Emergenze Femminili
Free
Giocata del 04/07/2022 dalle 09:42 alle 13:57 nella chat "Bazaar"
09:42
Utente anonimo:
[Limitare Bazar] si trova esattamente nel punto indicato a Shizuka per messaggio, sotto il sole cocente e nella comfort zone del suo villaggio dove tutti hanno riverenza dei Sabaku rimasti ha comunque attinto alla sua innata, prima risvegliando il chackra e componendo quel simbolo necessario, nell'attesa, con una sola mano e solo dopo attingendo a quella stessa energia per condurla verso la Sunodeki, la giara è difatti contro la propria schiena ossuta, ill tappo in sughero lievemente poggiato come se stesse rabboccando ma il materiale trasparente rende palese la sua agitazione, granelli di sabbia fanno su e giù dalle due parti di quella clessidra gargantuesca, separati alla vista dalla fascia smeraldo che circonda i fianchi morbidi della sua amata e la lega ai propri in altri due giri intrecciati prima di risalire alla spalla destra, dove il peso si calibra ed appoggia mostrandosi alla Sabaku ben più leggera di quanto non appaia ad occhio nudo. Indossa pantaloni larghi, con sè un tonico curativo ed uno di rinnovo del chackra nel tascone sinistro, al destro il suo Kunai mentre il mattone con cui ha composto il messaggio, un telefono prepagato da spacciatore, lo tiene in mano acuendo i sensi e la vista intorno a sè. Sta aspettando qualcuno, lo si vede, i corti capelli platino sono un cespuglio scarmigliato intorno al visino pallido mentre gli occhi dalle note sabbiose e contornati di nero all'interno delle palpebre per discendenza delle volpi frugano intorno a sè con fare nervoso e sovreccitato. Il busto è coperto da una canotta color sabbia, maschile e senza maniche {CHK ON 29 - Innata Attiva-Controllo della sabbia I} [Limitare del Bazaar] Il bazaar, un luogo che non frequenta spesso e che sotto il sole cocente può risutare mortale per la di lei insofferenza al caldo. Per questo i capelli, che stanno diventando sempre più lunghi, vengono trattenuti in uno chignon, i fiocchetti che ricordano una farfalla uno per lato di quella composizione, così che i ciuffi lunghi delle antenne le giungano appena sopra le spalle. Due orecchini per lobo a forma di lepidottero, di colore oro e blu, un anellino in cima all'orecchio sinistro, di color oro anch'esso. Occhi truccati con un filo di eyeliner e del mascara, nulla di più, probabilmente si scioglierebbe a causa delle temperature! Quest'oggi indossa una magliettina candida, chiusa con scollo a 'V' frontalmente ma che lascia la schiena completamente scoperta, così che l'immenso tatuaggio a forma di farfalla che le ricopre quella parte del corpo sia ben visibile. Shorts neri, strappati in più punti, scarpe nere alte da ginnastica, collana con il pendente a farfalla oro e blu e zainetto nero. All'interno di quest'ultimo si trovano le svariate paia di chiavi che possiede, il portafogli e le cuffie blu gigantesche che era solita indossare fino a qualche tempo fa. Mentre si avvicina alla zona dell'incontro, stabilito tramite un sms, si potrà anche notare che nella mano destra trattiene un ombrellino di colore rosso, utilizzato esclusivamente per proteggere quella testolina dal sole troppo alto. La farfalla rosso sangue che la segue sempre, si trova ben appoggiata a una delle astine dell'ombrello anch'essa tutta intenta a ripararsi dal sole. Gli occhietti blu si guardano intorno incuriositi dal nuovo ambiente, anche se la testolina sembre preoccupata da quel messaggio ricevuto, tanto che non appena scorge la Sabaku andrebbe ad issare la manina libera, in segno di saluto: << Ciao Kore! >> Alza anche la voce, per farsi sentire per poi approcciare l'altra. [Chakra ON]10:08
Utente anonimo:
[Limitare Bazar] Non è nella prospettiva per poter vedere la schiena da galeotto Kawaii di Shizuka, anche se probabilmente non ne farebbe la benchè minima menzione sicuramente vi getterebbe più di uno sguardo, fortuna vuole che però la rossa le arrivi di fronte, con i suoi orecchini, i fermaglini, il richiamo a farfalle varie, il trucco e tutto quello che lei non ha probabilmente. Il biondo essere piuttosto mascolino se non per i tratti delicati e fanciulleschi è imperturbabile, tesamente immobile, come una statua non fosse che a tradirla c'è la Sunodeki la cui sabbia visibile oltre la spalla quando affiora al tappo, si agita sempre più in movimenti a frusta scattosa mentre lo sguardo segue l'avvicinarsi della Kokketsu. A differenza dell'altra non ha alcun ombrello eppure la pelle rimane sempre pallida, il sangue Sabaku è sangue dei desertici, vive per il sole e non viceversa. <Ciao Shizuka...>Quasi balbetta quel saluto quando l'altra è abbastanza vicina da sentirla in risposta. <Ho conosciuto il tuo ragazzo, per caso, potrei avergli fatto un dito medio di sabbia, qualora te lo raccontasse.> Convenevoli? Fatti. Nella spunta mentale delle cose da fare evidentemente per la Sabaku quella era la prima ma non arriva a spiegare nè il luogo nè la necessità. <Il tuo ombrello è perfetto. Devi camminarmi davanti, così nessuno mi toccherà> Soprattutto ora che ha la sua Sunodeki non sono pochi gli sguardi che attira, ed a quanto pare lo schifo per il contatto estraneo che ha comportato un primo drammatico incontro con Akainu sembra essere cagione di una richiesta di aiuto tanto accorata da far pensare ad una vera emergenza. <Dobbiamo fare compere.> Commenta abbassando il megafono che ha per cellulare e ficcandolo in tasca insieme ad entrambe le mani mentre lo sguardo si abbassa. <Come fanno le amiche femmine.> Non pare ne abbia ma sa come funziona, solo che magari avrebbe dovuto, diciamo magari, limitarsi ad un -andiamo a fare shopping?-{CHK 29-Controllo della Sabbia I} [Limitare del Bazaar] Il saluto viene ricambiato, sembrano una coppia stranamente male assortita, lei tutta agghindata e l'altra molto più spoglia e semplice. La prima cosa che le viene notificata è l'incontro con il proprio ragazzo, che a quanto pare non è stato indolore. Scoppia a ridere in maniera automatica la rossa, divertita dalla situazione del dito medio: << Beh sicuramente hai fatto bene! Di solito si comporta da stronzo con la gente. >> Lo conosce, riesce quasi a immaginarsi quell'atteggiamento da bellissimo perfettino che adotta quasi sempre la prima volta che interagisce con uno sconosciuto. Evidentemente ha deciso di tirare un po' troppo la corda con qualcuno che non ha problemi a dire la sua. Poi l'argomento verte direttamente sull'emergenza a quanto pare, o meglio sul fatto che il suo compito sia quello della bodyguard. La testolina rossa va a pensae che per quel ruolo forse sarebbe stata meglio Hime, ma meglio non fare amicizia con entrambe le sue personalità con quella biondina. << D'accordo.. allungano spesso le mani qui? >> Come se il problema fossero i guardoni o i maniaci, mentre in realtà è solo la Sabaku a non essere una fan del contatto fisico, anche randomico come in un bazaar affollato. E' però il motivo per cui si trovano lì che fa sgranare i grandi occhi blu: << Compere? >> Poi arriva quell'aggiunta, quella specifica sullo shopping praticamente. Le iridi diventano quasi più grandi, felicissime di quella proposta tanto da farle fare un saltello sul posto. L'ultima volta era andata con Akaya o con sua madre, sarebbe stata sicuramente una giornata divertente! << E cosa dobbiamo comprare? Serve qualcosa in particolare o stiamo solo curiosando? >> chissà se fosse riuscita a trovare qualcosa di carino, solitamente le compere le ha sempre fatte nel grande centro commerciale al centro del villaggio. << Dimmi dove devo andare e ti faccio strada! >> Un sorriso immenso ormai le si è stampato sul visino, decisamente quella più esaltata delle due al momento sembra lei. [Chakra ON]10:30
