presa del disegno porta le iridi alla volta della luna, si sta facendo decisamente tardi e la sveglia la mattina è presto <Io comunque devo tornare a casa, domattina ho del lavoro da fare> il cappuccio viene riportato sul capo il quale è chinato sulla sabbia <Uhm...ciao, Shizuka Kokketsu e...buona fortuna con il tuo lui> palese come non sappia cosa dire ne come salutare un'altra persona. Ci prova, in maniera impacciata ma ci prova prima di allontanarsi dalla zona lasciandola da sola, dirigendosi verso il distretto di Oto. [END]

09:50 Shizuka:
  [Riva] Lui pare restare silenzioso mentre la rossa parla della propria relazione, non risponde nemmeno alla frecciatina sul cappotto, però commenta nuovamente a quella provocazione riguardo all'essere antipatico. E' li che la piccoletta si gira per qualche secondo, lo sguardo serio, senza desiderio alcuno di deriderlo: << Tu credi davvero che non abbia visto di peggio lavorando in un ospedale? Dovresti cambiare punto di vista secondo me. Quelle cicatrici che hai sul corpo, sono il simbolo di come tu abbia lottato per vivere e abbia vinto. Io non le nasconderei, sono la prova di quanto sei forte. >> Gli rifila le spalle nuovamente, come se quanto detto non abbia un valore assolutamente immenso e destabilizzante, un punto di vista alternativo, quello di un medico che punta sempre e comunque alla sopravvivenza del paziente, la cosa più importante di tutte. Lo lasci rimuginare su tutto, su quelle parole, sul fatto che si è interessata al Sumi solo perchè lui faceva finta di essere qualcun altro. Rimane stupito dall'uscita riguardo alla farfalla ma non commenta oltre, non fa domande e non riceverà altre notizie in merito. Questo perchè l'attenzione è catalizzata sul disegno. Trovano insieme un buon modo di rappresentare la fennec e una volta raggiunto l'obbiettivo l'Uchiha si congeda. << Shizuka va benissimo. Se chiami tutti per nome e cognome col cavolo che riuscirai a farti degli amici! >> Lo saluterebbe con un gesto della mano e un occhiolino, niente commenti relativi al proprio ragazzo, per il quale sa benissimo che non necessita di fortuna. Ora forse capisce perchè Kore si è presa tanto a cuore quel tipo martoriato, evidentemente ha l'istinto della crocerossina, nonostante abbia rifiutato il lavoro in ospedale. Resterà lì sulla sabbia ancora un poco per terminare almeno la bozza del disegno che ora è più chiara, grazie all'aiuto del fidanzato della Sabaku [Chakra][//END]

Shizuka incontra Akainu per caso, iniziano a parlare, lei l'asfalta come un treno portando a rimuginare su tutte quelle parole.