Utente anonimo:
[Limitare Bazar] Da dove cominciare? Intanto avrebbe potuto chiedere perpiacere ti va di accompagnarmi, ma a parte quello l'atteggiamento incassato della Sabaku sembra realmente a disagio, a rabbonirlo qualche momento portando gli occhi nuovamente sulla figura altrui sono le parole su Kan. <Non è stato sgradevole...Era solo divertente> Specifica sul dito medio, come se fosse importante ribadire che Kan non le ha fatto oggettivamente nulla, ma la conversazione a quanto pare era interessante così. Alla questione delle mani allungate le spalle si scuotono in un brivido. <No, ma che confusione...E fa schifo quando sfiorano.> Fa schifo a lei, sia mai le arrivi la spallata di una vecchia o peggio di un uomo, peraltro quelli lì al Bazar hanno per la maggiorparte il capo coperto da turbanti e sono palesemente gente dei deserti, noterebbero la giara come se avesse un faro luminoso sulla schiena, peggio ancora:potrebbero cercare di salutarla e parlarci solo perchè Sabaku -eh si, il suo clan se la tira un po' ed a quanto pare questo ne accresce la visibilità all'esterno-. Spalanca qualche momento le palpebre quando vede l'altra colta dall'euforia dello shopping e agita le labbra, boccheggia per qualche momento. <Sì> Risponde inizialmente sul qualcosa in particolare. <Devo farti un regalo, per ringraziarti. E poi sì.> Madonna che giro largo e teso, mentre la sabbia le vortica intorno al collo sembra stia provando a soffocarsi da sola tornando ad abbassare lo sguardo. <Appuntamento, domani. Pic-nic. Non ho nè i due bento per portare il cibo, nè una maglietta che sia...> Allarga le braccia mostrando la casacca maschile, -comoda eh?- sula quale san Giuseppe è passato con una pialla due volte all'altezza dei seni. <Cos'altro può servire?> Chiede, evidentemente avendo pensato solo a maglietta e vassoi da pranzo.{CHK 29-Controllo della Sabbia I} [Limitare del Bazaar] Strano ma vro il Sumi pare non essere stato pungente come suo solito, incredibile come la presenza della Kokketsu lo abbia modificato in maniera tanto radicale. << Meglio così allora. Almeno sai che non sono una fan del bello ma stronzo! >> Insomma niente peli sulla lingua eh? Quanti complimenti per il bianco che probabilmente al momento sentirà le orecchie fischiare. Fortunatamente il problema non è sui maniaci ma sul fatto che a lei il contatto proprio infastidisca, cosa che invece non da problemi alla Kokketsu, sempre che sia casuale e non intenzionale, poi alla peggio ha il Chakra che scorre lentamente nel suo corpo, ci vuole poco a ferirsi e spaventare l'intera zona solo con la propria innata. << Allora cacceremo le persone troppo appiccicose! >> Insomma è deciso, le farà da guardia del corpo andando alla ricerca di quello che le serve che a quanto pare è un regalo per la nanerottola. << Ti ho già detto che non devi ringraziarmi! E' il mio lavoro curare la gente, sono contenta che tu stia bene ora, questo basta e avanza! >> Sarà quello il motivo per cui la Sabaku vuole ringraziarla? E' l'unica motivazione che la chunin possa trovare al moemento. Ma poi ecco comparire un'altra ragione, molto più intrigante per quella giornata di shopping. Più la volpina spiega più gli occhi dell'altra si illuminano di determinazione e curiosità, senza però lasciarsi andare in commenti troppo diretti, avendo capito che l'altra li avrebbe rifuggiti in qualche modo. << Pic-nic dove? Perchè il posto fa la differenza! >> Nel frattempo senza ulteriori indugi andrebbe a sorpassarla, cercando di inoltrarsi fra quelle bancarelle, disposte una accanto all'altra. Di tanto in tanto si volterebbe a guardare l'altra per continuare il discorso: << Allora per i bento penso sia semplice, però magari ti servirà anche un cestino carino dove riporli, sempre che tu non voglia usare un qualsiasi sacchetto. Poi a seconda del posto dove andrai potrebbe servire una specie di grande tovaglia da usare come appoggio? Per non sporcarvi i vestiti! >> Insomma, come se quello fosse un problema prioritario no? Probabilmente l'altra è sempre ricoperta di sabbia o quasi. << Per la maglietta vuoi restare sul tuo stile o vuoi qualcosa di diverso? Colore? >> Tutta questa chiacchierata viene effettuata mentre teoricamente si spostano nel mercato, con la kokketsu che cammina innanzi alla Sabaku e che si gira di tanto in tanto per farsi sentire meglio e captare informazioni. [Chakra ON]10:52
Utente anonimo:
[Limitare Bazar] Annuisce con convinzione quando Shizuka accetta il gravoso incarico di guardia. Effettivamente un sangue nero come guardia è un'arma non indifferente, Terrie e Maggie alla conquista del mondo e dello spazio fisico adesso non hanno che da iniziare a muoversi. Dalla sua più che evidente Sunodeki la sabbia che continua a salire verso l'alto come una clessidra al contrario, è spansa intorno al collo della Sabaku come uno stretto collare da cui la fennec stessa pare però trarre conforto. <Perfetto, possiamo iniziare la nostra ricerca.>Comunica muovendo le mani davanti al ventre, le mani impastano il simbolo della Capra seguito da quello del Bue, mentre gli occhi si chiudono lentamente assecondando l'energia della sabbia che inizia a distaccarsi dalla sua pelle, per condurre quei pochi granelli alla formazione di un occhio, a circa una spanna dal biondo capo scarmigliato. è solo una volta collegati i nervi ottici che torna a muoversi, la mano sinistra si appone contro l'occhio sinistro pressando la palpebra affinchè non si apra mentre pare prepararsi a quella vista dicotomica più volte allenata in quiei giorni. Fa sempre meno male ma la percezione delle distanze con il suo vero occhio è ancora compromessa e quando riapre il destro, stancamente, su Shizuka, lo fa allungando il braccio come se si preparasse a metterle una mano addosso a mò di cane guida per ciechi mentre l'occhio di sabbia risale verso l'alto iniziando a scandagliare tra le bancarelle quanto stanno cercando. <Niente rosso, niente verde, niente azzurro, niente bianco...> E va beh allora però vacci nuda sorella, la cerchia dei colori viene ristretta. <Niente scollature. Pensavo ad una maglietta aderente, a collo alto, senza maniche, viola o beige.> Orcokami se ci ha pensato a quanto pare. Ecco Shizuka la tua missione di livello SS. <Intendevo per ringraziarti oggi.> Specifica mentre l'occhio si aggira iniziando a cercare, ha così iniziato a replicare dai dettagli sul mercato mentre inizia a muovere i primi passi appresso alla Kokketsu, riabbassando il braccio ma lentamente nota il tatuaggio da Galeotta e come previsto, non lo commenta, non ancora. <Il picnic si terrà> Manco fosse una riunione. <In una zona appartata del bosco dei ciliegi. Probabilmente sì, servirà anche una tovaglia.> Borbotta quasi mugolando alle sue spalle come se l'imbarazzo la stesse per seppellire ma ora che la concentrazione della sua innata sta scandagliando teste e bancarelle l'espressione mantiene un vago distacco non esplicito a parole. <Non verrai a spiare vero?> Domanda solo dopo meditando sul posto, come se non fosse lei la spiona, è palese che da come riesce a camminare malgrado la lentezza quell'occhio lo stia allenando per terzi, quarti e quinti fini. <Un cestino...Sì, forse anche un cestino.> Di questo però non pare sedotta quanto ad un bel sacchetto biodegradabile dell'esselunga a quanto pare. {CHK 26-Controllo della Sabbia I - Occhio di Sabbia 2/4} [Interno del Bazaar] L'altra ci mette un poco a partire, a causa probabilmente della creazione di quel terzo occhio che dovrebbe aiutarla contro i Genjutsu tecnicamente. A una delle prime giravolte della Kokketsu non potrebbe non far caso a quella tecnica e al fatto che ora mantenga chiuso un solo occhio e non entrambi. << Stai migliorando vedo! Complimenti! >> Insomma le riconosce i progressi, rallentando al contempo l'andatura, per aiutarla a non stancarsi troppo per starle dietro mentre si sforza di osservare il mondo da un altro punto di vista. Insomma abbattiamo i colori a un minimo indispensabile, qualcosa di semplice, che non si discosti troppo dal classico sabbioso modo di essere, però almeno andiamo per qualcosa di aderente. << Con viola intendi viola scuro oppure un lilla? Perchè secondo me qualcosa sui toni più chiari ti starebbe meglio, non si discosta troppo dal colore della tua carnagione. >> Insomma non si lamenta che l'altra abbia escluso tanti colori, alla fine è la prima a sapere quanto sia difficile venire a patti con il proprio corpo e con i propri difetti, che questi siano reali o fittizzi. << Se andate al bosco dei ciliegi una tovaglia potrebbe essere comoda decisamente! Magari puntiamo su qualcosa di semplice niente di troppo lavorato. >> Insomma qualcosa che nuovamente non si discosti immensamente da quello che sembra essere la personalità della biondina di sabbia, che probabilmente sta già facendo uno sforzo immenso a girare per quel Bazaar alla ricerca di cose. Non troppo lontano da dove stanno passeggiando dovrebbero incrociare una bancarella che vende stoffe, dalle più colorate alle più semplici. << Qui secondo me possiamo trovare qualcosa! >> Il passo si ferma, mentre senza troppi problemi andrebbe alla ricerca di un colore che si adatti alla sabbia del deserto, un beige, un sabbia, un tortora, qualcosa comunque che non si discosti troppo dall'ambiente naturale della fennec. Poi mentre quella ricerca sembra aver prodotto i suoi frutti e la Kokketsu si volta mostrandole un tessuto di color sabbia che riporta quasi delle onde su di esso, arriva quella domanda che le fa sgranare gli occhi: << Perchè dovrei spiarti? Se vorrai raccontarmi com'è andato l'appuntamento me lo dirai tu no? >> Il tono è così terribilmente onesto e spiazzante che probabilmente l'altra si sarà levata ogni dubbio. Insomma a Shizuka non importa granchè di fare la pettegola, non che non le interessi il risultato, ma non le serve spiare per conoscerlo. << Che ne pensi di questa stoffa? >> La domanda che voleva porle resta li sospesa, in attesa di risposta mentre ancora l'idea del cestino viene vagliata. [Chakra ON]11:17
Utente anonimo:
[Limitare Bazar] La domanda della Kokketsu porta il capo biondo e scarmigliato a scuotersi un paio di volte, non sorride ma sembra un gesto di divertimento più che di scherno. <Scuro, ovviamente>Sulla carnagione potrebbe anche pensarci ma. <I colori molto scuri assorbono meglio il calore, quelli chiari li riflettono di più...Il lilla è una scala cromatica che non fa bene nè questo nè quello> Oh insomma, Shizuka, non ti hanno insegnato proprio niente alla scuola RGB delle giovani marmotte del deserto? Essù. <Va bene> Chioccia sulla tovaglia continuando a seguirla mentre l'occhio sbalza di bancarella in bancarella, quando rallentano a quella delle stoffe lascia che sia Shizuka a cercare per lei mentre il suo occhio fa il suo permettendole di stare immobile, e cercando altro in giro. Infatti presto viene proposto quel tessuto che somiglia ad un deserto ondoso ed in quiete dei venti. <Mi piace.> Non con euforia ma non pare mentire. <Metti che succede qualcosa, se dovessi scappare e ci fossi tu dietro un cespuglio sarebbe una buona scusa.> Ah quindi dovrebbe spiarli per fare un favore a lei, ma poi perchè dovrebbe scappare? Non lo specifica fissando il tappeto da pic-nic con il solo occhio aperto. <Lui potrebbe essere convinto che finirà meglio di quanto non sembri...Gli ho trovato dei giornaletti a casa, con l'occhio...>Non la prosegue la frase sul perchè si senta inquieta ma è chiaro come il sole, seppur non arrossisca, come è chiaro che quell'occhio sta facendo danni tremendi alle ossessioni stalker della fennec. <Credo di aver trovato una maglietta che può andare> In realtà quel che il terzo occhio sta guardando è molto diverso da quanto aveva chiesto, ma Shizuka non può ancora vederlo. <Prendiamo questa e spostiamoci.> Missione 1 di 4: accomplished. La mano libera si scosta a prendere i Ryu necessari dopo aver chiesto al mercante, solo che invece di passarli a lui cerca di passarli a Shizuka, della serie, toh, toccalo tu per dargli i soldi. {CHK 25-Controllo della Sabbia I - Occhio di Sabbia _ Mantenimento} [Bazar] <Scusa, in che senso un cesto di banane CENTOCINQUANTA Ryo e un mango OTTANTA?!> rimane esterefatto dal prezzo esorbitante che gli stanno sparando alla richiesta di un pò di frutta da portare a casa per fare il gelato nella nuova macchinetta che ha comprato, un idea molto utile per lui a cui piace cucinare e prendersi cura sopratutto della coinquilina e del gatto. Ecco, magari dovrebbe imparare a non dare il gelato a quel panzone di Poldo, dato che con tutto quel latte ha passato la notte a piangere e miagolare che aveva mal di pancia, per non parlare della lettiera riempita in balcone al risveglio, un vero disastro! <Io ti chiamo la finanza, altro che inflazione dovuta alla guerra> che poi quale guerra che stanno in pace con tutti, chi lo sa. Succede sempre così, ogni volta che non è in divisa lo provano a fregare ed è un attimo di distrazione che il progetto napoligakure torna sempre in voga e attuale. C'è anche da dire che non è esattamente presentabile e rispettabile: è sceso da casa, dato che condivide l'appartamento in uno dei grattacieli dell'oasi insieme a Saigo, con delle slippers arcobaleno, quelle che aveva fuori dato che il giorno addietro aveva indossato a un corteo per festeggiare una minoranza di persone di cui fa parte anche lui sicchè per Nobu un sedere è pur sempre un sedere. Camicia aperta di lino, bianca, nera e beige a righe verticali spesse e un paio di bermuda anch'essi neri larghi di cotone. I capelli argentei, perchè si è tinto, anche se si intravede un filo di ricrescita nera alle radici, sono scombinati e negli occhi azzurri come il ghiaccio si legge solo una cosa: sonno. Ormai a quelle temperature torride ci ha fatto l'abitudine dopo una vita a suna e poi nel rispettivo quartiere. Ha una pelle fatta apposta che gli consente di resistere e chi lo conosce, sa benissimo che se c'è qualcosa difficile da buttare giù, quella è Nobu. <Dai oh, contrattiamo, che significa che non puoi scendere di prezzo che più di così ci smeni. Se ti dovessi pagare con un rene ci risparmierei!> niente, sarà che non è esattamente presentabile in questa maniera o che non è particolarmente carismatico da appena sveglio, non riesce ad abbassare il prezzo, e, come ogni qualsiasi Karen che si rispetti, fa una sceneggiata e se ne va <Ah si? Vediamo allora se pure la tua concorrenza ha gli stessi prezzi o devo mandare qui la finanza a tutti a controllare le ricevute!> non è veramente arrabbiato anche perchè gli potrebbe tranquillamente lasciare una manata sul petto tale da mandarlo fuori dalle mura con un colpo solo, è stizzito e, girando i tacchi e con il rumore tipico delle ciabatte che sbattono sui talloni e la pianta del piede, ecco che si sposta di un altra bancarella, con la sabbia raccolta dalle ciabatte che gli arriva lungo tutti i polpacci [chk on] [Interno del Bazaar] Quando dice scuro il nasino della rossa si arriccia un poco, non per disgusto ma perchè in qualche modo sta cercando di immaginarsi quella maglietta addosso all'ossuta ragazza. << Ed è importante se stai sotto i ciliegi se assorbe o riflette? >> Domanda interessante, ma della quale immagina di avere già la risposta. Alla fine un poco per volta, dalle piccole informazioni che le vengono regalate gratuitamente sta imparando a identificare quella ragazza che è poco più grande di lei ma in fondo non sembra immensamente più matura. Alla fine quel tessuto che viene trovato inevitabilmente ricade nelle corde volpine, e allo shock della Kokketsu si frappone un'affermazione assurda. << E che mai dovrebbe succedere? Penso che tu sia in grado di annegarlo nella sabbia senza troppi complimenti no? >> Insomma, non sta difendendo lui che manco conosce, ma incita lei a farlo fuori qualora si rivelasse necessario. Poi sopraggiunge quel dettaglio, che non capisce appieno, ma forse lo sguardo altrui la aiuta a interpretare correttamente quel che la tormenta. << Kan si portava a letto una ballerina prima di stare con me. Mi è sempre e solo bastato dirgli di non toccarmi perchè lui si fermasse. >> Già, come quella volta al quartiere dello spettacolo. Insomma bene o male ha sempre rispettato il suo volere, senza forzarla in nulla, nemmeno il più piccolo contatto fisico. << Penso che saprà rispettare le tue decisioni se è davvero interessato a te. Altrimenti torniamo al piano di annegarlo con la sabbia! >> Le viene rivolto un sorriso decisamente complice, non conosce le potenzialità della bionda, ma quella sabbia sembra che riesca a manovrarla abbastanza bene, e come generatrice di costrutti non è male. Però a quanto pare mentre lei pensa a rassicurarla a modo suo, l'latra con il terzo occhio ha trovato la maglietta perfetta. << Fantastico! Allora andiamo a vedere quella! >> E' già pronta per partire in quarta quando si ritrova quella mano altrui puntata verso di se con i soldi. Non capisce inizialmente, ma allunga la mano libera per ricevere il malloppo e poi voltarsi al venditore e pagare per la stoffa. Lasciando però che i soldi cadano dall'alto nella mano dell'uomo che ringrazia educatamente. << Allora direzione? >> Non commenta quel gesto, lascia a lei intendere che forse potrebbe pagare facendo scivolare le monete dall'alto. Ancora non si avvede di Nobu che dovrebbe trovarsi nella zona della frutta e verdura, forse di passaggio per raggiungere i vestiti. [Chakra ON]11:47
Utente anonimo:
[Bazar] Arriccia le labbra scure all'obiezione, giusta, di Shizuka la bionda. <Magari non vorrei comprare una maglia per metterla una volta soltanto.> Aggrotta le sopracciglia palesemente confisa poi sulle parole seguenti, quando è chiaro l'altra abbia scambiato le proprie insicurezze per timore di stupro. <Ma no, Akainu non lo farebbe mai.> Soffia lasciandosi scappare quel nome, tesa come un violino è difficile definire se si sia accorta della cosa nell'accorata intenzione di difendere quantomeno la maniacalità dell'altro. <è che lui pensa che io abbia una grandissima esperienza, visto che è parecchio più piccolo di me...> E ovviamente si vergogna a dire che così non è, ma come non lo dice ad Akainu figurarsi se lo dice a Shizuka le cui nuove e rinnovate doti di amica sono quelle di dover capire tra le righe dei silenzi sforzati della fennec. L'idea di annegare qualcuno con la sabbia però sembra gettarlo un sorriso prima di prendere la busta con la mano libera solo DOPO che il mercante, pagato dalla rossa, l'ha appoggiato sulle altre sue cose. Inizia a far cenno sulla direzione ed a muoversi accollandosi alla spalla sinistra di Shizuka, così da evitare la gente anche grazie al suo ombrello parasole. L'eccentrica figura di Nobu poco distante viene intercettata dal sabbioso occhio volante sulla via del ritorno, ora che ha pagato la tovaglia la Sabaku conosce infatti la strada che cerca di indicare a Shizuka, il suo occhio e la proprietaria possono venirsi incontro a mezza via. <Terza bancarella a destra, e poi dritto fino al mattino, sulla sinistra> Non troppo distante ma nemmeno vicina in quella filara di percorso, comunque alla portata del suo occhio quantomeno in linea d'aria. Inevitabilmente l'occhio si ferma su Nobu, a circa cinque metri da loro, osservandone la mutanda con aria curiosa, sta infatti calando inopportunamente non esattamente sotto il controllo della fennec che non potendolo vedere non sa ancora quantificare quanto sia in alto rispetto al suolo. <Ho trovato anche il sedere più sodo di tutta Suna.> Ammazza zì, buon uso di sto occhio in questi giorni dopo la gente spiata in camporella, spionaggio in casa altrui, come guardare il sedere a qualcuno senza dirti che ti guardo il sedere. Perchè tuttavia ne renda partecipa Shizuka è ancora un mistero, deve vederlo con gli occhi suoi, per forza, altrimenti a quanto pare non ci crederebbe. <Guarda quello con la mutanda arcobaleno ci stiamo per passare davanti.> Un Nobu che si trova un occhio di sabbia che gli gira intorno.
{CHK 24-Controllo della Sabbia I - Occhio di Sabbia _ Mantenimento} [Bazar] La ricerca della frutta continua portando anche a risultati decenti, prezzi non esorbitanti a seguito di qualche minaccia non troppo velata. Si racconta che siano volate un paio di ciabatte e che quella che sembrava una Karen si è trasformato in uno Yakuza in un momento, sufficiente per tirare il prezzo il giusto. <E poi dicono di supportare le piccole imprese...prossima volta prendo i prodotti al super mercato, altro che qui al bazar, o meglio vado al mercato dell'acqua che lì si che stanno con le pezze al culo!> missione riuscita insomma, anche perchè non voleva spendere un capitale per viziare Saigo in quel ruolo di casalinga che ha avuto da, boh sempre? Prima con Nene e ora con Saigo, anche perchè se fosse per la Manami mangerebbero solo porcherie e chi lo dice poi alla Shinsengumi che ha bisogno di un uniforme nuova che è ingrassato mangiando mochi al gelato? Meglio di no, all'interno della corporazione è una figura rispettata e un modello, anche all'esterno è visto molto come un mediatore tra le parti, discostandosi quasi da quel comportamento marziale che è richiesto, dato che comunque in ogni interrogatorio, un poliziotto buono ci deve essere e, con le sue capacità espressive maturate nel corso degli anni per nascondersi, è la persona adatta. Si ferma a uno stand di vestiti e sopratutto... grembiuli! Accellera il passo, per poco non inciampando con la ciabatta che si affossa nella sabbia, cosa che spesso accade, seguito da qualche imprecazione detta tra se e se. < Oh ma che fighi, scusa, a quanto li fai? 40 Ryo l'uno? Hmmm, mi passi la L di quei due che li provo?> chiede al commerciante, non rendendosi conto dell'occhio di sabbia anche perchè non è esattamente allertato in questo momento e, nel momento in cui quell'occhio si posa su di lui, Nobu è letteralmente intendo a denudarsi in mezzo al bazar, rimanendo solo con appunto i bermuda di cotone e ora si mette addosso il grembiule. Molto sobrio, non proprio, base nera con il corpo di una modella formosa in bikini. Si guarda un attimo e si sposta in mezzo alla strada, fermando una signora un pò attempata per chiederle < Che dice signora, è troppo? >voltandosi un pò anche su se stesso per far vedere come gli calza, mostrando anche quella schiena tatuata come il braccio e il collo e quel sedere che, effettivamente, è sodo! [chk on] [Interno del Bazaar] << Chi dice che poi non la metterai più spesso? >> La domanda sorge spontanea, lei è la prima che ha cambiato molto il suo stile dopo aver porvato qualcosa di imposto da altri, nella fattispecie la madre. E soprattutto dopo le reazioni avute dai fidanzatini. Quel nome sfugge fuori dalle labbra della bionda, e viene immagazzinato come informazione importante da quelle orecchie vispe e in mostra data l'acconciatura. Poi quel commento che viene fatto in merito all'esperienza lascia facilmente intendere che nemmeno lei sia così abituata all'interazione con l'altro sesso. E col sesso in generale dato che manco i mercanti sfiora. << Hai paura che resti deluso? Se non ha esperienza penso che gli andrà bene qualsiasi cosa. Quando e se sarà mai il caso. >> Logica ferrea, se non sa niente, non può capire niente. Deludere chi non ha idea di a cosa stia andando incontro è molto più difficile che non scendere a patti con un esperto in materia. La strada le viene dettata, iniziano a camminare, con la Sabaku che di nuovo si appoggia alla sua spalla, mentre si destreggiano insieme fra le persone del mercato. Mentre proseguono nella direzione della maglietta però l'altra si lascia distrarre da un fondo schiena niente male, proferendo il tutto ad alta voce. Inevitabile come la nanerottola diventi violacea in viso, arrossisce visibilmente al commento come se fosse fuori luogo. Poi viene invitata addirittura a guardare il sedere in questione e dalla frase altrui è chiaro che sia un ragazzo. Il viola aumenta su quel faccino mentre una lamentela viene proferita: << Kore non è proprio una cosa da fare! >> Si lamenta, ma essendo il tipo in mezzo alla strada, anche solo per avanzare lo nota necessariamente. Sentendosi in colpa come non mai gli occhi inevitabilmente partono dal basso a scrutare quella figura, soffermandosi molto rapidamente sul sodo fondo schiena, per poi risalire su quel corpo dalla tinta scura. Non ci sono molte persone di quel colore in giro, mentre risale su quel corpo mezzo nudo se non per il grembiule sconcio non può che notare il tatuaggio sulla schiena, già visto attraverso una camicia bagnata e soprattutto la manica e il collo che lei stessa ha tatuato con parecchio dispendio di tempo. Gli occhi blu scattano in alto, sul viso del ragazzo, che trova diverso anche se riconoscibile. << Nobu? >> Le sfugge il nome dalle labbra, proprio mentre sono praticamente accanto a lui o quasi. E dire che è la prima volta che gli da del tu direttamente, forse sconvolta da non vederlo in uniforme. [Chakra ON]12:10
Utente anonimo:
[Bazar] Solleva le spalle alla domanda della Kokketsu. <Non mi piace dare nell'occhio.> Soffia come un dato di fatto quindi, più che una imposizione. Poi l'espressione del solo occhio scoperto sembra farsi perplessa. <Detta così sembra che tu dica che se è verginello potrebbe anche accontentarsi perchè non sa che c'è chi può fare di meglio...> Commenta snocciolando quel concetto senza risultarne in realtà offesa. Fortunatamente le chiappe di Nobu spostano i loro argomenti e non di poco. <Perchè no? Con quella mutanda lì te lo dice che vuol essere guardato, vedi perchè escludere il lillà?> Tutto chiaro, tutto sillogismo. Nobu si muove esattamente nella loro direzione, la bancarella che cercano è di fronte a quella dei grembiulli e la indica a Shizuka, ma la cosa bella è che l'occhietto curioso lo segue, si gode tutta la svestigie traballandogli intorno ma un po' più in alto per evitare le teste, osserva il grembiule ed infine si para tra
Nobu e la vecchia, all'altezza del viso di Nobu, muovendosi come se stesse annuendo. <Un po' troppo lo è> Ha sentito solo perchè ormai in quel tempo si erano fatte abbastanza vicine ovviamente, non per l'occhio che sollevando la mano sinistra dall'occhio proprio che resta chiuso richiama a sè facendolo scivolare con lentezza verso il suo palmo. Così si palesa a Nobu ormai a meno di un metro e mezzo da lui. Spiega le dita della mano sinistra, cercare i Bento non sarà tanto difficile come è stata la missione maglietta, lasciando che l'occhio si dissolva contro il suo palmo come un'onda affettuosa che ringrazia la sua stessa sabbia in quella carezza prima che la spirale si riallacci alla propria Sunodeki che fieramente sulla schiena, stappata e con il tappo pendente, nella forma di clessidra agitata la contraddistingue come Sabaku a chiunque a Suna abbia un minimo di rudimento su quell'oggetto, a prescindere dalla forma. In tutto ciò con la mano destra che trattiene la busta del suo acquisto continua a tenere appoggio sulla spalla di Shizuka, loscudoarieteumanodamercato, seppur si sia rivolta a Nobu. <Vi conoscete?>non potendo mancare di udire quel nome {CHK 23-Controllo della Sabbia I - Occhio di Sabbia Decadimento} Riceve più di un parere, sia dalla signora anziana che un pò si scandalizza, sia da un/a ragazza/o che gli dice che effettivamente è un pò troppo. Volantosi proprio in direzione di quest'ultima e sentendosi chiamato da una voce familiare, abbassa lo sguardo, notando quei capelli rossicci e il solito contrasto da viso angelico e corpo da succube che si ritrova la sua tatuatrice < Ciao Shizuka!> le risponde con tanto di sorriso, per poi mettersi un attimo in posa per mostrarle quel grembiule <che ne dici? puo' andare secondo te, oppure meglio... questo?> chiede alla Kokketsu ma anche all'accompagnatrice dato che aveva espresso un commento sul primo. Alza le mano a dietro il collo e la schiela, slacciando i fiocchi che aveva fatto, tirando un lembo di quella corda. Ecco che quindi il primo grembiule cade, raccolto prontamente dal braccio sinistro prima che finisca in terra. Rimane qualche secondo buono solo in bermuda, nel frattempo che indossa il secondo che ha dei gattini sopra e dei limoni, un abbinamento strano ma puo' capire come mai i limoni dato che richiamano il pelo dei gatti nel grembiule. Lo allaccia per bene come l'altro, facendo poi qualche giro su se stesso di nuovo per mostrarlo per bene. <Sai volevo prenderne uno nuovo anche perchè l'altro è troppo pesante e mi fa venire solo più caldo che a stare vestito mentre cucino.> Poi però la lavanderia è un problema, per questo ha optato per un nuovo grembiule da cucina, o meglio lo sta valutando dato che non era quello l'obiettivo originale per la quale era al bazar oggi. Si volta verso la Sabaku, nodando la giara di sabbia inconfondibile che si portano dietro i gobbi di Suna. <Sisi, da parecchio tempo anche, penso non ci sia una persona più per bene che questa ragazza> anche se non è poi così tanto più giovane di Nobu, solo qualche anno e, se non fosse per quel corpo che racchiude ogni tipo di curva possibile, le si darebbe della scolaretta. < Comunque piacere, Nobu. Tu sei? > le chiede curioso, anche per sentirla parlare un po' di più anche per capire il sesso dell'interlocutrice che ha di fronte, potrebbe usare il byakugan per farlo, ma non sarebbe esattamente etico. [chk on] [Interno del Bazaar] << Dico solo che non metterà pressione a te! >> Non che lui si debba accontentare, poi va beh sembra che questo tipo possa avere chiunque voglia, deve essere proprio carino per poter scegliere fra più o meno esperta. Ma il tutto passa decisamente in secondo piano quando il centro dell'attenzione diventano le mutande e il sedere di nobu, che viene usato anche come motivazione per non prendere un colore troppo vistoso. Che poi il lilla non è mica sto colore trascendentale è pure pastello, ma lasciamo perdere il discorso colori. Quell'occhio sparisce, ma la Sabaku non riesce a mordersi la lingua riguardo a quella domanda ad alta voce mossa verso un'anziana signora, finita li per caso. Lei resta in silenzio a riguardo, mentre lo squadra da capo a piedi, soffermandosi sulla propria opera più che su altro andando a riconoscerlo proprio per quel marchio. E' forse la domanda di Kore a riportarla sulla terra, una domanda semplice che tuttavia la fa arrossire inevitabilmente di nuovo, mantenendo quel violetto sulle guance pallide. << S-Sì... >> Ma il tutto si interrompe quando lui si gira con una semplicità disarmante con quel grembiule sconcio addosso chiedendo un parere direttamente a lei. Inevitabile come quel colore non abbandoni il viso della ragazzina, che ancora si ricorda la serata al Karaoke insieme a quel tipo strano della Shinsengumi. Però non si sono praticamente mai incrociati oltre a quella notte se non per motivi di lavoro, di una o dell'altro quindi tra gli abiti e il modo di fare è sinceramente stupita. Indubbio come il cambio di abito la metta un poco più a suo agio, anche se fatica ad associare un grembiule con i gattini a quel tipo altissimo e scuro, quello che dovrebbe essere un serissimo e distinto membro della polizia locale. Come sempre lo Hyuuga è in grado di distruggere la sua idea di antipatico soggetto di quell corporazione. << Credo che sia meglio quello con i gattini. >> Insomma lei non avrebbe mai potuto scegliere qualcosa di super succinto come quella donna mezza nuda. E' intanto l'ex moro a dare una risposta più soddisfacente alla Sabaku, rifilandole un complimento che ovviamente consente alla Kokketsu di mantenere le guance bordeaux. << Non sei più passato per sistemare l'orecchio! >> Non è un rimprovero più qualcosa che le è venuto in mente mentre lo sguardo blu è fisso sul suo viso e su quei capelli dal colore tanto diverso da prima. Sta ancora cercando di capire se le piaccia o meno. [Chakra ON]12:32
Utente anonimo:
[Bazar] Osserva il cambio di grembiule di Nobu riaprendo l'occhio sinistro adesso, quindi quello sguardo dalle note di miele e sabbia sembra farsi attento al parere richiesto. Poi i limoni ed i gattini ne schiaffeggiano lo sguardo. <Ho detto che era troppo, non che fosse brutto. Preferisco il primo.>I disaccordo con Shizuka quindi, eppure quel commento mantiene la sua pacatezza. La voce è morbida, femminile, non fatica Nobu a coglierne il sesso anche perchè non è esattamente androgina, è la sua minutezza che rende i tratti più acerbi, infantili, sono la voce e gli occhi ad ingentilirne vista anche la mancanza di forme. <Kore.> Risponde solo infine senza commentare oltre le parole su Shizuka, che ha accettato di farle da guardia del corpo. <Shizuka...Quella là> Indica con la mano destra, sollevando il sacchetto al polso, una maglietta che è TOTALMENTE OPPOSTA a quanto aveva detto di volere. Non nel colore no, è un pallido color sabbia come la casacca asessuata che porta, effettivamente ha anche il collo alto, solo che il collo alto è l'unica cosa che la tiene posteriormente fino ad una fascia chiudente alla vita, tutta la schiena è scoperta dal tessuto elasticizzato, non ha le maniche, ma non ha proprio niente, mero tessuto uniforme davanti ma dietro, dove deve aver pensato la Sudoneki possa aderirle alla pelle, non c'è nulla fino al coccige. La maglietta è strana, ha qualcosa di casto e molto di privato per chi come lei ha la schiena sempre coperta dalla giara, dovrebbe avere fiducia abbastanza per qualcuno dal doversene liberare per essere vista alla nudità della schiena. <Ti piace?> Chiede conferma verso l'altra, dovendone quindi implicitamente riconoscere la maggiore esperienza. <Cos'ha il tuo orecchio?> Torna a chiedere verso Nobu, e Shizuka può vedere come uno sconosciuto la renda già assai meno chiaccherona, tornando ad intromettersi nel loro scambio con la disinvoltura fredda di un gatto che viene quando vuole e fa quello che vuole {CHK 23-Controllo della Sabbia I} Ha due pareri distinti, mentre la sciura che dovrebbe darle il terzo, per non avere un mancamento, scappa... manco fosse un molestatore pervertito oh, ha solo chiesto qualche parere, niente di chissa chè! Si volta verso il commerciante, slegandosi il secondo grembiule e porgendoli entrambi verso la mano di quest'ultimo. < Nel dubbio li prendo entrambi dai > risponde, rivestendosi con molta calma di quella camicia che lascia aperta, infilando la manona destra nel taschino per estrarre quanto dovuto. Si china sulla ginocchia per poi afferrare il sacchetto con la frutta e rialzarsi in pied, scrocchiandosi appena il collo nel processo. Torna a torreggiare sulle due ragazze e infine si concentra sulle due frasi che le hanno posto, rispondendo a entrambe < Hai ragione, magari in serata passo così iniziamo. > alla prima per poi voltarsi verso la seconda < niente, solo abbellimento se così vogliamo dire. Shizuka ha un negozio di tatuaggi e piercing, questi sono opera sua, e volevo allargare il buco al lobo per metterci un dilatatore. > le spiega a Kore che, non vi mentirò, per un attimo considerando come l'hanno provato a truffare, pensava che lo avesse chiamato a lui come 'cuore' in dialetto, solo dopo ha collegato al fatto che fosse il nome della Sabaku. Non si esclude a sua volta dal dare opinioni su quel vestito dalla schiena scoperta. < oh si, belli i vestiti con la schiena scoperta. Per che occasione particolare è? > le chiede curioso proprio come un gatto, abbassandosi alla loro altezza. Aspetterebbe che Shizuka da brava amica le desse iconsigli del caso anche se, forse, un parere maschile potrebbe tornare comodo, non che gliel'abbiano chiesto in primo luogo! <Ah, hai pensato all'attività da parrucchiera? Ho un pò di ricrescita. > chiacchera nel mentre che Kore guarda altri vestiti, così da non disturbarle. Abbassa anche la testa ulteriormente, praticamente ad altezza seno di Shizuka che comunque, non guarda, posando lo sguardo per terra, il tutto per rendere visibile alla Kokketsu quella ricrescita mora, colore alla quale è abituata a vederlo [Interno del Bazaar] Lo studio della figura di Nobu viene interrotto quando la bionda richiama la di lei attenzione sulla maglietta. E' diversa dall'immaginato, in qualche modo molto più audace quanto meno nel taglio, abbandonata l'idea del viola è andata su un sabbia, che inevitabilmente la caratterizza di più. Lo sguardo blu si interessa a quell'indumento, cogliendone aspetti positivi e non. << Penso che tu debba provarla! Provo a chiedere se hanno un camerino! >> Si avvicinerebbe alla bancarella e inevitabilmente a Nobu, andando a parlare con il venditore e chiedendogli di poter provare la maglietta per la sua amica. Non dovrebbe volerci molto per ricevere la taglia adeguata e così la nanerottola dovrebbe rivolgersi alla Fennec. << Sul retro c'è una tenda e puoi cambiarti lì. Almeno prima di prenderla vediamo come ti sta! >> Insomma, le sta chiedendo di andare dietro a una tenda da sola, a cambiarsi per farsi vedere da lei e da uno sconosciuto cioccolatino con degli abiti che solitamente non indossa. Sembra proprio una prova di coraggio per Kore. L'imbarazzo di Shizuka per la situazione fa si che sembri meno chiacchierona di quanto solitamente non sia, Nobu non aiuta con i commenti, considerato che proprio la Kokketsu ha addosso una maglietta bianca che lascia completamente scoperta la schiena e si non indossa il reggiseno, viva la gioventù che non necessità strumenti ancora per far restare alto quel davanzale estremamente ingombrante. Qualora la Sabaku si fosse allontanata per provare gli abiti sarebbe rimasta da sola con Nobu, che in ogni caso si sarebbe abbassato alla sua altezza, praticamente accovacciato per fargli vedere la ricrescita sopra la testa. << Si ho chiesto al capo dopo che avevi menzionato tu la cosa. Ho fatto qualche lezione con una parrucchiera quindi dovrei cavarmela. >> Forse sbloccata dall'argomento lavoro si volterebbe in direzione di lui parzialmente, l'ombrellino che passa dalla mano destra alla sinistra, per liberare l'arto principale che andrebbe a infilarsi in quel crine, studiandone un poco la ricrescita. << Li hai solo decolorati o hai il colore che ti hanno fatto? >> C'è sempre un modo per far si che si sblocchi, in qualche modo basta toccare i punti giusti. << Sei strano così colorato sai? >> La mano torna indietro, quel commento che è scappato dalle labbra perchè lo aveva nella testa e di cui si è praticamente già pentita. [Chakra ON]13:00
Utente anonimo:
[Bazar] Nobu sembra non saper sceglie e la vecchia non spareggia la situazione, two gustis is meju che uan, perchè non prenderli entrambi? Sembra tutto molto logico ma non commenta rimanendo attenta con lo sguardo alla mera questione dell'orecchio comprendendo dell'interesse limitato ai piercing e non a qualche malattia. <Capisco.> tornando a guardare la maglietta quando l'altro ne fa cenno, forse è un vestito, fatto sta che imbambolata su Nobu realizzando questa cosa Shizuka la abbandona per andare a cercare un camerino, di pochissimi metri ma l'abbandona, la sabbia si abbassa come se stesse uggiolando. <è una maglietta.> O un vestito se sei molto scosciata il sabato sera. <è per un pic-nic che si terrà>Nuovamente quell'espressione da incontro formale. <Domani.> Spiega mentre SHizuka torna vittoriosa con la notizia che c'è un camerino e la maglietta della sua taglia in mano. <Ma io non voglio spogliarmi davanti a tutti...> Snocciola cercando di prendere la maglietta per appoggiarla sopra al petto, sopra la casacca che ha. <Vedi? Perfetta. Possiamo andare a cercare i Bento.> Non è molto femminile il suo approccio di Shopping a quanto pare ma la parte 2/3 della missione sembra essere compiuta. Balsamo di fiducia dalla Kokketsu tornata quando la sabbia viene appiattita, generando un piattino su cui appone i Ryu che legge sull'etichetta, piattino che leggiadro fluttua verso il mercante mentre posa la maglia nella busta: oh, la gente deve farle davvero schifo, manco con la sabbia li vuole toccare liitandosi a sgretolare la densità della sua sabbia per far cadere le monete sul legno davanti al mercante. <Dobbiamo cercare due bento.> Comunica verso Shizuka e Nobu, associato nelle missioni d'acquisto mentre la sabbia torna a serpeggiare nella sua direzione. {CHK 23-Controllo della Sabbia I-Creazione piattino 2/4} < Oh, capito, con una persona speciale se ti stai prodigando a fare shopping per l'occasione a quanto pare.> sottolinea, traendo delle conclusioni sue che magari sono totalmente fuori pista, deformazione professionale. < Beh, buona fortuna allora!> glissa poi sull'argomento, chiaramente con Kore a disagio a parlarne da quel modo di rispondere molto impostato. Quando si appoggia la maglietta al petto le alza semplicemente il pollicione destro, in segno di approvazione che le calza il giusto. Shizuka nel frattempo lo informa. Perfetto, a quanto pare ha anche chi le fa i capelli adesso ed è una persona fidata, dato che le ha dato retta e si è informata sul tutto. Così può fare sia una cosa che l'altra da lei. <Ottimo! Magari dopo ti mando un sms per sapere quando hai un buco e quando riesco anche io con i turni in Shinsengumi, anche se è un periodo relativamente calmo> le spiega, lasciando che quell'informazioni trapeli anche a Kore se stesse prestando attenzione, dato che non si è infilata nel camerino. Sente quella mano delicata passare tra i capelli e la lascia fare, infondo lui lo fa sempre con lei, prendendosi libertà autonomamente con la nanerottola, probabilmente dovuto anche alla disparità di altezza tra i due. < No no, sono prima decolorati e poi tinti senza ammoniaca, magari ti porto io stesso la tinta o ti giro quella che ho preso se recupero i messaggi con il parrucchiere. > anche perchè da come è vestito, può ben vedere che non è esattamente provvisto di tasche o altro al di fuori dei soldi necessari e che quindi non ha il suo telefono dietro con se! < Vabbhè ma strano in senso positivo o no? Ti piaccio così? > le chiede in maniera molto vaga, ovviamente non alludendo a niente di che se non una mera questione estetica, anche se con Shizuka non è mai detto come possa essere interpretata la sua presenza e il suo dire. Aspetterebbe giusto una risposta dalla Kokketsu per poi congedarsi dalle due, lasciandole in pace alle loro commissioni dato che è l'orario di pranzo e, se aguzza l'orecchio, può sentire Poldo piangere che ha fame, inoltre è abbastanza in mezzo ai coglioni. Le saluta con un sorriso e una mano aperta che sventola appena, per poi andare di nuovo a casa a prendersi cura del gatto e a fare le pulizie che stando sempre fuori lui e Saigo è piena di polvere! [end] [Interno del Bazaar] La missione "proviamo il vestito" era decisamente troppo impegnativa per Kore che nonostante ha a disposizione un camerino sceglie di fare una prova approssimativa in mezzo alla strada, senza fare come lo Hyuga, senza problemi a petto nudo fra la gente per il cambio di grembiule. << Ma c'era il camerino... >> Questo le sfugge dalle labbra, come a specificare che non fosse necessario spogliarsi in mezzo alla strada, ma non ha nemmeno il tempo di protestare che l'altra in qualche modo paga senza toccare il mercante. In tutto questo Nobu le si è accucciato accanto, per mostrarle i capelli e lei ha ben pensato di cambiare il registro in modalità lavoro per sembrare un po' meno impacciata del solito. << Va bene! Aspetto che mi scrivi tu e poi cerchiamo di incastrarci! Penso che potremmo fare entrambe le cose, sia capelli che orecchio nello stesso giorno. >> Fin lì tutto bene, anche la spiegazione su come gli abbiano sistemato il crine. E' poi però quella frasetta che le sfugge a distruggere la stabilità emotiva che aveva vinto grazie al discorso lavoro. Era normale che lui commentasse dato che lei l'ha posta pure come domanda, però avrebbe anche potuto fermarsi alla prima questua no? Doveva per forza aggiungerci quel ti piaccio? Se aveva perso un minimo di colore sulle guance lo riguadagna in tempo zero. Si volge di nuovo verso la bancarella e senza guardarlo troppo in viso boffonchierebbe una risposta: << In senso positivo credo... >> Si interrompe come se la frase dovesse proseguire, << Non è che con la divisa tu non mi piaccia... >> Si sta incastrando in quella che a lei sembra quasi una dichiarazione di interesse. << Così sembri più approcciabile... >> Insomma almeno per lei, che quella divisa ormai la vive molto come un qualcosa di negativo, anche se ora con Yasuhiko è tornata a parlarci è indubbio che le porti brutti ricordi. Non si allunga oltre in spiegazioni, quasi grata che la bionda la riporti a concentrarsi sulla quest principale. Lui a quanto pare non le seguirà in questa impresa lasciando che le due fanciulle si allontanino da sole, ma prima di fare ciò la Kokketsu andrebbe a girarsi in sua direzione, facendo un piccolo inchino: << Ci sentiamo! >> Un sorriso molto dolce le compare sul faccino in quel saluto, per poi tornare a fare da bodyguard alla Fennec, concentrandosi sulla ricerca di un paio di bento. [Chakra ON]13:31
Utente anonimo:
[Bazar] Il suo arcaico telefono squilla sonoramente, per poco non sobbalza smuovendo la mano a prendere quel jurassico elemento prepagato. Sembra sia un messaggio, la suoneria come quella dei nokia3310 di un tempo, quando andava di moda uno squillo assai sonoro fa voltare qualche testa ma non se ne cura apparentemente la Sabaku. <Piuttosto speciale, sì.> Confessa quasi freddamente, come Nobu ha compreso per un limite proprio, seppur non manchi dell'educazione di rispondere. <Grazie...> Sollevando quegli occhi sabbiosi alla volta altrui prima di comporre un messaggio con tanto di BIP sonoro ad ogni TASTO fisico di quel cellulare, perchè si ha ancora la tastiera. Occhieggia nuovamente l'altro alla questione della Shinsegumi. <é stato un piacere...Abbiamo da prendere i Bento andiamo Shizuka>Cerca di far premura all'altra, la loro missione non è ancora finita e lei ha bisogno del suo bodyguard, ma improvvisamente è tornata più chiaccherona. <Forse con questa maglia serve un pantalone più aderente?> Il suo va benissimo, ma non lesinerà di contrattare al riguardo pare. <Hop, hop, andiamo che la giornata è lunga!> Chioccia come se avesse improvvisa fretta di assolvere ogni suo compito, un balsamo di motivazione pare essere dato dall'amichevole Kokketsu. <è strano il tuo amico, ma sembra simpatico...>In fondo le ha augurato buona fortuna e la missione di livello SS ha una certa priorità. <Bento e pantaloni, su andiamo.> Insiste in un mormorio ora che la giornata è alle sue ore più calde e molti, intenti a mangiare, hanno abbandonato il crepitio affollato delle bancarelle, così seguirà la sua Bodyguard completando la loro missione giornaliera. {CHK 23-Controllo della Sabbia I}[exit] [Interno del Bazaar] Insomma dopo quel messaggio dal volume assurdo Kore sembra ancora più motivat nell'andare avanti con le sue compere, come se qualcuno l'avesse motivata. Diventa più insistente tanto da trascinare quasi via Shizuka dall'incontro con Nobu. << Il pantalone potrebbe andar bene anche non troppo aderente, per fare contrasto, però ne prendiamo uno che ti faccia risaltare la vita e il sedere! >> Si insomma, mettiamo in mostra quel poco che c'è giusto per far prendere bene un ragazzino in preda agli ormoni. Si allontanerebbero quindi, mentre lei di nuovo ha quel compito di difenderla dalla massa che fortunatamente si sta riducendo dato l'orario. << Non è che siamo proprio amici.... Ci conosciamo... >> La mette sul vago. Perchè non definirsi amici? Alla fine sono stati al Karaoke insieme, hanno collaborato per quanto riguarda i fatti di Kiri, lui si è fatto tatuare da lei, le ha pure lasciato la sciarpa. E' sempre stato molto attento nei suoi confronti quindi che male ci sarebbe a essere amica dell'ennesimo Shinsengumi? La testolina rossa viene scossa, come ad allontanare un pensiero che in quel momento non vuole avere. << Dovremmo anche pensare a pranzare! Magari qualcosa di fresco! >> Lei ha caldo nonostante il vestiario però si pora avanti come un ariete, lasciando che gli occhi blu vadano alla ricerca di quello che ancora manca alle due per organizzare un perfetto pic-nic per la Sabaku. Ci metteranno ancora qualche ora forse a trovare tutto l'occorrente, chissà se alla fine sceglieranno anche un cestino oppure no! [Chakra ON][//END]